Willow

chissà perchè voi juventini siete così poco teneri con l'arbitro di viareggio mah proprio non me lo spiego

credo che il male minore sia quello di tornare a giocare il sabato alle 20.30 la lega non vuole che i due campionati si sovrappongano e da una parte , per me , ha anche ragione a farli separatamente per far valorizzare quello cadetto il problema è principalmente televiso con una serie B che gia ora risulta poco appetibile figurarsi con la sovrapposizione della serie A. giocare la domenica insieme alla serie A per me rischierebbe di causare grandi problemi alle società cadette più che giovarne .

Auguro che trezeguet ibrahimovic gilardino shevchenko possano fare un campionato sempre al massimo segnando una valanga di gol e che possano soprattutto giocare sempre senza perdere neanche un minuto di gioco durante la stagione...

macchè i genoani sono così storditi che ancora vanno dietro al loro presidente che continua , c'ha una faccia da culo impresisonante , a dire queste cose: "...è vero, il mondo del calcio mi ha deluso profondamente. Ho pagato, anzi abbiamo pagato un conto troppo salato senza che sia stata accertata una sola prova del presunto illecito addebitato. La cosa che mi ha ferito di più è stata l'accanimento mediatico, si è usata troppo leggerezza e superficialità senza calcolare la complessità della vicenda. Per non parlare della giustizia sportiva che va rifondata completamente.E non lo dico per me: chiunque dovrebbe avere il diritto a un giudizio sereno. E' una regola che dovrebbe valere in tutto il mondo, ma ho deciso di restare per l'affetto che mi lega ai tifosi. Loro mi sono stati vicini e farò il possibile per riportarli lì dove eravamo arrivati. Sì, sono contento per le conferme di alcuni giocatori, ho apprezzato tanto il loro gesto nei miei riguardi. che dire di + se non che sono proprio idioti

