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passaparola

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  1. Non concordo. Ascoli é stata una vergogna, ed è dove si è arrestato il battito cardiaco .

     

    Ma noi abbiamo buttato un girone intero in mano ad un criminale, una preparazione estiva, un ritiro di metà anno, un mercato di gennaio. Ci siamo fatti ridere dietro per mesi da tutti, il campionato ce lo siamo fumati non intervenendo seriamente massimo in novembre.

     

    Sta squadra ha fatto la preparazione in marzo, e infatti in aprile comincia a stare in campo. Sette mesi di campionato buttati nel cesso, non è corretto secondo scegliere in una sola gara il punto di svolta negativo.

    D'accordo, fermo restando che la colpa di gran lunga più grave è di chi ha voluto e permesso tutto ciò, spacciando vinaccio adulterato per unguento miracoloso: il dottor Dulcamara Bandecchi con la sua unicazzara band al seguito.

  2. Non concordo. Ascoli é stata una vergogna, ed è dove si è arrestato il battito cardiaco .

     

    Ma noi abbiamo buttato un girone intero in mano ad un criminale, una preparazione estiva, un ritiro di metà anno, un mercato di gennaio. Ci siamo fatti ridere dietro per mesi da tutti, il campionato ce lo siamo fumati non intervenendo seriamente massimo in novembre.

     

    Sta squadra ha fatto la preparazione in marzo, e infatti in aprile comincia a stare in campo. Sette mesi di campionato buttati nel cesso, non è corretto secondo scegliere in una sola gara il punto di svolta negativo.

    Fermo restando che la colpa di gran lunga più grave è di chi ha voluto e permesso tutto ciò, spacciando vinaccio adulterato per unguento miracoloso: il dottor Dulcamara Bandecchi & co.

  3. Non è il momento di fare a gara di chi è stato il primo dei diffidenti e prevenuti. Personalmente non ho accettato lo stupro del nome non facendo per la prima volta dopo 45 anni l'abbonamento. Ad agosto scrissi che prevedevo meno punti della Juve Stabia di qualche anno fa. Ci sono mille attenuanti per guardare avanti e cercare di essere uniti (a parte gli irriducibili frocideposchesci che ancora scrivono "se c'era lui" di nostalgica memoria). 15 anni di sfinimenti, l'iniziale entusiasmo per essersi liberati da longa, le promesse cialtronesche. C'è chi è stato più prudente, chi immediatamente scettico, chi ha voluto metterli alla prova. Prima o dopo, ora siamo il fronte che costituisce una maggioranza bulgara di chi ne ha già le palle piene di questi. Per una volta cerchiamo di guardare avanti e non a rivendicarci "io lo avevo detto". Anzi chi avesse contatti con le curve cerchi di capire il loro umore rispetto alla doverosa necessità di contestazione immediata e continuativa

    avendoli bollati come ciarlatani arroganti fin da giugno, sottoscrivo al 1000 per cento.

     

    Unità SUBITO contro gli Unicazzari per costringerli ad andarsene.


  4. Ieri sera la squadra è uscita a testa alta.

    Il Carpi è scarso, ma quando tieni testa a una squadra scarsa e perdi significa che i tuoi valori tecnici sono bassissimi.

    Paghiamo l'inadeguatezza dei nostri calciatori, cui più di così non si può chiedere.

    Bandecchi, Ranucci, Evangelisti e Pochesci sono stati i costruttori di questa squadra. Hanno preso per i fondelli una città. Gente spiantata, senza soldi né capacità professionali (per tacere della dignità). Classico esempio di come si fa carriera in Italia, vale a dire con raccomandazioni, amicizie e cialtronaggine.

    Fate schifo!

    Speriamo che presto tutto questo vi si ritorca contro.


  5. Nella stessa indifferenza generale ci hanno cambiato nome e stemma. La retrocessione è un fatto molto più dignitoso.

    Cambio del nome e retrocessione sono due facce della stessa medaglia.

     

    Con le premesse di giugno quello che è successo dopo purtroppo era matematico al 999 per mille.

     

    Una proprietà minimamente normale non avrebbe usato la Ternana come bacheca per la sua ciarlataneria e millanteria aziendale, non avrebbe smantellato quanto di positivo rimasto, non avrebbe poi operato in maniera avventurista, fanfaronesca (e pidocchiosa), etc.

     

    Purtroppo il concetto che al peggio non c'è mai fine lo verifichi solo alla prova dei fatti, e va di moda l'idea che "peggio di quelli di prima non potranno fare".

     

    In realtà gli unicazzari col cambio di nome e una retrocessione ingloriosa sono la perfetta prosecuzione e conservazione del longarinismo con altri mezzi.

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