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alien

ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

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12 minuti fa, Apacchione ha scritto:

Poi piantano alberelli che minimo necessitano di dieci anni prima di apportare una buona quantità di ossigeno 

Esatto. Quelli che sopravvivono poi...☹️

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6 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Tra le varie soluzioni, mi hanno girato anche questa. Si tratta di un sistema chiamato teli antiradici. 

Molte città si sono distinte nella cura dei pini: Cervia, Milano Marittima, Benevento, Carrara, la regione Lazio con un programma apposito anche contro i parassiti, ecc. 

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Non era a conoscenza di questo tipo di manutenzione, che comunque immagino abbia dei costi non indifferenti (mia ipotesi, da profano).

Più in generale, io credo che in illo tempore sarebbe stato opportuno piantumare delle essenze più facili da gestire: ad esempio i platani, ce ne sono molti in città, sono (dal mio punto di vista) bellissimi e credo che siano più facilmente gestibili dei pini marittimi.

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9 ore fa, alien ha scritto:

Non era a conoscenza di questo tipo di manutenzione, che comunque immagino abbia dei costi non indifferenti (mia ipotesi, da profano).

Più in generale, io credo che in illo tempore sarebbe stato opportuno piantumare delle essenze più facili da gestire: ad esempio i platani, ce ne sono molti in città, sono (dal mio punto di vista) bellissimi e credo che siano più facilmente gestibili dei pini marittimi.

I costi li ignoro, ma da qualche parte lo fanno. Diciamo che in generale tutte le manutenzioni hanno costi più alti. Per questo non le fanno.

Ma poi se qualcosa va storto, la colpa è delle piante. Se una pianta la inserisci in un contesto urbano, devi poi curarla. Non puoi tagliarla senza prima non aver fatto nulla per evitare problemi e disagi. 

A mio parere, è una logica davvero miope e anche un pò irritante.    

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1 ora fa, Il Cobra ha scritto:

ma la lega non li risolveva sti problemi di degrado?

 

prima si proponevano di prevenirli, ora si lamentano che è colpa dell'inciviltà e dell'educazione?

 

lo facevano tutti, anche gli altri di prima eh.

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51 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

I costi li ignoro, ma da qualche parte lo fanno. Diciamo che in generale tutte le manutenzioni hanno costi più alti. Per questo non le fanno.

Ma poi se qualcosa va storto, la colpa è delle piante. Se una pianta la inserisci in un contesto urbano, devi poi curarla. Non puoi tagliarla senza prima non aver fatto nulla per evitare problemi e disagi. 

A mio parere, è una logica davvero miope e anche un pò irritante.    

Sull'articolo che hai linkato dice questo:

Esistono sistemi o tecnologie per risolvere in maniera permanente il problema delle radici? 

La risposta è teoricamente affermativa, anche se articolata. In sede di impianto, ad esempio, si possono creare dei substrati artificiali che simulino le condizioni per le quali i Pini sono stati plasmati dall’evoluzione, pur evitando i carichi orientati sulle radici corda. La soluzione più ovvia è quella di predisporre dei substrati tipo terre-pierre (structural soils, in inglese), ovvero costituiti da materiale inerte, stabilizzato per rullatura ma dotato di macro-pori ed interstizi occupati da terreno di coltivo. Su impianti esistenti, l’unica soluzione è quella di elevare il piano di campagna, “annegando” le radici corda in miscele di sabbia e ghiaia più o meno stabilizzate; ma non sempre questo è possibile … Si possono poi adottare anche barriere verticali rigide che, quando posate con un po’ di accorgimenti, possono evitare le “fughe” radicali in orizzontale. Del tutto inefficaci, almeno nella mia esperienza, si rivelano invece i teli anti-radice, almeno nei casi in cui permanga la sollecitazione orientata delle radici corda.

 

Che è più o meno quello che ricordo fosse il discorso quando i pini furono abbattuti in via turati. In pratica avresti dovuto reinventarti la strada da un lato, e non so cosa dal lato dei palazzi (visto che quelli hanno le porte a livello del piano di campagna e in certi punti il marciapiede già strettissimo)

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46 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Sull'articolo che hai linkato dice questo:

Esistono sistemi o tecnologie per risolvere in maniera permanente il problema delle radici? 

