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Covid Italia, 34% positivi ricoverato per altre malattie: l'indagine (adnkronos.com)

 

Il 34% dei pazienti positivi ricoverati, non è malato Covid. Ovvero, non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie ed è risultato positivo al tampone pre-ricovero. I dati emergono da uno studio condotto da Fiaso sui ricoveri di 6 grandi aziende ospedaliere e sanitarie in Italia, secondo cui un paziente su tre, sia pur con infezione accertata al coronavirus, viene ospedalizzato per curare tutt’altro: traumi, infarti, emorragie, scompensi, tumori....

 

...E inoltre, i pazienti ricoverati per Covid sono molto più anziani, con un'età di 69 anni, mentre i contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. Tra i primi risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14%, di contro tra gli altri è vaccinato con tre o due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.

 

Quindi dai numeri che vengono resi noti tutti i giorni dovrebbe essere tolto circa 1/3 dei casi.

Dei restanti 2/3 oltre l'80% non ha completato il ciclo vaccinale o non lo ha proprio iniziato.

Per cui su 100 ricoveri solo 15 che hanno le due dosi da meno di 4 mesi o la terza dose sono ricoverati per covid.

 

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37 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Covid Italia, 34% positivi ricoverato per altre malattie: l'indagine (adnkronos.com)

 

Il 34% dei pazienti positivi ricoverati, non è malato Covid. Ovvero, non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie ed è risultato positivo al tampone pre-ricovero. I dati emergono da uno studio condotto da Fiaso sui ricoveri di 6 grandi aziende ospedaliere e sanitarie in Italia, secondo cui un paziente su tre, sia pur con infezione accertata al coronavirus, viene ospedalizzato per curare tutt’altro: traumi, infarti, emorragie, scompensi, tumori....

 

...E inoltre, i pazienti ricoverati per Covid sono molto più anziani, con un'età di 69 anni, mentre i contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. Tra i primi risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14%, di contro tra gli altri è vaccinato con tre o due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.

 

Quindi dai numeri che vengono resi noti tutti i giorni dovrebbe essere tolto circa 1/3 dei casi.

Dei restanti 2/3 oltre l'80% non ha completato il ciclo vaccinale o non lo ha proprio iniziato.

Per cui su 100 ricoveri solo 15 che hanno le due dosi da meno di 4 mesi o la terza dose sono ricoverati per covid.

 

Finalmente numeri!

Che evidenziano come tutta sta campagna del terrore e della corsa al tampone è inutile e che quello che conta è vaccinarsi.

E sempre di più evidenzia il fatto di come si sia perso tempo, troppo, per la dose aggiuntiva 

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52 minuti fa, Ferefere ha scritto:

Covid Italia, 34% positivi ricoverato per altre malattie: l'indagine (adnkronos.com)

 

Il 34% dei pazienti positivi ricoverati, non è malato Covid. Ovvero, non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie ed è risultato positivo al tampone pre-ricovero. I dati emergono da uno studio condotto da Fiaso sui ricoveri di 6 grandi aziende ospedaliere e sanitarie in Italia, secondo cui un paziente su tre, sia pur con infezione accertata al coronavirus, viene ospedalizzato per curare tutt’altro: traumi, infarti, emorragie, scompensi, tumori....

 

...E inoltre, i pazienti ricoverati per Covid sono molto più anziani, con un'età di 69 anni, mentre i contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. Tra i primi risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14%, di contro tra gli altri è vaccinato con tre o due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.

 

Quindi dai numeri che vengono resi noti tutti i giorni dovrebbe essere tolto circa 1/3 dei casi.

Dei restanti 2/3 oltre l'80% non ha completato il ciclo vaccinale o non lo ha proprio iniziato.

Per cui su 100 ricoveri solo 15 che hanno le due dosi da meno di 4 mesi o la terza dose sono ricoverati per covid.

