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Me pizzica me mozzica

disoccupato a Terni ? apri un bar o ristorante

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Hai cambiato lavoro Porcì?

Beh x forza. Tanto della busta paga vedevo solo lu pezzo de carta.

Mo guadagno il doppio e soprattutto l'ex moglie se fa danderculo 😂😂😂😂

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E per chi riesce a resiste per 10 minuti di fila (non ve credete sia facile.... so' superporche assolute... impossibile resiste più di tanto...), abbonamento gratis per un anno!!!

:rotfl2::rotfl2::rotfl2::rotfl2::rotfl2:

Che te metti li tu co lu cronometro? Vecchio porcone! :D

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Beh x forza. Tanto della busta paga vedevo solo lu pezzo de carta.

Mo guadagno il doppio e soprattutto l'ex moglie se fa danderculo 😂😂😂😂

Cioè, famme capì: hai lasciato lu classico posto "sicuru " e te si dato al porta a porta???

Non lo potevi fa come secondo lavoro?

Mo li contributi chi te li paga?

Quando stai male come magni?

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Cioè, famme capì: hai lasciato lu classico posto "sicuru " e te si dato al porta a porta???

Non lo potevi fa come secondo lavoro?

Mo li contributi chi te li paga?

Quando stai male come magni?

Mo intanto sto in aspettativa, perché so arrivato ad un volume de guadagni in cui serve aprire la partita iva. Quindi devo trovare una soluzione.

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Fotti lo stato!

Fotti lo stato?

No, sto valutando appunto x fare tutto in regola e onestamente.

Mo un collega m'ha detto che anche gli statali possono aprire P.I. ma me pare tanto strano, devo sentì il commercialista.

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No, sto valutando appunto x fare tutto in regola e onestamente.

Mo un collega m'ha detto che anche gli statali possono aprire P.I. ma me pare tanto strano, devo sentì il commercialista.

A parte l'aspetto fiscale e il commercialista, informati sulle incompatibilità che ti pone l'esercito, non credo che puoi fa come te pare...

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A parte l'aspetto fiscale e il commercialista, informati sulle incompatibilità che ti pone l'esercito, non credo che puoi fa come te pare...

No incompatibilità non ci sarebbe, te se magnano tutto sul 730 poi..... Ma l'importante è non fare un'attività che lede l'immagine della forza armata.

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A breve apro bordello. Prenotateve.... lu primo mese picchia gratis per tutti gli iscritti!!!

:lhlh::lhlh::lhlh::lhlh::lhlh:

Borgobello Ricuttar' !!!!!!

 

:D:D

 

P.S. Addò apri ??

Modificato da torquemada

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dal MESSAGGERO UMBRIA Pagina:

 

47

 

Gli ebanisti degli yacht puntano al distretto della cantieristica

 

 

--------------------------------------------------------------------------------

 

Gli ebanisti degli yacht puntano al distretto della cantieristica

 

 

'T

 

 

Il problema della vendita della Sgl Carbon sta tutto in quella che si chiama Narni 1: una sterminata teoria di capannoni che nessun imprenditore, al momento sembra desiderare. E lì si sono arenate le trattative. Ma le sue infrastrutture sono così ben messe, che pian piano si stanno avvicinando anche delle nuove aziende per entrare in Narnil. E se si era parlato più volte di Ecarb, che lavora il carbone, ecco allora la notizia che anche la Paolini spa avrebbe chiesto in maniera ufficiosa la possibilità di due ettari di spazi all'interno della fabbrica. E chi pensa che la Paolini sia una falegnameria si sbaglia di grosso in quanto è più grande della stessa Sgl Carbon coi suoi 130 lavoratori e le decine di cantieri sparsi per l'Europa. Sarebbe un grande colpo perché la fabbrica della Paolini si trova in un luogo angusto lungo la Flaminia e così potrebbe espandersi a dismisura. Ma com'è che quello che all'inizio era un ebanista poi sia diventato così grande? «Sono capitato in questo settore quasi per caso: dopo un diploma tecnico, ho iniziato ad arredare negozi ed altro, spinto dalla passione, dalla capacità di fare bene le cose e dalla mia innata manualità. Però mi ha aiutato la fama, arrivata immediatamente, di persona precisa e rispettosa dei tempi, cosa che non sempre gli artigiani hanno». Dopo, solo dopo, quasi trenta anni fa, si è "allargato" ed ha fondato la società, sostanziata da una piccola falegnameria con quattro dipendenti. Ora opera si 130.000 mq coperti e 21.000 attrezzati dove sviluppare le antiche tradizioni artigiane. La vera svolta è stata quando ha incontrato la cantieristica navale, settore affascinante ma di grande difficoltà: «Ormai il nostro fatturato è per il settanta per cento indirizzato verso quel settore». Alla Paolini mettono le mani su barche sempre più grandi, spinti anche da una tecnologia all'avanguardia, sempre più grandi, sino all'ultima, la sua gioia, il Wider di quarantotto metri. «Siamo in un settore dove conta in primis la qualità, poi il rispetto dei tempi di consegna e dopo, solo dopo, il prezzo». Si appoggia, come tutti coloro che operano in Umbria, nella nautica al «cluster» della Confindustria: «E' una iniziativa straordinaria, presa insieme alla Regione: con il cluster gli operatori umbri si presentano come un tutt'uno davanti ai fornitori, alle fiere internazionale». Paolini guarda anche con grande attenzione alla facoltà di ingegneria ternana: «La collaborazione con l'università è davvero importante, ci qualificano nelle scelte dei materiali». A volte non hanno l'incarico di montaggio completo ma sempre uno di loro segue il cantiere, una sorta di «occhio» di Giorgio Paolini, pronto a risolvere problemi. Problemi? «Mancano i lavoratori manuali, siamo pronti a far riapre la scuola per falegnami ed assumerne qualcuno ogni anno. Stiamo perdendo delle manualità importanti».

