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Semprerossoverde

Ebola un altro affare?

Messaggi raccomandati

6 ore fa, NINNI ha scritto:

Mi sembra strano. Conosco diversi medici di base che stanno già vaccinando i 70/80.

 

Ti posso garantire che quello che ho scritto è vero.

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1 minuto fa, torquemada ha scritto:

 

Ti posso garantire che quello che ho scritto è vero.

Rompi i coglioni al medico. A 77 anni deve essere vaccinata e se ne deve occupare il suo medico.

  • Voto Positivo 1

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Apertura bar show,se uno ha finito i tavoli la tazza del caffe la devi portare fuori,come minimo dove hai parcheggiato,e se educato una volta finito la riporti dentro.

Ma non era meglio da asporto...tutte ste seghe non c'erano,anche perché se senza cucina dopo le 18 vanno avanti solo i ristoranti..non si sa se dopo le 22 uno che sta al tavolo si deve strozzare oppure mangiare con calma....come attesti se ti ferma una pattuglia alle 22:30 che stai rientrando a casa dopo aver cenato al ristorante...ipotizzo tenendo lo scontrino...

Che caos.

Modificato da ternano_84

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1 ora fa, FURIOUS ha scritto:

Purtroppo è inevitabile che escano fuori nuove varianti: in India ci sono un miliardo e mezzo di cristiani e quasi nessuno è stato vaccinato; stesso discorso vale per l'Africa, dove i contagiati (per motivi probabilmente genetici) sono quasi tutti asintomatici.

Fino a quando non si riuscirà a vaccinare gran parte della popolazione mondiale, il virus continuerà a circolare e a mutare.

E' Bill Gates che ha deciso così.

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image.thumb.png.b6c00f4b6f421493a0985acf1fb9b60c.png

questa è l'attuale situazione in India

grazie a loro i contagi giornalieri stanno raggiungendo nuovi record da inizio pandemia

solo l'India viaggia a 350.000 al giorno

se parte veramente una variante indiana................non ci voglio neanche lontanamente pensare, proprio oggi

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44 minuti fa, NINNI ha scritto:

Sarebbe ottimo, già 2 mesi fa avevano parlato d'un farmaco che aveva avuto tutte l'autorizzazioni necessarie per l'uso..... ma nessuno ha saputo più nulla di questo farmaco! Boh

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Io sto ancora pazientemente aspettando l'ondata sterminatrice che sarebbe dovuta arrivare a 15 gg dai festeggiamenti per la serie b. Visto che piace tanto prendere per il culo (non qui dentro ma in generale) chi azzarda previsioni ottimistiche, è il caso di iniziare a farlo anche con chi vede la fine del mondo ogni volta che due esseri basati sul carbonio raggiungono una distanza inferiore di un metro l'uno dall'altro. Magari passa anche la voglia di rompere il cazzo 

  • Grazie 1
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Io spero molto nella cura perché, dal basso della mia ignoranza, mi pare di capire che mentre i vaccini si trovano a inseguire le mutazioni (e per farli a tutti è un po' un casino), una cura (che vada a impedire la polmonite, o inibisca la replicazione virale o quello che è) dovrebbe essere sia più versatile contro le mutazioni sia più facile da somministrare.

In fondo è sempre un virus che di suo guarisce da solo nella grande maggioranza dei casi, con un aiutino farmacologico mirato dovrebbe farlo quasi sempre

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4 ore fa, wild.duck ha scritto:

Io spero molto nella cura perché, dal basso della mia ignoranza, mi pare di capire che mentre i vaccini si trovano a inseguire le mutazioni (e per farli a tutti è un po' un casino), una cura (che vada a impedire la polmonite, o inibisca la replicazione virale o quello che è) dovrebbe essere sia più versatile contro le mutazioni sia più facile da somministrare.