CHE COSA SOSTIENE LA FIGC - Secondo la Federazione Italiana Giuoco Calcio, il procedimento disciplinare si è ormai concluso con il regolare esaurimento dei due gradi di giudizio, davanti alla Commissione Disciplinare in primo grado e davanti alla Caf in appello, sfociati in entrambi i casi nella condanna del Genoa alla serie C e ulteriore penalizzazione di tre punti. Poiché il Genoa ha presentato ricorso alla magistratura ordinaria, cioé al Tribunale Civile di Genova, si sarebbe rivolto a un giudice privo di competenza specifica o, addirittura, di giurisdizione in materia: dunque avrebbe violato la legge 280/2003, che sancisce la piena autonomia dell'ordinamento sportivo, e infranto la clausola compromissoria, liberamente sottoscritta da tutti gli affiliati, che comporta la rinuncia ad adire organi giurisdizionali estranei all'organizzazione calcistica. Così facendo, tra l'altro, il Genoa si è esposto a un secondo deferimento, che in caso di condanna porterà all'applicazione di altri tre punti di penalizzazione. CHE COSA SOSTIENE IL GENOA - Il club ligure afferma di essersi rivolto al giudice ordinario non perché non riconosce l'autonomia dell'ordinamento calcistico, ma perché intende far valere diritti che non rientrano soltanto nell'ambito strettamente sportivo, bensì sono riconosciuti dall'ordinamento giuridico generale italiano e, se del caso, da esso tutelati sempre e comunque. Diritti fondamentali, riconosciuti in via assoluta e che trovano la loro fonte nella Costituzione, nelle norme dello Stato, addirittura nei principi-base dei sistemi giuridici di matrice occidentale, quelli che la dottrina sintetizzava un tempo nel concetto di "diritto naturale". Sono diritti quali quello al giusto processo, con il rispetto delle prerogative di tutte le parti; a un giudice equo, non preconcettualmente ostile all'imputato; alla difesa, con ampia possibilità di far valere le proprie ragioni e di servirsi di tutti i mezzi di prova ammissibili. Diritti che sarebbero stati violati con l'acquisizione da parte della Commissione Disciplinare e poi della Caf di intercettazioni telefoniche che, per legge, non possono essere utilizzate al di fuori del procedimento per il quale erano state autorizzate (l'inchiesta penale della Procura di Genova, tuttora in corso, relativa a supposte scommesse clandestine); con l'omessa valutazione dei comportamenti di terzi, per esempio il fantomatico premio a vincere promesso o forse pagato al Venezia dal Torino, diretto concorrente dei rosso-blu per la promozione in serie A. E diritti che secondo la difesa del Grifone sarebbero stati pregiudicati dalla presenza in camera di consiglio, nel primo grado di giudizio, dei rappresentanti dell'accusa: che in base agli atti parrebbe sedessero accanto ai giudici, malgrado si trattasse di riunione a porte chiuse dalla quale debbono restare escluse tutte le parti, e non la sola difesa; nonché pregiudicati dal rigetto di tutte le testimonianze a discarico richieste dal Genoa. LE DIVERGENZE - Si intuisce che il Genoa pone la questione in termini assai più ampi rispetto alla Figc, ritenendo a torto o a ragione di non essersi potuto difendere e di essere stato sacrificato a un verdetto già scritto; anche volendo tralasciare la vicenda indubbiamente incresciosa dei "bigliettini" di dileggio o di ipotetica anticipazione del contenuto della sentenza, del tutto inopportunamente vergati e scambiati da due o piu membri della Caf a udienza in corso: membri che a tutt'oggi siedono ancora al loro posto. La Federcalcio si limita invece al contesto puro e semplice di un procedimento riguardante un illecito sportivo, vero o presunto che sia. Però, se in gioco ci sono i diritti che il Genoa pretende lesi, allora la competenza non solo non è esclusiva del giudice sportivo ma, al contrario, per legge spetta alla magistratura ordinaria. Più che da posizioni contrapposte, i contendenti partono da premesse, da "filosofie", totalmente e inconciliabilmente diverse. L'ALTERNATIVA - Avrebbe il Genoa potuto agire diversamente per tutelare i propri diritti? In particolare, avrebbe potuto o dovuto ricorrere al Tar del Lazio, che la legge 280/2003 indica come giudice chiamato a tutelare le prerogative che i tesserati, individui o società, ritengano lese dagli organi disciplinari, cioè Commissione di primo grado e Caf? In teoria avrebbe potuto, anche se si trattava di un'ipotesi remota e dall'esito incerto. Al Tar del Lazio non può infatti ricorrere una societa' calcistica condannata per illecito; possono farlo solo i singoli individui a tutela delle loro posizioni soggettive, rilevanti in ambito sportivo: da un eventuale verdetto favorevole ai suoi dirigenti, il Grifone avrebbe potuto ottenere solo un vantaggio indiretto. Di fatto, il club genovese non è stato posto nelle condizioni di presentare ricorso perché ovviamente avrebbe dovuto contestare le motivazioni della sentenza di condanna confermata dalla Caf in appello; motivazioni che la stessa Caf non ha depositato entro il termine concesso al Genoa per presentare ricorso, che scadeva il 9 agosto scorso, ma solo martedì 16. I rosso-blu non avevano nulla su cui poter basare quel tipo di impugnazione. Non solo: se quelli che il Genoa ritiene infranti sono diritti-chiave, e non meramente calcistici (che la legge italiana accorda anche alle persone giuridiche come le società per azioni, quali sono tutti i club professionistici), il loro giudice naturale non è quello sportivo ma quello ordinario. Quindi il Genoa, secondo il ragion amento della difesa del club, nemmeno doveva rivolgersi al Tar del Lazio, che non tribunale ordinario è bensì amministrativo. Una strategia difensiva, come appere evidente, tutta fondata sulla procedura. I CALENDARI - Il giudice Alvaro Vigotti del Tribunale Civile di Genova ha accolto il ricorso presentato dal Genoa sulla base dell'articolo 700 del codice di procedura civile, che prevede l'adozione di provvedimenti cautelari d'urgenza onde evitare un "danno imminente e irreparabile" al ricorrente prima che egli possa far valere i suoi diritti. Si è poi riservato di decidere nel merito, come ha ribadito anche nell'udienza dell'altroieri davanti ai rappresentanti legali del club rosso-blu e della Federcalcio. In concreto, il provvedimento cautelare è consistito nell'ordine impartito alla Federazione di congelare sia la composizione dei campionati professionistici sia la conseguente emanazione dei calendari. Un ordine cui poi il Tar del Lazio, adito dalla Lega di Serie C, ha opposto il proprio invito-ingiunzione a compilare subito i calendari medesimi. Se si accetta la tesi secondo cui si versa in materia di diritti soggettivi fondamentali, e non di disciplina sportiva, il Tar del Lazio è stato coinvolto erroneamente, e il suo provvedimento è ininfluente. C'è materia sufficiente per sollevare un conflitto di competenza davanti alla Corte di Cassazione, o addirittura di giurisdizione davanti alla Corte Costituzionale: eventualità che, risulta, gli interessati per ragioni di opportunità preferiscono evitare, almeno per ora. Un ricorso del primo o del secondo tipo potrebbe comunque essere accompagnato anche, sebbene non necessariamente, da un ordine di sospensione di tutti gli atti compiuti dalle parti, dunque con la conferma automatica del congelamento dei calendari, pur già varati. L'ASPETTO PENALE - A prescindere dal ruolo pertinente o meno attribuito nel caso specifico al Tar del Lazio, l'ordinanza con cui il giudice civile genovese ha imposto alla Figc di non adottare i calendari dei campionati resta al momento in vigore. I calendari pero' sono stati ufficializzati. Dunque l'ordinanza è stata violata. Un comportamento sanzionato dall'articolo 388 del codice penale, "Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice". Teoricamente, quindi, i responsabili della Federazione e della Lega Calcio, che infatti il Genoa ha diffidato a titolo individuale, sarebbero passibili di una pena pesante, con reclusione fino a tre anni. Ipotesi che paradossalmente rimarrebbe in piedi anche in caso di verdetto del Tribunale Civile di Genova sfavorevole ai rosso-blu: la squadra finirebbe in serie C, ma i dirigenti del pallone in teoria potrebbero comunque finire in carcere; o, chissà, agli arresti domiciliari. (tgcom) che situazione assurda e manca solo una settimana all'inizio , sempre che si riesca a partire...

