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David

UNICUSANO NUOVA PROPRIETÀ DELLA TERNANA CALCIO

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Unicusano. Nomen omen.

giugno 27, 2017 Yuri CapocciaBattaglie

I latini utilizzavano la locuzione nomen omen, a proposito del nome di una persona o di una cosa, per affermare che in quel nome risiedeva già il destino della persona o della cosa.

 

Lo avranno pensato in passato i tifosi del Fondi, lo staranno pensando in questi giorni quelli della Ternana.

 

Cosa lega le due squadre? Il nome. Unicusano è una tra le più grandi università telematiche italiane, istituite nel 2005 dalla Ministra Moratti, il cui unico fine è il profitto. Atenei gestiti secondo logiche aziendali: nel 2013, la stessa Unicusano ha sospeso per un mese dal lavoro e dalla retribuzione la ricercatrice Alida Clemente per aver scritto un articolo in cui si denunciavano le condizioni lavorative dei ricercatori presso le università telematiche, snaturate dai carichi suppletivi di lavoro come il tutoraggio.

 

L’offerta didattica Unicusano, assunta a brand, come ogni altra merce ha bisogno di una pubblicizzazione per aumentare costantemente i suoi spazi di mercato. Per questo motivo, l’amministratore delegato dell’ateneo, l’imprenditore livornese Stefano Bandecchi, nel novembre del 2014 entra nel mondo del calcio acquistando il Fondi Calcio, dopo aver tentato invano di acquisire Livorno, Grosseto e Lucchese.

 

L’operazione non è la semplice sponsorizzazione, ma è qualcosa di più radicale. Il nuovo patron decide di cambiare il nome del club in Unicusano Fondi Calcio. Il modello è lo stesso utilizzato in Austria e in Germania dalla Red Bull: smantellare la storia della squadra, nel caso del Fondi quasi centenaria, per pubblicizzare il brand della nuova proprietà. La sponsorizzazione non è più lo strumento per ottenere migliori risultati sportivi, ma diventa l’essenza stessa della società, nella quale svaniscono storia e colori, arrivando persino ad intaccare il nome, che è per definizione depositario dell’identità. Non più una squadra dove si riconoscono la città di Fondi e i suoi tifosi, ma un marchio da promuovere, tanto da essere definita nelle cronache calcistiche come “la squadra della ricerca”.

 

L’orizzonte del progetto sportivo dell’Unicusano a Fondi è legato alla risonanza mediatica che la squadra può garantire. Di conseguenza qualora si presentino opportunità più redditizie il disimpegno sarebbe assicurato. Non parliamo di una caso ipotetico, ma è quello che è successo nelle scorse settimane.

 

Il presidente della Ternana Simone Longarini al termine della stagione, dopo una salvezza acciuffata all’ultima giornata, decide di cedere la squadra, con grande soddisfazione dei tifosi. Tuttavia, il rischio è il fallimento. Un disastro per i tifosi e per la città, già martoriata dalla crisi economica e politica. Un’occasione imperdibile per Unicusano. Terni, oltre ad avere una densità di abitanti tra le più alte d’Italia, come affermato da Stefano Ranucci – direttore operativo dell’Unicusano – ha una storia di maggior prestigio rispetto al Fondi, con molte partecipazioni ai campionati di cadetteria e addirittura due nella massima serie.

 

Come per la squadra laziale anche per quella umbra il percorso è il medesimo. Il 21 giugno l’Unicusano formalizza l’acquisto della Ternana, contestualmente alla cessione, a causa del regolamento che vieta la doppia proprietà, dell’Unicusano Fondi Calcio ad Antonio Pezone, Presidente del Racing Roma. Dopo neanche tre anni si conclude così l’esperienza dell’Unicusano a Fondi, con una promozione in Lega Pro, ma soprattutto con le mancate promesse e l’infamia del cambio del nome, che ora fortunatamente tornerà ad essere quello di sempre. Le parole con le quali si conceda l’oramai ex-patron Bandecchi, confermano come il Fondi sia stato per Unicusano un semplice trampolino di lancio: «In questo momento nel mio cuore c’è tristezza, perché ho dovuto cedere la squadra di Fondi, quella che ci ha aiutato ad arrivare fino qui». E qui sta per Terni.

