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Semprerossoverde

Il futuro della Ternana Calcio

Messaggi raccomandati

46 minuti fa, park ha scritto:

Intanto vi comunico questo pettegolezzo che mi è giunto all'orecchio.

Pare che la Ternana, che prima viaggiava sempre in charter, ora si avvalga di voli di linea low cost o del pullman.

Taglio di costi quantomeno sospetto nel momento clou del campionato...

Io li mandavo in giro a spese loro.cmq era abbastanza prevedibile il taglio dei costi.speriamo bene da giugno in avanti

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24 minuti fa, mdmterni ha scritto:

Io li mandavo in giro a spese loro.cmq era abbastanza prevedibile il taglio dei costi.speriamo bene da giugno in avanti

 

Finalmente abbiamo trovato la spiegazione dei nostri primi tempi molli: i ragazzi sono ancora intorpiditi dal viaggio

Modificato da CrossdiSussi

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Io la vedo un po' diversamente.

A differenza di tanti, non sono (molto) preoccupato per la salvezza e nemmeno per  l'iscrizione al prossimo campionato.

Penso (spero...) che per quelle non ci saranno problemi.

Sono invece (molto) preoccupato per come sarà costruita la squadra.

Già a gennaio abbiamo avuto un assaggio...svendita di chi ha qualche richiesta, prolungamento/spalmatura degli ingaggi per chi costa molto e non ha richieste, zero acquisti.

Tutto questo, inoltre, almeno al momento e salvo novità auspicabili, in mano a un DS che ha dimostrato di non saper operare bene neanche quando i soldi bene o male c'erano...figuriamoci ora che i cordoni della borsa immagino che saranno inevitabilmente ristretti.

Ecco, io ho paura della "rivoluzione" annunciata da Bandecchi.

Di questa presunta rifondazione, l'unico aspetto positivo che riesco a intravedere è che, probabilmente, il DS non sarà Leone.

Dico probabilmente perché negli ultimi interventi di Bandecchi ci sono state, per la prima volta in assoluto, anche evidenti frecciate nei confronti del DS...cosa mai accaduta prima.

Certo, se Bandecchi avesse dato retta a noi sul DS un anno fa, alcuni gravi problemi quest'anno si sarebbero potuti evitare, almeno sul lato tecnico. I problemi societari erano imprevedibili (anche se magari proprio non del tutto imprevedibili, viste le voci che giravano da tempo...ma questo è un altro discorso che non è opportuno affrontare qui e comunque ai nostri fini non cambia niente).

Poi molto dipenderà da chi verrà messo al posto di Leone, ammesso che lui venga finalmente e auspicabilmente allontanato.

Se sarà un DG/DS valido, anche con meno soldi potrebbe essere allestita una squadra valida, forse anche migliore di quella di quest'anno che, alla fine, ha deluso grandemente le aspettative.

Viceversa, se sarà ancora Leone, oppure un altro DS non all'altezza, la situazione potrebbe diventare presto drammatica.

Le squadre forti nascono sempre, a mio parere, da un DG/DS di primissimo livello....

Ecco, se Bandecchi avesse il dubbio su come spendere qualcosa in più, io gli suggerirei di spendere il massimo possibile per questa figura, che potrebbe farlo risparmiare su molte altre spese in sede di calciomercato.

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4 minuti fa, altoforno ha scritto:

Io la vedo un po' diversamente.

A differenza di tanti, non sono (molto) preoccupato per la salvezza e nemmeno per  l'iscrizione al prossimo campionato.

Penso (spero...) che per quelle non ci saranno problemi.

Sono invece (molto) preoccupato per come sarà costruita la squadra.

Già a gennaio abbiamo avuto un assaggio...svendita di chi ha qualche richiesta, prolungamento/spalmatura degli ingaggi per chi costa molto e non ha richieste, zero acquisti.

Tutto questo, inoltre, almeno al momento e salvo novità auspicabili, in mano a un DS che ha dimostrato di non saper operare bene neanche quando i soldi bene o male c'erano...figuriamoci ora che i cordoni della borsa immagino che saranno inevitabilmente ristretti.

Ecco, io ho paura della "rivoluzione" annunciata da Bandecchi.

Di questa presunta rifondazione, l'unico aspetto positivo che riesco a intravedere è che, probabilmente, il DS non sarà Leone.

Dico probabilmente perché negli ultimi interventi di Bandecchi ci sono state, per la prima volta in assoluto, anche evidenti frecciate nei confronti del DS...cosa mai accaduta prima.

Certo, se Bandecchi avesse dato retta a noi sul DS un anno fa, alcuni gravi problemi quest'anno si sarebbero potuti evitare, almeno sul lato tecnico. I problemi societari erano imprevedibili (anche se magari proprio non del tutto imprevedibili, viste le voci che giravano da tempo...ma questo è un altro discorso che non è opportuno affrontare qui e comunque ai nostri fini non cambia niente).

Poi molto dipenderà da chi verrà messo al posto di Leone, ammesso che lui venga finalmente e auspicabilmente allontanato.

Se sarà un DG/DS valido, anche con meno soldi potrebbe essere allestita una squadra valida, forse anche migliore di quella di quest'anno che, alla fine, ha deluso grandemente le aspettative.

Viceversa, se sarà ancora Leone, oppure un altro DS non all'altezza, la situazione potrebbe diventare presto drammatica.

Le squadre forti nascono sempre, a mio parere, da un DG/DS di primissimo livello....

Ecco, se Bandecchi avesse il dubbio su come spendere qualcosa in più, io gli suggerirei di spendere il massimo possibile per questa figura, che potrebbe farlo risparmiare su molte altre spese in sede di calciomercato.

 

Sarei curioso di sapere, l'entità del ridimensionamento. Perché se parliamo, ipotesi, di un dimezzamento del budget, io dubito che anche un diesse eccezionalmente bravo possa fare chissà cosa. Anche perché un ds bravo tendenzialmente va nelle società più solide..

 

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4 minuti fa, CrossdiSussi ha scritto:

 

Sarei curioso di sapere, l'entità del ridimensionamento. Perché se parliamo, ipotesi, di un dimezzamento del budget, io dubito che anche un diesse eccezionalmente bravo possa fare chissà cosa. Anche perché un ds bravo tendenzialmente va nelle società più solide..

 

potrebbe essere anche un DS giovane ma molto valido, magari proveniente dalla serie C.

Certo, io preferirei una figura alla Walter Sabatini, ma in prospettiva futura magari un DS giovane è anche meglio.

A saperlo scegliere...

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33 minuti fa, CrossdiSussi ha scritto:

 

Sarei curioso di sapere, l'entità del ridimensionamento. Perché se parliamo, ipotesi, di un dimezzamento del budget, io dubito che anche un diesse eccezionalmente bravo possa fare chissà cosa. Anche perché un ds bravo tendenzialmente va nelle società più solide..

 

Non è detto, guarda le merde.

Budget credo meno della metà del nostro, anno scorso addirittura playoff, quest'anno rischiano di salvarsi

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

potrebbe essere anche un DS giovane ma molto valido, magari proveniente dalla serie C.

Certo, io preferirei una figura alla Walter Sabatini, ma in prospettiva futura magari un DS giovane è anche meglio.

A saperlo scegliere...

è l'acquisto più importante da fare prendere un DG che gestisca la parte sportiva, sarei per questo contentissimo che Bandecchi fosse eletto a sindaco almeno molla questo aspetto che non è capace a gestire ne come comunicazione ne sportivamente parlando, poi prendere un DS bravo che ci aiuti a creare dalle giovanili in su qualcosa di "sostenibile" a costi contenuti penso al solo liberarci di Cassata MArtella Bogdan e Donnarumma prendendo giovani di prospettiva o investimenti esteri porterebbe il monte ingaggi ad un livello più idoneo per la categoria e per le saccocce di Unicusano

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1 ora fa, altoforno ha scritto:

potrebbe essere anche un DS giovane ma molto valido, magari proveniente dalla serie C.

Certo, io preferirei una figura alla Walter Sabatini, ma in prospettiva futura magari un DS giovane è anche meglio.

A saperlo scegliere...

Oppure una figura che viene dalla sua scuola, tipo Massara del Milan. 

 

  • Voto Positivo 1

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Ottimo @Semprerossoverde, hai chiarito quello che in una realtà come quella rossoverde potrebbe essere il realistico sviluppo. Convengo che sia anche l'unico percorribile se vogliamo crescere in solidità, competenze, risorse, credibilità.

