Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

15 ore fa, Porcino ha scritto:

Singolare questa conferenza dei servizi che approva il passaggio del gasdotto a Colfiorito area altamente sismica, mentre a Terni ce stanno 3000 rischi idrogeologici.

È la stessa logica della soprintendenza, per la quale in tutta l'Umbria ci sono vincoli storici e paesaggistici, mentre a Terni no. 

Di una cosa gli va dato atto: mantengono la linea e sono coerenti. ☹️

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 ore fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Chi ha governato la Regione, nonché il Comune, pressoché ininterrottamente da che queste istituzioni esistono in Umbria è inevitabilmente il principale responsabile della situazione attuale. Nel bene (molto poco per noi) e nel male.

Quindi, mi rivolgo a Paparelli e chi per lui, se avevate idee illuminanti ed illuminate, perché non l’avete tirate fuori nei decenni e decenni in cui avete spadroneggiato?

Troppo facile.

Cinquant’anni di sterile opposizione ve meritate. Per cominciare.

credo non sia corretto parlare di decenni, perché l'affossamento della sanità nell'umbria meridionale è cosa molto recente. gli opedali di terni, narni-amelia e perfino nell'altra provincia a norcia erano ben altra cosa fino a pochi anni fa. adesso in pratica si sono formate gerarchie tali che chi ci governa ha l'unica "decenza" di starsene zitto e muto.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Tra l'altro sull'accentramento della medicina specialistica a PG, sono incazzati anche i conigli, perché ovviamente si sta congestionando mostruosamente il Silvestrini. Per una vita potremmo avere un fronte di protesta regionale unico 

Modificato da paolo65

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, paolo65 ha scritto:

Lucio Caporizzi, storico dirigente apicale della Regione. Interessante questo passaggio (se ancora avessimo bisogno di conferme)...

 Tutto ciò presuppone necessariamente scelte di concentrazione delle risorse e degli sforzi, tenendo presente che mentre per certe funzioni una capillare distribuzione sul territorio è possibile e auspicabile (sostanzialmente i servizi di base), più si sale nella scala dell’eccellenza più è avvertita l’esigenza della concentrazione (alta formazione, ricerca e sanità ad alta intensità tecnologica sono validi esempi). 

almeno questo dice quello che tutti lassù fanno da sempre.

alle voci "(alta formazione, ricerca e sanità ad alta intensità tecnologica)" aggiungerei centri di potere, decisionale e posti di lavoro.

 

crepassero tutti

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
17 minuti fa, BuFERA ha scritto:

credo non sia corretto parlare di decenni, perché l'affossamento della sanità nell'umbria meridionale è cosa molto recente. gli opedali di terni, narni-amelia e perfino nell'altra provincia a norcia erano ben altra cosa fino a pochi anni fa. adesso in pratica si sono formate gerarchie tali che chi ci governa ha l'unica "decenza" di starsene zitto e muto.

Si, esatto. Lo sfacelo degli ultimi 3 anni non si era mai visto. 

Anzi, l'ospedale di Terni è stato un'eccellenza per varie specializzazioni. Gli ospedali di Narni e Spoleto funzionavano bene per alcuni servizi. 

Ovviamente, lo smantellamento del pubblico a favore del privato non è cosa recente, ma è cominciato negli anni 90. Ma qui da noi, ha subito un'accelerazione fortissima proprio negli ultimi 3 anni. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
34 minuti fa, paolo65 ha scritto:

Per una vita potremmo avere un fronte di protesta regionale unico

Me pare da vedelli… 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
48 minuti fa, BuFERA ha scritto:

credo non sia corretto parlare di decenni, perché l'affossamento della sanità nell'umbria meridionale è cosa molto recente. gli opedali di terni, narni-amelia e perfino nell'altra provincia a norcia erano ben altra cosa fino a pochi anni fa. adesso in pratica si sono formate gerarchie tali che chi ci governa ha l'unica "decenza" di starsene zitto e muto.

