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ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

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Il 5/3/2023 Alle 07:27, Aghy ha scritto:

e comunque il palazzo ammodernato è un caso di palazzo già abitato che viene ammodernato e adattato alla vita attuale dagli stessi proprietari con persone che continuano ad abitarci prima e dopo.

in quest'altro caso, invece, si tratta di palazzo praticamente abbandonato da anni e fatiscente, probabilmente venduto ad un'impresa di costruzioni che forse ha bisogno di interventi molto costosi (tetto, fondamenta ecc) e non riesco proprio a capire chi vorrebbe comprare una casa all'interno di una struttura di quel tipo, sebbene ammodernata se possibile all'interno, senza garage ad esempio o anche affittare un esercizio commerciale ai suoi piedi.

io, personalmente, non la comprerei di sicuro là dentro. mettemo a posto i palazzi per fare scatole vuote? e chi li rimette a posto se non lo fanno gli stessi proprietari?

questo per dire che quelli con cui te la devi prendere sono i proprietari di questi immobili che li lasciano andare a puttane, con la conseguenza che i costruttori devono rendere un immobile appetibile per la vendita, non chi vuole andare ad abitare in un edificio moderno e attuale.

e te lo scrive (ancora) chi ha vissuto per oltre trent'anni in una palazzina liberty, una delle poche rimaste dopo i bombardamenti, vicino piazza tacito che oggi ha un secolo. la mia famiglia ci ha speso un botto per rimetterla a posto negli anni, dagli anni cinquanta, e sta ancora lì con tetto nuovo, intonaco nuovo ecc tutto rifatto.

ma al di là dell'affetto di esserci cresciuto, col cazzo che vivrei ancora in una casa di quel tipo.

In realtà, in primis bisogna prendersela con le istituzioni pubbliche, che devono tutelare il valore storico di immobili e contesti, devono promuovere il patrimonio, la memoria storica, tutto ciò che fa comunità. Poi ci sono leggi al riguardo che dovrebbero tutelare una palazzina liberty. 

Ma nella nostra città tutto questo passa in secondo, terzo piano. 

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22 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Non è un edificio storico, è un palazzo vecchio ed abbandonato. 

Aridaje!  😀 Concordo solo sull'abbandonato!  

Modificato da Lu Generale

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22 ore fa, Aghy ha scritto:

io questa unità di stile che dici te non la vedo nel Regno Unito, non la vedo in Spagna tantomeno in Germania, Belgio o anche in Russia in centri grandi o anche più piccoli come la nostra città.

se parliamo di Umbria, Terni è un caso eccezionale. prima dell'unità d'Italia aveva avuto un suo passato all'epoca di roma e nel medioevo. poi la sua popolazione è sestuplicata con la nostra rivoluzione industriale. terni non ha un'identità specifica ma un'identità in continua trasformazione che piaccia o no. non è Todi, non è Montefalco, non è Assisi così come questi luoghi menzionati non potranno mai essere Terni.

rimanendo nell'argomento urbanistico, una città come Terni ha un patrimonio storico che va valorizzato ma non facciamo passare una palazzone a viale brin costruito in fretta e furia in seguito proprio all'espansione della città per le acciaierie come qualcosa di necessariamente bello o che va tutelato ad ogni costo come una questione di vita o di morte. viale brin avrà pure una sua storia (travagliata) ma tutto quello che c'è da tutelare era il tram (andato), l'edificio dell'ipsia, "lu grattacielo", il palazzone e il palazzo rosa e al limite qualche casetta caratteristica vicino alla fabbrica d'armi. 

io sono cresciuto anche in un contesto "paesano" che i miei nonni paterni erano di Lugnano. anche in in paese urbanisticamente statico come quello, dove da piccolo andavo in giro per conto mio, si nota facilmente che è un paese è fatto di costruzioni che si sono sovrapposte nel tempo, quelle medievali, del settecento, l'ottocento e anche del novecento. una dietro l'altra.

questo per dire che una città fuori dal suo centro storico può anche cambiare e svilupparsi sostituendo qualcosa con il moderno. io questa la vedo come un'opportunità, te come una minaccia.

Beh, in tante città di Spagna e Germania vedi molta unità di stile; in tante città e anche città più piccole di questi paesi puoi ammirare centri storici meravigliosi. Potrei citarti decine di esempi. L'Inghilterra l'ho bazzicata meno negli ultimi tempi, quindi non posso dare un giudizio.  