Peccato che l'attuale proprietà in massima parte abbia rivolto le proprie attenzioni ad altro, nei 5 anni passati, così ci ritroviamo all'anno 0 del tuo asse temporale. 

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8 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Ottimo @Semprerossoverde, hai chiarito quello che in una realtà come quella rossoverde potrebbe essere il realistico sviluppo. Convengo che sia anche l'unico percorribile se vogliamo crescere in solidità, competenze, risorse, credibilità.

Peccato che l'attuale proprietà in massima parte abbia rivolto le proprie attenzioni ad altro, nei 5 anni passati, così ci ritroviamo all'anno 0 del tuo asse temporale. 

Il vero peccato non è quello. Il vero peccato è che l'attuale proprietà non farà nulla di tutto ciò. Io credo che l'unica soluzione sia la cessione della società.

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27 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Scusa se rispondo solo ora, ma la tua è LA domanda, quella che svela l'assassino e quindi non sarà facile rispondere in poche righe.

Nel caso della Ternana ci sono due fattori di squilibrio:

1) bassi ricavi (fattore comune alla maggior parte delle società professionistiche italiane)

2) eccesso di costi (la Ternana sconta un monte stipendi dei calciatori eccessivo per la categoria e la cattiva gestione dei rinnovi a pioggia degli scorsi anni)

Detto ciò, assumendo una azione di ridimensionamento del monte ingaggi e delle altre spese operative, partiamo dal punto che maggiormente mi divide dalla strategia del presidente Bandecchi riguardo ai ricavi: questa proprietà ha dimostrato di prediligere la "scorciatoia" della rendita rispetto all'aumento dei ricavi attraverso la costruzione di valore.

Lo ha dimostrato con il progetto stadio subordinato all'ottenimento di 100 posti letto convenzionati con il SSN. Dalla presentazione di quel progetto (a mio avviso sbagliato in quasi tutto) mi suona in mente la parola utilizzata dal PM di fiducia: "bancabile". Il progetto, secondo questa visione, poteva essere finanziato a credito solo se corredato di una rendita certa di ricavi. E no. In 25 anni di carriera il termine "bancabile" l'ho sentito solo in questa occasione. I progetti sono "bancabili" quando c'è una proporzione accettabile tra capitale proprio e di terzi e quando c'è un piano industriale credibile che lasci presupporre una creazione di valore sufficiente a servire il debito e remunerare il capitale. Certo se non hai soldi, se il piano non crea valore sufficiente (o non è realisco) allora ci vogliono garanzie e rendite.

L'altro esempio è il cosiddetto azionariato popolare, che ha l'unico scopo di creare un flusso certo e continuo di ricavi trasformando i soci in clienti forzosi.

Ecco questo modo di fare impresa non mi piace e, normalmente, non ha un respiro lungo.

Ma come si fanno i ricavi nel calcio?

Gestendo (bene) due attività collegate ma distinte: l'attività caratteristica dello spettacolo sportivo e il cosiddetto player trading

Per entrambe le cose servono le rispettive fabbriche: stadio e centro sportivo. Poi serve una strategia, un capitale da investire e le persone competenti per gestire il tutto. Lascio per ultima la risorsa più importante nel caso della Ternana: il tempo. Approfitto qui anche per rispondere a chi dubita che la ternana sia un buon investimento, supportando questo scetticismo con l'assenza di acquirenti.

Premetto che quello che scriverò d'ora in avanti è la MIA idea, quello che farei io, il che non significa che sia la migliore o l'unica ovviamente.

Cominciamo dal fabbisogno: per il salto di qualità ci vogliono 10 anni e circa 150 milioni (nei 10 anni). Ovviamente non tutti a carico della proprietà, esistono anche le banche.

anni 0-3: costruzione infrastrutture (stadio + centro sportivo) e struttura societaria (marketing, scouting, settore giovanile, centro medico). Obiettivo mantenimento della categoria. Fabbisogno circa 90 milioni per le infrastrutture + 20 milioni a copertura delle perdite e rafforzamento squadra. Fatturato obiettivo 15 milioni anno (escluso player trading)

anni 4-5 attacco alla serie A:  ampliamento del valore della rosa e investimenti di mercato. Fabbisogno 25 milioni di euro per acquisto giocatori e ripianamento perdite. Fatturato obiettivo 25 milioni (escluso player trading)

anni 6-10 mantenimento della massima serie: investimento di ulteriori 15 milioni di euro per il rafforzamento della squadra. Bilancio in utile nell'ultimo triennio e fatturato obiettivo 100 milioni (escluso player trading)

Ovviamente i numeri non sono a caso:

1) stadio da 28.000 posti costo 3.000 euro a posto = 84 milioni. Oggi gli stadi variano molto dai 2.500 agli 8.000 euro a posto del nuovo san siro. La differenza sta in tutto ciò che non si vede: ospitality, servizi, museo, ristorazione, sale convegni etc. Penso che per la Ternana 3.000 euro a posto sia adeguato

2) 6 milioni il  centro sportivo. Un centro sportivo non sono solo 4 campi. C'è la sede sociale, l'ospitalità per fornitori e giocatori, spazi eventi (a pagamento), media center e un centro fisioterapico e medico sportivo completo di professionisti dipendenti della società (questo è un asset FONDAMENTALE). Senza scomodare la Masia di Barcellona, possiamo vedere cosa è un centro sportivo qui Centro sportivo - Novarello Villaggio Azzurro e qui Centro Bortolotti – Atalanta. Ovviamente i 6 milioni non bastano, ma per una prima fase sono sufficienti. (da capire quanto il centro sportivo proposto a villa palma sia vicino a quelli di riferimento postati qui)

3) 45 milioni in 5 anni per fare la squadra e ripianare le perdite mi sembrano sufficienti se programmi e spendi bene. Da considerare che negli anni caldi della promozione avresti lo stadio finito che garantisce maggiori incassi, una attività avviata di player trading che produce soldi e quindi ai 45 milioni si deve aggiungere anche l'aumento previsto di ricavi da investire.

Per quanto riguarda poi i 100 milioni di fatturato in serie A (più o meno quello del Sassuolo) il conto è presto fatto:

a) 50 milioni ricavi diritti televisivi (cifra standard nella attuale serie A)

b) 20 milioni ricavi match day

c) 30 milioni ricavi commerciali (la cosa più difficile, ma non impossibile basta vedere qua, fatte le dovute proporzioni Dai naming rights ai concerti: tutti i ricavi del nuovo San Siro nel dettaglio (calcioefinanza.it) con quanto previsto dai ricavi commerciali solo dal comparto stadio, a cui vanno aggiunte le diverse sponsorizzazioni, i ricavi da scuole calcio, quelli legati agli eventi del centro sportivo etc.)

Anche questi ricalcano i proventi del sassuolo calcio. E' chiaro che Mapei contribuisce forse in modo sproporzionato come sponsor, però il sassuolo non ha un ricavo da stadio paragonabile a quello potenziale della ternana.

Facciamo anche qui 2 conti: stadio 28.000 posti (10% posti premium), obiettivo riempimento medio 25.000 (90%) spesa media pro capite per matchday euro 40 per 19 partite = 19 milioni + la coppa italia con l'obiettivo di disputare almeno 2 partite con squadre prima fascia.

Ovviamente per arrivare a questi numeri la Ternana deve "andare di moda" come ai tempi di Tobia, o, se preferite, come la Roma oggi con Mourinho. Quindi costruzione del brand, vietato sputare ai tifosi, zero social per i dirigenti, iniziative sul territorio, open day al centro sportivo, gestione social allo stato dell'arte per il club e, perché no, un canale tv etc.

Finiti i 10 anni, se gli obiettivi vengono centrati, la ternana vale circa 300 milioni di euro. La proprietà può vendere, guadagnare e trovare un investitore che finanzi lo step successivo: la presenza stabile nelle competizioni europee (Atalanta Style). Ma questa è un'altra storia

Si può fare? Certo che è sfidante, ma così si costruisce la sostenibilità a lungo termine. Non vedo l'attuale proprietà andare in questa direzione (o altre equivalenti).

