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osservatore

Tesser "penso che sia stata l'ultima partita"

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Probabilmente si sarà lamentato nello spogliatoio. Uno che dice sempre che lui è da serie A, che adesso va via perchè deve andare in A, che la B è un campionato che non gli compete, immagino che avrà detto anche che i suoi compagni non sono all'altezza. Poi si è anche fatto male ed è andato a curarsi e a fare riabilitazione con comparsate varie in Bulgaria. C'ha da fare chi glielo ha permesso...

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Probabilmente si sarà lamentato nello spogliatoio. Uno che dice sempre che lui è da serie A, che adesso va via perchè deve andare in A, che la B è un campionato che non gli compete, immagino che avrà detto anche che i suoi compagni non sono all'altezza. Poi si è anche fatto male ed è andato a curarsi e a fare riabilitazione con comparsate varie in Bulgaria. C'ha da fare chi glielo ha permesso...

se era il Bojinov di 6-7 anni fa lo potevo anche capire,ma ora come ora la serie B per lui e' la sua dimensione,e poi ci sarebbe da discutere anche qui..

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Bojinov si è lamentato dei compagni?

Come dice il conte, molto probabilmente, avrà detto qualcosa nello spogliatoio. Fermo restando lo schifo di intervista dell'amico o presunto agente di Bojinov nel dopo partita contro il Varese. Se questo è l'uomo... Che dire... Grazie per il gol sotto la conijera e per quell'esultanza, la porterò sempre con me... Ma mo sciacquatela da li cojoni.

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A me lascia indifferente il tutto. Certo è che prima dell'infortunio era in crescita e quando entrava faceva anche la differenza: vedi partita in casa contro il Trapani. Dopo l'infortunio era un giocatore impresentabile sotto ogni punto di vista. Grazie per quello che ci hai saputo e potuto dare, buona fortuna e arrivederci.

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A me lascia indifferente il tutto. Certo è che prima dell'infortunio era in crescita e quando entrava faceva anche la differenza: vedi partita in casa contro il Trapani. Dopo l'infortunio era un giocatore impresentabile sotto ogni punto di vista. Grazie per quello che ci hai saputo e potuto dare, buona fortuna e arrivederci.

Crotone direi e Perugia le sue partite migliori per il resto .... mille volte meglio Ceravolo per velocità e partecipazione continua al gioco

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Io comunque continuo a sperare che possa rimanere....

Credo che in fondo ci speriamo tutti... Ma trovo la cosa difficilissima se non impossibile! :(

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Tesser racconta: "La società ha fatto soltanto una cosa disgustosa: ve la rivelo. Mi porto tante cose da Terni"

29.05.2015 09:00 di Redazione TernanaNews articolo letto 307 volte

Fonte: Umbria On

Tesser racconta: "La società ha fatto soltanto una cosa disgustosa: ve la rivelo. Mi porto tante cose da Terni"

"Mi ha lasciato tanto per come sono abituato a vivere. Non ho frequentato nessuno né fatto grandi amicizie, però ho sentito un grande affetto dei tifosi e della gente". Attilio Tesser racconta così i suoi diciassette mesi a Terni, ospite della redazione di UmbriaOn per una lunga intervista esclusiva: "Mercoledì ho avuto una testimonianza di questo: sono stato chiamato e, in particolare i ragazzi della Est-Viciani, mi hanno fatto un regalo bellissimo, ovvero una targa con allinterno una foto che mi ritrae nel derby di Perugia. La porto a casa a Udine e rimarrà lì, non me la toglierà nessuno. La cosa che più mi porterò dentro della città è la stima ricevuta dalle persone per come sono. Mi sono aggiunge Tesser comportato nella maniera più normale, rispettando la città e sapendo interpretare un sentimento dappartenenza. Così come è accaduto nel periodo della vertenza Ast. Questo fa rendere di più una persona e ai miei calciatori lho detto subito, bisogna radicarsi bene nellambiente".

