Vai al contenuto
L'ultimo dei Mohicani

"è un lavoratore!"

Messaggi raccomandati

dunque, ieri sera seguivo l'arresto dell'assassino di yara

a me ce stàuna cosa che fà impazzì: "è una brava persona, un lavoratore"

ma che cazzo c'entra?

ma è una qualità esse un lavoratore? cioè uno che lavora è tendenzialmente più bravo e bono de uno che non c'ha voglia de lavorà ?

 

diteme, diteme !!!

  • Voto Negativo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

dunque, ieri sera seguivo l'arresto dell'assassino di yara

a me ce stàuna cosa che fà impazzì: "è una brava persona, un lavoratore"

ma che cazzo c'entra?

ma è una qualità esse un lavoratore? cioè uno che lavora è tendenzialmente più bravo e bono de uno che non c'ha voglia de lavorà ?

 

diteme, diteme !!!

perchè la gente se pensa che basta annà a lavorà e guadagnasse la pagnotta pe esse brave persone. Mentre solitamente se non fai un cazzo, sei disoccupato ecc e magari pure straniero, subito non si bono. Non sanno che un assassino po esse chiunque, dalla persona più pericolosa e malata, a quella più normale e insospettabile.

Modificato da Poison Ivy

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il lavoro nobilita l'uomo ci hanno insegnato, è una cosa inventata dagli aristocratici per far lavorare i borghesi....

Modificato da chetestraceki

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

In questi casi il termine “lavoratore" non sta ad indicare lo status di “occupato" ma ha un’accezione più ampia e positiva per indicare una persona che:

-si occupa con impegno e dedizione del proprio lavoro e più in generale delle proprie mansioni e responsabilità
-ha il senso del dovere
-è una persona onesta
-non ha grilli per la testa
-è una persona seria, affidabile e precisa
Quindi non l’opposto di disoccupato (anche un disoccupato potrebbe essere definito un “lavoratore” in questa accezione), ma l’opposto di bighellone.
Un assassino diventa assassino dal momento in cui uccide.
Ciò non esclude che prima di quel momento possa aver avuto un comportamento irreprensibile, essere stato una brava persona e un lavoratore.
Modificato da callea
  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sarebbe interessante fare un'analisi sui vari assassini, pedofili, serial killer ecc e vedere che tipo di mansione svolgevano o, al contrario, se fossero disoccupati.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La cosa più bella è quando dicono "un insospettabile". E grazie al cazzo, se era sospettabile lo avevano pijato subito...

 

la cosa più assurda, invece, è quando dicono "Sono sereno", frase-tormentone presa in prestito dai politici arrestati.

 

a casa mia sbiancavano quando arrivava per posta una lettera "atti giudiziari" che magari era una sanzione per divieto di sosta.

questi sono sereni.. :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

dunque, ieri sera seguivo l'arresto dell'assassino di yara

a me ce stàuna cosa che fà impazzì: "è una brava persona, un lavoratore"

ma che cazzo c'entra?

ma è una qualità esse un lavoratore? cioè uno che lavora è tendenzialmente più bravo e bono de uno che non c'ha voglia de lavorà ?

 

diteme, diteme !!!

la storia si ripete!!!

http://www.rossoverdi.com/index.php?showtopic=9635&p=200867

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

dunque, ieri sera seguivo l'arresto dell'assassino di yara

a me ce stàuna cosa che fà impazzì: "è una brava persona, un lavoratore"

ma che cazzo c'entra?

ma è una qualità esse un lavoratore? cioè uno che lavora è tendenzialmente più bravo e bono de uno che non c'ha voglia de lavorà ?

 

diteme, diteme !!!

sta più indietro dei film di rete 4

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La cosa più inquietante invece è quando " si avvalgono della facoltà di non rispondere" ........... prima che ce mettano mano l'avvocati, butterei via la chiave a prescindere ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

dunque, ieri sera seguivo l'arresto dell'assassino di yara

a me ce stàuna cosa che fà impazzì: "è una brava persona, un lavoratore"

ma che cazzo c'entra?

ma è una qualità esse un lavoratore? cioè uno che lavora è tendenzialmente più bravo e bono de uno che non c'ha voglia de lavorà ?

