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PRIMIDELLASTRADA

CALCIO: NON SOLO PROFITTO E REPRESSIONE !

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Qualche tempo fa abbiamo saputo dai mezzi di informazione che il calciatore Riccardo Zampagna aveva deciso di dare il definitivo addio al calcio.Dopo un po’ di giorni abbiamo deciso di incontrare il ragazzo Riccardo Zampagna per illustrargli il progetto sociale dell’ associazione Primidellastrada con annesso il programma sportivo e principalmente di protesta verso un calcio che di popolare non ha più nulla, della neonata squadra Primidellastrada che da qualche mese milita nel campionato Uisp, squadra che si pone l’ ambizioso obbiettivo di rappresentare tutti coloro che si ribellano al clima di diseguaglianza e di iniquità sociale che regna sempre più sovrano nelle menti perverse di chi vuole ridurre cittadini liberi ad inermi sudditi. Ebbene, Riccardo ha condiviso con noi sia l’ aspetto prettamente sociale che le motivazioni sportive e di ribellione che ci hanno spinto a creare un clima puramente popolare intorno ad una squadra di calcio. Ora Riccardo Zampagna , rinunciando alle più o meno allettanti sirene che venivano, sia dalle serie dilettantistiche, che dalle serie professionistiche, è ufficialmente, ed in primo luogo con lo spirito giusto, un Primodellastrada.Riteniamo che sia un’ operazione che darà lustro, valore e visibilità a 360°: al campionato Uisp, ai Primidellastrada, a tutti gli avversari, all’ amico Riccardo e a tutto il mondo che ruota intorno al calcio, e nel profondo del nostro cuore ci auguriamo che coloro che stanno scippando il gioco più bello del mondo alla passione della gente per sacrificarlo sull’ altare dei profitti e delle legislazioni di regime si ravvedano e ci restituiscano il sacrosanto diritto di passare le domeniche avvolti dal magico profumo della fede e dell’ amore per la propria squadra. Ma, da liberi cittadini.

 

ASD Primidellastrada

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:o:o:o .....e mò quanno vè arbitro ??.....come faccio ?? riccardone è un MITO..!!

Ma io per 90 minuti sarò integgerimo e superprofessionista, non guardo in faccia a nessuno...... :tfucc: ..................

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Oggi alle 13:25 c'è Dribbling e DOVREBBE esserci il servizio su Zampagna e i Primidellastrada.

Qualcuno "sveglio" sa registrare con facilità? (e poi eventualmente mettere sul forum/youtube?)

:)

Modificato da stò guasto de fere

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co lu cazzo che l'hanno fatto vedè <_<

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infatti sci...però che fica la conduttrice :wub::wub:

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Smettela co le pugnette che non ce vedi più....

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co lu cazzo che l'hanno fatto vedè <_<

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infatti sci...però che fica la conduttrice :wub::wub:

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Smettela co le pugnette che non ce vedi più....

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certo però che un intervento su un topic co sto titolo col nick che mo t'artrovi sona tanto male :lol:

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co lu cazzo che l'hanno fatto vedè <_<

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infatti sci...però che fica la conduttrice :wub::wub:

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Smettela co le pugnette che non ce vedi più....

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certo però che un intervento su un topic co sto titolo col nick che mo t'artrovi sona tanto male :lol:

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Chissà se je serve un fantasista con il senso spiccato del gol?

Modificato da Cash

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Dopo Riccardo Zampagna, un'altra gloria rossoverde entra a far parte dei Primidellastrada, la squadra che milita nel campionato Uisp formata da tifosi e simpatizzanti della curva Est. Si tratta di Marco Schenardi, ala vecchio stampo dotata di tecnica e spunto al di fuori del comune, protagonista in rossoverde di memorabili campionati di serie B. Arrivato sotto la guida Agostinelli, Schenardi dopo aver lasciato la Ternana ha proseguito la carriera con la Narnese dove è diventato allenatore-giocatore. Poi in panchina l'esperienza a Deruta e l'addio al calcio giocato. I Primidellastrada hanno tirato giù i fatidici scarpini ormai appesi al chiodo, e forti anche del legame che Schenardi ha con la città di Terni, dove ha deciso di vivere per il resto della sua vita, hanno messo a segno il loro secondo grande colpo di mercato.

