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Me pizzica me mozzica

La robotizzazione t'ha levato un bel mestiere

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Io non la vedo così drammatica. Oggettivamente i robot hanno necessità di essere ideati, progettati, costruiti, testati, prodotti su larga scala, ecc.

il lavoro si sposta su competenze diverse e più dettagliate.

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Io non la vedo così drammatica. Oggettivamente i robot hanno necessità di essere ideati, progettati, costruiti, testati, prodotti su larga scala, ecc.

il lavoro si sposta su competenze diverse e più dettagliate.

Esatto, non sparisce il lavoro ma cambia il lavoro.

 

Chi non sa cambiare o non vuole cambiare è tagliato fuori. È una sorta di selezione evolutiva.

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non avete capito un concetto fondamentale. la mano d'opera necessaria un tempo non sarà più necessaria in futuro eppure la popolazione mondiale aumenta.

 

che ci siano sempre più lavori qualificati o per competenze dettagliate ecc a fronte di un lavoro più faticoso e usurante è scontato. ma lo fa una sola persona dove prima ne servivano magari quindici per altri. l'italia ha 60 milioni di abitanti: ingegneri, benzinai, professori universitari, cassieri del supermarket. domani non faremo gli ingegneri aerospaziali ecc in 60 milioni perché non ne serviranno 60 milioni di quei profili.

 

la "selezione evolutiva", come definita sopra, fa sì che ci siano inevitabilmente persone che non saranno coinvolte da questo sistema (disoccupati a tempo indeterminato) in un sistema che si regge tra l'altro sul continuo consumo di qualcosa e per consumare serve un reddito. con l'attuale sistema è una roba che porterà inevitabilmente ad un collasso. sta già succedendo in altre parti del mondo, più povere. a meno che non vai ad ideare un sistema in cui pochi eletti che lavorano o hanno ricchezza reggono l'economia globale o nazionale e dove altri senza alcun reddito, praticamente inutili alla società, sopravvivono o muoiono.

 

dove stiamo andando sarà inevitabile con l'attuale sistema.

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Il problema non è una novità.

Un trattore può fare il lavoro di 100 contadini armati di zappa, con la differenza che per guidare un trattore serve un solo uomo.....

...e gli altri 99 che fanno?

 

Eppure nessuno oggi si auspicherebbe di tornare a zappare la terra con la forza delle braccia per combattere la disoccupazione.

 

Le macchine e i robot ci sostituiranno nei lavori più alienanti e usuranti lasciandoci il tempo per elevarci ad attività migliori e più adatte alle potenzialità intellettive di un essere umano, che non è un mulo.

 

Dovremo solo preoccuparci di combattere per una società più equa e giusta in cui ricchezza e potere siano veramente democratici e non concentrati nelle mani di pochi.

È questa la vera battaglia da combattere, il potere, non i robot.

I robot, di loro, starebbero dalla nostra parte.

Modificato da callea

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Il problema non è una novità.

Un trattore può fare il lavoro di 100 contadini armati di zappa, con la differenza che per guidare un trattore serve un solo uomo.....

...e gli altri 99 che fanno?

 

Eppure nessuno oggi si auspicherebbe di tornare a zappare la terra con la forza delle braccia per combattere la disoccupazione.

 

Le macchine e i robot ci sostituiranno nei lavori più alienanti e usuranti lasciandoci il tempo per elevarci ad attività migliori e più adatte alle potenzialità intellettive di un essere umano, che non è un mulo.

 

Dovremo solo preoccuparci di combattere per una società più equa e giusta in cui ricchezza e potere siano veramente democratici e non concentrati nelle mani di pochi.

È questa la vera battaglia da combattere, il potere, non i robot.

I robot, di loro, starebbero dalla nostra parte.

devi considerare che la rivoluzione tecnologica in corso non è neanche lontanamente paragonabile alla rivoluzione industriale o alle precedenti innovazioni del passato.

in più devi considerare la demografia mondiale.

 

Le macchine e i robot ci sostituiranno nei lavori più alienanti e usuranti lasciandoci il tempo per elevarci ad attività migliori e più adatte alle potenzialità intellettive di un essere umano, che non è un mulo.