In fondo è sempre un virus che di suo guarisce da solo nella grande maggioranza dei casi, con un aiutino farmacologico mirato dovrebbe farlo quasi sempre

Condivido in pieno

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12 ore fa, wild.duck ha scritto:

Io spero molto nella cura perché, dal basso della mia ignoranza, mi pare di capire che mentre i vaccini si trovano a inseguire le mutazioni (e per farli a tutti è un po' un casino), una cura (che vada a impedire la polmonite, o inibisca la replicazione virale o quello che è) dovrebbe essere sia più versatile contro le mutazioni sia più facile da somministrare.

In fondo è sempre un virus che di suo guarisce da solo nella grande maggioranza dei casi, con un aiutino farmacologico mirato dovrebbe farlo quasi sempre

Con le mutazioni giuste i virus (come i batteri con gli antibiotici) possono sfuggire anche ad una ipotetica terapia.

La somministrazione di quasi tutti gli anticorpi monoclonali avviene per via endovenosa in ospedale...

Direi che per adesso i vaccini sono, per distacco, la nostra arma migliore. Mi sembra di aver letto che anche la variante cinese dovrebbe non essere un problema almeno per il vaccino pfizer.

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1 ora fa, polentaccio ha scritto:

Con le mutazioni giuste i virus (come i batteri con gli antibiotici) possono sfuggire anche ad una ipotetica terapia.

La somministrazione di quasi tutti gli anticorpi monoclonali avviene per via endovenosa in ospedale...

Direi che per adesso i vaccini sono, per distacco, la nostra arma migliore. Mi sembra di aver letto che anche la variante cinese dovrebbe non essere un problema almeno per il vaccino pfizer.

Credo che il discorso sia che non andando a mirare al virus direttamente in sedi specifiche come la spike o andando a modulare la risposta dell'organismo che fa casino (e la risposta dell'organismo bene o male sarà probabilmente sempre grosso modo la stessa, o almeno finora è così) la cosa delle mutazioni dovrebbe essere meno importante. Su uno degli articoli che ho letto ieri mi pare accennasse una cosa del genere. Questo tipo di farmaci di cui parlano oggi per pfizer (cioè gli inibitori della proteasi) li usano anche per l'hiv, che muta parecchio, se ritarati per lo Pfizer dovrebbero funzionare anche qui, immagino.

Il molnupiravir, che è un antivirale, sempre per bocca, è al terzo stadio di sperimentazione e anche quello sembra efficace.

Comunque non si parla di anticorpi monoclonali, che hanno un meccanismo più simile a quello degli anticorpi "naturali" o da vaccini, suppongo, questi sono farmaci per bocca (o altri in spray o simile) ma saranno in commercio tipo a fine anno se tutto va bene.

E c'è sempre il discorso che, a meno di voler vaccinare tutto il mondo tutti gli anni, avere una cura affidabile che prendi giusto se la malattia ti prende, una specie di kit antimalaria, può essere ottimo lo stesso (anche logisticamente, e accompagnato ai vaccini). Anche perché mi pare di capire che ormai eradicare il virus è abbastanza impossibile, ma trasformarlo in una cosa innocua o quasi va bene uguale.

Modificato da wild.duck

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farmaco antivirale, denominato PF-07321332, potrebbe essere somministrato per impedire che la malattia si aggravi nelle persone che hanno cominciato a mostrare i segni dell’infezione. La pillola potrebbe inoltre rappresentare una seconda linea di difesa in caso in cui emerga una nuova variante immunoresistente. Sarebbe una vera e propria svolta e potrebbe porre fine alla pandemia, che va avanti ormai dal 2020. Mikael Dolsten, Chief Scientific Officer e Presidente della ricerca e sviluppo di Pfizer, ha spiegato che questa pillola è stata progettata fin da subito con una potenziale terapia orale, da prescrivere al primo segno di Coronavirus. Grazie a questo farmaco, dunque, un paziente potrebbe evitare il ricovero in ospedale o, peggio ancora, finire in terapia intensiva e curarsi tranquillamente a casa come nel caso di una banale influenza.