La risposta è teoricamente affermativa, anche se articolata. In sede di impianto, ad esempio, si possono creare dei substrati artificiali che simulino le condizioni per le quali i Pini sono stati plasmati dall’evoluzione, pur evitando i carichi orientati sulle radici corda. La soluzione più ovvia è quella di predisporre dei substrati tipo terre-pierre (structural soils, in inglese), ovvero costituiti da materiale inerte, stabilizzato per rullatura ma dotato di macro-pori ed interstizi occupati da terreno di coltivo. Su impianti esistenti, l’unica soluzione è quella di elevare il piano di campagna, “annegando” le radici corda in miscele di sabbia e ghiaia più o meno stabilizzate; ma non sempre questo è possibile … Si possono poi adottare anche barriere verticali rigide che, quando posate con un po’ di accorgimenti, possono evitare le “fughe” radicali in orizzontale. Del tutto inefficaci, almeno nella mia esperienza, si rivelano invece i teli anti-radice, almeno nei casi in cui permanga la sollecitazione orientata delle radici corda.

Che è più o meno quello che ricordo fosse il discorso quando i pini furono abbattuti in via turati. In pratica avresti dovuto reinventarti la strada da un lato, e non so cosa dal lato dei palazzi (visto che quelli hanno le porte a livello del piano di campagna e in certi punti il marciapiede già strettissimo)

Si, le soluzioni ci sono. Non sempre sono applicabili, certo. Nel caso specifico di via Borsi, molti esperti interpellati dalle associazioni ritengono che si potesse fare di meglio. A cominciare dall'unica perizia autorizzata dal comune, fatta "a vista". 

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13 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Tra le varie soluzioni, mi hanno girato anche questa. Si tratta di un sistema chiamato teli antiradici. 

Molte città si sono distinte nella cura dei pini: Cervia, Milano Marittima, Benevento, Carrara, la regione Lazio con un programma apposito anche contro i parassiti, ecc. 

image.png.88cd65eea43d0ef42a5fa82e2a5f2d64.png

 

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scusa ma queste reti vanno messe quando li piantano? O pure in una situazione simile a via borsi 

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2 ore fa, Razzotico ha scritto:


scusa ma queste reti vanno messe quando li piantano? O pure in una situazione simile a via borsi 

Dal disegno direi che si possono mettere tranquillamente dopo 

non so a quali costi … a braccio direi che devi distruggere strada e/o marciapiede e rifare tutto.

Certo a livello estetico è tutta un’altra storia 

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4 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Si, le soluzioni ci sono. Non sempre sono applicabili, certo. Nel caso specifico di via Borsi, molti esperti interpellati dalle associazioni ritengono che si potesse fare di meglio. A cominciare dall'unica perizia autorizzata dal comune, fatta "a vista". 

Sarebbe un salasso per i comuni (tutti, non solo quello di Terni). La realtà è che fu una scelta errata quella di mettere i pini, ma è una scelta che risale a 70/80 anni fa! 
 

La manutenzione che dici tu è stata fatta sia alle strade (che ancora esistono) che ai pini (che seppure molti lo neghino, negli anni sono stati potati, altrimenti ai tempi di oggi non li avresti raccontati). 
 

Ora possiamo incazzarci quanto ci pare, io stesso rabbrividisco dalla vista di Via Borsi, ma qualcosa andava fatto e se piantumano nuove specie (viale dello stadio con i platani è meravigliosa), non vedo quale possa essere il problema. 
 

Poi certo, se uno pensa che tolta una pianta di 50cm di diametro ne mettono un’altra di diversa specie e già cresciuta, allora sto zitto. 

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Il 30/8/2022 Alle 16:33, FURIOUS ha scritto:

Sarebbe un salasso per i comuni (tutti, non solo quello di Terni). La realtà è che fu una scelta errata quella di mettere i pini, ma è una scelta che risale a 70/80 anni fa! 

La manutenzione che dici tu è stata fatta sia alle strade (che ancora esistono) che ai pini (che seppure molti lo neghino, negli anni sono stati potati, altrimenti ai tempi di oggi non li avresti raccontati). 