Ecco, magari diteglielo che fino a 3 anni fa (cioè fino a quando non è arrivata questa destra) la sanità Umbra era la terza d'Italia ed era benchmark per tutto il territorio nazionale....Almeno le basi

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
37 minutes ago, Lu Generale said:

Si, esatto. Lo sfacelo degli ultimi 3 anni non si era mai visto. 

Anzi, l'ospedale di Terni è stato un'eccellenza per varie specializzazioni. Gli ospedali di Narni e Spoleto funzionavano bene per alcuni servizi. 

Ovviamente, lo smantellamento del pubblico a favore del privato non è cosa recente, ma è cominciato negli anni 90. Ma qui da noi, ha subito un'accelerazione fortissima proprio negli ultimi 3 anni. 

Ulteriore segnale è l’accorpamento dei distretti del nuovo piano sanitario. In tutta l’Umbria passeranno da 12 a 5, ad esempio quelli che erano Terni, Orvieto e Narni-Amelia saranno un solo distretto!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, BuFERA ha scritto:

credo non sia corretto parlare di decenni, perché l'affossamento della sanità nell'umbria meridionale è cosa molto recente. gli opedali di terni, narni-amelia e perfino nell'altra provincia a norcia erano ben altra cosa fino a pochi anni fa. adesso in pratica si sono formate gerarchie tali che chi ci governa ha l'unica "decenza" di starsene zitto e muto.

Parlare di decenni è del tutto corretto, in quanto per decenni la sinistra ha governato Terni e l’Umbria.

Il mio discorso poi non era limitato alla sanità, ma si riferiva a tutta la situazione socio-economica in generale.

Infine, per inciso, io non amo neanche i governanti attuali, né li voto, se questo era il sospetto. Si tratta piuttosto di obiettività: la stessa, perdonami, che manca nel tuo di post.
Forse la distanza non aiuta nella corretta percezione della realtà. 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Parlare di decenni è del tutto corretto, in quanto per decenni la sinistra ha governato Terni e l’Umbria.

Il mio discorso poi non era limitato alla sanità, ma si riferiva a tutta la situazione socio-economica in generale.

Infine, per inciso, io non amo neanche i governanti attuali, né li voto, se questo era il sospetto. Si tratta piuttosto di obiettività: la stessa, perdonami, che manca nel tuo di post.
Forse la distanza non aiuta nella corretta percezione della realtà. 

Se si parla di crisi rispetto al passato, evidentemente in precedenza c'erano aspetti positivi.

Ma quanti decenni dobbiamo andare indietro per trovare l'età dell'oro, quando le cose andavano bene? Leggo tanti post con questo mitico riferimento, ma nessuno mai lo colloca con precisione, né fornisce nomi degli artefici. 

La sx, quella un pó più vera della attuale, ha governato sin dal dopoguerra. Sarà dunque essa l'artefice delle cose positive?

Oppure dobbiamo andare ancora più indietro: le cose positive sono retaggi dell'800 o, meglio ancora, di quando c'era LVI? 

  • Voto Positivo 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Parlare di decenni è del tutto corretto, in quanto per decenni la sinistra ha governato Terni e l’Umbria.

Il mio discorso poi non era limitato alla sanità, ma si riferiva a tutta la situazione socio-economica in generale.

Infine, per inciso, io non amo neanche i governanti attuali, né li voto, se questo era il sospetto. Si tratta piuttosto di obiettività: la stessa, perdonami, che manca nel tuo di post.
Forse la distanza non aiuta nella corretta percezione della realtà. 

Tutto quello che Terni ha sviluppato e prodotto dal dopoguerra fino a 4 anni fa (con una breve parentesi Ciaurro) lo ha fatto con giunte di sinistra e centrosinistra. Parlare dei danni fatti significa non sapere come fosse messa la città prima del benessere vissuto negli ultimi decenni. Poi c'è stata una brutta fase (ultima amministrazione Di centro sinistra) ma non si butta tutto a mare per propaganda o qualunquismo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Lu Generale ha scritto:

Se si parla di crisi rispetto al passato, evidentemente in precedenza c'erano aspetti positivi.