Infine perché non c'è la fila di investitori? Se proponessi questa cosa a un fondo di investimento questo non accetterebbe mai l'orizzonte temporale di 10 anni. Chi potrebbe gestire questo tempo è un imprenditore, che però abbia voglia, risorse e tempo da investire. Quanti ce ne sono? Quindi il fattore chiave non sono i soldi, ma il tempo. Si potrebbe fare la stessa cosa in 5-7 anni? Forse si ma ci vogliono:

1) zero ricorsi e velocità nella realizzazione delle opere (aiuta molto non inventarsi mostri)

2) Estrema capacità e competenza nella realizzazione di una squadra vincente a costi contenuti in 3 anni

3) tempi record nell'ottenimento dei primi ricavi da player trading, puntando inizialmente su profili più maturi da valorizzare in 3 anni

Alternativa percorso a step: una proprietà per i primi 5 anni e poi cessione (con monetizzazione del valore creato) per la gestione della serie A (sognerebbe trarre il meglio da questa proprietà per preparare la prossima, ma la vedo dura)

Come detto NON E' certamente l'unica strategia possibile, ma la domanda è  sempre la stessa: andiamo in questa direzione? Secondo me questo sarebbe "bancabile"....

Disclaimer: le cifre sono approssimate, esistono mille variabili da considerare, su ogni paragrafo bisognerebbe approfondire, ma è già abbastanza lungo così. Magari in altri post ci saranno maggiori approfondimenti sui razionali, poi basterà mettere insieme i pezzi...

Ottimo post.

Diciamo che .. il fattore tempo e il fattore testa non sembrano remare in quella direzione che potremmo definire "strutturale".

Resterebbe il piano B ... di realizzare con estrema capacità, competenza e serietà (se gli obiettivi sono quelli e si perseguono con coerenza) di provare a realizzare in un tempo più ridotto una squadra vincente a costi contenuti in un certo lasso di tempo (visto che i risultati sportivi cmq hanno sempre il loro grado di aleatorietà sebbene, nella maggior parte dei casi, non possano prescindere dal buon investimento e dalla serietà). Sebbene poi, questo, nella maggior parte dei casi, in assenza di programmazione, struttura e capacità economico - finanziaria di poter mantenere una progettualità a certi livelli, rischia di trasformarsi in un passaggio temporaneo con ritorno all'indietro (mi riferisco al mantenimento della massima serie).

 

Domando (sul punto stadio), nella consapevolezza che un ridimensionamento dei dati comporta una minor copertura di budget: a quanto si potrebbe scendere sulla capacità dello stadio? Sicuramente andare oltre i 18.000 del progetto Bandecchi arrivando almeno a 20.000 e qualcosa oltre (che da quanto ho capito consente l'omologazione ad una serie di competizioni che altrimenti sarebbero precluse). 28.000, per quelli che sono i tempi e la realtà ternana odierna, mi sembrano generosi.

 

 

Modificato da LoSballoContinua

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28 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Scusa se rispondo solo ora, ma la tua è LA domanda, quella che svela l'assassino e quindi non sarà facile rispondere in poche righe.

Nel caso della Ternana ci sono due fattori di squilibrio:

1) bassi ricavi (fattore comune alla maggior parte delle società professionistiche italiane)

2) eccesso di costi (la Ternana sconta un monte stipendi dei calciatori eccessivo per la categoria e la cattiva gestione dei rinnovi a pioggia degli scorsi anni)

Detto ciò, assumendo una azione di ridimensionamento del monte ingaggi e delle altre spese operative, partiamo dal punto che maggiormente mi divide dalla strategia del presidente Bandecchi riguardo ai ricavi: questa proprietà ha dimostrato di prediligere la "scorciatoia" della rendita rispetto all'aumento dei ricavi attraverso la costruzione di valore.

Lo ha dimostrato con il progetto stadio subordinato all'ottenimento di 100 posti letto convenzionati con il SSN. Dalla presentazione di quel progetto (a mio avviso sbagliato in quasi tutto) mi suona in mente la parola utilizzata dal PM di fiducia: "bancabile". Il progetto, secondo questa visione, poteva essere finanziato a credito solo se corredato di una rendita certa di ricavi. E no. In 25 anni di carriera il termine "bancabile" l'ho sentito solo in questa occasione. I progetti sono "bancabili" quando c'è una proporzione accettabile tra capitale proprio e di terzi e quando c'è un piano industriale credibile che lasci presupporre una creazione di valore sufficiente a servire il debito e remunerare il capitale. Certo se non hai soldi, se il piano non crea valore sufficiente (o non è realisco) allora ci vogliono garanzie e rendite.

L'altro esempio è il cosiddetto azionariato popolare, che ha l'unico scopo di creare un flusso certo e continuo di ricavi trasformando i soci in clienti forzosi.

Ecco questo modo di fare impresa non mi piace e, normalmente, non ha un respiro lungo.

Ma come si fanno i ricavi nel calcio?

Gestendo (bene) due attività collegate ma distinte: l'attività caratteristica dello spettacolo sportivo e il cosiddetto player trading

Per entrambe le cose servono le rispettive fabbriche: stadio e centro sportivo. Poi serve una strategia, un capitale da investire e le persone competenti per gestire il tutto. Lascio per ultima la risorsa più importante nel caso della Ternana: il tempo. Approfitto qui anche per rispondere a chi dubita che la ternana sia un buon investimento, supportando questo scetticismo con l'assenza di acquirenti.

Premetto che quello che scriverò d'ora in avanti è la MIA idea, quello che farei io, il che non significa che sia la migliore o l'unica ovviamente.

Cominciamo dal fabbisogno: per il salto di qualità ci vogliono 10 anni e circa 150 milioni (nei 10 anni). Ovviamente non tutti a carico della proprietà, esistono anche le banche.

anni 0-3: costruzione infrastrutture (stadio + centro sportivo) e struttura societaria (marketing, scouting, settore giovanile, centro medico). Obiettivo mantenimento della categoria. Fabbisogno circa 90 milioni per le infrastrutture + 20 milioni a copertura delle perdite e rafforzamento squadra. Fatturato obiettivo 15 milioni anno (escluso player trading)

anni 4-5 attacco alla serie A:  ampliamento del valore della rosa e investimenti di mercato. Fabbisogno 25 milioni di euro per acquisto giocatori e ripianamento perdite. Fatturato obiettivo 25 milioni (escluso player trading)

anni 6-10 mantenimento della massima serie: investimento di ulteriori 15 milioni di euro per il rafforzamento della squadra. Bilancio in utile nell'ultimo triennio e fatturato obiettivo 100 milioni (escluso player trading)

Ovviamente i numeri non sono a caso:

1) stadio da 28.000 posti costo 3.000 euro a posto = 84 milioni. Oggi gli stadi variano molto dai 2.500 agli 8.000 euro a posto del nuovo san siro. La differenza sta in tutto ciò che non si vede: ospitality, servizi, museo, ristorazione, sale convegni etc. Penso che per la Ternana 3.000 euro a posto sia adeguato

2) 6 milioni il  centro sportivo. Un centro sportivo non sono solo 4 campi. C'è la sede sociale, l'ospitalità per fornitori e giocatori, spazi eventi (a pagamento), media center e un centro fisioterapico e medico sportivo completo di professionisti dipendenti della società (questo è un asset FONDAMENTALE). Senza scomodare la Masia di Barcellona, possiamo vedere cosa è un centro sportivo qui Centro sportivo - Novarello Villaggio Azzurro e qui Centro Bortolotti – Atalanta. Ovviamente i 6 milioni non bastano, ma per una prima fase sono sufficienti. (da capire quanto il centro sportivo proposto a villa palma sia vicino a quelli di riferimento postati qui)

3) 45 milioni in 5 anni per fare la squadra e ripianare le perdite mi sembrano sufficienti se programmi e spendi bene. Da considerare che negli anni caldi della promozione avresti lo stadio finito che garantisce maggiori incassi, una attività avviata di player trading che produce soldi e quindi ai 45 milioni si deve aggiungere anche l'aumento previsto di ricavi da investire.

Per quanto riguarda poi i 100 milioni di fatturato in serie A (più o meno quello del Sassuolo) il conto è presto fatto:

a) 50 milioni ricavi diritti televisivi (cifra standard nella attuale serie A)

b) 20 milioni ricavi match day

c) 30 milioni ricavi commerciali (la cosa più difficile, ma non impossibile basta vedere qua, fatte le dovute proporzioni Dai naming rights ai concerti: tutti i ricavi del nuovo San Siro nel dettaglio (calcioefinanza.it) con quanto previsto dai ricavi commerciali solo dal comparto stadio, a cui vanno aggiunte le diverse sponsorizzazioni, i ricavi da scuole calcio, quelli legati agli eventi del centro sportivo etc.)

Anche questi ricalcano i proventi del sassuolo calcio. E' chiaro che Mapei contribuisce forse in modo sproporzionato come sponsor, però il sassuolo non ha un ricavo da stadio paragonabile a quello potenziale della ternana.

