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Lu Trejo

Mario Adinolfi a Terni

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Mah. Che vuoi che ti dica. Che il tuo immaginario amico cattolico è cattolico come io sono un cirripede nano? Fammi contattare su fb, ci parlo io. D'altronde, le nostre idee sono talmente offensive che tale Jean Pier Delaume Myard, intervenendo ad una nostra manifestazione in Liguria (mi sembra) afferma che "vorrei rivolgere un pensiero al mio amico Bobby che lotta come noi negli Stati Uniti contro le lobby gay perché non vogliamo che la donna sia considerata una merce, non vogliamo che i bambini siano volontariamente privati di un padre o di una madre, oppure di entrambi".

Ah, è uno dei leader de La Manif Pour Tous francese (quella originale).

Ed è omosessuale.

Stammi bene, Ale. Per me è sempre un piacere parlare con te, come con tutti. Come non sono mai andato a schiamazzare contro pacifiche riunioni di altri.

Sai, si chiama "tolleranza".

(mi contraddico, visto che continui ad insinuare)

PEr chi non lo sapesse, il J.P.D. Myard è un omosessuale che ha trovato la soluzione per essere (anche) cattolico, ovvero astenersi dal sesso. E ovviamente vorrebbe imporre "pacificamente" come fa Bizio, questa scelta a tutti gli omosessuali. MA PACIFICAMENTE eh! Ma perché non ti ci astieni tu dal sesso, dico io?

Questo secondo Bizio e Co. si chiama "tolleranza", del resto dopo 800 anni i cattolici ancora devono imparare cosa significa tolleranza, visto che hanno lottato contro questo concetto per questo 8 secoli, fino a che "obtorto collo" ce so dovuti da sta'.

Ovviamente caro mio, una manifestazione può essere pacifica quanto ti pare, ma se è fatta per togliere i diritti agli altri, democratica non è. Tanto meno tollerante.

E per tornare a noi, alle tue insinuazioni da "cattolico docg" che non solo pretende di avere la verità assoluta ma che la sua sia anche meglio di quella che hanno anche altri cattolici (come se non sapesse della loro esistenza, e facendo finta di ignorare che se non fosse per questi cattolici aperti e tolleranti la sua religione avrebbe lo stesso numero di seguaci dei testimoni di geova), ti garantisco che il mio amico non solo esiste, ma ti conosce benissimo. Altri dettagli sono inutili.

  • Voto Positivo 4

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(mi contraddico, visto che continui ad insinuare)

PEr chi non lo sapesse, il J.P.D. Myard è un omosessuale che ha trovato la soluzione per essere (anche) cattolico, ovvero astenersi dal sesso. E ovviamente vorrebbe imporre "pacificamente" come fa Bizio, questa scelta a tutti gli omosessuali. MA PACIFICAMENTE eh! Ma perché non ti ci astieni tu dal sesso, dico io?

Questo secondo Bizio e Co. si chiama "tolleranza", del resto dopo 800 anni i cattolici ancora devono imparare cosa significa tolleranza, visto che hanno lottato contro questo concetto per questo 8 secoli, fino a che "obtorto collo" ce so dovuti da sta'.

Ovviamente caro mio, una manifestazione può essere pacifica quanto ti pare, ma se è fatta per togliere i diritti agli altri, democratica non è. Tanto meno tollerante.

E per tornare a noi, alle tue insinuazioni da "cattolico docg" che non solo pretende di avere la verità assoluta ma che la sua sia anche meglio di quella che hanno anche altri cattolici (come se non sapesse della loro esistenza, e facendo finta di ignorare che se non fosse per questi cattolici aperti e tolleranti la sua religione avrebbe lo stesso numero di seguaci dei testimoni di geova), ti garantisco che il mio amico non solo esiste, ma ti conosce benissimo. Altri dettagli sono inutili.

Bentornato.

Di già?

Vedo che entri nei letti e giudichi i comportamenti sessuali degli altri, ora...

Porco boia, c'hai beccato: devo dire a Jean Pier (che peraltro non parla di sessualità, ma di matrimonio e di adozioni) di bloccare la sua discesa in Italia per costringere tutti i ghei ad essere casti...

E mo?...come famo?

Vabbè, ci penseremo.