 

diteme, diteme !!!

si perchè al nord viene data molta importanza al fatto di lavorare.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

la cosa più assurda, invece, è quando dicono "Sono sereno", frase-tormentone presa in prestito dai politici arrestati.

 

a casa mia sbiancavano quando arrivava per posta una lettera "atti giudiziari" che magari era una sanzione per divieto di sosta.

questi sono sereni.. :D

si, brutta bestia l'ansia.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sarebbe interessante fare un'analisi sui vari assassini, pedofili, serial killer ecc e vedere che tipo di mansione svolgevano o, al contrario, se fossero disoccupati.

 

Cominciamo dal Lupo di Montefalco.

Era un falegname ma nessuno ha mai detto che Liboni fosse un "lavoratore"...

 

Da Wikipedia:

Luciano Liboni ha una carriera da criminale comune e una vita da bandito quasi sempre alla macchia.

Primo di sette figli, cresciuto in condizioni malsane, nasce a Montefalco, in provincia di Perugia, e trascorre qui i primi anni mostrando subito un carattere problematico.
La cattiva condotta scolastica evolve presto in condotta delittuosa.
Il giovane Luciano si rende, così, responsabile di rissa e furto aggravato, conoscendo perciò il carcere minorile a Firenze.
Già in questa prima occasione, Liboni è tutt'altro che facile alla resa e costringe le forze dell'ordine a uno snervante inseguimento.
Esercita in realtà un mestiere, quello di falegname, ma è isolato e preferisce la strada del crimine. Intraprende con una donna di Foligno una relazione che però fallisce a causa della sua violenza e incapacità di cambiare vita.
Lasciata la madre a Montefalco, il Lupo - così chiamato per il carattere scostante e asociale - si specializza in furti di opere d'arte: nel 1990 è sospettato di averne trafugate in Umbria, Toscana e Lazio.
Non disprezza però le rapine alle poste e non rinuncia a maneggiare armi da fuoco.
Per sfuggire all'arresto ripara spesso e a lungo in luoghi selvatici, vivendo di quel che trova: ciò gli merita, oltre a quello di Lupo, l'appellativo di Cinghiale.
Modificato da callea

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

aspetta pero callè ma che esempio fai?

un conto è l'assassino di yara che aveva fatto una vita "normale" fino al giorno del delitto un conto è liboni bandito già dentro la culla!

 

Ah, ma non ho mica fatto un paragone tra i due, è ovvio che sono due storie diversissime.

Ho solo risposto ad Aghy esponendo un caso studio il primo che mi è venuto in mente quando si parla di delinquenti. :)

 

Liboni era delinquente a livello genetico cribbio...

Modificato da callea

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Ah, ma non ho mica fatto un paragone tra i due, è ovvio che sono due storie diversissime.

Ho solo risposto ad Aghy esponendo un caso studio il primo che mi è venuto in mente quando si parla di delinquenti. :)

 

Liboni era delinquente a livello genetico cribbio...

delinquente a livello genetico?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

mi pare di ricordare che il cosiddetto Jack lo squartatore potesse corrispondere a una sorta di chirurgo ben istruito.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

delinquente a livello genetico?

 

Una metafora come per dire "cel'aveva nel sangue".

 

Una battuta come un'altra senza nessuna pretesa scientifica di esame socio-psicologico.

Modificato da callea

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Una metafora come per dire "cel'aveva nel sangue".

 

Una battuta come un'altra senza nessuna pretesa scientifica di esame socio-psicologico.

tutti, come specie umana, abbiamo un tasso di aggressività come portato genetico (noi maschi più alto, come si vede anche dalle cronache criminali).

 

se questa aggressività non è governata e socialmente gestita ma si esplicita in violenza criminale, se ciò accade fin dall'infanzia o improvvisamente in età più avanzata, se porta ad un certo tipo di crimine o ad altri, dipende da molti fattori sia di natura ambientale che di scelte e responsabilità soggettive, ma "nel sangue" non c'è proprio niente di diverso da quello che abbiamo tutti alla nascita.

 

una "scivolata" nel luogo comune irrazionale che sinceramente non mi aspettavo da una mente scientifica e tassonomica come la tua, callea :(

Modificato da passaparola

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.