 

è ovvio, ma devi poi considerare la percentuale della popolazione mondiale futura che avrà sicuramente il tempo per elevarsi a fare qualcosa di migliore anziché avere il tempo per fare la fame o cercare un'occupazione che non c'è. anche i cavalli servivano fino a 100 anni fa. oggi sono senz'altro di meno rispetto al passato. ne serve solo qualcuno per attività sicuramente meno usuranti per il cavallo stesso (svago, passeggiate o al limite macellazione).

 

Dovremo solo preoccuparci di combattere per una società più equa e giusta in cui ricchezza e potere siano veramente democratici e non concentrati nelle mani di pochi.

È questa la vera battaglia da combattere, il potere, non i robot.

 

questo è palese ma è strettamente legato al discorso precedente. se non combatteremo per una società più giusta il futuro sarà vantaggioso solo per pochi eletti. ed attualmente lo è già da ora se pensi che, appunto, una briciola dell'intera popolazione mondiale ha a disposizione le intere ricchezze dell'intero pianeta e si arricchisce sempre di più mentre assistiamo al danneggiamento del resto dell'umanità e delle risorse del nostro pianeta.

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i posti di lavoro potrebbero essere molti in meno. è un processo già in corso ed è impossibile non essersene accorti.

 

forse in futuro ce ne saranno altri e alcuni più qualificati, forse, ma la maggior parte non avrà un lavoro e mi chiedo come camperanno le persone visto che è con il lavoro che ci si guadagna da vivere nella società attuale.

"è con il lavoro che ci si guadagna da vivere nella società attuale."

 

In realta' persino questa e' piu' una convinzione dogmatica (scusate, non mi viene un termine migliore) che una realta' di fatto. Ad esempio gia' oggi in Italia lavorano "solo" 22 milioni di persone su 60. Dunque in un certo senso sono piu' le persone che NON "si guadagnano da vivere" che quelle che se lo "guadagnano".***

 

Solo 100 anni fa (per non dire mille) non era cosi': non esistevano pensioni o sussidi e lavoravano praticamente tutti, dai bambini ai vecchi.

 

 

 

 

 

***Lo so, i pensionati se lo sono "guadagnati da vivere" lavorando prima. Ma anche questo non sempre: la pensione minima la prende anche anche l'anziano che ufficialmente ha lavorato ZERO giorni in vita sua.

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Esatto, non sparisce il lavoro ma cambia il lavoro.

 

Chi non sa cambiare o non vuole cambiare è tagliato fuori. È una sorta di selezione evolutiva.

il fatto è che la selezione evolutiva la stanno facendo e la faranno sempre più tecnologie che sono entrate nel quotidiano negli ultimi vent'anni. l'età della demenza sta arretrando sempre più, e ovviamente in prima linea ci sono i paesi in cui si fa un uso più massiccio di questi. calcolatrici, telefonini, navigatori stanno instupidendo molto rapidamente chi li usa, e non si tratta di catastrofismo, è proprio un dato di fatto constatabile quotidianamente.

 

dura trovare una via di mezzo, ma lo stesso vale anche per il lavori e la selezione evolutiva nel nostro sistema significa che sono le persone stanno diventando superflue.

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ma io infatti ho fatto riferimento alla società attuale.

Appunto. Nella societa' attuale (Italia, novembre 2017) lavorano solo 22 milioni di persone su 60.

Dunque la maggioranza delle persone non si "guadagna" da vivere, nel senso che non svolge un lavoro salariato.

 

Quasi tutti i 10 milioni di minorenni non lavorano e sono "mantenuti" dai genitori e in parte dallo stato (sussidi vari).

 

La maggioranza dei circa 8 milioni di giovani (18-29 anni) non svolge un lavoro salariato (studenti, 40% disoccupazione giovanile, ecc) ed e' "mantenuta" dai genitori o dallo stato (sussidi vari).

 

Qualche altro milione di adulti non giovani (30+ anni) e' disoccupato o inoccupato.

 

16 milioni di anziani sono pensionati.