Nel frattempo, fammi una cortesia: chiedi a questo tuo supposto (fortuna che non è una donna) ed evanescente amico "cattolico" di scrivermi in privato, se vuole. Sul serio. Voglio spiegargli un paio di cose. Visto che, se veramente esiste e mi conosce, o ha un livello di consapevolezza della sua religione pari a quello di un bergamotto acerbo (chi è cattolico non lo decido io ne lui, ne - mi dispiace deluderti, care Ale - tu) o è semplicemente ignorante su questi temi, e vorrei appunto parlarci.

A presto. Ci vediamo in piazza della Repubblica fra un paio di mesi. Sto organizzando una manifestazione per rivendicare il diritto dei Carabinieri ad essere pagati almeno 200mila euro l'anno. Pensavamo di essere quattro gatti, fortuna che ci spalleggerai...non vorrai mica negare questo nostro diritto, no?

Salutoni. A domani.

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Beh...premetto che Marione mi sta simpatico, condivido molte delle sue idee, ma fondamentalmente non lo voterei mai. Però quello che non sopporto è l'ipocrisia di chi lo accusa di giudicare e poi lo giudica senza appello: è un divorziato risposato. Embè? Tutti moralisti, mo? Sa di vivere una situazione che lui stesso definisce irregolare, quando va a Messa non prende la Comunione e non pretende nulla. Gioca a poker. E allora, lo fa per sport, è un campione internazionale, non gioca d'azzardo. Le sue idee sui temi "etici" sono molto simili alle mie. Quindi?

 

il punto è che le sue non sono solo idee, è lui che si erge a giudice delle scelte degli altri ed alimenta un certo moralismo senza dargli fondamenta. dicesse "io in caso di atroci sofferenze che mi porterebbero a morte sicura non chiederei mai l'eutanasia" capirei anche e lo rispetterei, ma la sua pretesa è di imporre le sue scelte ad altri. tu non lo voteresti mai, io non comprerei proprio mai i suoi libri.

ci terrei a riprendere questo discorso e ad insistere su un punto. a me marione non sta simpatico e mi domando una cosa: si impone la sofferenza al morituro come fosse una croce e lo si tiene anzi in vita, sia esso cattolico o meno, impedendo una scelta personale. adinolfi non ha potuto sopportare una croce ben minore, quella di un amore finito, quella del matrimonio. perché vuole imporre ad altri le scelte che più piacciono a lui e a chi magari con certe scelte non si è mai confrontato?

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ci terrei a riprendere questo discorso e ad insistere su un punto. a me marione non sta simpatico e mi domando una cosa: si impone la sofferenza al morituro come fosse una croce e lo si tiene anzi in vita, sia esso cattolico o meno, impedendo una scelta personale. adinolfi non ha potuto sopportare una croce ben minore, quella di un amore finito, quella del matrimonio. perché vuole imporre ad altri le scelte che più piacciono a lui e a chi magari con certe scelte non si è mai confrontato?

Bufè, il problema non è il diritto del singolo (sul quale nessuno obietta...o per lo meno non lo faccio io), ma le conseguenze dell'estensione di tale diritto ad una collettività.

Conosci la teoria del piano inclinato? Bene, dove l'eutanasia è stata introdotta vengono soppressi, ad esempio, anche i soggetti affetti da depressione. Ma ti sembra che un depresso possa coscientemente decidere su tale argomento? Quante persone conosciamo che hanno passato un periodo veramente brutto e, con un aiuto psicologico e/o farmacologico, ne sono uscite e ora vivono una loro vita? Io una, e mi è mooooolto cara, e se per caso si fosse ammazzata non me lo sarei mai perdonato. Ma manco lui, visto che ora vive la sua vita più o meno felice. E vogliamo parlare dei tanti abusi che accadono in Svizzera, dove (per dirtene una) è stato eutanasizzato (metto le mani avanti: si dice così? visto che ci sono geni che non capiscono che "ghei" era una battuta...) un magistrato italiano perché depresso in quanto affetto da un tumore inesistente? O dell'eutanasia infantile in Belgio, che ha fatto inorridire addirittura Repubblica che l'ha paragonata a quella praticata nell'Aktion T4 (ho l'articolo, se vuoi te lo posto)?

