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In NBA gara4 di intensità inaudita, che Golden State vince grazie al ritrovato controllo al rimbalzo. Boston tanta roba, comunque. Cruciale, per indirizzare definitivamente la serie, il contributo di Green per i Warriors: se resta quello rompicoglioni ma impalpabile delle prime 4 partire, i Celtics andranno a prendersi l'anello.

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Il 8/6/2022 Alle 23:01, E quillu je deeaa!!! ha scritto:

Mannion é passato dal giocare 12 minuti a partita con gli Warriors e dominare un preolimpico a Belgrado a non mettere neanche piede in campo? Che gli é successo?

Da quello che ho visto io, e non è detto sia tutto esatto:

fino a gennaio febbraio ingiudicabile perché aveva perso tipo 12 chili per un'infezione, dopo ha avuto problemi di fiducia, o comunque i tiri non gli entravano, deve ancora maturare come giocatore, soffre i contatti (si parlava dell'ipotesi di un aumento di tonnellaggio estivo), oltretutto c'è una concorrenza spietata. A prescindere da dove ha giocato lì dietro hanno Teodosic,  Pajola e si è poi aggiunto pure Hackett.

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3 hours ago, FE3IE said:

Curry anonimo 😂

Nell'ipotesi che vinca il titolo, voglio vedere sto giro come gli negano il titolo di MVP delle finals. 

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Sul 2-2, gara 5 di solito è quella della svolta. Non in questa serie, incerta oltre ogni previsione.
"Poco" Curry stanotte, ma tantissimo Wiggins. Boston mai morta, s'è ripresa il dominio ai rimbalzi, ma non ha approfittato di una serata non straordinaria al tiro di Golden State (che eccezionalmente ha alimentato una falsissima diceria, abusando del tiro da tre). La differenza l'ha fatta il bilancio delle perse (6-18) e dei recuperi (9-2) nettamente favorevole ai californiani.

Gara 6 a Boston. nella notte tra giovedì e venerdì.

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10 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Sul 2-2, gara 5 di solito è quella della svolta. Non in questa serie, incerta oltre ogni previsione.
"Poco" Curry stanotte, ma tantissimo Wiggins. Boston mai morta, s'è ripresa il dominio ai rimbalzi, ma non ha approfittato di una serata non straordinaria al tiro di Golden State (che eccezionalmente ha alimentato una falsissima diceria, abusando del tiro da tre). La differenza l'ha fatta il bilancio delle perse (6-18) e dei recuperi (9-2) nettamente favorevole ai californiani.

Gara 6 a Boston. nella notte tra giovedì e venerdì.

l'abuso del tiro da tre non è una diceria è un dato di fatto , e non è nemmeno una prerogativa di golden state ... è cambiato il gioco in nba , si è allargato sempre piu non a caso è finita l'era dei centri dominanti . In tutta la NBA i vari Shaq , Ewing, Robinson , Olajuwon ,Robinson o Mourning non ci sono piu ... spariti

 

io preferivo quel gioco li , piu fisico ma sono gusti 

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Che ci siano squadre che ne abusano, è sotto gli occhi di tutti. Che tra queste ci sia Golden State (che ne avrebbe pienamente diritto, essendo prima nelle percentuali di realizzazione) è un falso storico, smentito dalle statistiche dei tiri tentati, sia in regular season, sia nei p.o.; e non da quest'anno.

La diceria alla quale mi riferivo è che siano proprio i Warriors a sparacchiare più di tutti da tre. 

