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David

Per dovere di cronaca.. c’è la possibilità ripescaggio !!

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Adesso, bartolelli ha scritto:

Cioè vorrei passare dai ternani che si scannano fra loro al guaì a chi tocca Terni.

i nostri nonni questa città l’hanno (ri)costruita dopo le bombe e deve essere un pezzo di noi.

Chi la tocca, tocca noi e i nostri avi.

Hai colto nel segno per me, oltre al tuo gran lavoro ed alle precise spiegazioni.. Io da stasera c'ho più voglia di reagire a sto scempio e di andare allo stadio! 

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2 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Ce l’ho bella che pronta.

Sentiamo Ruber, se ne ha ancora voglia, quanti club riesce ad aggregare.

(certo se non la fa la Ternana perde un pò peso, ma diventa solo una questione di sfizio per non fargliela passare troppo liscia).

Certo.. Comunque eravamo in diversi ad essere a disposizione per fare qualcosa. Un tentativo lo merita se non altro per la passione che c'hai messo. 

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2 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Cioè vorrei passare dai ternani che si scannano fra loro al guaì a chi tocca Terni.

i nostri nonni questa città l’hanno (ri)costruita dopo le bombe e deve essere un pezzo di noi.

Chi la tocca, tocca noi e i nostri avi.

 

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22 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Comunque diciamo una cosa. 

Questa cosa (senza guadagno, per pura passione) l’ho presa molto seriamente perchè l’ho vista come uno stupro alla nostra città: non si iscrivono Avellino, Bari e Cesena? Cambio le regole il giorno dopo per non farvi ripescare, così ci mando il Catania che porta 20.000 abbonamenti.  Fa il decreto Frattini che giudica illegale il cambio di regole? Le ricambio ancora, la faccio a 19 così ci spartiamo pure più soldi di DAZN. L’importante è che non veniate ripescati voi (che non siete nè evasori nè frodatori sportivi, al contrario delle vostre concorrenti) perchè non portate soldi e non contate un cazzo.

Questo io l’ho visto come una violenza alla mia città. Siete uno zimbello e da zimbello vi trattiamo.

Spero che da questa vicenda di mafia si possa trarre qualcosa di positivo a cui tengo da anni: il recupero dell’unità di intenti e della fratellanza cittadina.

per me il calcio è morto, spero che rinasca il senso di comunione fra di noi. Ternani.

 

Come non essere d`accordo ... se posso, ti chiedo cosa intendi concretamente con l`ultimo punto ?

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2 minuti fa, mides ha scritto:

Certo.. Comunque eravamo in diversi ad essere a disposizione per fare qualcosa. Un tentativo lo merita se non altro per la passione che c'hai messo. 

Infatti...e penso che intorno a questa cosa si possano ritrovare davvero in tanti, anche gente che quasi si è tolta il saluto sulle note e tristi vicende unicusane, o almeno lo spero 

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Adesso, il professore ha scritto:

ce sto a ripensa... ma le avete viste le facce de quelli del collegio... che pena

Facce di merda, ma con un bel gruzzoletto in saccoccia 

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Ti capisco, e approvo.   Bisognerebbe fare come molti in Inghilterra, farsi due birre tutti insieme vecchi e giovani romantici seguendo una squadra amatoriale.
Questa e' la sentenza definitiva di quanto sappiamo ormai da anni.
Il calcio, come molte altre cose ormai, e' roba loro. Non nostra.
Bisogna avere la dignita' di allontanarsi da qualcosa che e' marcio e non ci appartiene per nulla.

A questo punto il millwall


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

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7 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Cioè vorrei passare dai ternani che si scannano fra loro al guaì a chi tocca Terni.

i nostri nonni questa città l’hanno (ri)costruita dopo le bombe e deve essere un pezzo di noi.

Chi la tocca, tocca noi e i nostri avi.

Grande barto!!! 