Facciamo anche qui 2 conti: stadio 28.000 posti (10% posti premium), obiettivo riempimento medio 25.000 (90%) spesa media pro capite per matchday euro 40 per 19 partite = 19 milioni + la coppa italia con l'obiettivo di disputare almeno 2 partite con squadre prima fascia.

Ovviamente per arrivare a questi numeri la Ternana deve "andare di moda" come ai tempi di Tobia, o, se preferite, come la Roma oggi con Mourinho. Quindi costruzione del brand, vietato sputare ai tifosi, zero social per i dirigenti, iniziative sul territorio, open day al centro sportivo, gestione social allo stato dell'arte per il club e, perché no, un canale tv etc.

Finiti i 10 anni, se gli obiettivi vengono centrati, la ternana vale circa 300 milioni di euro. La proprietà può vendere, guadagnare e trovare un investitore che finanzi lo step successivo: la presenza stabile nelle competizioni europee (Atalanta Style). Ma questa è un'altra storia

Si può fare? Certo che è sfidante, ma così si costruisce la sostenibilità a lungo termine. Non vedo l'attuale proprietà andare in questa direzione (o altre equivalenti).

Infine perché non c'è la fila di investitori? Se proponessi questa cosa a un fondo di investimento questo non accetterebbe mai l'orizzonte temporale di 10 anni. Chi potrebbe gestire questo tempo è un imprenditore, che però abbia voglia, risorse e tempo da investire. Quanti ce ne sono? Quindi il fattore chiave non sono i soldi, ma il tempo. Si potrebbe fare la stessa cosa in 5-7 anni? Forse si ma ci vogliono:

1) zero ricorsi e velocità nella realizzazione delle opere (aiuta molto non inventarsi mostri)

2) Estrema capacità e competenza nella realizzazione di una squadra vincente a costi contenuti in 3 anni

3) tempi record nell'ottenimento dei primi ricavi da player trading, puntando inizialmente su profili più maturi da valorizzare in 3 anni

Alternativa percorso a step: una proprietà per i primi 5 anni e poi cessione (con monetizzazione del valore creato) per la gestione della serie A

Come detto NON E' certamente l'unica strategia possibile, ma la domanda è  sempre la stessa: andiamo in questa direzione? Secondo me questo sarebbe "bancabile"....

Mi hai fatto viaggiare con la mente per qualche minuto, grazie💚. Ora però torno sul pianeta terra e aspetto di capire di che morte moriremo a stagione finita…

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2 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Scusa se rispondo solo ora, ma la tua è LA domanda, quella che svela l'assassino e quindi non sarà facile rispondere in poche righe.

Nel caso della Ternana ci sono due fattori di squilibrio:

1) bassi ricavi (fattore comune alla maggior parte delle società professionistiche italiane)

2) eccesso di costi (la Ternana sconta un monte stipendi dei calciatori eccessivo per la categoria e la cattiva gestione dei rinnovi a pioggia degli scorsi anni)

Detto ciò, assumendo una azione di ridimensionamento del monte ingaggi e delle altre spese operative, partiamo dal punto che maggiormente mi divide dalla strategia del presidente Bandecchi riguardo ai ricavi: questa proprietà ha dimostrato di prediligere la "scorciatoia" della rendita rispetto all'aumento dei ricavi attraverso la costruzione di valore.

Lo ha dimostrato con il progetto stadio subordinato all'ottenimento di 100 posti letto convenzionati con il SSN. Dalla presentazione di quel progetto (a mio avviso sbagliato in quasi tutto) mi suona in mente la parola utilizzata dal PM di fiducia: "bancabile". Il progetto, secondo questa visione, poteva essere finanziato a credito solo se corredato di una rendita certa di ricavi. E no. In 25 anni di carriera il termine "bancabile" l'ho sentito solo in questa occasione. I progetti sono "bancabili" quando c'è una proporzione accettabile tra capitale proprio e di terzi e quando c'è un piano industriale credibile che lasci presupporre una creazione di valore sufficiente a servire il debito e remunerare il capitale. Certo se non hai soldi, se il piano non crea valore sufficiente (o non è realisco) allora ci vogliono garanzie e rendite.

L'altro esempio è il cosiddetto azionariato popolare, che ha l'unico scopo di creare un flusso certo e continuo di ricavi trasformando i soci in clienti forzosi.

Ecco questo modo di fare impresa non mi piace e, normalmente, non ha un respiro lungo.

Ma come si fanno i ricavi nel calcio?

Gestendo (bene) due attività collegate ma distinte: l'attività caratteristica dello spettacolo sportivo e il cosiddetto player trading

Per entrambe le cose servono le rispettive fabbriche: stadio e centro sportivo. Poi serve una strategia, un capitale da investire e le persone competenti per gestire il tutto. Lascio per ultima la risorsa più importante nel caso della Ternana: il tempo. Approfitto qui anche per rispondere a chi dubita che la ternana sia un buon investimento, supportando questo scetticismo con l'assenza di acquirenti.

Premetto che quello che scriverò d'ora in avanti è la MIA idea, quello che farei io, il che non significa che sia la migliore o l'unica ovviamente.

Cominciamo dal fabbisogno: per il salto di qualità ci vogliono 10 anni e circa 150 milioni (nei 10 anni). Ovviamente non tutti a carico della proprietà, esistono anche le banche.

anni 0-3: costruzione infrastrutture (stadio + centro sportivo) e struttura societaria (marketing, scouting, settore giovanile, centro medico). Obiettivo mantenimento della categoria. Fabbisogno circa 90 milioni per le infrastrutture + 20 milioni a copertura delle perdite e rafforzamento squadra. Fatturato obiettivo 15 milioni anno (escluso player trading)

anni 4-5 attacco alla serie A:  ampliamento del valore della rosa e investimenti di mercato. Fabbisogno 25 milioni di euro per acquisto giocatori e ripianamento perdite. Fatturato obiettivo 25 milioni (escluso player trading)

anni 6-10 mantenimento della massima serie: investimento di ulteriori 15 milioni di euro per il rafforzamento della squadra. Bilancio in utile nell'ultimo triennio e fatturato obiettivo 100 milioni (escluso player trading)

Ovviamente i numeri non sono a caso:

1) stadio da 28.000 posti costo 3.000 euro a posto = 84 milioni. Oggi gli stadi variano molto dai 2.500 agli 8.000 euro a posto del nuovo san siro. La differenza sta in tutto ciò che non si vede: ospitality, servizi, museo, ristorazione, sale convegni etc. Penso che per la Ternana 3.000 euro a posto sia adeguato

2) 6 milioni il  centro sportivo. Un centro sportivo non sono solo 4 campi. C'è la sede sociale, l'ospitalità per fornitori e giocatori, spazi eventi (a pagamento), media center e un centro fisioterapico e medico sportivo completo di professionisti dipendenti della società (questo è un asset FONDAMENTALE). Senza scomodare la Masia di Barcellona, possiamo vedere cosa è un centro sportivo qui Centro sportivo - Novarello Villaggio Azzurro e qui Centro Bortolotti – Atalanta. Ovviamente i 6 milioni non bastano, ma per una prima fase sono sufficienti. (da capire quanto il centro sportivo proposto a villa palma sia vicino a quelli di riferimento postati qui)

3) 45 milioni in 5 anni per fare la squadra e ripianare le perdite mi sembrano sufficienti se programmi e spendi bene. Da considerare che negli anni caldi della promozione avresti lo stadio finito che garantisce maggiori incassi, una attività avviata di player trading che produce soldi e quindi ai 45 milioni si deve aggiungere anche l'aumento previsto di ricavi da investire.

Per quanto riguarda poi i 100 milioni di fatturato in serie A (più o meno quello del Sassuolo) il conto è presto fatto:

a) 50 milioni ricavi diritti televisivi (cifra standard nella attuale serie A)

b) 20 milioni ricavi match day

c) 30 milioni ricavi commerciali (la cosa più difficile, ma non impossibile basta vedere qua, fatte le dovute proporzioni Dai naming rights ai concerti: tutti i ricavi del nuovo San Siro nel dettaglio (calcioefinanza.it) con quanto previsto dai ricavi commerciali solo dal comparto stadio, a cui vanno aggiunte le diverse sponsorizzazioni, i ricavi da scuole calcio, quelli legati agli eventi del centro sportivo etc.)

Anche questi ricalcano i proventi del sassuolo calcio. E' chiaro che Mapei contribuisce forse in modo sproporzionato come sponsor, però il sassuolo non ha un ricavo da stadio paragonabile a quello potenziale della ternana.

