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BuFERA

sanità pubblica / sanità privata

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la sanità privata è senza dubbio un tema centrale nei dibattiti attuali e futuri, anche perché quello che attualmente sembra essere il maggiore partito italiano ha chiaramente intenzione di spingere su questo pedale, sia a livello nazionale (basta vedere quello che succede in lombardia e in altre regioni a trazione leghista), sia ovviamente a livello locale.

 

su questo tema, lunedì c'è stata un'interessante puntata di presa diretta in cui è stato descritto come la sanità privata si va pian piano sostituendo a quella pubblica, rilevando i servizi più lucrativi.

 

a mio modo di vedere, essendo la sanità un servizio fondamentale, deve essere garantito a tutti. e per fare ciò è necessario migliorare l'offerta pubblica la dove ci sono carenze ed evitare con tutti i mezzi che questa diventi "inaccessibile" o un salasso improponibile tramite la sanità privata.

questo non vuol dire che la sanità privata non debba esistere, ma certamente non deve interferire con la possibilità di ogni cittadino di accedere alle cure necessarie.

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La sanità deve assolutamente restare pubblica. Tutti i servizi devono essere garantiti per via pubblica. Poi ci potrà essere la sanità privata, ma mai che vada a sostiruirsi a quella pubblica.

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Il 6/2/2021 Alle 19:50, alien ha scritto:

La sanità deve assolutamente restare pubblica. Tutti i servizi devono essere garantiti per via pubblica. Poi ci potrà essere la sanità privata, ma mai che vada a sostiruirsi a quella pubblica.

Sono d'accordissimo...ma quale sanità privata? Cioè, tutta privata al 100%, oppure quella convenzionata? 

Perché ce ne passa...

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In linea di principio sono anche io per una sanità esclusivamente pubblica, poi bisogna fare i conti con uno scenario mutato, scarsità di risorse, soldi ecc in cui il privato può essere un valido supporto per arrivare dove non riesce ad arrivare il pubblico e va quindi per certi versi incoraggiato.

 

Un sistema virtuoso in cui pubblico e privato sono integrati e migliorano la qualità dei servizi è possibile, tutto dipende da come viene interpretato il ruolo del privato, se cioè diventa terreno fertile per mance elettorali (come del resto avviene spesso in ambito pubblico) o peggio per creare sistemi di potere in cui finiscono solo per arricchirsi in pochi (e fra i pochi ci metto i politici che fanno parte di questi sistemi)

Il tema è talmente rilevante per la vita di una comunità (sopratutto adesso) che non si può pensare di lasciarlo in mano a cricche di affaristi, per questo credo che una regia e un controllo serio a livello pubblico debba essere salvaguardato.

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io in realtà non sono contro il privato, anzi, le alternative sono sempre una cosa positiva. l'importante è che non vengano a mancare servizi fondamentali, che non si sia in qualche modo costretti a scegliere una via proprio per mancanza di alternative.

 

il sistema sanitario italiano è un sistema organizzato in maniera invidiabile in tutto il mondo, il vero male sono la sua gestione e la corruzione di chi la amministra, e quel problema non si risolve cambiando il sistema stesso. la lega nord, con la quale dovremo fare i conti perché governa in città, in regione e presto probabilmente anche l'interno paese, ha l'obiettivo di spingere la sanità privata, ed è ovvio che lo faranno tanto per vie politiche (legge, costituzione, etc.) quanto con i fondi pubblici. quello che mi fa pensare male è il modo in cui è finita la lombardia, la piega simile che sembra aver preso il veneto, e quella che probabilmente sta prendendo l'umbria ("18 ospedali sono troppi").