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37 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Ce l’ho bella che pronta.

Sentiamo Ruber, se ne ha ancora voglia, quanti club riesce ad aggregare.

(certo se non la fa la Ternana perde un pò peso, ma diventa solo una questione di sfizio per non fargliela passare troppo liscia).

 

 

I club se movessero, non solo pe i giubbetti o le t-shirt 

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15 minuti fa, Leo85 ha scritto:

Hai colto nel segno per me, oltre al tuo gran lavoro ed alle precise spiegazioni.. Io da stasera c'ho più voglia di reagire a sto scempio e di andare allo stadio! 

anche io!!!!

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14 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Cioè vorrei passare dai ternani che si scannano fra loro al guaì a chi tocca Terni.

i nostri nonni questa città l’hanno (ri)costruita dopo le bombe e deve essere un pezzo di noi.

Chi la tocca, tocca noi e i nostri avi.

Mi hai preceduto di qualche minuto....ternani contro ternani in difesa dei livornesi da sempre nostri nemici, curve divise, trasferte in curva separati...

BASTA !!!!  NOI TERNANI CONTRO TUTTI !!! AL PRIMO ARBITRO CHE SGARRA INVASIONE !!! DEVONO TORNARE AD AVERE PAURA DI NOI !!!

SE DOBBIAMO PAGARE QUALCOSA ALMENO MERITIAMOCELO !!! IL BUONISMO HA FATTO IL SUO TEMPO !!! VIVA CAVA PAGANI ANDRIA !!!

LI' LU STUPIDO NON LO FAI !!! QUANDO NOMINANO TERNI SI DEVONO CAGARE SOTTO !!!

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L'Italia e soprattutto la mia città mi mancano sempre tanto, ma quando si verificano certe situazioni, mi viene in mente perché tanti anni fa me ne sono andato. Siamo in mano a gente senza vergogna e senza pudore, per l'ennesima volta è cambiato tutto affinché non cambiasse nulla. Mi chiedo: ma questa gente può veramente farla franca così? C'è qualcuno che controlla il controllore?

 

Ad ogni modo, mai come oggi orgoglioso di ESSERE TERNANO e di TIFARE TERNANA contro tutto e contro tutti!

Avanti a testa altissima!

 

@jorga un grosso in bocca al lupo!

 

Modificato da CuoreDiAcciaio

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1 ora fa, Jazz97 ha scritto:

Balata sulla B a 19: "Prima pietra del cambiamento"

Speriamo che la prossima sia sulla tua tomba

 

 

Speramo che la pigli a 180 all ora 

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40 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Comunque diciamo una cosa. 

Questa cosa (senza guadagno, per pura passione) l’ho presa molto seriamente perchè l’ho vista come uno stupro alla nostra città: non si iscrivono Avellino, Bari e Cesena? Cambio le regole il giorno dopo per non farvi ripescare, così ci mando il Catania che porta 20.000 abbonamenti.  Fa il decreto Frattini che giudica illegale il cambio di regole? Le ricambio ancora, la faccio a 19 così ci spartiamo pure più soldi di DAZN. L’importante è che non veniate ripescati voi (che non siete nè evasori nè frodatori sportivi, al contrario delle vostre concorrenti) perchè non portate soldi e non contate un cazzo.

Questo io l’ho visto come una violenza alla mia città. Siete uno zimbello e da zimbello vi trattiamo.

Spero che da questa vicenda di mafia si possa trarre qualcosa di positivo a cui tengo da anni: il recupero dell’unità di intenti e della fratellanza cittadina.

per me il calcio è morto, spero che rinasca il senso di comunione fra di noi. Ternani.

 

Prendo spunto da questo bel post per ringraziarti dell'immenso lavoro fatto. Ho seguito tantissimo ma partecipato poco perché la sensazione è stata sempre pessima.

Spero che questa meritata retrocessione sul campo sia veramente riscattata su tutti i campi e potremo trovare un po' di orgoglio che tanto ci manca. 

