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classe86_

info trasferimento all'estero.

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paese scelto, partenza in gruppo o no, timori pre partenza, difficoltà effettive riscontrate, lingua già conosciuta o studiata sul posto, ambientamento ed esperienze, per lavoro o vita da zero, ripensamenti o no, varie ed eventuali, consigli sul tipo d'esperienza.

raccontatemi.
a voi.
è in fase di pensiero/valutazione.

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paese scelto, partenza in gruppo o no, timori pre partenza, difficoltà effettive riscontrate, lingua già conosciuta o studiata sul posto, ambientamento ed esperienze, per lavoro o vita da zero, ripensamenti o no, varie ed eventuali, consigli sul tipo d'esperienza.

 

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Secondo me so tutte domande buttate la', prima de tutto te devi chiede che vuoi e che cerchi dalla vita , poi te guardi intorno e dopo te fai le domande

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Secondo me so tutte domande buttate la', prima de tutto te devi chiede che vuoi e che cerchi dalla vita , poi te guardi intorno e dopo te fai le domande

Le domande son 'buttate' per saper le varie sfaccettature di chi ha già scelto ed avuto tale esperienza o che tutt'ora la sta affrontando, ognuno con i propri motivi e destinazioni scelte. Non una sorta di 'preventivo' per me dato che questo genere di vissuto varia da persona a persona.

 

Per quanto mi riguarda è ancora in fase di valutazione, perchè prima ci son da risolvere varie situazioni familiari dato l'anno tribolato da vari avvenimenti. Le motivazioni tutt'ora son di cambio radicale, esperienza di vita e lavorativa, passione e desiderio del viaggiare confrontandosi con altre culture.

 

Modificato da classe86_

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Concedimi" il buttate la " come una sorta di licenza poetica

 

 

P.s. se hai domande o dubbi ben lieto di aiutarti ma in privato

Modificato da CAPPUCCINO KID

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paese scelto, partenza in gruppo o no, timori pre partenza, difficoltà effettive riscontrate, lingua già conosciuta o studiata sul posto, ambientamento ed esperienze, per lavoro o vita da zero, ripensamenti o no, varie ed eventuali, consigli sul tipo d'esperienza.

 

raccontatemi.

a voi.

è in fase di pensiero/valutazione.

 

 

Allora ti dico la mia: lavoravo a Terni ma nel 2010 si sentiva puzza di crisi; volevano trasferirmi a Genova alle condizioni che volevano loro. Ho mandato a quel paese il capo del personale e mi sono licenziato.

Causa la compagna, ho mandato una mail a un'azienda svedese che cercava e dopo un paio di mail ho approfittato per fare il colloquio verso Natale; ci siamo piaciuti e il tempo di fare i bagagli e aspettare la primavera, ho caricato la 500 con ma, la ragazza e il cane e siamo partiti.

Sono stato stra strabenissimo ma un po' vivevo in un paesello, un po' mi sentivo (come un IDIOTA) in colpa per aver lasciato i miei a Terni dopo che mi hanno cresciuto e soprattutto perchè a ogni nuova proposta la curiosità mi spinge ad accettare (tra il 2006 e il 2007 ho cambiato 7 o 8 lavori, ora sono più vecchio e non mi cercano più), insomma quando mi chiama un ex collega perchè gli hanno chiesto di farmi rientrare con la vecchia azienda, ho accettato...

Alla fine mi ritrovo da 3 anni in mezzo agli arabi che detesto con tutto il cuore e a Terni ci torno se va bene 4 volte all'anno.

Insomma per me se non hai qualcuno che ti trattiene qui prendi e parti, primo perchè a a tornare fai sempre in tempo e secondo perchè guardi il tutto con occhi diversi.

 

Si parlava tranquillamente in inglese ma per farmela "vivere meglio" mi facevano fare un corso durante l'orario di lavoro 1 a 1; il massimo di straordinari annuali era di 20 ore e c'era una pausa caffè la mattina e un il pomeriggio (mezzoretta l'una). Se l'azienda prendeva un contratto offriva qualcosa tipo un barbeque all'aperto o se era brutto tempo qualcosa in un pub.