 

A me così a recchia 15 su 100 sembrano tanti … i dati che circolano non sono più bassi ? 
o forse mi sfugge qualcosa 

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48 minuti fa, Leo85 ha scritto:

Finalmente numeri!

Che evidenziano come tutta sta campagna del terrore e della corsa al tampone è inutile e che quello che conta è vaccinarsi.

E sempre di più evidenzia il fatto di come si sia perso tempo, troppo, per la dose aggiuntiva 

Scusami.. Ma si è perso tempo dove? Come? 

A parte Israele che rappresenta un unicum... 

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15 minuti fa, adriatico ha scritto:

Scusami.. Ma si è perso tempo dove? Come? 

A parte Israele che rappresenta un unicum... 

Per la terza dose, stamo in ritardo di più di un mese.

E continuiamo contemporaneamente a fare tagli alla sanità, nascondendo i veri problemi dietro la corsa al tampone.

Lu cervello dovrebbero tamponá a parecchia gente 

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4 minuti fa, Leo85 ha scritto:

Per la terza dose, stamo in ritardo di più di un mese.

E continuiamo contemporaneamente a fare tagli alla sanità, nascondendo i veri problemi dietro la corsa al tampone.

Lu cervello dovrebbero tamponá a parecchia gente 

Io ho fatto la terza dose a sei mesi esatti... 

Ma fino a due mesi fa nessuno diceva di farlo a 4 mesi. 

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19 minuti fa, adriatico ha scritto:

Scusami.. Ma si è perso tempo dove? Come? 

A parte Israele che rappresenta un unicum... 

La variante Omicron, con la sua enorme contagiosita', ha sballato tutto

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2 minuti fa, adriatico ha scritto:

Io ho fatto la terza dose a sei mesi esatti... 

Ma fino a due mesi fa nessuno diceva di farlo a 4 mesi. 

Anche io ho prenotato la terza appena ricevuto il messaggio e, alla fine, l'ho fatta al limite dei 6 mesi. 

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7 minuti fa, NINNI ha scritto:

La variante Omicron, con la sua enorme contagiosita', ha sballato tutto

Infatti...è chiaro che anche la scienza di muove per approssimazione...tra l'altro i nostri governi hanno sempre, giustamente,  privilegiato il parere dei tecnici alla convenienza politica ed economica..

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https://www.google.com/amp/s/www.quotidiano.net/cronaca/terze-dosi-ritardo-incolmabile-crisanti-cosi-il-super-pass-e-inutile-1.7069920/amp

Ho preso questo di Crisanti, ma in realtà che era il caso di muoversi con le terze dosi lo dicevano in parecchi e pure da un pezzo (qualche virologo lo diceva da giugno mi sa...)

 

Comunque se non altro ho la sensazione che si stia correggendo la rotta su quello che era un po' il buco principale lasciato durante la campagna vaccinale (ossia gli "over") non vaccinati e abbandonati li.

In dicembre figliuolo ha detto che si sarebbe cominciato a "inseguire" le situazioni di marginalità, gli anziani non vaccinati etc.

Ai primi di gennaio ho chiesto a un'amica della croce Rossa dell'alto nera e mi ha detto che in effetti in dicembre hanno avuto molte prime dosi tra gli anziani dopo mesi di zero assoluto in diversi paesi. Mi diceva che si è cominciato ad andare a vaccinarli praticamente a casa (con i camper vaccinali, che prima erano molto rari) e i risultati si sarebbero visti. Poi, se dipende da input superiori o si sono svegliati per cavoli loro alla regione Marche, questo non saprei.

Chiaro che è solo un aneddoto ma ribatte con un'attenzione maggiore.

Comunque per me il punto è tutto lì. Il problema tanto sono gli over 50 non vaccinati. Bene hanno fatto a mettere l'obbligo (se è proprio impossibile metterlo per tutti) e a iniziare a inseguirli attivamente lasciando perdere cazzate demagogiche tipo che "chi si voleva vaccinare lo ha già fatto e non lo convinci". È vero solo in parte. E in ogni caso, vero o non vero, gli over 50 se vuoi stare tranquillo (senza ospedali intasati, voglio dire) li devi vaccinare possibilmente tutti o avvicinarti alla totalità.