Ribadisco: nessuno è contro i diritti dei singoli (purché siano diritti, e non assurde pretese). E io (e penso pure Mario Adinolfi...forse perché è ciccione e barbuto come me) penso che ognuno col suo corpo possa fare ciò che vuole. Il mio "senso del peccato" lo tengo per me, e ovviamente non è la base delle mie decisioni sociali. Cioè, a me non sentirai mai dire che sono contro gli omosessuali, primo perché non è vero, secondo perché credo che non debba guardare al comportamento ma alle ricadute che questo ha o può avere sulla società. In questi argomenti non parlo mai di Dio o di quello che dice o pensa la Chiesa. Mi considero suo figlio fedele x le questioni etiche, ma dal punto di vista personale. Se tu mi chiedi se un malato terminale possa avere il diritto di togliersi la vita perché affetto da dolori insopportabili (e qui, applicando correttamente le terapie e le leggi esistenti si eliminerebbe ogni problema in tal senso). Se mi chiedi se sono a favore di una norma in tal senso ti rispondo di no, per i motivi "di deriva" che ti ho sopra spiegato e che sono comuni a tutte le esperienze legislative in tal senso (come nel caso dell'aborto, ad esempio: l'art. 4 della 194/78 lo consente nel primo trimestre solo (grosso modo) in casi legati al pericolo di vita, di salute o di "calo della qualità della vita" della madre, ovvero di malformazioni del bimbo (tutti casi, tranne il pericolo per la vita della madre, per cui sono contrario) mentre ora Valeria Marini abortisce perché si sarebbe persa la croxiera con Cecchi Gori o quella troia femminista (scusa la parolaccia) che - notizia di ieri - ha abortito perché inorridiva perché avrebbe avuto un figlio maschio.

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Uno che scrive ghei e manco sta a scherzà per me è un fenomeno.

Certo, da baraccone tipo Povia e l'amico Luca che era guarito, ma pur sempre un fenomeno.

 

Che poi ho sempre pensato che certi omofobi che vogliono curare tutti i poveri froci che infestano il mondo con la loro voglia di insegnare la cultura gender ai bambini in realtà, sotto sotto, siano spesso checche represse. E infatti, guarda caso, organizzano convegni e se ritrovano in prima fila gente come don Inzoli, pedofilo e alto papavero della gerarchia economica della Chiesa.

 

Ma questa è una mia idea bislacca... un po' come certe morali bigotte di presunti intellettuali col cervello in formaldeide.

Se un fenomeno, Purì.

Giuro!

Però ti o chiesto 2 parole sulle Crociate, dai, mo che c'entra don Inzoli.

Ne parlamo dopo della Chiesa che è tutta ammanicata coi preti, che so tutti pedofili,

che aprono le parrocchi solo per fa veni li ragazzini e inchiappettaseli, e che li copre in continuazione (e infatti sto gran fijo de na mignotta de un prete è stato subito allontanato da Papa Francesco, mica è come la Procura locale che sta ancora a fa il capo di imputazione), dai...

Modificato da bizio71

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Uno che scrive ghei e manco sta a scherzà per me è un fenomeno.

Certo, da baraccone tipo Povia e l'amico Luca che era guarito, ma pur sempre un fenomeno.

 

Che poi ho sempre pensato che certi omofobi che vogliono curare tutti i poveri froci che infestano il mondo con la loro voglia di insegnare la cultura gender ai bambini in realtà, sotto sotto, siano spesso checche represse. E infatti, guarda caso, organizzano convegni e se ritrovano in prima fila gente come don Inzoli, pedofilo e alto papavero della gerarchia economica della Chiesa.

 

Ma questa è una mia idea bislacca... un po' come certe morali bigotte di presunti intellettuali col cervello in formaldeide.

:quoto:

Modificato da Lu Ridde

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Bentornato.

Di già?

Vedo che entri nei letti e giudichi i comportamenti sessuali degli altri, ora...

Porco boia, c'hai beccato: devo dire a Jean Pier (che peraltro non parla di sessualità, ma di matrimonio e di adozioni) di bloccare la sua discesa in Italia per costringere tutti i ghei ad essere casti...

E mo?...come famo?

Vabbè, ci penseremo.