 

In sostanza sono d'accordissimo con te quando delinei una societa' futura dove la mano d'opera necessaria sara' sempre meno, ma aggiungo che a guardare bene gia' siamo dentro a quel futuro con un piede e mezzo. Per questo dicevo che gia' oggi e' problematico dire che "è con il lavoro che ci si guadagna da vivere". In realta' i numeri dicono che GIA' OGGI la maggioranza delle persone vive o sopravvive non "con il lavoro" ma grazie all'aiuto della famiglia o dello stato.

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il fatto è che la selezione evolutiva la stanno facendo e la faranno sempre più tecnologie che sono entrate nel quotidiano negli ultimi vent'anni. l'età della demenza sta arretrando sempre più, e ovviamente in prima linea ci sono i paesi in cui si fa un uso più massiccio di questi. calcolatrici, telefonini, navigatori stanno instupidendo molto rapidamente chi li usa, e non si tratta di catastrofismo, è proprio un dato di fatto constatabile quotidianamente.

 

dura trovare una via di mezzo, ma lo stesso vale anche per il lavori e la selezione evolutiva nel nostro sistema significa che sono le persone stanno diventando superflue.

Cambiare per non subire il cambiamento, semplice.

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Appunto. Nella societa' attuale (Italia, novembre 2017) lavorano solo 22 milioni di persone su 60.

Dunque la maggioranza delle persone non si "guadagna" da vivere, nel senso che non svolge un lavoro salariato.

 

Quasi tutti i 10 milioni di minorenni non lavorano e sono "mantenuti" dai genitori e in parte dallo stato (sussidi vari).

 

La maggioranza dei circa 8 milioni di giovani (18-29 anni) non svolge un lavoro salariato (studenti, 40% disoccupazione giovanile, ecc) ed e' "mantenuta" dai genitori o dallo stato (sussidi vari).

 

Qualche altro milione di adulti non giovani (30+ anni) e' disoccupato o inoccupato.

 

16 milioni di anziani sono pensionati.

 

In sostanza sono d'accordissimo con te quando delinei una societa' futura dove la mano d'opera necessaria sara' sempre meno, ma aggiungo che a guardare bene gia' siamo dentro a quel futuro con un piede e mezzo. Per questo dicevo che gia' oggi e' problematico dire che "è con il lavoro che ci si guadagna da vivere". In realta' i numeri dicono che GIA' OGGI la maggioranza delle persone vive o sopravvive non "con il lavoro" ma grazie all'aiuto della famiglia o dello stato.

 

penso saprai benissimo anche tu che la situazione attuale è in continuo divenire. quelli che tu dici sono mantenuti dai genitori non potranno a loro volta mantenere i propri figli. stiamo ancora vivendo gli strascichi di un'epoca che non c'è più.

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Ce l'avete la campagna? Si dovrà pur mangiare. Coltiveremo quella (io prontissimo se vedo la mala parata a rimette lu porcu e le galline), magari con l'aiuto dei robot. E magari con le stampanti 3d ci produrremo da soli le cose che ci servono in casa. Ci sarà una contro rivoluzione industriale e torneremo tutti nei campi per dar da mangiare alla popolazione che nel frattempo sarà aumentata. Non è da escludersi che scoppi qualche guerra mondiale per cibo e risorse, ma tanto quelle ci sono sempre state nella storia. Quindi tranquilli, è tutta ordinaria amministrazione.

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Appunto. Nella societa' attuale (Italia, novembre 2017) lavorano solo 22 milioni di persone su 60.

Dunque la maggioranza delle persone non si "guadagna" da vivere, nel senso che non svolge un lavoro salariato.

 

Quasi tutti i 10 milioni di minorenni non lavorano e sono "mantenuti" dai genitori e in parte dallo stato (sussidi vari).

 

La maggioranza dei circa 8 milioni di giovani (18-29 anni) non svolge un lavoro salariato (studenti, 40% disoccupazione giovanile, ecc) ed e' "mantenuta" dai genitori o dallo stato (sussidi vari).

 

Qualche altro milione di adulti non giovani (30+ anni) e' disoccupato o inoccupato.