Grande disprezzo per la condotta della nostra italianità...ma cosa siamo diventati? Non esiste più alcuna certezza, un paese da anni allo sbando. Questo mi preoccupa tantissimo.

Per qualche perugino infiltrato in questo topic, ed ha anche partecipato attivamente a mio parere, fatevi riccamente danculo...esseri inferiori.

Forza @Jorga.!

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In ogni caso me pare una vittoria di Pirro per le squadre dell'attuale serie B.

Una forzatura di pochi presuntuosi che alla fine penalizzerà la maggior parte delle squadre.

Dopo questi casini di serie B se ne parlerà ancor meno, come non se ne è parlato affatto fino ad oggi, per tenere sottobanco i giochi di lega.

Della serie B non frega un cazzo a nessuno, manco a DAZN, che ancora deve trovare una collocazione nel mercato e se la sarà presa tipo Ius Prime Noctis imposto da Sky che aveva investito sulla champions.

Questi non capiscono che il calcio per rimanere tale ha bisogno di tutta la filiera, dai pulcini del campitello alla coppa del mondo.

Il calcio deve essere in grado di far sognare, non deve apparire come una fiction scritta male, fatta di ghetti e mondi a compartimenti stagni. Scocci tutto.

Ditemi per quale motivo al mondo dovrei iscrivere mio figlio ad una scuola calcio?

Lo iscrivo a scuola di arpa piuttosto.

Questo state facendo brutti coglioni.

 

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35 minuti fa, mides ha scritto:

Certo.. Comunque eravamo in diversi ad essere a disposizione per fare qualcosa. Un tentativo lo merita se non altro per la passione che c'hai messo. 

Mi unisco anche io

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Comunque queste sono le argomentazioni centrali dell’esposto.

Le riporto per vedere se le condividete, poi i club che vogliano aderire possono contattare Ruber.

 

 

-La ratio essendi del provvedimento cautelare riposa, non solo sul fumus boni iuris (accertato) ma anche sul pericolo per il ricorrente «di subire un pregiudizio grave e irreparabile durante il tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso».

Nel nostro caso, con le deliberazioni in esame è stato sovvertito il provvedimento cautelare poiché, con il mutamento dell’organico con il quale è stata estromessa la squadra  dal ripescaggio si è proprio - all’opposto - causato ad essa quel pregiudizio grave che il provvedimento mirava a scongiurare.

-E’ stato violato il principio  (cfr art. 58, c. 1, c.p.a.) in base al quale è possibile chiedere la revoca o la modifica del provvedimento cautelare solo «se si verificano mutamenti nelle circostanze o se allegano fatti anteriori di cui si è acquisita conoscenza successivamente al provvedimento cautelare. In tale caso, l’istante deve fornire la prova del momento in cui ne è venuto a conoscenza». Orbene, rispetto al provvedimento cautelare nessun fatto nuovo o fatto anteriore di cui si sia acquisita conoscenza successivamente è stato allegato e dimostrato con la conseguenza che LEGA di serie B e FIGC si sono fatte giustizia da sole autocaducando un provvedimento giurisdizionale che invece era proprio mirato alla salvaguardia della posizione soggettiva della ricorrente (invece pretermessa).

-La Corte Costituzionale ha osservato (cfr ex plurimis ardinanza n. 179 del 2002) che la tutela cautelare è volta a rendere applicabile  “un complesso di misure che escludano ogni ipotesi di privilegio dell'amministrazione a danno della controparte”. Ció postula la necessità di contemperare gli interessi dell’interessato ricorrente e dell’amministrazione, giammai conculcando radicalmente il primo (principio totalmente violato con gli atti impugnati che privilegiano esclusivamente gli interessi di Lega Serie B e FIGC).