 

Lo spirito di appartenenza. Un concetto che il tecnico veneto ha più volte ribadito durante la stagione. Un fattore basilare sul quale costruire il successo: "La questione Ast e lomicidio David Raggi hanno messo in evidenza tutti quei fattori umani e di partecipazione della città, è stato bello vedere Terni stringersi attorno a queste realtà. Noi ne facciamo parte e non siamo corpi morti: questo connubio lho sempre sentito e le ultime settimane le ho vissute con un po più di tensione. Avrei dato tutto me stesso per centrare lobiettivo e regalare questa gioia a Terni. Ringrazio il sindaco Di Girolamo per la vicinanza mostrata, ci ha chiesto di cercare di raggiungere la salvezza per limportanza che rivestiva per la città".

 

Si è sciolto anche il freddo Tesser. E lo ha fatto nel contesto e nella partita più sentita dalla città, il derby: "Sia in campo, per adrenalina e tensione, che dopo, con le 800 persone ad attenderci fuori dal ritiro cittadino, mi sono lasciato andare perchè era il sentimento vero che avevo dentro. Due derby bellissimi, vissuti con grande piacere e onore: laccompagnamento fantastico verso Perugia, unora per fare pochi chilometri in pullman, e poi la gara al Liberati. Lunica volta che ho visto il nostro stadio pieno, un colpo docchio bellissimo. Rimane commenta lallenatore di Montebelleluna commentado le sfide ai biancorossi una questione da annoverare a parte rispetto al resto del campionato, quando sono arrivato molti tifosi mi chiedevano del derby. Avrei dato tutto per vincerlo: non ci siamo riusciti, però non abbiamo perso. E non è secondario, perché quantomeno siamo stati alla pari. Quelladrenalina e quella gioia che ho sentito nel cuore in quei due match non li dimenticherò: nel primo cera uno spirito di rivalsa per un qualcosa di forte che sentivo, a Terni siamo arrivati tra due ali di folla. Meraviglioso, ci ha dato qualcosa in più, si avvertiva la forza della città che spingeva".

 

Lappoggio immaginario della società, un mercato allinsegna del vorrei ma non posso, una serie di infortuni continua e qualche caso arbitrale avverso. Un cammino impervio, senza pause: "Parliamo di due salvezze e non di vittorie del campionato, quindi non è chissà cosa. Però per come ragiono, quando si centra lobiettivo salvezza in due casi in campionati difficili, la mia avventura con la Ternana la considero positiva. Siamo partiti in un certo modo prosegue Tesser con un palese ridimensionamento, come detto dal presidente Zadotti nella presentazione in Comune, e abbiamo continuato con le problematiche nel mercato di gennaio; nonostante tutto siamo stati in zona playout solamente in tre partite. Ho trovato afferma Tesser sullunicità della Ternana una realtà lavorativa diversa rispetto alle mie precedenti esperienze: ho dovuto fare molto da solo e quindi sono cresciuto perché nella solitudine ho avuto responsabilità ancora maggiori. Mi sono impegnato al massimo, insieme a staff tecnico e giocatori, le richieste della società sono state esaudite. Poi chiaramente di errori ne ho fatti".

 

Unidea di massima se lè fatta Attilio Tesser sul mondo Ternana: "La consiglierei unesperienza rossoverde perché, almeno a livello personale, la società mi ha messo a disposizione di tutto quello che necessitavo. Cè un buon clima, un amore importante dei tifosi verso la squadra che ti fa andare al di sopra di tante cose e la realtà della famiglia Longarini. Poi cè laspetto tecnico: ognuno ha il suo pensiero su questo. Mi è stato chiesto di lanciare dei giovani ed è stato fatto, quindi in questo momento un ragazzo troverebbe una strada positiva a Terni".

 

Tesser specifica che mai si è fatto trascinare da indicazioni altrui: "Sbagli partiti dalla mia testa, sì. Errori per troppa fiducia no: in tutte le cose che ho fatto ho avuto la consapevolezza di quello che sarebbe successo, in coscienza di tutte le problematiche. Lamore per il lavoro, la fiducia di instaurare un buon rapporto con i giocatori e laffetto della gente fa sorvolare su tutto. Specie nel primo periodo, quando ho dovuto sostituire un collega che a Terni aveva fatto non bene, ma benissimo. Per me contano impegno, comportamento, serietà e moralità, sul resto non sono sicuro di niente".

