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Ebola un altro affare?

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2 ore fa, callea ha scritto:

Quindi ricapitolo definitivamente la mia esperienza relativa ad entrambe le dosi fatte:

 

-Giorno del vaccino: come nulla fosse

 

-Giorno successivo al vaccino: spossatezza tutto il giorno da mattina a sera. Sì ad attività lavorative, spesa, pulizie di casa, ecc.  No a sport ed attività intense. 


-Secondo giorno successivo al vaccino: sensazione di rinascita. Sì ad attività sportiva intensa senza perdita prestazionale. 

vediamo se ho ben capito

 

giorno del vaccino:

 

Slip n Slide fails for your enjoyment - Album on Imgur

 

giorno successivo al vaccino:

 

Innocent child suffers knarly full scorpion on slip n' slide from HELL

 

secondo giorno successivo al vaccino:

 

Fail rutschen slide GIF - Find on GIFER

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Adesso, Milton ha scritto:

vediamo se ho ben capito

 

giorno del vaccino:

 

Slip n Slide fails for your enjoyment - Album on Imgur

 

giorno successivo al vaccino:

 

Innocent child suffers knarly full scorpion on slip n' slide from HELL

 

secondo giorno successivo al vaccino:

 

Fail rutschen slide GIF - Find on GIFER

da notare come nel secondo giorno successivo al vaccino non ci sia alcuna perdita prestazionale da parte di callea

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33 minuti fa, naharki numen ha scritto:

Lo hai fatto in ambiente protetto o in modalità normale. 

No alla fine normale, ci avevo parlato ma un conto é se stai in cura e un conto é se (spero) la cura che avevo fatto duri a vita, ormai sono passati 10 anni.

Grazie del pensiero 

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46 minuti fa, Leo85 ha scritto:

No alla fine normale, ci avevo parlato ma un conto é se stai in cura e un conto é se (spero) la cura che avevo fatto duri a vita, ormai sono passati 10 anni.

Grazie del pensiero 

Figurati, bene così; cambiando discorso con i nuovi dati dal regno unito abbiamo un problema con astrazeneca, con singola dose copre solo il 30% dalle infezioni sintomatiche e il 70% dalle ospedalizzazioni, mentre con pfizer dopo quindici giorni dalla prima dose si ha un'ottima copertura anche contro questa variante, non si hanno dati con moderna che non è stato utilizzato nel regno unito, ( è ragionevole considerare la stessa efficacia di pfizer), la doppia dose di astrazeneca copre la variante delta,  con l'attuale velocità di propagazione della suddetta variante la fascia d'età 60-79 ( vaccinata quasi totalmente con il vaccino anglo-svedese) con richiami tra le otto e dodici settimane rimane ampiamente scoperta, siamo sul filo del rasoio. 

Modificato da naharki numen

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4 ore fa, naharki numen ha scritto:

Figurati, bene così; cambiando discorso con i nuovi dati dal regno unito abbiamo un problema con astrazeneca, con singola dose copre solo il 30% dalle infezioni sintomatiche e il 70% dalle ospedalizzazioni, mentre con pfizer dopo quindici giorni dalla prima dose si ha un'ottima copertura anche contro questa variante, non si hanno dati con moderna che non è stato utilizzato nel regno unito, ( è ragionevole considerare la stessa efficacia di pfizer), la doppia dose di astrazeneca copre la variante delta,  con l'attuale velocità di propagazione della suddetta variante la fascia d'età 60-79 ( vaccinata quasi totalmente con il vaccino anglo-svedese) con richiami tra le otto e dodici settimane rimane ampiamente scoperta, siamo sul filo del rasoio. 

Speriamo ci dia una mano l’estate e tenerla buona...