-Nel provvedimento di cui al comunicato ufficiale n.47/2018 del Commissario Straordinario della FIGC, si delibera di mutare l’art.50 delle Norme Organizzative Interne della FIGC affinché si “garantisca l’interesse pubblico a un regolare e tempestivo avvio dei campionati”; già dal tenore letterale della deliberazione si enuclea la mancata considerazione degli interessi privati che sia per legge sia in forza del provvedimento cautelare dovevano essere non solo presi in considerazione, ma addirittura protetti. Per giunta consta una radicale omissione motivazionale sul versante della mancata valutazione dell’interesse “secondario” e dell’impossibilità di contemperare tutti gli interessi;

-Con la delibera impugnata di cui al comunicato n.48 del 2018, il Commissario Straordinario della FIGC pone come presupposto della modificazione statutaria il provvedimento cautelare emesso dal Presidente dell’Alta Corte così statuendo: “con decreto n. 00544/2018 del 10.8.2018 del Presidente del Collegio di Garanzia dello sport è stata sospesa l’esecutività della richiamata decisione della Corte Federale di Appello fino alla data della camera di consiglio per la decisione collegiale sulla istanza cautelare con l’abbinamento al merito, fissata per il 7 settembre, a partire dalle ore 12.00;

- ritenuto che sussistano concreti rischi per il tempestivo avvio del Campionato di Serie B”.

La necessità di ridurre l’organico della Serie B a 19 squadre a causa del predetto provvedimento è palesemente esclusa dalla seguente circostanza: il Commissario Staordinario ha ratificato ed avallato una decisione (già abnorme) assunta sua sponte dalla Lega Serie B di riduzione dell’organico a 19 squadre -con annuncio della compilazione dei calendari per il 13 agosto 2018 -pubblicata con comunicato (della medesima Lega) anteriormente alla pubblicazione del provvedimento cautelare. È quindi infondato, inveritiero e irrispettoso dei canoni di corretta, trasparente e indipendente amministrazione attestare che la scelta (obbligata) sia dipesa dall’ordinanza in esame che invece, al momento della riformulazione del format, della riduzione dell’organico e della compilazione del calendario a 19 squadre, non era stata ancora pubblicata; ciò da’ la misura della configurazione del provvedimento cautelare come mero pretesto per compiere una attività illegittima (già programmata) a solo vantaggio delle componenti della Lega Serie B (più cospicua spartizione dei contributi per i diritti televisivi derivante dalla limitazione dell’organico);

-Che l’ordinanza in esame  precludesse il regolare svolgimento dei campionati, rendendo via obbligata la riduzione dell’organico è palesemente smentito dallo stesso contenuto letterale del provvedimento cautelare: di salvaguardia del ripescaggio, di tutela della vigente disciplina positiva dello stesso, di tutela urgente delle ricorrenti (atteso il riconoscimento del fumus boni juris), di conseguente conferma dell’organico a 22 squadre da integrare con il ripescaggio.

La corretta (e obbligata) osservanza dei criteri di imparzialità, trasparenza, indipendenza, non discriminazione e corretto esercizio dei poteri amministrativi, nonché il principio di contemperamento obbligatorio dei contrapposti interessi, lungi da rendere attuabile o peggio necessaria la strada della riduzione di organico della Serie B, avrebbero imposto viceversa di: 1) applicare la delibera del Commissario Straordinario di cui al Comunicato Ufficiale n. 54 del 30.5.2018 relativo ai criteri e le procedure per l’integrazione degli organici dei campionati professionistici di Serie A e di Serie B 2018/2019, la cui efficacia e vincolatività era stata dichiarata con il provvedimento cautelare e per l’effetto procedere al ripescaggio della ricorrente, con ciò eseguendo il decisum; 2) in via meramente subordinata, se fosse stato ritenuto fondato il timore dell’accoglimento delle tesi del Novara Calcio, assumere una delibera non certo di esclusione di società, ma semmai ampliativa dell’organico nella eventuale ottica di tutela del legittimo affidamento delle società controinteressate. Ma mai ridurlo, conculcando il diritto di tutte le parti per la sola tutela della Lega di Serie B e degli interessi lucrativi (ed ampliativi nel lucro) dei suoi aderenti. In questa seconda ipotesi non può che rilevarsi come il corretto esercizio della discrezionalità amministrativa postuli infatti l’equo contemperamento degli interessi in gioco: raggiungimento della finalità pubblica, senza danno di interessati ed eventuali controinteressati. Principio apertamente violato nel caso che ci occupa. Anzi l’interesse (giuridicamente tutelabile) della Lega Calcio di Serie B ad un organico a 19 squadre è addirittura inesistente e immeritevole di protezione, posto che la vigente disciplina - con conseguente regolamentazione dei ripescaggi per integrare l’organico -contemplava una composizione a 22 squadre.