Poi, per me, era da pensarci prima, ormai è perlopiù roba che va per l'eventuale quinta ondata

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6 minuti fa, wild.duck ha scritto:

https://www.google.com/amp/s/www.quotidiano.net/cronaca/terze-dosi-ritardo-incolmabile-crisanti-cosi-il-super-pass-e-inutile-1.7069920/amp

Ho preso questo di Crisanti, ma in realtà che era il caso di muoversi con le terze dosi lo dicevano in parecchi e pure da un pezzo (qualche virologo lo diceva da giugno mi sa...)

 

Comunque se non altro ho la sensazione che si stia correggendo la rotta su quello che era un po' il buco principale lasciato durante la campagna vaccinale (ossia gli "over") non vaccinati e abbandonati li.

In dicembre figliuolo ha detto che si sarebbe cominciato a "inseguire" le situazioni di marginalità, gli anziani non vaccinati etc.

Ai primi di gennaio ho chiesto a un'amica della croce Rossa dell'alto nera e mi ha detto che in effetti in dicembre hanno avuto molte prime dosi tra gli anziani dopo mesi di zero assoluto in diversi paesi. Mi diceva che si è cominciato ad andare a vaccinarli praticamente a casa (con i camper vaccinali, che prima erano molto rari) e i risultati si sarebbero visti. Poi, se dipende da input superiori o si sono svegliati per cavoli loro alla regione Marche, questo non saprei.

Chiaro che è solo un aneddoto ma ribatte con un'attenzione maggiore.

Comunque per me il punto è tutto lì. Il problema tanto sono gli over 50 non vaccinati. Bene hanno fatto a mettere l'obbligo (se è proprio impossibile metterlo per tutti) e a iniziare a inseguirli attivamente lasciando perdere cazzate demagogiche tipo che "chi si voleva vaccinare lo ha già fatto e non lo convinci". È vero solo in parte. E in ogni caso, vero o non vero, gli over 50 se vuoi stare tranquillo (senza ospedali intasati, voglio dire) li devi vaccinare possibilmente tutti o avvicinarti alla totalità.

Poi, per me, era da pensarci prima, ormai è perlopiù roba che va per l'eventuale quinta ondata

Pienamente d'accordo, prima era pienamente comprensibile senza vaccino e con pochissima esperienza, ora a mio avviso no, poi ognuno ha il suo parere

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8 minuti fa, adriatico ha scritto:

Infatti...è chiaro che anche la scienza di muove per approssimazione...tra l'altro i nostri governi hanno sempre, giustamente,  privilegiato il parere dei tecnici alla convenienza politica ed economica..

Mah, secondo me omicron ha avuto questo impatto pure per alcune grosse puttanate fatte da draghi (immagino sue, perché comandava totalmente lui)

A gennaio era previsto di aumentare molto la sorveglianza sulle varianti, poi è arrivato lui e ha deciso di mollare la cosa.

Un amico più dentro alle cose politiche mi diceva che probabilmente è stato dovuto a un eccesso di ottimismo, a desiderio di risparmiare o simili, ma se ti sei trovato a inizio dicembre senza sapere un cacchio di quanto era diffusa omicron (si diceva allo 0.2 quando probabilmente era molto ma molto più su... Ma non avevi modo di saperlo) è in buona parte dovuto al non aver messo su una migliore infrastruttura di tracciamento (e su questo sono d'accordo diversi virologi).

Cioè, per me risparmiare su ste cose è assurdo, che cacchio ne sai se salta fuori una variante?