Genoa e Bologna, prosegue la lotta Preziosi chiederà sequestro calendari La compilazione dei calendari di A e B non ferma Genoa e Bologna che stanno cercando di riconquistare la A. Le due squadre infatti promettono battaglia: i genoani presenteranno una denuncia e una querela per violazione dell'articolo 338 del codice penale in modo da ottenere il sequestro dei calendari. I felsinei ricorreranno al Coni per bloccare i calendari acendo leva sull'inadempienza della Reggina provata dalla Covisoc. La lunga estate calda del calcio italiano rischia di non avere tregua. Nemmeno la compilazione del calendari infatti pare frenare Bologna e Genoa, che hanno digerito malissimo il primo atto della stagione ufficiale del calcio italiano e promettono battaglia finché giustizia non sarà fatta. E' da inquadrare in quest'ottica la reazione di Gazzoni e dei legali del Genoa, che hanno già descritto quali saranno i loro prossimi passi per cercare di riguadagnare la serie A. I legali della società di Preziosi, che attendono la sentenza del giudice civile di Genova in merito all'incostituzionalità della sentenza della Caf che li condannava alla serie C1, hanno già annunciato che faranno una denuncia per cercare di ottenere il sequestro dei calendari: "Presenteremo una denuncia ed una querela per violazione dell'articolo 388 del codice penale - ha detto l'avvocato Biondi - chiederemo il sequestro del calendari". L'avvocato D'Angelo aggiunge: "Gli scenari sono di un allargamento della serie A al Genoa (21 squadre) o bisognerà togliere l'Ascoli dal campionato. Vedremo se invece la Figc vuole andare contro la giustizia ordinaria nel caso in cui Vigotti desse ragione al Genoa". Per quel che riguarda invece il Bologna, è ancora aperta la questione sulla regolarità nell'iscrizione della Reggina. Secondo il club di Gazzoni la Covisoc avrebbe ravvisato delle irregolarità (inadempienze con l'agenzia delle entrate) che in base alle regole della giustizia sportiva dovrebbero portare la Figc ad escludere la Reggina dalla serie A. "Nel documento della Covisoc ci sono dei punti chiarissimi - dice l'avvocato Grassani - Sono la prova provata della posizione inadempiente della Reggina. Risulta inequivocabile che il Consiglio federale ha l'obbligo di decidere in base al parere fornito dalla Covisoc. Per prima cosa faremo ricorso al Coni chiedendo la riformulazione dei calendari a 21 squadre. Se così non dovesse andare vogliamo un maxi-risarcimento". Credo che da qui al 28 ne vedremo delle belle. Sono sicuro che Vigotti ,divenuto ormai il giudice più famoso di questa estate , darà ragione al Genoa chiedendo il blocco del campionato. Probabilmente lo scenario sarà quello di una seria A a 20 squadre con Genoa riammesso al posto dell'Ascoli . Certo che è impressionante e rivoltante assistere all'ennesima estate pallonara fatta di giudici ed avvocati piuttosto che di giocatori e squadre

