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BuFERA

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  1. BuFERA

    l'onda

    chi l'ha visto cosa ne pensa? il film si basa su una storia accaduta in un liceo statunitense negli anni sessanta e nelle scuole tedesche viene studiato come libro di testo già da parecchi anni.
  2. BuFERA

    Scuola calcio in Argentina

    www.ternanacalcio.com.ar ESCUELA DE FUTBOL TERNANA CALCIO ARGENTINA Somos la primera escuela de fútbol en la Argentina, gracias al apòrte de la Sociedad Ternana Calcio, (club militante de la liga italiana de futbol profesional) con sede en la ciudad de Terne, Italia ODDIOOO 1594786[/snapback] st'articolo l'ha firmato un immigrato viterbese
  3. BuFERA

    globalizzazione

    credo che un'idea sulla globalizzazione ce la siamo fatta un po' tutti, ma quello che è la globalizzazione resta comunque difficile da spiegare. io vedo la globalizzazione come uno o piú stereotipi, i quali vengono imposti sia con le buone, sia con la forza. gli strumenti della globalizzazione sono la facilità degli spostamenti da un luogo all'altro, un linguaggio comune (di solito l'inglese, ma esso stesso è spesso sacrificato allo stereotipo comune), gli istinti che accomunano le persone di tutto il mondo, i media, un sistema politico comune (di fatto quello capitalista, ma avrebbe potuto essere anche un altro), la paura, gli idealismi. di positivo vedo la possibilità di scambiare idee, la possibilità di poter osservare il diverso o il simile in ciò che ci è distante prima che uno stereotipo abbia la meglio sulle realtà locali. la possibilità di poter sviluppare un giudizio critico grazie allo scambio di cui sopra. la commistione fra entità distinte e appartenenti a "mondi" diversi che generano entità nuove (a me ad esempio piace lo ska, e in particolare mi piace la musica che si crea dalla fusione fra ska e culture come quelle italiane, spagnole, inglesi, ecc.) di negativo vedo la violenza dello stereotipo, il fatto che si sta diffondendo uno "standard" comune che omologa fisicamente e spiritualmente ogni realtà locale, grande o piccola che sia. non è una casualità il fatto che mai come in questi tempi l'intervento così potente e massiccio dell'uomo sul pianeta porti all'estinzione rapida di molte specie animali, così come porta alla graduale scomparsa o all'uniformità delle lingue, dei dialetti, delle abitudini proprie di determinate comunità. perfino le stagioni stanno diventando sempre piú simili l'una all'altra. un "tranello" per me esemplare della globalizzazione è quello di far credere che la varietà e le scelte anziché diminuire aumentino. prendo ad esempio un tema a me caro: l'alimentazione . nei ristoranti italiani all'estero si trova di solito l'ormai nota pasta bolognese o la carbonara fatta con la panna; quello che di recente mi ha stupito è stato trovare le stesse cose nei ristoranti turistici in italia, così come è aumentato di gran lunga in italia il numero dei ristoranti non italiani: in questo modo magari si ha una scelta maggiore nella stessa città, ma si finisce per trovare gli stessi prodotti anche nelle altre e diventa sempre piú difficile andare a cercare prodotti autentici locali. una cosa simile succede con l'abbigliamento: non varia piú tanto da luogo a luogo, quanto da moda a moda, non si ripara piú qualcosa di rotto, la si compra nuova. sopra poi si è parlato di consumi ma credo che molto peggio vada ad altre peculiarità delle realtà locali come ad esempio i divertimenti, che spesso spariscono completamente. i carri di maggio sono diventati una cosa pallosa per parecchi, troppo diversi da altre forme di divertimento considerate piú "eccitanti" ma che non hanno nulla di particolare che le distingue da un luogo ad un altro, nulla di "caratteristico". lo stesso vale per i film, quei film che ora vengono definiti spesso "all'italiana" un po' come se fosse un genere straniero non ci sono piú: i nuovi film italiani, in particolare quando cercano di essere realisti, descrivono una società che non ha piú molto di caratteristico o di locale proprio perché quella dimensione sta scomparendo, così come sta cambiando l'umorismo o il carattere degli italiani. è piú facile notare ciò se vengono messe a confronto la generazione dei 70-80enni con quella degli attuali adolescenti, cosa mangiano, come si vestono, come parlano, come si comportano e così via. fra gli adolescenti ad esempio ma anche fra le altre fasce di età mi sembra di notare un'insoddisfazione dovuta alla mancanza di qualcosa di non definito (si cerca sempre piú spesso quello che non si ha) e quindi si fugge verso obiettivi facili e piú a portata di mano rispetto al passato (tutto quello che ad esempio ci viene venduto come "il meglio" del momento diventa sempre piú effimero), ma queste cose allo stesso tempo rendono le persone piú manovrabili. vabbè, me fermo... forse è meglio
  4. BuFERA