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17 ore fa, naharki numen ha scritto:

Figurati, bene così; cambiando discorso con i nuovi dati dal regno unito abbiamo un problema con astrazeneca, con singola dose copre solo il 30% dalle infezioni sintomatiche e il 70% dalle ospedalizzazioni, mentre con pfizer dopo quindici giorni dalla prima dose si ha un'ottima copertura anche contro questa variante, non si hanno dati con moderna che non è stato utilizzato nel regno unito, ( è ragionevole considerare la stessa efficacia di pfizer), la doppia dose di astrazeneca copre la variante delta,  con l'attuale velocità di propagazione della suddetta variante la fascia d'età 60-79 ( vaccinata quasi totalmente con il vaccino anglo-svedese) con richiami tra le otto e dodici settimane rimane ampiamente scoperta, siamo sul filo del rasoio. 

 

Copertura dal 70% delle ospedalizzazioni già con la prima dose mi pare un valore comunque significativo.

Considerando i dati sulle vaccinazioni e sulla variante delta, se i vaccini funzionano mi riesce difficile immaginare una reale emergenza sanitaria questo autunno.

Ricordo che a marzo 2020 si diceva che il vero problema non era il virus in sé ma l'emergenza sanitaria, ovvero l'impossibilità di curare tutte le persone in pericolo di vita.

Ma a sentire Speranza sembra che l'emergenza ci sarà fin quando ci sarà un solo morto, in pratica saremo soggetti a restrizioni di ogni tipo (coprifuoco, lockdown, limitazioni spostamenti) fin quando ci sarà un solo virus sulla faccia della terra.

Poco importa se ormai tale virus sarà sotto controllo a livello clinico dal vaccino e il sistema sanitario potrà curare tutti quelli che ne avranno bisogno come una qualsiasi altra malattia (epatite, meningite, hiv, tumori, per i quali non si attua nessuna restrizione).

Un'affermazione dai risvolti gravissimi che è sfuggita a molti.

Modificato da callea

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10 minuti fa, cesenticerqua ha scritto:

erano scesi fino a 2000 poi dopo le riaperture, ieri 16.000 

porca puttana

image.png.2924f2137667add432afa31a1ddfdfaa.png

 

Contano i dati clinici, ospedalizzazioni e morti.

Con il vaccino che tiene sotto controllo gli aspetti clinici del virus decimando le ospedalizzazioni, fare la caccia al positivo per creare allarme non ha più senso.

Modificato da callea

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7 minuti fa, callea ha scritto:

 

Contano i dati clinici, ospedalizzazioni e morti.

Con il vaccino che tiene sotto controllo gli aspetti clinici del virus decimando le ospedalizzazioni, fare la caccia al positivo per creare allarme non ha più senso.

spero tu abbia ragione

https://www.corriere.it/esteri/21_giugno_23/israele-teme-variante-delta-rinviata-riapertura-turisti-tornano-restrizioni-feaee826-d431-11eb-8dcd-923bd7ac4a6d.shtml

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7 minuti fa, cesenticerqua ha scritto:

 

Come vedi ormai si fa allarmismo unicamente sui positivi non sugli ospedali pieni. E da ciò si giustificano assurdamente le restrizioni.

Chiaro che le riaperture abbiano aumentato i positivi tra i giovani che sono i meno vaccinati ma se gli anziani sono già al sicuro, l'incidenza sanitaria dei positivi giovani è irrilevante.

 

Se il vaccino funziona (e pare che funzioni) se la variante delta è sensibile al vaccino (e pare che sia così) tutto questo allarmismo  lo trovo del tutto ingiustificato.

Modificato da callea

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3 minuti fa, callea ha scritto:

 

Come vedi ormai si fa allarmismo sui positivi non sugli ospedali pieni. E da ciò si giustificano assurdamente le restrizioni.

Chiaro che le riaperture abbiano aumentato i positivi tra i giovani che sono i meno vaccinati ma se gli anziani sono già al sicuro, l'incidenza sanitaria di questi positivi è irrilevante.