Facciamo anche qui 2 conti: stadio 28.000 posti (10% posti premium), obiettivo riempimento medio 25.000 (90%) spesa media pro capite per matchday euro 40 per 19 partite = 19 milioni + la coppa italia con l'obiettivo di disputare almeno 2 partite con squadre prima fascia.

Ovviamente per arrivare a questi numeri la Ternana deve "andare di moda" come ai tempi di Tobia, o, se preferite, come la Roma oggi con Mourinho. Quindi costruzione del brand, identità e immedesimazione, vietato sputare ai tifosi, zero social per i dirigenti, iniziative sul territorio, open day al centro sportivo, gestione social allo stato dell'arte per il club e, perché no, un canale tv etc.

Finiti i 10 anni, se gli obiettivi vengono centrati, la ternana vale circa 300 milioni di euro. La proprietà può vendere, guadagnare e trovare un investitore che finanzi lo step successivo: la presenza stabile nelle competizioni europee (Atalanta Style). Ma questa è un'altra storia

Si può fare? Certo che è sfidante, ma così si costruisce la sostenibilità a lungo termine. Non vedo l'attuale proprietà andare in questa direzione (o altre equivalenti).

Infine perché non c'è la fila di investitori? Se proponessi questa cosa a un fondo di investimento questo non accetterebbe mai l'orizzonte temporale di 10 anni. Chi potrebbe gestire questo tempo è un imprenditore, che però abbia voglia, risorse e tempo da investire. Quanti ce ne sono? Quindi il fattore chiave non sono i soldi, ma il tempo. Si potrebbe fare la stessa cosa in 5-7 anni? Forse si ma ci vogliono:

1) zero ricorsi e velocità nella realizzazione delle opere (aiuta molto non inventarsi mostri)

2) Estrema capacità e competenza nella realizzazione di una squadra vincente a costi contenuti in 3 anni

3) tempi record nell'ottenimento dei primi ricavi da player trading, puntando inizialmente su profili più maturi da valorizzare in 3 anni

Alternativa percorso a step: una proprietà per i primi 5 anni e poi cessione (con monetizzazione del valore creato) per la gestione della serie A (sognerebbe trarre il meglio da questa proprietà per preparare la prossima, ma la vedo dura)

Come detto NON E' certamente l'unica strategia possibile, ma la domanda è  sempre la stessa: andiamo in questa direzione? Secondo me questo sarebbe "bancabile"....

Disclaimer: le cifre sono approssimate, esistono mille variabili da considerare, su ogni paragrafo bisognerebbe approfondire, ma è già abbastanza lungo così. Magari in altri post ci saranno maggiori approfondimenti sui razionali, poi basterà mettere insieme i pezzi...

 

Spero che qualcuno della Banda Bandecchi legga questo post! Potrebbero anche imparare e rimediare agli errori che stanno per fare...

ma sicuramente, dall'alto della loro spocchia, non lo faranno!

 

Che sofferenza esse tifosi delle fere!!!!!! 😢

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caro @Semprerossoverde , bella la boisserie ,bello tutto ma non me sembra roba per noi ternani,nè per la proprietà attuale .

io c'ho come la sensazione che ,essendo nati per tribolà, presto torneremo dove ci compete,sempre grazie alla proprietà attuale che ci ammollerà al Pezzone di turno

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Ottimo @Semprerossoverde 

Ricordo questa tua idea che avevi esposto se non sbaglio nella tua prima apparizione su Ontv.

Affascinante, ma ad oggi pura utopia soprattutto con le capocce che in questi quasi 6 anni hanno gestito la Ternana.

Come ha dichiarato qualcuno, innanzitutto ci vorrebbe una rivoluzione a giugno, perché attualmente con questa "non programmazione" possiamo giusto salvarci o fare un campionato tranquillo in B, che a me andrebbe anche bene per carità.

Chissà comunque, magari qualcuno ti ascolta ma dall'alto della loro saccenza ne dubito.

L'esempio del Sassuolo però è molto forzato, sotto l'aspetto della sponsorizzazione se non ricordo male proprio te facesti vedere un grafico dove la maglia del Sassuolo è quella che genera più introiti in serie A.

Non ce lo vedo bandecchi, o cusano o quello che sia  pagare cifre spropositate per lo sponsor di maglia, soprattutto ora che va cercando la paghetta dai tifosi.

Per quanto potremmo avere ricavi da stadio superiori rispetto al Sassuolo, non credo che basterebbero per avvicinarsi a quanto incassa il Sassuolo con Mapei, ma questo è un mio pensiero basato sul nulla.

Una battuta: quando scrivi stadio da 28.000 posti è un errore di battitura o già consideri Terni con una popolazione di 300k tra 5-6 anni? 😁

Grazie per i tuoi spunti

Modificato da lugamba

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30 minuti fa, lugamba ha scritto:

Ottimo @Semprerossoverde 

Ricordo questa tua idea che avevi esposto se non sbaglio nella tua prima apparizione su Ontv.

Affascinante, ma ad oggi pura utopia soprattutto con le capocce che in questi quasi 6 anni hanno gestito la Ternana.

Come ha dichiarato qualcuno, innanzitutto ci vorrebbe una rivoluzione a giugno, perché attualmente con questa "non programmazione" possiamo giusto salvarci o fare un campionato tranquillo in B, che a me andrebbe anche bene per carità.

Chissà comunque, magari qualcuno ti ascolta ma dall'alto della loro saccenza ne dubito.

L'esempio del Sassuolo però è molto forzato, sotto l'aspetto della sponsorizzazione se non ricordo male proprio te facesti vedere un grafico dove la maglia del Sassuolo è quella che genera più introiti in serie A.

Non ce lo vedo bandecchi, o cusano o quello che sia  pagare cifre spropositate per lo sponsor di maglia, soprattutto ora che va cercando la paghetta dai tifosi.

Per quanto potremmo avere ricavi da stadio superiori rispetto al Sassuolo, non credo che basterebbero per avvicinarsi a quanto incassa il Sassuolo con Mapei, ma questo è un mio pensiero basato sul nulla.

Una battuta: quando scrivi stadio da 28.000 posti è un errore di battitura o già consideri Terni con una popolazione di 300k tra 5-6 anni? 😁

Grazie per i tuoi spunti

Ciao

Penso che tu mi confonda con un altro, non ho mai mostrato grafici sui ricavi da sponsorizzazioni. Cmq è noto che squadre come Sassuolo, fiorentina e Juventus ad esempio beneficiano di contratti di sponsorizzazione particolarmente generosi per la favorevole coincidenza dello sponsor con la proprietà.

In piccolo anche ternana con unicusano potrebbe avere qualche vantaggio.

Per quanto riguarda la capienza, ho considerato la stessa popolazione che ha portato 40.000 persone allo stadio in serie A e 18.000 a Cesena. 

È vero che i tempi sono cambiati, ma 25.000 di media in una buona serie A è un obiettivo che va raggiunto. 

Chiaramente il bacino di utenza non può solo essere la città di Terni. Il bacino di riferimento deve comprendere sia la provincia di Rieti che quella di Viterbo, oltre che una parte importante della provincia di Perugia. Occhio e croce parliamo di 400mila persone. Devi sempre considerare la tifoseria ospite a cui dovresti riservare circa 3.000 posti.

Non so quanti avrebbero scommesso sul successo di Manchester city e Atletico Madrid considerando che attraversata la strada avevano united e Real. Ci devi lavorare, ma devi raggiungere questi numeri. Farò un approfondimento su questo in un'altra occasione, per far capire quanto sia importante la capienza dello stadio e quanto sia sbagliato l'attuale progetto della ternana (ho detto sbagliato, non brutto)

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Sarà ma per me parlare di management a questi livelli e a questa società mi sembra come uno che entra in un centro geriatrico e parla di metaverso e criptovalute.

  • Haha 1

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2 ore fa, Dankan ha scritto:

 

Spero che qualcuno della Banda Bandecchi legga questo post! Potrebbero anche imparare e rimediare agli errori che stanno per fare...

ma sicuramente, dall'alto della loro spocchia, non lo faranno!

 

Che sofferenza esse tifosi delle fere!!!!!! 😢

La Banda Bandecchi è quella di Cesi

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37 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

Ciao

Penso che tu mi confonda con un altro, non ho mai mostrato grafici sui ricavi da sponsorizzazioni. Cmq è noto che squadre come Sassuolo, fiorentina e Juventus ad esempio beneficiano di contratti di sponsorizzazione particolarmente generosi per la favorevole coincidenza dello sponsor con la proprietà.