    globalizzazione

    su, mi allaccio a quella che voleva diventare una discussione ed è finita per essere un monologo approfittando di uno dei tempi piú caldi degli ultimi anni, l'immigrazione. partendo dal presupposto che ogni tipo di barriera ideologica (confini nazionali, leggi, ecc.) è comunque apparente e spesso cozza con la effettiva realtà naturale, mi viene in mente un modo di dire delle nostre parti, ossia "ho trovato l'america". allo stesso modo in cui noi si sognava e si sogna ancora quest'ipotetica america, si sogna anche la vacanza nei paradisi tropicali, la macchina dalle mille funzioni, il mega televisore, il telefonino computer, i vestiti piú alla moda, la casa attrezzatissima, e così via. guai se si smette di sognare in quanto si rischierebbe il crollo dell'economia, perfino nell'america dei sogni, e allora meglio indebitarsi e non smettere di comprare, di inseguire quell'ideale sempre nuovo di benessere che "è il migliore dei mondi possibili". la macchina economica globalizzatrice ha bisogno di fagocitare mercato ed è così che esce fuori il lato totalitario del capitalismo, il quale finisce per coinvolgere paesi e comunità che in teoria non ne fanno parte. rompe le barriere ideologiche di cui sopra, mostra i denti nei paesi che incontra ed allo stesso tempo abbindola, distrugge, standardizza, fa sentire il profumo di quell' "america" e finalmente globalizza. così come è stato cambiato e continua a cambiare il nostro modo di vivere, che si specchiava nei film e nei libri, negli sport, nei vestiti, nei piatti, fino alle feste e sagre di paese, vengono inquinate (in ogni senso) le altre civiltà e gli altri modi di vivere in nome di un progresso che le culture le ha a volte rese piú sopportabili e spesso le ha distrutte. non so come si possano fare dei passi indietro, ma non sarebbe il caso di guardare comunque un po' al nostro passato e di ripensare il concetto di convivenza sociale? di organizzarci in modo da rendere piú vivibile la comunità e cercare alternative a questa dittatura dei sogni?
  5. BuFERA

    l'onda

    qui sotto una descrizione dell'episodio da cui è stato tratto il libro me lo sono letto in inglese e mi sono cercato anche la versione italiana. mi è stato detto in libreria che per la pubblicazione dell'edizione italiana era stato usato uno pseudonimo, ma altre ristampe non sono state ancora fatte.
  6. BuFERA

    ORGANIZZA ANCHE TU UNA "RONDA"

    la stavamo quasi aspettando... la camicia neronda
  7. BuFERA

    una moda?

    riporto qui l'articolo perché anche se l'argomento è politico pare effettivamente sconfinare nel campo della "moda" da unita.it a giudicare dall'articolo e dalle foto non mi pare indifferente il desiderio di emulazione che si suscita negli adolescenti, nell'età in cui per natura è piú forte l'allontanamento dalla famiglia e quindi il bisogno di culminare le lacune di una personalità non ancora modellata con un esempio "attraente e forte" come l'idealismo fascista. interessante tuttavia è la base politica che inculca questo esempio: "un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbesisce a un capo" "la donna è moglie e madre prima di tutto" non c'è male come manipolizzazione... poi magari a chi si incazza viene ricordato che in italia c'è ancora la libertà di stampa. intanto però in tutta libertà di stampa viene normalizzato lo stato di sudditanza, già dall'infanzia.
  8. BuFERA

    una moda?

    da una parte però a savona carlo ruggeri, per fare un esempio, intitola una piazza a fabrizio de andré: che c'entrano la musica e la poesia di creuza de mä e del mediterraneo cantato da de andré con la modernissima piazza di torre orsero, simbolo di una liguria sempre piú inquinata e seppellita dal cemento, sinceramente non lo so (o forse si...). è stata proprio la sinistra che ha fatto tutto: ha scritto la storia del dopoguerra, l'ha imposta in tutti i libri, ci ha ripensato, fa mea culpa e adesso subisce la rivolta di coloro cui è stata messa la mano sulla testa e spinta dentro l'acqua, umiliando anche gli ideali (per quanto stupidi)... tutto voi avete fatto... 1580052[/snapback] otap e su... non ci restare male ma dell'utri l'ha mai creduto, nemmeno per un momento. gli ideali di disciplina, obbedienza, gerarchia, patria, ecc. sono uno specchietto per le allodole e fa sempre comodo tirarli fuori per dare quell'apparenza di perfezione, gettare fumo negli occhi alla gente e dare un tocco religioso alla politica.
  9. BuFERA

    una moda?