Però, lo ripeto, quella palazzina ha un suo valore, fa parte di un sistema di alloggi molto studiato. Il suo stile liberty è ovunque apprezzato e ammirato (non lo dico io, basta aprire un libro di storia dell'arte). Non capisco come si possa affermare il contrario. 

Ma al di là di questa singola vicenda, è l'andazzo della nostra città che è allucinante, è l'atteggiamento verso questi temi, la cultura (o non cultura) che mi mandano in bestia. Un atteggiamento che oggi fa radere al suolo una palazzina liberty in Viale Brin, ieri ha fatto costruire un obbrobrio in Via Angeloni, deturpando l'intorno (proprio quando poteva assumere ulteriore valore con i resti del monastero e la sistemazione di largo Cairoli e della torretta medievale in via Possenti), e ancora la palazzina orribile futuribile attaccata all'anfiteatro romano, il teatro Verdi che sarà irrimediabilmente stuprato, la torre sulla biblioteca 😁 e più in generale Piazza della Repubblica, il mega palazzone al posto del monastero delle orsoline attaccato al magnifico abside di S. Francesco, ecc. 

Tutto questo passa sotto silenzio in città, è normalità. Ma guarda che non è normalità. 

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lavori allo svincolo di via Urbinati ripresi

tanti operai al lavoro

recinzioni tute belle nuove

escavatori e camion

fino a fine marzo, poi se ribloccheranno a pasqua e nuovo getto della spugna a settembre

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8 ore fa, cesenticerqua ha scritto:

lavori allo svincolo di via Urbinati ripresi

tanti operai al lavoro

recinzioni tute belle nuove

escavatori e camion

fino a fine marzo, poi se ribloccheranno a pasqua e nuovo getto della spugna a settembre

Pensavo la stessa cosa 😁

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Sentenze che fanno scuola. Non da noi, purtroppo. 

Il pensiero non può non andare al teatro Verdi o a tanti edifici storici storici della città, incredibilmente fatti demolire nella totale indifferenza di istituzioni e di troppi cittadini. Comune e soprintendenza in primis. 

Ma gli strumenti per una maggiore tutela ci sono e altrove li usano, perché ne vale la pena...

Il Cinema America a Roma deve rimanere tale.
Estratto dal comunicato stampa della Fondazione Piccolo America:
«Dopo undici anni di battaglia legale, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha respinto definitivamente il ricorso presentato dalla proprietà privata del Cinema America, confermando quando già espresso dal TAR nel giugno 2020: il ricorso è “palesemente infondato”. Si conclude così il contenzioso sulla storica sala cinematografica di Trastevere, che fu occupata nel 2012 dal Piccolo America per bloccarne la demolizione e riconversione in parcheggi e appartamenti, voluta dalla proprietà privata Progetto Uno SRL che lo aveva acquistato dopo la chiusura avvenuta nel 1999 ad un prezzo di circa 2 milioni di euro. L’immobile, conferma la sentenza, è “una rara testimonianza della storia della cultura degli anni cinquanta”, “un connubio tra architettura e arte” e “un unicum con gli apparati decorativi e gli arredi” per questo non potrà più essere demolito e riconvertito. Ora la proprietà, che dal 2002 ha lasciato la struttura in uno stato di abbandono, dovrà farsi carico dei costi di restauro e conservazione dell’immobile in quanto riconosciuto come bene di interesse culturale ai sensi dell’articolo 10, comma 3, lettera D del D.Lgs n.42/2004. Il decreto di tutela è stato apposto nel gennaio 2020 dalla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura con decreto rep.n.85».

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17 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Sentenze che fanno scuola. Non da noi, purtroppo. 

Il pensiero non può non andare al teatro Verdi o a tanti edifici storici storici della città, incredibilmente fatti demolire nella totale indifferenza di istituzioni e di troppi cittadini. Comune e soprintendenza in primis. 

Ma gli strumenti per una maggiore tutela ci sono e altrove li usano, perché ne vale la pena...

ma il Verdi, nelle strutture del '40 e post belliche, non è vincolato? cioè, non hanno dovuto comunque tener conto del vincolo per fare il progetto?

Nel senso, non c'è proprio un vincolo sulla struttura del Verdi che dice, se ho capito bene e detto in soldoni, che quello che è possibile tenere va mantenuto e comunque la parte da ricostruire va fatta tenendo conto della struttura esistente?

