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Ma 'ndo vai ma 'ndo corri

Omeopatia ... chi la utilizza?

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no , quello che proprio mi sfugge è perchè questa legge della memoria magnetica debba valere solo per alcune molecole in natura (e per queste molecole sia talmente potente che anche dosi neanche minime, ma proprio inesistenti abbiano effetto tangibile) usate in omeopatia, mentre per tutte le altre (cioè tutte le altre sostanze che hanno un qualche effetto sulla salute positivo o negativo) questa cosa non si verifica, anche se le quantità in gioco sono maggiori di vari ordini di grandezza...

 

il sorcetto c'entra nel senso che per la teoria dell'omeopatia non ci sarebbe alcun sistema per liberare l'acqua dalla "memoria" delle sostanze dannose lasciata dal suddetto sorcio... ossia , mentre nel mondo diciamo, scientificamente accettato, se mi bevo un bicchierozzo di acqua con un paio di grammi (per dire) di escrementi di sorcio rischio di finire all'ospedale , nel mondo "omeopatico" ... non so come altro definirlo ... questa cosa potrebbe succedermi anche se bevo una goccia completamente depurata le cui molecole 10 anni fa sono brevemente venute a contatto con l'escremento del sorcio (anche se le molecole del suddetto escremento magari manco esistono più o sono tutte a 1000 km di distanza)

1865528[/snapback]

 

 

ce rinuncio :(

 

ho cercato de spiegallo in mille modi :) ...confondi chimica naturale da chimica artificiale...vanno scisse le cose...la memoria viene persa mica e' infinita...scade...ma l'acqua e l'aria raccolgono eletroni come nesun altro elemtno in natura...

1865535[/snapback]

 

Io non so una sega di omeopatia, ma leggendo qui, mi verrebbe da dire che quel tipo di molecole sono come una specie di materiali "magnetizzati" e per questo hanno quell'effetto. Sarebbe come dire che se passo una calamita de 1cm^3 (la goccia infinitesimale di quella sostanza) vicino ad un pezzo di ferro, gli fa effetto; ma se invece ci passo vicino un blocco de cemento de una tonnellata (il sorce) non gli fa effetto...

 

Ho detto una stronzata?

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prima dell'inverno 2 bottiglie di aloe vera (non quella del supermercato) e prima dell'estate 2 bottiglie di aloe vera...

 

una vera bomba......

 

per il mal di gola spry alla propoli e semi di pompelmo gse... una mano santa....

 

pero' l'erboristeria non centra niente con l'omeopatia...

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no , quello che proprio mi sfugge è perchè questa legge della memoria magnetica debba valere solo per alcune molecole in natura (e per queste molecole sia talmente potente che anche dosi neanche minime, ma proprio inesistenti abbiano effetto tangibile) usate in omeopatia, mentre per tutte le altre (cioè tutte le altre sostanze che hanno un qualche effetto sulla salute positivo o negativo) questa cosa non si verifica, anche se le quantità in gioco sono maggiori di vari ordini di grandezza...

 

il sorcetto c'entra nel senso che per la teoria dell'omeopatia non ci sarebbe alcun sistema per liberare l'acqua dalla "memoria" delle sostanze dannose lasciata dal suddetto sorcio... ossia , mentre nel mondo diciamo, scientificamente accettato, se mi bevo un bicchierozzo di acqua con un paio di grammi (per dire) di escrementi di sorcio rischio di finire all'ospedale , nel mondo "omeopatico" ... non so come altro definirlo ... questa cosa potrebbe succedermi anche se bevo una goccia completamente depurata le cui molecole 10 anni fa sono brevemente venute a contatto con l'escremento del sorcio (anche se le molecole del suddetto escremento magari manco esistono più o sono tutte a 1000 km di distanza)

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ce rinuncio :(

 

ho cercato de spiegallo in mille modi :) ...confondi chimica naturale da chimica artificiale...vanno scisse le cose...la memoria viene persa mica e' infinita...scade...ma l'acqua e l'aria raccolgono eletroni come nesun altro elemtno in natura...