Ora possiamo incazzarci quanto ci pare, io stesso rabbrividisco dalla vista di Via Borsi, ma qualcosa andava fatto e se piantumano nuove specie (viale dello stadio con i platani è meravigliosa), non vedo quale possa essere il problema. 

Poi certo, se uno pensa che tolta una pianta di 50cm di diametro ne mettono un’altra di diversa specie e già cresciuta, allora sto zitto. 

Alcuni comuni le curano le piante, ho riportato solo alcuni esempi, ma ce ne sono anche altri. Poi, ce ne sono anche tanti come Terni che scelgono diversamente...sono scelte, appunto. 

La manutenzione adeguata non viene fatta da almeno 15-20 anni. Non solo ai pini, basti pensare agli olmi di piazza dell'olmo, alla Passeggiata, ecc. 

Il problema delle nuove piantumazioni rispetto agli alberi di 20-80 anni, l'ho già detto, riguarda il differente livello di ossigenazione che possono garantire. Una differenza enorme, tanto più in una città come Terni. E mettici che una buona parte delle nuove piante muore dopo poco (basta farsi un giro in città). 

Infine, non so te, ma io, da non antropocentrico, provo tristezza per le piante, e per l'uomo che si sente in diritto di fare e disfare con la natura...non prendermi per naif! 😁

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Pare che proprio in questo momento un albero si sia "accasciato"??? sull'edicola di via battisti, zona Cardeto. 

Ho visto proprio ora un breve video di Galileo con i vigili del fuoco intervenuti sul posto. 

Ancora un pino? O altro? Si fa il monitoraggio delle piante? Oppure solo motosega? Con questo clima più estremo credo che serva maggiore attenzione per evitare incidenti e motoseghe. 

  • Voto Positivo 1

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6 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Alcuni comuni le curano le piante, ho riportato solo alcuni esempi, ma ce ne sono anche altri. Poi, ce ne sono anche tanti come Terni che scelgono diversamente...sono scelte, appunto. 

La manutenzione adeguata non viene fatta da almeno 15-20 anni. Non solo ai pini, basti pensare agli olmi di piazza dell'olmo, alla Passeggiata, ecc. 

Il problema delle nuove piantumazioni rispetto agli alberi di 20-80 anni, l'ho già detto, riguarda il differente livello di ossigenazione che possono garantire. Una differenza enorme, tanto più in una città come Terni. E mettici che una buona parte delle nuove piante muore dopo poco (basta farsi un giro in città). 

Infine, non so te, ma io, da non antropocentrico, provo tristezza per le piante, e per l'uomo che si sente in diritto di fare e disfare con la natura...non prendermi per naif! 😁

Oggi è tutta una questione di denaro, quanto costa la manutenzione? Quanto costa la messa a dimora dei teli antiradici? Soldi, solo quelli contano.

Pongo una domanda, quanto vale in denaro un albero monumentale e dove finisce tutta questa legna? Ha un valore l'ossigeno e la purificazione dell'aria e il raffrescamento? A volte il prezzo da pagare è molto più alto di quello che sembra.

  • Grazie 1

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1 ora fa, Lu Generale ha scritto:

Pare che proprio in questo momento un albero si sia "accasciato"??? sull'edicola di via battisti, zona Cardeto. 

Ho visto proprio ora un breve video di Galileo con i vigili del fuoco intervenuti sul posto. 

Ancora un pino? O altro? Si fa il monitoraggio delle piante? Oppure solo motosega? Con questo clima più estremo credo che serva maggiore attenzione per evitare incidenti e motoseghe. 

So sti cazzo de pini che non vanno bene. Al lavoro in 3 ne so cascati giù 2 e de conseguenza l'hanno fatti taglià anche altri che stavano mezzi appennicati. In più sfasciano le strade.... Si piante che vanno tanto in altezza ma le radici non vanno in profondità, quindi oltre a scassà la strada diventano anche instabili e pericolose.

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Il 30/8/2022 Alle 00:22, Lu Generale ha scritto:

Tra le varie soluzioni, mi hanno girato anche questa. Si tratta di un sistema chiamato teli antiradici. 