 

Se il vaccino funziona (e pare che funzioni) se la variante delta è sensibile al vaccino (e pare che sia così) tutto questo allarmismo  lo trovo del tutto ingiustificato.

Purtroppo molti ricoveri sono tra chi ha fatto una sola dose di AZ, e ce ne sono tanti anche da noi a rischio quindi.

Inoltre, finchè non si è raggiunta una bella percentuale di vaccinati completamente, è meglio far circolare il meno possibile il virus per evitare la nascita di varianti resistenti al vaccino. Non dico che tocca rifa il lockdown eh, ma neanche comportasse come se non ci fosse nulla.

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19 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Purtroppo molti ricoveri sono tra chi ha fatto una sola dose di AZ, e ce ne sono tanti anche da noi a rischio quindi.

Inoltre, finchè non si è raggiunta una bella percentuale di vaccinati completamente, è meglio far circolare il meno possibile il virus per evitare la nascita di varianti resistenti al vaccino. Non dico che tocca rifa il lockdown eh, ma neanche comportasse come se non ci fosse nulla.

 

Certo ma basterebbe affrontare la cosa con un minimo di lucidità e razionalità, senza diffondere continuamente terrore soprattutto ora (e soprattutto qui in Italia che in estate praticamente il virus scompare clinicamente).

Il dovere dello Stato in una situazione simile è di raccomandare ai sessantenni che hanno avuto la sola prima dose AZ, di avere prudenza almeno fino alla seconda dose e ovviamente di curare chi si ammala come avviene con le altre malattie dal momento che la situazione ormai è gestibile.

Ma di razionale vedo ben poco.

Vedo anziani vaccinati con doppia dose all'aperto, al parco a 40 gradi soffocati dalla mascherina perché terrorizzati (e non informati) dai TG nazionali. È uno spettacolo indegno.

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13 minuti fa, callea ha scritto:

 

Certo ma basterebbe affrontare la cosa con un minimo di lucidità e razionalità, senza diffondere continuamente terrore soprattutto ora (e soprattutto qui in Italia che in estate praticamente il virus scompare clinicamente).

Il dovere dello Stato in una situazione simile è di raccomandare ai sessantenni che hanno avuto la sola prima dose AZ, di avere prudenza almeno fino alla seconda dose e ovviamente di curare chi si ammala come avviene con le altre malattie dal momento che la situazione ormai è gestibile.

Ma di razionale vedo ben poco.

Vedo anziani vaccinati con doppia dose all'aperto, al parco a 40 gradi soffocati dalla mascherina perché terrorizzati (e non informati) dai TG nazionali. È uno spettacolo indegno.

Ah vabbè, questo però è un discorso generale, non riguarda solo il COVID...

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Il 23/6/2021 Alle 12:35, callea ha scritto:

Stamattina mi sono sentito rinato, una persona nuova. Alzato presto fatto un giro di prova in bici, tutto come prima. 
 

Quindi ricapitolo definitivamente la mia esperienza relativa ad entrambe le dosi fatte:

-Giorno del vaccino: come nulla fosse

-Giorno successivo al vaccino: spossatezza tutto il giorno da mattina a sera. Sì ad attività lavorative, spesa, pulizie di casa, ecc.  No a sport ed attività intense. 
-Secondo giorno successivo al vaccino: sensazione di rinascita. Sì ad attività sportiva intensa senza perdita prestazionale. 

Cazzo, sembra la trama del primo tempo de "La mosca" con jeff Goldblum.

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4 ore fa, Gagarin ha scritto:

Purtroppo molti ricoveri sono tra chi ha fatto una sola dose di AZ, e ce ne sono tanti anche da noi a rischio quindi.

Inoltre, finchè non si è raggiunta una bella percentuale di vaccinati completamente, è meglio far circolare il meno possibile il virus per evitare la nascita di varianti resistenti al vaccino. Non dico che tocca rifa il lockdown eh, ma neanche comportasse come se non ci fosse nulla.