    non è però solo una questione di parti politiche. non è che la pseudo sinistra faccia proprio a meno di certe manipolazioni.
  10. BuFERA

    una moda?

    esatto. altro che moda, l'impostazione mentale all'obbedienza, al rispetto degli ordini, all'idealizzazione del "capo" e delle idee guida intanto viene predisposta, e ciò non avviene solo con gli adolescenti. anche noi adulti non è che siamo tanto immuni alla fascinazione di certe "mode". c'è libertà perché si è liberi di scegliere fra le alternative in offerta, perché magari "se voglio posso comprarmi tutto". pps: non je l'ho fatta a caccià via l'ospiti... ancora cinque minuti e me se pigliavano casa per usucapione
  11. BuFERA

    QUILLU PER ME...MMMMHHHH

    wild, manco a me me piace la schiuma su la birra....e manco sul cappuccino....... sarò un caso disperato? MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! 1577271[/snapback] sarai un caso disperato ma tu almeno si na donna ! quillo oltretutto m,e portava anche la maglietta de li metallica... je la voelvo caccia!!! 1577274[/snapback] MMMMMMMMMMMMMMHHHH 1577304[/snapback] beh? che c'è? se era dei depeche mode, io jel'avevo cacciata! e anche senza altri fini!!!!!!! Depeche...... me sa che io anche quest'anno MMMMMMMMMMMMMMHHHH 1577309[/snapback] in ogni senso?
  12. BuFERA

    QUILLU PER ME...MMMMHHHH

    wild, manco a me me piace la schiuma su la birra....e manco sul cappuccino....... sarò un caso disperato? MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!! 1577271[/snapback] sarai un caso disperato ma tu almeno si na donna ! quillo oltretutto m,e portava anche la maglietta de li metallica... je la voelvo caccia!!! 1577274[/snapback] MMMMMMMMMMMMMMHHHH
  13. credo che per farsi un'idea, anche in linea di massima, non è male far caso a tutto ciò che si fa "in nome di dio"
  14. e se incazza si... s'è artrovata in casa un papaboys
  15. 1577100[/snapback] Ma piantala buffone... sennò racconto a tutti de quando facevi lu chirichetto 1577101[/snapback] infatti se permetti parlo de qualcosa che ho avuto modo de conosce da vicino 1577102[/snapback] Ma tocca vedè se sta repulsione verso la chiesa sia una tua ribellione personale verso qualcuno.... 1577104[/snapback] come ho avuto modo di scrivere sopra, generalizzare parlando di chiesa è quello che fa comodo a tanti paraculi (non intendo te). e a proposito di quello che hai scritto sopra... proprio in tema di medici - aborto tempo fa uscì fuori questa discussione qua...
  16. 1577100[/snapback] Ma piantala buffone... sennò racconto a tutti de quando facevi lu chirichetto 1577101[/snapback] infatti se permetti parlo de qualcosa che ho avuto modo de conosce da vicino
  17. BuFERA

    SCAPPAMO stasera?

    lo pensavo anch'io, poi quando pe' fa lu ganzo una volta ho detto "a terni queste si chiamano cerase" ho scoperto che le ciliege si chiamano così un po' in tutti i dialetti d'italia e qualcosa di piú di un'assonanza c'è anche con diverse lingue straniere, tipo spagnolo=cereza, inglese=cherry (da cui proviene "friend cherry"), portoghese=cereja e così via 1576859[/snapback] Questo perchè viene dal termine latino cerasa che è il nominativo plurale neutro di Cerasum, -i...quindi influenza dialetti e vari idiomi neolatini infatti si dice anche in calabrese 1576951[/snapback] vedi a fa le scole arde? magari uno pensa da esse grezzo a di sardazzippero e poi invece scopre de avé citato virgilio... 1576955[/snapback] Avevo un ricordo vago de quando facevo il classico, il resto è google... pero' vedi tante volte che curiose ste cose...come quando ho scoperto che calabrese e latino coincidono anche per di' BRUFOLO fu scioccante, all'epoca 1576961[/snapback] focu meeeo! i brufoli da noi hanno un effetto "scottante", si chiamano brucioli
  18. BuFERA

    SCAPPAMO stasera?

    lo pensavo anch'io, poi quando pe' fa lu ganzo una volta ho detto "a terni queste si chiamano cerase" ho scoperto che le ciliege si chiamano così un po' in tutti i dialetti d'italia e qualcosa di piú di un'assonanza c'è anche con diverse lingue straniere, tipo spagnolo=cereza, inglese=cherry (da cui proviene "friend cherry"), portoghese=cereja e così via 1576859[/snapback] Questo perchè viene dal termine latino cerasa che è il nominativo plurale neutro di Cerasum, -i...quindi influenza dialetti e vari idiomi neolatini infatti si dice anche in calabrese 1576951[/snapback] vedi a fa le scole arde? magari uno pensa da esse grezzo a di sardazzippero e poi invece scopre de avé citato virgilio...
  19. BuFERA