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Il coprifuoco riduce l’Rt del 13%, come le mascherine: lo studio europeo

di Margherita De Bac29 apr 2021

I migliori gruppi di ricerca europei hanno calcolato gli effetti delle chiusure sulla riduzione dei casi. Quella dei negozi è la più «utile» e anche la limitazione degli incontri

La politica litiga sul coprifuoco ma chissà se conosce nel dettaglio l’utilità di questa e di altre restrizioni nel controllo dell’epidemia. La calcola il lavoro appena postato su MedRxiv, firmato dai maggiori centri di ricerca europei. Titolo: «Conoscere l’efficacia degli interventi dei governi in Europa contro la seconda ondata del Covid-19».

Classifica

Ne esce una specie di classifica dei bandi che hanno cambiato la vita dei cittadini. Al primo posto la chiusura dei negozi. Le «business closure» riducono del 35% l’Rt, l’indice di replicazione del virus. In coda le scuole e università che contribuiscono per il 7% al calo di questo valore.

Mascherine e coprifuoco

E il coprifuoco? Scrivono gli scienziati: «L’uso rigoroso di mascherine nei luoghi pubblici e il coprifuoco notturno hanno avuto un moderato ma statisticamente significativo effetto pari rispettivamente al 12 e 13%». E aggiungono che «ovviamente nessuna di tutte le misure cosiddette non farmacologiche può funzionare da sola».

...........

ristoranti

La chiusura della ristorazione «ha un largo effetto sulla trasmissione del virus» con una riduzione dell’Rt del 12%. Stessa percentuale per i locali da ballo e per le attività non essenziali (parrucchieri, centri estetici). Si ferma al 3% il contributo di eventi culturali o di altro tipo: zoo, musei, teatri. È invece molto alto l’effetto prodotto dal bando agli incontri tra persone al di fuori della propria famiglia fino a un massimo di 30: la riduzione sull’Rt è del 26%. Non sorprende, commenta Forastiere, che le scuole abbiano un ruolo così marginale nell’epidemia, il 7%.

 

Ora, che si possa discutere sul fatto che tocca riaprire in modo azzardato con uno o due mesi di anticipo, perché sennò l'economia non regge, è un conto. Tanto a sto gioco è tutto probabilistico, se le cose vanno male rischia una botta più grossa pure l'economia. Farlo prendendo per il culo i cittadini, come fanno i politici populisti di un po' tutte le parti (penso ai Salvini, ai Renzi, etc.etc.) è un altro discorso.

Continuo a sentire politici che candidamente dicono che tocca aprire fino alle 23, che tanto non cambia un cacchio, e così i ristoratori possono fare due turni (per dirne una che ho sentito). "Non cambia un cacchio" e qualsiasi frase che parli di aiutare i ristoratori non vanno bene insieme. O è vera l'una, purtroppo, o è vera l'altra. A meno che per "aiutare" non si tratti di acquisto di dispositivi anticovid innovativi, che però non esistono, o di aiuti in denaro. Un ristoratore guadagna se ha tanta gente al ristorante. Come fa a non cambiare un cacchio se in serata vede 100 clienti invece di 50 (il tutto moltiplicato per tutti i ristoranti d'Italia) è un mistero.

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33 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Credo che il discorso sia che non andando a mirare al virus direttamente in sedi specifiche come la spike o andando a modulare la risposta dell'organismo che fa casino (e la risposta dell'organismo bene o male sarà probabilmente sempre grosso modo la stessa, o almeno finora è così) la cosa delle mutazioni dovrebbe essere meno importante. Su uno degli articoli che ho letto ieri mi pare accennasse una cosa del genere. Questo tipo di farmaci di cui parlano oggi per pfizer (cioè gli inibitori della proteasi) li usano anche per l'hiv, che muta parecchio, se ritarati per lo Pfizer dovrebbero funzionare anche qui, immagino.

Il molnupiravir, che è un antivirale, sempre per bocca, è al terzo stadio di sperimentazione e anche quello sembra efficace.

Comunque non si parla di anticorpi monoclonali, che hanno un meccanismo più simile a quello degli anticorpi "naturali" o da vaccini, suppongo, questi sono farmaci per bocca (o altri in spray o simile) ma saranno in commercio tipo a fine anno se tutto va bene.