 

Tornando alle fere, mentre è attualmente al vaglio della Federazione l’ipotesi del cambio del nome in “Unicusano con Ternana”, la nuova società già si è presentata, ricalcando le stesse modalità con le quali si presentò al Fondi: campagna mediatica massiccia, cambio del nome, promesse mirabolanti e scontento per i tifosi. Unicusano sa bene come muoversi con i media: sabato, domenica e lunedì sono apparsi sul Corriere dello Sport degli inserti speciali dedicati alla nuova società, alla storia ed ai tifosi della Ternana. Nel primo di questi inserti, oltre a presentare il simbolo con la nuova denominazione, si domandano: «Come si fa a diventare invincibili? Con il senso di appartenenza. Con il nome e la storia dell’Unicusano, che questo senso di appartenenza lo rafforzerà nel doveroso rispetto che ha chi è appena giunto in città». Ci chiediamo con che coraggio parlano di appartenenza e di rispetto quando il primo atto della nuova proprietà è il tentativo di cambiare il nome della squadra.

 

Di fronte questa ipotesi c’è sempre una divisione tra i tifosi: chi è favorevole per scongiurare il rischio fallimento e chi invece non si rassegna di fronte questa possibilità. A rinfoltire il primo gruppo di tifosi, arrivano, puntuali, le promesse dell’Unicusano: un grande mercato e serie A nel giro di due anni. A Fondi gli anni promessi erano cinque, ma nonostante questo, alcuni gruppi di tifosi hanno deciso di non seguire più la squadra, rifiutandosi di essere una protuberanza di Unicusano. Anche a Terni, una parte dei tifosi si è dichiarata contraria alla nuova proprietà, promuovendo soluzioni alternative nel rispetto della storia della squadra.

 

Una doverosa parentesi va aperta anche sulla gestione sportiva dell’Unicusano: oltre a non aver rinnovato il contratto a Fabio Liverani, apprezzato dai tifosi per aver condotto contro ogni speranza i rossoverdi alla salvezza, a Terni sono arrivati direttore sportivo, allenatore e giocatori direttamente da Fondi, come un normale spostamento della sede societaria. Quest’ultimi hanno una caratteristica in comune: l’italianità. Su imposizione di Bandecchi, l’Unicusano può acquistare soltanto giocatori italiani nel nome della crescita del calcio nostrano, ispirandosi a due modelli agli antipodi, come l’Athletic Club e il Sassuolo. Una politica poco condivisibile ma legittima se non fosse che, dietro a questa copertura, ci sono dubbi sulle reali ragioni, che invece trovano un appiglio al passato nel Movimento sociale italiano del presidente. Dubbi confermati anche da una prima schermaglia con gli odiati cugini perugini, da lui paragonati, in termini denigratori, agli stranieri.

 

 

 

Come per il Fondi, anche per la Ternana, il futuro sarà legato inscindibilmente alla capacità di attirare attenzione mediatica perché, aldilà delle belle parole di presentazione, Unicusano ha acquistato la squadra per un unico scopo: farne la sua cassa di risonanza. E in questa cassa di risonanza crediamo che non ci sarà più spazio per dare voce a chi non ne ha, come avvenne nell’ottobre del 2014 quando i giocatori della Ternana scesero in campo con il casco giallo degli operai dell’Ast contro i 537 esuberi.

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Lo leggevo oggi pomeriggio, un articolo che dice le cose come stanno: che siamo diventati la versione un pò più complessa dei cartelloni pubblicitari lungo la strada.

beh daje, parecchio più complessa

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Lo leggevo oggi pomeriggio, un articolo che dice le cose come stanno: che siamo diventati la versione un pò più complessa dei cartelloni pubblicitari lungo la strada.

