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Borgobellooooo!!!

LA RABBIA E L'ODIO DEGLI ATEI.

Messaggi raccomandati

mo se pure poison rompe le palle a loro non lo so, lo si dovrebbe chiedere a lei... non me fa come borgobelloooo che pur di difendere i fascisti chiama sempre in causa i comunisti :lol:

 

 

a proposito di lui... ancora ce annamo chiedenno chi è lu diavolo qua dentro? :D

Io non difendo i fascisti, ma sono sicuramente contro i comunisti, i quali, per i finti corti di memoria come te, sono quelli che hanno fatto milioni di morti. Molti milioni in più rispetto a quelli fatti dai nazifascisti. Quindi io combatterò sempre (nel mio piccolissimo), contro di loro. Questi bravi, candidi, angelici COMMUNISTELLI sono quelli che ci hanno sempre fatto credere (non certo a me però), di essere I BUONI. Coloro che amano il popolo. Coloro che farebbero di tutto per il suo benessere. A CHIACCHIERE. Nei fatti, ovunque abbiano regnato (ed ancora regnano in alcuni stati), hanno AMMAZZATO, TORTURATO, TRUCIDATO. Uno degli obiettivi di questi esseri immondi era la chiesa ed i cristiani (almeno in Unione Sovietica). Non ritirare fuori la solita favoletta che i comunisti italiani sono diversi da quelli perché stavano pappa e ciccia con le merde sovietiche e se non ci avessero difeso i tanto vostri odiati americani (ecco il perché del vostro odio viscerale nei loro confronti), a quest'ora stavamo tutti a spalare la merda ghiacciata de le renne siberiane.

RIOROVA BUFE' E SARAI PIÙ FORTUNATO. :D :D :D

 

Ah.... dicevo.... io non difendo i fascisti, ma è chiaro che per combattere i comunisti non è che ci può andare gente col fiorellino in mano.

 

Riguardo ai voti negativi, forse non ti è ben entrato in testa il concetto che me ne sbatto altamente i coglioni. È chiaro che in un forum con l'80% di communisti sia il bersaglio preferito.

Modificato da Borgobellooooo!!!
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mo se pure poison rompe le palle a loro non lo so, lo si dovrebbe chiedere a lei... non me fa come borgobelloooo che pur di difendere i fascisti chiama sempre in causa i comunisti :lol:

 

 

a proposito di lui... ancora ce annamo chiedenno chi è lu diavolo qua dentro? :D

io parlavo in generale eh, non de lei

 

;)

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mo se pure poison rompe le palle a loro non lo so, lo si dovrebbe chiedere a lei... non me fa come borgobelloooo che pur di difendere i fascisti chiama sempre in causa i comunisti :lol:

 

 

a proposito di lui... ancora ce annamo chiedenno chi è lu diavolo qua dentro? :D

come ho specificato prima, io me faccio i cazzi miei e campo tranquilla, non spreco energie appresso a ste cose. Ecco :D

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non so i voti borgo, so tutti quei 66666 che te tradiscono... chi segue lo zoppo, je vene il piede caprino. fammene anni va, vade retro!

 

 

 

 

20100428-amorth.jpg

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non so i voti borgo, so tutti quei 66666 che te tradiscono... chi segue lo zoppo, je vene il piede caprino. fammene anni va, vade retro!

 

 

 

 

20100428-amorth.jpg

Grazie mille, mi dai ulteriore conferma che voi atei prendete per il culo, i credenti, anzi li odiate. Per gli altri, non per me che già lo sapevo, infatti ci ho aperto il topic.

 

PS.: Comunque non ti preoccupare che qualcuno pregherà per la tua anima perduta. AHAHAHABBHUABBHUABBHUAAAAAA

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Nietzsche: l’ateismo incarnato e l’odio verso l’uomo e i deboli

Calendar 5 maggio 2010

Friedrich Nietzsche è stato il peggior nemico che abbia mai avuto il cristianesimo, l’ateo più importante e famoso che ci sia mai stato. Odiava Cristo e la Chiesa con tutta la sua forza. Ha creduto e incarnato più di tutti nella storia i veri valori dell’ateismo e dell’anticristianesimo.