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Io non so una sega di omeopatia, ma leggendo qui, mi verrebbe da dire che quel tipo di molecole sono come una specie di materiali "magnetizzati" e per questo hanno quell'effetto. Sarebbe come dire che se passo una calamita de 1cm^3 (la goccia infinitesimale di quella sostanza) vicino ad un pezzo di ferro, gli fa effetto; ma se invece ci passo vicino un blocco de cemento de una tonnellata (il sorce) non gli fa effetto...

 

Ho detto una stronzata?

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...hai detto una cosa giusta...si consiglia di tenere fiori di bach e prodotti omeopatici lontano da fonti eletromagnetiche xche cmq a lungo andre potrebbero alterarne i l campo magnetico...certo mo se hai il tubetto in tasca e usi il fono una volta nn succede nulla...pero' meglio evitare

 

almeno cosi dicono...

 

:)

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M'é appena sorto un dubbio:

da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

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M'é  appena sorto un dubbio:

da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

1865960[/snapback]

Certo, ma a quel punto perchè prendere una boccetta di spumazonomina omeopatica da settordici euro, invece di un flacone di yogurt da bere alla fragola spacciandolo per un medicinale omeopatico?

Modificato da Kabubi

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M'é  appena sorto un dubbio:

da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

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Certo, ma a quel punto perchè prendere una boccetta di spumazonomina omeopatica da settordici euro, invece di un flacone di yogurt da bere alla fragola spacciandolo per un medicinale omeopatico?

1865964[/snapback]

 

Ma infatti io non difendo la medicina omeopatica e non ne ho mai fatto uso, peró non mi sento di "sparare a zero" contro le cure alternative come alcuni fanno. Magari si potrebbe dire anche: "perché prendere un Voltaren che puó esser dannoso allo stomaco, quando é dimostrato che si puó guarire con una medicina alternativa grazie all'effetto placebo?"

Quello che intendo é che, essendo "certo" l'effetto placebo, magari la cosidetta "scienza ufficiale" dovrebbe cercare anche in altre direzioni, con approcci diversi da quelli attuali...

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M'é  appena sorto un dubbio:

da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

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Certo, ma a quel punto perchè prendere una boccetta di spumazonomina omeopatica da settordici euro, invece di un flacone di yogurt da bere alla fragola spacciandolo per un medicinale omeopatico?

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Ma infatti io non difendo la medicina omeopatica e non ne ho mai fatto uso, peró non mi sento di "sparare a zero" contro le cure alternative come alcuni fanno. Magari si potrebbe dire anche: "perché prendere un Voltaren che puó esser dannoso allo stomaco, quando é dimostrato che si puó guarire con una medicina alternativa grazie all'effetto placebo?"

Quello che intendo é che, essendo "certo" l'effetto placebo, magari la cosidetta "scienza ufficiale" dovrebbe cercare anche in altre direzioni, con approcci diversi da quelli attuali...

1865977[/snapback]

 

Fraintendi il significato dell'effetto placebo.

 

Nell'effetto placebo non c'è un legame di causalità tra il farmaco e la guarigione.

 

In altre parole il paziente crede che il farmaco gli farà bene. A guarigione avvenuta, crede che il farmaco gli abbia fatto bene.

 

In realtà il farmaco non ha fatto un cazzo.

 

Il paziente sotto placebo guarisce per due possibili motivi:

 

1. sarebbe guarito lo stesso. Per fortuna gran parte delle malattie regrediscono da sole senza alcuna cura.

 

2. il disturbo era di tipo psichico o psicosomatico e la suggestione ha fatto il suo corso.

 

Quindi un farmaco, un vero farmaco per essere definito tale deve avere una percentuale di cura superiore a quella di un placebo.

 

Nessun farmaco omeopatico è stato dimostrato avere questa caratteristica dimostrata scientificamente.

 

ergo è meglio curarsi con uno yogurt o una zolletta di zucchero o una fialetta di acqua minerale che danno la stessa percentuale di guarigione di un farmaco omeopatico, ma costano di meno...