Che poi da sempre e' uno dei principali motivi per cui chi se lo puo' permettere compra le squadre di calcio.

Per dire, Berlusconi era interista, provo' a comprare l'Inter, non gliela vollero vendere, e allora prese il Milan.

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Che poi da sempre e' uno dei principali motivi per cui chi se lo puo' permettere compra le squadre di calcio.

Per dire, Berlusconi era interista, provo' a comprare l'Inter, non gliela vollero vendere, e allora prese il Milan.

Infatti. Ci sono state decine e decine di acquisizioni di squadre di calcio negli ultimi 20 30 anni, ma sta cagata del nome è venuta in mente solo a questi qua. Che culo.

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Unicusano. Nomen omen.

giugno 27, 2017 Yuri CapocciaBattaglie

I latini utilizzavano la locuzione nomen omen, a proposito del nome di una persona o di una cosa, per affermare che in quel nome risiedeva già il destino della persona o della cosa.

 

Lo avranno pensato in passato i tifosi del Fondi, lo staranno pensando in questi giorni quelli della Ternana.

 

Cosa lega le due squadre? Il nome. Unicusano è una tra le più grandi università telematiche italiane, istituite nel 2005 dalla Ministra Moratti, il cui unico fine è il profitto. Atenei gestiti secondo logiche aziendali: nel 2013, la stessa Unicusano ha sospeso per un mese dal lavoro e dalla retribuzione la ricercatrice Alida Clemente per aver scritto un articolo in cui si denunciavano le condizioni lavorative dei ricercatori presso le università telematiche, snaturate dai carichi suppletivi di lavoro come il tutoraggio.

 

L’offerta didattica Unicusano, assunta a brand, come ogni altra merce ha bisogno di una pubblicizzazione per aumentare costantemente i suoi spazi di mercato. Per questo motivo, l’amministratore delegato dell’ateneo, l’imprenditore livornese Stefano Bandecchi, nel novembre del 2014 entra nel mondo del calcio acquistando il Fondi Calcio, dopo aver tentato invano di acquisire Livorno, Grosseto e Lucchese.

 

L’operazione non è la semplice sponsorizzazione, ma è qualcosa di più radicale. Il nuovo patron decide di cambiare il nome del club in Unicusano Fondi Calcio. Il modello è lo stesso utilizzato in Austria e in Germania dalla Red Bull: smantellare la storia della squadra, nel caso del Fondi quasi centenaria, per pubblicizzare il brand della nuova proprietà. La sponsorizzazione non è più lo strumento per ottenere migliori risultati sportivi, ma diventa l’essenza stessa della società, nella quale svaniscono storia e colori, arrivando persino ad intaccare il nome, che è per definizione depositario dell’identità. Non più una squadra dove si riconoscono la città di Fondi e i suoi tifosi, ma un marchio da promuovere, tanto da essere definita nelle cronache calcistiche come “la squadra della ricerca”.

 

L’orizzonte del progetto sportivo dell’Unicusano a Fondi è legato alla risonanza mediatica che la squadra può garantire. Di conseguenza qualora si presentino opportunità più redditizie il disimpegno sarebbe assicurato. Non parliamo di una caso ipotetico, ma è quello che è successo nelle scorse settimane.

 

Il presidente della Ternana Simone Longarini al termine della stagione, dopo una salvezza acciuffata all’ultima giornata, decide di cedere la squadra, con grande soddisfazione dei tifosi. Tuttavia, il rischio è il fallimento. Un disastro per i tifosi e per la città, già martoriata dalla crisi economica e politica. Un’occasione imperdibile per Unicusano. Terni, oltre ad avere una densità di abitanti tra le più alte d’Italia, come affermato da Stefano Ranucci – direttore operativo dell’Unicusano – ha una storia di maggior prestigio rispetto al Fondi, con molte partecipazioni ai campionati di cadetteria e addirittura due nella massima serie.