Ah il vicepresidente è un italiano che si è portato moglie, figli e suocera e mi ha detto che guadagna un terzo rispetto all'Italia (gli stipendi sono molto livellati) ma che nemmeno sotto tortura rientra in Italia (e poi è di Udine...). Ti dico solo che su non c'è il 2% fisso per mazzette come da noi

P.S. ho scritto un po' di getto che mi sale la carogna

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io c'ho pensato diverse volte , ma fino ad oggi vuoi un po di cazzi , vuoi che vi vogliono du palle tanto non mi sono mosso

all'inizio ho pensato come tutti alla spagna, ma poi la è arrivata una crisi nera e niente

australia e nuova zelanda sono affascinanti e la qualità della vita è ottima , per loro pero, io onestamente de anda giu a coglie i broccoletti o a parà e pecore non c'ho voglia , visto poi che salvo miracoli dopo un paio d'anni te cacciano via

paesi nordici scartati a priori , qualita della vita al top ma clima e lingua da brividi

ho pensato infine alla Svizzera, il top sarebbe fare il transfrontierista , stipendio svizzero ( piu basso degli svizzeri ma il 30% piu alto di quello italiano, almeno nel mio caso) e vivi in italia facendo lo stesso lavoro che faccio oggi , e visto che io amo il mio lavoro la cosa non è un dettaglio

il problema è che me dovrei vende casa , e comprammene una a Como o zone limitrofe , oppure me dovrei sposa una de su che casa ce l'ha .. ma lo dovrei prima de giugno 2015 perche me devo sposa qui

come la metti la metti non è facile

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io c'ho pensato diverse volte , ma fino ad oggi vuoi un po di cazzi , vuoi che vi vogliono du palle tanto non mi sono mosso

all'inizio ho pensato come tutti alla spagna, ma poi la è arrivata una crisi nera e niente

australia e nuova zelanda sono affascinanti e la qualità della vita è ottima , per loro pero, io onestamente de anda giu a coglie i broccoletti o a parà e pecore non c'ho voglia , visto poi che salvo miracoli dopo un paio d'anni te cacciano via

paesi nordici scartati a priori , qualita della vita al top ma clima e lingua da brividi

ho pensato infine alla Svizzera, il top sarebbe fare il transfrontierista , stipendio svizzero ( piu basso degli svizzeri ma il 30% piu alto di quello italiano, almeno nel mio caso) e vivi in italia facendo lo stesso lavoro che faccio oggi , e visto che io amo il mio lavoro la cosa non è un dettaglio

il problema è che me dovrei vende casa , e comprammene una a Como o zone limitrofe , oppure me dovrei sposa una de su che casa ce l'ha .. ma lo dovrei prima de giugno 2015 perche me devo sposa qui

come la metti la metti non è facile

Almeno per quanto riguarda la lingua ti sbagli le lingue nordiche hanno una grammatica molto semplice e soprattutto sono piuttosto simili all'inglese, e questa le rende facili, sempre che si conosca l'inglese. Certo il clima è quello che è, io sono stato in Norvegia a Luglio e il cielo era spesso nuvoloso.

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Almeno per quanto riguarda la lingua ti sbagli le lingue nordiche hanno una grammatica molto semplice e soprattutto sono piuttosto simili all'inglese, e questa le rende facili, sempre che si conosca l'inglese. Certo il clima è quello che è, io sono stato in Norvegia a Luglio e il cielo era spesso nuvoloso.

Il problema non so giugno luglio e agosto , so gli altri 9 mesi

Il prossimo anno a luglio io andrò a capo nord, ma un conto è la vacanza un altro viverci

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Il problema non so giugno luglio e agosto , so gli altri 9 mesi

Il prossimo anno a luglio io andrò a capo nord, ma un conto è la vacanza un altro viverci

Appunto, se era spesso nuvoloso a Luglio immaginati gli altri mesi. A me piacerebbe fare un'esperienza in quei paesi (breve, amo il mio paese), però odio le giornate grigie, buie e dove piove tanto. Il freddo non mi fa paura per niente, ma il grigiore tanto.

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Appunto, se era spesso nuvoloso a Luglio immaginati gli altri mesi. A me piacerebbe fare un'esperienza in quei paesi (breve, amo il mio paese), però odio le giornate grigie, buie e dove piove tanto. Il freddo non mi fa paura per niente, ma il grigiore tanto.

Per la lingua bisogna distinguere tra i vari paesi; la Finlandia, non essendo propriamente Scandinavia, ha una lingua che mai e poi mai sarà comprensibile dal genere umano. E' praticamente ungherese (vero) e i locali fingono solamente di capirsi.

A parte gli scherzi il norvegese/Svedese/Danese non è difficilissimo. Per chi parla il tedesco tempo un anno e lo parli bene bene.

Per chi ha voglia di studiarlo (i Comuni organizzano corsi serali gratuiti per tutti gli stranieri) tempo 2 anni e lo parli discretamente.

Per il clima, almeno per me, il freddo non da fastidio ma mi ammazza il buio: alle 8 di sera ero stanco. Invece d'estate sembravo un bambino a cui avevano dato chili di zucchero per quanto ero attivo e sempre sveglio;considera che quando il tempo è bello (e quest'anno è stato molto meglio che in Italia) non stanno MAI a casa se non per andare a dormire.