 

L'importante è crederci...

 

.Ciaps

Modificato da callea

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M'é  appena sorto un dubbio:

da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

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Certo, ma a quel punto perchè prendere una boccetta di spumazonomina omeopatica da settordici euro, invece di un flacone di yogurt da bere alla fragola spacciandolo per un medicinale omeopatico?

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Ma infatti io non difendo la medicina omeopatica e non ne ho mai fatto uso, peró non mi sento di "sparare a zero" contro le cure alternative come alcuni fanno. Magari si potrebbe dire anche: "perché prendere un Voltaren che puó esser dannoso allo stomaco, quando é dimostrato che si puó guarire con una medicina alternativa grazie all'effetto placebo?"

Quello che intendo é che, essendo "certo" l'effetto placebo, magari la cosidetta "scienza ufficiale" dovrebbe cercare anche in altre direzioni, con approcci diversi da quelli attuali...

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Fraintendi il significato dell'effetto placebo.

 

Nell'effetto placebo non c'è un legame di causalità tra il farmaco e la guarigione.

 

In altre parole il paziente crede che il farmaco gli farà bene. A guarigione avvenuta, crede che il farmaco gli abbia fatto bene.

 

In realtà il farmaco non ha fatto un cazzo.

 

Il paziente sotto placebo guarisce per due possibili motivi:

 

1. sarebbe guarito lo stesso. Per fortuna gran parte delle malattie regrediscono da sole senza alcuna cura.

 

2. il disturbo era di tipo psichico o psicosomatico e la suggestione ha fatto il suo corso.

 

Quindi un farmaco, un vero farmaco per essere definito tale deve avere una percentuale di cura superiore a quella di un placebo.

 

Nessun farmaco omeopatico è stato dimostrato avere questa caratteristica dimostrata scientificamente.

 

ergo è meglio curarsi con uno yogurt o una zolletta di zucchero o una fialetta di acqua minerale che hanno lo stesso effetto di un farmaco omeopatico, ma costano di meno. L'importante è crederci...

 

.Ciaps

1865986[/snapback]

 

Non avevo frainteso, so bene cosa significhi effetto placebo. Secondo me peró il secondo punto che hai scritto sarebbe un po' da approfondire. Oltre alla causa che puó essere psichica o psicosomatica, per me, anche la cura di un disturbo di altra natura potrebbe essere aiutata da una "convinzione" del paziente, non solo nel "l'approccio mentale ai sintomi", ma anche in qualcosa di chimico, di tangibile. E chissá, magari questo qualcosa puó essere aiutato...

 

.Boh

 

P.s. (che forse non centra niente col topic)

Comunque sia, ritengo che ci sia un po' un abuso nel prendere i medicinali oggigiorno.

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da quanto ho capito, la medicina tradizionale "affibia" all'omeopatia e/o ad altre medicine alternative solo un effetto placebo; quindi l'effetto placebo é scientificamente provato da metodi scientifici.

A questo punto, il riconoscere l'effetto placebo, non significa riconoscere la veridicitá e l'effetto di una medicina alternativa? Cioé, se uno sostiene che quel paziente é stato curato dalla medicina x grazie al prodotto alternativo y anziché dal farmaco tradizionale z, ed é guarito grazie all'effetto placebo, questo non significa che esiste un qualcosa "in noi" o comunque di alternativo in grado di curarci?

 

Il ragionamento é un po' contorto, ma spero si capisca...

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Certo, ma a quel punto perchè prendere una boccetta di spumazonomina omeopatica da settordici euro, invece di un flacone di yogurt da bere alla fragola spacciandolo per un medicinale omeopatico?

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Ma infatti io non difendo la medicina omeopatica e non ne ho mai fatto uso, peró non mi sento di "sparare a zero" contro le cure alternative come alcuni fanno. Magari si potrebbe dire anche: "perché prendere un Voltaren che puó esser dannoso allo stomaco, quando é dimostrato che si puó guarire con una medicina alternativa grazie all'effetto placebo?"