Esatto il fulcro del ragionamento è questo, bloccare la diffusione per evitare ulteriori varianti, fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati, il virus è mutato diventando solo più contagioso, (dal punto di vista della biologia questa è la strada più semplice e conveniente per il virus), proprio ieri mio padre mi ha riportato la conversazione che ha avuto con un suo amico d'infanzia, noto biologo ormai in  pensione, il mondo accademico è molto preoccupato, senza fare allarmismi bisogna essere consapevoli che la minaccia non è ancora finita, in tre quarti del pianeta la pandemia è fuori controllo, vaccinare, vaccinare ancora vaccinare tutti. 

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1 ora fa, naharki numen ha scritto:

Esatto il fulcro del ragionamento è questo, bloccare la diffusione per evitare ulteriori varianti, fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati, il virus è mutato diventando solo più contagioso, (dal punto di vista della biologia questa è la strada più semplice e conveniente per il virus), proprio ieri mio padre mi ha riportato la conversazione che ha avuto con un suo amico d'infanzia, noto biologo ormai in  pensione, il mondo accademico è molto preoccupato, senza fare allarmismi bisogna essere consapevoli che la minaccia non è ancora finita, in tre quarti del pianeta la pandemia è fuori controllo, vaccinare, vaccinare ancora vaccinare tutti. 

Sarei proprio curioso di vedere quel che succede in:  Algeria, Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Marocco, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudafrica, Sudan, Sudan del Sud, Swaziland, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe.

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Il 24/6/2021 Alle 14:30, naharki numen ha scritto:

Esatto il fulcro del ragionamento è questo, bloccare la diffusione per evitare ulteriori varianti, fino ad oggi siamo stati abbastanza fortunati, il virus è mutato diventando solo più contagioso, (dal punto di vista della biologia questa è la strada più semplice e conveniente per il virus), proprio ieri mio padre mi ha riportato la conversazione che ha avuto con un suo amico d'infanzia, noto biologo ormai in  pensione, il mondo accademico è molto preoccupato, senza fare allarmismi bisogna essere consapevoli che la minaccia non è ancora finita, in tre quarti del pianeta la pandemia è fuori controllo, vaccinare, vaccinare ancora vaccinare tutti. 

Bisognerebbe studiare come funziona la selezione naturale.

La scienza quella vera, dice esattamente il contrario.

È proprio la vaccinazione di massa a rischiare di selezionare ceppi più resistenti e virulenti così come l'abuso di antibiotici produce superinfezioni resistenti e letali.

Basterebbe vaccinare solo chi è a rischio (gli over 60), facoltativo per le mezza età e lasciare in pace i giovanissimi e i bambini.

Il vaccino è un grande strumento di contenimento ma se abusato rischia di diventare un boomerang esattamente come gli antibiotici.

Modificato da callea
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2 minuti fa, callea ha scritto:

Bisognerebbe studiare come funziona la selezione naturale.

La scienza quella vera, dice esattamente l'opposto.

È proprio la vaccinazione di massa a rischiare di selezionare ceppi più resistenti e virulenti così come l'abuso di antibiotici produce superinfezioni resistenti e letali.

Basterebbe vaccinare solo chi è a rischio (gli over 60), facoltativo per le mezza età e lasciare in pace i giovanissimi e i bambini.

Il vaccino è un grande strumento di contenimento ma se abusato rischia di diventare un boomerang esattamente come gli antibiotici.

Infatti ora girano varianti di morbillo e vaiolo resistentissime ai vaccini 🤨

Hai capito bene che la natura seleziona i ceppi più resistenti, ma ti sfugge che se il virus non circola non si riproduce e non varia...

  • Grazie 1

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23 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Sarei proprio curioso di vedere quel che succede in:  Algeria, Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Marocco, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, São Tomé e Príncipe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudafrica, Sudan, Sudan del Sud, Swaziland, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe.