 

Per questo non poteva non ridurre l’uomo a mera conseguenza del fascio dei suoi istinti. Non poteva non odiare i deboli e l’uomo stesso, come scrive ne “L’anticristo”: «è immorale nel senso più profondo dire «non uccidere». Il genere umano doveva progredire verso l’Übermensch (l’Oltreuomo) attraverso la selezione dei migliori e l’eliminazione dei deboli e, pertanto, accusava il cristianesimo di essere uno pseudoumanesimo, che aveva sempre difeso ogni uomo, nessuno escluso: «i deboli e i malriusciti devono perire, questo è il principio del nostro amore per gli uomini. Che cos’è più dannoso di qualsiasi vizio? Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli. L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare , ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani». Capiva che l’intangibilità della dignità umana dipendeva dal rapporto dell’uomo con Dio: «Davanti a Dio tutte le «anime» diventano uguali; ma questa è proprio la più pericolosa di tutte le valutazioni possibili! Se si pongono gli individui come uguali, si mette in questione la specie, si favorisce una prassi che mette capo alla rovina della specie; il cristianesimo è il principio opposto a quello della selezione. Se il degenerato e il malato devono avere altrettanto valore del sano, allora il corso naturale dell’evoluzione è impedito. Questo amore universale per gli uomini è in pratica un trattamento preferenziale per tutti i sofferenti, falliti, degenerati: esso ha in realtà abbassato la forza, la responsabilità, l’alto dovere di sacrificare uomini. La specie ha bisogno del sacrificio dei falliti, deboli, degenerati; ma proprio a questi ultimi si rivolse il cristianesimo. Che cos’è la virtù e l’amore per gli uomini nel cristianesimo, se non appunto questa reciprocità nel sostegno, questa solidarietà dei deboli, questo ostacolo frapposto alla selezione? La vera filantropia vuole il sacrificio per il bene della specie. E questo pseudoumanesimo che si chiama cristianesimo, vuole giungere appunto a far sì che nessuno venga sacrificato». E ancora: «Noi tutti siamo appesi alla croce, quindi siamo divini. Il cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto è debole, abietto, malriuscito». (Nietzsche, “L’anticristo. Maledizione del cristianesimo”, Adelphi 1977, pag. 73-136).

 

Il problema era che le cose che diceva le credeva e le viveva dentro di sé, le incarnava in sé, non era ipocrita come la quasi totalità degli atei moderni. Non stupisce allora che lo abbiano internato dopo averlo visto baciare e abbracciare un cavallo per le vie di Torino. La sua cartella clinica dice: «con passo maestoso e guardando al soffitto entra nella sua stanza e ringrazia con grandiosa accoglienza. Non sa dove sia. 3 febbraio: imbrattato di escrementi. Designa se stesso ora come duca di Cumberland ora come imperatore ecc. 19 aprile: scrive cose illeggibili sulle pareti: ‘”Voglio un revolver, se è vero il sospetto che la granduchessa stessa commette queste porcherie e questi attentati contro di me…’”» (da Anacleto Verrecchia, “La catastrofe di Nietzsche a Torino“, Bompiani 2003). E’ stato anche riconosciuto che il suo pensiero ebbe un’influenza secondaria e indiretta sul nazismo, che fu terreno fertile per la diffusione della sua filosofia. I nazisti riconobbero nell’anticristo di Nietzsche un antesignano della loro ideologia. L’associazione Libertà e Persona, grazie a Francesco Agnoli, approfondisce la questione e pone un ottimo promemoria per chi voglia veramente credere nell’ateismo: “senza Dio tutto è possibile”.

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Nietzsche: l’ateismo incarnato e l’odio verso l’uomo e i deboli

Calendar 5 maggio 2010

Friedrich Nietzsche è stato il peggior nemico che abbia mai avuto il cristianesimo, l’ateo più importante e famoso che ci sia mai stato. Odiava Cristo e la Chiesa con tutta la sua forza. Ha creduto e incarnato più di tutti nella storia i veri valori dell’ateismo e dell’anticristianesimo.

 