Ma quanti decenni dobbiamo andare indietro per trovare l'età dell'oro, quando le cose andavano bene? Leggo tanti post con questo mitico riferimento, ma nessuno mai lo colloca con precisione, né fornisce nomi degli artefici. 

La sx, quella un pó più vera della attuale, ha governato sin dal dopoguerra. Sarà dunque essa l'artefice delle cose positive?

Oppure dobbiamo andare ancora più indietro: le cose positive sono retaggi dell'800 o, meglio ancora, di quando c'era LVI? 

 

1 ora fa, murphi ha scritto:

Tutto quello che Terni ha sviluppato e prodotto dal dopoguerra fino a 4 anni fa (con una breve parentesi Ciaurro) lo ha fatto con giunte di sinistra e centrosinistra. Parlare dei danni fatti significa non sapere come fosse messa la città prima del benessere vissuto negli ultimi decenni. Poi c'è stata una brutta fase (ultima amministrazione Di centro sinistra) ma non si butta tutto a mare per propaganda o qualunquismo

Siamo andati avanti semplicemente per inerzia facendo esclusivamente affidamento alla grande industria che, a quanto mi risulta, fu voluta agli albori dello stato unitario per motivi di rilevanza strategica. Per la situazione creatasi (unica nel suo genere nel territorio nazionale) rispetto agli standards nazionali, si è vissuto bene nel periodo tra le due guerre, dopo la crisi post bellica degli anni 50 direi altrettanto bene ma dagli anni 80 è iniziata una discesa inesorabile a testimonianza della nequizia e della inettitudine di una classe dirigente che si è guardata bene dal promuovere iniziative di valorizzazione del territorio tenendo scientemente alla larga ogni iniziativa imprenditoriale che non rientrasse nella loro cerchia. Controllare il territorio e mantenere il potere è stata la loro unica preoccupazione. Con un tessuto produttivo come il nostro si aveva tutto il tempo e tutta la possibilità di reinventare e di diversificare le attività promuovendo l'impresa anche non necessariamente autoctona ma è stato preferito il vivacchiare aspettando "l'amico che mette a lavora a me o a mi fijo". E per questi signori è stata la manna dal cielo, ma il tempo ha presentato drammaticamente il suo conto. Scusate ma momentaneamente mi sfugge questo "bene" che è stato fatto, quindi vi chiedo se potete ricordarmi una iniziativa imprenditoriale, volta ad apportare un valore aggiunto, promossa nel nostro territorio che non sia legata a quello che già c'era dalla unità d'Italia o prima della guerra. Grazie.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 ore fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Parlare di decenni è del tutto corretto, in quanto per decenni la sinistra ha governato Terni e l’Umbria.

Il mio discorso poi non era limitato alla sanità, ma si riferiva a tutta la situazione socio-economica in generale.

Infine, per inciso, io non amo neanche i governanti attuali, né li voto, se questo era il sospetto. Si tratta piuttosto di obiettività: la stessa, perdonami, che manca nel tuo di post.
Forse la distanza non aiuta nella corretta percezione della realtà. 

il tema è la sanità, tu stesso tu rivolgi a quanto detto da paparelli.

ho scritto quello che ho scritto per rispetto a quello che sono i fatti, non certo per difendere un partito che non voto e mai ho votato (benché tu mi abbia ormai etichettato). pensi che la sanità nell'umbria meridionale sia sempre stata nelle pessime condizioni in cui si trova ora? se è così, è veramente il mio messaggio che manca di obiettività?

proprio perché ho usufruito della sanità ternana sia in passato, sia recentemente (tanto io quanto la mia famiglia) parlo con cognizione di causa.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

 

