eroedelsilenzio

Grazie! Comunque tra un mesetto vi mando qualche foto da dentro la Provvisory Arena :D

L'uso del condizionale nelle mie frasi infatti non è casuale

Non dovrebbe, in teoria nel 2020 festeggiamo il centenario e il cinquantenario dalla vittoria dello scudetto. Quella dovrebbe essere la deadline per lo stadio definitivo.

Io sono abbonato in un punto abbastanza vantaggioso della Curva Sud. Nel sito del Cagliari c'è anche la possibilità, attraverso uno strumento di simulazione della propria visuale, di capire quale sarebbe la prospettiva del campo visto dalla propria posizione. Questo è il mio caso.

Siamo in due... ma neppure tanto per le cifre che circolano, eh. Quelle sono sempre state fuori portata dei comuni mortali, si sta solo sollevando ulteriormente l'asticella. A me fa schifo che per seguire uno sport devo diventare competente di finanza, di marketing, di dinamiche di bilancio, di fideiussioni bancarie a garanzia, di procure, di sponsorizzazioni, di diritti d'immagine e di interessi extrasportivi di giocatori come Neymar che ha peso come "marchio" quasi più di quanto ne possa avere sul campo. Ho 35 anni che non sono tanto ma ho già un casino di nostalgia del calcio di quando ero bambino o adolescente... il mio Cagliari poteva comprare uno come Francescoli, giocatore che oggi varrebbe almeno 50 milioni di euro, facendo leva solo su una gestione oculata delle risorse. Scusate l'OT.

Per quanto mi riguarda volentieri... ma non è detto che ci becchi, nel mio sito (che trovi in firma) c'è ancora la guida dello scorso campionato e ne ho cannate diverse

Su Borja Valero, sicuramente troverà spazio, non dico quello, è che non riesco a immaginare un Inter simil-Roma con gli uomini attuali e probabilmente non riesco a intercettare un possibile schema per la prossima stagione. Skriniar: ok che i difensori giovani e buoni sono pochi, ma in qualsiasi caso l'Inter ha pressoché regalato un attaccante giovane e bravo. Mi sa tanto di mossa a rischio pentimento se Caprari dovesse sfondare anche a Genova. Sarà che io non lo vedo inferiore a un Berardi... Ranocchia, Santon e Nagatomo non sono da Inter per varie ragioni: ormai l'ambiente li conosce a memoria e non perdonerebbe più loro nemmeno mezzo errore, cosa che li condizionerebbe psicologicamente. Mi dispiace in particolare per Santon che da giovanissimo sembrava destinato a ben altra carriera. Così come mi dispiace per Di Marco, spero che non si sia già "bruciato" prima di iniziare.

Che c'entra, mentre scrivevo ero zitto

Che poi peraltro, tra svincolati ed esuberi di A e B che potrebbero arrivare anche semplicemente in prestito, quattro o cinque non dovrebbero nemmeno essere troppi da trovare. Non è nemmeno detto che si tratti di scarti, poi: molte volte basta toccare le corde giuste e ci si mette un attimo a rigenerare un giocatore. Emblematico il vostro caso con Diakité che a parte voi non ha considerato nessuno e nella parte finale della stagione è diventato una vera e propria diga (trovo scandaloso, a tal proposito, che non circoli il suo nome in nessuna delle trattative che leggo nell'attuale calciomercato).

Già, ma diciamo che era una prassi della vecchia proprietà e la nuova, che - nel bene o nel male - adotta tutt'altra linea, ha probabilmente approfittato del fatto che i giocatori sotto contratto fossero pochini. Diciamo che un loro operato di compravendita (e non solo) potrà essere valutato solo tra dodici mesi. In effetti mi ricordano anche un'altra squadra, il primo Palermo di Zamparini, che si portò dietro tutto il Venezia che aveva appena venduto. Solo che il Venezia era appena retrocesso dalla A e il Fondi è comunque una squadra di categoria inferiore, è questo che desta perplessità. D'altro canto, il calcio non è una scienza esatta e se si trova la quadra possono anche venir fuori dei risultati inaspettati... proprio voi visto lo scorso anno ne sapete qualcosa...