 

16 milioni di anziani sono pensionati.

 

In sostanza sono d'accordissimo con te quando delinei una societa' futura dove la mano d'opera necessaria sara' sempre meno, ma aggiungo che a guardare bene gia' siamo dentro a quel futuro con un piede e mezzo. Per questo dicevo che gia' oggi e' problematico dire che "è con il lavoro che ci si guadagna da vivere". In realta' i numeri dicono che GIA' OGGI la maggioranza delle persone vive o sopravvive non "con il lavoro" ma grazie all'aiuto della famiglia o dello stato.

Dimentichi che quel terzo che lavora non riesce a "mantenere " autonomamente gli altri due terzi. Per farlo facciamo ricorso al debito pubblico, ormai prossimo ai 2.300 miliardi di euro, in aumento a colpi di circa 200 miliardi all'anno. Se domani ipoteticamente i nostri creditori rivolessero indietro tutti i loro soldi (ormai il debito pubblico detenuto da noi è marginale) il paese salterebbe al medioevo nel giro di qualche ora.

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si ma il problema non è uno... in italia sono svariati milioni

Beh ognuno usi la propria testa. Non è che viviamo in un mondo de filantropi che te vengono a bussà la casa, piuttosto vedo eserciti de lamentoni che però non fanno niente per migliorare la propria condizione.

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Beh ognuno usi la propria testa. Non è che viviamo in un mondo de filantropi che te vengono a bussà la casa, piuttosto vedo eserciti de lamentoni che però non fanno niente per migliorare la propria condizione.

nella vita bisogna avere anche fortuna,se la ruota ti gira a favore hai tutto dalla tua parte...

poi c'e' chi si accontenta della propria posizione,chi rischia tutto licenziandosi cercando di investire in una nuova attivita' con i rischi in cui puo' incorrere,sono scelte...

io per come la vedo sto bene come sto,lasciare il certo per l'incerto mi spaventa e ne sono terrorizzato.

il discorso dei lamentoni regge fino ad un certo punto secondo perche' bene o male tutti sogniamo nella vita di migliorare la nostra carriera professionale e di guadagnare di piu' ma sappiamo perfettamente che nella stragrande maggioranza dei casi tutto cio' non e' possibile..

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nella vita bisogna avere anche fortuna,se la ruota ti gira a favore hai tutto dalla tua parte...

poi c'e' chi si accontenta della propria posizione,chi rischia tutto licenziandosi cercando di investire in una nuova attivita' con i rischi in cui puo' incorrere,sono scelte...

io per come la vedo sto bene come sto,lasciare il certo per l'incerto mi spaventa e ne sono terrorizzato.

il discorso dei lamentoni regge fino ad un certo punto secondo perche' bene o male tutti sogniamo nella vita di migliorare la nostra carriera professionale e di guadagnare di piu' ma sappiamo perfettamente che nella stragrande maggioranza dei casi tutto cio' non e' possibile..

Però diciamo anche che alcuni lo vorrebbero (guadagnare di più, avere una posizione migliore) ma senza fare nulla.

Perché ci stanno pure quelli che fanno sempre lo stesso, non si espongono mai e poi si lamentano che non cambia nulla.

È normale e bene che esista anche chi non ha ambizioni particolari, sia chiaro, ma basta che poi non ci si lamenti!

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Beh ognuno usi la propria testa. Non è che viviamo in un mondo de filantropi che te vengono a bussà la casa, piuttosto vedo eserciti de lamentoni che però non fanno niente per migliorare la propria condizione.

me sta pure bene ma a sto punto uno stato, delle leggi, delle imprese che usufruiscono del sistema in cui sono inserite, che ce l'abbiamo a fare? se ognuno deve pensare per se e nessuno per gli altri si fa la fine che sta facendo ora l'italia. e tengo a precisare che per me tanto uno stato quanto chi ha un certo potere, più si fanno gli affari loro e meglio è.

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penso saprai benissimo anche tu che la situazione attuale è in continuo divenire. quelli che tu dici sono mantenuti dai genitori non potranno a loro volta mantenere i propri figli. stiamo ancora vivendo gli strascichi di un'epoca che non c'è più.

certo.

sono d'accordo anche su questo.