Diciamo che i nostri piani sono stati scombussolati pure perché il piano A era totalmente finalizzato ad arrivare a portare il vaccino a più gente possibile, ma apparentemente abbiamo trascurato aspetti che con omicron in giro per me avrebbero fatto molto comodo. E omicron (una variante contagiosa che buca i vaccini) era una variabile non così imprevedibile, in un virus che aveva già mostrato una certa capacità di mutare

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Quello che sembra mancare è un coordinamento centrale, come sosteneva il genetista Marco Gerdol dell’università di Trieste. “A fine gennaio – scriveva Start – la Società di Virologia aveva annunciato la nascita di un consorzio per il monitoraggio. Tuttavia, la crisi del governo Conte II ha lasciato al palo il progetto”.

https://www.startmag.it/sanita/varianti-sars-cov-2-a-che-punto-e-il-sequenziamento-in-italia-numeri-problemi-e-regioni-piu-o-meno-virtuose/

 

Mi riferisco a questo. In effetti fatico a capire come potesse sembrare un aspetto così trascurabile il sequenziamento (avevi regioni che sequenziavano poco più dello 0% quando è arrivata omicron...). Chiaro, senza omicron magari non te serviva. Ma se mi nonno c'aveva tre palle...

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37 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Mah, secondo me omicron ha avuto questo impatto pure per alcune grosse puttanate fatte da draghi (immagino sue, perché comandava totalmente lui)

A gennaio era previsto di aumentare molto la sorveglianza sulle varianti, poi è arrivato lui e ha deciso di mollare la cosa.

Un amico più dentro alle cose politiche mi diceva che probabilmente è stato dovuto a un eccesso di ottimismo, a desiderio di risparmiare o simili, ma se ti sei trovato a inizio dicembre senza sapere un cacchio di quanto era diffusa omicron (si diceva allo 0.2 quando probabilmente era molto ma molto più su... Ma non avevi modo di saperlo) è in buona parte dovuto al non aver messo su una migliore infrastruttura di tracciamento (e su questo sono d'accordo diversi virologi).

Cioè, per me risparmiare su ste cose è assurdo, che cacchio ne sai se salta fuori una variante?

Diciamo che i nostri piani sono stati scombussolati pure perché il piano A era totalmente finalizzato ad arrivare a portare il vaccino a più gente possibile, ma apparentemente abbiamo trascurato aspetti che con omicron in giro per me avrebbero fatto molto comodo. E omicron (una variante contagiosa che buca i vaccini) era una variabile non così imprevedibile, in un virus che aveva già mostrato una certa capacità di mutare

Omicron è stata scoperta a fine novembre.

Con 200.000 casi al giorno cosa vuoi tracciare?

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19 minuti fa, adriatico ha scritto:

Omicron è stata scoperta a fine novembre.

Con 200.000 casi al giorno cosa vuoi tracciare?

hai ragione, faccio casino tra tracciare e sequenziare, mi riferisco al riconoscimento a campione del tipo di virus con cui si ha a che fare (omicron o delta, nel nostro caso).

Il discorso è che con omicron avrebbe fatto estremamente comodo avere un sistema più integrato e meno a macchia di leopardo di sequenziamento. Ci saremmo risparmiati le cazzate di inizio dicembre sulla scarsissima diffusione da noi, oggi magari Battiston sarebbe più contento (pure lui dice che non sapendo quanto gira omicron e quanto gira delta è un casino a fare previsioni - e grazie...) etc.

Veramente non riesco a capire come cacchio non si sia messo un tappo anche minimo a un buco simile. Visto che la paletta oltretutto era stata pure già alzata.