Siamo andati avanti semplicemente per inerzia facendo esclusivamente affidamento alla grande industria che, a quanto mi risulta, fu voluta agli albori dello stato unitario per motivi di rilevanza strategica. Per la situazione creatasi (unica nel suo genere nel territorio nazionale) rispetto agli standards nazionali, si è vissuto bene nel periodo tra le due guerre, dopo la crisi post bellica degli anni 50 direi altrettanto bene ma dagli anni 80 è iniziata una discesa inesorabile a testimonianza della nequizia e della inettitudine di una classe dirigente che si è guardata bene dal promuovere iniziative di valorizzazione del territorio tenendo scientemente alla larga ogni iniziativa imprenditoriale che non rientrasse nella loro cerchia. Controllare il territorio e mantenere il potere è stata la loro unica preoccupazione. Con un tessuto produttivo come il nostro si aveva tutto il tempo e tutta la possibilità di reinventare e di diversificare le attività promuovendo l'impresa anche non necessariamente autoctona ma è stato preferito il vivacchiare aspettando "l'amico che mette a lavora a me o a mi fijo". E per questi signori è stata la manna dal cielo, ma il tempo ha presentato drammaticamente il suo conto. Scusate ma momentaneamente mi sfugge questo "bene" che è stato fatto, quindi vi chiedo se potete ricordarmi una iniziativa imprenditoriale, volta ad apportare un valore aggiunto, promossa nel nostro territorio che non sia legata a quello che già c'era dalla unità d'Italia o prima della guerra. Grazie.

sul primo neretto, chi ha vissuto in prima persona il periodo a cui fai riferimento non è molto d'accordo, per quanto ultimamente si cerchi in tutti i modi di idealizzare quegli anni li...

 

sul secondo neretto, la perdita di eccellenze nella sanità ternana è cosa ben più recente.

 

in generale, non mi riferisco al tuo ultimo messaggio, sembra più facile prendersela coi fantasmi del passato che con l'inettitudine di chi sta governando adesso.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bello che ancora si chiacchieri di destra e sinistra. Ma non è che per caso, a prescindere da dove fai la “sterzata”, le sorti dell’Umbria del sud sono sempre le stesse? 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
18 ore fa, Birrocchiu ha scritto:

Bello che ancora si chiacchieri di destra e sinistra. Ma non è che per caso, a prescindere da dove fai la “sterzata”, le sorti dell’Umbria del sud sono sempre le stesse? 

Ma niente niente pure chi ce l'ha messi al "potere" (quindi gli umbri del sud) più de tanto non so? No perchè ricordo che, de destra o sinistra, quelli che vanno al potere sono quelli che la gente ha votato.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dice che mo' vorrebbero ridare peso alle province, anche perché la riforma monca di quello scienziato di Delrio non è che può durare in eterno. In teoria per noi sarebbe un bene... Se non si reinventano mostri su accorpamenti etc. , ma se non erro quella parte era stata dichiarata incostituzionale ai tempi di Monti. Certo per la sanità cambia poco

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 minuti fa, Nambo ha scritto:

É tutto perugiacentrico, anche i sudditi del nord si incazzano 

  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
20 ore fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

 

Siamo andati avanti semplicemente per inerzia facendo esclusivamente affidamento alla grande industria che, a quanto mi risulta, fu voluta agli albori dello stato unitario per motivi di rilevanza strategica. Per la situazione creatasi (unica nel suo genere nel territorio nazionale) rispetto agli standards nazionali, si è vissuto bene nel periodo tra le due guerre, dopo la crisi post bellica degli anni 50 direi altrettanto bene ma dagli anni 80 è iniziata una discesa inesorabile a testimonianza della nequizia e della inettitudine di una classe dirigente che si è guardata bene dal promuovere iniziative di valorizzazione del territorio tenendo scientemente alla larga ogni iniziativa imprenditoriale che non rientrasse nella loro cerchia. Controllare il territorio e mantenere il potere è stata la loro unica preoccupazione. Con un tessuto produttivo come il nostro si aveva tutto il tempo e tutta la possibilità di reinventare e di diversificare le attività promuovendo l'impresa anche non necessariamente autoctona ma è stato preferito il vivacchiare aspettando "l'amico che mette a lavora a me o a mi fijo". E per questi signori è stata la manna dal cielo, ma il tempo ha presentato drammaticamente il suo conto. Scusate ma momentaneamente mi sfugge questo "bene" che è stato fatto, quindi vi chiedo se potete ricordarmi una iniziativa imprenditoriale, volta ad apportare un valore aggiunto, promossa nel nostro territorio che non sia legata a quello che già c'era dalla unità d'Italia o prima della guerra. Grazie.

