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Ebola un altro affare?

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4 ore fa, wild.duck ha scritto:

è chiaro che il 100% in senso stretto è una cazzata. Ma tra il 99.5% (per dire) dei vaccinati nelle fasce più a rischio e il 90-91 ci passa un abisso se il virus ricomincia a girare. Sia come sia io fatico a trovare un numero diverso da sto 100% dovunque guardi, quindi sarà per davvero il 99 per cento e rotti dei potenzialmente vaccinabili in quelle fasce di età

Famo che noi abbiamo fatto molto bene ma il portogallo ha fatto meglio.

Cercare i motivi mi sembra utile ma non così semplice. Certo che se si cominciasse a dare meno spazio in TV a pazzi furiosi sarebbe d'aiuto.

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3 ore fa, polentaccio ha scritto:

Famo che noi abbiamo fatto molto bene ma il portogallo ha fatto meglio.

Cercare i motivi mi sembra utile ma non così semplice. Certo che se si cominciasse a dare meno spazio in TV a pazzi furiosi sarebbe d'aiuto.

Diciamo pure che noi abbiamo perso un paio di mesi con Arcuri.. Poi da quando le cose le ha gestite gente per bene che non doveva comprare mascherine sovrapprezzo o banchi a rotelle le cose sono andate benissimo. 

Li portoghesi... Ma pensa te. 

Poi al limite i paragoni vanno fatti con 🇫🇷e Regno Unito che sono simili a noi. 

Non un paese poco più grosso della Lombardia. 

Poi come si fa a dire che l'Italia ha gestito male la comunicazione su Astra Zeneca... Cioè è l'Italia che ha gestito male? Io non lo so guarda.. 

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11 minuti fa, adriatico ha scritto:

Diciamo pure che noi abbiamo perso un paio di mesi con Arcuri.. Poi da quando le cose le ha gestite gente per bene che non doveva comprare mascherine sovrapprezzo o banchi a rotelle le cose sono andate benissimo. 

Li portoghesi... Ma pensa te. 

Poi al limite i paragoni vanno fatti con 🇫🇷e Regno Unito che sono simili a noi. 

Non un paese poco più grosso della Lombardia. 

Poi come si fa a dire che l'Italia ha gestito male la comunicazione su Astra Zeneca... Cioè è l'Italia che ha gestito male? Io non lo so guarda.. 

Poi sto fatto di gestire male la comunicazione è abbastanza discutibile. Al massimo puoi gestire la comunicazione istituzionale (Ministero, AIFA e ISS), ma se invitano in televisione 50 diversi esperti mica puoi imporre a tutti di dire le stesse cose allo stesso modo e soprattutto all'inizio della pandemia qualche difformità nelle previsioni era perfino giustificata (o comunque non del tutto assurda).

Il problema è come si interpreta il proprio lavoro di giornalista, se il tuo unico fine è fare ascolti è ovvio che daje e daje alla fine te trovi in televisione qualsiasi folle. Un poco come i politici che per prendere voti sono disposti a promettere muri sul mediterraneo e pena di morte per gli zingari.

Secondo me ci sono limiti che ciascuno nel proprio lavoro dovrebbe rispettare anche a costo di perderci qualcosa; visto che è del tutto evidente che non è così gestire "meglio" la comunicazione mi pare impossibile.

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13 minuti fa, adriatico ha scritto:

Diciamo pure che noi abbiamo perso un paio di mesi con Arcuri.. Poi da quando le cose le ha gestite gente per bene che non doveva comprare mascherine sovrapprezzo o banchi a rotelle le cose sono andate benissimo. 

Li portoghesi... Ma pensa te. 

Poi al limite i paragoni vanno fatti con 🇫🇷e Regno Unito che sono simili a noi. 

Non un paese poco più grosso della Lombardia. 

Poi come si fa a dire che l'Italia ha gestito male la comunicazione su Astra Zeneca... Cioè è l'Italia che ha gestito male? Io non lo so guarda.. 

la comunicazione su Astrazeneca è stata gestita male. Ricordo benissimo che ci sono stati giorni e giorni in cui il governo (o comunque l'immagine che ne veniva data sui massa media) sembrava una compagnia di allegri fessacchiotti che pensavano che il problema di AZ fosse una specie di guerricciola commerciale dei tedeschi per affari di piccolo cabotaggio tra pfizer e az. Che non è che necessariamente fosse assente quella componente, il problema è l'immagine ondivaga che hai dato all'esterno, oltretutto su un problema che non poteva che esplodere. Per dirne una. E si potrebbe continuare a lungo sul tema.