Quello che intendo é che, essendo "certo" l'effetto placebo, magari la cosidetta "scienza ufficiale" dovrebbe cercare anche in altre direzioni, con approcci diversi da quelli attuali...

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Fraintendi il significato dell'effetto placebo.

 

Nell'effetto placebo non c'è un legame di causalità tra il farmaco e la guarigione.

 

In altre parole il paziente crede che il farmaco gli farà bene. A guarigione avvenuta, crede che il farmaco gli abbia fatto bene.

 

In realtà il farmaco non ha fatto un cazzo.

 

Il paziente sotto placebo guarisce per due possibili motivi:

 

1. sarebbe guarito lo stesso. Per fortuna gran parte delle malattie regrediscono da sole senza alcuna cura.

 

2. il disturbo era di tipo psichico o psicosomatico e la suggestione ha fatto il suo corso.

 

Quindi un farmaco, un vero farmaco per essere definito tale deve avere una percentuale di cura superiore a quella di un placebo.

 

Nessun farmaco omeopatico è stato dimostrato avere questa caratteristica dimostrata scientificamente.

 

ergo è meglio curarsi con uno yogurt o una zolletta di zucchero o una fialetta di acqua minerale che hanno lo stesso effetto di un farmaco omeopatico, ma costano di meno. L'importante è crederci...

 

.Ciaps

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Non avevo frainteso, so bene cosa significhi effetto placebo. Secondo me peró il secondo punto che hai scritto sarebbe un po' da approfondire. Oltre alla causa che puó essere psichica o psicosomatica, per me, anche la cura di un disturbo di altra natura potrebbe essere aiutata da una "convinzione" del paziente, non solo nel "l'approccio mentale ai sintomi", ma anche in qualcosa di chimico, di tangibile. E chissá, magari questo qualcosa puó essere aiutato...

 

.Boh

 

P.s. (che forse non centra niente col topic)

Comunque sia, ritengo che ci sia un po' un abuso nel prendere i medicinali oggigiorno.

1865997[/snapback]

 

Perfettamente d'accordo.

 

C'è un solo caso in cui il placebo è meglio dei farmaci: l'abuso dei farmaci.

 

Non è da sottovalutare l'idea di usare placebo in campo medico in particolare verso soggetti ipocondriaci.

 

Naturalmente non per sostituire i farmaci, ma l'abuso degli stessi.

 

.Ciaps

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Io posso dire ad esempio che la mia pluriennale allergia alle graminacee e' stata sconfitta, dopo decenni di insuccessi e di asma, dalla medicina cinese, che mi ha "sistemato" il fegato.

1866089[/snapback]

 

:lol::lol:

 

a niente ...anche io c'ho le graminacee...m'aveva fatt o bene un prodotto omeopatico...che hai fatto te l'agopuntura o cosa altro della medicina cinese? :unsure:

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Io posso dire ad esempio che la mia pluriennale allergia alle graminacee e' stata sconfitta, dopo decenni di insuccessi e di asma, dalla medicina cinese, che mi ha "sistemato" il fegato.

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:lol::lol:

 

a niente ...anche io c'ho le graminacee...m'aveva fatt o bene un prodotto omeopatico...che hai fatto te l'agopuntura o cosa altro della medicina cinese? :unsure:

1866092[/snapback]

 

 

 

Agopuntura

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Io posso dire ad esempio che la mia pluriennale allergia alle graminacee e' stata sconfitta, dopo decenni di insuccessi e di asma, dalla medicina cinese, che mi ha "sistemato" il fegato.

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:lol::lol:

 

a niente ...anche io c'ho le graminacee...m'aveva fatt o bene un prodotto omeopatico...che hai fatto te l'agopuntura o cosa altro della medicina cinese? :unsure:

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Agopuntura

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e nn hai piu l'allergia alle graminacee?

 

:unsure:

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Estremamente ridotta. Considera che se un tempo andavo avanti con antistaminici e quant'altro, ora mi bastano poche gocce, e manco tutti i giorni. Non ho piu' neanche l'asma. E il problema stava tutto nel fegato. Il top sarebbe arrivare a maggio depurati, ossia reduci pure da una completa disintossicazione.

