Vai al contenuto
LoSballoContinua

Rincari Metano

Messaggi raccomandati

1 ora fa, Porcino ha scritto:

Ah ok ok. Si ma dice che il gas nostro sta lì per riserva e lo compriamo per un discorso geopolitico...... Semo furbi, aspettamo che tutti lo finiscono e poi lo buttamo sul mercato a 10 volte il prezzo. Er Libanese ce fa na pippa 🤣

😁

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 2/10/2021 Alle 14:07, LoSballoContinua ha scritto:

Mi scandalizzo perché troppo tutto insieme (pur essendo cosciente che in passato il metano era un'isola felice in quanto a tassazione rispetto ad altri carburanti). Sicuramente a Terni il carburante costa più di Viterbo Rieti (probabilmente per una diversa tassazione regionale) Perugia dipende dai luoghi. Nel viterbese ci sono anche molte più pompe indipendenti (nel senso che non appartengono ai grandi colossi del petrolio).

Prezzi aumentati di tantissimo, pure sulle pompe indipendenti nel viterbese di solito low cost,aumenti pazzeschi(visti oggi pomeriggio).

Ma dove arriveremo...ora voglio vedere con le bollette...

Modificato da ternano_84

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
47 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Infatti stamattina passando davanti la superstrada ho visto il prezzo vecchio. Vediamo domani che devo fare il pieno.

Allora ce beccamo domattina li all'autogrill prima de uscì x Terni 🤣

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Porcino ha scritto:

Allora ce beccamo domattina li all'autogrill prima de uscì x Terni 🤣

Io l’ho fatto oggi il pieno, ma nella tanica non me ce l’hanno voluto mette. Bastardi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
54 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Io l’ho fatto oggi il pieno, ma nella tanica non me ce l’hanno voluto mette. Bastardi.

Te potevi portà la bombola da casa

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A Terni pare sia rimasto invariato, sia in superstrada che il distributore a Narni Scalo vicino la rampa della E45 sta a 0,99.

Stamattina sulla E45, il distributore che ha Metano tra Todi e Marsciano (venendo verso Terni) sta a 1,48.

Stasera corro a fare pieno.

 

Sulle accise, a quanto mi consta il Metano finora era una delle isole felici con meno tassazioni rispetto ad altri carburanti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Si anche il gpl è aumentato ... infatti stamattina sono andato a fare il pieno all'agip sulla flaminia verso Narni e stava a 0,823 (l'avevo lasciato a 0,7 e qualcosa).

 

Avevo aperto il topic sul Metano perché, dalle cronache italiane (ma anche di altre parti della regione) l'aumento che aveva subito era .... inqualificabile.

Poi invece ci troviamo che a Terni è rimasto fermo( ed è aumentato altro).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
34 minuti fa, Lu Trejo ha scritto:

sei stato chiarissimo :D

insomma chi ha fatto che?

😁 I prezzi delle materie prime sono esplosi...il gas naturale ha raddoppiato in pochi mesi..tutta l'inflazione attuale viene dalle commodities...era ovvio un aumento selvaggio alla pompa.

Se poi vuoi sapere perchè i prezzi sono cresciuti tanto e cosa fare oggi mi DEVI PAGARE CARO.🤣

Consulenza a gratis non ne faccio.😂

Modificato da Cacafocu
  • Voto Negativo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dimitri Orlov

 

Nella primavera del 2019, l’Ucraina ha rifiutato la gentile offerta della Russia di vendere il gas a 240-260 dollari per mille metri cubi (un quarto dell’attuale prezzo spot,ormai a 1000 dollari per 1000 metri cubi) e ha preferito acquistarlo sul mercato spot. Il risultato è che l’Ucraina ha bisogno di 13 miliardi di metri cubi di gas in stoccaggio per superare la stagione invernale col  riscaldamento, ma ne ha meno di 5. Ma può ancora acquistare ciò di cui ha bisogno sul mercato a pronti, giusto? È sbagliato ! L’Ucraina è al verde e non ha nulla nel suo budget.

 

Fortunatamente, può ancora acquistare elettricità a buon mercato dalla Russia, almeno fino a quando i nazionalisti ucraini non decideranno di far saltare in aria le linee di trasmissione verso la Russia, come hanno fatto con quelle che portano in Russia qualche tempo fa, alla Crimea russa, causando scarsità di energia in questa regione e costringendo i russi costruire un ponte energetico dalla terraferma, un processo che ha richiesto quasi un anno.