Io è da luglio dell'anno scorso che sto in questo posto in cui parlano francese ma un po' il disprezzo per le persone, un po' per la lingua (un popolo che non riesce a dire 80 è destinato all'estinzione) lo parlo peggio dello svedese che ho studiato per 15 ore totali...

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Per la lingua bisogna distinguere tra i vari paesi; la Finlandia, non essendo propriamente Scandinavia, ha una lingua che mai e poi mai sarà comprensibile dal genere umano. E' praticamente ungherese (vero) e i locali fingono solamente di capirsi.

A parte gli scherzi il norvegese/Svedese/Danese non è difficilissimo. Per chi parla il tedesco tempo un anno e lo parli bene bene.

Per chi ha voglia di studiarlo (i Comuni organizzano corsi serali gratuiti per tutti gli stranieri) tempo 2 anni e lo parli discretamente.

Per il clima, almeno per me, il freddo non da fastidio ma mi ammazza il buio: alle 8 di sera ero stanco. Invece d'estate sembravo un bambino a cui avevano dato chili di zucchero per quanto ero attivo e sempre sveglio;considera che quando il tempo è bello (e quest'anno è stato molto meglio che in Italia) non stanno MAI a casa se non per andare a dormire.

Io è da luglio dell'anno scorso che sto in questo posto in cui parlano francese ma un po' il disprezzo per le persone, un po' per la lingua (un popolo che non riesce a dire 80 è destinato all'estinzione) lo parlo peggio dello svedese che ho studiato per 15 ore totali...

 

Ma in Scandinavia non parlano praticamente tutti l'inglese?

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Per la lingua bisogna distinguere tra i vari paesi; la Finlandia, non essendo propriamente Scandinavia, ha una lingua che mai e poi mai sarà comprensibile dal genere umano. E' praticamente ungherese (vero) e i locali fingono solamente di capirsi.

A parte gli scherzi il norvegese/Svedese/Danese non è difficilissimo. Per chi parla il tedesco tempo un anno e lo parli bene bene.

Per chi ha voglia di studiarlo (i Comuni organizzano corsi serali gratuiti per tutti gli stranieri) tempo 2 anni e lo parli discretamente.

Per il clima, almeno per me, il freddo non da fastidio ma mi ammazza il buio: alle 8 di sera ero stanco. Invece d'estate sembravo un bambino a cui avevano dato chili di zucchero per quanto ero attivo e sempre sveglio;considera che quando il tempo è bello (e quest'anno è stato molto meglio che in Italia) non stanno MAI a casa se non per andare a dormire.

Io è da luglio dell'anno scorso che sto in questo posto in cui parlano francese ma un po' il disprezzo per le persone, un po' per la lingua (un popolo che non riesce a dire 80 è destinato all'estinzione) lo parlo peggio dello svedese che ho studiato per 15 ore totali...

 

 

manco 70 se è x questo

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Per la lingua bisogna distinguere tra i vari paesi; la Finlandia, non essendo propriamente Scandinavia, ha una lingua che mai e poi mai sarà comprensibile dal genere umano. E' praticamente ungherese (vero) e i locali fingono solamente di capirsi.

A parte gli scherzi il norvegese/Svedese/Danese non è difficilissimo. Per chi parla il tedesco tempo un anno e lo parli bene bene.

Per chi ha voglia di studiarlo (i Comuni organizzano corsi serali gratuiti per tutti gli stranieri) tempo 2 anni e lo parli discretamente.

Per il clima, almeno per me, il freddo non da fastidio ma mi ammazza il buio: alle 8 di sera ero stanco. Invece d'estate sembravo un bambino a cui avevano dato chili di zucchero per quanto ero attivo e sempre sveglio;considera che quando il tempo è bello (e quest'anno è stato molto meglio che in Italia) non stanno MAI a casa se non per andare a dormire.

Io è da luglio dell'anno scorso che sto in questo posto in cui parlano francese ma un po' il disprezzo per le persone, un po' per la lingua (un popolo che non riesce a dire 80 è destinato all'estinzione) lo parlo peggio dello svedese che ho studiato per 15 ore totali...

scusa l'ignoranza ma che vuol dire la frase in grassetto? a chi ti riferisci?

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Per la lingua bisogna distinguere tra i vari paesi; la Finlandia, non essendo propriamente Scandinavia, ha una lingua che mai e poi mai sarà comprensibile dal genere umano. E' praticamente ungherese (vero) e i locali fingono solamente di capirsi.

A parte gli scherzi il norvegese/Svedese/Danese non è difficilissimo. Per chi parla il tedesco tempo un anno e lo parli bene bene.