E c'è sempre il discorso che, a meno di voler vaccinare tutto il mondo tutti gli anni, avere una cura affidabile che prendi giusto se la malattia ti prende, una specie di kit antimalaria, può essere ottimo lo stesso (anche logisticamente, e accompagnato ai vaccini). Anche perché mi pare di capire che ormai eradicare il virus è abbastanza impossibile, ma trasformarlo in una cosa innocua o quasi va bene uguale.

Tutto vero. Avere una terapia efficace e poterla somministrare senza necessità di ricovero sarebbe una svolta assoluta (tra l'altro, trattandosi di un anti-virale ridurrebbe di molto le possibilità di contagio). L'esempio dei monoclonali era solo per dire che non necessariamente una terapia è facile da somministrare, proprio pfizer sta studiando un altro anti-virale da somministrare per via endovenosa ed è più avanti nello sviluppo (in questo senso i vaccini sono più comodi). PF-07321332 si è dimostrato efficace per ora solo in vitro e il trial in corso è su volontari sani; se hanno finito la fase d'incremento su pazienti singoli vuol dire che ne hanno trattati 3/4 a dosi verosimilmente inefficaci. La strada temo sia ancora lunga. Prima volevo solo sottolineare che per ora i vaccini sono l'opzione di gran lunga più solida sotto tutti i punti di vista.

Detto questo, di sicuro Pfizer non dice cazzate tanto per dire quindi se puntano su questo inibitore di proteasi (sono le proteasi del virus e possono mutare anche loro) hanno sicuramente le loro buone ragioni, per cui massima fiducia.

Però, per ora e per ancora un pò di tempo avremo "solo" vaccini.

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3 ore fa, wild.duck ha scritto:

Il coprifuoco riduce l’Rt del 13%, come le mascherine: lo studio europeo

di Margherita De Bac29 apr 2021

I migliori gruppi di ricerca europei hanno calcolato gli effetti delle chiusure sulla riduzione dei casi. Quella dei negozi è la più «utile» e anche la limitazione degli incontri

La politica litiga sul coprifuoco ma chissà se conosce nel dettaglio l’utilità di questa e di altre restrizioni nel controllo dell’epidemia. La calcola il lavoro appena postato su MedRxiv, firmato dai maggiori centri di ricerca europei. Titolo: «Conoscere l’efficacia degli interventi dei governi in Europa contro la seconda ondata del Covid-19».

Classifica

Ne esce una specie di classifica dei bandi che hanno cambiato la vita dei cittadini. Al primo posto la chiusura dei negozi. Le «business closure» riducono del 35% l’Rt, l’indice di replicazione del virus. In coda le scuole e università che contribuiscono per il 7% al calo di questo valore.

Mascherine e coprifuoco

E il coprifuoco? Scrivono gli scienziati: «L’uso rigoroso di mascherine nei luoghi pubblici e il coprifuoco notturno hanno avuto un moderato ma statisticamente significativo effetto pari rispettivamente al 12 e 13%». E aggiungono che «ovviamente nessuna di tutte le misure cosiddette non farmacologiche può funzionare da sola».

...........

ristoranti

La chiusura della ristorazione «ha un largo effetto sulla trasmissione del virus» con una riduzione dell’Rt del 12%. Stessa percentuale per i locali da ballo e per le attività non essenziali (parrucchieri, centri estetici). Si ferma al 3% il contributo di eventi culturali o di altro tipo: zoo, musei, teatri. È invece molto alto l’effetto prodotto dal bando agli incontri tra persone al di fuori della propria famiglia fino a un massimo di 30: la riduzione sull’Rt è del 26%. Non sorprende, commenta Forastiere, che le scuole abbiano un ruolo così marginale nell’epidemia, il 7%.

 

Ora, che si possa discutere sul fatto che tocca riaprire in modo azzardato con uno o due mesi di anticipo, perché sennò l'economia non regge, è un conto. Tanto a sto gioco è tutto probabilistico, se le cose vanno male rischia una botta più grossa pure l'economia. Farlo prendendo per il culo i cittadini, come fanno i politici populisti di un po' tutte le parti (penso ai Salvini, ai Renzi, etc.etc.) è un altro discorso.