 

Come per la squadra laziale anche per quella umbra il percorso è il medesimo. Il 21 giugno l’Unicusano formalizza l’acquisto della Ternana, contestualmente alla cessione, a causa del regolamento che vieta la doppia proprietà, dell’Unicusano Fondi Calcio ad Antonio Pezone, Presidente del Racing Roma. Dopo neanche tre anni si conclude così l’esperienza dell’Unicusano a Fondi, con una promozione in Lega Pro, ma soprattutto con le mancate promesse e l’infamia del cambio del nome, che ora fortunatamente tornerà ad essere quello di sempre. Le parole con le quali si conceda l’oramai ex-patron Bandecchi, confermano come il Fondi sia stato per Unicusano un semplice trampolino di lancio: «In questo momento nel mio cuore c’è tristezza, perché ho dovuto cedere la squadra di Fondi, quella che ci ha aiutato ad arrivare fino qui». E qui sta per Terni.

 

Tornando alle fere, mentre è attualmente al vaglio della Federazione l’ipotesi del cambio del nome in “Unicusano con Ternana”, la nuova società già si è presentata, ricalcando le stesse modalità con le quali si presentò al Fondi: campagna mediatica massiccia, cambio del nome, promesse mirabolanti e scontento per i tifosi. Unicusano sa bene come muoversi con i media: sabato, domenica e lunedì sono apparsi sul Corriere dello Sport degli inserti speciali dedicati alla nuova società, alla storia ed ai tifosi della Ternana. Nel primo di questi inserti, oltre a presentare il simbolo con la nuova denominazione, si domandano: «Come si fa a diventare invincibili? Con il senso di appartenenza. Con il nome e la storia dell’Unicusano, che questo senso di appartenenza lo rafforzerà nel doveroso rispetto che ha chi è appena giunto in città». Ci chiediamo con che coraggio parlano di appartenenza e di rispetto quando il primo atto della nuova proprietà è il tentativo di cambiare il nome della squadra.

 

Di fronte questa ipotesi c’è sempre una divisione tra i tifosi: chi è favorevole per scongiurare il rischio fallimento e chi invece non si rassegna di fronte questa possibilità. A rinfoltire il primo gruppo di tifosi, arrivano, puntuali, le promesse dell’Unicusano: un grande mercato e serie A nel giro di due anni. A Fondi gli anni promessi erano cinque, ma nonostante questo, alcuni gruppi di tifosi hanno deciso di non seguire più la squadra, rifiutandosi di essere una protuberanza di Unicusano. Anche a Terni, una parte dei tifosi si è dichiarata contraria alla nuova proprietà, promuovendo soluzioni alternative nel rispetto della storia della squadra.

 

Una doverosa parentesi va aperta anche sulla gestione sportiva dell’Unicusano: oltre a non aver rinnovato il contratto a Fabio Liverani, apprezzato dai tifosi per aver condotto contro ogni speranza i rossoverdi alla salvezza, a Terni sono arrivati direttore sportivo, allenatore e giocatori direttamente da Fondi, come un normale spostamento della sede societaria. Quest’ultimi hanno una caratteristica in comune: l’italianità. Su imposizione di Bandecchi, l’Unicusano può acquistare soltanto giocatori italiani nel nome della crescita del calcio nostrano, ispirandosi a due modelli agli antipodi, come l’Athletic Club e il Sassuolo. Una politica poco condivisibile ma legittima se non fosse che, dietro a questa copertura, ci sono dubbi sulle reali ragioni, che invece trovano un appiglio al passato nel Movimento sociale italiano del presidente. Dubbi confermati anche da una prima schermaglia con gli odiati cugini perugini, da lui paragonati, in termini denigratori, agli stranieri.

 

 

 

Come per il Fondi, anche per la Ternana, il futuro sarà legato inscindibilmente alla capacità di attirare attenzione mediatica perché, aldilà delle belle parole di presentazione, Unicusano ha acquistato la squadra per un unico scopo: farne la sua cassa di risonanza. E in questa cassa di risonanza crediamo che non ci sarà più spazio per dare voce a chi non ne ha, come avvenne nell’ottobre del 2014 quando i giocatori della Ternana scesero in campo con il casco giallo degli operai dell’Ast contro i 537 esuberi.