Arcuri comunque me sa che non c'entre un cacchio su quello di cui si parla (cioè, non vedo come il non vaccinarsi si un settanta ottantenne a novembre 2021 possa avere qualcosa a che fare con Arcuri...), e non vedo che differenza possa fare, se un paese è piccolo o grande, una comunicazione tipo quella del militare che ha diretto la cosa da quelle parti e il militare che abbiamo avuto noi, di cui non ricordo grossi exploit comunicativi, se non, anche qui, su questioni logistiche. Che cambia?

Comunque mi sa che con la spagna il discorso sulle differenze è abbastanza simile, anche se non arrivano a quelle percentuali, o sono troppo piccoli pure loro?

 

Comunque vabbe' si è fatto tutto perfetto, non tocca dire un cazzo. Bene.

 

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Adesso, polentaccio ha scritto:

Poi sto fatto di gestire male la comunicazione è abbastanza discutibile. Al massimo puoi gestire la comunicazione istituzionale (Ministero, AIFA e ISS)

io parlo di quella, fondamentalmente. L'equivalente del tizio portoghese che fa l'esempio del cecchino per la questione AZ da noi non me lo ricordo (che non è che devi dire quello, ma devi dire qualcosa di chiaro). Da noi la comunicazione istituzionale non è stata sto granchè, secondo me, se non altro come presenza, ed è stata in buona parte limitata a questioni organizzative (del tipo tot vaccini oggi etc.etc.).

Nei fatti per me è stata sommersa come audience dai 50 tizi che dicono ognuno quello che gli pare.

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o vogliamo parlare del periodo dei cambiamenti di età per i vaccini? me lo ricordo che a miei amici comunque mediamente informati je dovetti spiegare che le età per i vari vaccini cambiavano perchè a un certo punti c'erano i dati dei vaccini dei vecchi scozzesi e prima non c'erano (per dire), o che a un certo punto si era fermato il vaccino az nelle giovani perché con quella circolazione del virus il confronto di probabilità di rischio di morte per malattia o vaccino era cambiato (e pure di quello, anche qui dentro, se ne parlava da più di un mese di una eventualità simile)... Tante cose, comunicativamente, sono state affrontate, per me, con ritardo aumentando la confusione. E parlo sempre di comunicazione istituzionale.

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Errori nella comunicazione e anche nella campagna vaccinale. Silvio Garattini, farmacologo e presidente dell’Istituto Mario Negri, è critico anche sulla gestione italiana della pandemia e sulla campagna vaccinato. Lo scienziato, 92 anni di cui quasi 70 al servizio della scienza, in due interviste su La Repubblica e La Stampa, parla del caso Astrazeneca e della decisione di passare alla vaccinazione eterologa, somministrando agli under 60 un composto a Rna messaggero. “In una pandemia serve una voce unica e autorevole che rappresenti il parere della scienza”, magari uno “specialista di epidemie”. Anche perché “si sentono troppe voci che finiscono per spaventare la popolazione”. “Ci sono state troppe comunicazioni imprecise, suggerimenti, preferenze, raccomandazioni, e poche spiegazioni chiare del perché di tanti cambiamenti”.

Sui vaccini a vettore, come Astrazeneca e Janssen (Johnson&Johnson): “Si ha avuto paura di spaventare la popolazione e così sì è finito per farlo davvero. La verità è che si sono scoperte delle rarissime trombosi, ma non si sa bene perché si scatenino...

 

questo per esempio era quello che scriveva Garattini a metà giugno. Perché veramente in certi momenti toccava spiegare le cose a persone che tutte erano tranne che novax (banalmente perché certe informazioni andavano cercate con il lanternino). A me sta bene tutto, non è che sto dicendo che Garattini avesse necessariamente ragione, ma che sembri così lunare che si possa pensare che ci sono state cose della comunicazione che, in qualche modo, non hanno funzionato in quest'anno... beh...