Per questo non poteva non ridurre l’uomo a mera conseguenza del fascio dei suoi istinti. Non poteva non odiare i deboli e l’uomo stesso, come scrive ne “L’anticristo”: «è immorale nel senso più profondo dire «non uccidere». Il genere umano doveva progredire verso l’Übermensch (l’Oltreuomo) attraverso la selezione dei migliori e l’eliminazione dei deboli e, pertanto, accusava il cristianesimo di essere uno pseudoumanesimo, che aveva sempre difeso ogni uomo, nessuno escluso: «i deboli e i malriusciti devono perire, questo è il principio del nostro amore per gli uomini. Che cos’è più dannoso di qualsiasi vizio? Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli. L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare , ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani». Capiva che l’intangibilità della dignità umana dipendeva dal rapporto dell’uomo con Dio: «Davanti a Dio tutte le «anime» diventano uguali; ma questa è proprio la più pericolosa di tutte le valutazioni possibili! Se si pongono gli individui come uguali, si mette in questione la specie, si favorisce una prassi che mette capo alla rovina della specie; il cristianesimo è il principio opposto a quello della selezione. Se il degenerato e il malato devono avere altrettanto valore del sano, allora il corso naturale dell’evoluzione è impedito. Questo amore universale per gli uomini è in pratica un trattamento preferenziale per tutti i sofferenti, falliti, degenerati: esso ha in realtà abbassato la forza, la responsabilità, l’alto dovere di sacrificare uomini. La specie ha bisogno del sacrificio dei falliti, deboli, degenerati; ma proprio a questi ultimi si rivolse il cristianesimo. Che cos’è la virtù e l’amore per gli uomini nel cristianesimo, se non appunto questa reciprocità nel sostegno, questa solidarietà dei deboli, questo ostacolo frapposto alla selezione? La vera filantropia vuole il sacrificio per il bene della specie. E questo pseudoumanesimo che si chiama cristianesimo, vuole giungere appunto a far sì che nessuno venga sacrificato». E ancora: «Noi tutti siamo appesi alla croce, quindi siamo divini. Il cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto è debole, abietto, malriuscito». (Nietzsche, “L’anticristo. Maledizione del cristianesimo”, Adelphi 1977, pag. 73-136).

 

Il problema era che le cose che diceva le credeva e le viveva dentro di sé, le incarnava in sé, non era ipocrita come la quasi totalità degli atei moderni. Non stupisce allora che lo abbiano internato dopo averlo visto baciare e abbracciare un cavallo per le vie di Torino. La sua cartella clinica dice: «con passo maestoso e guardando al soffitto entra nella sua stanza e ringrazia con grandiosa accoglienza. Non sa dove sia. 3 febbraio: imbrattato di escrementi. Designa se stesso ora come duca di Cumberland ora come imperatore ecc. 19 aprile: scrive cose illeggibili sulle pareti: ‘”Voglio un revolver, se è vero il sospetto che la granduchessa stessa commette queste porcherie e questi attentati contro di me…’”» (da Anacleto Verrecchia, “La catastrofe di Nietzsche a Torino“, Bompiani 2003). E’ stato anche riconosciuto che il suo pensiero ebbe un’influenza secondaria e indiretta sul nazismo, che fu terreno fertile per la diffusione della sua filosofia. I nazisti riconobbero nell’anticristo di Nietzsche un antesignano della loro ideologia. L’associazione Libertà e Persona, grazie a Francesco Agnoli, approfondisce la questione e pone un ottimo promemoria per chi voglia veramente credere nell’ateismo: “senza Dio tutto è possibile”.

Ahh....e io che credevo che il peggior nemico, anzi i peggiori nemici del Cristianesimo, fossero i "sepolcri imbiancati".

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Ahh....e io che credevo che il peggior nemico, anzi i peggiori nemici del Cristianesimo, fossero i "sepolcri imbiancati".

None FIJU, so' sempre issi: LI SOLITI.... :D :D

 

Il comunismo ateo è l'opposto assoluto della Chiesa di Cri­sto; è ciò che Gesù aveva definito con il nome di « principe di questo mondo ».

 

Il comunismo ateo vuole debellare ogni idea di Dio, can­cellare ogni sua traccia, distruggere ogni diritto divino e in tal modo impedire l'opera salvifica di Cristo. Vuole estirpare dai cuori e dalle anime ogni impronta di Dio Creatore e di Cristo Salvatore per imprimervi il proprio marchio satanico ed imporre la menzogna al posto della verità, l'odio al posto dell'amore.

 

Non vi fu mai un sistema, un'idea-forza che fosse così diametralmente opposta a Dio e al suo piano, come lo è il comunismo ateo.

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None FIJU, so' sempre issi: LI SOLITI.... :D :D

 

Il comunismo ateo è l'opposto assoluto della Chiesa di Cri­sto; è ciò che Gesù aveva definito con il nome di « principe di questo mondo ».

 

Il comunismo ateo vuole debellare ogni idea di Dio, can­cellare ogni sua traccia, distruggere ogni diritto divino e in tal modo impedire l'opera salvifica di Cristo. Vuole estirpare dai cuori e dalle anime ogni impronta di Dio Creatore e di Cristo Salvatore per imprimervi il proprio marchio satanico ed imporre la menzogna al posto della verità, l'odio al posto dell'amore.