Non mi pare senno di poi, davanti a un virus di questo tipo, definirla un puttanata

Modificato da wild.duck

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Garattini: «In Italia 10 milioni non sono protetti da Covid. Serve l’obbligo di vaccino dai 5 anni»

Il presidente dell’Istituto Mario Negri: «Non possiamo seguire la via inglese, loro sequenziano molto le varianti, noi no. È difficile prevedere il picco» (corriere della sera di oggi)

 

Il fatto di aver deciso di non sequenziare le varianti, almeno un po' meglio di come facevamo, è un problema non da poco. Poi è vero che gli inglesi hanno una tradizione in questo senso da prima e quella non si inventa, pero dopo due anni di pandemia non puoi stare messo ancora così

“Dal 9 ottobre – secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istituto superiore di Sanità – solo in 5 Regioni i laboratori stanno sequenziando in media più del 5% dei tamponi positivi: si tratta di Lombardia (5,5%), Umbria (8,4%), Abruzzo (6,5%), Molise (15,4%) e Sardegna (16,7%)

...la Toscana è addirittura allo 0% di tamponi sequenziati come la Liguria, il Piemonte allo 0,1% come la Puglia, il Veneto allo 0,3% e il Trentino allo 0,5%”

 

praticamente l'unica grande regione che raggiunge il livello considerato minimo dall'OMS (il 5%) è la Lombardia. Non è un problema da poco

 

 

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Mo' è rinata la questione se i morti sono contati in eccesso perché si contano i morti "di" covid e i morti "con" covid.

Tre giorni fa un epidemiologo (la vecchia) dice che stando ai dati delle precedenti ondate non è così. Oltre che mi pare di ricordare che una ricerca in Scozia aveva mostrato che in effetti il numero di morti "con" covid, diciamo, era trascurabile. Bassetti dice il contrario, almeno per la situazione attuale.

Oltretutto ora ci sta omicron che per un fattore del genere può davvero cambiare le carte in tavola.

 

Pure l'altro giorno non mi ricordo quale medico diceva che la scuola si è visto che è poco impattante sui contagi, citando addirittura il Giappone (tra gli altri). Ma il Giappone mica l'ha mai visto omicron.

Anche dal punto di vista statistico mi pare che è un bel casino, peggiorato dal fatto che girano due varianti insieme.

 

Stanno pure pensando di fare solo un bollettino settimanale e buonanotte, ammesso che sia fattibile (nel senso che il bollettino quotidiano comunque devono farlo per controllo epidemico, poi vieti di pubblicare i dati come per i sondaggi pre elettorali?)

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Immensa, immane, enorme rottura di coglioni. Mi ha stufato tutto: la gente, il virus, il vaccino, i novax, i media, i virologi. 
 

Fanculo. 

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Io pure so arrivato. Per lavorare tocca fare lo slalom tra quello che puoi fare a casa e quello che devi fare in ufficio (in cui hai gente col covid, gente non in quarantena ma coi familiari con il covid etc.etc.).

Gli hobby sono risaltati (che teatro vuoi fare?)

Per andare sulla neve i posti li scegli in base alla presenza di cabinovie o meno (che di gente senza mascherina ne ho vista abbastanza a Roccaraso)

Che sega...

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2 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Immensa, immane, enorme rottura di coglioni. Mi ha stufato tutto: la gente, il virus, il vaccino, i novax, i media, i virologi. 
 

Fanculo. 

Semo in due 

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https://www.fiaso.it/News/Comunicati-Stampa/Covid-infezione-non-significa-per-forza-malattia

 

 

Il 34% dei pazienti positivi ricoverati non è malato Covid: non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie e al momento del tampone pre-ricovero risulta positivo al Sars-Cov-2. Uno su tre, dunque, sia pur con infezione accertata al virus Sars-Cov-2, viene ospedalizzato per curare tutt’altro: traumi, infarti, emorragie, scompensi, tumori.

I dati emergono da uno studio fatto da FIASO sui ricoveri di 6 grandi aziende ospedaliere e sanitarie: Asst Spedali civili di Brescia, Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Irccs Aou di Bologna, Policlinico Tor Vergata, Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino e Policlinico di Bari. In tutto sono stati analizzati 550 pazienti ricoverati nelle aree Covid dei sei ospedali: un campione pari al 4% del totale dei ricoverati negli ospedali italiani. La rilevazione è stata effettuata in data 5 gennaio. Dei complessivi 550 pazienti monitorati, 363 (il 66%) sono ospedalizzati con diagnosi da infezione polmonare. Mentre 187 (il 34%) non manifestano segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare: ovvero sono stati ricoverati non per il virus ma con il virus.