Modificato da wild.duck
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3 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Esattamente che ce voi comunica co stu bucchino che stai a fa? 

guarda che perlopiù stavo rispondendo ad adriatico su cosa si era sbagliato nella comunicazione di astrazeneca, ho semplicemente riportato un po' di roba che era successa a quei tempi (su az e questioni simili). Se non altro che ai tempi la cosa era stata gestita in modo un po' così lo pensava pure Garattini, almeno non ero l'unico matto, pare...

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E poi mi taccio perché sul tema mi sono rotto pure io. Questo parla di un sondaggio Ipsos di prima dell'estate

 

Vaccino Covid, comunicazione: incoerente e fuori controllo 

Secondo l’opinione pubblica italiana la resistenza osservata all’idea di vaccinarsi è da ricondurre principalmente ad una comunicazione incoerente e fuori controllo: per uno su tre la responsabilità è dei media, che hanno calcato eccessivamente la mano e per uno su sei è venuta a mancare una comunicazione coerente da parte di istituzioni sanitarie e Governo. Poco meno di un terzo ritiene che chi esita sia guidato dal fatto che alcuni vaccini abbiano dimostrato di essere oggettivamente pericolosi e una minoranza pensa che i contrari siano convinti che tutti i vaccini in generale siano pericolosi.

 

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7 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Esattamente che ce voi comunica co stu bucchino che stai a fa? 

Che il casino di Astra Zeneca è colpa dell'Italia e di come ha comunicato. 

Mentre in tutti i paesi d'Europa l'hanno gestita benissimo. 

 

Modificato da adriatico

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13 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Esattamente che ce voi comunica co stu bucchino che stai a fa? 

qui wild duck è - ovviamente - in tenuta azzurra

 

Well… That's One Way To Use A Rope Tow | Unofficial Networks

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La fake news di Ugo Mattei: "In terapia intensiva il 70% è vaccinato". Ma il fact checking lo smentisce in diretta

Figuraccia in diretta di Ugo Mattei, giurista dell'Università di Torino, ex candidato sindaco ed esponente No Green Pass, in collegamento a Tagadà su La7: il professore afferma in diretta che "il 70% dei ricoverati in terapia intensiva è vaccinato" ma la sua affermazione viene sottoposta immediatamente a fact checking da parte della redazione del programma condotto da Tiziana Panella. La verifica dura pochi minuti, poi il verdetto, sulla base del report per il mese di ottobre dell'Istituto Superiore di Sanità: quella di Mattei è una fake news. Il dato vero è il contrario di quanto sostiene il docente: nelle terapie intensive il 66,4 dei pazienti non è vaccinato, senza contare, come viene sottolineato in diretta, che i due gruppi non sono confrontabili visto che attualmente in Italia quasi l'85% della popolazione ha concluso il ciclo vaccinale. Di fronte ai dati inoppugnabili, mostrati in una grafica, il professor Mattei, in evidente difficoltà, dapprima prende tempo: "Io sinceramente non riesco a guardare… vedo male…" per poi ripetere "I dati che io avevo, che mi sono stati dati, sono esattamente l'opposto". Al che, dallo studio, David Parenzo lo fulmina: "Professore, fa più bella figura a dire che ha detto una c...ata: lo dico per lei"

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2 ore fa, naharki numen ha scritto:

La fake news di Ugo Mattei: "In terapia intensiva il 70% è vaccinato". Ma il fact checking lo smentisce in diretta

Figuraccia in diretta di Ugo Mattei, giurista dell'Università di Torino, ex candidato sindaco ed esponente No Green Pass, in collegamento a Tagadà su La7: il professore afferma in diretta che "il 70% dei ricoverati in terapia intensiva è vaccinato" ma la sua affermazione viene sottoposta immediatamente a fact checking da parte della redazione del programma condotto da Tiziana Panella. La verifica dura pochi minuti, poi il verdetto, sulla base del report per il mese di ottobre dell'Istituto Superiore di Sanità: quella di Mattei è una fake news. Il dato vero è il contrario di quanto sostiene il docente: nelle terapie intensive il 66,4 dei pazienti non è vaccinato, senza contare, come viene sottolineato in diretta, che i due gruppi non sono confrontabili visto che attualmente in Italia quasi l'85% della popolazione ha concluso il ciclo vaccinale. Di fronte ai dati inoppugnabili, mostrati in una grafica, il professor Mattei, in evidente difficoltà, dapprima prende tempo: "Io sinceramente non riesco a guardare… vedo male…" per poi ripetere "I dati che io avevo, che mi sono stati dati, sono esattamente l'opposto". Al che, dallo studio, David Parenzo lo fulmina: "Professore, fa più bella figura a dire che ha detto una c...ata: lo dico per lei"

