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25 minuti fa, polentaccio ha scritto:

Ma la famosa consulenza esterna cosa riguarda di preciso? L'applicazione della legge a cui fa riferimento il progetto di Bandux?

 

La questione è complicata e molto tecnica. provo a semplificare e mi scuso se sarò impreciso ma il concetto è:

 

- nella piano sanitario regionale e leggi regionali non è previsto un impegno a dare posti in convenzione futuri (ovviamente comunque sempre previa costruzione e verifica della struttura)

- nella legge stadi è esplicitamente previsto che un Ente possa impegnare qualcosa che garantisca un reddito futuro all'imprenditore che costruisce uno stadio. Nel caso specifico sarebbe lo "spazio" nella programmazione sanitaria per lasciare una parte dei posti in convenzione a questo progetto, in attesa di realizzazione e verifiche.

 

la consulenza è per capire se giuridicamente la legge stadi implica la possibilità di una deroga o ampliamento delle possibilità concesse dalle leggi sanitarie regionali. e in che modo operativamente recepire la legge stadi, tra l'altro più recente, per applicarla al caso specifico.

se la si guarda con spirito costruttivo è un modo per avere un autorevolissimo parere terzo che mette al riparo da eventuali ricorsi.

se invece si considera che abbiamo a che fare con i più forti sistemi di autodifesa che i massoni perugini stanno mettendo in campo, si potrebbe pensare che è un modo per farsi dire, sempre da un'autorevolissima fonte esterna, quale è il cavillo per cui le 2 leggi sono inconciliabili

  • Voto Positivo 1

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1 ora fa, sololaternana ha scritto:

la consulenza è per capire se giuridicamente la legge stadi implica la possibilità di una deroga o ampliamento delle possibilità concesse dalle leggi sanitarie regionali. e in che modo operativamente recepire la legge stadi, tra l'altro più recente, per applicarla al caso specifico.

se la si guarda con spirito costruttivo è un modo per avere un autorevolissimo parere terzo che mette al riparo da eventuali ricorsi.

Ci sono tutti i presupposti x un contenzioso 

con conseguente allungamento dei tempi 

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1 ora fa, sololaternana ha scritto:

La questione è complicata e molto tecnica. provo a semplificare e mi scuso se sarò impreciso ma il concetto è:

 

- nella piano sanitario regionale e leggi regionali non è previsto un impegno a dare posti in convenzione futuri (ovviamente comunque sempre previa costruzione e verifica della struttura)

- nella legge stadi è esplicitamente previsto che un Ente possa impegnare qualcosa che garantisca un reddito futuro all'imprenditore che costruisce uno stadio. Nel caso specifico sarebbe lo "spazio" nella programmazione sanitaria per lasciare una parte dei posti in convenzione a questo progetto, in attesa di realizzazione e verifiche.

 

la consulenza è per capire se giuridicamente la legge stadi implica la possibilità di una deroga o ampliamento delle possibilità concesse dalle leggi sanitarie regionali. e in che modo operativamente recepire la legge stadi, tra l'altro più recente, per applicarla al caso specifico.

se la si guarda con spirito costruttivo è un modo per avere un autorevolissimo parere terzo che mette al riparo da eventuali ricorsi.

se invece si considera che abbiamo a che fare con i più forti sistemi di autodifesa che i massoni perugini stanno mettendo in campo, si potrebbe pensare che è un modo per farsi dire, sempre da un'autorevolissima fonte esterna, quale è il cavillo per cui le 2 leggi sono inconciliabili

Perfetto.

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1 ora fa, sololaternana ha scritto:

La questione è complicata e molto tecnica. provo a semplificare e mi scuso se sarò impreciso ma il concetto è:

 

- nella piano sanitario regionale e leggi regionali non è previsto un impegno a dare posti in convenzione futuri (ovviamente comunque sempre previa costruzione e verifica della struttura)

- nella legge stadi è esplicitamente previsto che un Ente possa impegnare qualcosa che garantisca un reddito futuro all'imprenditore che costruisce uno stadio. Nel caso specifico sarebbe lo "spazio" nella programmazione sanitaria per lasciare una parte dei posti in convenzione a questo progetto, in attesa di realizzazione e verifiche.

 

la consulenza è per capire se giuridicamente la legge stadi implica la possibilità di una deroga o ampliamento delle possibilità concesse dalle leggi sanitarie regionali. e in che modo operativamente recepire la legge stadi, tra l'altro più recente, per applicarla al caso specifico.

se la si guarda con spirito costruttivo è un modo per avere un autorevolissimo parere terzo che mette al riparo da eventuali ricorsi.

se invece si considera che abbiamo a che fare con i più forti sistemi di autodifesa che i massoni perugini stanno mettendo in campo, si potrebbe pensare che è un modo per farsi dire, sempre da un'autorevolissima fonte esterna, quale è il cavillo per cui le 2 leggi sono inconciliabili

Grazie mille.

Quindi la regione dovrebbe dire: Ok, caro Bandux costruisci lo Stadio, Costruisci la clinica in modo che sia in grado di rispettare le norme previste per le convenzioni e poi io ti garantisco che avrai un numero X di prestazioni convenzionate.

Speramo bene...

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1 ora fa, ciuffo_rossoverde ha scritto:

I massoni perugini appoggiati dai ternani fedeli alle poltrone.