Per chi ha voglia di studiarlo (i Comuni organizzano corsi serali gratuiti per tutti gli stranieri) tempo 2 anni e lo parli discretamente.

Per il clima, almeno per me, il freddo non da fastidio ma mi ammazza il buio: alle 8 di sera ero stanco. Invece d'estate sembravo un bambino a cui avevano dato chili di zucchero per quanto ero attivo e sempre sveglio;considera che quando il tempo è bello (e quest'anno è stato molto meglio che in Italia) non stanno MAI a casa se non per andare a dormire.

Io è da luglio dell'anno scorso che sto in questo posto in cui parlano francese ma un po' il disprezzo per le persone, un po' per la lingua (un popolo che non riesce a dire 80 è destinato all'estinzione) lo parlo peggio dello svedese che ho studiato per 15 ore totali...

Quando ho scritto le lingue scandinave sono facili e assomigliano all'inglese intendevo il Norvegese, il Danese e lo Svedese, non avevo preso in considerazione la Finlandia che ha una lingua che non è indoeuropea, (non è che è praticamente ungherese come hai scritto, solo che è più vicina all'ungherese che alle altre lingue d'Europa, poichè anche l'ungherese non è una lingua indoeuropea, credo si chiamino lingue ugro-finniche o qualcosa del genere).

L'unica giornata che ho passato in Finlandia mi ha dato l'impressione che effettivamente lì l'inglese è meno parlato che negli altri paesi scandinavi, e anche i cartelli spesso non hanno indicazioni in inglese, il che rende il tutto più complicato perché quello che leggi sul cartello non è nemmeno intuibile come per le lingue nordiche.

Tuttavia, quando ci si trasferisce in un altro paese la lingua va imparata e basta, è anche una questione di rispetto, non vedo perché un locale deve essere costretto a parlare continuamente in inglese perché tu, dopo che sei andato a vivere nel suo paese non hai voglia di studiarti la lingua. A voi farebbe piacere se in Italia succedesse lo stesso? A me no. Per quanto riguarda il buio io sono stato in estate, dove il giorno non finisce mai, e alla lunga anche quello è fastidioso perché la sera non ti viene mai da dormire e non riposi bene, e poi nella maggior parte degli alberghi avevano tende che facevano passare la luce (ci siamo arrangiati appendendo giacche e pantaloni alle finestre). Immagino che d'inverno quando è sempre buio deve essere molto peggio però. Tuttavia io un annetto in un paese nordico lo avrei fatto volentieri.

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i francesi per il numero 80 usano quatre-vingts , quattro venti

Aggiungo che per novanta dicono quatre-vingts dix, ossia quattro volte venti più dieci mentre per 70 dicono soixante-dix, ossia sessanta e dieci... :lol:

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Aggiungo che per novanta dicono quatre-vingts dix, ossia quattro volte venti più dieci mentre per 70 dicono soixante-dix, ossia sessanta e dieci... :lol:

 

 

tu pensa a eno dio tria tessera

 

:D

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i francesi per il numero 80 usano quatre-vingts , quattro venti

grazie!

non avevo capito perchè mi sembrava si stesse parlando di lingue scandinave

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Aggiungo che per novanta dicono quatre-vingts dix, ossia quattro volte venti più dieci mentre per 70 dicono soixante-dix, ossia sessanta e dieci... :lol:

questo non solo conferma, ma rafforza la tesi dell'estinzione :lol:

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tenendo conto che i resoconti di chi va all'estero a vivere sono differenti da persona a persona , io direi che in linea generale occorrono questi presupposti

 

- quando vai in un paese estero sai cosa vai a fare e non vai a caso

- hai già una rete di appoggi in loco o hai ben presente come trovarli

- sai di poter in qualche modo competere in quel mercato del lavoro , o per i titoli o per le attitudini

- non hai fretta di ritornare a casa

- sai adattarti

  • Voto Positivo 1

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tenendo conto che i resoconti di chi va all'estero a vivere sono differenti da persona a persona , io direi che in linea generale occorrono questi presupposti

 

- quando vai in un paese estero sai cosa vai a fare e non vai a caso

- hai già una rete di appoggi in loco o hai ben presente come trovarli

- sai di poter in qualche modo competere in quel mercato del lavoro , o per i titoli o per le attitudini

- non hai fretta di ritornare a casa

- sai adattarti

Aggiungerei, le differenze che trovi con il tuo paese non ti spaventano ma ti intrigano perché le vedi come un'occasione per conoscere qualcosa di diverso....

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tu pensa a eno dio tria tessera

 

:D

Mbè, più lineare di così che c'è...la lingua del futuro deve essere il greco...(ovviamente quello bizantino :P ).

P.S. è ena, non eno....

Modificato da Dan

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