 

"Potrei dirti no risponde Tesser sulla certezza delladdio perché non cè nessuna ufficialità. Però, ahimé, avendo i capelli bianchi posso intuire che sia finita: non ho mai sentito la società in questi giorni, con il presidente Zadotti nella cena di martedì non abbiamo parlato di calcio. Nelle settimane precedenti nessuno ha mai parlato di possibile prolungamento con me e da ciò posso presumere che si sarà uninterruzione nel rapporto di lavoro, visto che comunque fino al 30 giugno sono stipendiato".

 

Tutto bello o quasi. Una cosa però nel processo di allontanamento dalla panchina delle Fere ad Attilio Tesser non è andata giù: «Il cambio di allenatore ci può stare, è legittimo, invece la cosa realmente sgradevole che ho trovato in tutta questa situazione è aver trovato il preparatore atletico della Primavera a fare il programma per Palumbo alla ripresa degli allenamenti post Varese. Un segnale spiega Tesser di cambiamento, perché altrimenti ad Antonio i test li avrebbe fatto Renosto: aggiungo in merito che ci siamo salvati, a mio parere, grazie a una condizione fisica brillante nel finale, molto meglio della altre squadre. Inoltre ha recuperato un giocatore che era considerato finito, come Salif, solo per la sua testardaggine e chiaramente anche per via della forza di volontà del calciatore. Penso che Renosto sarebbe stato in grado, pur andando via e dimostrando serietà professionale, di dare a Palumbo un programma di preparazione adeguato. Trovarci una persona, seppur della società, a farlo al suo posto il giorno successivo alla vittoria con il Varese è stata la cosa più disgustosa che qualcuno ci potesse fare".

 

Tesser e le partite da ricordare 65 partite tra campionato e Tim Cup. Record positivi e negativi, gioie e delusioni, Tesser non ha dubbi nellelencare i match più significativi della sua gestione, per un verso o per laltro: "A livello emozionale il derby dandata perché cera una tensione e passione particolare, quello è stato il punto più bello. Invece tecnicamente, nellanno e mezzo alla Ternana, devo dire che, purtroppo, la migliore disputsta è quella persa con il Cesena 0-2 interno, aprile 2014 -, o anche il 2-2 2-0 rossoverde e rimonta subita con il Siena e la sconfitta casalinga con il Bologna di questanno. Senza dimenticare la vittoria, arrivata con piena merito, di Frosinone: siamo stati gli unici a ottenere i tre punti là, una partita di una intensità e concentrazione elevatissima. Ho sempre chiesto alla squadra di provare a giocare e fare la partita, almeno fin quando ho avuto tutti a disposizione".

 

Doppia salvezza, in stagioni e con situazioni diverse: "Ho mantenuto ottimi rapporti. Di recente ho ricevuto, tra i primi messaggi, quelli di Antenucci, Miglietta e Maiello, mi ha fatto molto piacere. Penso che ho avuto buoni gruppi, con difficoltà diverse: la scorsa stagione un parco giocatori molto esperto e uno spogliatoio più facile da gestire perché cerano più uomini e meno ragazzi: ci compattammo bene, facendo la striscia di dodici risultati utili consecutivi e dimostrando buona continuità. Questanno molto più difficile: squadra giovane, giocatori di 6-7 nazionalità diverse e senza particolare esperienza, non è stato semplice metterli tutti insieme. Le persone questo non lo possono capire dal di fuori, la gestione dello spogliatoio è una parte fondamentale per avere successo. Però ci siamo salvati e, a Modena, il modo chiude Tesser in cui la Ternana ha giocato dal momento dello svantaggio ha dimostrato che il gruppo era forte, mettendo in campo ferocia, grinta e volontà necessaria". Infine lultimo saluto alla città prima del viaggio verso il Friuli: «Grazie Terni». Sintetico e stringato, ma di cuore.

http://www.umbriaon.it/2015/ternana-attilio-tesser-ospite-di-umbriaon/

Modificato da Il Conte di Collebertone
  • Voto Positivo 1

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Tesser specifica che mai si è fatto trascinare da indicazioni altrui: "Sbagli partiti dalla mia testa, sì. Errori per troppa fiducia no: in tutte le cose che ho fatto ho avuto la consapevolezza di quello che sarebbe successo, in coscienza di tutte le problematiche. Lamore per il lavoro, la fiducia di instaurare un buon rapporto con i giocatori e laffetto della gente fa sorvolare su tutto. Specie nel primo periodo, quando ho dovuto sostituire un collega che a Terni aveva fatto non bene, ma benissimo. Per me contano impegno, comportamento, serietà e moralità, sul resto non sono sicuro di niente".