Modificato da wild.duck

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2 minuti fa, wild.duck ha scritto:

ma il Verdi, nelle strutture del '40 e post belliche, non è vincolato? cioè, non hanno dovuto comunque tener conto del vincolo per fare il progetto?

Bah, nutro severissimi dubbi al riguardo...lo hai visto il progetto? Il vincolo, forse, per quello che vogliono...☹️ Giusto per la facciata (in senso letterale e metaforico). 

Mi auguro che anche questa vicenda con una nuova amministrazione possa essere bloccata, se possibile. Farò di tutto per farla prendere in considerazione nel programma elettorale di quegli amici che si candideranno. 

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7 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Bah, nutro severissimi dubbi al riguardo...lo hai visto il progetto? Il vincolo, forse, per quello che vogliono...☹️ Giusto per la facciata (in senso letterale e metaforico). 

Mi auguro che anche questa vicenda con una nuova amministrazione possa essere bloccata, se possibile. Farò di tutto per farla prendere in considerazione nel programma elettorale di quegli amici che si candideranno. 

se cerco trovo che la struttura è protetta da vincolo totale (che non so che vuol dire, ma suona piuttosto onnicomprensivo) dal 2015

 

però scusa, perché il cinema America va bene proteggerlo e questo nostro no? a parte il fatto che pure quello fu costruito al posto di un teatro che ci stava prima. Bene o male parliamo sempre di una roba più o meno coeva al teatro Verdi attuale

Modificato da wild.duck

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3 minuti fa, wild.duck ha scritto:

se cerco trovo che la struttura è protetta da vincolo totale (che non so che vuol dire, ma suona piuttosto onnicomprensivo) dal 2015

però scusa, perché il cinema America va bene proteggerlo e questo nostro no? a parte il fatto che pure quello fu costruito al posto di un teatro che ci stava prima. Bene o male parliamo sempre di una roba più o meno coeva al teatro Verdi attuale

I vincoli vedo che si applicano in maniera non univoca. Anche l'area dell'anfiteatro romano è sottoposta a vincolo, eppure sta sorgendo una palazzina futuribile ignobile. Oppure la collina di Colle dell'Oro, eppure c'è già lo zeppelin padel. 

Strani sti vincoli, no? Le normative sono davvero strane. Purtroppo c'è sempre bisogno di un impegno in prima persona per difendere i beni comuni, i beni pubblici, dagli appetiti privati. 

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11 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

I vincoli vedo che si applicano in maniera non univoca. Anche l'area dell'anfiteatro romano è sottoposta a vincolo, eppure sta sorgendo una palazzina futuribile ignobile. Oppure la collina di Colle dell'Oro, eppure c'è già lo zeppelin padel. 

Strani sti vincoli, no? Le normative sono davvero strane. Purtroppo c'è sempre bisogno di un impegno in prima persona per difendere i beni comuni, i beni pubblici, dagli appetiti privati. 

va bene ma non ho capito perché per un cinema-teatro di Roma il vincolo è segno di grossa attenzione mentre a Terni diventa un segno di quanto siamo buzzurri

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22 minuti fa, wild.duck ha scritto:

va bene ma non ho capito perché per un cinema-teatro di Roma il vincolo è segno di grossa attenzione mentre a Terni diventa un segno di quanto siamo buzzurri

Ma chi l'ha detta sta cosa? Io? 

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Adesso, Lu Generale ha scritto:

Ma chi l'ha detta sta cosa? Io? 

"Il pensiero non può non andare al teatro Verdi"

io l'ho letta in accezione negativa. Anche perché non è tanto che il Verdi è stato fatto demolire di proposito, l'hanno bombardato... e adesso ha un vincolo che somiglia molto a quello del Cinema America

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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

"Il pensiero non può non andare al teatro Verdi"

io l'ho letta in accezione negativa. Anche perché non è tanto che il Verdi è stato fatto demolire di proposito, l'hanno bombardato... e adesso ha un vincolo che somiglia molto a quello del Cinema America

Perdonami, pensavo si capisse. Il senso è che il vincolo che ha il Verdi viene tranquillamente bypassato dal nuovo progetto che, di fatto, manterrà solo la facciata (di facciata, appunto). 

Il cinema America verrà salvaguardato, il Verdi no a giudicare dal progetto. 

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7 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Perdonami, pensavo si capisse. Il senso è che il vincolo che ha il Verdi viene tranquillamente bypassato dal nuovo progetto che, di fatto, manterrà solo la facciata (di facciata, appunto). 