Modificato da Bellimbusto

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concordo con te , l'ho scritto io per primo che non è una prerogativa di G.S. 

secondo il mio gusto poi ne abusano tutti , ma ripeto è una cosa mia ... 

non chiedo che la NBA sia composta da 30 squadre in stile Detroit versione Bad Boys , ma nemmeno che non si entri in area 

il gioco che io ho preferito è stato quello proposto da inizi anni 90 a fine primo decennio del 2000 

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5 minutes ago, lustronculino said:

concordo con te , l'ho scritto io per primo che non è una prerogativa di G.S. 

secondo il mio gusto poi ne abusano tutti , ma ripeto è una cosa mia ... 

non chiedo che la NBA sia composta da 30 squadre in stile Detroit versione Bad Boys , ma nemmeno che non si entri in area 

il gioco che io ho preferito è stato quello proposto da inizi anni 90 a fine primo decennio del 2000 

Stai parlando ad un tifoso dei Pistons.
😪

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Stasera (20.30) gara 4 della finale per lo scudetto di casa nostra. L'Olimpia ha l'occasione di allungare e di mettere quasi il coperchio alla serie, dopo aver dimostrato in gara 3 di avere qualcosa in più della Virtus. Per talento, piani di gioco e soprattutto in termini di riserve di energia.

Insomma Messina ed il suo staff non sembrano caduti nell'errore dell'anno scorso. Ma ho ancora delle speranze...

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77-62 per Milano, che piazza un terrificante 18-0 nell'ultimo quarto, spaccando una partita equilibratissima sino al 30' (55 pari).

Virtus senza più energie, sorretta dai soli Shengelia e Pajola. Mostruoso Shield per l'Olimpia: 3-1 e forte odore di scudetto per la squadra di Messina.

Giovedì sera gara 5 a Bologna. 

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La Virtus si prende gara 5 e allunga la serie. Altra partita di intensità pazzesca, decisa dai muscoli e dell'abilità nel pitturato. 

Grandi assenti gli esterni e le loro conclusioni da fuori, ma Messina e Scariolo si dimostrano maestri nel togliere all'avversario questa arma. Da anni non si vedeva una serie così, comunque.

Sabato a Milano, forse per la botta decisiva.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Erano ridotti davvero a stracci i Warriors dopo la serie finale persa con Toronto: Durant via, Thompson forse k.o. per sempre, Curry infortunato. C'è stata la stagione della prima pandemia e dell'ultimo (!) posto nella Lega, poi quella della ricostruzione ed ora questa, che ha portato al riscatto totale. In mezzo, una pazzesca cultura del  lavoro ed un infinito desiderio di confermarsi i migliori.

Piaccia o no, hanno stravolto il gioco, e solo gli infortuni hanno impedito che vincessero più di tutti. Ma non hanno ancora finito.

E se dio vuole è stato finalmente posto fine alla sceneggiata di non assegnare al numero 30 il titolo di MVP delle Finals.

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1 ora fa, Bellimbusto ha scritto:

Erano ridotti davvero a stracci i Warriors dopo la serie finale persa con Toronto: Durant via, Thompson forse k.o. per sempre, Curry infortunato. C'è stata la stagione della prima pandemia e dell'ultimo (!) posto nella Lega, poi quella della ricostruzione ed ora questa, che ha portato al riscatto totale. In mezzo, una pazzesca cultura del  lavoro ed un infinito desiderio di confermarsi i migliori.

Piaccia o no, hanno stravolto il gioco, e solo gli infortuni hanno impedito che vincessero più di tutti. Ma non hanno ancora finito.

E se dio vuole è stato finalmente posto fine alla sceneggiata di non assegnare al numero 30 il titolo di MVP delle Finals.

Curry mvp a mani basse e va bene ... ma Wiggins ?!? devastante a livelli fino a poco tempo fa inimmaginabili per lui . Per tutti i playoff ha sempre difeso ( piu che bene) sul piu forte della squadra avversaria e ha messo 18 punti e quasi 10 rimbalzi ad allacciata di scarpe. 

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1 minute ago, lustronculino said:

Curry mvp a mani basse e va bene ... ma Wiggins ?!? devastante a livelli fino a poco tempo fa inimmaginabili per lui . Per tutti i playoff ha sempre difeso ( piu che bene) sul piu forte della squadra avversaria e ha messo 18 punti e quasi 10 rimbalzi ad allacciata di scarpe. 