 

ma chi vota più PD!? manco fosse L ultimo partito sulla faccia della terra insieme a rifondanzione COMMUNISTA

Qualcuno che je serve un posticino pe lu fijo se trova sempre.

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5 ore fa, sololaternana ha scritto:

brevissima sintesi:

 

Melasecche, che ha passato l'ora di intervista a dire quanto è bravo, quanto è forte e quante cose ha fatto ecc..., ha riepilogato la situazione dicendo quello che un po' tutti sappiamo (a parte chi fa finta di non voler capire). Tra il 6 e il 10 agosto ci sarà la seconda sessione della conferenza. I problemi su esondabilità del Nera e VIA (valutazione ambientale) sono sicuramente superabili, si attende parere favorevole già in questa seduta perchè gli uffici hanno garantito che faranno in tempo. La partita è sulla sanità e lo ha ribadito anche lui. Ha difeso la scelta di chiedere una consulenza esterna (??) perchè il tema è delicato e innovativo. Ha chiaramente detto che Coletto&co stanno aspettando la consulenza e che se arriverà entro la seconda seduta si esprimeranno di conseguenza. Tra le righe ha fatto intuire che la consulenza probabilmente non arriverà e si dovrà attendere un'altra convocazione per settembre. E' parso in difficoltà, schivando le domande quando gli hanno chiesto perchè i colleghi perugini del suo schieramento politico non si sono mostrati entusiasti al progetto (vedi coletto, la buzzicona e altri).  In generale è parso fiducioso, pur non promettendo niente.

Nota importante, ha ribadito, ancora, se ce ne fosse bisogno, che il procedimento non darebbe oggi alcuna convenzione a Bandecchi ma solo l'impegno nel piano regionale che SE la clinica avrà standard adeguati, SE supererà l'accreditamento, SE avrà un punteggio di merito superiore alle altre cliniche ecc...ecc..., a posteriori avrà garantiti i posti previsti nel progetto. Un impegno per il futuro subordinato alla verifica di tutti i requisiti una volta costruita.

 

Paparelli, che ho visto 15 minuti, ha rifiutato il dibattito con Melasecche, accettando solo di andare in studio dopo da solo. E già questo spiega abbastanza. Poi ha detto che Bandecchi ha buttato i soldi della progettazione (e lui glielo aveva detto) perchè ha sentenziato che il progetto non si può fare. Il motivo è che non si può avere la convenzione prima della costruzione della clinica. Cosa che, come ribadito anche da Melasecche prima, nessuno ha chiesto. Dava proprio l'impressione della posizione viscida "Io vorrei tanto si facesse...ma vedete che non si può. Sarebbe bello ma "purtroppo" c'è un ostacolo insormontabile". E poi ha cercato di spostare la discussione sulla sanità pubblica.

 

Argomento importantissimo, ripeto importantissimo, la tutela della Sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale. battaglia fondamentale ma in alcun modo legata al progetto stadio/clinica.  Personalmente, non capisco perchè non si possano combattere in parallelo le 2 battaglie per la tutela del nostro Ospedale e la realizzazione di stadio e clinica con i suoi 300 posti di lavoro+indotto.

 

Proprio vero che, come ha fatto notare Gigi Scardocci in studio, i perugini si compattano tutti quando è in gioco l'interesse della città. Lottano per ottenere e poi, nelle segrete stanze, lottano tra loro per spartirsi ciò che hanno ottenuto. A Terni, ahimè non è così.

è in difficoltà si... questo dicevano quando si sono presi l'umbria

 

https://tuttoggi.info/linee-programmatiche-ecco-come-cambiera-la-sanita-nellera-tesei-col-modello-lombardia/547677/amp/

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5 ore fa, sololaternana ha scritto:

brevissima sintesi:

 

Melasecche, che ha passato l'ora di intervista a dire quanto è bravo, quanto è forte e quante cose ha fatto ecc..., ha riepilogato la situazione dicendo quello che un po' tutti sappiamo (a parte chi fa finta di non voler capire). Tra il 6 e il 10 agosto ci sarà la seconda sessione della conferenza. I problemi su esondabilità del Nera e VIA (valutazione ambientale) sono sicuramente superabili, si attende parere favorevole già in questa seduta perchè gli uffici hanno garantito che faranno in tempo. La partita è sulla sanità e lo ha ribadito anche lui. Ha difeso la scelta di chiedere una consulenza esterna (??) perchè il tema è delicato e innovativo. Ha chiaramente detto che Coletto&co stanno aspettando la consulenza e che se arriverà entro la seconda seduta si esprimeranno di conseguenza. Tra le righe ha fatto intuire che la consulenza probabilmente non arriverà e si dovrà attendere un'altra convocazione per settembre. E' parso in difficoltà, schivando le domande quando gli hanno chiesto perchè i colleghi perugini del suo schieramento politico non si sono mostrati entusiasti al progetto (vedi coletto, la buzzicona e altri).  In generale è parso fiducioso, pur non promettendo niente.

Nota importante, ha ribadito, ancora, se ce ne fosse bisogno, che il procedimento non darebbe oggi alcuna convenzione a Bandecchi ma solo l'impegno nel piano regionale che SE la clinica avrà standard adeguati, SE supererà l'accreditamento, SE avrà un punteggio di merito superiore alle altre cliniche ecc...ecc..., a posteriori avrà garantiti i posti previsti nel progetto. Un impegno per il futuro subordinato alla verifica di tutti i requisiti una volta costruita.