 

 

Peccato che chi ha scritto questo articolo si è dimenticato una cosa:

 

Quando Unicusano ha preso il Fondi questo era penultimo in serie D e con problemi finanziari (-1 in classifica per colpa della precedente società che faceva fatica).

Con Unicusano ha risalito tutte le posizioni in classifica vincendo i playoff in serie D e vincendo la COPPA ITALIA di serie D....

E poi si è dimenticato che in Lega Pro al primo anno la squadra ha giocato un ottimo calcio ed ha conquistato i play-off....

Piccolo particolare... in uno sport i risultati.... già....

Modificato da LargeFreak

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106 pagine di ripetizioni...io che non leggo tutti i giorni posso garantirvi che tutto ciò è quasi ossessivo... sia dalla parte di chi pensa una cosa o l'altra... sarà il caso di dargli una chiusa?

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106 pagine di ripetizioni...io che non leggo tutti i giorni posso garantirvi che tutto ciò è quasi ossessivo... sia dalla parte di chi pensa una cosa o l'altra... sarà il caso di dargli una chiusa?

scusa se le discussioni su un forum ti danno fastidio, cercheremo di fare più piano, o di mimare i concetti.

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106 pagine di ripetizioni...io che non leggo tutti i giorni posso garantirvi che tutto ciò è quasi ossessivo... sia dalla parte di chi pensa una cosa o l'altra... sarà il caso di dargli una chiusa?

tu vuoi contribuire con i tuoi due messaggi uguali 😂😂😂😂 scherzo eh...non je la faccio manco io a sta appresso a 7/8 nuove pagine per sera però scrivo comunque du cazzate

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tu vuoi contribuire con i tuoi due messaggi uguali 😂😂😂😂 scherzo eh...non je la faccio manco io a sta appresso a 7/8 nuove pagine per sera però scrivo comunque du cazzate

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Non vedo proprio motivo di questo sarcasmo. Il gioco dei mimi fallo con chi vuoi...

 

 

scusa se le discussioni su u nforum ti danno fastidio, cercheremo di fare più piano, o di mimare i concetti.

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Si mi sono accorto ma non sono stato capace di rimuoverlo dal telefono...

Forse dovevo mimarne l'eliminazione ;)

tu vuoi contribuire con i tuoi due messaggi uguali 😂😂😂😂 scherzo eh...non je la faccio manco io a sta appresso a 7/8 nuove pagine per sera però scrivo comunque du cazzate

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Non vedo proprio motivo di questo sarcasmo. Il gioco dei mimi fallo con chi vuoi...

 

 

Il motivo è che se mandi messaggi senza nessun contenuto ma solo per dire "avete rotto il cazzo" e bla bla, nei forum normali te segano dopo 10 minuti.

Qua siamo più tolleranti, al massimo facciamo un pò di sarcasmo.

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Peccato che chi ha scritto questo articolo si è dimenticato una cosa:

 

Quando Unicusano ha preso il Fondi questo era penultimo in serie D e con problemi finanziari (-1 in classifica per colpa della precedente società che faceva fatica).

Con Unicusano ha risalito tutte le posizioni in classifica vincendo i playoff in serie D e vincendo la COPPA ITALIA di serie D....

E poi si è dimenticato che in Lega Pro al primo anno la squadra ha giocato un ottimo calcio ed ha conquistato i play-off....

Piccolo particolare... in uno sport i risultati.... già....

basterebbe che leggessi i commenti dei tifosi del Fondi che trovi in rete e del tifoso che si è iscritto qui. O sei furbo te e i tuoi amici e siamo fessi noi e quelli che scrivono da Fondi o viceversa, fai un po' tu.

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Il motivo è che se mandi messaggi senza nessun contenuto ma solo per dire "avete rotto il cazzo" e bla bla, nei forum normali te segano dopo 10 minuti.