Wiggins uomo squadra come pochi, un Durant con meno talento ma anche meno supponenza, e votato al profitto del team, non personale. Per non parlare poi della crescita di quelli che altri avevano battezzato come scappati di casa, ma che Kerr ha reso fondamentali per la causa di Golden State.

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Secondo me è stata una delle stagioni NBA più avvincenti di sempre: mai così tante squadre candidabili per il titolo, tra queste solo i Lakers sono svaporati quasi subito, tra infortuni e mala gestione. Che abbiano vinto i Warriors è molto... americano, nel senso del mito del gigante che crolla, pare morto, ma che trova la forza di rialzarsi e tornare ad essere grande. 

Quando ero ragazzo io (alto cenozoico) c'era una concentrazione di talenti - oggi leggende - in poche, pochissime franchigie: Los Angeles di là, Boston (o Phila) di qua. Fine. Per anni l'anello è stata una storia fra loro. Se vogliamo, sta cosa nel tempo s'è perpetuata, magari con protagonisti diversi, ma sempre con chiari favoriti (i Bulls, i Lakers di Kobe e Shaq o, in tempi più recenti, Golden State ad Ovest e qualunque cosa contenesse al suo interno LeBron ad Est). 

Oggi i talenti sono numerosi, e più distribuiti: in prospettiva come non dare chances ai Grizzlies (a meno che non seguano la mortificante parabola dei Thunders dei big-three) o agli stessi Celtics, ma pure  a Philadelphia, Denver o Dallas?

Da San Francisco comunque mandano a dire che loro ci saranno per un altro po', e chiunque abbia velleità di anello dovrà passare sopra il loro corpo.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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1 ora fa, Bellimbusto ha scritto:

Secondo me è stata una delle stagioni NBA più avvincenti di sempre: mai così tante squadre candidabili per il titolo, tra queste solo i Lakers sono svaporati quasi subito, tra infortuni e mala gestione. Che abbiano vinto i Warriors è molto... americano, nel senso del mito del gigante che crolla, pare morto, ma che trova la forza di rialzarsi e tornare ad essere grande. 

Quando ero ragazzo io (alto cenozoico) c'era una concentrazione di talenti - oggi leggende - in poche, pochissime franchigie: Los Angeles di là, Boston (o Phila) di qua. Fine. Per anni l'anello è stata una storia fra loro. Se vogliamo, sta cosa nel tempo s'è perpetuata, magari con protagonisti diversi, ma sempre con chiari favoriti (i Bulls, i Lakers di Kobe e Shaq o, in tempi più recenti, Golden State ad Ovest e qualunque cosa contenesse al suo interno LeBron ad Est). 

Oggi i talenti sono numerosi, e più distribuiti: in prospettiva come non dare chances ai Grizzlies (a meno che non seguano la mortificante parabola dei Thunders dei big-three) o agli stessi Celtics, ma pure  a Philadelphia, Denver o Dallas?

Da San Francisco comunque mandano a dire che loro ci saranno per un altro po', e chiunque abbia velleità di anello dovrà passare sopra il loro corpo.

 

 

Questa è la dimostrazione che il “sistema Nba” voluto da quel visionario di Stern funziona. A quell’uomo la nba dovrebbe fare un monumento e sarebbe comunque poco

  • Voto Positivo 1

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A casa nostra monta la polemica fra le due società, Olimpia e Virtus, riguardo gli arbitraggi. Premesso che le terne stanno facendo un lavoro straordinario, in una serie in cui l'agonismo non è mai stato così alto. Il presidente virtussino Zanetti, che sta al basket come tale Bandecchi sta al calcio (in termini di specifiche competenze tecniche), ha pesantemente sbottato riguardo presunti favoritismi nei confronti delle più titolate scarpette rosse. Da tifoso virtussino ricordo sti piagnistei già in occasione delle finali di 35 anni fa ("quando mena Milano - dicevano in piazza Azzarita - sono botte sante; quando lo facciamo noi siamo semplicemente dei delinquenti"). Che poi allora un po' di sudditanza psicologica tra i grigi ci fosse, era parzialmente vero, e magari ci stava pure e rendeva più piacevoli le (non frequentissime) nostre vittorie.