Nel frattempo, fammi una cortesia: chiedi a questo tuo supposto (fortuna che non è una donna) ed evanescente amico "cattolico" di scrivermi in privato, se vuole. Sul serio. Voglio spiegargli un paio di cose. Visto che, se veramente esiste e mi conosce, o ha un livello di consapevolezza della sua religione pari a quello di un bergamotto acerbo (chi è cattolico non lo decido io ne lui, ne - mi dispiace deluderti, care Ale - tu) o è semplicemente ignorante su questi temi, e vorrei appunto parlarci.

A presto. Ci vediamo in piazza della Repubblica fra un paio di mesi. Sto organizzando una manifestazione per rivendicare il diritto dei Carabinieri ad essere pagati almeno 200mila euro l'anno. Pensavamo di essere quattro gatti, fortuna che ci spalleggerai...non vorrai mica negare questo nostro diritto, no?

Salutoni. A domani.

Come solito argomentazioni ridicole, (con la panzana del piano inclinato è dalla legge sul divorzio che spappolate i coglioni, fate una cosa invece che su un piano inclinato buttateve direttamente dalla finestra che fate prima) e cazzate buttate li solo per gettare fumo negli occhi e alimentare la caciara (confondere il diritto di uno stipendio con i diritti civili è roba che solo uno in malafede può fare).

Ti ripeto, con il mio amico ci parli spesso e più volte ha tentato di spiegarti che sei, teologicamente parlando, l'equivalente di un sostenitore della terra piatta per il mondo accademico, quindi lascia perde, tanto ormai hai passato quell'età in cui puoi capire le cose.

 

E adesso ciao davvero. :sbocco:

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Bufè, il problema non è il diritto del singolo (sul quale nessuno obietta...o per lo meno non lo faccio io), ma le conseguenze dell'estensione di tale diritto ad una collettività.
Conosci la teoria del piano inclinato? Bene, dove l'eutanasia è stata introdotta vengono soppressi, ad esempio, anche i soggetti affetti da depressione. Ma ti sembra che un depresso possa coscientemente decidere su tale argomento? Quante persone conosciamo che hanno passato un periodo veramente brutto e, con un aiuto psicologico e/o farmacologico, ne sono uscite e ora vivono una loro vita? Io una, e mi è mooooolto cara, e se per caso si fosse ammazzata non me lo sarei mai perdonato. Ma manco lui, visto che ora vive la sua vita più o meno felice. E vogliamo parlare dei tanti abusi che accadono in Svizzera, dove (per dirtene una) è stato eutanasizzato (metto le mani avanti: si dice così? visto che ci sono geni che non capiscono che "ghei" era una battuta...) un magistrato italiano perché depresso in quanto affetto da un tumore inesistente? O dell'eutanasia infantile in Belgio, che ha fatto inorridire addirittura Repubblica che l'ha paragonata a quella praticata nell'Aktion T4 (ho l'articolo, se vuoi te lo posto)?
Ribadisco: nessuno è contro i diritti dei singoli (purché siano diritti, e non assurde pretese). E io (e penso pure Mario Adinolfi...forse perché è ciccione e barbuto come me) penso che ognuno col suo corpo possa fare ciò che vuole. Il mio "senso del peccato" lo tengo per me, e ovviamente non è la base delle mie decisioni sociali. Cioè, a me non sentirai mai dire che sono contro gli omosessuali, primo perché non è vero, secondo perché credo che non debba guardare al comportamento ma alle ricadute che questo ha o può avere sulla società. In questi argomenti non parlo mai di Dio o di quello che dice o pensa la Chiesa. Mi considero suo figlio fedele x le questioni etiche, ma dal punto di vista personale. Se tu mi chiedi se un malato terminale possa avere il diritto di togliersi la vita perché affetto da dolori insopportabili (e qui, applicando correttamente le terapie e le leggi esistenti si eliminerebbe ogni problema in tal senso). Se mi chiedi se sono a favore di una norma in tal senso ti rispondo di no, per i motivi "di deriva" che ti ho sopra spiegato e che sono comuni a tutte le esperienze legislative in tal senso (come nel caso dell'aborto, ad esempio: l'art. 4 della 194/78 lo consente nel primo trimestre solo (grosso modo) in casi legati al pericolo di vita, di salute o di "calo della qualità della vita" della madre, ovvero di malformazioni del bimbo (tutti casi, tranne il pericolo per la vita della madre, per cui sono contrario) mentre ora Valeria Marini abortisce perché si sarebbe persa la croxiera con Cecchi Gori o quella troia femminista (scusa la parolaccia) che - notizia di ieri - ha abortito perché inorridiva perché avrebbe avuto un figlio maschio.