Veramente la discesa inesorabile è iniziata dopo la grande crisi finanziaria del 2008 che ha mandato a cartoni le economie di mezzo mondo, fino ai primi anni 2000 c'erano le "vacche grasse" e ricordo una Terni con sedi universitarie che aprivano, eventi valentiniani a profusione e di alto livello (basti ricordare l'offerta culturale degli spettacoli che si tenevano al Politeama con personaggi del calibro di Morandi e Gigi Proietti) e gli studios di Papigno dove si giravano film di livello. Sono solo esempi. Per dire che economicamente si stava meglio. Per il resto mi limito a scrivere che la Terni degli anni 50 era molto diversa da quella di oggi, e non necessariamente in peggio. Si è dovuto ricostruire una città intera distrutta dai bombardamenti. Credo che qualche merito alle giunte che hanno lavorato a quel tempo si possa riconoscere no?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 ore fa, murphi ha scritto:

Veramente la discesa inesorabile è iniziata dopo la grande crisi finanziaria del 2008 che ha mandato a cartoni le economie di mezzo mondo, fino ai primi anni 2000 c'erano le "vacche grasse" e ricordo una Terni con sedi universitarie che aprivano, eventi valentiniani a profusione e di alto livello (basti ricordare l'offerta culturale degli spettacoli che si tenevano al Politeama con personaggi del calibro di Morandi e Gigi Proietti) e gli studios di Papigno dove si giravano film di livello. Sono solo esempi. Per dire che economicamente si stava meglio. Per il resto mi limito a scrivere che la Terni degli anni 50 era molto diversa da quella di oggi, e non necessariamente in peggio. Si è dovuto ricostruire una città intera distrutta dai bombardamenti. Credo che qualche merito alle giunte che hanno lavorato a quel tempo si possa riconoscere no?

La crisi del 2008 è stata una crisi a connotazione mondiale; parlando di territori in relazione al trend nazionale da noi la discesa è iniziata molto prima, diciamo alla fine degli anni 80 con i primi tagli al settore pubblico, altamente definito nel nostro territorio, per poi esplodere progressivamente nell' periodo che ricordavi. Se per te le "vacche grasse" sono rappresentate da qualche spettacolo o da qualche sede universitaria aperta per imbonirsi qualche politico un po' più esigente del solito (del 93 al 99 era sindaco Ciaurro) non abbiamo proprio la stessa idea di organicità di sviluppo....apprezzai molto, e fu un'ottima partenza della giunta menzionata, la riqualificazione del centro storico con il restauro di palazzi e residenze, ma purtroppo fu un'esperienza effimera soprattutto per non aver avuto la maggioranza in consiglio. I morsi della crisi nella sanità, per rimanere in tema, abbiamo cominciato a sentirli dopo la riforma Bindi che introdusse criteri di sostenibilità e decentramento sulle regioni, preparando il terreno alla catastrofe post crisi 2008 per i 37 miliardi di tagli dal 2010 al 2019 (governo Berlusconi 12 Monti 13 Letta Renzi Gentiloni Conte 12).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 ore fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