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Estremamente ridotta. Considera che se un tempo andavo avanti con antistaminici e quant'altro, ora mi bastano poche gocce, e manco tutti i giorni. Non ho piu' neanche l'asma. E il problema stava tutto nel fegato. Il top sarebbe arrivare a maggio depurati, ossia reduci pure da una completa disintossicazione.

1866105[/snapback]

 

 

essi cavolo...pensa un po'...anche io vorrei risolvere questa delle graminaccee che e' fastidiosisima a maggio...la medicina allopatica con antistaminici e monnezza varia fa solo danni...

 

io l'hanno scoros ho provato sinalia e arsenicum ( credo ce devo riguardare ) di omeopatico e mi fece abbastanza bene....

 

sapevo che con l'agopuntura cmq si decongestionano i meridiani energetici e si scarica e libera via le energie accumulate nell'organismo che nn permetono lo smaltimento delle tossine ecco perche i lfegato e altre sitazioni di depurazione....

 

mi informero' casomai ti contatto in mp

 

:lol::)

Modificato da Andrea82

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Estremamente ridotta. Considera che se un tempo andavo avanti con antistaminici e quant'altro, ora mi bastano poche gocce, e manco tutti i giorni. Non ho piu' neanche l'asma. E il problema stava tutto nel fegato. Il top sarebbe arrivare a maggio depurati, ossia reduci pure da una completa disintossicazione.

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essi cavolo...pensa un po'...anche io vorrei risolvere questa delle graminaccee che e' fastidiosisima a maggio...la medicina allopatica con antistaminici e monnezza varia fa solo danni...

 

io l'hanno scoros ho provato sinalia e arsenicum ( credo ce devo riguardare ) di omeopatico e mi fece abbastanza bene....

 

sapevo che con l'agopuntura cmq si decongestionano i meridiani energetici e si scarica e libera via le energie accumulate nell'organismo che nn permetono lo smaltimento delle tossine ecco perche i lfegato e altre sitazioni di depurazione....

 

mi informero' casomai ti contatto in mp

 

:lol::)

1866112[/snapback]

 

Io graminacee e acari, per fortuna peró "solo" rinite, niente asma. Dopo anni e anni di antistaminici tutto l'anno, da 2 mesi son passato al Nasonex, un corticosteroide, e giá mi sento rinato. Inoltre poi ho iniziato l'iposensibilazzazione, vediamo che frutti dará...

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Leggete qui:

 

La LEGGE DEGLI INFINITESIMI stabilisce che l'azione del farmaco non diminuisce ma aumenta se il farmaco viene diluito (e quindi se la dose somministrata viene ridotta), purche' la diluizione sia accompagnata da un energico mescolamento (succussione).

I farmaci di Hahnemann erano per definizione dei veleni: infatti per la legge dei simili il farmaco deve essere in grado di produrre sintomi simili a quelli della malattia del paziente. Di conseguenza somministrare i farmaci omeopatici comportava un rischio elevato, come Hahnemann aveva scoperto con la Cinchona. Per ridurre il rischio ed il disagio del paziente Hahnemann inizio' a diluire i suoi farmaci (all'epoca in prevalenza estratti vegetali).