perché l'estensione di un diritto alla collettività dovrebbe essere un problema? mi hai nominato dei singoli casi che sinceramente nemmeno conoscevo, ma restano singoli casi con i quali si vuole mettere in discussione un diritto collettivo. è quello che scrivevo sopra su adinolfi, giudice integerrimo quando sono in discussione i diritti degli altri. semplicemente non è giusto, proprio perché lo stesso adinolfi diventa estremamente indulgente con se stesso quando viene coinvolto.

il "senso del peccato" non viene tenuto per se quando si scrivono libri come fa adinolfi e si vanno a fare delle presentazioni in tutta italia, cercando di coinvolgere quante più persone possibili. quando si parla di diritti collettivi inoltre si parla anche di diritti dei non cattolici o non religiosi. se certe scelte sono scelte personali la normativa mi dovrebbe permettere in primis di scegliere. poi se la morale cattolica non me lo permette mi confronto personalmente con questa. non viceversa.

non si elimina il problema di un malato terminale che chiede l'eutanasia applicando terapie e leggi esistenti. pure per giovanni paolo II si è avuta clemenza, che in quanto papa avrebbe dovuto essere esempio supremo. perché non la si dovrebbe avere per chi non chiede di "portare croci" sulle spalle?

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Anche "O" senza h è una battuta vero? :lol:

 

mi auguro non vorrai usare l'argomento pedofilia per difendere l'operato della chiesa, che sennò stai messo davvero male.

 

Ricapitolando: Ninobixio non è contro i diritti ma contro la loro estensione normativa.

Vuoi essere frocio nel privato, fai pure, ma se pretendi un riconoscimento giuridico allora pisci fuori dal vasetto.

Vuoi ammazzarti nel privato perché malato? fai pure, ma non pensiate di introdurre questo argomento nel dibattito pubblico, che non si fa è peccato e dio ti vede (ma se lo fai a casa tua chiude un occhio come sui tradimenti, le botte alle mogli sottomesse, il gioco d'azzardo, la pedofilia e tutto il resto)

Vuoi abortire da una mammana diu nascosto in uno scantinato putrescene? Fai pure, ma non chiedere di farlo alla luce del sole in strutture controllate e protette che altrimenti Gesù piange e loro si sentono offesi.

 

Ti spiego una cosa: i diritti sono diritti quando sono estesti a tutti e tutelati dalle leggi.

Altrimenti, al massimo, si chiama sopportazione o concessione. Come si fa con i fenomeni criminali che non danno troppo fastidio o con le devianze che si possono contenere nascondendole come la polvere sotto il tappeto.

Del resto che pretendi da chi fino a due giorni fa sbraitava per l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano nelle scuole... ai bambini va insegnato che c'ha creato Dio e chge i primi uomini erano Adamo E Eva, nudi e cacciati dal paradiso perché si erano mangiatio la mela proibita.

 

Solita morale cattolica da millenni. Ipocrisia, doppiopesismo fra pubblico e privato e negazione dei diritti altrui. NIente di nuovo.

 

E poi gridano alla ghettizzazione e fanno le vittime.

:ola:

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Del resto che pretendi da chi fino a due giorni fa sbraitava per l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano nelle scuole... ai bambini va insegnato che c'ha creato Dio e chge i primi uomini erano Adamo E Eva, nudi e cacciati dal paradiso perché si erano mangiatio la mela proibita.

 

Oggi è anche il compleanno di sir Charles, auguri e grazie di tutto.

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Anche "O" senza h è una battuta vero? :lol:

 

mi auguro non vorrai usare l'argomento pedofilia per difendere l'operato della chiesa, che sennò stai messo davvero male.

 

Ricapitolando: Ninobixio non è contro i diritti ma contro la loro estensione normativa.