    SCAPPAMO stasera?

    un equivoco nasce quando si dice "sfigato" nel nord italia. la prendono per un'offesa, non ha niente di solidale o di comprensivo. ancora peggio se esce fuori un "guarda tu quella bardascia", soprattutto se la bardascia ti sente
  20. Me sa che non ve rendete conto dell'importanza della Chiesa in tanti processi di pace in tutto il mondo verso anche le altre religioni. Di tutte le opere caritatevoli, che fanno (vedi, solo per scegliere un esempio a caso, il prendersi cura di Eluana Englaro in "tutto e per tutto" durante tutta la sua vita vegetativa) ma tanto si sa, sui giornali la chiesa ultimamente ci va solo quando è protagonista di queste vicende assurde (lo sono anche per me, che in questa vicenda come in quela di Eluana la penso come voi) ma forse qualcuno farebbe maglio ad informarsi su tutte le azioni e gli impegni della chiesa. Quando c'era Giovanni Paolo II la stampa non si concentrava su queste prese di posizione della chiesa, mentre da quando c'è Ratzinger sembra che non trovino di meglio da fare che sottolineare le diversità tra le normative ecclesiastiche e la mentalità moderna degli uomini comuni. Forse qualcuno cerca di provocare degli attriti, sottolineando alcune cose invece di altre Neanche io, come detto, sono daccordo su molti pensieri della chiesa, ma non gli vomito addosso perchè credo stiamo sempre parlando di gente (la stragrande maggioranza di loro) che dedica la propria vita agli altri, e che merita di esprimere sempre la propria opinione senza mai perdere il mio rispetto. 1576845[/snapback] succedeva anche con lui, che (opinione personale) era un altro paraculo con una gran faccia da prete. penso che l'errore stia a monte, ossia nel considerare la chiesa come un'entità unica. all'interno della chiesa però (e per fortuna) ci sono parecchie anime... c'è chi ci crede, c'è chi non ci crede e si approfitta del fedele, c'è chi ci crede e si approfitta comunque del fedele, c'è chi da l'anima per la propria religione, c'è chi se la piglia, c'è chi il fedele lo difende, c'è il confuso, c'è chi le idee invece le ha ben chiare e così via. nessuno poi ha meno di un'anima. c'è una normativa simile a quella italiana in cui trovi tutto e il contrario di tutto. trovi una struttura fortemente gerarchica, e quindi trovi sempre chi ti dice "così è giusto", "così è sbagliato" a seconda dell'interpretazione, e quando il giusto o lo sbagliato sono tali per "volere divino" per il fedele c'è poco da fare. quando poi si generalizza col termine di chiesa e quest'autorità viene usata mettendo avanti delle "opere di bene" per coprire aspetti un po' loschi, la laicità di tutti noi comincia a vacillare. ps: una situazione del genere la si trova anche in altre religioni, politica, militare, ecc.
  21. BuFERA

    SCAPPAMO stasera?

    lo pensavo anch'io, poi quando pe' fa lu ganzo una volta ho detto "a terni queste si chiamano cerase" ho scoperto che le ciliege si chiamano così un po' in tutti i dialetti d'italia e qualcosa di piú di un'assonanza c'è anche con diverse lingue straniere, tipo spagnolo=cereza, inglese=cherry (da cui proviene "friend cherry"), portoghese=cereja e così via
  22. BuFERA

    polemica baricco

    un po' lungo ma mi sembra interessante diverse premesse di baricco sono piú che condivisibili e l'idea di orientarsi la dove il pubblico è piú presente per risollevare la crisi culturale del paese, televisioni e scuole, è di principio corretta. molto meno convincente mi pare quando invece, da uomo di mercato, non affronta il problema del modo in cui quei soldi vengono usati già ora in malo modo nelle televisioni (soldi che appunto finiscono spesso nei privati con risultati pessimi) e nelle scuole (anche in quel caso ci mangiano privati e non con i risultati noti), e soprattutto propone di dare una carta ancora piú bianca a privati e mercato, come se già non facciano abbastanza il buono e il cattivo tempo e come se la massiccia azione di quest'ultimi non faccia si che l'aspetto culturale venga sovrastato da quello economico e dai vari tornaconto personali.
  23. BuFERA

    Ladri in azione

    secondo me è colpa dell'arbitro
  24. e bisogna pure dire che uno non le nota più perchè lu rosso non ce sta più...s'è tutto cancellato... 1573419[/snapback] ecco, a terni de rosso non so rimaste piú nemmeno quelle
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