 

melasecche inoltre ha insistito sul sistema assicurativo, parlando di milioni di assicurati in italia, che aumenteranno ulteriormente in futuro. vivo in un paese in cui vige un sistema assicurativo, ed è possibile avere sia un'assicurazione pubblica, sia un'assicurazione privata. quando questo sistema è nato, l'europa aveva un orientamento decisamente più volto al sociale e meno capitalista di oggi. e proprio questo orientamento è ciò che qua si sta cercando di difendere coi denti... col 16% dello stipendio pago l'assicurazione (assicurazione pubblica, è un tasso standard, tralaltro aumentato da poco per via del covid), e non è poco. i servizi sono più che buoni (altra cosa che si cerca di difendere) ma non l'assicurazione copre tutto: la quota coperta dall'assicurazione è un servizio minimo indispensabile (altra cosa che si cerca di difendere), ma ci possono essere degli extra che portano anche a spese extra (un esempio lampante è il dentista). inoltre, se si ha un'assicurazione privata i medici tendono a controllare di tutto e non di rado a trovare "comunque" qualcosa (non c'è bisogno che spieghi perché). ora come ora è un sistema che permette di curare tutti, ma questo paese non conosce una crisi da qualche decade... resta solo da sperare che le cose restino così.

 

quando però la sanità diventa una macchina da soldi, ed è quello che sta avvenendo, si finisce per accettare il fatto che sia giusto che ad avere accesso alle cure siano coloro che se lo possono permettere, in base a quello che si possono permettere. questa è la piega che sta prendendo l'italia.

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La mia opinione, è che la sanità pubblica viene sopra tutto, perché a meno di cambiare la costituzione, tutti i cittadini, di qualsiasi ceto hanno diritto ad essere curati - bene - nelle strutture pubbliche che devono essere di prim'ordine amministrate con giudizio e nelle quali deve operare personale sanitario che va accuratamente selezionato ed adeguatamente retribuito.

 

Rinunciare a questo significa doversi malauguratamente sobbarcare spese esorbitanti che nessuna assicurazione si caricherà sulle sue spalle - checché ne dicano i sostenitori del modello sanitario "assicurato" -  e parlo per esperienza personale dove tra intervento, degenza (2 giorni e 1/2), più analisi precedenti e successive, ho dovuto sborsare oltre 10000 €, che fino a che hai la fortuna di averli ti curi e campi, altrimenti nessuno ti guarda sulla faccia e puoi serenamente tirare le cuoia.

 

Questo non significa che non debbano esistere le strutture private, ma devono essere finanziariamente autonome, e non godere del drenaggio di soldi statali che inevitabilmente taglia risorse che servono a quelle pubbliche per quanto sopra esposto.

E chi le preferisce a quelle pubbliche se le paga, senza le famose convenzioni.

 

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https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/02/12/news/ospedale_san_raffaele_milano_conti_in_rosso_coronavirus_effetti-287272862/?ref=RHTP-VS-I287019181-P10-S1-T1

 

Ecco tanto per far presente ai sostenitori del privato perché migliore e perché è sempre bene amministrato, che le magagne ce le ha il privato come il pubblico........adesso voglio vedere se lo stato (cattivone) dovrà mettere le mani nel portafoglio della collettività, per ripianare i debiti di un privato.

 

Ma si sa stando in Italia, in certi casi il rischio d'impresa non esiste, tanto paga la collettività.

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Il 11/2/2021 Alle 20:39, BuFERA ha scritto:

vivo in un paese in cui vige un sistema assicurativo, ed è possibile avere sia un'assicurazione pubblica, sia un'assicurazione privata. quando questo sistema è nato, l'europa aveva un orientamento decisamente più volto al sociale e meno capitalista di oggi. e proprio questo orientamento è ciò che qua si sta cercando di difendere coi denti... col 16% dello stipendio pago l'assicurazione (assicurazione pubblica, è un tasso standard, tralaltro aumentato da poco per via del covid), e non è poco. i servizi sono più che buoni (altra cosa che si cerca di difendere) ma non l'assicurazione copre tutto: la quota coperta dall'assicurazione è un servizio minimo indispensabile (altra cosa che si cerca di difendere), ma ci possono essere degli extra che portano anche a spese extra (un esempio lampante è il dentista). inoltre, se si ha un'assicurazione privata i medici tendono a controllare di tutto e non di rado a trovare "comunque" qualcosa (non c'è bisogno che spieghi perché). ora come ora è un sistema che permette di curare tutti, ma questo paese non conosce una crisi da qualche decade... resta solo da sperare che le cose restino così.

oggi sono andato in una clinica privata che si occupa di cardiologia. pago qualche centinaio di euro al mese di assicurazione e poi arrivo in una clinica che mi chiede prestazioni extra oltre a quelle coperte dall'assicurazione... e io pago

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