 

Nei piccoli stati baltici, i prezzi dell’elettricità sono ora dieci volte più alti che oltre confine in Russia. Certo, possono comprare elettricità a buon mercato e in abbondanza dalla Russia, ma deve passare per Bielorussia e Lituania e i lituani –  geni strategici – hanno rotto  i rapporti con la Bielorussia ospitando la fuggitiva Tikhanovskaya, la nemica di Lukashenko. Il prezzo del gas a 1000 dollari per  100 metri cubi ha effetti imprevisti e strani. Esempio: nel Regno Unito le fabbriche di fertilizzanti non possono funzionare a tali prezzi e hanno chiuso. Ciò porterà in  secondo tempo  ai rincari  dei prezzi alimentari;  l’effetto immediato è quello di privare i generi alimentari conservati col freddo di ghiaccio secco,  che è un sottoprodotto della produzione di fertilizzanti. I famosi sieri Pfizer da conservare e trasportare a -80 ° C ne soffriranno? Basta prolungarne la scadenza.  Ma le cose –  penserete voi –  vanno molto meglio negli Stati Uniti che, dopotutto, sono un   aggressivo esportatore di gas naturale grazie a ciò che resta della sua industria di fratturazione idraulica. Ancora sbagliato! L’Industrial Energy Consumers of America (IECA), un gruppo di lobby dell’industria chimica e alimentare, ha chiesto al Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti di imporre limiti alle esportazioni di GNL.   Altrimenti,  dicono, i prezzi molto alti del gas naturale renderanno molte aziende americane non competitive e le costringeranno a chiuder. In USA, i  prezzi sono già aumentati del 41% nell’ultimo anno. Ma questo non è abbastanza per aumentare la produzione: la produzione di gas naturale negli Stati Uniti sta diminuendo insieme al numero di impianti di perforazione e la quantità di gas stoccato è attualmente del 7,4% inferiore alla media dei cinque anni precedenti.  E pensare che la  UE, può fare una cosa  subito per schivare questa crisi: mettere in funzione NordStream2, appena ultimato, mettendo da parte i protocolli burocratici europei che si trascinano per  allungare il processo di certificazione e rifiutando la veramente stupida restrizione che  ordina che può essere utilizzato solo al 50% della capacità. La  russa Gazprom sarebbe perfettamente disposta a firmare un accordo di fornitura a lungo termine a un prezzo ragionevole, come ha fatto con l’Ungheria solo pochi giorni fa, firmando un contratto  di 15 anni (ma il gas arriverà  ai magiari tramite il Turkstream, insomma bypassando l’Ucraina e privandola dei fondi di transito, che ha chiesto alla UE di elevare sanzioni a  Budapest). Ma per ora, una simile svolta sembra improbabile.Da un lato, i fondamentalisti del libero mercato sono ancora pieni di una fede cieca che il libero mercato impedirà in qualche modo al loro popolo di congelarsi; D’altra parte, gli ambientalisti  fanatici che dettano legge in UE sembrano ritenere che il congelamento sia un atto virtuoso che aiuterebbe a salvare il pianeta dal riscaldamento globale. La prossima primavera, lo scioglimento della neve potrebbe rivelare un panorama politico disseminato di cadaveri congelati di ambientalisti e fanatici del libero mercato. Dovremmo tutti augurargli ogni bene, naturalmente, che lo meritino o meno. Dimitri Orlov 

Ultime notizie sullo scontro Ungheria-Ucraina:

Il presidente del consiglio regionale di Ternopol Mikhail Golovko ha proposto di “punire” Budapest per il contratto firmato con Gazprom avviando la persecuzione degli ungheresi che vivono nella regione di Transcarpazia.

Naturalmente, gli ungheresi non potevano ignorare un simile attacco, quindi il primo ministro Viktor Orban ha risposto con esercitazioni delle forze speciali ungheresi vicino al confine ucraino, un chiaro segno che per tali dichiarazioni provocatorie  Kiev potrebbe vedere molto presto forze speciali ungheresi sul territorio ucraino. (da “La mia Russia”)

 

rusvesna.su/news/1633286389

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
36 minuti fa, Lu Trejo ha scritto:

Dimitri Orlov

 

Nella primavera del 2019, l’Ucraina ha rifiutato la gentile offerta della Russia di vendere il gas a 240-260 dollari per mille metri cubi (un quarto dell’attuale prezzo spot,ormai a 1000 dollari per 1000 metri cubi) e ha preferito acquistarlo sul mercato spot. Il risultato è che l’Ucraina ha bisogno di 13 miliardi di metri cubi di gas in stoccaggio per superare la stagione invernale col  riscaldamento, ma ne ha meno di 5. Ma può ancora acquistare ciò di cui ha bisogno sul mercato a pronti, giusto? È sbagliato ! L’Ucraina è al verde e non ha nulla nel suo budget.