Il metodo di Hahnemann era il seguente: il farmaco desiderato viene disciolto in acqua o acqua e alcol nella quantita' di 1g/100ml (se e' un liquido o un estratto vegetale la quantita' e' 2ml/100ml per tenere conto del diluente gia' presente; se e' insolubile si disperde 1g di sostanza in 99 g di lattosio solido mescolando in un mortaio) per ottenere la "tintura madre" all'1% (nel linguaggio di Hahnemann la soluzione o potenza 1c). Si prende quindi 1ml della 1c (o 1g se la 1c e' una polvere) e lo si diluisce di nuovo a 100ml con acqua (o a 100g con lattosio se e' una polvere), mescolando energicamente (succussione), per ottenere la 2c. Si ripete il procedimento precedente varie volte, per ottenere la 3c, la 4c, etc. fino alla 30c e oltre. La serie centesimale qui descritta non e' l'unica possibile (sono in uso anche la decimale e la cinquanta-millesimale) ma e' quella usata con maggiore frequenza. Poiche' il numero di molecole del farmaco presenti nella tintura madre e' finito e puo' essere calcolato con certezza, anche se varia a seconda della sostanza considerata, e' del tutto fuori di dubbio che alle diluizioni pari o superiori alla 11-12c (e per molte sostanze anche a diluizioni alquanto inferiori) la dose di preparato somministrata al paziente non contiene neppure una molecola del farmaco. Si deve inoltre considerare che molti rimedi omeopatici non sono sostanze pure, ma estratti vegetali crudi, che contengono le sostanze attive in quantita' piccole anche alla 1c.

Gli omeopati chiamano spesso "potenze" le loro diluizioni ed impiegano sia le basse potenze (4c-8c) che le medie (15c-30c) e le alte potenze (>30c). Nella dose somministrata al paziente dei rimedi omeopatici ad alta potenza non puo' essere presente neppure una sola molecola del farmaco, e questo punto ha costituito un ostacolo insormontabile per gli omeopati, ma si deve tenere presente che le diluizioni omeopatiche di bassa potenza non sono prive di farmaco.

C'e' una evoluzione nel pensiero di Hahnemann sull'effetto delle diluizioni, che e' stata ricostruita in dettaglio dall'omeopata inglese R. Hughes. Nel periodo 1796-1798 Hahnemann somministrava i suoi farmaci dosi di qualche grano (1 grano = 65 mg), mentre nel 1799 aveva cominciato a diluire gli stessi farmaci in miscele di acqua e alcol in proporzione di 1:2.000 e somministrava al paziente dosi di una diecina di gocce della soluzione cosi' ottenuta. Nelle pubblicazioni del 1801-1806 Hahnemann parla di diluizioni fino ad 1:1.000.000. Soltanto dopo il 1809 il metodo di Hahnemann si stabilizza sui sistemi di diluizioni seriali con base 10 o 100 in uso ancora oggi [Hughes, 1878]. In parallelo con l'aumento della diluizione Hahnemann modifico' anche la legge degli infinitesimi: all'inizio della sua carriera di omeopata egli usava la dilizione allo scopo di rendere il farmaco meno tossico e piu' tollerabile per il paziente, ma piu' avanti nel tempo egli si convinse che l'attivita' farmacologica aumentava all'aumentare della diluizione (di qui il concetto di "potenza"). Infatti quando Hahnemann adotto' l'ipotesi del vitalismo, attribui' l'effetto dei farmaci ad una loro forza vitale (spirituale), che veniva liberata dal processo di diluizione e succussione. Questa ipotesi era assurda anche rispetto al vitalismo: infatti i farmaci erano sostanze inanimate, per definizione prive della forza vitale.

 

Se avete un po' di dimestichezza con le equivalenze, vi sarete accorti da soli che già alla seconda diluizione la quantità di molecole di farmaco dispersa in quelle di acqua è dello 0,01%, cioè una parte di farmaco ogni diecimila parti di acqua.

Solo questo dovrebbe indurvi a pensare che la diluizione che va per la maggiore, e cioè la 5c, contiene una quantità di farmaco praticamente infinitesimale e cioè lo 0,00000001%, sarebbe a dire una parte di farmaco in dieci miliardi di parti d'acqua.

Ora, io non voglio mettere in dubbio che a molti di voi i rimedi omeopatici abbiano fatto e facciano bene (anche se non so spiegarmi come) ma leggendo quello che ho scritto e facendo le vostre debite considerazioni, non vi sentite un tantinello presi per il culo?

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l'unica somma che si può tirare è che ce ne stanno talmente tanti tipi di rimedi omeopatici che non si può generalizzare .

Io c'ho una signora che prende Lachesis Mutus 18LM e la pressione glie l'ha abbassata davvero....boh...

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l'unica somma che si può tirare è che ce ne stanno talmente tanti tipi di rimedi omeopatici  che non si può generalizzare .