Continuo a sentire politici che candidamente dicono che tocca aprire fino alle 23, che tanto non cambia un cacchio, e così i ristoratori possono fare due turni (per dirne una che ho sentito). "Non cambia un cacchio" e qualsiasi frase che parli di aiutare i ristoratori non vanno bene insieme. O è vera l'una, purtroppo, o è vera l'altra. A meno che per "aiutare" non si tratti di acquisto di dispositivi anticovid innovativi, che però non esistono, o di aiuti in denaro. Un ristoratore guadagna se ha tanta gente al ristorante. Come fa a non cambiare un cacchio se in serata vede 100 clienti invece di 50 (il tutto moltiplicato per tutti i ristoranti d'Italia) è un mistero.

Quindi secondo questo studio i ristoranti pesano sul contagio quanto più o meno  quanto le scuole, solo che la statistica non è per i ristoranti al'aperto, per cui ad occhio e croce i ristoranti all'aperto dovrebbero pesare sensibilmente meno che la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

 

Poi bisogna sempre vedere quale studio si prende in considerazione.

 

"I contagi da virus SarsCoV2 legati alla scuola sono superiori a quelli che avvengono nella popolazione generale. Anche a livello di scuola primaria. L’indicazione giunge anche dalla letteratura scientifica e dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

Gli studi di settore

Analizzando i dati del ministero dell’Istruzione relativi al periodo che va dal 26 settembre al 10 ottobre 2020 sembrerebbe che non ci sia un’influenza della scuola sul contagio, come emerso da una ricerca svolta nel Regno Unito e pubblicata su The Lancet.

Altri studi, in numero crescente, condotti in Italia e all’estero, forniscono invece “evidenze a favore dell’ipotesi dell’influenza della scuola, con tutti i fattori connessi, come trasporti, socialità extra-scolastica, sul contagio”, ha detto il matematico.

La correlazione fra l’inizio della scuola a metà settembre 2020 e l’inizio della crescita esponenziale due settimane più tardi è stata rilevata anche dallo stesso Sebastiani e dal virologo Giorgio Palù sulla rivista Viruses.

Una ricerca di Fondazione Kessler e Iss pubblicata sulla rivista Pnas indica che l’attività scolastica nella fascia 0-13 anni ha un impatto limitato sull’indice di contagio Rt, ma importante nella fascia 14-19 anni.

Più contagiati dopo gli 11 anni

Ma per lo stesso Sebastiani, i dati delle scuole in Piemonte relativi a novembre 2020 trovano aumenti statisticamente significativi nella percentuale di positivi tra gli studenti nella fascia 11-19 anni e ancora più tra il personale scolastico rispetto alla popolazione.

Ricerche condotte nel Regno Unito (Lancet) e negli Stati Uniti (Science), rispettivamente su 131 e su 41 Stati mostrano che l’apertura delle scuole aumenta l’Rt del 25%, mentre la chiusura lo riduce del 35%, rispettivamente"

 

Covid, Cnr: le scuole aperte aumentano i contagi, anche alla primaria. Un anno fa l’inizio del lockdown - Notizie Scuola (tecnicadellascuola.it)

Modificato da Ferefere

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32 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Quindi secondo questo studio i ristoranti pesano sul contagio quanto più o meno  quanto le scuole, solo che la statistica non è per i ristoranti al'aperto, per cui ad occhio e croce i ristoranti all'aperto dovrebbero pesare sensibilmente meno che la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

il 12% è quasi il doppio del 7%, non "pesano" sui contagi più o meno quanto le scuole. Comunque il discorso è che adesso stai pressappoco in equilibrio con i nuovi casi (i casi non calano più tanto, credo che i casi di ieri siano grosso modo sovrapponibili a quelli dello stesso giorno della settimana passata?). Se apri i ristoranti per forza di cose l'Rt sale un po'. Se li apri per più tempo probabilmente salirà un po' di più. All'aperto poi è chiaro che è meno pericoloso.