 

Fortunatamente, può ancora acquistare elettricità a buon mercato dalla Russia, almeno fino a quando i nazionalisti ucraini non decideranno di far saltare in aria le linee di trasmissione verso la Russia, come hanno fatto con quelle che portano in Russia qualche tempo fa, alla Crimea russa, causando scarsità di energia in questa regione e costringendo i russi costruire un ponte energetico dalla terraferma, un processo che ha richiesto quasi un anno.

 

Nei piccoli stati baltici, i prezzi dell’elettricità sono ora dieci volte più alti che oltre confine in Russia. Certo, possono comprare elettricità a buon mercato e in abbondanza dalla Russia, ma deve passare per Bielorussia e Lituania e i lituani –  geni strategici – hanno rotto  i rapporti con la Bielorussia ospitando la fuggitiva Tikhanovskaya, la nemica di Lukashenko. Il prezzo del gas a 1000 dollari per  100 metri cubi ha effetti imprevisti e strani. Esempio: nel Regno Unito le fabbriche di fertilizzanti non possono funzionare a tali prezzi e hanno chiuso. Ciò porterà in  secondo tempo  ai rincari  dei prezzi alimentari;  l’effetto immediato è quello di privare i generi alimentari conservati col freddo di ghiaccio secco,  che è un sottoprodotto della produzione di fertilizzanti. I famosi sieri Pfizer da conservare e trasportare a -80 ° C ne soffriranno? Basta prolungarne la scadenza.  Ma le cose –  penserete voi –  vanno molto meglio negli Stati Uniti che, dopotutto, sono un   aggressivo esportatore di gas naturale grazie a ciò che resta della sua industria di fratturazione idraulica. Ancora sbagliato! L’Industrial Energy Consumers of America (IECA), un gruppo di lobby dell’industria chimica e alimentare, ha chiesto al Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti di imporre limiti alle esportazioni di GNL.   Altrimenti,  dicono, i prezzi molto alti del gas naturale renderanno molte aziende americane non competitive e le costringeranno a chiuder. In USA, i  prezzi sono già aumentati del 41% nell’ultimo anno. Ma questo non è abbastanza per aumentare la produzione: la produzione di gas naturale negli Stati Uniti sta diminuendo insieme al numero di impianti di perforazione e la quantità di gas stoccato è attualmente del 7,4% inferiore alla media dei cinque anni precedenti.  E pensare che la  UE, può fare una cosa  subito per schivare questa crisi: mettere in funzione NordStream2, appena ultimato, mettendo da parte i protocolli burocratici europei che si trascinano per  allungare il processo di certificazione e rifiutando la veramente stupida restrizione che  ordina che può essere utilizzato solo al 50% della capacità. La  russa Gazprom sarebbe perfettamente disposta a firmare un accordo di fornitura a lungo termine a un prezzo ragionevole, come ha fatto con l’Ungheria solo pochi giorni fa, firmando un contratto  di 15 anni (ma il gas arriverà  ai magiari tramite il Turkstream, insomma bypassando l’Ucraina e privandola dei fondi di transito, che ha chiesto alla UE di elevare sanzioni a  Budapest). Ma per ora, una simile svolta sembra improbabile.Da un lato, i fondamentalisti del libero mercato sono ancora pieni di una fede cieca che il libero mercato impedirà in qualche modo al loro popolo di congelarsi; D’altra parte, gli ambientalisti  fanatici che dettano legge in UE sembrano ritenere che il congelamento sia un atto virtuoso che aiuterebbe a salvare il pianeta dal riscaldamento globale. La prossima primavera, lo scioglimento della neve potrebbe rivelare un panorama politico disseminato di cadaveri congelati di ambientalisti e fanatici del libero mercato. Dovremmo tutti augurargli ogni bene, naturalmente, che lo meritino o meno. Dimitri Orlov 

Ultime notizie sullo scontro Ungheria-Ucraina:

Il presidente del consiglio regionale di Ternopol Mikhail Golovko ha proposto di “punire” Budapest per il contratto firmato con Gazprom avviando la persecuzione degli ungheresi che vivono nella regione di Transcarpazia.