Io c'ho una signora che prende Lachesis Mutus 18LM e la pressione glie l'ha abbassata davvero....boh...

1866446[/snapback]

mmm... 18LM dovrebbe essere una goccia di medicinale su 50000 alla 18 gocce d'acqua (che viene una signora cifra)... io il motivo dell'abbassamento tenderei a cercarlo altrove...

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ma che te dico? ,lo stesso pensavo io (sta roba è veleno di serpente quindi attivo anche a conc. minime) , fatto sta che ha risolto.

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ma che te dico? ,lo stesso pensavo io (sta roba è veleno di serpente quindi attivo anche a conc. minime) , fatto sta che ha risolto.

1866460[/snapback]

ho capito, ma se a un evento (somministrazione di un farmaco) ne segue un altro (abbassamento della pressione) non è mica detto che ci deve essere un nesso causale... cercare la causa di un fenomeno nell'effetto di una goccia di medicinale sperso in un volume che ci riempi due o tre universi (voglio dì, anche senza usare 50000 come per la potenza, che è complicato, facciamo 10000....

viene 1 su 1000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 gocce... è un bel pò)

 

voglio dire, io magari penserei a origini psicosomatiche, guarigione naturale... cacchio rispetto all'efficacia - efficacia diversa da un effetto placebo, voglio dire - di quella goccia sperduta in quell'oceano di numeroni mi parrebbe più probabile pure un intervento divino quasi...:)

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l'omeopatia nn si basa per quantita' e principi attivi come la medicina allopatica...che se me permettete e ' molto vedere da qui a li...

 

l'omeopatia e' una madicina piu ampia...si basa sulle vibrazioni elettromagnetiche che quell'elemento chimico NATURALE particolare lascia nel processo di succussione dinamizzazione e diluizione spiegato nel post d iCargapassuni

 

 

quindi se si cerca di capire l'omeopatia con il meccanismo della medicina allopatica CHIMICA ARTIFIALE stiamo furoi strada...

 

 

L'OMEOPATIA sfrutta l'enrgia di certi elementi himici NATURALI...energia sotto forme di messaggi vibrazionali elettromagnetici che vanno ascioglere le energie bloccate nel fisico che sono le responabili del 90%, delle patologie umane...energie bloccate che si accumulano e in contato con le emozioni crano dei disturbi speifici e diversissimi...

 

l'omeopatia , e i lrimedio SIMILE comunica con quelle energie bloccate ele sciogle con i lcampo elettromagnetico energetico dell'elemento stesso...

 

 

P.S. o io nn so omeopata sia chiaro, nn me frega niente de di che fanno o nn fanno certe cose, dico solo che ho visto personalmente direttamente e indirettamente che funziona...sempre se si seguito o si andato da un omeopata serio

 

:)

Modificato da Andrea82

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Ieri per la prima volta (perché un'amica che non guida mi ha chiesto di accompagnarla) sono entrato nello studio di un omeopata con attrezzature esoteriche elettroniche di contorno. In due ore ho sentito una tale massa di stronzate pseudoscientifiche, perfino dal mio basso punto di partenza (cioè, del pochissimo lavoro in laboratorio che ho fatto di elettronica e simili), che porco diavolo fatico a capire perché sta gente la fanno lavorare, o almeno non prevedono un qualche "bollino di qualità" per identificare i  medici seri (cioè quelli che usano medicina basata su peer review, doppio cieco e compagnia bella - tutte cose tra l'altro applicabilissime anche a loro, a volerlo fare con onestà). Porco diavolo, gente simpatica (e vorrei vedere...) ma pareva lo studio di Vanna Marchi... Veramente istruttivo, però.

Modificato da wild.duck

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Adesso, lustronculino ha scritto:

La domanda “ chi utilizza l’omeopatia? “ ha una risposta semplice… la utilizza chi non sta male 

 

chi sta male va dal dottore e usa le medicine 

poi magari - come alla mia amica - te lo dicono lì che stai male con i loro aggeggi (anche perché altrimenti come fanno a sbolognarti non so quanti euri di pillolette inutili)?