Per lo più si tratta di pazienti arrivati in ospedale o al pronto soccorso per altri problemi e che, al momento del ricovero che prevede il tampone, vengono trovati portatori dell’infezione da Sars-Cov-2 ma senza sintomi di malattia. La diagnosi da infezione da Sars-Cov-2 è dunque occasionale. Per la stragrande maggioranza, il 36% del totale dei ricoverati positivi ma senza sintomi respiratori, si tratta di donne in gravidanza che necessitano di assistenza ostetrica e ginecologica. Il 33%, invece, è composto da pazienti che hanno subito uno scompenso della condizione internistica derivante da diabete o altre malattie metaboliche, da patologie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche o broncopneumopatie croniche. 

Un’altra quota, pari all’8%, riguarda pazienti con ischemie, ictus, emorragie cerebrali o infarti. Un altro 8%, invece, è rappresentato da quei pazienti che devono sottoporsi a un intervento chirurgico urgente e indifferibile pur se positivi al Covid. C’è inoltre una parte, complessivamente il 6% del totale, di pazienti che arrivano al pronto soccorso a causa di incidenti e richiedono assistenza per vari traumi e fratture. 

Da sottolineare inoltre la differenza di età tra i due gruppi di degenti positivi. I pazienti ricoverati per il Covid sono molto più anziani e hanno in media un’età di 69 anni mentre i soggetti contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. Tra i soggetti che hanno sviluppato la malattia polmonare da virus risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14% di contro tra coloro che sono positivi al Sars-Cov-2 ma sono ricoverati per altre patologie è vaccinato con tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.

“Se si usa come parametro non l’infezione da Sars-Cov-2 ma la malattia da Covid, l’efficacia del vaccino risulta essere molto solida. L’età media di 69 anni, molto più alta nei pazienti che sviluppano la sindrome polmonare, evidenzia come il rischio di malattia si concentri tra i 60 e gli 80 anni; questo dato conferma dunque l’indirizzo del Governo che, attraverso l’obbligo, ha voluto mettere in sicurezza gli ultra 50enni. Resta prioritario il vaccino perché il fattore di rischio più importante, oltre alle comorbidità, resta l’età”, commenta il professor Silvio Tafuri, ordinario di Igiene dell’Università di Bari e coordinatore della control room Covid del Policlinico di Bari, che ha partecipato allo studio.

“Ci aspettiamo di dover far fronte a un numero sempre più ampio, vista l’ampia circolazione e l’elevata contagiosità del virus, dei ricoveri per patologie non Covid in pazienti che, però, hanno l’infezione – dichiara il Presidente Fiaso, Giovanni Migliore -. Va riprogrammata l’idea dell’assistenza creando non solo reparti Covid e no Covid, ma è necessario realizzare nuove strutture polispecialistiche in cui sia garantita l’assistenza specialistica cardiologica, neurologica, ortopedica in pazienti che possono presentare l’infezione da Sars-Cov-2. Occorre pensare a reparti Covid per il cardiotoracico, per la chirurgia multispecialistica. Per l’ostetricia già in molti ospedali sono state realizzate aree Covid. A Brescia e Bari esistono anche degli ambulatori per la dialisi di pazienti positivi. Bisogna riprogrammare sulla base delle nuove esigenze l’assistenza sanitaria”.

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Il 11/1/2022 Alle 16:45, Leo85 ha scritto:

Finalmente numeri!

Che evidenziano come tutta sta campagna del terrore e della corsa al tampone è inutile e che quello che conta è vaccinarsi.