 

 

Marcello Guerrieri

 

 

 

 

finchè lo dice mepizzica può essere una cazzata e nessuno ci crede

se però lo dice un'azienda come Paolini forse qualcuno ci può anche credere....

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Gli ebanisti degli yacht puntano al distretto della cantieristica

 

 

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Gli ebanisti degli yacht puntano al distretto della cantieristica

 

 

'T

 

 

Il problema della vendita della Sgl Carbon sta tutto in quella che si chiama Narni 1: una sterminata teoria di capannoni che nessun imprenditore, al momento sembra desiderare. E lì si sono arenate le trattative. Ma le sue infrastrutture sono così ben messe, che pian piano si stanno avvicinando anche delle nuove aziende per entrare in Narnil. E se si era parlato più volte di Ecarb, che lavora il carbone, ecco allora la notizia che anche la Paolini spa avrebbe chiesto in maniera ufficiosa la possibilità di due ettari di spazi all'interno della fabbrica. E chi pensa che la Paolini sia una falegnameria si sbaglia di grosso in quanto è più grande della stessa Sgl Carbon coi suoi 130 lavoratori e le decine di cantieri sparsi per l'Europa. Sarebbe un grande colpo perché la fabbrica della Paolini si trova in un luogo angusto lungo la Flaminia e così potrebbe espandersi a dismisura. Ma com'è che quello che all'inizio era un ebanista poi sia diventato così grande? «Sono capitato in questo settore quasi per caso: dopo un diploma tecnico, ho iniziato ad arredare negozi ed altro, spinto dalla passione, dalla capacità di fare bene le cose e dalla mia innata manualità. Però mi ha aiutato la fama, arrivata immediatamente, di persona precisa e rispettosa dei tempi, cosa che non sempre gli artigiani hanno». Dopo, solo dopo, quasi trenta anni fa, si è "allargato" ed ha fondato la società, sostanziata da una piccola falegnameria con quattro dipendenti. Ora opera si 130.000 mq coperti e 21.000 attrezzati dove sviluppare le antiche tradizioni artigiane. La vera svolta è stata quando ha incontrato la cantieristica navale, settore affascinante ma di grande difficoltà: «Ormai il nostro fatturato è per il settanta per cento indirizzato verso quel settore». Alla Paolini mettono le mani su barche sempre più grandi, spinti anche da una tecnologia all'avanguardia, sempre più grandi, sino all'ultima, la sua gioia, il Wider di quarantotto metri. «Siamo in un settore dove conta in primis la qualità, poi il rispetto dei tempi di consegna e dopo, solo dopo, il prezzo». Si appoggia, come tutti coloro che operano in Umbria, nella nautica al «cluster» della Confindustria: «E' una iniziativa straordinaria, presa insieme alla Regione: con il cluster gli operatori umbri si presentano come un tutt'uno davanti ai fornitori, alle fiere internazionale». Paolini guarda anche con grande attenzione alla facoltà di ingegneria ternana: «La collaborazione con l'università è davvero importante, ci qualificano nelle scelte dei materiali». A volte non hanno l'incarico di montaggio completo ma sempre uno di loro segue il cantiere, una sorta di «occhio» di Giorgio Paolini, pronto a risolvere problemi. Problemi? «Mancano i lavoratori manuali, siamo pronti a far riapre la scuola per falegnami ed assumerne qualcuno ogni anno. Stiamo perdendo delle manualità importanti».

 

 

Marcello Guerrieri

 

 

 

 

finchè lo dice mepizzica può essere una cazzata e nessuno ci crede

se però lo dice un'azienda come Paolini forse qualcuno ci può anche credere....

 

Non ho capito in cosa dobbiamo credere ad un altro piuttosto che a te.

 

Non sono d'accordo con lui come non lo ero con te su alcune cose, quando ti dissi per esempio che non ha più senso l'esistenza di un calzolaio oggi giorno quando una riparazione mi costa 15€ mentre un paio di scarpe nuove 25€.

 

Alcuni mestieri non sono più al passo con i tempi, altrimenti nessun mestiere al mondo dovrebbe mai scomparire.