 

io mi sono sentito dire che uno se vuole può farsi il vaccino per il covid ma prima e dopo dovrebbe farsi "ripulire" da loro (non so con quale mistico rimedio) e che la proteina spider (testuale) ti rimane dentro e fa casino. Che a sto punto la domanda stronza sarebbe stata chiedere con cosa ca**o la ripuliscono sta proteina spider (il potere scheletrico? delle onde misteriose che distruggono solo quella proteina e lasciano perdere tutto il resto?) però ero partito con la ferma intenzione di non mettermi a fare polemica... Una roba psichedelica, proprio.

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https://www.queryonline.it/2021/07/02/dallelettroagopuntura-secondo-voll-alla-biorisonanza-con-la-terapia-di-mora-apparecchi-elettrodiagnostici-che-non-funzionano/

Nella seconda metà del secolo scorso, Voll sviluppò la sua concezione di elettroagopuntura come evoluzione dell’agopuntura della medicina tradizionale cinese ed ancora oggi viene usato il termine di elettroagopuntura secondo Voll (EAV), che consiste nella misurazione dell’attività elettrica sulla superficie della pelle eseguita in determinati punti corrispondenti ai meridiani della medicina tradizionale cinese.

La teoria di Voll sostiene che la resistenza superficiale della pelle debba diminuire in corrispondenza di una malattia acuta ed aumentare in corrispondenza di un’infiammazione: spostando il punto di misura sarebbe possibile individuare l’organo malato.

La misura viene eseguita tramite due elettrodi collegati ad una macchina: uno viene stretto in mano dal soggetto in esame, mentre l’altro viene spostato dall’operatore seguendo i meridiani della medicina tradizionale cinese e posizionato in varie parti del corpo, sulla punta delle dita della mano o sui piedi. L’apparecchio genera una leggera corrente elettrica in bassa tensione che, quando l’operatore appoggia il puntale e chiude il circuito, fa muovere una lancetta su un display analogico con indicata una scala numerica da 0 a 100. Una lettura attorno a 50 significherebbe che i valori sono normali, misure inferiori a 45 indicherebbero la presenza di malattie croniche e misure superiori a 55 indicherebbero la presenza di infezioni.

usano sta roba qua. Che a me pare proprio matematicamente una cazzata (nel senso che non vedo, con tutte le condizioni che oltretutto cambiano di volta in volta, come ne esci con una sola variabile), e pure se non lo fosse dovrebbe essere ridicolmente facile testarla. Trovi uno con una malattia - tipo, al fegato - e lo testi in condizioni standard, poi una volta guarito fai uguale e vedi come cambia la misura della resistenza. Lo fai 100 o 1000 volte e hai il tuo bel risultato, cioè vedi se c'è una correlazione statistica abbastanza forte da avere un qualche significato medico nell'utilizzo della tecnica.

Se non lo si fa è banalmente perché non funziona.

Coglioni noi che per individuare (e poi e poi...) la "malattia" di un tubo d'acciaio (che penso sia infinitamente più semplice da rilevare di una malattia umana) dovevamo inventarci i mostri con misurazioni multiple delle variazioni di campo magnetico, crosscorrelazioni con database di rilevazioni precedenti e tutte queste belle amenità... basta misurare  a mano la variazione di resistenza in Ohm di un metacarpo (magari con una spruzzata di "fisica quantistica" buttata lì a capocchia, che aggiunge croccantezza) e c'hai la tua bella diagnosi. Basta poco, che ce vo'?

 

Tra parentesi, alla mia amica hanno fatto credere che la patina verde che aveva sulla mano, che immagino fosse dovuta semplicemente alla reazione del suo sudore con l'elettrodo di ottone che teneva in mano, fosse invece stata generata dall'interno del suo organismo. Praticamente il ragionamento è che ha spurgato roba verde tipo i visitor, quindi la cosa le ha fatto bene.

Porco diavolo che veleno...

 

Però, veramente, istruttivo.

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