 

Paparelli, che ho visto 15 minuti, ha rifiutato il dibattito con Melasecche, accettando solo di andare in studio dopo da solo. E già questo spiega abbastanza. Poi ha detto che Bandecchi ha buttato i soldi della progettazione (e lui glielo aveva detto) perchè ha sentenziato che il progetto non si può fare. Il motivo è che non si può avere la convenzione prima della costruzione della clinica. Cosa che, come ribadito anche da Melasecche prima, nessuno ha chiesto. Dava proprio l'impressione della posizione viscida "Io vorrei tanto si facesse...ma vedete che non si può. Sarebbe bello ma "purtroppo" c'è un ostacolo insormontabile". E poi ha cercato di spostare la discussione sulla sanità pubblica.

 

Argomento importantissimo, ripeto importantissimo, la tutela della Sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale. battaglia fondamentale ma in alcun modo legata al progetto stadio/clinica.  Personalmente, non capisco perchè non si possano combattere in parallelo le 2 battaglie per la tutela del nostro Ospedale e la realizzazione di stadio e clinica con i suoi 300 posti di lavoro+indotto.

 

Proprio vero che, come ha fatto notare Gigi Scardocci in studio, i perugini si compattano tutti quando è in gioco l'interesse della città. Lottano per ottenere e poi, nelle segrete stanze, lottano tra loro per spartirsi ciò che hanno ottenuto. A Terni, ahimè non è così.

Ah ma quindi il problema non è l'astensione di 3/4 personaggi (che tengo a precisare neanche mi stanno simpatici) a palazzo spada. Chiedesse aiuto a qualcuno di Catania Melasecche, magari ottiene l'inverso di quello che è successo 20 anni fa. Chissà...

  • Grazie 2

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5 minuti fa, lugamba ha scritto:

Ah ma quindi il problema non è l'astensione di 3/4 personaggi (che tengo a precisare neanche mi stanno simpatici) a palazzo spada. Chiedesse aiuto a qualcuno di Catania Melasecche, magari ottiene l'inverso di quello che è successo 20 anni fa. Chissà...

Io in suo post su stadio/clinica je l'ho buttata là la frecciatina "speriamo che all'ultimo non scappa fori qualcuno da Catania che fa ricorso al TAR". Ha attaccato na filippica che non finiva più, giustificazioni che nessuno j'ha manco chiesto. A pensà male se fa peccato però.....

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2 minuti fa, Porcino ha scritto:

Io in suo post su stadio/clinica je l'ho buttata là la frecciatina "speriamo che all'ultimo non scappa fori qualcuno da Catania che fa ricorso al TAR". Ha attaccato na filippica che non finiva più, giustificazioni che nessuno j'ha manco chiesto. A pensà male se fa peccato però.....

Tanta stima per provare a scrivere sui suoi post Facebook. In un batter d'occhio te ritrovi orde de cerebrolesi che te riempiono de notifiche che difendono l'etrusco.

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2 minuti fa, lugamba ha scritto:

Tanta stima per provare a scrivere sui suoi post Facebook. In un batter d'occhio te ritrovi orde de cerebrolesi che te riempiono de notifiche che difendono l'etrusco.

Lu problema mio è che non c'ho filtro tra lu cervello e la bocca, in questo caso li diti.

Non me la ricordavo sta storia del ricorso da Catania, e sinceramente m'ha rode abbastanza lu chiccherone quanno l'hanno arcacciata fori qui dentro.

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9 minuti fa, Porcino ha scritto:

Lu problema mio è che non c'ho filtro tra lu cervello e la bocca, in questo caso li diti.

Non me la ricordavo sta storia del ricorso da Catania, e sinceramente m'ha rode abbastanza lu chiccherone quanno l'hanno arcacciata fori qui dentro.

Ti dirò di più, nel riassunto che hanno fatto della trasmissione su AM CHANNEL, delle problematiche ed altro, sono tutte tematiche che sono state affrontate mesi fa nella trasmissione YouTube di semprerossoverde65 (credo si chiami così qui nel forum). Solo che in tutto questo tempo, i migliori, hanno continuato a fare campagna elettorale dimenticandosi che sono al "governo" da un po'. Ora il problema si è spostato sugli astenuti. Ma da quando in qua chi è all'opposizione ha più potere di chi governa? Ah sia chiaro(per quelli che pensano difenda "quilli de prima") il problema non è cdx o csx, ma i massoni de perugia, che pensano a lì cazzi loro e non hanno colore. Sarebbe stato uguale se ci fossero stati quilli de prima. Poi io me incazzo de più perché non sono certamente di destra, e questi buttano merda su quilli de prima che è colpa loro. Follia, poi leggo le puttanate ed i "buongiornissimo assessore" a cui credono i miei concittadini e vado fori de capoccia.