Comunque, dando per scontata la buona fede de sto tizio, direi che se non intravede la cazzata dietro i dati che gli danno tanto da citarli in TV, alla facolta di giurisprudenza ti torino hanno un grosso problema. Ma veramente grosso.

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1 ora fa, polentaccio ha scritto:

Comunque, dando per scontata la buona fede de sto tizio, direi che se non intravede la cazzata dietro i dati che gli danno tanto da citarli in TV, alla facolta di giurisprudenza ti torino hanno un grosso problema. Ma veramente grosso.

Evidentemente partecipa spesso a quei corsi di comunicazione in cui ti insegnano a infarcire di percentuali a cazzo il discorso per dare una valenza statistica e scientifica alle mischiate che dici.

Peccato che ti dicono di farlo quando le probabilità che dalluditorio  si apra il contraddittorio sono minime.

Tipo quando tieni una riunione con collaboratori gerarchicamente inferiori.

Non quando sei con gente che non aspetta altro che metterti in difficoltà. 

Lo fa anche qualche utente qui dentro che scrive dei pipponi inenarrabili infarcendoli di statistiche del cazzo per dimostrare che ha ragione...salvo confutarsi subito dopo senza accorgersi che la cazzata precedente l'aveva comunque scritta lui.

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10 ore fa, adriatico ha scritto:

Lo fa anche qualche utente qui dentro che scrive dei pipponi inenarrabili infarcendoli di statistiche del cazzo per dimostrare che ha ragione...salvo confutarsi subito dopo senza accorgersi che la cazzata precedente l'aveva comunque scritta lui.

❤️

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Chiunque abbia occasione di discutere con qualche antivaccinista capisce che gli argomenti prescindono da qualsiasi razionalità e analisi dei dati ("Ah perché, ancora credi a quello che te dicono?") 

Ormai è diventato un fatto "religioso", inutile perderci tempo e fiato. 

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21 minuti fa, NINNI ha scritto:

Chiunque abbia occasione di discutere con qualche antivaccinista capisce che gli argomenti prescindono da qualsiasi razionalità e analisi dei dati ("Ah perché, ancora credi a quello che te dicono?") 

Ormai è diventato un fatto "religioso", inutile perderci tempo e fiato. 

Sono d'accordo con te. Fiato sprecato.

Fatto sta che se uno ha bisogno di farsi un antigenico urgente, tipo se hai qualche collega positivo, non c'è più verso.

Martedì ho dovuto girare a vuoto 4 farmacie perché erano tutti prenotati da sti trogloditi..alla fine ho dovuto telefonare ad un mio cliente che ha una trentina di farmacie che me lo ha fatto fare alle 8 di sera, appena prima della chiusura 

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11 ore fa, adriatico ha scritto:

Evidentemente partecipa spesso a quei corsi di comunicazione in cui ti insegnano a infarcire di percentuali a cazzo il discorso per dare una valenza statistica e scientifica alle mischiate che dici.

Peccato che ti dicono di farlo quando le probabilità che dalluditorio  si apra il contraddittorio sono minime.

Tipo quando tieni una riunione con collaboratori gerarchicamente inferiori.

Non quando sei con gente che non aspetta altro che metterti in difficoltà. 

Lo fa anche qualche utente qui dentro che scrive dei pipponi inenarrabili infarcendoli di statistiche del cazzo per dimostrare che ha ragione...salvo confutarsi subito dopo senza accorgersi che la cazzata precedente l'aveva comunque scritta lui.

Dimmi dove ho scritto che il "casino AZ" è colpa dell'Italia, che tutti gli altri l'hanno gestita meglio etc.etc.

Poi vabbe', divertitevi eh... Io ho scritto solo che certe cose, comunicativamente e per me, si potevano gestire molto meglio. Punto.

Il punto esatto della cazzata sarebbe? 