-L’illogicità del contenuto percettivo delle  delibere diviene di particolare evidenza se solo si considera che da un lato si attesta che il format non muterà (con conseguenti tre promozioni e quattro restricessioni) e riguarderà solo la stagione 2017 - 2018, dall’altro lato non si disciplina il necessario maggior numero di retrocesse dalla Serie A o di promosse dalla Serie C per integrare l’organico che permane a 22 squadre per la stagione 2018-2019. Ció svela lo sviamento di potere consistente nelle vere finalità dei provvedimenti impugnati, ossia quelle di tutelare illegittimamente solo gli interessi patrimoniali (per giunta immeritevoli di protezione) della Lega di Seri B.

-A conferma dello sviamento di potere che affligge apertamente i provvedimenti in esame, si osserva come dall’interrelazione e contestualità degli stessi si sia utilizzata la modifica di una fonte normativa (come il regolamento) destinata a disciplinare situazioni generali, astratte e ripetibili nel tempo, per far fronte a situazioni specifiche, concrete, contingenti, e riferite alla tutela (peraltro illegittima) temporalmente limitata di taluna delle parti in causa, con ciò venendo in rilievo una vera e propria abnormità degli atti (categoria dogmatica che si integra quando l’atto per la singolarità e la stranezza del contenuto risulti estraneo all’intero ordinamento ovvero si esplichi al di fuori dei casi consentiti e delle ipotesi previste al di là di ogni ragionevole limite).

1)Le condotte sopra descritte integrano il reato di abuso d’ufficio ex art.323 cp da parte di tutti i concorrenti nella attività delittuosa (omissis).