 

Non vi fu mai un sistema, un'idea-forza che fosse così diametralmente opposta a Dio e al suo piano, come lo è il comunismo ateo.

il comunismo ateo è crollato pure a Cuba

de che parlamo?

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Ma che veramente mo' ironia = odio? :lol:

 

perchè se la si prende così se campa male, malissimo...e la religione c'entra poco!

No, in realtà, a parte un po' de depressione e de acciacchi vari dovuti all'età (maledetti quilli che dicono: "IL BELLO DELLA TERZA ETÀ") ed a li gorbi che me mannenu li seguaci de LI SOLITI, campo benino, solamente che ultimamente vedo in giro, ma anche qua nel forum, continui attacchi (per la maggior parte sotto forma di presa per il culo, bestemmie a parte, che c'è so' sempre state), da parte degli atei nei confronti dei credenti. Da qui il quesito posto nel titolo del topic.

Te si' capitu fija???!!! :D

Modificato da Borgobellooooo!!!

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No, in realtà, a parte un po' de depressione e de acciacchi vari dovuti all'età (maledetti quilli che dicono: "IL BELLO DELLA TERZA ETÀ") ed a li gorbi che me mannenu li seguaci de LI SOLITI, campo benino, solamente che ultimamente vedo in giro, ma anche qua nel forum, continui attacchi (per la maggior parte sotto forma di presa per il culo, bestemmie a parte, che c'è so' sempre state), da parte degli atei nei confronti dei credenti. Da qui il quesito posto nel titolo del topic.

Te si' capitu fija???!!! :D

 

Per come la vedo io Borgo...il credente in quanto tale ce se può fare na bella risata e rispondere a tono ma a cuor leggero quanto l'ateo, no? ;)

Poi come per ogni presa per culo il meccanismo è lo stesso : più te incazzi più insistono :D

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Nietzsche: l’ateismo incarnato e l’odio verso l’uomo e i deboli

Calendar 5 maggio 2010

Friedrich Nietzsche è stato il peggior nemico che abbia mai avuto il cristianesimo, l’ateo più importante e famoso che ci sia mai stato. Odiava Cristo e la Chiesa con tutta la sua forza. Ha creduto e incarnato più di tutti nella storia i veri valori dell’ateismo e dell’anticristianesimo.

 

Per questo non poteva non ridurre l’uomo a mera conseguenza del fascio dei suoi istinti. Non poteva non odiare i deboli e l’uomo stesso, come scrive ne “L’anticristo”: «è immorale nel senso più profondo dire «non uccidere». Il genere umano doveva progredire verso l’Übermensch (l’Oltreuomo) attraverso la selezione dei migliori e l’eliminazione dei deboli e, pertanto, accusava il cristianesimo di essere uno pseudoumanesimo, che aveva sempre difeso ogni uomo, nessuno escluso: «i deboli e i malriusciti devono perire, questo è il principio del nostro amore per gli uomini. Che cos’è più dannoso di qualsiasi vizio? Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli. L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare , ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani». Capiva che l’intangibilità della dignità umana dipendeva dal rapporto dell’uomo con Dio: «Davanti a Dio tutte le «anime» diventano uguali; ma questa è proprio la più pericolosa di tutte le valutazioni possibili! Se si pongono gli individui come uguali, si mette in questione la specie, si favorisce una prassi che mette capo alla rovina della specie; il cristianesimo è il principio opposto a quello della selezione. Se il degenerato e il malato devono avere altrettanto valore del sano, allora il corso naturale dell’evoluzione è impedito. Questo amore universale per gli uomini è in pratica un trattamento preferenziale per tutti i sofferenti, falliti, degenerati: esso ha in realtà abbassato la forza, la responsabilità, l’alto dovere di sacrificare uomini. La specie ha bisogno del sacrificio dei falliti, deboli, degenerati; ma proprio a questi ultimi si rivolse il cristianesimo. Che cos’è la virtù e l’amore per gli uomini nel cristianesimo, se non appunto questa reciprocità nel sostegno, questa solidarietà dei deboli, questo ostacolo frapposto alla selezione? La vera filantropia vuole il sacrificio per il bene della specie. E questo pseudoumanesimo che si chiama cristianesimo, vuole giungere appunto a far sì che nessuno venga sacrificato». E ancora: «Noi tutti siamo appesi alla croce, quindi siamo divini. Il cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto è debole, abietto, malriuscito». (Nietzsche, “L’anticristo. Maledizione del cristianesimo”, Adelphi 1977, pag. 73-136).