 

Anzi, non rispondere, meglio... Chiudiamola qui...

 

Cito solo un titolo del 15 giugno di open, nota testata online di antivaccinisti

AstraZeneca, cronistoria di un disastro comunicativo: tutte le giravolte delle istituzioni sul vaccino di Oxford

 

Oh, si vede che ai tempi non c'era oggettivamente nessun disastro comunicativo su quel tema e molti di noi erano preda di allucinazioni.

Molta gente ha considerato la comunicazione istituzionale, soprattutto in quel periodo primaverile, un mezzo disastro. Fatevene una ragione e tirate avanti...

Modificato da wild.duck
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39 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Dimmi dove ho scritto che il "casino AZ" è colpa dell'Italia, che tutti gli altri l'hanno gestita meglio etc.etc.

Poi vabbe', divertitevi eh... Io ho scritto solo che certe cose, comunicativamente e per me, si potevano gestire molto meglio. Punto.

Il punto esatto della cazzata sarebbe? 

 

Anzi, non rispondere, meglio... Chiudiamola qui...

 

Cito solo un titolo del 15 giugno di open, nota testata online di antivaccinisti

AstraZeneca, cronistoria di un disastro comunicativo: tutte le giravolte delle istituzioni sul vaccino di Oxford

 

Oh, si vede che ai tempi non c'era oggettivamente nessun disastro comunicativo su quel tema e molti di noi erano preda di allucinazioni.

Molta gente ha considerato la comunicazione istituzionale, soprattutto in quel periodo primaverile, un mezzo disastro. Fatevene una ragione e tirate avanti...

Non ho capito perché hai citato questo intervento.. 

Ce ne faremo una ragione... 

Anzi, secondo me figliuolo anziché fare il bellissimo paragone del cecchino come Olivera di Lisbona doveva farne uno con i droni intelligenti degli americani oppure con le bombe a grappolo. Oppure, perché, non le mine antiuomo che colpiscono solo i novax? 

Immagino la standing ovation di fronte a un tale capolavoro comunicativo. 

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21 ore fa, polentaccio ha scritto:

Comunque, dando per scontata la buona fede de sto tizio, direi che se non intravede la cazzata dietro i dati che gli danno tanto da citarli in TV, alla facolta di giurisprudenza ti torino hanno un grosso problema. Ma veramente grosso.

Vedi, per me oltre questo che giustamente evidenzi, il problema è come viene gestito il tutto, ospiti  il " negazionista" in televisione gli lasci il tempo di dire scemenze antiscientifiche poi fai fact checking, intanto è passato il messaggio sbagliato che i meno attenti non riescono a correggere; per un punto di ascolti in più questi si vendono pure la madre, secondo la mia opinione questi operatori televisivi sono colpevoli come i disertori no vax. 

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Il 16/11/2021 Alle 11:15, wild.duck ha scritto:

i portoghesi hanno il 100% di vaccinati, in pratica, nelle fasce a rischio. Noi tipo il 90%

 

Per me un motivo ce starà. però pare che ormai si deve dire che è stato fatto tutto perfetto, vabbe'

Basta guardare in giro, ci sono parecchi articolo sulla differenza della loro gestione, a non fermarsi sul mio "l'ha detto mio cugino"

dati di oggi: in Portogallo hanno 124 casi ogni 100.000 abitanti

in Italia, ad oggi, con una settimana di grandi rialzi dei numeri, 99 casi su 100.000 abitanti

 

evitare di credere sempre alle cazzate che vi dice il "mio cugino" di turno sarebbe meglio

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45 minuti fa, cesenticerqua ha scritto:

dati di oggi: in Portogallo hanno 124 casi ogni 100.000 abitanti

in Italia, ad oggi, con una settimana di grandi rialzi dei numeri, 99 casi su 100.000 abitanti

 

evitare di credere sempre alle cazzate che vi dice il "mio cugino" di turno sarebbe meglio

guarda, stavo leggendo proprio un articolo poco fa di Crisanti dove dice che, a suo parere, il nostro conteggio dei casi debba essere molto ma molto sottostimato, e quindi è difficile fare confronti (perché lui dice che in base al numero dei morti non possiamo avere così pochi contagi, in soldoni).