Anche Schenardi, come Zampagna, è rimasto favorevolmente colpito dalle intenzioni del progetto sociale Primidellastrada, che mira a mettere in luce i valori veri di un calcio che non c'è più, ormai soffocato dalle logiche e dagli interessi legati al denaro.

 

Sicuramente un elemento di interesse in più per il campionato Uisp e per le squadre che vi fanno parte. Al di là del risultato e dell'esito del campionato, scontato con due assi di questo calibro, sarà sicuramente un piacere per chiunque incrociare gli scarpini con Zampagna e Schenardi.

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DOMANI SERA 28/12/2010 ORE 20,30, AL CAMPO DI CALCIO DI CAMPITELLO, PARTITA AMICHEVOLE A SCOPO BENEFICO, TRA PRIMI DELLA STRADA E IL BORGO RIVO.

 

L'INGRESSO è A OFFERTA E IL RICAVATO VERRà MESSO A DISPOSIZIONE PER LA COSTRUZIONE DELLA PALESTRA POPOLARE, UNO DEI PROGETTI DELL' ASSOCIAZIONE PRIMI DELLA STRADA.

 

SCENDERANNO IN CAMPO ANCHE GLI ULTIMI DUE ARRIVI, VALE A DIRE, RICCARDO ZAMPAGNA E CICCIO SCHENARDI.

 

VI ASPETTIAMO E RINGRAZIAMO ANTICIPATAMENTE.

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edì 03 Gennaio 2011 Chiudi

di RICCARDO MARCELLI

 

TERNI Addio al calcio professionistico per tornare“sulla strada”. Riccardo Zampagna, tifosissimo della Ternana ha da qualche giorno iniziato a giocare con i “Primidellastrada”, nel campionato Uisp (con lui anche l’ex rossoverde Marco Scheardi), associazione di tifosi delle “fere” che ha un obiettivo importante: dotare la città di una palestra popolare.

Come va? «Bene grazie - risponde con la consueta affabilità Riccardo Zampagna - da ex calciatore si vive in modo rilassato». Va bene ex, ma attualmente sei tornato nuovamente in campo. Seppur in una categoria amatoriale. Per uno che ha segnato gol in tutte le categorie, non le rimaneva altro da fare che cambiare Federazione? «A parte il fatto che mi mancava la seconda e terza categoria - ribatte Zampagna - effettivamente ho anche questa opportunità. Quello che sto vivendo con i ragazzi dell’associazione “Primidellastrada”, è un discorso sociale. Senza falsità, posso dire che mi hanno tolto dalla strada, dandomi l’opportunità di giocare a pallone. Condividendo la finalità del progetto, e soprattutto conoscendo la maggior parte di loro, sto cercando di dare una mano anche dal punto di vista mediatico».

Perché condividere temi come quelli della “ribellione contro coloro che stanno scippando il gioco più bello del mondo alla passione della gente per sacrificarlo sull’altare dei profitti e delle legislazioni di regime?” «Lo sport è alla base dell’esistenza umana - continua Riccardo Zampagna senza indugi - e il calcio è alla base delle nostre tradizioni popolari. È per questo motivo che non ci ho pensato due volte ad accettare la proposta, perché al di la delle differenze anagrafiche, mi sento uno di loro, uno che è stato abituato a correre sui marciapiedi e a giocare a pallone in mezzo alla strada. Valori che si sono persi soprattutto negli ultimi anni».

Ultimi anni che però hanno regalato a Zampagna grosse soddisfazioni: gol spettacolari, protagonista di una puntata della trasmissione “Sfide”, opinionista a Sky. Sono emozioni paragonabili? «Sono tutte emozioni forti. Anche se il fatto di essere stato protagonista di una trasmissione sportiva come “Sfide” mi fa molto piacere. Sicuramente sono in una ipotetica classifica l’ultimo dei personaggi di cui sono state raccontate le gesta. Tuttavia qualche volta mi capita di rivederla quella puntata e tutto sommato ritengo di aver regalato allo sport del calcio qualche emozione, sicuramente nulla di anormale, ma qualche valore positivo. E soprattutto ciò che mi fa più piacere è che in quella puntata sono stati coinvolti anche i miei familiari, senza i quali non avrei potuto fare quello che ho fatto. Mi hanno sempre supportato».