 

PS: nello specifico si parla di falegnameria, ma di gente che sa lavorare il legno esiste e se apre una scuola ben venga, ma è un esempio "sbagliato" perchè la lavorazione del legno è ancora al passo con i tempi, anzi in alcuni settori la si sta riscoprendo.

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Non ho capito in cosa dobbiamo credere ad un altro piuttosto che a te.

 

Non sono d'accordo con lui come non lo ero con te su alcune cose, quando ti dissi per esempio che non ha più senso l'esistenza di un calzolaio oggi giorno quando una riparazione mi costa 15€ mentre un paio di scarpe nuove 25€.

 

Alcuni mestieri non sono più al passo con i tempi, altrimenti nessun mestiere al mondo dovrebbe mai scomparire.

 

PS: nello specifico si parla di falegnameria, ma di gente che sa lavorare il legno esiste e se apre una scuola ben venga, ma è un esempio "sbagliato" perchè la lavorazione del legno è ancora al passo con i tempi, anzi in alcuni settori la si sta riscoprendo.

 

non è affatto un esempio sbagliato anzi

i mestieri che scompaiono , guarda caso sono quelli manuali e di precisione

quest'azienda ti dice una cosa chiara : mancano anche i falegnami

 

e quello che tu dici in termini di "riscoperta" è esattamente quello che intendo io

riscopri proprio perché prima o poi vai a sbattere il muso con il fatto che certi mestieri non li fa più nessuno , mentre invece servono , magari non più come 50 anni fa , ma servono

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non è affatto un esempio sbagliato anzi

i mestieri che scompaiono , guarda caso sono quelli manuali e di precisione

quest'azienda ti dice una cosa chiara : mancano anche i falegnami

 

e quello che tu dici in termini di "riscoperta" è esattamente quello che intendo io

riscopri proprio perché prima o poi vai a sbattere il muso con il fatto che certi mestieri non li fa più nessuno , mentre invece servono , magari non più come 50 anni fa , ma servono

 

Secondo me l'esempio è senza senso, perchè la falegnameria è un mestiere attuale e non anacronistico.

Poi se ci sono poche persone che lo fanno sarà perchè o non paga bene o non piace o non so il motivo.

Ma è un esempio sbagliato perchè non parliamo di una cosa fuori dal tempo, il legno ancora si usa e lavora per mobili e altro. Il falegname non è solo il signore con la pialla che realizza un pezzo ma anche quello che taglia i pezzi per fare i mobili all'ikea.

Inoltre bisogna vedere se la questione è di portata generale o relativa a quest'azienda che magari richiede competenze specifiche che per motivi anche di esperienza qui nel locale non abbiamo.

Non è che siccome lo dice un'azienda allora il mercato dei falegnami è chiuso.

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Secondo me l'esempio è senza senso, perchè la falegnameria è un mestiere attuale e non anacronistico.

Poi se ci sono poche persone che lo fanno sarà perchè o non paga bene o non piace o non so il motivo.

Ma è un esempio sbagliato perchè non parliamo di una cosa fuori dal tempo, il legno ancora si usa e lavora per mobili e altro. Il falegname non è solo il signore con la pialla che realizza un pezzo ma anche quello che taglia i pezzi per fare i mobili all'ikea.

Inoltre bisogna vedere se la questione è di portata generale o relativa a quest'azienda che magari richiede competenze specifiche che per motivi anche di esperienza qui nel locale non abbiamo.

Non è che siccome lo dice un'azienda allora il mercato dei falegnami è chiuso.

 

i mestieri diventano anacronistici nel momento in cui non li vuole fare più nessuno oppure ci sono cambiamenti epocali

 

oppure cambiano: una volta il cavallo era il mezzo di locomozione , per cui fare selle o ferri da cavallo erano mestieri di base ora fare selle e ferri da cavallo vuol dire rivolgersi ad un pubblico selezionato e ristretto, ma non vuol dire che non serva farli

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i mestieri diventano anacronistici nel momento in cui non li vuole fare più nessuno oppure ci sono cambiamenti epocali

 

oppure cambiano: una volta il cavallo era il mezzo di locomozione , per cui fare selle o ferri da cavallo erano mestieri di base ora fare selle e ferri da cavallo vuol dire rivolgersi ad un pubblico selezionato e ristretto, ma non vuol dire che non serva farli

 

Non capisco il tuo esempio, avvalora la mia posizione.

Guarda che è quello che ti dissi io tempo indietro con l'esempio del calzolaio. Un tempo in una città ne servivano 30, oggi 2 magari sono sufficienti.

Maniscalchi ce ne sono infatti, e guadagnano anche gran bene proprio perchè pochi.

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infatti non è detto che uno dei due abbia "torto" o "ragione"

il clou su cui insisto , perché ne sono convinto è che i mestieri manuali sono ancora un appiglio contro la disoccupazione , specie se cominciano a scarseggiare

 

e poi tanto alla fine , uno può sempre aprire un bar o un ristorante no?

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