Ai fini della configurabilità del reato di abuso d'ufficio, sussiste il requisito della violazione di legge non solo quando la condotta del pubblico ufficiale sia svolta in contrasto con le norme che regolano l'esercizio del potere, ma anche quando la stessa risulti orientata alla sola realizzazione di un interesse collidente con quello per il quale il potere è attribuito, realizzandosi in tale ipotesi il vizio dello sviamento di potere, che integra la violazione di legge poiché lo stesso non viene esercitato secondo lo schema normativo che ne legittima l'attribuzione (Cass. Sez. U, n. 155 del 29/9/2011, Rossi; tra le altre, Sez. 2, n. 23019 del 5/5/2015, Adamo; Sez. 6, n. 27816 del 2/4/2015, Di Febo; Sez. 6, n. 43789 del 18/10/2012, Contiguglia; Sez. 6, n. 35597 del 5/7 /2011, Barbera). Quanto, poi, all'elemento psicologico del reato, per detta fattispecie criminosa, il dolo richiesto assume una connotazione articolata e complessa: è generico, con riferimento alla condotta (coscienza e volontà di violare norme di legge o di regolamento ovvero di non osservare l'obbligo di astensione) e assume la forma del dolo intenzionale rispetto all'evento (vantaggio patrimoniale o danno) che completa la fattispecie. Sicché, il dolo intenzionale è configurabile qualora si accerti che il pubblico ufficiale o  l'incaricato di un pubblico servizio abbia agito con uno scopo diverso da quello consistente nel realizzare una finalità pubblica, il cui conseguimento deve essere escluso non soltanto nei casi nei quali questa manchi del tutto, ma anche laddove la stessa rappresenti una mera occasione della condotta illecita, posta in essere invece al preciso scopo di perseguire, in via immediata, un danno ingiusto ad altri o un vantaggio patrimoniale ingiusto per sè o per altri (Sez. 3, sent. n. 10810 del 17/01/2014, Altieri e altri). Invero, la prova dell'intenzionalità del dolo esige il raggiungimento della certezza che la volontà dell'imputato sia stata orientata proprio a procurare il vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto e tale certezza non può essere ricavata esclusivamente dal rilievo di un comportamento "non iure" osservato dall'agente, come tale insufficiente, ma deve trovare conferma anche in altri elementi sintomatici, che evidenzino la effettiva "ratio" ispiratrice del comportamento, quali, ad esempio, la specifica competenza professionale dell'agente, l'apparato motivazionale su cui riposa il provvedimento ed il tenore dei rapporti personali tra l'agente e il soggetto o i soggetti che dal provvedimento stesso ricevono vantaggio patrimoniale o subiscono danno (Cass. Sez. 6, sent. n. 21192 del 25/01/2013, Baria ed altri; nello stesso sostanziale senso, v. Sez. 3, sent. n. 13735 del 26/02/2013, p.c. in proc. Fabrizio e altro). Fattispecie: violazione del principio di imparzialità dell'attività amministrativa - (Sez. 3^ 15/02/2017 (Ud. 15/12/2016), Sentenza n.7161)”.

Ed ancora:”in tema di abuso di ufficio, il requisito della violazione di legge può consistere anche nella inosservanza dell'art. 97 della Costituzione, nella parte immediatamente precettiva che impone ad ogni pubblico funzionario, nell'esercizio delle sue funzioni, di non usare il potere che la legge gli conferisce per compiere deliberati favoritismi e procurare ingiusti vantaggi ovvero per realizzare intenzionali discriminazioni e procurare ingiusti danni”(Cass., Sez. 2, n. 46096 del 27/10/2015, Giorgina; Sez. 6, n. 27816 del 2/4/2015, Di Febo; Sez. 6, n. 37373 del 24/6/2014, Cocuzza).

Il reato di abuso d’ufficio può configurarsi anche in relazione all’attività discrezionale della pubblica amministrazione. La configurabilità del reato di abuso d’ufficio in relazione all’ambito dell’attività discrezionale della P.A. è largamente ammessa, in giurisprudenza, laddove si è precisato che il delitto di abuso d’ufficio è configurabile non solo qualora la condotta si ponga in contrasto con il significato letterale o logico- sistematico di una norma ma anche allorquando l’agire del pubblico ufficiale contraddica lo specifico fine perseguito dalla norma stessa, concretandosi in uno svolgimento della funzione o del servizio che oltrepassi l’ambito delle scelte discrezionali attribuito al soggetto pubblico (Cass., Sez. 6, 5-12-2011, D’Alessandro). Il che è perfettamente in linea con il dictum di Sez. Un. 29-9-2011 n. 155, Rossi (Rv. n. 251498), che ha ritenuto sussistere il requisito della violazione di legge non solo allorché la condotta del pubblico ufficiale si esplichi in contrasto con le norme che regolano l’esercizio del potere ma anche quando essa risulti orientata esclusivamente alla realizzazione di un interesse collidente con quello per il quale il potere è attribuito, realizzandosi, in tale ipotesi, il vizio dello sviamento di potere, che integra la violazione di legge, poiché il potere non viene esercitato secondo lo schema normativo che ne legittima l’attribuzione. Il reato di abuso di ufficio è pertanto configurabile anche in caso di sviamento di potere e cioè allorché la condotta dell’agente, pur formalmente aderente alla norma che disciplina l’esercizio delle sue attribuzioni, si estrinsechi in assenza delle ragioni legittimanti (Cass., Sez. 6, 11-3-2005, n. 12196, Rv. 231194; Sez. 6, 18-10-2012, n 43789, in Cass. pen 2013, 3516; conf. Sez 6, 8-7-96 n. 8649, in Cass. pen 1997, 2691). E,nella più recente giurisprudenza, si è affermato che il legislatore non ha inteso limitare la portata applicativa dell’art. 323 cod.pen. ai casi di violazione di legge in senso stretto, avendo voluto includervi anche le altre patologie dell’atto amministrativo, tra le quali l’eccesso di potere, configurabile laddove vi sia stata oggettiva distorsione dell’atto dalla finalità tipica (Cass. Sez.6, 12-6-2012, Demma).In quest’ottica, la giurisprudenza ha altresì sottolineato il rilievo dell’art. 97 Cost., nel suo nucleo precettivo, diretto ad evitare favoritismi o discriminazioni (Cass. Sez. 6 14-6-12, Arbitani)- Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 31 marzo – 19 giugno 2015, n. 25944.