Anche quando è stato ingaggiato dalla Ternana? «La Ternana è sempre la Ternana. La maglia rossoverde, le Fere, il drago. Sono i simboli di una fede. Mi ritengo fortunato per aver coronato il sogno della mia vita, quello di giocarci. Il resto sono altri discorsi che non mi va di farli».

Ha qualche rammarico? «Per il carattere che mi ritrovo probabilmente sono riuscito a fare di più. Sicuramente ci sono state delle persone che mi hanno sempre aiutato a superare gli scontri che, a causa della mia personalità, non sono certamente mancati. L’unico, piccolo rammarico, è stato quello di non poter appendere accanto alla maglia della Ternana e dell’Atalanta, quella dell’Italia. Oggi lo posso confermare. Ci sono andato vicino, ma Lucarelli all’ultimo momento prese il mio posto».

Oggi Riccardo Zampagna va in giro per Terni, insieme al resto della famiglia: «In questi anni ho cambiato spesso e la mia famiglia mi ha seguito poco. Oggi preferisco godermi prole e moglie. Penso che se lo meritino».

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Qualche tempo fa abbiamo saputo dai mezzi di informazione che il calciatore Riccardo Zampagna aveva deciso di dare il definitivo addio al calcio.Dopo un po’ di giorni abbiamo deciso di incontrare il ragazzo Riccardo Zampagna per illustrargli il progetto sociale dell’ associazione Primidellastrada con annesso il programma sportivo e principalmente di protesta verso un calcio che di popolare non ha più nulla, della neonata squadra Primidellastrada che da qualche mese milita nel campionato Uisp, squadra che si pone l’ ambizioso obbiettivo di rappresentare tutti coloro che si ribellano al clima di diseguaglianza e di iniquità sociale che regna sempre più sovrano nelle menti perverse di chi vuole ridurre cittadini liberi ad inermi sudditi. Ebbene, Riccardo ha condiviso con noi sia l’ aspetto prettamente sociale che le motivazioni sportive e di ribellione che ci hanno spinto a creare un clima puramente popolare intorno ad una squadra di calcio. Ora Riccardo Zampagna , rinunciando alle più o meno allettanti sirene che venivano, sia dalle serie dilettantistiche, che dalle serie professionistiche, è ufficialmente, ed in primo luogo con lo spirito giusto, un Primodellastrada.Riteniamo che sia un’ operazione che darà lustro, valore e visibilità a 360°: al campionato Uisp, ai Primidellastrada, a tutti gli avversari, all’ amico Riccardo e a tutto il mondo che ruota intorno al calcio, e nel profondo del nostro cuore ci auguriamo che coloro che stanno scippando il gioco più bello del mondo alla passione della gente per sacrificarlo sull’ altare dei profitti e delle legislazioni di regime si ravvedano e ci restituiscano il sacrosanto diritto di passare le domeniche avvolti dal magico profumo della fede e dell’ amore per la propria squadra. Ma, da liberi cittadini.

 

ASD Primidellastrada

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Va un pò ad arbitrà RICCARDONE...... :azz:....e come farò..... :o

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Bel servizio su "dribbling" di rai 2 su riccardo e i primi della strada.... AVANTI RAGAZZI!!!

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Ma porca puttana!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Lo aspettavo nella puntata precedente e mo m'hanno inculato così??????????????

 

Link per favore, qualcuno lo trovi :(

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leggere torello presidente non ha prezzo!

 

mi sono figurato una ternana con torello presidente e zampagnone centravanti!!!  :lol:

 

ah, niente!

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Mamma mia quanti capelli bianchi che c'hai TORE'....... :D ...la vecchiaia se fà sentì..... :D .......comunque ho sentito dà la curva strillà.....PRESIDENTE...!!...PRESIDENTE...!!... :flag::flag2:

Modificato da lu cafone

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leggere torello presidente non ha prezzo!

 

mi sono figurato una ternana con torello presidente e zampagnone centravanti!!!  :lol:

 

ah, niente!

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Vali un pò ad arbitrà se c'hai coraggio...!!...a ma io............

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bella Riccà!!! la grezzata dell'autografo in diretta nazionaleeeeeeeeeeee!!!!!!!!ahahahahahahahahahahahhaahhaahhahahahahaha

DAJE RICCARDO'!!!!!!