 

Il problema era che le cose che diceva le credeva e le viveva dentro di sé, le incarnava in sé, non era ipocrita come la quasi totalità degli atei moderni. Non stupisce allora che lo abbiano internato dopo averlo visto baciare e abbracciare un cavallo per le vie di Torino. La sua cartella clinica dice: «con passo maestoso e guardando al soffitto entra nella sua stanza e ringrazia con grandiosa accoglienza. Non sa dove sia. 3 febbraio: imbrattato di escrementi. Designa se stesso ora come duca di Cumberland ora come imperatore ecc. 19 aprile: scrive cose illeggibili sulle pareti: ‘”Voglio un revolver, se è vero il sospetto che la granduchessa stessa commette queste porcherie e questi attentati contro di me…’”» (da Anacleto Verrecchia, “La catastrofe di Nietzsche a Torino“, Bompiani 2003). E’ stato anche riconosciuto che il suo pensiero ebbe un’influenza secondaria e indiretta sul nazismo, che fu terreno fertile per la diffusione della sua filosofia. I nazisti riconobbero nell’anticristo di Nietzsche un antesignano della loro ideologia. L’associazione Libertà e Persona, grazie a Francesco Agnoli, approfondisce la questione e pone un ottimo promemoria per chi voglia veramente credere nell’ateismo: “senza Dio tutto è possibile”.

 

"Dio è morto"... e se lo commentano positivamente anche quelli di Avvenire...

http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/Laelius/Filosofia.E%20l%20ateismo%20tragico%20di%20Nietzsche%20finisce%20per%20impersonare%20il%20cristianesimo_20140412.aspx?Rubrica=Laelius

 

 

Per Franco Volpi pochi filosofi come Nietzsche hanno «suscitato entusiasmi e attirato anatemi, ispirato atteggiamenti, mode culturali e stili di pensiero, ma al tempo stesso provocato reazioni e rifiuti risoluti». Chi si nasconde dietro l'enigma Nietzsche? Quale è il fondo insondabile di quell'“abisso” che spinse Heidegger – che si confrontò a lungo con la sua figura – a esclamare «quel Nietzsche mi ha distrutto»? Perché la “filosofia del martello” ha ispirato letture spesso diametralmente, ostinatamente, accanitamente opposte? Se Karl Löwith sospinge il filosofo di Umano, troppo umano nell'agone del confronto religioso – «Così parlò Zarathustra è una predica della montagna rovesciata» – un appassionato esegeta come Giorgio Colli coglie l'originalità di Nietzsche nell'aver dilacerato il velo che copre «l'oscura radice dell'animalità», «la cieca volontà di vivere». Per Sossio Giametta, storico traduttore del pensatore tedesco, Nietzsche è un «bue squartato: ognuno si ritaglia una bistecca che poi si cucina a modo suo». In Nietzsche (Morcelliana, pagine 352, euro 28,00) Aldo Magris ricostruisce, con grande finezza, gli snodi, i passaggi, le “colate” di quel magna in tumultuoso e continuo farsi (e autocontraddirsi), di quel paesaggio eternamente mobile e frastagliato che è il pensiero di Nietzsche: il nichilismo, l'eterno ritorno – vero centro di un'opera pure continuamente eccentrica a se stessa –, la volontà di potenza, la trasvalutazione dei valori. Come filosofo delle religioni, Magris sviscera il rapporto che il pensatore dell'eterno ritorno intreccia con il cristianesimo. Fu quella di Nietzsche, “novello Dioniso”, solo una rottura e una contestazione cruda, spesso violenta, comunque totale del cristianesimo? O vi sono anche tracce di “rifondazione”, di identificazione – seppure allucinata –, come suggerisce ad esempio il titolo Ecce Homo? Quello di Nietzsche – scrive Magris – «è un ateismo tragico, che sente tutta la mancanza di Dio, e insieme un ateismo pensante, che cerca delle soluzioni, dei sostituti adeguati di Dio». Un intrattenersi fatto dunque non solo di repulsa, ma anche di comunanza: «Nietzsche ha in comune con il cristianesimo la questione del male e della sofferenza, il problema di come tutto ciò va capito». E ancora: «Più Nietzsche respinge il cristianesimo, più vi si immedesima e lo impersona». Siamo dunque dinanzi a un vero corpo a corpo con il cristianesimo e «con il pensiero centrale che nel cristianesimo ha preso forma e cioè il rapporto dialettico fra Dio e la sofferenza umana, dare un significato “divino” alla sofferenza». In questo paesaggio, la “morte di Dio” non è (solo) una rivendicazione urlata di ateismo. Ma contiene qualche cosa di più: il confronto con l'idea della morte che la stessa Incarnazione, come una freccia acuminata, conficca nella stessa natura di Dio. Nella lettura di Magris la proclamazione della “morte di Dio” investe la nozione di Essere supremo, così come si è venuta delineando nella storia del pensiero occidentale, sulla scorta di Platone e Aristotele. «Dietro la parolina “Dio” – scrive l'autore – c'è una realtà complessa, la quale non esclude affatto la morte ma anzi la assume in sé fin dapprincipio (il Verbo è da sempre votato all'Incarnazione, quindi la sua natura è così), allora il compito che si pone al pensiero è proprio quello di approfondire come, in che senso e con quale portata parliamo di un Dio che “muore”».