In piccolo anche ternana con unicusano potrebbe avere qualche vantaggio.

Per quanto riguarda la capienza, ho considerato la stessa popolazione che ha portato 40.000 persone allo stadio in serie A e 18.000 a Cesena. 

È vero che i tempi sono cambiati, ma 25.000 di media in una buona serie A è un obiettivo che va raggiunto. 

Chiaramente il bacino di utenza non può solo essere la città di Terni. Il bacino di riferimento deve comprendere sia la provincia di Rieti che quella di Viterbo, oltre che una parte importante della provincia di Perugia. Occhio e croce parliamo di 400mila persone. Devi sempre considerare la tifoseria ospite a cui dovresti riservare circa 3.000 posti.

Non so quanti avrebbero scommesso sul successo di Manchester city e Atletico Madrid considerando che attraversata la strada avevano united e Real. Ci devi lavorare, ma devi raggiungere questi numeri. Farò un approfondimento su questo in un'altra occasione, per far capire quanto sia importante la capienza dello stadio e quanto sia sbagliato l'attuale progetto della ternana (ho detto sbagliato, non brutto)

No no stavolta non mi sbaglio su chi sei.

Mi sembrava, ma a questo punto ricordo male, che nella prima puntata dove sei stato ospite di "che calcio vuoi", parlasti anche delle sponsorizzazioni.

Aldilà di ciò, paragonarci a Juve, Fiorentina o altre della serie A è improponibile per ovvi motivi a partire dal bacino d'utenza, con il Sassuolo potremmo pure paragonarci, purtroppo(buon per loro)  hanno una sponsorizzazione spropositata che li aiuta molto.

Con tutto il rispetto per il Sassuolo, quello sponsor è troppo remunerativo rispetto al loro brand per questo dicevo che non possiamo a mio avviso paragonarci neanche a loro visto che non abbiamo una proprietà così generosa, soprattutto dopo la visita della GdF.

Se aumenti la capienza dello stadio, aumentano anche i costi per la realizzazione e per la manutenzione.

Se il progetto di bandecchi che prevede 18000 posti ed è sostenibile solo grazie al convenzionamento, un progetto da 28000 posti dovrà prevedere o un convenzionamento più sostanzioso o un investimento privato maggiore.

Ok "prendere" il reatino e valnerina/spoleto, sul viterbese sono già più scettico, ma il rischio di fare uno stadio che sia una cattedrale nel deserto con la nostra storia c'è, con l'aggiunta che i tempi sono cambiati.

Prendiamo lo Juventus stadium.

Fin quando vinceva scudetti a ripetizione sempre sold out, ora che non vince da neanche due anni ci sono belle praterie sugli spalti e stiamo parlando della squadra con più "tifosi" d'Italia.

Attendo comunque il tuo approfondimento per vedere se mi convinci su una capienza da 28k.

Resta il fatto che si devono incastrare tanti fattori, io per ora mi accontenterei di un buon DS e centro sportivo per cominciare

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5 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Scusa se rispondo solo ora, ma la tua è LA domanda, quella che svela l'assassino e quindi non sarà facile rispondere in poche righe.

Nel caso della Ternana ci sono due fattori di squilibrio:

1) bassi ricavi (fattore comune alla maggior parte delle società professionistiche italiane)

2) eccesso di costi (la Ternana sconta un monte stipendi dei calciatori eccessivo per la categoria e la cattiva gestione dei rinnovi a pioggia degli scorsi anni)

Detto ciò, assumendo una azione di ridimensionamento del monte ingaggi e delle altre spese operative, partiamo dal punto che maggiormente mi divide dalla strategia del presidente Bandecchi riguardo ai ricavi: questa proprietà ha dimostrato di prediligere la "scorciatoia" della rendita rispetto all'aumento dei ricavi attraverso la costruzione di valore.

Lo ha dimostrato con il progetto stadio subordinato all'ottenimento di 100 posti letto convenzionati con il SSN. Dalla presentazione di quel progetto (a mio avviso sbagliato in quasi tutto) mi suona in mente la parola utilizzata dal PM di fiducia: "bancabile". Il progetto, secondo questa visione, poteva essere finanziato a credito solo se corredato di una rendita certa di ricavi. E no. In 25 anni di carriera il termine "bancabile" l'ho sentito solo in questa occasione. I progetti sono "bancabili" quando c'è una proporzione accettabile tra capitale proprio e di terzi e quando c'è un piano industriale credibile che lasci presupporre una creazione di valore sufficiente a servire il debito e remunerare il capitale. Certo se non hai soldi, se il piano non crea valore sufficiente (o non è realisco) allora ci vogliono garanzie e rendite.

L'altro esempio è il cosiddetto azionariato popolare, che ha l'unico scopo di creare un flusso certo e continuo di ricavi trasformando i soci in clienti forzosi.

Ecco questo modo di fare impresa non mi piace e, normalmente, non ha un respiro lungo.

Ma come si fanno i ricavi nel calcio?

Gestendo (bene) due attività collegate ma distinte: l'attività caratteristica dello spettacolo sportivo e il cosiddetto player trading

Per entrambe le cose servono le rispettive fabbriche: stadio e centro sportivo. Poi serve una strategia, un capitale da investire e le persone competenti per gestire il tutto. Lascio per ultima la risorsa più importante nel caso della Ternana: il tempo. Approfitto qui anche per rispondere a chi dubita che la ternana sia un buon investimento, supportando questo scetticismo con l'assenza di acquirenti.

Premetto che quello che scriverò d'ora in avanti è la MIA idea, quello che farei io, il che non significa che sia la migliore o l'unica ovviamente.

Cominciamo dal fabbisogno: per il salto di qualità ci vogliono 10 anni e circa 150 milioni (nei 10 anni). Ovviamente non tutti a carico della proprietà, esistono anche le banche.

anni 0-3: costruzione infrastrutture (stadio + centro sportivo) e struttura societaria (marketing, scouting, settore giovanile, centro medico). Obiettivo mantenimento della categoria. Fabbisogno circa 90 milioni per le infrastrutture + 20 milioni a copertura delle perdite e rafforzamento squadra. Fatturato obiettivo 15 milioni anno (escluso player trading)

anni 4-5 attacco alla serie A:  ampliamento del valore della rosa e investimenti di mercato. Fabbisogno 25 milioni di euro per acquisto giocatori e ripianamento perdite. Fatturato obiettivo 25 milioni (escluso player trading)

anni 6-10 mantenimento della massima serie: investimento di ulteriori 15 milioni di euro per il rafforzamento della squadra. Bilancio in utile nell'ultimo triennio e fatturato obiettivo 100 milioni (escluso player trading)

Ovviamente i numeri non sono a caso:

1) stadio da 28.000 posti costo 3.000 euro a posto = 84 milioni. Oggi gli stadi variano molto dai 2.500 agli 8.000 euro a posto del nuovo san siro. La differenza sta in tutto ciò che non si vede: ospitality, servizi, museo, ristorazione, sale convegni etc. Penso che per la Ternana 3.000 euro a posto sia adeguato

2) 6 milioni il  centro sportivo. Un centro sportivo non sono solo 4 campi. C'è la sede sociale, l'ospitalità per fornitori e giocatori, spazi eventi (a pagamento), media center e un centro fisioterapico e medico sportivo completo di professionisti dipendenti della società (questo è un asset FONDAMENTALE). Senza scomodare la Masia di Barcellona, possiamo vedere cosa è un centro sportivo qui Centro sportivo - Novarello Villaggio Azzurro e qui Centro Bortolotti – Atalanta. Ovviamente i 6 milioni non bastano, ma per una prima fase sono sufficienti. (da capire quanto il centro sportivo proposto a villa palma sia vicino a quelli di riferimento postati qui)

3) 45 milioni in 5 anni per fare la squadra e ripianare le perdite mi sembrano sufficienti se programmi e spendi bene. Da considerare che negli anni caldi della promozione avresti lo stadio finito che garantisce maggiori incassi, una attività avviata di player trading che produce soldi e quindi ai 45 milioni si deve aggiungere anche l'aumento previsto di ricavi da investire.

