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lupoeta

LA MADRE DI TUTTE LE "DIFFERENZE"........ sto cazzo!!!!

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DIFFERENZA TRA 'STI CAZZI E 'STO CAZZO
'STI CAZZI
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È scientificamente provato (lo sanno tutti, ci sono le prove) che il 90% dei non romani usano 'sticazzi in modo sbagliato. E allora chiariamo subito che a Roma 'sticazzi non è sinonimo di "wow!" come molti erroneamente credono. Ha il significato esattamente contrario: significa "non me ne importa niente".
Esempio corretto:
collega: Sai che mi hanno nominato Direttore Generale? risposta: E 'sticazzi (varianti: e 'stigrancazzi! oppure: e 'sticazzi nun ce lo metti?) traduzione: il fatto che ti abbiano promosso non suscita in me alcun interesse né la benché minima ammirazione.
Esempio sbagliato:
domanda: Devi alzarti presto per andare a lavoro? amico: No, sono il Direttore Generale e faccio come mi pare. risposta: 'sticazzi! Ti ammiro davvero!
Questo secondo dialogo è esemplificativo dell'uso sbagliato dello 'sticazzi.
Un romano, infatti, sceglierebbe piuttosto tra due espressioni, la prima per una persona antipatica la seconda per un amico: me cojoni! = riconosco il tuo risultato, ma intendo sminuirlo e sottolineare la tua boria; mortacci! = sono sinceramente ammirato e felice per te.
'STO CAZZO
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Per i NON romani (que)sto càzzo è semplicemente il singolare di 'sticazzi. E invece manco pe' gnente! (=le cose non stanno assolutamente in questo modo). Dato che lo considerano il singolare di 'sticazzi, lo usano nello stesso modo sbagliato pensando che sia un'esclamazione di ammirazione.
Il romano quando utilizza l'espressione 'sto càzzo la accompagna con il tipico gesto delle mani che tracciano nell'aria il perimetro di un triangolo la cui base inizia all'altezza del viso e il cui vertice poggia inequivocabilmente sull'inguine.
'Sto càzzo è frequentemente utilizzata come risposta in svariate circostanze, ad esempio: D: Che si mangia stasera? R: 'Sto càzzo. D: (al citofono) Chi è? R: 'Sto càzzo.
Questo secondo esempio richiama un'altra locuzione romana: "Fra' Càzzo da Velletri". Velletri è una cittadina dei Castelli Romani piuttosto famosa per aver dato i natali a questo tanto citato quanto ignoto frate Càzzo. Un nome piuttosto impegnativo, che ha meritato al religioso una gloria imperitura. I romani usano Fra' Càzzo da Velletri come risposta quando ritengono sciocca la domanda dell'interlocutore. Esempio:
D: E poi chi ha cambiato la ruota della macchina? R: Fra' Càzzo da Velletri (= chi altri vuoi che abbia cambiato la ruota della macchina? Io, naturalmente).
D: (al citofono) Chi è? R: Fra' Càzzo da Velletri (= perché mi porgi questa domanda quando la risposta è palesemente scontata?).
Uno degli usi più comuni di 'sto càzzo è quello di utilizzarlo come aggettivo dimostrativo con l'aggiunta di "de", ad esempio: 'sto cazzo de semaforo è sempre rosso, 'sti cazzo de auti nun passano mai (a Roma "auti" è il plurale di auto = autobus).
Altro ed ultimo significato di 'STO CAZZO: Viene utilizzato spesso anche come esclamazione di stupore e al tempo stesso di ammirazione.
Esempio: A: Ieri alla fine ho concluso questo percorso universitario... mi sono laureato! B: Con quanto?? A: 110 e lode. B: se 'STO CAZZO!!!
Spero di essere stato chiaro...se non fosse così...'STI CAZZI! Buona giornata

 

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A tal proposito propongo un'espressione di cui non ho mai capito il perché.

 

"CHE BUCCHINO" o semplicemente "CHE BOCCHINO" per indicare qualcosa di profondamente noiosa oppure spiacevole e fastidiosa.

 

Ebbene, il pompino è solitamente considerato una cosa piacevole tutt'altro che noiosa e fastidiosa.

 

Quindi quale può essere l'origine di tale espressione così contraddittoria??

 

Boh.

 

P.s.

Esiste la variante con lo stesso significato "CHE PUGNETTA" ma in tal caso il senso ci può stare.

Per pugnetta infatti si intende solitamente l'autopugnetta e quindi una cosa noiosa, mentre nel caso di bocchino non può certo intendere autobocchino essendo una pratica che solo pochissimi fortunati al mondo riescono a svolgere.

Modificato da callea

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A tal proposito propongo un'espressione di cui non ho mai capito il perché.

 

"CHE BUCCHINO" o semplicemente "CHE BOCCHINO" per indicare qualcosa di profondamente noiosa oppure spiacevole e fastidiosa.

 

Ebbene, il pompino è solitamente considerato una cosa piacevole tutt'altro che noiosa e fastidiosa.

 

Quindi quale può essere l'origine di tale espressione così contraddittoria??

 

Boh.

 

P.s.

Esiste la variante con lo stesso significato "CHE PUGNETTA" ma in tal caso il senso ci può stare.

Per pugnetta infatti si intende solitamente l'autopugnetta e quindi una cosa noiosa, mentre nel caso di bocchino non può certo intendere autobocchino essendo una pratica che solo pochissimi fortunati al mondo riescono a svolgere.

 

:old:

 

http://www.rossoverdi.com/index.php?showtopic=64138&p=1775777

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Ma come hai fatto a ripescare sta roba di cinque secoli fa??

Io non mi ricordo nemmeno quello che ho magnato oggi...

C'è chi può e chi non può... :D

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A tal proposito propongo un'espressione di cui non ho mai capito il perché.

 

"CHE BUCCHINO" o semplicemente "CHE BOCCHINO" per indicare qualcosa di profondamente noiosa oppure spiacevole e fastidiosa.

 

Ebbene, il pompino è solitamente considerato una cosa piacevole tutt'altro che noiosa e fastidiosa.

 

Quindi quale può essere l'origine di tale espressione così contraddittoria??

 

Boh.

 

P.s.

Esiste la variante con lo stesso significato "CHE PUGNETTA" ma in tal caso il senso ci può stare.

Per pugnetta infatti si intende solitamente l'autopugnetta e quindi una cosa noiosa, mentre nel caso di bocchino non può certo intendere autobocchino essendo una pratica che solo pochissimi fortunati al mondo riescono a svolgere.

Durante gli anni universitari a Roma nacque in una pausa pranzo un acceso dibattito con alcuni compagni di università sull'uso indiscriminato di noi ternani dell'espressione "che bucchino", in quanto, come unico ternano del gruppo, spesso ero solito usarla in maniera appropriata per me, ma completamente incomprensibile dai miei compagni. Ed. "Dobbiamo andare a lezione che è arrivato er prof", R: "sì che bucchino".

Alché mi fu chiesto: "ma perché voi ternani usate l'espressione "che bucchino" come accezione negativa?" È la mia risposta fu: "perché è una cosa lunga che a volte può anche rompere i coglioni" :D

 

Per quanto mi riguarda invece, l'uso di sto cazzo o sti cazzi, da parte mia, è sempre stato fatto a dovere.

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