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Dimentichi che quel terzo che lavora non riesce a "mantenere " autonomamente gli altri due terzi. Per farlo facciamo ricorso al debito pubblico, ormai prossimo ai 2.300 miliardi di euro, in aumento a colpi di circa 200 miliardi all'anno. Se domani ipoteticamente i nostri creditori rivolessero indietro tutti i loro soldi (ormai il debito pubblico detenuto da noi è marginale) il paese salterebbe al medioevo nel giro di qualche ora.

Ma certo, non lo dimentico affatto.

E aggiungo: non solo da decenni campiamo creando sempre piu' debito pubblico, ma come ha detto Aghy sopra, oggi tanti giovani e meno giovani della "generazione precaria" campano anche o soprattutto grazie alle risorse accumulate dalle generazioni precedenti.

 

Mi riferisco al "giovane" (ventenne/trentenne/quarantenne) che campa parzialmente o totalmente grazie a soldi e immobili di genitori e nonni. E che di suo non riuscira' mai a comprarsi una casa o accumulare una certa somma di denaro (per non parlare della pensione).

 

Ma fra qualche anno o decennio, sempre meno nuovi giovani potranno campare grazie a genitori/nonni, perche' saranno figli e nipoti della "generazione precaria.

 

Ma a dirla tutta, questa secondo me e' una questione in parte diversa rispetto al topic della ROBOTIZZAZIONE. Difatti i paesi che stanno piu' avanti noi di anni per quanto riguarda ROBOTIZZAZIONE/AUTOMAZIONE (USA, Giappone, Corea in primis, ma in pratica quasi tutti i paesi sviluppati) hanno una disoccupazione molto minore (anzi, sono sostanzialmente in piena occupazione) e un'economia spesso e volentieri molto piu' dinamica.

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Ce l'avete la campagna? Si dovrà pur mangiare. Coltiveremo quella (io prontissimo se vedo la mala parata a rimette lu porcu e le galline), magari con l'aiuto dei robot. E magari con le stampanti 3d ci produrremo da soli le cose che ci servono in casa. Ci sarà una contro rivoluzione industriale e torneremo tutti nei campi per dar da mangiare alla popolazione che nel frattempo sarà aumentata. Non è da escludersi che scoppi qualche guerra mondiale per cibo e risorse, ma tanto quelle ci sono sempre state nella storia. Quindi tranquilli, è tutta ordinaria amministrazione.

Escluderei la malthusiana guerra per le risorse, se siamo partiti dalla premessa che le macchine produrranno sempre piu' cibo da lotti di terreno sempre piu' piccoli a prezzo sempre piu' basso.

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Ma a dirla tutta, questa secondo me e' una questione in parte diversa rispetto al topic della ROBOTIZZAZIONE. Difatti i paesi che stanno piu' avanti noi di anni per quanto riguarda ROBOTIZZAZIONE/AUTOMAZIONE (USA, Giappone, Corea in primis, ma in pratica quasi tutti i paesi sviluppati) hanno una disoccupazione molto minore (anzi, sono sostanzialmente in piena occupazione) e un'economia spesso e volentieri molto piu' dinamica.

non è proprio così, la disoccupazione sta diventando un problema globale che colpisce in particolare i paesi occidentali, anche se i dati sono spesso "dopati" per mascherare le crisi. negli stati uniti, in cui la disoccupazione diminuisce da qualche anno, spesso e volentieri un lavoro solo non basta e ormai anche lo stesso giappone è in crisi.

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nella vita bisogna avere anche fortuna,se la ruota ti gira a favore hai tutto dalla tua parte...

poi c'e' chi si accontenta della propria posizione,chi rischia tutto licenziandosi cercando di investire in una nuova attivita' con i rischi in cui puo' incorrere,sono scelte...

io per come la vedo sto bene come sto,lasciare il certo per l'incerto mi spaventa e ne sono terrorizzato.

il discorso dei lamentoni regge fino ad un certo punto secondo perche' bene o male tutti sogniamo nella vita di migliorare la nostra carriera professionale e di guadagnare di piu' ma sappiamo perfettamente che nella stragrande maggioranza dei casi tutto cio' non e' possibile..