Vuoi essere frocio nel privato, fai pure, ma se pretendi un riconoscimento giuridico allora pisci fuori dal vasetto.

Vuoi ammazzarti nel privato perché malato? fai pure, ma non pensiate di introdurre questo argomento nel dibattito pubblico, che non si fa è peccato e dio ti vede (ma se lo fai a casa tua chiude un occhio come sui tradimenti, le botte alle mogli sottomesse, il gioco d'azzardo, la pedofilia e tutto il resto)

Vuoi abortire da una mammana diu nascosto in uno scantinato putrescene? Fai pure, ma non chiedere di farlo alla luce del sole in strutture controllate e protette che altrimenti Gesù piange e loro si sentono offesi.

 

Ti spiego una cosa: i diritti sono diritti quando sono estesti a tutti e tutelati dalle leggi.

Altrimenti, al massimo, si chiama sopportazione o concessione. Come si fa con i fenomeni criminali che non danno troppo fastidio o con le devianze che si possono contenere nascondendole come la polvere sotto il tappeto.

Del resto che pretendi da chi fino a due giorni fa sbraitava per l'insegnamento dell'evoluzionismo darwiniano nelle scuole... ai bambini va insegnato che c'ha creato Dio e chge i primi uomini erano Adamo E Eva, nudi e cacciati dal paradiso perché si erano mangiatio la mela proibita.

 

Solita morale cattolica da millenni. Ipocrisia, doppiopesismo fra pubblico e privato e negazione dei diritti altrui. NIente di nuovo.

 

E poi gridano alla ghettizzazione e fanno le vittime.

Nessuna negazione di diritti altrui. Se i diritti non sono tali, la loro negazione non è un abuso, ma un dovere. Affermando che tutto è un diritto civile si fa un abuso.

Diritti che peraltro vengono sistematicamente negati ha chi davvero non può difendersi (vedemo se mo capisci "l'indizio").

Spero di avere almeno la possibilità di parlare di questi argomenti, in maniera democratica e laica (ma non laicista).

Certo, le prime notizie che mi sono appena giunte mi fanno pensare il contrario...

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perché l'estensione di un diritto alla collettività dovrebbe essere un problema? mi hai nominato dei singoli casi che sinceramente nemmeno conoscevo, ma restano singoli casi con i quali si vuole mettere in discussione un diritto collettivo. è quello che scrivevo sopra su adinolfi, giudice integerrimo quando sono in discussione i diritti degli altri. semplicemente non è giusto, proprio perché lo stesso adinolfi diventa estremamente indulgente con se stesso quando viene coinvolto.

il "senso del peccato" non viene tenuto per se quando si scrivono libri come fa adinolfi e si vanno a fare delle presentazioni in tutta italia, cercando di coinvolgere quante più persone possibili. quando si parla di diritti collettivi inoltre si parla anche di diritti dei non cattolici o non religiosi. se certe scelte sono scelte personali la normativa mi dovrebbe permettere in primis di scegliere. poi se la morale cattolica non me lo permette mi confronto personalmente con questa. non viceversa.

non si elimina il problema di un malato terminale che chiede l'eutanasia applicando terapie e leggi esistenti. pure per giovanni paolo II si è avuta clemenza, che in quanto papa avrebbe dovuto essere esempio supremo. perché non la si dovrebbe avere per chi non chiede di "portare croci" sulle spalle?

Sai de c'ho paura, Bufè? E te lo dico swriamente: ho il terrore delle derive della legge. Opero nel campo (diciamo così) e mi rendo conto che ogni normativa, anche se assunta veramente per un bene comune, prima o poi traborda dai suoi limiti. E non solo in Italia: gli esempi del nord Europa sono lampanti.

Come si dice sempre: meglio mille delinquenti fuori che un solo innocente in carcere. Ecco, io non me la sento di rischiare che un malato che magari non può difendersi subisca una decisione presa da altri contro il suo volere. Perché, al di la di tutte le battute sensazionalistiche di cui mi avete subissato in questi post, non ho problemi con temi etici che non riguardano lassunzione di decisioni per conto di altri. Per capirci, se un malato vuole togliersi la vita, sono fatti suoi. Secondo il sistema filosofico e religioso che seguo compie un'azione terribile, che però rimane confinata alla sua persona. E sti gran cazzi. Ho però il terrore che questa soluzione possa essere tranquillamente proposta a soggetti che, se veramente messi in condizione di decidere con cognizione di causa, non la sceglierebbero mai. Come appunto per i depressi o i malati mentali (sai chi fu il primo che mise in atto lo sterminio dei malati di mente "per il loro bene").