 

...

 

Doppia salvezza, in stagioni e con situazioni diverse: "Ho mantenuto ottimi rapporti. Di recente ho ricevuto, tra i primi messaggi, quelli di Antenucci, Miglietta e Maiello, mi ha fatto molto piacere. Penso che ho avuto buoni gruppi, con difficoltà diverse: la scorsa stagione un parco giocatori molto esperto e uno spogliatoio più facile da gestire perché cerano più uomini e meno ragazzi: ci compattammo bene, facendo la striscia di dodici risultati utili consecutivi e dimostrando buona continuità. Questanno molto più difficile: squadra giovane, giocatori di 6-7 nazionalità diverse e senza particolare esperienza, non è stato semplice metterli tutti insieme. Le persone questo non lo possono capire dal di fuori, la gestione dello spogliatoio è una parte fondamentale per avere successo. Però ci siamo salvati e, a Modena, il modo chiude Tesser in cui la Ternana ha giocato dal momento dello svantaggio ha dimostrato che il gruppo era forte, mettendo in campo ferocia, grinta e volontà necessaria". Infine lultimo saluto alla città prima del viaggio verso il Friuli: «Grazie Terni». Sintetico e stringato, ma di cuore.

bellissima intervista e quello che più fa apprezzare l'uomo e il suo lavoro sono queste parti qui. si è preso tutte le sue responsabilità, anche quelle dei suoi sbagli, e ha guidato la ternana verso la salvezza nonostante la squadra fosse arraffazzonata come ormai ci ha abituato il caro ds. anche per questo questa salvezza ha un sapore particolare, tanto per lui quanto per chi di lui si è fidato e lo ha sostenuto. grazie mister!

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purtroppo la Ternana ha deciso che dalla torre butterà giù l'allenatore tenendosi stretto il DS questo fa capire tantissime cose .... a meno che ieri la famosa chiacchierata con Simone Longarini non abbia prodotto una vittima diversa ma non credo

certo è che se solo il figliol prodigo volesse entrare in pianta stabile a seguire le vicende societarie invece di correre al capezzale del morente solo quando stai per perdere la categoria VEDREBBE molte più cose

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Bravo mister Tesser, bella conclusione della sua avventura.

Ennesima dimostrazione che sarebbe bene andare davanti ad un microfono quando si sa come parlare e che cosa dire. Le parole e le frasi sono importanti soprattutto se dette in pubblico.

 

Grazie ancora Mister, spero che possa averci lasciato in eredità un po' della sua educazione, del suo rispetto e della sua dignità.

 

In bocca al lupo!

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purtroppo la Ternana ha deciso che dalla torre butterà giù l'allenatore tenendosi stretto il DS questo fa capire tantissime cose .... a meno che ieri la famosa chiacchierata con Simone Longarini non abbia prodotto una vittima diversa ma non credo

certo è che se solo il figliol prodigo volesse entrare in pianta stabile a seguire le vicende societarie invece di correre al capezzale del morente solo quando stai per perdere la categoria VEDREBBE molte più cose

io credo che ci sia l'ennesima faida interna tra cozzella e zadotti...

Non darei per scontata la partenza di attilio...