La crisi del 2008 è stata una crisi a connotazione mondiale; parlando di territori in relazione al trend nazionale da noi la discesa è iniziata molto prima, diciamo alla fine degli anni 80 con i primi tagli al settore pubblico, altamente definito nel nostro territorio, per poi esplodere progressivamente nell' periodo che ricordavi. Se per te le "vacche grasse" sono rappresentate da qualche spettacolo o da qualche sede universitaria aperta per imbonirsi qualche politico un po' più esigente del solito (del 93 al 99 era sindaco Ciaurro) non abbiamo proprio la stessa idea di organicità di sviluppo....apprezzai molto, e fu un'ottima partenza della giunta menzionata, la riqualificazione del centro storico con il restauro di palazzi e residenze, ma purtroppo fu un'esperienza effimera soprattutto per non aver avuto la maggioranza in consiglio. I morsi della crisi nella sanità, per rimanere in tema, abbiamo cominciato a sentirli dopo la riforma Bindi che introdusse criteri di sostenibilità e decentramento sulle regioni, preparando il terreno alla catastrofe post crisi 2008 per i 37 miliardi di tagli dal 2010 al 2019 (governo Berlusconi 12 Monti 13 Letta Renzi Gentiloni Conte 12).

A dire la verità tra fine anni '90 e primi del 2000, Terni ha vissuto un quinquennio molto promettente anche dal punto di vista dello sviluppo. La nascita e crescita di realtà come Tubificio, Titania, l'attuale Faurecia, Alcantara e ex Carbolux del gruppo Bayer per la produzione di lastre in policarbonato. Inoltre nel 2001 - a tre anni dall'avvio - il CMM con socio privato Telecom chiuse il primo bilancio in attivo e in quel momento tra aziende localizzate (oggi le chiamerebbero startup) e produzioni tipo "sei forte maestro", ogni giorno ci lavoravano circa 600 persone. Era avviato alla strada di un probabile successo capace di creare finalmente un'economia parallela a quella industriale ad alto valore aggiunto. Ma non siamo stati fortunati. Telecom con la vergognosa scalata di Colaninno ha dismesso tutti gli asset non telefonici disimpegnandosi anche a Terni (un volpone che aveva capito tutto del futuro!), e l'allora Sindaco decise di far subentrare Agarini, allora in auge nella città. Da lì l'inizio della fine. Sono gli anni della nascita ed esplosione della movida, una città viva, giovane che ci veniva invidiata dalle vicine città di Viterbo, Rieti, Spoleto. I tanti ragazzi che venivano a lavorare da Roma per le produzioni nei Teatri di posa, rimanevano sorpresi da tanta vitalità, paragonabile alle vie dei locali di Roma, tanto che diversi presero casa in affitto piuttosto che fare ogni giorno il viaggio in treno. Molti non addetti ai lavori non se ne resero conto, ma quello è stato un treno perso per la strada della riconversione e che, purtroppo, non ricapiterà facilmente.

Modificato da paolo65
  • Mi Piace 1
  • Voto Positivo 3

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, paolo65 ha scritto:

Ma non siamo stati fortunati.

 

4 ore fa, paolo65 ha scritto:

e l'allora Sindaco decise di far subentrare Agarini, allora in auge nella città. Da lì l'inizio della fine.

Strane analogie con la situazione di ora non trovi? Speriamo di essere più.....fortunati stavolta. Un saluto.

  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 ore fa, LU TERNOMETRO ha scritto:

La crisi del 2008 è stata una crisi a connotazione mondiale; parlando di territori in relazione al trend nazionale da noi la discesa è iniziata molto prima, diciamo alla fine degli anni 80 con i primi tagli al settore pubblico, altamente definito nel nostro territorio, per poi esplodere progressivamente nell' periodo che ricordavi. Se per te le "vacche grasse" sono rappresentate da qualche spettacolo o da qualche sede universitaria aperta per imbonirsi qualche politico un po' più esigente del solito (del 93 al 99 era sindaco Ciaurro) non abbiamo proprio la stessa idea di organicità di sviluppo....apprezzai molto, e fu un'ottima partenza della giunta menzionata, la riqualificazione del centro storico con il restauro di palazzi e residenze, ma purtroppo fu un'esperienza effimera soprattutto per non aver avuto la maggioranza in consiglio. I morsi della crisi nella sanità, per rimanere in tema, abbiamo cominciato a sentirli dopo la riforma Bindi che introdusse criteri di sostenibilità e decentramento sulle regioni, preparando il terreno alla catastrofe post crisi 2008 per i 37 miliardi di tagli dal 2010 al 2019 (governo Berlusconi 12 Monti 13 Letta Renzi Gentiloni Conte 12).