E sempre di più evidenzia il fatto di come si sia perso tempo, troppo, per la dose aggiuntiva 

Invece i numeri di quelli che guariscono ogni giorno non li communica più nessuno???? un tempo davano le cifre di quanti positivi ci stavano ogni giorno, ma si communicava anche i guariti...... ora quest'ultimi non li cita più nessuno! Vabbé

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12 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Immensa, immane, enorme rottura di coglioni. Mi ha stufato tutto: la gente, il virus, il vaccino, i novax, i media, i virologi. 
 

Fanculo. 

Come non quotati, e' diventata una sega immane! L'altro giorno Crisanti, uno dei virologi più considerati ha detto che le mascherine fp2 con questo Omicron, protegge più del vaccino! Se la cosa e' vera, non capisco perché non obbligano questa mascherina a tutti, mentre ancora si va in giro con quelle di stoffa e soprattutto con le chirurgiche! C'e qualcuno che deve magna con queste mascherine??? Io sinceramente ste assurdità non le capiro mai.... 

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12 ore fa, wild.duck ha scritto:

Mo' è rinata la questione se i morti sono contati in eccesso perché si contano i morti "di" covid e i morti "con" covid.

Tre giorni fa un epidemiologo (la vecchia) dice che stando ai dati delle precedenti ondate non è così. Oltre che mi pare di ricordare che una ricerca in Scozia aveva mostrato che in effetti il numero di morti "con" covid, diciamo, era trascurabile. Bassetti dice il contrario, almeno per la situazione attuale.

Oltretutto ora ci sta omicron che per un fattore del genere può davvero cambiare le carte in tavola.

 

Pure l'altro giorno non mi ricordo quale medico diceva che la scuola si è visto che è poco impattante sui contagi, citando addirittura il Giappone (tra gli altri). Ma il Giappone mica l'ha mai visto omicron.

Anche dal punto di vista statistico mi pare che è un bel casino, peggiorato dal fatto che girano due varianti insieme.

 

Stanno pure pensando di fare solo un bollettino settimanale e buonanotte, ammesso che sia fattibile (nel senso che il bollettino quotidiano comunque devono farlo per controllo epidemico, poi vieti di pubblicare i dati come per i sondaggi pre elettorali?)

Condivido quello che hai scritto, però da quello che ha postato Adriatico che per noi vaccinati  l:Omicron e' da considerare come un influenza, si potrebbe fare come dice Bassetti..... considerare solo i ricoverati e le terapie intensive, senza menzionare altro! Vedremo.... 

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19 minuti fa, angelooo ha scritto:

Condivido quello che hai scritto, però da quello che ha postato Adriatico che per noi vaccinati  l:Omicron e' da considerare come un influenza, si potrebbe fare come dice Bassetti..... considerare solo i ricoverati e le terapie intensive, senza menzionare altro! Vedremo.... 

ma sì, pure a me non è che sa così fondamentale il dato quotidiano per tutti, facessero come credono meglio. Il problema tanto è quello che dici tu, morti, terapie intensive, anche ricoveri se creano casino. Non so se è praticabile perché il numero, comunque, lo registrano tutti i giorni.

Sapere il numero comunque "serve" (lo metto tra virgolette perchè tanto non è che ci facciamo qualcosa di pratico noi...) solo a sapere se il contagio sale o scende, pure nella prima ondata registravano magari un decimo dei casi reali, ma tanto con la variazione ci si faceva l'idea se l'epidemia cresceva o calava, a parte i numeri assoluti che lasciavano un po' il tempo che trovavano

Poi adesso ci sta pure sta cosa di delta e omicron, tanto per incasinare le cose

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1 ora fa, CrossdiSussi ha scritto:

Infatti, c'e il rischio che uno si fa la terza dose con Omicron già incorporato, un altro del Oms ha detto che tra 2 mesi il 50 % degli europei sarà stato colpito da questo virus, tanto come si svegliano ne dicono una nuova..... Un giorno finira', speriamo presto! 

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