Grazie... io vi leggo e vi seguo sempre con simpatia! Ogni tanto dico anche la mia, specie in questi topic dove può spuntar fuori il nome di qualcuno che gioca o ha giocato nel Cagliari. Da esterno vi dico che non ci sto capendo molto sulle mosse di questa nuova proprietà: vedo che fate un acquisto al giorno ma a parte Paolucci nessuno di questi è di categoria... il caso mi ricorda un po' il secondo Foggia di Zeman in A che vendette tutte le rivelazioni dell'anno prima a caro prezzo per poi scovarne altre tra B e C... Previsione ottimistica, ma hai visto mai...

Il mio personale punto di vista, partendo dalla classifica dello scorso anno. Juventus (ovviamente) squadra da battere. Roma semirivoluzionata, potenzialmente segnata per aver perso alcuni uomini importanti e averne trattenuti altri che non sembrano convintissimi del progetto. Lì secondo me la differenza deve farla Monchi: se i suoi nomi non altisonanti sono azzeccati, la Roma deve blindarlo, altrimenti è l'ennesimo progetto non vincente targato Pallotta & co. Napoli collaudato e bello da vedere, ma che allo stato attuale delle cose ha forse due o tre ricambi all'altezza dei titolari. Con tre competizioni (di cui una DEVE essere la Champions) non bastano sicuramente. Atalanta ugualmente rivoluzionata, con tanti saluti alla maggior parte dei tanti pezzi da novanta che hanno reso possibile il mezzo miracolo della scorsa stagione. Ripetersi è difficile dati i troppi "se" in ballo. Se i nuovi non faranno rimpiangere i partenti, se il gioco di Gasperini sarà sufficiente a colmare le lacune, se i già juventini Caldara e Spinazzola sentiranno ancora il peso della maglia, allora qualche soddisfazione è ancora nelle corde degli orobici. Lazio che a questo punto dell'anno è sempre un supermarket. Se non verranno smembrati dal calciomercato, i biancocelesti potranno fare ancora qualcosa di buono. Milan oggettivamente rinforzato, sulla carta da primi quattro posti con una punta di spessore (non che Bacca non lo sia, ma è evidente che la società cerca un altro profilo), nella realtà da amalgamare interamente. Questo mercato ricorda un po' quello del 1986, quando il primo Berlusca rossonero portò a casa gente come Giovanni Galli, Dario Bonetti, Donadoni, Galderisi... tutti nazionali... poi alla fine arrivò in Uefa solo grazie allo spareggio con la Samp e le castagne dal fuoco le levò il vecchio Virdis. Inter che continua a non convincermi. Nessun rinforzo di spessore in difesa (nonostante la cifra spesa fatico a credere che Skriniar sia la risposta ai problemi della retroguardia nerazzurra), centrocampo perennemente senza regista, un Perisic perennemente in partenza e un Borja Valero che, dati gli schemi di Spalletti, verrebbe da chiedersi "dove lo metto"? Anche quest'anno tante figurine ma poca coerenza con un progetto tecnico, almeno al 12 di luglio. Fiorentina che, paradossalmente, non darei per morta. Ha venduto Borja Valero e Ilicic, lasciato andare Rodriguez, sta per salutare Kalinic e Bernardeschi e finora ha comprato solo carneadi. Il punto è che tutta 'sta gente ha capito che il ciclo è finito e vuole cambiare aria. Se trova giocatori che capiscono il peso della maglia che vestono e giocano con le giuste motivazioni, possono crescere anche contro pronostico. Il solo dubbio? I troppi stranieri. Corvino, in Italia, non sa proprio comprare. Torino ancora da decifrare. Ha cambiato portiere (e non è detto che sia un male), ma non ha operato significativamente in altre zone, a meno che Lyanco, a vent'anni, non si riveli essere ciò che mancava alla difesa granata. Di fatto non è cambiato molto dallo scorso anno, per il momento. La Samp si è apparentemente indebolita, inevitabile se vendi i migliori giovani. Ma anche lo scorso