Naturalmente, gli ungheresi non potevano ignorare un simile attacco, quindi il primo ministro Viktor Orban ha risposto con esercitazioni delle forze speciali ungheresi vicino al confine ucraino, un chiaro segno che per tali dichiarazioni provocatorie  Kiev potrebbe vedere molto presto forze speciali ungheresi sul territorio ucraino. (da “La mia Russia”)

 

rusvesna.su/news/1633286389

 

Non funziona così....altrimenti saremmo tutti medici cercando la cura ai sintomi su google. 😁

  • Voto Negativo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Per la cronaca ... ieri mi è capitato di passare lungo la SS Flaminia ... nel tratto quello tra Trevi e Foligno c'è un distributore che eroga anche Metano.

 

Stava a 1,48 (come quello sulla E45 tra Todi e Marsciano).

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Questa improvvisa impennata del metano ai distributori secondo me è a causa delle bassissime accise sul metano rispetto a benzina e diesel (accise + basse vuol dire che i prezzi sono molto più dipendenti dal prezzo della sola componente energetica):

 

La scelta di differenziare le accise applicate ai carburanti (dati 2020)[7] è un meccanismo statale di indirizzo politico-economico:

  1. benzina: 728,40 € per 1000 l
  2. gasolio: 617,40 € per 1000 l (416,00 € per 1000 l nel 2006)
  3. GPL: 138,72 € per 1000 l (dato indicativo, calcolato applicando una conversione di 520 kg/m3)
  4. gas naturale: 4,4 € per 1000 kg (dato indicativo, calcolato applicando una conversione di 0,74 kg/m3)

 

Fonte:

https://it.wikipedia.org/wiki/Accisa_sui_carburanti

 

A Terni i prezzi sono più bassi forse perché hanno stipulato diversi contratti rispetto ai distributori del nord oppure perché avranno più riserve, ma vi parlo da ignorante.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sicuramente è vero per quanto riguarda le accise, il Metano finora era un'isola felice rispetto ai carburanti (nel mezzo stava il GPL).

 

Per il resto che dire, altri approvvigionamenti, altre riserve, di certo a Terni c'è una cultura storica del metano da quando ero bambino .... tra Terni e Narni ci sono 6 distributori (e ne stanno aprendo altri due a Terni) quando sono andato nel Friuli Venezia Giulia nel 2012 ce n'erano 4 in tutta la Regione! tre distributori (Carone, Narni Scalo all'imbocco della E45, e Strada di Bolzello appartengono alla stesso giro, Carone fa anche revisione bombole)  e fino a poco tempo fa tutti stavano pure aperti tutto l'anno eccetto Natale Pasqua Feragosto e Capodanno, facendo sempre orario continuato dalle 7:00 alle 21, manco fossimo in autostrada....  (ora Carone si è sfilato la domenica sta chiuso). Quindi non mi stupirei se i distributori di qui abbiano anche voluto calmierare la situazione, rispetto ad altrove dove hanno subito scaricato i costi sul consumatore, facendo una sorta di cartello in una sorta di solidarismo verso il popolo del Metano. 

 

Il metano a Terni non è moda ecologica, è scelta "economica" al risparmio da 40 anni. 

 

Il fatto che non li abbiamo proprio toccati (nemmeno i due di Terni in superstrada) mi fa pensare ... sembra quasi una scelta condivisa.

 

Di certo nel prezzo finale conta anche la scelta di chi distribuisce alla pompa, per dire...stamattina venendo da Terni a Narni, il Q8 prima di Castelchiaro vendeva GPL a 0,915 L'AGIP sulla Flaminia dopo Ponte San Lorenzo è rimasto a 0,82 ... prima di queste impennate d'ottobre non c'era tutta questa differenza alle pompe. 

 

Ad Arezzo il Metano costava poco più che a Terni, com'è che al primo giorno è schizzato verso i 2 euro al kg? Le accise le pagano tutti, le materie prime anche.  

Modificato da LoSballoContinua
  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Oltre all’ottima analisi fatta sopra, aggiungo l’enorme numero di badanti sovietiche a Terni che ci fanno mantenere un rapporto diretto e amichevole con Putin.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 ore fa, LoSballoContinua ha scritto:

Todi settimana scorsa stava 1,48

Foligno visto domenica 1,48

Perugia mi hanno detto 1,425 (quando ho aperto il post)

Ok, ma dove a 0.99? 😅

Stamattina me pare che a San Liberato sta a quel prezzo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
41 minuti fa, Porcino ha scritto:

Ok, ma dove a 0.99? 😅

Stamattina me pare che a San Liberato sta a quel prezzo

Io messo ieri a 0,99 a Narni scalo vicino al centro demolizioni Falasca, quello prima della rampa per la superstrada

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.