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1 minuto fa, lugamba ha scritto:

Ti dirò di più, nel riassunto che hanno fatto della trasmissione su AM CHANNEL, delle problematiche ed altro, sono tutte tematiche che sono state affrontate mesi fa nella trasmissione YouTube di semprerossoverde65 (credo si chiami così qui nel forum). Solo che in tutto questo tempo, i migliori, hanno continuato a fare campagna elettorale dimenticandosi che sono al "governo" da un po'. Ora il problema si è spostato sugli astenuti. Ma da quando in qua chi è all'opposizione ha più potere di chi governa? Ah sia chiaro(per quelli che pensano difenda "quilli de prima") il problema non è cdx o csx, ma i massoni de perugia, che pensano a lì cazzi loro e non hanno colore. Sarebbe stato uguale se ci fossero stati quilli de prima. Poi io me incazzo de più perché non sono certamente di destra, e questi buttano merda su quilli de prima che è colpa loro. Follia, poi leggo le puttanate ed i "buongiornissimo assessore" a cui credono i miei concittadini e vado fori de capoccia.

Ma come i comunicati del circolo de Settevalli e de PaP, se non si realizzerà il progetto sarà soltanto colpa loro.

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3 ore fa, polentaccio ha scritto:

Grazie mille.

Quindi la regione dovrebbe dire: Ok, caro Bandux costruisci lo Stadio, Costruisci la clinica in modo che sia in grado di rispettare le norme previste per le convenzioni e poi io ti garantisco che avrai un numero X di prestazioni convenzionate.

Speramo bene...

Esattamente ciò che è già stato fatto con la clinica di Foligno…

Il 17/7/2022 Alle 11:29, Woodstock'73 ha scritto:

Bene… e allora questo non vale per la clinica Lami di Foligno?

 

Firma contratto: 13 marzo 2019

durata contratto: 1.1.2018-31.12.2018

 

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7 ore fa, sololaternana ha scritto:

brevissima sintesi:

 

Melasecche, che ha passato l'ora di intervista a dire quanto è bravo, quanto è forte e quante cose ha fatto ecc..., ha riepilogato la situazione dicendo quello che un po' tutti sappiamo (a parte chi fa finta di non voler capire). Tra il 6 e il 10 agosto ci sarà la seconda sessione della conferenza. I problemi su esondabilità del Nera e VIA (valutazione ambientale) sono sicuramente superabili, si attende parere favorevole già in questa seduta perchè gli uffici hanno garantito che faranno in tempo. La partita è sulla sanità e lo ha ribadito anche lui. Ha difeso la scelta di chiedere una consulenza esterna (??) perchè il tema è delicato e innovativo. Ha chiaramente detto che Coletto&co stanno aspettando la consulenza e che se arriverà entro la seconda seduta si esprimeranno di conseguenza. Tra le righe ha fatto intuire che la consulenza probabilmente non arriverà e si dovrà attendere un'altra convocazione per settembre. E' parso in difficoltà, schivando le domande quando gli hanno chiesto perchè i colleghi perugini del suo schieramento politico non si sono mostrati entusiasti al progetto (vedi coletto, la buzzicona e altri).  In generale è parso fiducioso, pur non promettendo niente.

Nota importante, ha ribadito, ancora, se ce ne fosse bisogno, che il procedimento non darebbe oggi alcuna convenzione a Bandecchi ma solo l'impegno nel piano regionale che SE la clinica avrà standard adeguati, SE supererà l'accreditamento, SE avrà un punteggio di merito superiore alle altre cliniche ecc...ecc..., a posteriori avrà garantiti i posti previsti nel progetto. Un impegno per il futuro subordinato alla verifica di tutti i requisiti una volta costruita.

 

Paparelli, che ho visto 15 minuti, ha rifiutato il dibattito con Melasecche, accettando solo di andare in studio dopo da solo. E già questo spiega abbastanza. Poi ha detto che Bandecchi ha buttato i soldi della progettazione (e lui glielo aveva detto) perchè ha sentenziato che il progetto non si può fare. Il motivo è che non si può avere la convenzione prima della costruzione della clinica. Cosa che, come ribadito anche da Melasecche prima, nessuno ha chiesto. Dava proprio l'impressione della posizione viscida "Io vorrei tanto si facesse...ma vedete che non si può. Sarebbe bello ma "purtroppo" c'è un ostacolo insormontabile". E poi ha cercato di spostare la discussione sulla sanità pubblica.

 

Argomento importantissimo, ripeto importantissimo, la tutela della Sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale. battaglia fondamentale ma in alcun modo legata al progetto stadio/clinica.  Personalmente, non capisco perchè non si possano combattere in parallelo le 2 battaglie per la tutela del nostro Ospedale e la realizzazione di stadio e clinica con i suoi 300 posti di lavoro+indotto.

 

Proprio vero che, come ha fatto notare Gigi Scardocci in studio, i perugini si compattano tutti quando è in gioco l'interesse della città. Lottano per ottenere e poi, nelle segrete stanze, lottano tra loro per spartirsi ciò che hanno ottenuto. A Terni, ahimè non è così.

 

4 ore fa, sololaternana ha scritto:

La questione è complicata e molto tecnica. provo a semplificare e mi scuso se sarò impreciso ma il concetto è:

 

- nella piano sanitario regionale e leggi regionali non è previsto un impegno a dare posti in convenzione futuri (ovviamente comunque sempre previa costruzione e verifica della struttura)

- nella legge stadi è esplicitamente previsto che un Ente possa impegnare qualcosa che garantisca un reddito futuro all'imprenditore che costruisce uno stadio. Nel caso specifico sarebbe lo "spazio" nella programmazione sanitaria per lasciare una parte dei posti in convenzione a questo progetto, in attesa di realizzazione e verifiche.