2)l’art. 388 cp si applica a chi elude l’esecuzione di un provvedimento del giudice civile, amministrativo o contabile -fra i giudici dovendosi considerare anche gli arbitri od autorità giusdicenti di natura arbitrale (230606/04) , come il Presidente dell’Alta Corte di Giustizia del CONI che ha emesso il provvedimento - che  prescriva misure cautelari a difesa della proprietà, del possesso o del credito, in tal caso venendo in rilievo i crediti discendenti dal “ripescaggio” anche sotto forma dei milionari contributi federali di cui la società avrebbe beneficiato se tale elusione, con comportamento fraudolento originato dalla modifica del regolamento in seguito al provvedimento cautelare, non fosse stata posta in essere.

In via residuale, verrebbe comunque in rilievo il reato di cui all’art. 650 cp che si configurerebbe nella denegata ipotesi in cui l’Alta Corte di Giustizia del CONI venisse ritenuta una autorità amministrativa e non giurisdizionale (quale invece realmente è).

Si chiede di verificare anche l’eventuale sussistenza degli estremi del delitto di truffa (640 c.p.) aggravata ex art. 61 n.7 c.p.), poiché, con artifizi e raggiri, segnatamente consistenti nel tacere ab origine la volontà di eliminare i ripescaggi ex lege previsti e di ridurre l’organico in caso di esito vittorioso del ricorso della società, ed anzi pubblicando l’invito a presentare domanda, la inducevano a consegnare un assegno di euro di 700.000,00 euro, una fideiussione di ingente importo ed a presentare il ricorso, poi rivelatosi vittorioso sul versante cautelare, i cui effetti sono stati illegalmente elisi con il fraudolento provvedimento in esame, con ciò cagionando gli ingiusti profitti alle 19 società partecipanti al prossimo campionato, con ampliamento dell’entità dei contributi da dividersi in 19 (a cui non avrebbero avuto diritto in quella misura se la composizione a 22 squadre normativamente prevista fosse stata rispettata, dovendo la somma essere divisa fra le 22 società), e correlato danno ingiusto della società, ingannata, che di quei contributi, fraudolentemente sottratti, e a cui aveva diritto, non può e non ha potuto beneficiare in aggiunta ai contributi da essa versati, resi indisponibili (con l’inganno) per l’esercizio della sua attività e per procedere alla campagna acquisti.