Per quanto riguarda poi i 100 milioni di fatturato in serie A (più o meno quello del Sassuolo) il conto è presto fatto:

a) 50 milioni ricavi diritti televisivi (cifra standard nella attuale serie A)

b) 20 milioni ricavi match day

c) 30 milioni ricavi commerciali (la cosa più difficile, ma non impossibile basta vedere qua, fatte le dovute proporzioni Dai naming rights ai concerti: tutti i ricavi del nuovo San Siro nel dettaglio (calcioefinanza.it) con quanto previsto dai ricavi commerciali solo dal comparto stadio, a cui vanno aggiunte le diverse sponsorizzazioni, i ricavi da scuole calcio, quelli legati agli eventi del centro sportivo etc.)

Anche questi ricalcano i proventi del sassuolo calcio. E' chiaro che Mapei contribuisce forse in modo sproporzionato come sponsor, però il sassuolo non ha un ricavo da stadio paragonabile a quello potenziale della ternana.

Facciamo anche qui 2 conti: stadio 28.000 posti (10% posti premium), obiettivo riempimento medio 25.000 (90%) spesa media pro capite per matchday euro 40 per 19 partite = 19 milioni + la coppa italia con l'obiettivo di disputare almeno 2 partite con squadre prima fascia.

Ovviamente per arrivare a questi numeri la Ternana deve "andare di moda" come ai tempi di Tobia, o, se preferite, come la Roma oggi con Mourinho. Quindi costruzione del brand, identità e immedesimazione, vietato sputare ai tifosi, zero social per i dirigenti, iniziative sul territorio, open day al centro sportivo, gestione social allo stato dell'arte per il club e, perché no, un canale tv etc.

Finiti i 10 anni, se gli obiettivi vengono centrati, la ternana vale circa 300 milioni di euro. La proprietà può vendere, guadagnare e trovare un investitore che finanzi lo step successivo: la presenza stabile nelle competizioni europee (Atalanta Style). Ma questa è un'altra storia

Si può fare? Certo che è sfidante, ma così si costruisce la sostenibilità a lungo termine. Non vedo l'attuale proprietà andare in questa direzione (o altre equivalenti).

Infine perché non c'è la fila di investitori? Se proponessi questa cosa a un fondo di investimento questo non accetterebbe mai l'orizzonte temporale di 10 anni. Chi potrebbe gestire questo tempo è un imprenditore, che però abbia voglia, risorse e tempo da investire. Quanti ce ne sono? Quindi il fattore chiave non sono i soldi, ma il tempo. Si potrebbe fare la stessa cosa in 5-7 anni? Forse si ma ci vogliono:

1) zero ricorsi e velocità nella realizzazione delle opere (aiuta molto non inventarsi mostri)

2) Estrema capacità e competenza nella realizzazione di una squadra vincente a costi contenuti in 3 anni

3) tempi record nell'ottenimento dei primi ricavi da player trading, puntando inizialmente su profili più maturi da valorizzare in 3 anni

Alternativa percorso a step: una proprietà per i primi 5 anni e poi cessione (con monetizzazione del valore creato) per la gestione della serie A (sognerebbe trarre il meglio da questa proprietà per preparare la prossima, ma la vedo dura)

Come detto NON E' certamente l'unica strategia possibile, ma la domanda è  sempre la stessa: andiamo in questa direzione? Secondo me questo sarebbe "bancabile"....

Disclaimer: le cifre sono approssimate, esistono mille variabili da considerare, su ogni paragrafo bisognerebbe approfondire, ma è già abbastanza lungo così. Magari in altri post ci saranno maggiori approfondimenti sui razionali, poi basterà mettere insieme i pezzi...

Due domande, magari sciocche:

È possibile che quello proposto da Bandecchi sia l'unico progetto alla portata delle sue tasche? Secondo te lui, anche sulla base dei bilanci delle sue aziende, avrebbe la forza di costruire uno stadjo da 28 mila posti, sganciato da qualsiasi "rendita", a cui aggiungere poi centro sportivo e una squadra decorosa? Nel caso in cui la risposta fosse negativa, servirebbe un imprenditore con le spalle quanto larghe per poterlo realizzare?

 

Infine, mettendoci per un attimo nei panni di un imprenditore serio ( te in qualche modo hai già risposto), credi possa prevalere la voglia di lanciarsi in una sfida tipo quella decennale che hai prospettato, o la paura di imbarcarsi in una sorta di guerra contro i mulini a vento, in un calcio italiano assai malandato e in un sistema-paese con leggi e burocrazia assai bizantine? 

 

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10 ore fa, CrossdiSussi ha scritto:

 

Finalmente abbiamo trovato la spiegazione dei nostri primi tempi molli: i ragazzi sono ancora intorpiditi dal viaggio

Oddio, mi hai fatto tornare in mente una trasferta a Magione in 5 in utilitaria, io seduto dietro, appena arrivati scendo e cado a terra causa gamba addormentata :lol:

scusate l’ot, grazie a tutti per l’ottimo topic!

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8 ore fa, altoforno ha scritto:

Il vero peccato non è quello. Il vero peccato è che l'attuale proprietà non farà nulla di tutto ciò. Io credo che l'unica soluzione sia la cessione della società.

Unica possibilità. @Semprerossoverde ha prescritto no social e niente sputi ai tifosi. Bandecchi è escluso

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14 ore fa, altoforno ha scritto:

Il vero peccato non è quello. Il vero peccato è che l'attuale proprietà non farà nulla di tutto ciò. Io credo che l'unica soluzione sia la cessione della società.

Concordo. Il Thanos de Livorno ha finito di giocare coi soldini non suoi... Gli rimane davvero la botta in politica locale... Se rimane lui il prossimo anno sarà durissima. ("Ste' e mo' i week end a Londra?" #ElenaP)

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16 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

Scusa se rispondo solo ora, ma la tua è LA domanda, quella che svela l'assassino e quindi non sarà facile rispondere in poche righe.

Nel caso della Ternana ci sono due fattori di squilibrio:

1) bassi ricavi (fattore comune alla maggior parte delle società professionistiche italiane)

2) eccesso di costi (la Ternana sconta un monte stipendi dei calciatori eccessivo per la categoria e la cattiva gestione dei rinnovi a pioggia degli scorsi anni)

Detto ciò, assumendo una azione di ridimensionamento del monte ingaggi e delle altre spese operative, partiamo dal punto che maggiormente mi divide dalla strategia del presidente Bandecchi riguardo ai ricavi: questa proprietà ha dimostrato di prediligere la "scorciatoia" della rendita rispetto all'aumento dei ricavi attraverso la costruzione di valore.

Lo ha dimostrato con il progetto stadio subordinato all'ottenimento di 100 posti letto convenzionati con il SSN. Dalla presentazione di quel progetto (a mio avviso sbagliato in quasi tutto) mi suona in mente la parola utilizzata dal PM di fiducia: "bancabile". Il progetto, secondo questa visione, poteva essere finanziato a credito solo se corredato di una rendita certa di ricavi. E no. In 25 anni di carriera il termine "bancabile" l'ho sentito solo in questa occasione. I progetti sono "bancabili" quando c'è una proporzione accettabile tra capitale proprio e di terzi e quando c'è un piano industriale credibile che lasci presupporre una creazione di valore sufficiente a servire il debito e remunerare il capitale. Certo se non hai soldi, se il piano non crea valore sufficiente (o non è realisco) allora ci vogliono garanzie e rendite.

L'altro esempio è il cosiddetto azionariato popolare, che ha l'unico scopo di creare un flusso certo e continuo di ricavi trasformando i soci in clienti forzosi.

Ecco questo modo di fare impresa non mi piace e, normalmente, non ha un respiro lungo.

Ma come si fanno i ricavi nel calcio?

Gestendo (bene) due attività collegate ma distinte: l'attività caratteristica dello spettacolo sportivo e il cosiddetto player trading

Per entrambe le cose servono le rispettive fabbriche: stadio e centro sportivo. Poi serve una strategia, un capitale da investire e le persone competenti per gestire il tutto. Lascio per ultima la risorsa più importante nel caso della Ternana: il tempo. Approfitto qui anche per rispondere a chi dubita che la ternana sia un buon investimento, supportando questo scetticismo con l'assenza di acquirenti.

Premetto che quello che scriverò d'ora in avanti è la MIA idea, quello che farei io, il che non significa che sia la migliore o l'unica ovviamente.