Il cinema America verrà salvaguardato, il Verdi no a giudicare dal progetto. 

ma il teatro Polettiano però non lo rispetterebbe anche di meno?

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4 ore fa, wild.duck ha scritto:

ma il teatro Polettiano però non lo rispetterebbe anche di meno?

Sul teatro polettiano il discorso è completamente differente. Lì si tratterebbe di ricostruire come era, considerato che fu smantellato, pur non avendo subito danni così gravi da giustificarne la demolizione (ho visto le carte d'archivio che lo attestano). Il progetto polettiano sarebbe un lavoro raffinatissimo e di alto valore storico, filologico e di memoria. 

In molte città lungimiranti lo hanno fatto e ne stanno raccogliendo notevoli frutti. Ci sono anche stato al teatro della Fortuna di Fano...un gioiello, magnifico. 

Da noi è fantascienza... ☹️

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11 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Sul teatro polettiano il discorso è completamente differente. Lì si tratterebbe di ricostruire come era, considerato che fu smantellato, pur non avendo subito danni così gravi da giustificarne la demolizione (ho visto le carte d'archivio che lo attestano). Il progetto polettiano sarebbe un lavoro raffinatissimo e di alto valore storico, filologico e di memoria. 

In molte città lungimiranti lo hanno fatto e ne stanno raccogliendo notevoli frutti. Ci sono anche stato al teatro della Fortuna di Fano...un gioiello, magnifico. 

Da noi è fantascienza... ☹️

a Fano il teatro non era mica stato smantellato e sostituito da un'altra struttura, però. Ha avuto una storia travagliata, ma non quanto il nostro. Io posso anche ritrovare che la chiesa che stava al posto del palazzo delle poste è stata smantellata senza motivo per beghe massoniche e non per motivi statici, ma resta che lì non ci sono tracce di quella chiesa da almeno un secolo (non mi va di cercare la data) a prescindere dai motivi. Dovresti rifarla da zero.

E la struttura esistente del Verdi è appunto quella che viene protetta dal vincolo, come il Cinema America. Quella vecchia, come nel caso del teatro di cui il cinema America ha preso il posto, non c'è praticamente più pronao a parte. Io tutta questa differenza non la vedo.

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cito un articolo di lapagina.info sul tema

http://www.lapagina.info/teatro-verdi-una-querelle-infinita/

La diatriba si articola su posizioni che appaiono inconciliabili: i polettiani additano come esempio il teatro di Rimini, pure del Poletti, ricostruito fedele all’originale (ma qui l’antica struttura era intatta almeno per il 50%);

credo che a Fano la questione fosse simile

 

noi non abbiamo più niente e al posto del teatro c'è un altro teatro, mi sembrano situazioni non paragonabili

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38 minuti fa, wild.duck ha scritto:

a Fano il teatro non era mica stato smantellato e sostituito da un'altra struttura, però. Ha avuto una storia travagliata, ma non quanto il nostro. Io posso anche ritrovare che la chiesa che stava al posto del palazzo delle poste è stata smantellata senza motivo per beghe massoniche e non per motivi statici, ma resta che lì non ci sono tracce di quella chiesa da almeno un secolo (non mi va di cercare la data) a prescindere dai motivi. Dovresti rifarla da zero.

E la struttura esistente del Verdi è appunto quella che viene protetta dal vincolo, come il Cinema America. Quella vecchia, come nel caso del teatro di cui il cinema America ha preso il posto, non c'è praticamente più pronao a parte. Io tutta questa differenza non la vedo.

Però, anche se le situazioni non sono paragonabili, rifare il teatro polettiano (anche se da zero) rientra nell'ottica del recupero storico di quello che era il teatro originale, nonostante la discontinuità storica del periodo di mezzo in cui non è più esistito come tale, e c'è anche una continuità estetica e architettonica con una facciata in stile classico (o neoclassico) e un teatro di altrettanta fattura. Invece fare un teatro nuovo mantenendo la facciata classica per poi fare dietro qualcosa che assomiglia più un auditorium che ad un teatro, spendendo comunque una barca di soldi per realizzarlo, non è un'idea che mi sorride. Se poi mi si dice .. che rifare il polettiano costa troppo e non ce lo possiamo permettere, alzo le mani. 