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Questo è un bell'articolo uscito sul "Fatto Quotidiano" di oggi : ;)

 

Zampagna ora gioca con gli operai

L’EX ATTACCANTE DEL SASSUOLO DI NUOVO A TERNI PER “LAVORARE NEL SOCIALE”

di Giampiero Calapà

Una frazione di secondo e il campo, lo stadio, si capovolgono: il mondo sottosopra visto in rovesciata. Quanti gol messi a segno in questo modo, con la curva in piedi ad applaudire. Il marchio di fabbrica di Riccardo Zampagna, dotato di prestanza fisica da ariete puro combinata a una tecnica da numero 10. Poteva essere un mostro sacro del calcio Zampagna, eppure “la storia non si fa con i se e i ma”, riconosce lui per primo: “Anche se è indubbio che con un’altra testa avrei potuto ambire a grandissimi traguardi. Ma non ho nessun rimpianto, se non la Nazionale”. Zampagna è un calciatore lontano anni luce dallo stereotipo del campione che si accompagna alla velina e non sa metter insieme due frasi. A 36 anni ha deciso di abbandonare il calcio professionistico, stanco di quel mondo, nonostante una stagione da protagonista in corso in quella che una volta si chiamava Serie C2, da capitano della Carrarese (2 gol in 10 partite). E ancora quest’estate lo avrebbe voluto mezza Serie B, dopo le due stagioni nella rivelazione Sassuolo (63 presenze, 16 gol), ma lui ha preferito accettare la sfida dell’amico e “compagno” Cristiano Lucarelli, che lo ha voluto nella sua Carrarese.

IL COMMIATO è arrivato dopo l’ultima partita del 2010, vinta per 3 a zero contro il Giulia-nova. La sostituzione e un saluto dal campo ai tifosi, un addio. “Una società fantastica, tifoseria splendida, da Serie A, ma proprio non ne potevo più del professionismo: i sacrifici che ti rendono una persona non normale, il riso in bianco, una vita che non è tutta rosa e fiori”, racconta adesso il nuovo Zampagna, che non ha appeso le scarpette al chiodo. Infatti, la nuova avventura si chiama Primidellastrada, formazione che milita in tornei minori: composta da operai, studenti, ragazzi dei centri sociali e ultrà della Ternana. È ritornato a casa il compagno Zampa: “Ho sempre tifato Ternana, ho giocato anche per altre 13 squadre, ho amato Bergamo e l’Atalanta, ho un gran ricordo di Messina, dove sono arrivato in Serie A e dove adesso mi hanno chiesto di ritornare per aiutarli a risalire le categorie. Ma Terni è la mia vita: mia moglie Fabiana l’ho conosciuta lì quando ero un bambino, abbiamo due figlie di tre e cinque anni, Linda e Matilde. Avevo bisogno di ritornare per dedicarmi a loro e alla mia città, Primidellastrada non è solo una squadra di calcio. Lavoriamo nel sociale, cerchiamo di fare qualcosa di utile per la nostra Terni”. Rigorosamente da sinistra, infatti allo stadio i Primidellastrada vengono incitati tra canti rivoluzionari e bandiere rosse. Così viene in mente quello Zampagna che segna al Livorno e poi va sotto la curva dei tifosi avversari, tra i loro applausi, e alza il pugno chiuso. Unico rimpianto di una vita calcistica sopra le righe è la Nazionale: “Davvero il mondo del calcio c’entra davvero poco con me. Ho resistito anche troppo, ma una partita con la maglia azzurra avrei voluto giocarla”.

NEL 2004 il sogno poteva divenire realtà, ma il ct Marcello Lippi alla fine gli preferì Cristiano Lucarelli: “L’unica consolazione è che toccò a lui, un amico, sicuramente migliore di me...”, poi si corregge: “No, meglio di me non c’era nessuno, avrei potuto davvero essere il numero 1”. Rimarranno nella storia del calcio i suoi 166 gol (di cui 28 in Serie A) e le sue rovesciate. A 22 anni, quasi per caso, era finito in Serie D, ma “continuando a lavorare la mattina come tappezziere, idraulico, elettricista: fino ad arrivare alla C2 nel ‘97 ho fatto di tutto”. All’esordio in A, nel 2004, aveva 29 anni, tardi per un calciatore, indossava la maglia del Messina. È la storia del compagno Zampa-gol, uno che vede il mondo capovolto mentre segna in rovesciata.

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