Se questo basta a "compensare" una maggiore pericolosità di base (per il discorso del 12% contro il 7%) è un discorso e può essere. Che ci si può permettere di riaprire di più le scuole e contemporaneamente riaprire di più i ristoranti è un altro discorso ancora.

Anche perché è già tutta una tiritera per aprire per un'ora in più "per aiutare i ristoratori" (che comunque significa più contagi), per riaprire anche all'interno perché non tutti hanno i tavoli fuori e in certi posti fa freddo fino a giugno (il che è vero, ma vaglielo a spiegare al virus) etc.etc.

Al discorso dei ristoranti va comunque sommato quel 13% del coprifuoco si/coprifuoco no. Non so come le due cose si intersecano (i ristoranti se il coprifuoco lo metti alle 19 come in certi posti la sera stanno chiusi, a pranzo non hai - ovviamente - il coprifuoco e i ristoranti puoi aprirli etc., i due effetti in qualche misura si sovrapporranno) ma tra le due cose balla fino al 25% di riduzione o aumento dell'Rt. Non proprio poco.

Modificato da wild.duck

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45 minuti fa, wild.duck ha scritto:

il 12% è quasi il doppio del 7%, non "pesano" sui contagi più o meno quanto le scuole. Comunque il discorso è che adesso stai pressappoco in equilibrio con i nuovi casi (i casi non calano più tanto, credo che i casi di ieri siano grosso modo sovrapponibili a quelli dello stesso giorno della settimana passata?). Se apri i ristoranti per forza di cose l'Rt sale un po'. Se li apri per più tempo probabilmente salirà un po' di più. All'aperto poi è chiaro che è meno pericoloso.

Se questo basta a "compensare" una maggiore pericolosità di base (per il discorso del 12% contro il 7%) è un discorso e può essere. Che ci si può permettere di riaprire di più le scuole e contemporaneamente riaprire di più i ristoranti è un altro discorso ancora.

Anche perché è già tutta una tiritera per aprire per un'ora in più "per aiutare i ristoratori" (che comunque significa più contagi), per riaprire anche all'interno perché non tutti hanno i tavoli fuori e in certi posti fa freddo fino a giugno (il che è vero, ma vaglielo a spiegare al virus) etc.etc.

Al discorso dei ristoranti va comunque sommato quel 13% del coprifuoco si/coprifuoco no. Non so come le due cose si intersecano (i ristoranti se il coprifuoco lo metti alle 19 come in certi posti la sera stanno chiusi, a pranzo non hai - ovviamente - il coprifuoco e i ristoranti puoi aprirli etc., i due effetti in qualche misura si sovrapporranno) ma tra le due cose balla fino al 25% di riduzione o aumento dell'Rt. Non proprio poco.

Giusto 12% contro 7%, mentre in un questo studio che non ho cercato io:

 image.png.3d14f0b52843e924d481695ed3dd32bf.png

 

8,5%  (ristoranti al chiuso perlopiù ) contro il 12% della somma di tutte le scuole di ordine e grado, secondo altri studi le scuole incidono per il 25% o più considerando i contagi che avvengono sui mezzi di trasporto pubblico come  bus e metro, che sono (almeno in Italia), altamente insufficienti per garantire la necessaria sicurezza. In sintesi le scuole per me dovevano continuare con la DAD visto che stiamo a maggio, speriamo solo che la bella stagione e la messa in sicurezza dei più fragili con le vaccinazioni bastino a controbilanciare l'aumento dei contagi dovuto all'attività didattica in presenza.