CALCIO: IL TAR LAZIO DA' IL VIA LIBERA AI CALENDARI ROMA - La terza sezione del TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato dalla Lega di serie C dando di fatto via libera alla formazione dei calendari di calcio per la prossima stagione. Il presidente della terza Sezione del Tar del Lazio, Francesco Corsaro - segretario Enzo Pica - nel dispositivo cautelare che accoglie le richieste del presidente della Lega di C1, Mario Macalli, ordina "al presidente della Federazione italiana giuoco calcio, di attivare con la massima sollecitudine, il provvedimento relativo alla formazione degli organici dei campionati e alla conseguente formazione dei calendari per la stagione 2005/2006". Il presidente Corsaro ha inoltre fissato per il 31 agosto prossimo la trattazione in sede collegiale dell'istanza cautelare adottata oggi monocraticamente. Nel dispositivo, il presidente tra l'altro scrive che il decreto emesso dal giudice civile di Genova, su istanza della dirigenza del Genoa Calcio, con il quale si sospendeva cautelativamente, ex articolo 700, la formazione dei calendari "appare inficiato dal difetto assoluto di giurisdizione del giudice statale". Il Tar in particolare sottolinea l'autonomia dell'ordinamento sportivo per quanto riguarda "le questioni aventi ad oggetto comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e l'irrogazione ed applicazione delle relative sanzioni disciplinari sportive". A giudizio del Tar del Lazio, "l'illecito sportivo contestato al Genoa Calcio rientra nel 'genus disciplinare' consistendo nell'alterazione del risultato della competizione sportiva". Speriamo che sia l'ultimo atto di questa vicenda. C1ao C1ao Genoa

Sembrate un disco rotto. Sapete solo ribattere nominando Preziosi. 600688[/snapback] credo che a voi genoani il caldo abbia dato alla testa e di brutto pure Continuate pure a sfasciare la Vs città ed innalzate un monumento al prode Preziosi . Intanto però cominciate a conoscere il valore e la caratura delle varie squadre di C1 , la prossima vostra serie di competenza C1ao C1ao Genoa Cricket and Football Club 1893 :ciao: :ciao:

Riporto il link http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03280l.htm alla legge n. 280 che regola l'autonomia della giustizia sportiva . Questa legge è stata fatta dopo il caos generato dal tar siciliano che aveva annullato la sentenza della Caf sul caso Catania. La F.i.g.c. , obtorto collo , fu costretta ad allargare la serie A e la serie B ma per evitare altre estati calde richiese una legge ad hoc che sopra ho riportato. Io non capisco questo temporeggiare della federazione se c'è una legge che vada rispettata. Il Genoa è stato riconosciuto colpevole ing tutti i gradi di giudizio della giustizia sportiva che si difendano quelli per mantenere una parvenza di credibilità altrimenti è il caos completo. Leggo e rimango sconfortato nel farlo della possibilità concreta di un campionato allargato a 21 squadre . Sarebbe il colpo di grazia a questo calcio malato, una eventualità da repubblica delle banane nella quale chi sbaglia e chi truffa non solo non paga ma viene anche premiato . Basta avere i legali giusti e smagati che sappiano muoversi nelle pieghe del più sempre derelitto diritto sportivo per farla franca od azzerare decisioni inceccepibili. Se ciò dovesse accadere la prima cosa che mi verrebbe da consigliare ai d.g. delle squadre di calcio sarebbe quella di comprarsi delle belle valigie di pelle firmate e di darsi al giardinaggio perchè tanto si sa che i "fiori" piacciono proprio a tutti.

da interista non capisco proprio i pianti grechi dei milanisti vi abbiamo rifilato Pirlo e Seedorf pensando che fossero finiti ed invece... su Vieri ci metto la mano sul fuoco che il prox anno anche per il fatto che per lui sarà l'ultima occasione per fare i mondiali farà una stagione stellare. Da interista inoltre non capisco come cazzo si fa x l'ennesima volta far rinforzare una squadra antagonista se poi quella ti scippa via anche Gilardino e tu rimani in attacco con Adriano ( basterebbe solo lui ) che non può giocarsi tutto il campionato e la champions da titolare e Martins che va ad alti e bassi. Che società del cazzo ogni anno a far godere gli altri ; Pirlo e Seedorf poi Cannavaro ora Vieri ma non sarà da darci un taglio .

mah tanto di sicuro andrà alla juve con la quale vincerà il 29 scudetto e visti i precedenti...