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Tesser racconta: "La società ha fatto soltanto una cosa disgustosa: ve la rivelo. Mi porto tante cose da Terni"

29.05.2015 09:00 di Redazione TernanaNews articolo letto 307 volte

Fonte: Umbria On

Tesser racconta: "La società ha fatto soltanto una cosa disgustosa: ve la rivelo. Mi porto tante cose da Terni"

"Mi ha lasciato tanto per come sono abituato a vivere. Non ho frequentato nessuno né fatto grandi amicizie, però ho sentito un grande affetto dei tifosi e della gente". Attilio Tesser racconta così i suoi diciassette mesi a Terni, ospite della redazione di UmbriaOn per una lunga intervista esclusiva: "Mercoledì ho avuto una testimonianza di questo: sono stato chiamato e, in particolare i ragazzi della Est-Viciani, mi hanno fatto un regalo bellissimo, ovvero una targa con allinterno una foto che mi ritrae nel derby di Perugia. La porto a casa a Udine e rimarrà lì, non me la toglierà nessuno. La cosa che più mi porterò dentro della città è la stima ricevuta dalle persone per come sono. Mi sono aggiunge Tesser comportato nella maniera più normale, rispettando la città e sapendo interpretare un sentimento dappartenenza. Così come è accaduto nel periodo della vertenza Ast. Questo fa rendere di più una persona e ai miei calciatori lho detto subito, bisogna radicarsi bene nellambiente".

 

Lo spirito di appartenenza. Un concetto che il tecnico veneto ha più volte ribadito durante la stagione. Un fattore basilare sul quale costruire il successo: "La questione Ast e lomicidio David Raggi hanno messo in evidenza tutti quei fattori umani e di partecipazione della città, è stato bello vedere Terni stringersi attorno a queste realtà. Noi ne facciamo parte e non siamo corpi morti: questo connubio lho sempre sentito e le ultime settimane le ho vissute con un po più di tensione. Avrei dato tutto me stesso per centrare lobiettivo e regalare questa gioia a Terni. Ringrazio il sindaco Di Girolamo per la vicinanza mostrata, ci ha chiesto di cercare di raggiungere la salvezza per limportanza che rivestiva per la città".

 

Si è sciolto anche il freddo Tesser. E lo ha fatto nel contesto e nella partita più sentita dalla città, il derby: "Sia in campo, per adrenalina e tensione, che dopo, con le 800 persone ad attenderci fuori dal ritiro cittadino, mi sono lasciato andare perchè era il sentimento vero che avevo dentro. Due derby bellissimi, vissuti con grande piacere e onore: laccompagnamento fantastico verso Perugia, unora per fare pochi chilometri in pullman, e poi la gara al Liberati. Lunica volta che ho visto il nostro stadio pieno, un colpo docchio bellissimo. Rimane commenta lallenatore di Montebelleluna commentado le sfide ai biancorossi una questione da annoverare a parte rispetto al resto del campionato, quando sono arrivato molti tifosi mi chiedevano del derby. Avrei dato tutto per vincerlo: non ci siamo riusciti, però non abbiamo perso. E non è secondario, perché quantomeno siamo stati alla pari. Quelladrenalina e quella gioia che ho sentito nel cuore in quei due match non li dimenticherò: nel primo cera uno spirito di rivalsa per un qualcosa di forte che sentivo, a Terni siamo arrivati tra due ali di folla. Meraviglioso, ci ha dato qualcosa in più, si avvertiva la forza della città che spingeva".

 

Lappoggio immaginario della società, un mercato allinsegna del vorrei ma non posso, una serie di infortuni continua e qualche caso arbitrale avverso. Un cammino impervio, senza pause: "Parliamo di due salvezze e non di vittorie del campionato, quindi non è chissà cosa. Però per come ragiono, quando si centra lobiettivo salvezza in due casi in campionati difficili, la mia avventura con la Ternana la considero positiva. Siamo partiti in un certo modo prosegue Tesser con un palese ridimensionamento, come detto dal presidente Zadotti nella presentazione in Comune, e abbiamo continuato con le problematiche nel mercato di gennaio; nonostante tutto siamo stati in zona playout solamente in tre partite. Ho trovato afferma Tesser sullunicità della Ternana una realtà lavorativa diversa rispetto alle mie precedenti esperienze: ho dovuto fare molto da solo e quindi sono cresciuto perché nella solitudine ho avuto responsabilità ancora maggiori. Mi sono impegnato al massimo, insieme a staff tecnico e giocatori, le richieste della società sono state esaudite. Poi chiaramente di errori ne ho fatti".