Modificato da Ferefere

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49 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Giusto 12% contro 7%, mentre in un questo studio che non ho cercato io:

 image.png.3d14f0b52843e924d481695ed3dd32bf.png

 

8,5%  (ristoranti al chiuso perlopiù ) contro il 12% della somma di tutte le scuole di ordine e grado, secondo altri studi le scuole incidono per il 25% o più considerando i contagi che avvengono sui mezzi di trasporto pubblico come  bus e metro, che sono (almeno in Italia), altamente insufficienti per garantire la necessaria sicurezza. In sintesi le scuole per me dovevano continuare con la DAD visto che stiamo a maggio, speriamo solo che la bella stagione e la messa in sicurezza dei più fragili con le vaccinazioni bastino a controbilanciare l'aumento dei contagi dovuto all'attività didattica in presenza.

l'avevo citato io se guardi, non lo avevo rinominato perchè mi sembrava che le cose ribattessero. Hai dimenticato di sommare anche pub e bar, che soprattutto in Gran Bretagna sostituiscono o si sommano ai nostri locali serali e fanno 18.40% contro il 12% delle scuole di ogni ordine e grado. Le cose grosso modo ribattono. In effetti 

12/18.40=0,65

mentre

7/12=0,58

considerando che sicuramente gli studi sono abbastanza diversi la proporzione è grosso modo quella (verso una maggiore pericolosità dei ristoranti e attività similari in genere).

In ogni caso pure io, ormai, avrei continuato con la DAD, non sto mica dicendo che la scuola è pericolosa zero. Mi fanno solo incazzare populisti e cazzoni vari della politica che fomentano la gente dicendo che aprire di più la sera (ristoranti o semplicemente togliendo il lockdown o limitandolo molto) è indifferente. Semplicemente, dati alla mano, non è così.

Per i contagi su metro e bus non so effettivamente quanto influiscano le scuole elementari e medie inferiori (credo vadano principalmente per prossimità). 

 

Comunque io tutte ste crociate sulla scuola che impatterebbe zero non ricordo di averne sentite da nessuna parte. Le sento per questo tipo di attività ma, appunto, dati alla mano durante l'epidemia l'impatto della ristorazione è stato maggiore. Parlando della metro, lì è difficile fare un raffronto (se un liceale infetta uno che va al ristorante o viceversa va conteggiato sulla scuola o sulla ristorazione? - e stesso discorso chiaramente un po' per tutte le cose che si mischiano).

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Non ho capito sulla base di quale logica chi va al ristorante appartiene a un gruppo sociale diverso da chi va a scuola.

 

In famiglia magari i genitori vanno a cena fuori e i figli a scuola.

 

Si ammalano tutti. Chi ha infettato chi?

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27 minuti fa, Manson ha scritto:

Non ho capito sulla base di quale logica chi va al ristorante appartiene a un gruppo sociale diverso da chi va a scuola.

 

In famiglia magari i genitori vanno a cena fuori e i figli a scuola.

 

Si ammalano tutti. Chi ha infettato chi?

Mi sa che non mi sono capito tanto manco io, ma intendevo semplicemente che se devi valutare la pericolosità dei mezzi pubblici poi è più difficile "assegnarla" a una categoria specifica di fruitori. Cioè, se un cluster parte a scuola, vabbe', è partito a scuola, al ristorante idem, se parte in metro di chi è la colpa (ammesso che in metro partano i cluster)? Ci stanno in contemporanea quelli che vanno verso il centro, che vanno al lavoro, che vanno a lezione...

 

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2 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Mi sa che non mi sono capito tanto manco io, ma intendevo semplicemente che se devi valutare la pericolosità dei mezzi pubblici poi è più difficile "assegnarla" a una categoria specifica di fruitori. Cioè, se un cluster parte a scuola, vabbe', è partito a scuola, al ristorante idem, se parte in metro di chi è la colpa (ammesso che in metro partano i cluster)? Ci stanno in contemporanea quelli che vanno verso il centro, che vanno al lavoro, che vanno a lezione...

 

Ma infatti la mia difficoltá di comprendere queste attribuzioni riguarda molte situazioni distinte. Diciamo che il raffronto ristorante-scuola è quello che va per la maggiore.