Qua siamo più tolleranti, al massimo facciamo un pò di sarcasmo.

Ora ti rispondo con un concetto chiaro e te lo mimo pure se vuoi...

Se tu ci hai letto "avete rotto il cazzo" è un problema tuo di interpretazione (magari sei più bravo al gioco dei mimi). Il mio era solo un invito a non torturarsi a vicenda.

Se poi qualcuno ha bisogno di ostentare la propria autorità segandomi sarò felice di regalargli il suo momento di gloria.... Si accomodi dunque... :)

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106 pagine di ripetizioni...io che non leggo tutti i giorni posso garantirvi che tutto ciò è quasi ossessivo... sia dalla parte di chi pensa una cosa o l'altra... sarà il caso di dargli una chiusa?

Ma tu che ne pensi, se pensi qualcosa?

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Dove ci saremo noi ci sarà la Ternana

Rilassateve

Più o meno come nel Vangelo...dove sono due o tre riuniti nel mio nome, li sono io in mezzo a loro.

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Peccato che chi ha scritto questo articolo si è dimenticato una cosa:

 

Quando Unicusano ha preso il Fondi questo era penultimo in serie D e con problemi finanziari (-1 in classifica per colpa della precedente società che faceva fatica).

Con Unicusano ha risalito tutte le posizioni in classifica vincendo i playoff in serie D e vincendo la COPPA ITALIA di serie D....

E poi si è dimenticato che in Lega Pro al primo anno la squadra ha giocato un ottimo calcio ed ha conquistato i play-off....

Piccolo particolare... in uno sport i risultati.... già....

No no. non è assolutamente così e occhio a dare informazioni così sbagliate. Quando la Cusano ha preso il Fondi non c'era nessun -1. C'è stato nella stagione successiva per per un pagamento di Irpef di un calciatore che aveva una discrepanza di 400 euro. I "problemi finanziari" come vengono definiti erroneamente non erano "problemi" ma normale gestione: la Cusano non ha salvato nessuno dal fallimento o dai debiti. Quando la Cusano ha rilevato il Fondi, la squadra era esattamente a metà classifica e non penultimo.

Tra la gestione Cusano e quella precedente (o meglio: con rosa allestita dalla precedente proprietà), in Serie D ci sono stati solo e appena 2 punti di differenza, nonostante la rosa della Cusano avesse un monte ingaggi doppio. L'unica differenza è che nell'anno della Cusano il girone era clamorosamente facile e non ci sono state corazzate. La vittoria della Coppa Italia è l'unica differenza ma di fatto non comporta quasi nulla nell'economia di una squadra di D perchè dà un premio di 5000 euro e non ti fa promuovere. Quindi in genere le squadre che lottano per i Pro la giocano infarcite di giovani.

In Lega Pro siamo arrivati decimi all'ultima giornata dopo che per tutto l'anno si è sbandierato come obiettivo arrivare quinti. Posizione alla quale non siamo mai stati vicini.

Non c'è stato un solo risultato sorprendente nella gestione Cusano a Fondi. Sono tutti stati ridimensionamenti di ciò che loro stesso avevano detto, o risultati congrui a quelli della precedente gestione.

Modificato da Emilio_Coi

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Ma tu che ne pensi, se pensi qualcosa?

Io mi sono espresso già.

Purtroppo non mi sento di condannare lo scopo commerciale dell' operazione perché il calcio ormai è fatto unicamente di interessi economici... ed oltre... solo noi tifosi costretti ad assistere passivamente.

Io spero che questo possa dare ritorno anche a noi....tutto qui

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No no. non è assolutamente così e occhio a dare informazioni così sbagliate. Quando la Cusano ha preso il Fondi non c'era nessun -1. C'è stato nella stagione successiva per per un pagamento di Irpef di un calciatore che aveva una discrepanza di 400 euro. I "problemi finanziari" come vengono definiti erroneamente non erano "problemi" ma normale gestione: la Cusano non ha salvato nessuno dal fallimento o dai debiti. Quando la Cusano ha rilevato il Fondi, la squadra era esattamente a metà classifica e non penultimo.