Stante l’avvio, da pochissimi giorni del campionato, attesi i gravi indizi di colpevolezza, e l’esigenza di impedire il procrastinarsi del reato, con la prosecuzione del campionato di Serie B, con composizione, organico e calendari illegali, si chiede l’adozione dei provvedimenti cautelari più urgenti, come il sequestro dei calendari e di tutti gli atti consequenziali ed attuativi (posto che il torneo è già iniziato ma si è ancora in tempo per riformulare i calendari ove un provvedimento cautelare venisse immediatamente adottato) ed ogni altro provvedimento cautelare più opportuno atto a svellere o a rendere ineseguibile l’attività illegale che da quei provvedimenti illegittimi (anzi illeciti) promana.

 

 

 

Modificato da bartolelli
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La decisione rispetta perfettamente l'andamento di una nazione stuprata dai governi dittatoriali di sinistra. Chiunque rivesta una carica, ha facoltà e possibilità di cambiare regole a suo piacimento, per favorire i soliti amici e compari. Viva l'Italia. Mi auguro che questa vicenda apra le menti di chi è "contro il rispetto delle regole" (gente di sinistra).

Auguri

  • Voto Negativo 3

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44 minuti fa, bartolelli ha scritto:

Cioè vorrei passare dai ternani che si scannano fra loro al guaì a chi tocca Terni.

i nostri nonni questa città l’hanno (ri)costruita dopo le bombe e deve essere un pezzo di noi.

Chi la tocca, tocca noi e i nostri avi.

Grandissimo. 

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in linea puramente teorica il pronunciamento odierno del Coni ci potrebbe anche stare: se il Collegio di Garanzia è una sorta di Cassazione ci si arriva dopo aver fatto i primi due gradi di giudizio. ma non si può fare con questi modi e questi tempi, con le sospensive accordate, l'udienza di merito fisata dopo un mese e questa manfrina infinita.

Detto ciò mi stupisce un po' che sia stato solo il Catania a fare ricorso anche al TFN. In quella situazione andava fatto ricorso a tutti i livelli. Non sono d'accordo con Bartolelli quando dice che il TFN avrebbe eccepito il difetto di interesse della Ternana perché il TFN non può sapere in che posizione è la ternana in graduatoria, non può sapere se chi la precede ha presentato domanda di ripescaggio e se questa è regolare. La Ternana è una delle 51 società che poteva ambire al ripescaggio al pari del Novara primo e dell'Arzachena ultimo per cui aveva ed ha diritto di stare in giudizio.

 

Domani c'è l'udienza del Catania e in linea teorica dovesse vincere si dovrebbero riaprire le porte per la B a 22 perché se viene bocciata la linea Fabbricini non potrà che essere così.

Però abbiamo ormai imparato che in questa vicenda si è fatta carne da macello sia della logica che del diritto e dei principi giuridici quindi a questo punto io non mi meraviglierei neppure se all'esito dell'udienza di domani dovessero decidere di ripescare il solo Catania perché unica ad aver fatto ricorso (le altre che faranno ricorso al limite potranno vedersi riconosciute le loro ragioni e puntare ad un risarcimento).

Anzi, se è vero che il Catania ha tutto questo potere politico potrebbe finire proprio così. Sarebbe pure l'occasione per evitare a Fabbricini la denuncia penale già avanzata dai siciliani.

 

Tra l'altro con la perla odierna del Coni, il punto D.4 è stato cassato (e qui ha ragione Bartolelli quando dice che tutte le sospensive sono state travolte dal giudizio/non giudizio di merito) per cui il Catania avrebbe via libera.

Certo ci sarebbe pure quella vicenda di quell'illecito sportivo di ottobre 2016, che in punta di diritto escluderebbe al 100% il Catania, ma come detto prima ormai non conta più né il diritto né la logica per cui potrebbero andare sopra anche a quello.

 

 

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43 minuti fa, cecco73 ha scritto:

Come non essere d`accordo ... se posso, ti chiedo cosa intendi concretamente con l`ultimo punto ?

Che tocca ricomincià a considerarci fratelli, no nemici. Uno per tutti, tutti per uno.

  • Grazie 1
  • Voto Positivo 3

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