 

la consulenza è per capire se giuridicamente la legge stadi implica la possibilità di una deroga o ampliamento delle possibilità concesse dalle leggi sanitarie regionali. e in che modo operativamente recepire la legge stadi, tra l'altro più recente, per applicarla al caso specifico.

se la si guarda con spirito costruttivo è un modo per avere un autorevolissimo parere terzo che mette al riparo da eventuali ricorsi.

se invece si considera che abbiamo a che fare con i più forti sistemi di autodifesa che i massoni perugini stanno mettendo in campo, si potrebbe pensare che è un modo per farsi dire, sempre da un'autorevolissima fonte esterna, quale è il cavillo per cui le 2 leggi sono inconciliabili

Complimenti per la sintesi e le sagge considerazioni. 
Preciso soltanto che la “battaglia” per il nuovo ospedale di terni è portata avanti in maniera rigorosa e parallela al progetto della Ternana. 
Aggiungo che Melasecche è il politico che in assoluto si spende per Terni più di chiunque altri e come in pochissimi negli anni hanno fatto. 
Tanti potranno pure storcere il naso o dire che non è vero, ma o mentono o non conoscono la realtà dei fatti. 

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3 ore fa, ciuffo_rossoverde ha scritto:

I massoni perugini appoggiati dai ternani fedeli alle poltrone.

 

ma chi vota più PD!? manco fosse L ultimo partito sulla faccia della terra insieme a rifondanzione COMMUNISTA

Manco sotto tortura

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Purtroppo devo constatare che ancora non sono chiari i termini della questione. Cerco di riassumerli quanto più semplicemente possibile

1) il tema non è quello di avere una convenzione prima (impossibile) del completamento della struttura o dopo. Il tema è quello di avere una "promessa" di convenzione, anche se subordinata al rispetto dei requisiti di legge. Questa "promessa" di convenzione non è contemplata dall'ordinamento.

2) non esiste alcuna deroga al piano sanitario regionale prevista della legge stadi (e ci mancherebbe). La legge stadi deroga alle autorizzazioni urbanistiche dei comuni e, per una parte limitata, ai piani comunali e regionali del commercio. Quindi l'iter di convenzionamento di una clinica privata segue le regole normali, con tanto di gara nel caso le richieste di convenzionamento fossero superiori all'offerta di posti da parte della Regione.

3) poiché i ricavi da convenzione sono evidentemente necessari all'equilibrio economico finanziario del progetto, la parte pubblica non può dare in concessione un bene pubblico sulla base di una scommessa. Infatti il convenzionamento è del tutto incerto, soggetto alle regole proprie in materia e alle disponibilità del piano sanitario regionale. Sarebbe come comprendere la vincita al superenalotto nel PEF e basare su questo la fattibilità economica del progetto.

4) per ottenere la certezza di approvazione del progetto basterebbe che la Ternana svincolasse i ricavi da convenzionamento dall'equilibrio economico della concessione e il gioco sarebbe fatto. Ma ovviamente Bandecchi non si fa scappare questa occasione di "pressione" sulle istituzioni regionali, ben sapendo che per le vie normali ottenere 100 posti letto convenzionati anche per interventi particolarmente costosi (e redditizi) sarebbe molto più difficile. Quindi questo è il gioco delle parti e peggio di tutti sono quei politici che speculano sulla questione cercando di rifarsi una verginità come difensori degli interessi di Terni, quando in decenni di (sotto)governo locale hanno, come la maggioranza, agito solo per i propri interessi spesso contrastanti con quelli della comunità ternana.

La mia opinione personale è che chi ha a cuore Terni deve sempre avere a cuore il rispetto totale delle leggi vigenti. Non rispettando le leggi, forzandone l'interpretazione, i gruppi di potere hanno affossato questo territorio. La vera lotta contro questo sistema è una lotta per la legalità. Pensare a una rivincita sul piano dell'intrigo di palazzo o delle forzature amministrative avrebbe necessariamente respiro corto. Significherebbe sedersi a un tavolo di un gioco truccato, legittimandolo, dove ogni tanto riesci a vincere qualche mano barando anche tu. Alla fine al tavolo resterebbero solo i bari, mentre gli imprenditori sani se ne starebbero comunque alla larga. Significherebbe rinunciare al futuro di questa città per qualche prebenda, che comunque non sarebbe certo a vantaggio della collettività. E' un po' quello che avviene, su altra scala, a livello nazionale.

Infine si potrebbero fare mille commenti sul perché solo in Italia non si riesca a costruire uno stadio senza costruirci attorno case e cliniche. Ma qui andremmo troppo lontano...

Modificato da Semprerossoverde

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20 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Purtroppo devo constatare che ancora non sono chiari i termini della questione. Cerco di riassumerli quanto più semplicemente possibile

1) il tema non è quello di avere una convenzione prima (impossibile) del completamento della struttura o dopo. Il tema è quello di avere una "promessa" di convenzione, anche se subordinata al rispetto dei requisiti di legge. Questa "promessa" di convenzione non è contemplata dall'ordinamento.