  • In Africa semplicemente il virus circola, non ci sono dati per tracciare la situazione, per una malattia che presenta tassi di mortalità sotto i 50 anni irrilevanti (per la statistica) è l'ultimo dei problemi ma, il ragionamento non è questo, il virus circola e si modifica è la natura stessa dei virus, Dio non voglia (per i credenti) che possa evolvere come per la pandemia denominata spagnola che colpiva e uccideva prevalentemente nella fascia d'età 0-40 (dal punto di vista della biologia i due virus sono fratelli), è uscita un'intervista al direttore dell'aifa che prevede per il 2023 la fine della vaccinazione mondiale, uno sforzo titanico, per l'aids distribuire farmaci salvavita per tutti ci sono voluti dieci anni. 
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  •  

Tanzania, morto di Covid il presidente che negava il virus

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21 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Infatti ora girano varianti di morbillo e vaiolo resistentissime ai vaccini 🤨

Hai capito bene che la natura seleziona i ceppi più resistenti, ma ti sfugge che se il virus non circola non si riproduce e non varia...

No un attimo. La natura seleziona i ceppi meno virulenti. 
Un virus respiratorio non ha alcun interesse ad uccidere o allettare l'ospite, nel tempo si adatta a conviverci. 

I ceppi meno virulenti in condizione di libertà si diffondono meglio di quelli che allettano e quindi hanno alla lunga il sopravvento.

Il virus alla lunga si indebolisce proprio circolando.

 

È un intervento a tappeto dell'uomo che rischia di fare selezione artificiale inversa. Non è detto che avvenga, ma c'è un rischio nella vaccinazione a tappeto che gli scienziati conoscono bene.

 

Ora, tra lasciare il virus totalmente libero di circolare (sbagliato perché causerebbe troppe vittime) e cercare di distruggerlo con vaccinazione a tappeto (utopistico e rischioso) esiste una terza via, che contiene le vittime e al tempo stesso non rischia di fare selezioni pericolose: vaccinare solo le persone più a rischio e lasciare libere le altre. Quello che si è sempre fatto con l'influenza si poteva fare anche col covid, magari abbassando l'età almeno fino a 50. 

Ma vaccinare anche i bambini  e i giovanissimi per me è follia pura.

Modificato da callea

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19 minuti fa, callea ha scritto:

No un attimo. La natura seleziona i ceppi meno virulenti. 
Un virus respiratorio non ha alcun interesse ad uccidere o allettare l'ospite, nel tempo si adatta a conviverci. 

I ceppi meno virulenti in condizione di libertà si diffondono meglio di quelli che allettano e quindi hanno alla lunga il sopravvento.

Il virus alla lunga si indebolisce proprio circolando.

 

È un intervento a tappeto dell'uomo che rischia di fare selezione artificiale inversa. Non è detto che avvenga, ma c'è un rischio nella vaccinazione a tappeto che gli scienziati conoscono bene.

 

Ora, tra lasciare il virus totalmente libero di circolare (sbagliato perché causerebbe troppe vittime) e cercare di distruggerlo con vaccinazione a tappeto (utopistico e rischioso) esiste una terza via, che contiene le vittime e al tempo stesso non rischia di fare selezioni pericolose: vaccinare solo le persone più a rischio e lasciare libere le altre. Quello che si è sempre fatto con l'influenza si poteva fare anche col covid, magari abbassando l'età almeno fino a 50. 

Ma vaccinare anche i bambini  e i giovanissimi per me è follia pura.

Come fai a non farlo circolare liberamente se la maggior parte della popolazione non è vaccinata?

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23 ore fa, Gagarin ha scritto:

Come fai a non farlo circolare liberamente se la maggior parte della popolazione non è vaccinata?

 

Siamo in una fase intermedia. In realtà sono molti quelli già vaccinati.