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A Perugia hanno presentato il progetto del nuovo stadio. Non ho idea se effettivamente lo faranno mai, ma ho l'impressione che da loro sia tutto più semplice e lineare. Da noi tutto è contorto, a tal punto che si bloccano svariati progetti.

Non mi è chiaro come si regga il loro investimento in termini finanziari.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
15 ore fa, paolo65 ha scritto:

A dire la verità tra fine anni '90 e primi del 2000, Terni ha vissuto un quinquennio molto promettente anche dal punto di vista dello sviluppo. La nascita e crescita di realtà come Tubificio, Titania, l'attuale Faurecia, Alcantara e ex Carbolux del gruppo Bayer per la produzione di lastre in policarbonato. Inoltre nel 2001 - a tre anni dall'avvio - il CMM con socio privato Telecom chiuse il primo bilancio in attivo e in quel momento tra aziende localizzate (oggi le chiamerebbero startup) e produzioni tipo "sei forte maestro", ogni giorno ci lavoravano circa 600 persone. Era avviato alla strada di un probabile successo capace di creare finalmente un'economia parallela a quella industriale ad alto valore aggiunto. Ma non siamo stati fortunati. Telecom con la vergognosa scalata di Colaninno ha dismesso tutti gli asset non telefonici disimpegnandosi anche a Terni (un volpone che aveva capito tutto del futuro!), e l'allora Sindaco decise di far subentrare Agarini, allora in auge nella città. Da lì l'inizio della fine. Sono gli anni della nascita ed esplosione della movida, una città viva, giovane che ci veniva invidiata dalle vicine città di Viterbo, Rieti, Spoleto. I tanti ragazzi che venivano a lavorare da Roma per le produzioni nei Teatri di posa, rimanevano sorpresi da tanta vitalità, paragonabile alle vie dei locali di Roma, tanto che diversi presero casa in affitto piuttosto che fare ogni giorno il viaggio in treno. Molti non addetti ai lavori non se ne resero conto, ma quello è stato un treno perso per la strada della riconversione e che, purtroppo, non ricapiterà facilmente.


 

 

Perfetto

Modificato da chetestraceki

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 12/1/2023 Alle 06:37, LU TERNOMETRO ha scritto:

Precisando che sono favorevole all'abolizione delle regioni, sono convinto che il colore politico, al giorno d'oggi, non sia determinante per lo sviluppo o meno del nostro territorio, e per il fatto di aver avuto uno strapotere ultradecennale della sinistra che ha permesso a quest'ultima di permeare i gangli strategici del comparto pubblico assicurandosi di fatto un governo ombra perenne, e per il quantomeno basso lignaggio della classe dirigente nostrana più disposta "all'accomodamento" che allo scontro anche quando assolutamente necessario. Tutto quello di cui sono stati capaci in decenni di potere di stampo Stalinista sono stati i "regali" da voi piu' volte menzionati e, ciliegina sulla torta, un bel dissesto economico. Altro che opposizione, per conto mio non dovrebbero più proferir verbo da qui all'eternità. Per tornare alla questione stadio: ma per l'accreditamento dei posti letto delle cliniche ad oggi operanti è stato seguito il procedimento "prima costruisci, si passa al vaglio della struttura e poi (semmai) accreditiamo"? Altro che andare di fioretto qui manco la sciabola basta ce vole lu roncio.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.