Sto giro le uscite del caffeinomane dottor Segafredo sono semplicemente fuori luogo, solo che sono state prese di petto dalla controparte e rilanciate con ancora maggiore indelicatezza.

Peccato, perché sul campo bolognesi e milanesi si stanno menando con lo spirito giusto e persino le tifoserie stanno vivendo il momento con ben maggiore maturità delle due dirigenze.

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Complimenti all'Olimpia per lo scudetto, l'ha meritato lavorando sugli errori della passata stagione e combattendo duramente contro un avversario ancora più completo e competitivo di quello che gli sfilò di mano il titolo un anno fa. 

Si tenga presente che l'omaggio arriva da un avversario, dunque ha valenza amplificata. L'hombre della serie finale, se non della stagione, secondo me è Melli: contro lui la Virtus non ha trovato soluzioni efficaci e probabilmente manco le aveva. Lode (e qui rode davvero, ma passerà) pure a Messina, che ha tenuto l'attacco bolognese a basso regime,  distruggendone sostanzialmente il tiro da fuori, per spostare la sfida in una tonnara sotto canestro. Scariolo non ha trovato adeguate contromisure e magari avrà pure da rimuginare sulla spia della riserva illuminatasi proprio al momento del dunque.

 

Il fatto che queste due squadre (FINALMENTE!!!) saranno entrambe in EuroLeague, ridà un po' di colorito al nostro basket, da anni arrancante.

 

Modificato da Bellimbusto

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https://www.gazzetta.it/Nba/29-06-2022/nba-gallinari-passa-atlanta-san-antonio-cambio-murray-4401206780654.shtml

 

Sono abituato agli inglesismi, spesso usati a cazzo di cane... Ma quest'articolo è veramente illeggibile... Sembra scritto da un utente di questo forum😋

Modificato da adriatico

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2 hours ago, adriatico said:

https://www.gazzetta.it/Nba/29-06-2022/nba-gallinari-passa-atlanta-san-antonio-cambio-murray-4401206780654.shtml

 

Sono abituato agli inglesismi, spesso usati a cazzo di cane... Ma quest'articolo è veramente illeggibile... Sembra scritto da un utente di questo forum😋


E' come se  Pettinari mettesse la sua play option a disposizione di una trade fra vari contender fissando un hard cap in territorio di luxury tax, fumandosi bellamente la free agency.
In Etruria si fa così da anni.

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Un altro italiano in NBA. Simone Fontecchio giocherà la prossima stagione negli Utah Jazz.  

Tocchiamo dunque quota tre, con Gallinari recentemente rimbalzato dagli Spurs ai Celtics e Paolo Banchero prima scelta assoluta del draft, ad Orlando.

Fontecchio in Italia non ha mai ricevuto trattamenti di riguardo: a Milano sostanzialmente non c'è mai stato posto, a Reggio Emilia ha dovuto sgomitare per farsi largo, ma è stato a Berlino (Alba) ed in Spagna (Baskonia) che il suo potenziale è stato innescato a dovere. 

A Salt Lake City troverà il centro australiano Joe Ingles, contro il quale giocò alle Olimpiadi di Tokyo. 

 

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Modificato da Bellimbusto

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Dopo le cessioni di Gobert e quella probabile di Mitchell Utah sarà una delle squadre meno competitive della lega. Oltretutto come ali i Jazz hanno perso anche Royce o'Neal mandato a Brooklyn e Ingles che ha firmato da free agent con Milwaukee (anche se mi pare che già a febbraio dopo un brutto infortunio al ginocchio fosse stato mandato da qualche parte come salary dump in uno scambio), quindi Fontecchio si potrebbe veramente giocare le proprie carte e trovare un discreto spazio.

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