 

Unidea di massima se lè fatta Attilio Tesser sul mondo Ternana: "La consiglierei unesperienza rossoverde perché, almeno a livello personale, la società mi ha messo a disposizione di tutto quello che necessitavo. Cè un buon clima, un amore importante dei tifosi verso la squadra che ti fa andare al di sopra di tante cose e la realtà della famiglia Longarini. Poi cè laspetto tecnico: ognuno ha il suo pensiero su questo. Mi è stato chiesto di lanciare dei giovani ed è stato fatto, quindi in questo momento un ragazzo troverebbe una strada positiva a Terni".

 

Tesser specifica che mai si è fatto trascinare da indicazioni altrui: "Sbagli partiti dalla mia testa, sì. Errori per troppa fiducia no: in tutte le cose che ho fatto ho avuto la consapevolezza di quello che sarebbe successo, in coscienza di tutte le problematiche. Lamore per il lavoro, la fiducia di instaurare un buon rapporto con i giocatori e laffetto della gente fa sorvolare su tutto. Specie nel primo periodo, quando ho dovuto sostituire un collega che a Terni aveva fatto non bene, ma benissimo. Per me contano impegno, comportamento, serietà e moralità, sul resto non sono sicuro di niente".

 

"Potrei dirti no risponde Tesser sulla certezza delladdio perché non cè nessuna ufficialità. Però, ahimé, avendo i capelli bianchi posso intuire che sia finita: non ho mai sentito la società in questi giorni, con il presidente Zadotti nella cena di martedì non abbiamo parlato di calcio. Nelle settimane precedenti nessuno ha mai parlato di possibile prolungamento con me e da ciò posso presumere che si sarà uninterruzione nel rapporto di lavoro, visto che comunque fino al 30 giugno sono stipendiato".

 

Tutto bello o quasi. Una cosa però nel processo di allontanamento dalla panchina delle Fere ad Attilio Tesser non è andata giù: «Il cambio di allenatore ci può stare, è legittimo, invece la cosa realmente sgradevole che ho trovato in tutta questa situazione è aver trovato il preparatore atletico della Primavera a fare il programma per Palumbo alla ripresa degli allenamenti post Varese. Un segnale spiega Tesser di cambiamento, perché altrimenti ad Antonio i test li avrebbe fatto Renosto: aggiungo in merito che ci siamo salvati, a mio parere, grazie a una condizione fisica brillante nel finale, molto meglio della altre squadre. Inoltre ha recuperato un giocatore che era considerato finito, come Salif, solo per la sua testardaggine e chiaramente anche per via della forza di volontà del calciatore. Penso che Renosto sarebbe stato in grado, pur andando via e dimostrando serietà professionale, di dare a Palumbo un programma di preparazione adeguato. Trovarci una persona, seppur della società, a farlo al suo posto il giorno successivo alla vittoria con il Varese è stata la cosa più disgustosa che qualcuno ci potesse fare".

 

Tesser e le partite da ricordare 65 partite tra campionato e Tim Cup. Record positivi e negativi, gioie e delusioni, Tesser non ha dubbi nellelencare i match più significativi della sua gestione, per un verso o per laltro: "A livello emozionale il derby dandata perché cera una tensione e passione particolare, quello è stato il punto più bello. Invece tecnicamente, nellanno e mezzo alla Ternana, devo dire che, purtroppo, la migliore disputsta è quella persa con il Cesena 0-2 interno, aprile 2014 -, o anche il 2-2 2-0 rossoverde e rimonta subita con il Siena e la sconfitta casalinga con il Bologna di questanno. Senza dimenticare la vittoria, arrivata con piena merito, di Frosinone: siamo stati gli unici a ottenere i tre punti là, una partita di una intensità e concentrazione elevatissima. Ho sempre chiesto alla squadra di provare a giocare e fare la partita, almeno fin quando ho avuto tutti a disposizione".