Siamo e rimaniamo lontani chilometri su questi temi, ma penso se ne possa comunque parlare. Spero ci consentano di farlo il 22, anche ae le prime avvisaglie non sono buone.

aufidersen (lo scrivo come lo pronuncio)

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il problema è la paura. questi che vogliono vietare tutto ad altri, anche qualcosa di legittimo nel resto del mondo, hanno sempre "paura" di qualcosa.

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il problema è la paura. questi che vogliono vietare tutto ad altri, anche qualcosa di legittimo nel resto del mondo, hanno sempre "paura" di qualcosa.

è troppo facile così, attribuire a chi non la pensa come noi ,delle motivazioni basse , di pancia

 

io per esempio se vedo che all'asilo l'arci gay (non uno psicologo,bada bene) vorrebbe tenere delle lezioni per insegnare ai bambini ''la sessualità'' , come ci si masturba etc ecco ,lì penso che ad avere paura dovremmo essere tutti ( magari incazzati) che s'è persa proprio la bussola delu cervello ,o no?

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è troppo facile così, attribuire a chi non la pensa come noi ,delle motivazioni basse , di pancia

 

io per esempio se vedo che all'asilo l'arci gay (non uno psicologo,bada bene) vorrebbe tenere delle lezioni per insegnare ai bambini ''la sessualità'' , come ci si masturba etc ecco ,lì penso che ad avere paura dovremmo essere tutti ( magari incazzati) che s'è persa proprio la bussola delu cervello ,o no?

quoto

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è troppo facile così, attribuire a chi non la pensa come noi ,delle motivazioni basse , di pancia

 

io per esempio se vedo che all'asilo l'arci gay (non uno psicologo,bada bene) vorrebbe tenere delle lezioni per insegnare ai bambini ''la sessualità'' , come ci si masturba etc ecco ,lì penso che ad avere paura dovremmo essere tutti ( magari incazzati) che s'è persa proprio la bussola delu cervello ,o no?

ti chiedo di citare la fonte

comunque per non sbagliarci abbiamo messo religione pure all'asilo, perchè i gay non sia mai ma i cristi e le madonne proprio in ogni dove...

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ve giuro che me so perso .. chi sarebbe un incaricato ideale per spiegare ai bambini come ci si masturba ? posto che , da quel che so, tutti/e ce famo le pugnette/ditalini/ditaculi , tutti avemo inziato piu o meno alla stessa eta e nessuno ce l'ha spiegato

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ve giuro che me so perso .. chi sarebbe un incaricato ideale per spiegare ai bambini come ci si masturba ? posto che , da quel che so, tutti/e ce famo le pugnette/ditalini/ditaculi , tutti avemo inziato piu o meno alla stessa eta e nessuno ce l'ha spiegato

 

 

borgobelloooo credo c'abbia un master de secondo livello

 

 

:D

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ve giuro che me so perso .. chi sarebbe un incaricato ideale per spiegare ai bambini come ci si masturba ? posto che , da quel che so, tutti/e ce famo le pugnette/ditalini/ditaculi , tutti avemo inziato piu o meno alla stessa eta e nessuno ce l'ha spiegato

 

 

è una cosa innata!

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comunque saro' fatto male io, ma ho sempre pensato che CHIUNQUE deve avere la possibilità di illustrare le proprie idee e teorie, senza che gli si impedisca di parlare (negazionisti inclusi, guarda un po')

sta poi alla capoccia ed all'intelligenza della gente ascoltare, elaborare informarsi se vuole e farsi una sua idea, magari sentendo anche idee contrarie a quelle appena ascoltate

 

questa è la tolleranza ed il rispetto, punto. quando si impedisce a qualcuno di parlare è una sconfitta, sempre.

 

e vale per rossi, neri, italiani, stranieri, atei, religiosi, cristiani normali e marziani.