Molte città si sono distinte nella cura dei pini: Cervia, Milano Marittima, Benevento, Carrara, la regione Lazio con un programma apposito anche contro i parassiti, ecc. 

image.png.88cd65eea43d0ef42a5fa82e2a5f2d64.png

 

image.png.bad71441093b4614a4f81c4492975b4c.png

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Io lavoro nella regione Lazio, sto pini li hanno tagliati tutti.

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Il 31/8/2022 Alle 23:29, Lu Generale ha scritto:

Pare che proprio in questo momento un albero si sia "accasciato"??? sull'edicola di via battisti, zona Cardeto. 

Ho visto proprio ora un breve video di Galileo con i vigili del fuoco intervenuti sul posto. 

Ancora un pino? O altro? Si fa il monitoraggio delle piante? Oppure solo motosega? Con questo clima più estremo credo che serva maggiore attenzione per evitare incidenti e motoseghe. 

comunque la cura degli alberi va portata avanti da professionisti. no da operai dotati di motosega che capitozzano a destra e manca. ho visto operai dare di motosega lasciando strappi di corteccia impressionanti. già con la motosega la superfice tagliata ed esposta quindi a spore, muffe, batteri ecc. è maggiore. ma veder anche fare mezzi tagli a motosega e poi tirare giù a mano il ramo creando strappi esposti allucinanti è surreale. avoglia a parlare di incidenti poi. l'albero sdrumato riparte subito per riportare in equilibrio diciamo 1:1 la quantità di rami rispetto alla quantità di radici. inoltre, oltre a svilupparsi verso l'alto con squilibrio, con la capitozzatura i nuovi rami crescono più lontani dal "midollo" centrale del tronco o ramo principale e quindi la probabilità di spezzarsi, cadere ecc è sempre più alta.

 

Modificato da classe86_

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4 ore fa, Aghy ha scritto:

https://umbria7.it/2022/09/terni-parcheggio-a-cielo-aperto-la-citta-delle-soste-selvagge/

 

ah che bellezza il decoro urbano della lega

 

magari tolgono qualche altro pezzo di area pedonale per fare i parcheggi come a corso vecchio vicino briganti.

  

e perché no, apriamo la ztl

Che schifo e che gente demmerda... incivili e maleducati e spesso gente che viene a farti la paternale a te per chissà quali cazzate. Facessero un vomito, fosse per me rimozione immediata e sequestro del mezzo per 3 mesi, invece qua tutto impunito, basta un permessino stupido e via... fossero obbligati a fare casa in centro o l'ufficio o il negozio... ci stanno tanti palazzi fuori dal centro, villette, centri commerciali, uffici... Annassero a fanculo tutti, maleducati pezzenti.

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46 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Che schifo e che gente demmerda... incivili e maleducati e spesso gente che viene a farti la paternale a te per chissà quali cazzate. Facessero un vomito, fosse per me rimozione immediata e sequestro del mezzo per 3 mesi, invece qua tutto impunito, basta un permessino stupido e via... fossero obbligati a fare casa in centro o l'ufficio o il negozio... ci stanno tanti palazzi fuori dal centro, villette, centri commerciali, uffici... Annassero a fanculo tutti, maleducati pezzenti.


C abbiamo  un tasso de invalidi col suv che scansate 

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2 ore fa, classe86_ ha scritto:

comunque la cura degli alberi va portata avanti da professionisti. no da operai dotati di motosega che capitozzano a destra e manca. ho visto operai dare di motosega lasciando strappi di corteccia impressionanti. già con la motosega la superfice tagliata ed esposta quindi a spore, muffe, batteri ecc. è maggiore. ma veder anche fare mezzi tagli a motosega e poi tirare giù a mano il ramo creando strappi esposti allucinanti è surreale. avoglia a parlare di incidenti poi. l'albero sdrumato riparte subito per riportare in equilibrio diciamo 1:1 la quantità di rami rispetto alla quantità di radici. inoltre, oltre a svilupparsi verso l'alto con squilibrio, con la capitozzatura i nuovi rami crescono più lontani dal "midollo" centrale del tronco o ramo principale e quindi la probabilità di spezzarsi, cadere ecc è sempre più alta.