In questo momento ci troveremmo nella situazione per me ideale.  Chi è a rischio ormai ha ampiamente avuto la possibilità di vaccinarsi. Chi non lo ha fatto è la minoranza non la maggioranza ed è a suo rischio personale di libera scelta.

Quello che mi lascia molti dubbi è il voler vaccinare tutti compresi i bambini pensando in questo modo di cancellare il virus dalla faccia della terra.

Una povera illusione... e sono convinto che gli scienziati già lo sanno.

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1 ora fa, callea ha scritto:

Bisognerebbe studiare come funziona la selezione naturale.

La scienza quella vera, dice esattamente l'opposto.

È proprio la vaccinazione di massa a rischiare di selezionare ceppi più resistenti e virulenti così come l'abuso di antibiotici produce superinfezioni resistenti e letali.

Basterebbe vaccinare solo chi è a rischio (gli over 60), facoltativo per le mezza età e lasciare in pace i giovanissimi e i bambini.

Il vaccino è un grande strumento di contenimento ma se abusato rischia di diventare un boomerang esattamente come gli antibiotici.

la domanda che abbiamo posto alla professoressa Elena Chiappini, pediatra del Meyer, e a cui cerchiamo di dare risposta in modo davvero molto semplice. Ovviamente, per ragioni di maggiore comprensione, abbiamo semplificato meccanismi complessi.

Innanzitutto chiariamo che cos’è l’antibiotico: è una sostanza chimica prodotta da alcune specie di microrganismi (quali muffe e batteri) o ottenuta per sintesi (chemioterapici). Nella sua azione di farmaco, l’antibiotico è capace di bloccare la riproduzione del batterio oppure di ucciderlo.
Ora cerchiamo di capire che cos’è il bersaglio del nostro farmaco.

Il batterio è un microrganismo vivente piccolissimo, di alcuni micron di diametro, unicellulare, ovvero formato da una sola cellula dotata di una parete e una membrana esterna che la separano dall’ambiente esterno, di materiale genetico, e di tutta una serie di apparati ed enzimi che le consentono di avere un proprio metabolismo. L’antibiotico (ce ne sono di diverse classi) agisce bloccando alcune funzioni vitali del batterio, uccidendolo (batterici) o impedendone la moltiplicazione (batteriostatici).
Per contro il batterio mette in atto delle difese. Basti pensare, per esempio, che alcuni batteri hanno sviluppato nel tempo svariate strategie, come la formazione di pompe di efflusso che “sputano” fuori dalla cellula l’antibiotico, mentre altri ne disattivano la funzione spezzando l’antibiotico e altri ancora bloccano il sito laddove la molecola dell’antibiotico si attacca. Insomma una guerra combattuta senza sosta utilizzando strategie e controstrategie molto sofisticate. Una lotta dove l’uso indiscriminato degli antibiotici ha prodotto quelli che la medicina ora definisce come super batteri, capaci di resistere anche all’azione dei più potenti antibiotici.

Il virus è fatto di altra pasta, tanto che ancora oggi si discute se sia una forma di vita oppure no e c’è persino chi lo definisce un "essere ai margini della vita". Innanzitutto non è una cellula, ma una particella ancora più piccola del batterio che non può sopravvivere da solo a lungo nell’ambiente: per vivere e moltiplicarsi deve invadere una cellula di un altro organismo, che può essere un animale, una pianta o anche un batterio. Il virus ha quindi una struttura molto più semplice di un batterio.
La particella virale è costituita da materiale genetico (DNA o RNA), da un involucro protettivo (il capside) di proteine, e talvolta lipidi, che si integra all’interno della cellula vivente in un altro organismo e la utilizza per riprodurre se stesso. Si moltiplica dentro alla cellula fino a farla scoppiare, propagando così le particelle virali.