anno chi avrebbe scommesso su Torreira, Linetty, Schick e Bereszinski? Magari la nuova coppia da sogno blucerchiata sarà quella composta da Kownacki e Caprari solo che ancora non lo sanno nemmeno loro... Cagliari, il mio Cagliari, che al momento può ambire (com'è giusto che sia) a un'altra salvezza tranquilla. Buona cosa aver conservato tutto l'attacco, meno buono non cercare un rimpiazzo per Murru e un'alternativa a Isla Il Sassuolo sta operando una mezza rivoluzione come accadde nel gennaio del loro primo anno in A. Stanno tenendo i veterani e coloro che hanno meno mercato, ma venderanno la maggior parte dei giocatori con offerte. Se partono Acerbi, Berardi e Defrel diventa dura, anche se non sarebbe utopia pensare di salvarsi con Ferrari, Politano e Falcinelli al loro posto. Giocatori che i neroverdi hanno già in casa. Udinese che per l'ennesima volte è una torre di Babele. Molti giocatori in rosa, perlopiù stranieri, con l'allenatore di turno che dovrà trovare il bandolo della matassa. Utopistico pensare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla derivante dal fatto che il tasso tecnico è nettamente più altro rispetto alle squadre con meno risorse. Il Chievo si sta parzialmente svecchiando (era ora) e ha una garanzia che si chiama Maran. L'idea di un possibile tridente tutto italiano e votato al contropiede come quello potenzialmente composto da Garritano, Inglese e Pucciarelli può diventare interessante se si trovano i giusti meccanismi. Bologna: a centrocampo siamo in deficit. Dzemaili perso per esigenze societarie, Diawara non degnamente rimpiazzato lo scorso anno, Poli che è un buon innesto per la metà classifica ma è comunque un corridore e non può bastare. Davanti serve qualcosa in più dello spento Destro di un anno fa per finalizzare le creazioni della batteria di esterni e trequartisti, che è di buon livello. In difesa, se i nuovi De Maio e Gonzalez tornano a essere quelli delle loro migliori annate nel campionato italiano, il salto di qualità è netto. Altrimenti, si continuerà a ballare la rumba come lo scorso anno. A Genova sponda rossoblu tutto naviga nell'incertezza societaria dopo l'annuncio di cessione da parte di Preziosi. Per ora, difesa puntellata con Zukanovic e Spolli (ma a quel punto non conveniva tenersi Burdisso?) e un armadio come Galabinov a dare una soluzione offensiva in più a Juric. Vedremo che piega prenderanno le cose quando sarà partita ufficialmente la nuova era gestionale. Il Crotone ha certamente capito che deve ripartire dalla base dello scorso anno (composta però anche da tanti prestiti) e puntellare in qualche modo la rosa che ha centrato il miracolo all'ultima giornata. Mancheranno il difensore centrale più forte (Ferrari), il regista (Crisetig) e il bomber (Falcinelli). In sostituzione dell'ultimo è arrivato Budimir, vecchia conoscenza, ma serve qualcosa di più per rinforzare effettivamente la squadra. La Spal al momento è un cantiere aperto ma si sta muovendo bene. La rosa è chiaramente da completare, ma se il DS Vagnati azzecca altri due o tre colpi, il quartultimo posto finale può diventare alla portata. Il Verona, tra le neopromosse, è sicuramente quella più attrezzata, sia perché conserva ancora qualche giocatore di spessore dalla retrocessione di due anni fa (penso a Romulo, Bianchetti, Pazzini) e sia perché si sta muovendo sul mercato prendendo giocatori di categoria, per quanto a rischio usura. Mezza spanna sopra Crotone, Spal e Benevento. Gli esordienti campani del Benevento, infine, provano a buttarla sull'onda lunga della progettualità. Al momento non sono da salvezza, né del resto Baroni è tecnico che può garantirla a scatola chiusa. Servono un paio di rinforzi di categoria prima di poter cambiare opinione.