Tra la gestione Cusano e quella precedente (o meglio: con rosa allestita dalla precedente proprietà), in Serie D ci sono stati solo e appena 2 punti di differenza, nonostante la rosa della Cusano avesse un monte ingaggi doppio. L'unica differenza è che nell'anno della Cusano il girone era clamorosamente facile e non ci sono state corazzate. La vittoria della Coppa Italia è l'unica differenza ma di fatto non comporta quasi nulla nell'economia di una squadra di D perchè dà un premio di 5000 euro e non ti fa promuovere. Quindi in genere le squadre che lottano per i Pro la giocano infarcite di giovani.

In Lega Pro siamo arrivati decimi all'ultima giornata dopo che per tutto l'anno si è sbandierato come obiettivo arrivare quinti. Posizione alla quale non siamo mai stati vicini.

Non c'è stato un solo risultato sorprendente nella gestione Cusano a Fondi. Sono tutti stati ridimensionamenti di ciò che loro stesso avevano detto, o risultati congrui a quelli della precedente gestione.

visto il tono degli articoli, purtroppo quest'anno dovremo abituarci a leggere una marea di cazzate sui giornali

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No no. non è assolutamente così e occhio a dare informazioni così sbagliate. Quando la Cusano ha preso il Fondi non c'era nessun -1. C'è stato nella stagione successiva per per un pagamento di Irpef di un calciatore che aveva una discrepanza di 400 euro. I "problemi finanziari" come vengono definiti erroneamente non erano "problemi" ma normale gestione: la Cusano non ha salvato nessuno dal fallimento o dai debiti. Quando la Cusano ha rilevato il Fondi, la squadra era esattamente a metà classifica e non penultimo.

Tra la gestione Cusano e quella precedente (o meglio: con rosa allestita dalla precedente proprietà), in Serie D ci sono stati solo e appena 2 punti di differenza, nonostante la rosa della Cusano avesse un monte ingaggi doppio. L'unica differenza è che nell'anno della Cusano il girone era clamorosamente facile e non ci sono state corazzate. La vittoria della Coppa Italia è l'unica differenza ma di fatto non comporta quasi nulla nell'economia di una squadra di D perchè dà un premio di 5000 euro e non ti fa promuovere. Quindi in genere le squadre che lottano per i Pro la giocano infarcite di giovani.

In Lega Pro siamo arrivati decimi all'ultima giornata dopo che per tutto l'anno si è sbandierato come obiettivo arrivare quinti. Posizione alla quale non siamo mai stati vicini.

Non c'è stato un solo risultato sorprendente nella gestione Cusano a Fondi. Sono tutti stati ridimensionamenti di ciò che loro stesso avevano detto, o risultati congrui a quelli della precedente gestione.

minchia, ha distrutto i miei sogni di gloria 😑

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Io mi sono espresso già.

Purtroppo non mi sento di condannare lo scopo commerciale dell' operazione perché il calcio ormai è fatto unicamente di interessi economici... ed oltre... solo noi tifosi costretti ad assistere passivamente.

Io spero che questo possa dare ritorno anche a noi....tutto qui

Quindi il ruolo del tifoso è solo quello di applaudire e incitare allo stadio o dal divano (meglio il divano perché porta più soldi alle società e quindi forse qualche ritorno in piu anche al tifoso?). É così? Modificato da passaparola

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Ora ti rispondo con un concetto chiaro e te lo mimo pure se vuoi...

Se tu ci hai letto "avete rotto il cazzo" è un problema tuo di interpretazione (magari sei più bravo al gioco dei mimi). Il mio era solo un invito a non torturarsi a vicenda.

Se poi qualcuno ha bisogno di ostentare la propria autorità segandomi sarò felice di regalargli il suo momento di gloria.... Si accomodi dunque... :)

se volevo farlo l'avevo già fatto, tranquillo ;)

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