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visto che siamo in clima di articoli..

 

 

 

 

 

Non è un paese per atei di Michele Sasso, da L'Espresso, 16 febbraio 2015

 

 

Sono centinaia le segnalazioni dell’associazione Uaar di intrusioni e sconfinamenti confessionali nella vita degli italiani: funzioni in orario di lavoro, celebrazioni obbligatorie per i militari e il “bollino di buon cattolico” in caso di affidamento e adozioni. E nella scuola, laica sulla carta, nessuna alternativa all’ora di religione.

 

Sono piccoli gesti quotidiani, interferenze nella vita delle persone che passano quasi per scontate: la messa in orario di lavoro per società pubbliche e imprese private, cerimonie e picchetti obbligatori per gli uomini e le donne delle forze armate, la celebrazione annuale della municipalizzata capitolina Ama della Madonna della strada, “patrona presso Dio dei netturbini romani”.

 

Un lungo elenco di intrusioni che non risparmiano neppure i viaggi: sui voli charter con destinazioni sensibili come Fatima e Lourdes gli equipaggi sono costretti dalle comitive di pellegrini presenti a bordo a sorbirsi preghiere ad alta quota.

 

Anche fare il volontario non è esente da interferenze confessionali, se decidi di dedicare il tuo tempo in associazioni come l’Avis.

 

Sconfinamenti che, a volte, possono prendere la forma di domande imbarazzanti: gli assistenti sociali incaricati dell’affido chiedono ad una coppia il battesimo obbligatorio per la bambina.

 

Sono centinaia le segnalazioni arrivate allo sportello laicità dell’ Uaar, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti.

 

Attacchi alla laicità sono all’ordine del giorno anche dove dovrebbe essere un valore condiviso: nelle scuole.

 

Lo scontro è aperto tra il cardinale Angelo Bagnasco e l’ufficio della presidenza del Consiglio antidiscriminazioni razziali, che la scorsa primavera ha diffuso tre libretti per “Educare alla diversità" con le linee-guida per combattere l’omofobia in classe. Apriti cielo. Bagnasco ha attaccatto a testa bassa: «Quei libretti instillano concetti contro la famiglia e la fede religiosa».

 

Concetto ribadito anche nell’ultimo consiglio della Cei, la Comunità episcopale italiana, l’assemblea permanente dei vescovi che decide i rapporti da tenere con lo Stato italiano.

 

Così mentre i vescovi continuano a pensare che l’educazione sia una cosa loro, tra i banchi l’assenza di alternative a l’ora di religione è la normalità. Chi si oppone, in nome della libertà di insegnamento, della libertà religiosa, della laicità dello Stato e toglie il crocefisso in aula, viene punito .

 

Da Bolzano a Palermo si celebrano senza problemi messe durante l’orario scolastico, benedizioni Urbi et Orbi e feste di fine anno organizzate tra le mura dell’oratorio. A nessuna latitudine si è al riparo: a Bologna il prete di una parrocchia ha avuto l’ok dal consiglio scolastico per entrare nell’istituto comprensivo Venti e benedire studenti, insegnanti e genitori prima delle prossime vacanze pasquali.

 

 

NESSUNA ALTERNATIVA ALL’ORA DI RELIGIONE

 

La scelta di non frequentare durante l’ora settimanale di religione non dovrebbe essere un problema, e neppure essere discriminante per chi decide di fare altro. Sono parole ripetute in leggi, sentenze della Corte costituzionale, circolari ministeriali, ma rimaste inapplicate. Negli istituti con il simbolo della Repubblica il diritto all’ora alternativa è spesso negato, o soggetto a limitazioni arbitrarie, con disagi per le famiglie e gli studenti.

 

Significativo il racconto di una madre con il proprio figlio iscritto in una scuola elementare del Ravennate: «Dall’inizio dell’anno ad oggi hanno fatto l’ora alternativa una sola volta. Troppo spesso l’insegnante che doveva seguirli è stata chiamata a fare supplenze e loro sono rimasti in classe a fare dei disegni, in fondo all’aula».