Cominciamo dal fabbisogno: per il salto di qualità ci vogliono 10 anni e circa 150 milioni (nei 10 anni). Ovviamente non tutti a carico della proprietà, esistono anche le banche.

anni 0-3: costruzione infrastrutture (stadio + centro sportivo) e struttura societaria (marketing, scouting, settore giovanile, centro medico). Obiettivo mantenimento della categoria. Fabbisogno circa 90 milioni per le infrastrutture + 20 milioni a copertura delle perdite e rafforzamento squadra. Fatturato obiettivo 15 milioni anno (escluso player trading)

anni 4-5 attacco alla serie A:  ampliamento del valore della rosa e investimenti di mercato. Fabbisogno 25 milioni di euro per acquisto giocatori e ripianamento perdite. Fatturato obiettivo 25 milioni (escluso player trading)

anni 6-10 mantenimento della massima serie: investimento di ulteriori 15 milioni di euro per il rafforzamento della squadra. Bilancio in utile nell'ultimo triennio e fatturato obiettivo 100 milioni (escluso player trading)

Ovviamente i numeri non sono a caso:

1) stadio da 28.000 posti costo 3.000 euro a posto = 84 milioni. Oggi gli stadi variano molto dai 2.500 agli 8.000 euro a posto del nuovo san siro. La differenza sta in tutto ciò che non si vede: ospitality, servizi, museo, ristorazione, sale convegni etc. Penso che per la Ternana 3.000 euro a posto sia adeguato

2) 6 milioni il  centro sportivo. Un centro sportivo non sono solo 4 campi. C'è la sede sociale, l'ospitalità per fornitori e giocatori, spazi eventi (a pagamento), media center e un centro fisioterapico e medico sportivo completo di professionisti dipendenti della società (questo è un asset FONDAMENTALE). Senza scomodare la Masia di Barcellona, possiamo vedere cosa è un centro sportivo qui Centro sportivo - Novarello Villaggio Azzurro e qui Centro Bortolotti – Atalanta. Ovviamente i 6 milioni non bastano, ma per una prima fase sono sufficienti. (da capire quanto il centro sportivo proposto a villa palma sia vicino a quelli di riferimento postati qui)

3) 45 milioni in 5 anni per fare la squadra e ripianare le perdite mi sembrano sufficienti se programmi e spendi bene. Da considerare che negli anni caldi della promozione avresti lo stadio finito che garantisce maggiori incassi, una attività avviata di player trading che produce soldi e quindi ai 45 milioni si deve aggiungere anche l'aumento previsto di ricavi da investire.

Per quanto riguarda poi i 100 milioni di fatturato in serie A (più o meno quello del Sassuolo) il conto è presto fatto:

a) 50 milioni ricavi diritti televisivi (cifra standard nella attuale serie A)

b) 20 milioni ricavi match day

c) 30 milioni ricavi commerciali (la cosa più difficile, ma non impossibile basta vedere qua, fatte le dovute proporzioni Dai naming rights ai concerti: tutti i ricavi del nuovo San Siro nel dettaglio (calcioefinanza.it) con quanto previsto dai ricavi commerciali solo dal comparto stadio, a cui vanno aggiunte le diverse sponsorizzazioni, i ricavi da scuole calcio, quelli legati agli eventi del centro sportivo etc.)

Anche questi ricalcano i proventi del sassuolo calcio. E' chiaro che Mapei contribuisce forse in modo sproporzionato come sponsor, però il sassuolo non ha un ricavo da stadio paragonabile a quello potenziale della ternana.

Facciamo anche qui 2 conti: stadio 28.000 posti (10% posti premium), obiettivo riempimento medio 25.000 (90%) spesa media pro capite per matchday euro 40 per 19 partite = 19 milioni + la coppa italia con l'obiettivo di disputare almeno 2 partite con squadre prima fascia.

Ovviamente per arrivare a questi numeri la Ternana deve "andare di moda" come ai tempi di Tobia, o, se preferite, come la Roma oggi con Mourinho. Quindi costruzione del brand, identità e immedesimazione, vietato sputare ai tifosi, zero social per i dirigenti, iniziative sul territorio, open day al centro sportivo, gestione social allo stato dell'arte per il club e, perché no, un canale tv etc.

Finiti i 10 anni, se gli obiettivi vengono centrati, la ternana vale circa 300 milioni di euro. La proprietà può vendere, guadagnare e trovare un investitore che finanzi lo step successivo: la presenza stabile nelle competizioni europee (Atalanta Style). Ma questa è un'altra storia

Si può fare? Certo che è sfidante, ma così si costruisce la sostenibilità a lungo termine. Non vedo l'attuale proprietà andare in questa direzione (o altre equivalenti).

Infine perché non c'è la fila di investitori? Se proponessi questa cosa a un fondo di investimento questo non accetterebbe mai l'orizzonte temporale di 10 anni. Chi potrebbe gestire questo tempo è un imprenditore, che però abbia voglia, risorse e tempo da investire. Quanti ce ne sono? Quindi il fattore chiave non sono i soldi, ma il tempo. Si potrebbe fare la stessa cosa in 5-7 anni? Forse si ma ci vogliono:

1) zero ricorsi e velocità nella realizzazione delle opere (aiuta molto non inventarsi mostri)

2) Estrema capacità e competenza nella realizzazione di una squadra vincente a costi contenuti in 3 anni

3) tempi record nell'ottenimento dei primi ricavi da player trading, puntando inizialmente su profili più maturi da valorizzare in 3 anni

Alternativa percorso a step: una proprietà per i primi 5 anni e poi cessione (con monetizzazione del valore creato) per la gestione della serie A (sognerebbe trarre il meglio da questa proprietà per preparare la prossima, ma la vedo dura)

Come detto NON E' certamente l'unica strategia possibile, ma la domanda è  sempre la stessa: andiamo in questa direzione? Secondo me questo sarebbe "bancabile"....

Disclaimer: le cifre sono approssimate, esistono mille variabili da considerare, su ogni paragrafo bisognerebbe approfondire, ma è già abbastanza lungo così. Magari in altri post ci saranno maggiori approfondimenti sui razionali, poi basterà mettere insieme i pezzi...

Ottima analisi! Complimenti!

Mi permetto di segnalare anche il centro sportivo del Sud Tirol come esempio.

https://www.fc-suedtirol.com/it/club/fcs-center/37-0.html

 

Ti chiedo una tua opinione. Ma Bandecch-Unicusanoi ha interesse e soprattutto ha le capacita imprenditoriali per fare tutto ciò?

Tu parli di stadio da 28.000 posti ma quelli progettato è solo per 18.000. Forse 28.000 sono anche un po' troppi, ma almeno da 20/22.000 lo avrei pensato.

 

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13 ore fa, Semprerossoverde ha scritto:

 

Per quanto riguarda la capienza, ho considerato la stessa popolazione che ha portato 40.000 persone allo stadio in serie A e 18.000 a Cesena. 

È vero che i tempi sono cambiati, ma 25.000 di media in una buona serie A è un obiettivo che va raggiunto. 

Chiaramente il bacino di utenza non può solo essere la città di Terni. Il bacino di riferimento deve comprendere sia la provincia di Rieti che quella di Viterbo, oltre che una parte importante della provincia di Perugia. Occhio e croce parliamo di 400mila persone. Devi sempre considerare la tifoseria ospite a cui dovresti riservare circa 3.000 posti.

Non so quanti avrebbero scommesso sul successo di Manchester city e Atletico Madrid considerando che attraversata la strada avevano united e Real. Ci devi lavorare, ma devi raggiungere questi numeri. Farò un approfondimento su questo in un'altra occasione, per far capire quanto sia importante la capienza dello stadio e quanto sia sbagliato l'attuale progetto della ternana (ho detto sbagliato, non brutto)

Il tuo ragionamento (peraltro supportato da dati degni di un autentico business plan di quella che dovrebbe essere l'impresa Ternana Calcio nel suo complesso anche extra calcistico) non fa una grinza. Bisogna considerare peraltro che giocare in serie A , oltre allo zoccolo duro dei tifosi che la seguirebbero in tutto l'arco del campionato, ti porta tanti spettatori occasionali nelle partite di cartello con squadre che hanno tifosi sparsi in tutta Italia, che due delle principali squadre di serie A stanno a Roma a 100 km e non puoi lasciargli 1.000 posti come avviene ora. 18.000 spettatori ha fatto storcere il naso anche a me, spendere decine di milioni per un impianto che avrebbe la capienza del vecchio liberati sistemando tutti i settori (tralasciando le pecche funzionali dell'attuale stadio non più idoneo ad una moderna concezione del calcio) mi pare un'occasione persa, al di là della bontà o meno del progetto nuovo stadio proposto dallo staff di Bandecchi, tanto più che restare sotto i 20 mila ti precluderebbe una serie di competizioni che potrebbero approdare a Terni. 

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