2) non esiste alcuna deroga al piano sanitario regionale prevista della legge stadi (e ci mancherebbe). La legge stadi deroga alle autorizzazioni urbanistiche dei comuni e, per una parte limitata, ai piani comunali e regionali del commercio. Quindi l'iter di convenzionamento di una clinica privata segue le regole normali, con tanto di gara nel caso le richieste di convenzionamento fossero superiori all'offerta di posti da parte della Regione.

3) poiché i ricavi da convenzione sono evidentemente necessari all'equilibrio economico finanziario del progetto, la parte pubblica non può dare in concessione un bene pubblico sulla base di una scommessa. Infatti il convenzionamento è del tutto incerto, soggetto alle regole proprie in materia e alle disponibilità del piano sanitario regionale. Sarebbe come comprendere la vincita al superenalotto nel PEF e basare su questo la fattibilità economica del progetto.

4) per ottenere la certezza di approvazione del progetto basterebbe che la Ternana svincolasse i ricavi da convenzionamento dall'equilibrio economico della concessione e il gioco sarebbe fatto. Ma ovviamente Bandecchi non si fa scappare questa occasione di "pressione" sulle istituzioni regionali, ben sapendo che per le vie normali ottenere 100 posti letto convenzionati anche per interventi particolarmente costosi (e redditizi) sarebbe molto più difficile. Quindi questo è il gioco delle parti e peggio di tutti sono quei politici che speculano sulla questione cercando di rifarsi una verginità come difensori degli interessi di Terni, quando in decenni di (sotto)governo locale hanno, come la maggioranza, agito solo per i propri interessi spesso contrastanti con quelli della comunità ternana.

La mia opinione personale è che chi ha a cuore Terni deve sempre avere a cuore il rispetto totale delle leggi vigenti. Non rispettando le leggi, forzandone l'interpretazione, i gruppi di potere hanno affossato questo territorio. La vera lotta contro questo sistema è una lotta per la legalità. Pensare a una rivincita sul piano dell'intrigo di palazzo o delle forzature amministrative avrebbe necessariamente respiro corto. Significherebbe sedersi a un tavolo di un gioco truccato, legittimandolo, dove ogni tanto riesci a vincere qualche mano barando anche tu. Alla fine al tavolo resterebbero solo i bari, mentre gli imprenditori sani se ne starebbero comunque alla larga. Significherebbe rinunciare al futuro di questa città per qualche prebenda, che comunque non sarebbe certo a vantaggio della collettività. E' un po' quello che avviene, su altra scala, a livello nazionale.

Infine si potrebbero fare mille commenti sul perché solo in Italia non si riesca a costruire uno stadio senza costruirci attorno case e cliniche. Ma qui andremmo troppo lontano...

Al di là delle pressioni e delle forzature per cui sono totalmente d'accordo con te, questo è più o meno quello che avevamo capito tutti.

Riassumendo, se capisco bene, la questione è che Bandux (o chi per lui) ritiene che quello che tu dai per certo " Questa "promessa" di convenzione non è contemplata dall'ordinamento. 2) non esiste alcuna deroga al piano sanitario regionale prevista della legge stadi (e ci mancherebbe). La legge stadi deroga alle autorizzazioni urbanistiche dei comuni e, per una parte limitata, ai piani comunali e regionali del commercio. Quindi l'iter di convenzionamento di una clinica privata segue le regole normali, con tanto di gara nel caso le richieste di convenzionamento fossero superiori all'offerta di posti da parte della Regione." tanto certo non è.

In questo contesto la famosa consulenza dovrebbe chiarire questa questione.

 

Detto questo, se l'interpretazione corretta fosse la tua, possibile che Bandux abbia armato tutto sto casino (immagino spendendo diversi soldini) per andare a sbattere contro un muro ben segnalato e visibile da 100 Km?

Per carità, è possibile che lui (o chi per lui) debba riscuotere qualche favore ma sperare di andare contro interessi consolidati senza avere neanche dalla tua le leggi dello stato mi pare abbastanza strano. Anche per lui.

Bho.

 

 

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10 ore fa, sololaternana ha scritto:

brevissima sintesi:

 

Melasecche, che ha passato l'ora di intervista a dire quanto è bravo, quanto è forte e quante cose ha fatto ecc..., ha riepilogato la situazione dicendo quello che un po' tutti sappiamo (a parte chi fa finta di non voler capire). Tra il 6 e il 10 agosto ci sarà la seconda sessione della conferenza. I problemi su esondabilità del Nera e VIA (valutazione ambientale) sono sicuramente superabili, si attende parere favorevole già in questa seduta perchè gli uffici hanno garantito che faranno in tempo. La partita è sulla sanità e lo ha ribadito anche lui. Ha difeso la scelta di chiedere una consulenza esterna (??) perchè il tema è delicato e innovativo. Ha chiaramente detto che Coletto&co stanno aspettando la consulenza e che se arriverà entro la seconda seduta si esprimeranno di conseguenza. Tra le righe ha fatto intuire che la consulenza probabilmente non arriverà e si dovrà attendere un'altra convocazione per settembre. E' parso in difficoltà, schivando le domande quando gli hanno chiesto perchè i colleghi perugini del suo schieramento politico non si sono mostrati entusiasti al progetto (vedi coletto, la buzzicona e altri).  In generale è parso fiducioso, pur non promettendo niente.