 

Le testimonianze dei genitori per la cosiddetta “ora alternativa”, che per legge dovrebbe avere pari dignità, è un cahier de doleance. «Ho deciso di non farne una battaglia, per non mettere in mezzo mia figlia - racconta una mamma - ma so per certo che l’ora alternativa non viene quasi mai rispettata. Certo, è stato molto peggio alla materna, quando mi accorsi che nonostante avessi chiesto l’esonero la bimba rimaneva a fare religione. Me ne sono accorta quando ho visto i disegni di madonnine con il bambinello e, sopra, Dio in aereo. Protestai, ma non abbastanza, consapevole di rinunciare a un mio diritto».

 

Tante storie fotocopia, come racconta Massimo, un padre di Ragusa: «Ho dovuto minacciare un’azione legale alla preside per fare in modo che mio figlio non fosse parcheggiato in una “classe parallela” e gli fosse garantita un’attività. I motivi del rifiuto erano imbarazzanti: non ci sono soldi e i pochi che abbiamo sono destinati al sostegno per i ragazzi disabili. Mi sembrò una cosa meschina. La preside stava cercando di addebitare a me la responsabilità di mettere a repentaglio altri servizi indispensabili e solo con le spalle al muro trovò una soluzione».

 

Tanti genitori, sfiniti da questa situazione, per evitare problemi decidono di iscrivere i propri figli a l’ora di dottrina cattolica pagata dallo Stato.

 

 

SE VUOI ADOTTARE MEGLIO PRATICANTE

 

Anche per le delicate pratiche di adozione e affido il terreno è minato: nel colloquio con gli assistenti sociali viene chiesto espressamente come requisito necessario (anche se a livello informale) una solida educazione religiosa. Come è successo a una coppia alle prese con la possibilità di affido di una bambina: «Gli assistenti sociali hanno posto come condizione, per espresso desiderio della madre che l'ha abbandonata, l’impegno a battezzarla. Anche se il servizio dell’affido è laico, il gesto è stato valutato positivamente, perché ritengono che la bambina ne possa trarre giovamento dato che anche i quattro fratelli sono stati battezzati dalle nuove famiglie. Ci siamo rifiutati categoricamente: non possiamo iniziare un rapporto con una persona che ha bisogno di affetto, stabilità e sicurezza, con una menzogna colossale».

 

È assurdo che per aiutare una minorenne ad uscire da una situazione disastrata lo Stato italiano ponga come condizione che due persone, considerate idonee a gestire situazioni difficili quale è un affido, debbano snaturarsi e sottostare ad una condizione di questo genere.

 

 

VIETATO ESSERE ATEO E MILITARE

 

Le lettere dei militari e appartenenti alle forze armate raccontato come gli ufficiali non siano gentiluomini sul terreno delle libertà personali. «Oggi il capitano che comanda la mia compagnia ha affisso in bacheca un documento con la lista dei nominativi che dovranno partecipare alla messa natalizia tra cui compare il mio nome», scrive un militare anonimo. «Io sono ateo e non me la sento di assistere a una funzione religiosa perché ritengo che non si possa agire sulla coscienza delle persone, soprattutto su decisioni che appartengono alla sfera spirituale, ma la lettera è firmata in calce e ha valore di comando che non posso non eseguire».

Tutti i militari sono sottoposti a dosi massicce di messe, picchetti e rappresentanze in funzioni civili e religiose. Il motto “Dio, patria e famiglia” sotto le armi è considerato inappellabile. «Anni di scuole e cerimonie mi hanno mostrato le indigeribili ingerenze legalmente contemplate che la religione cattolica nelle sue svariate forme istituzionali sfoggia all’interno delle istituzioni, proprio quelle Repubblicane che io difendo», racconta un ufficiale di carriera. «La mia prima reazione, per quanto fermamente “non credente”, fu di comprensione che presto mutò in rancore quando il mio desiderio pur fermo di non partecipare alle cerimonie fu autoritariamente osteggiato e ignorato. E al primo accenno di lamentela, quando ho fatto notare che sulla mia scheda personale era scritto sotto la voce “religione” la parola “ateo”, la risposta era sempre la stessa: “È un ordine”».

 

 

LA MADONNA DEI NETTURBINI

 

Dalle caserme alla società a controllo statale o comunale il copione non cambia. Ecco il caso dell’Enav, la società del ministero dell’Economia incaricata della gestione del traffico aereo civile in Italia, un colosso con oltre quattromila dipendenti.