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Secondo me se la vaccinazione continua a migliorare, alla fine toccherà trovare un punto d'incontro! Scuola, ristoranti, coprifuoco o no, tocca trova una soluzione! Da febbraio a oggi i contagi viaggiano tra i 10 e 20 mila, i morti tra 300 e 500 al giorno ( tantissimi), entriamo nell'ottica che a differenza dello scorso anno abbiamo in più i vaccini ( anche se lo scorso anno avevamo fatto un lockdown vero e molto duro), ora tra giallo e arancione la differenza e' minima.... quindi senza sottovalutare mai questa epidemia, cerchiamo di conviverci e cerchiamo di riaprire il più possibile! Ricordando sempre che se si vaccina da 60 anni in su, togli il 93% dei potenziali morti! Se andiamo dietro a varianti e dati più o meno migliori non ne verremo mai a capo!  Basta.... veramente basta, ce semo rotti tutti li coglioni! Scusate lo sfogo.... 

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Il 24/4/2021 Alle 10:18, FURIOUS ha scritto:

Guardare il dito e vedere la Luna. Basta chiedere a chiunque insegni in una scuola media/superiore. Chiedi prima di farti domande idiote. 
 

I cosiddetti bardascetti fanno un macello prima e dopo l’ingresso a scuola, mascherine sotto al mento, ammucchiamenti alle fermate del bus, davanti la scuola, ecc. ecc. poi si, magari in classe tutti composti e con mascherina. 

 

Il 24/4/2021 Alle 10:58, Manson ha scritto:

Amen.

E cosa cambierebbe, scusate? 

 

Il comportamento dei bardascetti lo conosciamo e lo vediamo quotidianamente tutti. 

Basta guardare nei cortili, nelle piccole aree attrezzate dedicate a loro. 

Un puttanaio senza il minimo controllo. 

Ma chi li tiene a casa secondo voi? 

 

Quindi, scuola o no, il problema resta. 

E se aspettando l'autobus è un troiaio, è un troiaio anche sotto casa. 

E mi pare siamo tutti d'accordo che invece quelle 5 ore a scuola sarebbero tra le più sicure. 

 

Poi, se vogliamo sostenere che i ristoranti devono stare aperti perché le scuole (o la mobilità verso le scuole) fa più danni, ci rinuncio. 

 

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Ecco qua... Rientro dopo giorni e mi tocca leggere che manco in India è un problema, che tanto lì brucià i morti per strada è un'usanza. 

E pensare che leggerei per rilassarmi e prendere sonno. 

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7 ore fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

 

E cosa cambierebbe, scusate? 

 

Il comportamento dei bardascetti lo conosciamo e lo vediamo quotidianamente tutti. 

Basta guardare nei cortili, nelle piccole aree attrezzate dedicate a loro. 

Un puttanaio senza il minimo controllo. 

Ma chi li tiene a casa secondo voi? 

 

Quindi, scuola o no, il problema resta. 

E se aspettando l'autobus è un troiaio, è un troiaio anche sotto casa. 

E mi pare siamo tutti d'accordo che invece quelle 5 ore a scuola sarebbero tra le più sicure. 

 

Poi, se vogliamo sostenere che i ristoranti devono stare aperti perché le scuole (o la mobilità verso le scuole) fa più danni, ci rinuncio. 

 

Se ne fa un discorso di mascherina su / mascherina giù, distanza sì / distanza no.

 

Al ristorante per.mangiare si cala la mascherina, in classe per seguire la lezione no.

 

Ok. Ci sto.

 

Ma farne un parametro di riferimento per una valutazione sulla sicurezza dell'esperienza anche no.

 

Perché i mucchi selvaggi prima e dopo scuola, tipici dell'etá un cui ti senti di poter fare il cazzo che ti pare perché é figo e trasgressivo, sono un fattore dirimente.

 

E' il confronto fra la "pericolositá" delle due esperienze in sé considerate (cena al ristorante vs. lezione in presenza) che tiene fuori troppi elementi di valutazione (leggasi: quel che succede prima e dopo) per essere preso in considerazione.

 

Poi, se i ragazzetti di oggi sono più assennati e responsabili di come eravamo noi... meglio così.

 

Io giro poco. Magari vanno tutti a scuola in fila per due e all'uscita corrono a casa a fare i compiti da soli fino al momento della nanna.

 

(ovviamente la spicciola ironia finale non é rivolta al tuo intervento, ma chiude una riflessione generale).

Modificato da Manson

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