Ma a parte questo quello che citi è sempre un dato che c'entra relativamente con quello che ho scritto io, cioè che la percentuale di vaccinati su certe fasce di età è praticamente il 100% perché con il vaccino ci si ammala comunque e poi tocca vedere come tracci (quanti tamponi fai e come). In realtà, se proprio dovessi prendere un dato che mi stupisce del Portogallo, è il numero di morti (me ne aspetterei meno da quelle parti).

Ieri ho letto di sfuggita un titolo dove diceva che in Toscana la percentuale di vaccinati mi pare sopra agli 80 è il 100%. Vado a vedere una tabella e mi salta fuori una mi pare sul sito di skytg24 dove leggo che la percentuale di vaccinati è, secondo la loro fonte, il 99.85%. Secondo me è praticamente il 100%, sotto praticamente tutti i fini pratici, al netto di valori che sono comunque frutto di stime. E comunque non definirei i dati del corsera, la stampa, etc. "mio cugino"... :D

 

dai dati di quotidianosanità una settimana fa vaccinati+guariti in Toscana (non so bene come si pone la cosa, visto che molti vaccinati sono anche guariti) in Toscana sopra agli 80 sarebbero il 99.76%, e secondo loro risultano senza alcuna protezione teorica solo lo 0.24% degli over 80.

 

Che poi a me sembra pure naturale che in condizioni normali un over 80 (ma anche over 60) dovrebbe facce a corre per questo vaccino, considerando quanto e soprattutto come ti ammazza sta malattia, l'anormalità è avere un 10% che non si vaccina in quelle fasce, per me

 

allegato2751386.jpg

abbiamo differenze territoriali, comunque, veramente imbarazzanti comunque le si guardi. Ma in Abruzzo per esempio come si spiega una simile situazione?

Modificato da wild.duck
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4 ore fa, naharki numen ha scritto:

Vedi, per me oltre questo che giustamente evidenzi, il problema è come viene gestito il tutto, ospiti  il " negazionista" in televisione gli lasci il tempo di dire scemenze antiscientifiche poi fai fact checking, intanto è passato il messaggio sbagliato che i meno attenti non riescono a correggere; per un punto di ascolti in più questi si vendono pure la madre, secondo la mia opinione questi operatori televisivi sono colpevoli come i disertori no vax. 

Sono d'accordissimo (metafore guerresche a parte 😉). I no vax fanno il loro lavoro usando tutte le possibilita che gli si offrono, i giornalisti che li invitano lo fanno esclusivamente per avere più telespettatori e lo fanno costi quel che costi. Io non credo che il lavoro di un giornalista sia solo fare audience, ci dovrebbe essere un minimo di etica che ti costringe a evitare di fare scelte che possano avere effetti gravi su chi ti ascolta. Un poco come se un medico ti vendesse code di drago a 2000 euro a flacone per riequilibrarti i chakra...

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Secondo me, ormai, chi si voleva vaccinare l'ha fatto, gli altri non lo faranno mai 

Bisogna lavorare sul 90℅ che l'ha fatto e convincerlo a fare la terza dose ed a mantenere i giusti comportamenti. 

 

 

 

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https://www.money.it/Covid-lo-strano-caso-dell-Irlanda-piu-vaccinati-di-noi-ma-anche-piu-contagi

ho letto un paio di articoli sulla situazione irlandese (notevolmente più vaccinati di noi ma messi parecchio peggio come contagi, morti etc.), che vedono anche un po' come caso studio sul perché le cose da noi in Europa vanno male.

Le spiegazioni che danno, vedendo anche altri articoli, sono un po' quelle. Vaccini un po' indeboliti dal tempo, ritardo terze dosi, la gente non osserva praticamente più le norme sul distanziamento e usa poco le mascherine etc.

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Non c'è bisogno di analisi scientifiche, basta guardarsi intorno. Purtroppo molta gente ha pensato che, una volta fatto il vaccino, potesse tornare a fare la vita di prima. Parecchie persone entrano in negozio senza mascherina e, quando glielo faccio notare, alzano gli occhi al cielo come dire "Ancora 'sta pugnetta delle mascherine..." Gli assembramenti nei luoghi della movida sono gli stessi di due anni fa. 

Il risultato è che il virus continua a circolare come prima anche se, grazie ai vaccini, uccide meno gente. 

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