Poi c'è chi ci prova senza rischiare un cazzo e magari pontifica pure.... Il mondo, per fortuna, è vario.

 

Inviato dal mio XT1068 utilizzando Tapatalk

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Escluderei la malthusiana guerra per le risorse, se siamo partiti dalla premessa che le macchine produrranno sempre piu' cibo da lotti di terreno sempre piu' piccoli a prezzo sempre piu' basso.

Illusione, la demografia mondiale sta esplodendo a ritmi che non saranno sostenibili se non cambia niente.

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nella vita bisogna avere anche fortuna,se la ruota ti gira a favore hai tutto dalla tua parte...

poi c'e' chi si accontenta della propria posizione,chi rischia tutto licenziandosi cercando di investire in una nuova attivita' con i rischi in cui puo' incorrere,sono scelte...

io per come la vedo sto bene come sto,lasciare il certo per l'incerto mi spaventa e ne sono terrorizzato.

il discorso dei lamentoni regge fino ad un certo punto secondo perche' bene o male tutti sogniamo nella vita di migliorare la nostra carriera professionale e di guadagnare di piu' ma sappiamo perfettamente che nella stragrande maggioranza dei casi tutto cio' non e' possibile..

Io al CERTO (che solo un pazzo lascerebbe) ho affiancato un'attività che avrebbe dovuto produrre un'entrata extra. Ora ci guadagno più del CERTO.

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me sta pure bene ma a sto punto uno stato, delle leggi, delle imprese che usufruiscono del sistema in cui sono inserite, che ce l'abbiamo a fare? se ognuno deve pensare per se e nessuno per gli altri si fa la fine che sta facendo ora l'italia. e tengo a precisare che per me tanto uno stato quanto chi ha un certo potere, più si fanno gli affari loro e meglio è.

Beh tu che c'hai na certa...... Avrai visto come è stato assistenzialista questo stato anni fa.... 200 persone assunte in posti di ce ne volevano al massimo 100, tutto gratis....... Tutto questo x i voti..... E mo pagamo le conseguenze.

 

Il rimango dell'idea che se c'hai un briciolo de sale in zucca non c'hai bisogno dello stato che te imbocca, te tiri su le maniche e muovi il culo.

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Beh tu che c'hai na certa...... Avrai visto come è stato assistenzialista questo stato anni fa.... 200 persone assunte in posti di ce ne volevano al massimo 100, tutto gratis....... Tutto questo x i voti..... E mo pagamo le conseguenze.

 

Il rimango dell'idea che se c'hai un briciolo de sale in zucca non c'hai bisogno dello stato che te imbocca, te tiri su le maniche e muovi il culo.

come scritto sopra, stai parlando con un libertario per il quale meno stato c'è e meglio è :D

 

ma dal momento che lo stato me lo imponi in tutte le salse a questo punto pretendo che funzioni. e dovrei farlo tanto io quanto più chi ci crede. se chi ricopre certe posizioni è corrotto, sfrutta e abusa del proprio potere che facciamo? buttamo via l'acqua sporca co tutto lu fijo? bisognerebbe pretendere che chi organizza il paese lo faccia come andrebbe fatto, perché c'è chi per lavoro ha proprio questo compito qui

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come scritto sopra, stai parlando con un libertario per il quale meno stato c'è e meglio è :D

 

ma dal momento che lo stato me lo imponi in tutte le salse a questo punto pretendo che funzioni. e dovrei farlo tanto io quanto più chi ci crede. se chi ricopre certe posizioni è corrotto, sfrutta e abusa del proprio potere che facciamo? buttamo via l'acqua sporca co tutto lu fijo? bisognerebbe pretendere che chi organizza il paese lo faccia come andrebbe fatto, perché c'è chi per lavoro ha proprio questo compito qui

Si ma ora paghiamo chi x anni ha usato certi lavori come ammortizzatore sociale. E uno è il mio!

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