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11 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Però, anche se le situazioni non sono paragonabili, rifare il teatro polettiano (anche se da zero) rientra nell'ottica del recupero storico di quello che era il teatro originale, nonostante la discontinuità storica del periodo di mezzo in cui non è più esistito come tale, e c'è anche una continuità estetica e architettonica con una facciata in stile classico (o neoclassico) e un teatro di altrettanta fattura. Invece fare un teatro nuovo mantenendo la facciata classica per poi fare dietro qualcosa che assomiglia più un auditorium che ad un teatro, spendendo comunque una barca di soldi per realizzarlo, non è un'idea che mi sorride. Se poi mi si dice .. che rifare il polettiano costa troppo e non ce lo possiamo permettere, alzo le mani. 

ma io sulla questione sono piuttosto laico, eh. A me in definitiva andavano bene tutti e due, come mi andrebbe bene se fai questo e magari domani ti inventi un teatro all'italiana da qualche altra parte (tipo il Globe Theatre a villa borghese per capirci), per dirne una. Solo che questa iperbole per cui altrove si fanno le cose e qui no mi pare ingenerosa. Un conto è se non c'hai un tubo, o peggio hai pure un altra costruzione al posto del vecchio edificio, un conto il 50% di struttura intatta solo da completare e ristrutturare. E poi qui la questione bene o male l'ha chiusa la sovrintendenza.

Comunque se con auditorium intendi la prima ipotesi (scalone unico tipo elfo puccini di milano o lyrick di assisi) quella soluzione è stata abbandonata

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6 ore fa, wild.duck ha scritto:

cito un articolo di lapagina.info sul tema

http://www.lapagina.info/teatro-verdi-una-querelle-infinita/

La diatriba si articola su posizioni che appaiono inconciliabili: i polettiani additano come esempio il teatro di Rimini, pure del Poletti, ricostruito fedele all’originale (ma qui l’antica struttura era intatta almeno per il 50%);

credo che a Fano la questione fosse simile

noi non abbiamo più niente e al posto del teatro c'è un altro teatro, mi sembrano situazioni non paragonabili

Per Fano l'intervento fu un pò meno complesso, mentre a Rimini il teatro era messo malissimo, e alcuni interventi di restauro nel dopoguerra furono fatti malissimo, tanto da pregiudicare la struttura antica. Malgrado tutto, lo ricostruirono come era. Molto bello anche lui.  

Noi del Poletti abbiamo i progetti, gli stucchi, ecc. Come a Rimini. 

Modificato da Lu Generale

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6 ore fa, LoSballoContinua ha scritto:

Però, anche se le situazioni non sono paragonabili, rifare il teatro polettiano (anche se da zero) rientra nell'ottica del recupero storico di quello che era il teatro originale, nonostante la discontinuità storica del periodo di mezzo in cui non è più esistito come tale, e c'è anche una continuità estetica e architettonica con una facciata in stile classico (o neoclassico) e un teatro di altrettanta fattura. Invece fare un teatro nuovo mantenendo la facciata classica per poi fare dietro qualcosa che assomiglia più un auditorium che ad un teatro, spendendo comunque una barca di soldi per realizzarlo, non è un'idea che mi sorride. Se poi mi si dice .. che rifare il polettiano costa troppo e non ce lo possiamo permettere, alzo le mani. 

Aberrante. ☹️

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17 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Brutta forte quella piazza, davanti all'Anfiteatro per giunta

Io per esempio non ci sono passato mai......però magari anche i punti più nascosti se li rimodernassero non sarebbe male...il problema è l'anfiteatro...ma sto finanziamento de quello con gli occhiali per il ripulimento dello stesso che fine ha fatto?

Sta in condizioni pietose...e il tempo passa...

Le fontane del duomo non dovevano essere ristrutturate e funzionanti?

Non vedo ne lavori,ne acqua che scende.....

Modificato da ternano_84

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7 ore fa, ternano_84 ha scritto:

Io per esempio non ci sono passato mai......però magari anche i punti più nascosti se li rimodernassero non sarebbe male...il problema è l'anfiteatro...ma sto finanziamento de quello con gli occhiali per il ripulimento dello stesso che fine ha fatto?

Sta in condizioni pietose...e il tempo passa...

Le fontane del duomo non dovevano essere ristrutturate e funzionanti?

Non vedo ne lavori,ne acqua che scende.....

Quello è scandaloso, soprattutto quella zona Duomo, Anfiteatro e passeggiata dovrebbe essere il fiore all'occhiello della città....

Parliamo di semplice manutenzione,non interventi strutturali 

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