Melchiorri, se recuperato, farebbe comodo a noi per primi... su Giannetti sarei contento se lo dessimo a voi, ma bisogna vedere che tipo di attaccante vi serve. Lui è una seconda punta non troppo tecnica ma rapida, che si fa un mazzo e ha la dote dell'opportunismo. Se vi serve un manzo alla Avenatti, il profilo non è quello giusto... Piuttosto, da noi dovreste pigliarvi Balzano: non rientra nei piani e per la fascia destra difensiva è una garanzia, almeno in B.

Ciao a tutti! Chi scrive in questo forum da tempo si ricorderà di me, un tifoso del Cagliari capitato qui tanto tempo fa. Per ciò che vi può interessare, vi continuo a seguire con affetto e tengo per i vostri colori nella corsa-salvezza in B, pur sapendo che ancora oggi avete le difficoltà che già conobbi tanti anni fa. Vado al dunque: dopo alcuni anni di articoli scritti qua e là su internet per altri, mi sono messo in proprio e ho deciso di aprire un mio sito, in cui parlo di calcio in modo vintage ed esclusivo (tengo a precisare che non ho alcuna finalità di lucro ma lo faccio per pura passione). A questo proposito mi sono imbattuto in una storia che vi riguarda, per la quale però - se vi andasse - avrei bisogno del vostro aiuto per eventuali approfondimenti. Riporto testualmente lo stralcio che ho trovato in un mio libro. "I giocatori della Ternana sono soprannominati "fere", che in dialetto significa belve. Si tratta di un soprannome relativamente recente. Risale infatti alla stagione '63-'64, culminata con la promozione in serie C. C'era, in quella formazione, Sergio Tonini, un attaccante che aveva nella grinta la sua arma migliore. Per questo venne soprannominato "fera". Il nome venne esteso a tutta la squadra e da allora accompagna i calciatori rossoverdi.". Ora, io di questo signore ho trovato ben poca roba: qualche presenza in B con il Brescia nella seconda metà degli anni Cinquanta, il fatto che l'anno dopo detta promozione venne confermato e, purtroppo, la notizia del suo decesso verificatosi nel 2012. Avreste del materiale da girarmi? Grazie mille, saluti!

Grazie!

Ciao a tutti di nuovo, sono finalmente riuscito a pubblicare l'articolo (fortunatamente ho un lavoro vero, per questo i miei tempi di pubblicazione sono spesso biblici ). http://bit.ly/2qiyRh1 Sperando che non si tratti di spam, vi auguro buona lettura... e grazie a tutti per la collaborazione!

Non ci sono nemmeno le stesse emozioni... oramai ci sono procuratori anche in D... si è proprio perso quel tipo di spirito, se non dove il livello tecnico è talmente modesto da non causare particolari giri di interesse...

Update: ho trovato questo post su Facebook: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10154950199623617&id=42327828616 che riguarda proprio il sig. Barcarotti, da me prontamente contattato sia per l'autorizzazione a riprodurne i contenuti e sia per eventuali ulteriori informazioni in merito. Diciamo che il necessario per un articolo già ci sarebbe, grazie alla preziosissima testimonianza del signore che gli ha scritto.

Non sapevo di questo fatto, ma finalmente - anche se ovviamente mi spiace per quel povero ragazzo e per la sua famiglia - ogni tanto si sente di un bell'episodio tra tifoserie. Durante le partite spesso ci si dimentica che alla fine parliamo, per quanto bello, seguito e con mille interessi di mezzo, di un gioco. Detta così sembra una frase di quelle che ti fanno entrare in testa a forza durante le scuole elementari, però dico la verità: sono abbonato allo stadio vicino al settore ospiti e tanta acredine tra tifosi di diverse fazioni mi sta veramente stancando. A 25 anni la cosa poteva affascinarmi, ora che ne ho 35 penso a tifare per i miei e sticazzi per chi tifa quello a fianco. Grazie per l'altra dritta, comunque.

Ciao, assolutamente no, il sito è mio dalla A alla Z e quindi non ho certo un caporedattore o un editore a fare i cani! Diciamo che ho anche altri "embrioni" di articolo e potrei concentrarmi prima su quelli! Sì, è vero, belle sfide... con voi della Ternana ce la siamo sempre dovuta sudare... anche la scorsa stagione, il gol di Valjent al 95' non me lo sono ancora dimenticato! e poi tra l'altro ora in squadra avete anche diversi nostri ex come Aresti, Diakite e Acquafresca...

Questa è già una prima indicazione interessantissima, grazie mille.

Un conto è essere tifosi, un conto non avere gli occhi! Ovvio che avrei preferito vincerla anche senza pieno merito come stava per accadere, le recriminazioni nascono dal fatto che - a prescindere dalla qualità del gioco espresso - un gol al 94' non si dovrebbe mai prendere, ma non certo dal fatto che meritassimo insindacabilmente la vittoria.

Complimenti, avete strameritato il pari nonostante ancora siate un po' in ritardo di condizione. Toscano è bravo e avete degli uomini di qualità, non mi sbilancio in pronostici sulla vostra squadra perché da esterno non sarebbe carino. Quanto a noi, forse qualcuno non ha capito che la A non arriva di diritto e che se le partite non le chiudi, in A come in B come negli amatori UISP, prima o poi possono arrivare beffe del genere. Da tifoso avrei preferito i tre punti, ma è un pari "terapeutico" per come è arrivato, anche perché mette a nudo alcuni limiti tecnici di giocatori che volevamo far passare per gente da massima serie ma in realtà sono elementi normalissimi a certi livelli.

Ciao Caro... esisto ancora! Sempre a cercare picchia dalle mie parti?