Nota importante, ha ribadito, ancora, se ce ne fosse bisogno, che il procedimento non darebbe oggi alcuna convenzione a Bandecchi ma solo l'impegno nel piano regionale che SE la clinica avrà standard adeguati, SE supererà l'accreditamento, SE avrà un punteggio di merito superiore alle altre cliniche ecc...ecc..., a posteriori avrà garantiti i posti previsti nel progetto. Un impegno per il futuro subordinato alla verifica di tutti i requisiti una volta costruita.

 

Paparelli, che ho visto 15 minuti, ha rifiutato il dibattito con Melasecche, accettando solo di andare in studio dopo da solo. E già questo spiega abbastanza. Poi ha detto che Bandecchi ha buttato i soldi della progettazione (e lui glielo aveva detto) perchè ha sentenziato che il progetto non si può fare. Il motivo è che non si può avere la convenzione prima della costruzione della clinica. Cosa che, come ribadito anche da Melasecche prima, nessuno ha chiesto. Dava proprio l'impressione della posizione viscida "Io vorrei tanto si facesse...ma vedete che non si può. Sarebbe bello ma "purtroppo" c'è un ostacolo insormontabile". E poi ha cercato di spostare la discussione sulla sanità pubblica.

 

Argomento importantissimo, ripeto importantissimo, la tutela della Sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale. battaglia fondamentale ma in alcun modo legata al progetto stadio/clinica.  Personalmente, non capisco perchè non si possano combattere in parallelo le 2 battaglie per la tutela del nostro Ospedale e la realizzazione di stadio e clinica con i suoi 300 posti di lavoro+indotto.

 

Proprio vero che, come ha fatto notare Gigi Scardocci in studio, i perugini si compattano tutti quando è in gioco l'interesse della città. Lottano per ottenere e poi, nelle segrete stanze, lottano tra loro per spartirsi ciò che hanno ottenuto. A Terni, ahimè non è così.


Se saziano co l’aperitivo offerto 

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12 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Purtroppo devo constatare che ancora non sono chiari i termini della questione. Cerco di riassumerli quanto più semplicemente possibile

1) il tema non è quello di avere una convenzione prima (impossibile) del completamento della struttura o dopo. Il tema è quello di avere una "promessa" di convenzione, anche se subordinata al rispetto dei requisiti di legge. Questa "promessa" di convenzione non è contemplata dall'ordinamento.

Potrebbe anche essere così, ma allora il documento pubblico della convenzione della clinica di Foligno come lo interpreti?

 

Firma contratto: 13 marzo 2019

durata contratto: 1.1.2018-31.12.2018

 

Non è una “promessa di convenzione”? Sono stati convenzionati dei posti letto il 13 marzo 2019 per il periodo 1.1.2018-31.12.2018

 

Non sono un uomo di legge, ma solo a me questa pare una promessa di convenzione? 
Del tipo: “ nel 2016 la Regione ha promesso alla clinica la concessione di enne posti letto per il 2018 a patto che fossero garantiti i criteri dì accreditamento, poi ad accreditamento avvenuto, nel 2019 è stato firmato un accordo postumo, …

@longarinivattene! che ne pensi? Ho scritto una stronzata?

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13 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Purtroppo devo constatare che ancora non sono chiari i termini della questione. Cerco di riassumerli quanto più semplicemente possibile

1) il tema non è quello di avere una convenzione prima (impossibile) del completamento della struttura o dopo. Il tema è quello di avere una "promessa" di convenzione, anche se subordinata al rispetto dei requisiti di legge. Questa "promessa" di convenzione non è contemplata dall'ordinamento.

2) non esiste alcuna deroga al piano sanitario regionale prevista della legge stadi (e ci mancherebbe). La legge stadi deroga alle autorizzazioni urbanistiche dei comuni e, per una parte limitata, ai piani comunali e regionali del commercio. Quindi l'iter di convenzionamento di una clinica privata segue le regole normali, con tanto di gara nel caso le richieste di convenzionamento fossero superiori all'offerta di posti da parte della Regione.

3) poiché i ricavi da convenzione sono evidentemente necessari all'equilibrio economico finanziario del progetto, la parte pubblica non può dare in concessione un bene pubblico sulla base di una scommessa. Infatti il convenzionamento è del tutto incerto, soggetto alle regole proprie in materia e alle disponibilità del piano sanitario regionale. Sarebbe come comprendere la vincita al superenalotto nel PEF e basare su questo la fattibilità economica del progetto.

4) per ottenere la certezza di approvazione del progetto basterebbe che la Ternana svincolasse i ricavi da convenzionamento dall'equilibrio economico della concessione e il gioco sarebbe fatto. Ma ovviamente Bandecchi non si fa scappare questa occasione di "pressione" sulle istituzioni regionali, ben sapendo che per le vie normali ottenere 100 posti letto convenzionati anche per interventi particolarmente costosi (e redditizi) sarebbe molto più difficile. Quindi questo è il gioco delle parti e peggio di tutti sono quei politici che speculano sulla questione cercando di rifarsi una verginità come difensori degli interessi di Terni, quando in decenni di (sotto)governo locale hanno, come la maggioranza, agito solo per i propri interessi spesso contrastanti con quelli della comunità ternana.