 

ah, come più volte detto, a scanso di equivoci, non sono credente ed adinolfi manco me sta simpatico

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ti chiedo di citare la fonte

 

ti chiedo di leggere bene , ho scritto che :" per esempio se vedo che all'asilo l'arci gay (non uno psicologo,bada bene) vorrebbe tenere delle lezioni per insegnare ai bambini ''la sessualità'' , come ci si masturba etc ecco ,lì in tal a caso penso che" .....ok?

 

per esempio se vuoi la fonte di una cosa già accaduta faccio un esempio

http://www.tempi.it/favole-gay-e-libretti-unar-nelle-scuole-e-asili-dell-umbria-i-genitori-vogliono-ritirare-i-figli#.VN3IwSwwA1A

Ecco , io credo che all'asilo (manco alle elementari e manco alle medie ) non si debba fare non dico propaganda, ma nemmeno educazione sessuale ,è troppo presto.

la costituzione dice che l'educazione dei figli competa ai genitori

spero che mi sia spiegato

  • Voto Positivo 1
  • Voto Negativo 1

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Beh, non solo la Costituzione. Lo dice pure una cosetta che sia chiama "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo", secondo la quale il diritto dei genitori di educare i figli è preminente sull'obbligo dello Stato di farlo.

  • Voto Negativo 1

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ti chiedo di citare la fonte

comunque per non sbagliarci abbiamo messo religione pure all'asilo, perchè i gay non sia mai ma i cristi e le madonne proprio in ogni dove...

Beh, visto che chiedi le fonti...in quale asilo si insegna come materia la religione.

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è proprio a causa della paura, di motivazioni basse, "di pancia", che sono fioriti nazisti, talebani, i coulibaly, stati teocratici come l'Iran (dove donne non possono girare in gonna) o l'Arabia Saudita (dove non possono guidare un'automobile), dove non si possono bere alcolici e così via. sono tutti accomunati dal fatto di vietare qualcosa. i soprusi, le catastrofi o le devastazioni che sono causate o nascerebbero nel vietare qualcosa hanno sempre prodotto più danni rispetto al non-vietare quella cosa, e lasciare la scelta ai cittadini.

 

e comunque decidere di battezzare un neonato, tanto per fare un esempio, già rappresenta un bel sopruso, dal mio punto di vista.

Modificato da Aghy
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Beh, non solo la Costituzione. Lo dice pure una cosetta che sia chiama "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo", secondo la quale il diritto dei genitori di educare i figli è preminente sull'obbligo dello Stato di farlo.

 

non sta scritto da nessuna parte, però, che i genitori hanno totale carta libera sui propri figli. ci sono molti parametri che i genitori devono rispettare nell'educare i propri figli.

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comunque saro' fatto male io, ma ho sempre pensato che CHIUNQUE deve avere la possibilità di illustrare le proprie idee e teorie, senza che gli si impedisca di parlare (negazionisti inclusi, guarda un po')

sta poi alla capoccia ed all'intelligenza della gente ascoltare, elaborare informarsi se vuole e farsi una sua idea, magari sentendo anche idee contrarie a quelle appena ascoltate

 

questa è la tolleranza ed il rispetto, punto. quando si impedisce a qualcuno di parlare è una sconfitta, sempre.

 

e vale per rossi, neri, italiani, stranieri, atei, religiosi, cristiani normali e marziani.

 

ah, come più volte detto, a scanso di equivoci, non sono credente ed adinolfi manco me sta simpatico

Non sarai credente, e Adinolfi te starà pure sur cazzo, ma per qualcuno sei omofobo e razzista. È quel qualcuno che si erge a depositario della verità assoluta e come tale reputa tutte le altre non degne di essere propagandate. È quella che chiamo "l'intolleranza dei finti tolleranti".

Basta vedere quello che succede ai gay pryde (qualcuno che dice qualche preghiera in più) e ai raduni delle pericolosissime sentinelle in piedi (schiamazzi, offese, provocazioni a gogo, polizia schierata per proteggere le temutissime mamme coi carrozzini...è questo a Terni, dove è andata parecchio bene rispetto ad altre parti in Italia).

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Purì cortesemente non me svià il discorso , io pretendo di sapere quale tipo di persona è idonea ad insegnare a fasse le seghe , e a che eta si deve fare

ormai è una questione de principio !!

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