Nella trasmissione di ieri sera i perugini hanno detto che c'è anche la remota possibilità che vuole ,nel caso in cui il Genoa fosse colpevole di combine, il Perugia in serie A e poi retrocesso per fallimento in serie B grazie al lodo petrucci. Fantacalcio? Speriamo

A Terni x me : La Piazzetta La Luna Gulliver ( x le pizze e anche x i dolci ) Carlino Provincia: Frateria dell'Abate Loniano ( Lugnano in Teverina ) per i cappelli del prete Trattoria dell'Orso ( Orvieto ) Castello di Casigliano ( Acquasparta ) Scoglio dell'Aquilone ( Amelia ) per i tortelloni al cognac e la cacciagione Il Feudo ( Nera Montoro ) Fuori provincia: Il Madrigale ( Spoleto ) Il Panciolle ( " ) La Trota ( Rivodutri ) molto caro ma da provare

per noi "vecchi" le nuove generazioni diranno la rotonda de via garibaldi

che ci fanno al posto dell'ormai ex hawaii ???

Mi è rimasto un biglietto da vendere posto prato se qualcuno è interessato mi contatti in mp

secondo me sto discorso non regge molto. 1)la coppa italia non vale una lira 2)il milan ha dato mooooolte piu emozioni dell'inter,che ha perso lo scudetto alla prima giornata di campionato praticamente(quindi vivendo il solito campionato anonimo e inutile) ed essendo arrivato in finale di champions.questo da passione,anche se poi ha perso tutto. non andrei invece fiero di una coppa italia. 550358[/snapback] è pur sempre un trofeo e qualunque cosa vinci che sia dalla coppa italia allo scudetto devi andarne fiero. E' ovvio che avrei preferito giocarmi la finale di Istanbul o lottare fino alla fine per lo scudetto. Solo in Italia viene considerata una coppetta cmq se dovesse vincerla l'inter a conti fatti è la squadra di milano che ha vinto + quest'anno,poi giratela come vi pare e piace. Adriano non la gioca la finale di ritorno , oltre a lui mancheranno gli altri che devono fare la confederation cup.

dopo questa una sonora gratta di maroni

se c'è strapotere quello è toscano con 4 squadre in A: Livorno Siena Empoli Fiorentina

ribadisco visto che ancora nessuno m'ha fatto sapere nulla di avere un biglietto POSTO UNICO ( Prato ) da 34,50 euro prezzo che rimane tale ( non so un bagarino )

A Celleno ( Vt ) domenica 12/06 ci sta la sagra della ciliegia con mega crostatone

darko pancev all'attacco , cannavaro terzino sinistro con Cuper

siamo ridotti veramente male se dobbiamo cedere ai ricatti e alle minacce degli ultrà . Una nazione che non può adottare la linea dura perchè condizionata dagli Ultrà che pena sarebbe. Ma sono gli ultrà i padroni dello stadio e delle regole di questo sport? Sono solo il corollario di un evento non possono essere i protagonisti assoluti. Io non credo che gli stadi si svuoteranno per queste ragioni e la Ternana è un esempio.

Mi ripeto ma secondo voi cosa si dovrebbe fare per far si che lo stadio diventi un posto sicuro ? Se queste regole sono troppo eccessive e non vanno bene allora quale sono quelle qiuste? E' vero in Italia oltre al problema dei tifosi c'è sempre stato il problema che anche chi doveva controllare non lo faceva in maniera rigorosa ( vedi fumogeni ,motorini od altro ) Questo comunque non significa che non si possa dare una svolta decisa. I problemi per l'attuazione di sicuro ci saranno ma non costituiranno un impedimento.

Quali sarebbero allora le altre alternative? No perchè se ci sono fatemele conoscere le alternative per far si che allo stadio ci si possa andare in sicurezza. Siamo l'unica nazione in cui sono state interrotte due partite di champions league questo vorrà dire qualcosa o no? Non c'è giornata in cui non accade un episodio di violenza dentro e fuori lo stadio. Era ora di dire basta se permettete. Ogni volta che si cerca di fare qualcosa per tutelarci tutti a lamentarsi ma mai per essere propositivi.