La mia opinione personale è che chi ha a cuore Terni deve sempre avere a cuore il rispetto totale delle leggi vigenti. Non rispettando le leggi, forzandone l'interpretazione, i gruppi di potere hanno affossato questo territorio. La vera lotta contro questo sistema è una lotta per la legalità. Pensare a una rivincita sul piano dell'intrigo di palazzo o delle forzature amministrative avrebbe necessariamente respiro corto. Significherebbe sedersi a un tavolo di un gioco truccato, legittimandolo, dove ogni tanto riesci a vincere qualche mano barando anche tu. Alla fine al tavolo resterebbero solo i bari, mentre gli imprenditori sani se ne starebbero comunque alla larga. Significherebbe rinunciare al futuro di questa città per qualche prebenda, che comunque non sarebbe certo a vantaggio della collettività. E' un po' quello che avviene, su altra scala, a livello nazionale.

Infine si potrebbero fare mille commenti sul perché solo in Italia non si riesca a costruire uno stadio senza costruirci attorno case e cliniche. Ma qui andremmo troppo lontano...

Comunque sia entro i primi di novembre dovranno dare questo benedetto parere negativo, con annessa bocciatura del progetto. 
Il tempo corre!

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13 minuti fa, Woodstock'73 ha scritto:

Potrebbe anche essere così, ma allora il documento pubblico della convenzione della clinica di Foligno come lo interpreti?

 

 

Firma contratto: 13 marzo 2019

durata contratto: 1.1.2018-31.12.2018

 

Non è una “promessa di convenzione”? Sono stati convenzionati dei posti letto il 13 marzo 2019 per il periodo 1.1.2018-31.12.2018

 

Non sono un uomo di legge, ma solo a me questa pare una promessa di convenzione? 
Del tipo: “ nel 2016 la Regione ha promesso alla clinica la concessione di enne posti letto per il 2018 a patto che fossero garantiti i criteri dì accreditamento, poi ad accreditamento avvenuto, nel 2019 è stato firmato un accordo postumo, …

@longarinivattene! che ne pensi? Ho scritto una stronzata?

No no assolutamente. Chi ha lavorato dietro a questo progetto lo sa bene ed è ben informato. 

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7 ore fa, Woodstock'73 ha scritto:

Potrebbe anche essere così, ma allora il documento pubblico della convenzione della clinica di Foligno come lo interpreti?

 

 

Firma contratto: 13 marzo 2019

durata contratto: 1.1.2018-31.12.2018

 

Non è una “promessa di convenzione”? Sono stati convenzionati dei posti letto il 13 marzo 2019 per il periodo 1.1.2018-31.12.2018

 

Non sono un uomo di legge, ma solo a me questa pare una promessa di convenzione? 
Del tipo: “ nel 2016 la Regione ha promesso alla clinica la concessione di enne posti letto per il 2018 a patto che fossero garantiti i criteri dì accreditamento, poi ad accreditamento avvenuto, nel 2019 è stato firmato un accordo postumo, …

@longarinivattene! che ne pensi? Ho scritto una stronzata?

Non conosco il contratto e il rapporto che lega la clinica di Foligno alla Regione e comunque la questione è molto complessa tecnicamente, men che mai da affrontare qui. 
Comunque a breve potrò essere più preciso. 

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9 ore fa, Woodstock'73 ha scritto:

Potrebbe anche essere così, ma allora il documento pubblico della convenzione della clinica di Foligno come lo interpreti?

 

 

Firma contratto: 13 marzo 2019

durata contratto: 1.1.2018-31.12.2018

 

Non è una “promessa di convenzione”? Sono stati convenzionati dei posti letto il 13 marzo 2019 per il periodo 1.1.2018-31.12.2018

 

Non sono un uomo di legge, ma solo a me questa pare una promessa di convenzione? 
Del tipo: “ nel 2016 la Regione ha promesso alla clinica la concessione di enne posti letto per il 2018 a patto che fossero garantiti i criteri dì accreditamento, poi ad accreditamento avvenuto, nel 2019 è stato firmato un accordo postumo, …

@longarinivattene! che ne pensi? Ho scritto una stronzata?

Non conosco il caso specifico quindi su quello non posso pronunciarmi.

In generale l'accreditamento è fatto da due distinti atti

a) l'accreditamento: atto unilaterale della Regione che accredita una struttura sanitaria autorizzata a delle prestazioni a carico del servizio sanitario nazionale in base in base alla richiesta pervenuta e alle disponibilità del piano sanitario regionale.

b) contratto: un vero contratto tra regione e struttura sanitaria che disciplina i prezzi e le prestazioni (tipo e livello di servizio)

Ora immagino, ma non lo so ovviamente, che l'atto del 2019 fosse il contratto, mentre la clinica già operava in regime di convenzionamento in base all'atto di convenzionamento precedentemente emesso dalla Regione. Cmq ripeto che nn esiste possibilità di

1) accreditare una struttura non autorizzata

2) accreditare in deroga al piano sanitario regionale utilizzando la legge stadi

3) pretendere che l'accreditamento sia collegato ad un'altra concessione (c'è quella per lo stadio, quindi con essa anche l'accreditamento)

4) includere nel pef di una concessione un ricavo condizionato ad una autorizzazione incerta (possono ovviamente essere, invece, incerti i ricavi dell'attività)

Modificato da Semprerossoverde

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