Si, concordo. Infatti, posso dirti che gli agronomi interpellati dalle associazioni che si battono contro i tagli indiscriminati hanno espresso critiche anche verso le capitozzature e come spesso sono realizzate. 

Altra cosa triste di questa vicenda è l'approccio del comune e dei funzionari: arroganti, supponenti, tirano dritto per l'alloro strada, non ascoltano niente e nessuno, nemmeno pareri esperti o di associazioni del settore. 

Un pó come per il teatro Verdi. 

Un'amministrazione comunale dovrebbe, invece, saper anche ascoltare e dialogare con la cittadinanza e i corpi sociali. 

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7 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Si, concordo. Infatti, posso dirti che gli agronomi interpellati dalle associazioni che si battono contro i tagli indiscriminati hanno espresso critiche anche verso le capitozzature e come spesso sono realizzate. 

Altra cosa triste di questa vicenda è l'approccio del comune e dei funzionari: arroganti, supponenti, tirano dritto per l'alloro strada, non ascoltano niente e nessuno, nemmeno pareri esperti o di associazioni del settore. 

Un pó come per il teatro Verdi. 

Un'amministrazione comunale dovrebbe, invece, saper anche ascoltare e dialogare con la cittadinanza e i corpi sociali. 

Io feci un corso di potatura ulivo con il dottore forestale Carlo Mascioli, se non erro viterbese, fece un approfondimento sulla gestione di varie città e degli alberi giusti da collocare a seconda del contesto urbano di ognuna. Grande esperto ed appassionato, io contatterei lui ad occhi chiusi.

Modificato da classe86_

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1 ora fa, Razzotico ha scritto:


C abbiamo  un tasso de invalidi col suv che scansate 

Anche quello sarebbe da indagare,possibile che li posti x li invalidi so sempre liberi?anche di notte?

Ma do cazzo vanno se sn invalidi?

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18 minuti fa, Nambo ha scritto:

Anche quello sarebbe da indagare,possibile che li posti x li invalidi so sempre liberi?anche di notte?

Ma do cazzo vanno se sn invalidi?


me lo sono sempre chiesto 

ovviamente col massimo rispetto per gli invalidi veri 

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ma com'è che da quattro anni che amministrano è tutto come prima?

 

facile fare l'opposizione urlando poi il silenzio quando sei te ad amministrare. erano stati votati e si proponevano proprio per fare sparire certe situazioni o almeno impegnarsi a farlo e renderne conto fornendo risultati.

 

in certi luoghi vedo un degrado sociale e materiale che è quasi peggio di prima.

 

 

Modificato da Aghy
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13 ore fa, classe86_ ha scritto:

comunque la cura degli alberi va portata avanti da professionisti. no da operai dotati di motosega che capitozzano a destra e manca. ho visto operai dare di motosega lasciando strappi di corteccia impressionanti. già con la motosega la superfice tagliata ed esposta quindi a spore, muffe, batteri ecc. è maggiore. ma veder anche fare mezzi tagli a motosega e poi tirare giù a mano il ramo creando strappi esposti allucinanti è surreale. avoglia a parlare di incidenti poi. l'albero sdrumato riparte subito per riportare in equilibrio diciamo 1:1 la quantità di rami rispetto alla quantità di radici. inoltre, oltre a svilupparsi verso l'alto con squilibrio, con la capitozzatura i nuovi rami crescono più lontani dal "midollo" centrale del tronco o ramo principale e quindi la probabilità di spezzarsi, cadere ecc è sempre più alta.

 

Ottima osservazione 

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10 ore fa, Lu Generale ha scritto:

 

Altra cosa triste di questa vicenda è l'approccio del comune e dei funzionari: arroganti, supponenti, tirano dritto per l'alloro strada, non ascoltano niente e nessuno, nemmeno pareri esperti o di associazioni del settore. 

 

Atteggiamento inaccettabile

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Sabato pomeriggio uscendo dallo stadio,ho visto a parer mio un'altra via borsi,cosa che prima non avevo visto mai..

Mi ha dato l'idea di una via elegante..più curata,vedere i giardini delle case,i tetti...

Mi ha fatto una bella impressione. 

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