 

Doppia salvezza, in stagioni e con situazioni diverse: "Ho mantenuto ottimi rapporti. Di recente ho ricevuto, tra i primi messaggi, quelli di Antenucci, Miglietta e Maiello, mi ha fatto molto piacere. Penso che ho avuto buoni gruppi, con difficoltà diverse: la scorsa stagione un parco giocatori molto esperto e uno spogliatoio più facile da gestire perché cerano più uomini e meno ragazzi: ci compattammo bene, facendo la striscia di dodici risultati utili consecutivi e dimostrando buona continuità. Questanno molto più difficile: squadra giovane, giocatori di 6-7 nazionalità diverse e senza particolare esperienza, non è stato semplice metterli tutti insieme. Le persone questo non lo possono capire dal di fuori, la gestione dello spogliatoio è una parte fondamentale per avere successo. Però ci siamo salvati e, a Modena, il modo chiude Tesser in cui la Ternana ha giocato dal momento dello svantaggio ha dimostrato che il gruppo era forte, mettendo in campo ferocia, grinta e volontà necessaria". Infine lultimo saluto alla città prima del viaggio verso il Friuli: «Grazie Terni». Sintetico e stringato, ma di cuore.

http://www.umbriaon.it/2015/ternana-attilio-tesser-ospite-di-umbriaon/

Intervista molto bella

Rivela lo spessore dell'uomo, a mio modo di vedere, superiore anche a Toscano

Lui con uno come Ambrosi DS e un buon addetto di mercato sarebbe un sogno

Naturalmente irrealizzabile

Modificato da cesenticerqua

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Mi sembra tra le migliori persone che girano nel mondo del calcio. E' stato un onore averlo come mister ed è un grandissimo peccato non averlo nella prossima stagione.

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Solo una """"società"""" (due virgolette sarebbero troppo poche) come la ternana attuale potrebbe lasciarsi sfuggire un allenatore così. Anzi forse il termine lasciarsi sfuggire non è il più appropriato, visto che siamo di fronte a una specifica volontà di non averlo più alla guida nonostante 2 salvezze assolutamente insperate in 2 anni. Probabilmente come ambrosi, toscano e vari altri epurati nel corso di questo decennio paga semplicemente l'essere una persona seria, corretta, onesta, e soprattutto il godere della stima e dell'affetto della piazza (notoriamente peccato mortale, quest'ultimo, agli occhi del carrozzone longariniano), visto che non si intravedono motivi economici ne tantomeno tecnici per questo allontanamento. E considerato che tesser è un allenatore molto "aziendalista", nell'accezione positiva del termine, non oso immaginare chi potrebbero tirare fuori dal cilindro...

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Intervista molto bella

Rivela lo spessore dell'uomo, a mio modo di vedere, superiore anche a Toscano

Lui con uno come Ambrosi DS e un buon addetto di mercato sarebbe un sogno

Naturalmente irrealizzabile

 

Chiedi troppo :D

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Però scusate. La mia vuole essere solo una riflessione. Cosa possiamo fare per dimostrare l'attaccamento della tifoseria ad un allenatore e "convincere" la società a cambiare idea?

Mi sembra che abbiamo accusato il colpo in maniera troppo passiva.

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Però scusate. La mia vuole essere solo una riflessione. Cosa possiamo fare per dimostrare l'attaccamento della tifoseria ad un allenatore e "convincere" la società a cambiare idea?

Mi sembra che abbiamo accusato il colpo in maniera troppo passiva.

In questi 10 anni ti ha dato l'idea di una società a cui freghi qualcosa dei tifosi e di quello che pensano? :lol:

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C'hai ragione...... non ci resta che piangere e pijalli a paraculate ogni volta che se fanno vedè a Terni. Purtroppo non se fanno manco vedè.

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intanto su tmw dicono che il modena ha preparato un biennale per tesser.

dopo i play out la probabile firma.

ecco perché si erano messi d'accordo per perdere in casa con noi e fare i playout.

era tutto calcolato. :D

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Sono la stessa cosa, un pubblicista è un giornalista. La qualità non dipende dal titolo. La Gabanelli è una pubblicista.

Si vede!!!

E se ci lavori... te ne accorgi!

Sono la stessa cosa, si, ma il giornalista ha dalla sua molta ma molta più Qultura!

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