 

«In Enav in ogni periodo festivo c’è l’abitudine di organizzare funzioni religiose nella sala conferenze dove, col benestare della direzione, si riunisce buona parte del personale per assistere alle funzioni con conseguente perdita di ore lavorative e senza nessun obbligo di recupero. Fatto salvo il naturale diritto di credere in ciò che più si ritiene adatto da parte di ogni lavoratore, un’abitudine può essere considerata un’attività lecita e liberamente praticabile dalla direzione? È legittimo che in un ente che svolge servizio pubblico vengano organizzate tali cerimonie?», si chiede sconsolato questo anonimo dipendente.

Anche per la municipalizzata Ama, la società capitolina che si occupa di igiene urbana, al centro dello scandalo di Mafia Capitale, la linea da seguire è dettata da Oltretevere più che dal Comune.

Basta leggere questo documento, un atto d’amore per la fede cattolica: «Quello tra gli operatori Ama e la Madonna della strada è un rapporto di straordinaria devozione, consolidato progressivamente nel corso del Novecento e rimasto intenso fino ai nostri giorni. Un sentimento che ha trovato un suggello ufficiale nel 2003, quando con il decreto emesso dalla Congregazione per il Culto Divino veniva concesso di celebrare e venerare la Beata Vergine Maria con il titolo Madonna della strada, “patrona presso Dio dei netturbini romani”».

 

E anche la visita annuale di Papa Giovanni Paolo II alla statua di Maria (nello stabilimento aziendale di Rocca Cencia) e al presepe dei netturbini sotto Natale per ventiquattro anni di fila diventa la normalità. Da posto di lavoro a luogo di culto.

 

 

(16 febbraio 2015)

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Tiè:

 

PRIMA LETTURA

Gen 4,1-15.25

 

Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

 

Dal libro della Genesi

 

Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.

Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».

Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.

Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».

Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.

Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso».

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Ooop... pija su:

 

 

Dal Vangelo secondo Marco

 

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.

Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».

Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

 

Parola del Signore

Modificato da Borgobellooooo!!!

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no non per forza ma per scelta

la scelta implica una valutazione dei valori e della verità che quella religione propone

 

riguardo alla citazione dello Zoroastrismo , è chiaro che la dicotomia bene/male esiste da quando esiste l'essere umano , quello che volevo dire è che la concezione di luce contro tenebra nasce con quella religione , e il cristianesimo l'ha copiata (e poi è stata ripresa dal manicheismo)

 

la mia opinione sulle religioni "organizzate" è notoria: sono opera dell'uomo e non di interventi divini ..e se anche ammesso che ci sia una base sovrannaturale , l'uomo ci ha messo pesantemente mano per trasformare le religioni in organizzazione di catalizzazione del consenso di massa

Luce contro tenebra esiste da sempre...Ma comunque riguardo la parte in rosso, che c'è di male? Ognuno sarà libero di credere a modo suo no?

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Il male sta nel rompere i coglioni ai credenti.

il male sta nel rendere precetti di fede in precetti sociali

 

Il male sta nel rompere i coglioni a chi non rompe i coglioni.

 

A 360 gradi, prescindendo dalle etichette sulle persone.

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Il male sta nel rompere i coglioni a chi non rompe i coglioni.

 

A 360 gradi, prescindendo dalle etichette sulle persone.

I cristiani non vanno a rompere i coglioni agli atei, al massimo possono pregare per la loro anima. Chi rompe i coglioni purtroppo sono gli atei (pochi per fortuna perché tanti se ne fregano GOUSTAMENTE, come te).

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I cristiani non vanno a rompere i coglioni agli atei, al massimo possono pregare per la loro anima.

Beh borgo dai non e' vero al 100%, c'è sta gente di tutti i tipi,

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Beh borgo dai non e' vero al 100%, c'è sta gente di tutti i tipi,

Si, ma la maggior parte se ne frega se tu sei ateo. Hai visto topic contro gli atei? Io no, ma contro i credenti ce ne sono diversi. Per non parlare delle continue bestemmie che imperversano qui dentro. Gliene frega un cazzo del rispetto per chi crede? No, appunto.

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Si, ma la maggior parte se ne frega se tu sei ateo. Hai visto topic contro gli atei? Io no, ma contro i credenti ce ne sono diversi. Per non parlare delle continue bestemmie che imperversano qui dentro. Gliene frega un cazzo del rispetto per chi crede? No, appunto.

 

Borgo leggiti l'articolo che ho inserito prima ;)

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