Come si combatte il virus? È chiaro che l’antibiotico non ha appigli per contrastarlo. Visto che il virus usa vie metaboliche vitali all’interno delle cellule ospiti per replicarsi, è difficile da eliminare senza usare farmaci che siano tossici alle cellule dell’ospite. Per questo la medicina da oltre un secolo ha capito che l’approccio più efficace per le (molte) malattie virali sono le vaccinazioni, in grado di indurre una protezione immunitaria nell’ospite, mentre i farmaci antivirali ad oggi sviluppati sono pochi e agiscono selettivamente su alcuni virus specifici (come i virus herpetici, i virus delle epatiti B o C oppure l’HIV).
In molti casi i farmaci antivirali sono analoghi nucleosidici che ingannano il virus e lo portano a costruire materiale genetico inattivo impedendo la costruzione di nuove particelle virali e la replicazione all’interno della cellula infettata. Altri farmaci antivirali inibiscono enzimi utilizzati dal virus per assemblare nuove particelle virali e uscire dalla cellula oppure bloccano l’integrazione del virus nella cellula. Anche in questo caso, come per i batteri, per ogni nuovo farmaco antivirale prodotto dall’uomo nel tempo si sviluppano ceppi virali che hanno messo in atto meccanismi di inattivazione o resistenza al farmaco stesso.
E la battaglia prosegue…

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Il mio era un parallelismo tra la battaglia antivirale coi vaccini e quella antibatterica con gli antibiotici.

Era solo un esempio per rendere l'idea che un'arma per distruggere questi agenti patogeni, se usata male, rischia di produrre l'effetto opposto.

 

Forse hai frainteso quello che ho scritto, conosco la differenza tra virus e batteri.

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31 minuti fa, naharki numen ha scritto:

Come si combatte il virus? È chiaro che l’antibiotico non ha appigli per contrastarlo. Visto che il virus usa vie metaboliche vitali all’interno delle cellule ospiti per replicarsi, è difficile da eliminare senza usare farmaci che siano tossici alle cellule dell’ospite. Per questo la medicina da oltre un secolo ha capito che l’approccio più efficace per le (molte) malattie virali sono le vaccinazioni, in grado di indurre una protezione immunitaria nell’ospite,

proprio per non usare gli antivirali, occorre il vaccino. 

Modificato da naharki numen

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19 ore fa, callea ha scritto:

Forse hai frainteso quello che ho scritto, conosco la differenza tra virus e batteri.

ci mancherebbe altro, sappiamo che lo sai

come sappiamo che sai tutto il resto

 

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La minaccia della variante Delta«In vacanza con due dosi di vaccino»

di Laura Cuppini

Le varianti Delta e Delta + rappresentano una minaccia per le nostre vacanze? No, a patto di essersi protetti con due dosi di vaccino. È il parere di diversi esperti...

 

E quindi coi numeri di vaccinati che ci sono e la seconda dose a 42 giorni, in generale, sì.

 

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Cosa cambia rispetto a prima? Cosa cambia rispetto alla variante non delta?

Si sapeva che la sola dose di vaccino ha una copertura nettamente inferiore sia pur presente rispetto alla seconda dose. (Comunque sufficiente a risolvere l’emergenza sanitaria di cui non si parla più). 

Allora che diamine lo hanno dato a fare il Green Pass a 15 giorni dalla prima dose?

Datelo direttamente dopo la seconda, no?

 

Intanto a me, a quasi una settimana dopo la seconda dose, ancora non è arrivato il green pass definitivo e il primo ovviamente è scaduto. 

Modificato da callea

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13 minuti fa, naharki numen ha scritto:

tabelle-efficacia-vaccini-covid-varianti.jpg.fdd7463722dcfe2e597362f0f4339092.jpg

 

La tabella è molto chiara ed è proprio quello che cercavo.

Però non riporta la fonte, lo studio e nemmeno il tipo di vaccino a cui fa riferimento.

 

Vedo che c'è una discreta differenza sui sintomi ma sulle ospedalizzazioni non c'è praticamente differenza tra alfa e delta.

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