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massive attack

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Tutti i contenuti di massive attack

  1. massive attack

    Scommesse illecite

    O pofferbacco..... anche il "duca" Scarlato..... , sorprendente, è quasi un fulmine a ciel sereno !
  2. massive attack

    Kerlon Moura Souza "Foquinha"

    gia' uno su lu video ja dato un "calcio volante" su lu sterno....se continua cuci non arriva a vent'anni 974739[/snapback] diciamocelo ... la parte più appassionante del video è quella iniziale, quando lui fa lu stupido e se mette a fa la foca, e quell'antri a un certo punto se roppono li cojoni de esse presi in giro e lu corgano de zampate.... E comunque me pare che quasi tutti i gol visti nel video l'ha fatti contro le stesse due squadre, che così a occhio dovrebbero essere Ecuador e Venezuela, quindi non proprio due potenze del calcio mondiale.
  3. massive attack

    Chemical brothers...prodigy

    Ti consiglierei gli UNKLE ed i Boards of Canada, anche se non so attualmente quanto siano reperibili i loro CD. Se però vuoi una buona panoramica sul genere ed hai la possibilità di ascoltare la radio in streaming sul tuo computer, ti consiglio di andare sul sito accuradio.com. Genere Rock, channel BritRock, subchannel Sour Times. Lì c'è un sacco di roba interessante.
  4. massive attack

    CONDOGLIANZE DI CUORE A IVANO MARI

    Condoglianze
  5. massive attack

    QUESTIONE DI STILE

    Niente paradossi né ironia. Né polemiche, per carità. Quelle nell’aria bastano e avanzano almeno per un’altra annata. L’articolo di Chiatti stavolta merita di essere preso seriamente ed asetticamente in considerazione. Se non altro perché se l’exploit dei gufetti, dei proverbi e delle metafore sconclusionate nel numero scorso della rivista aveva destato sorpresa e poteva essere interpretato come un’uscita un po’ estemporanea e bizzarra, stavolta la sostanza è ben diversa. Due parole sul contenuto specifico che, lo dico sin d’ora, a me in questa sede interessa molto relativamente. Chiatti ci dice, usando anche esempi ormai “classici”, che fino a un paio d’anni or sono il calcio professionistico a Terni era stato legato, in modo un po’ sornione e un po’ sottobanco, agli esiti di certe partite che col calcio avevano poco a che fare. E che il fallimento di quella stagione calcistica va a braccetto con un’azione politico-amministrativa che ancora oggi si dimostra erronea, inadeguata, spesso assente. A titolo del tutto personale, penso che nell’articolo certi spunti di critica siano sicuramente condivisibili, altri meno, altri mi sembrano solo livorosi e per certi versi mossi da un fastidio più personale che politico, che ognuno dei diretti interessati elaborerà come meglio crede. Chiuso il discorso sul contenuto specifico, veniamo al contesto della questione, che a me sembra molto più rilevante. Chiatti oltre che giornalista ed editorialista della rivista ufficiale della Ternana è un politico ternano, non lo dimentichiamo. Ed il suo articolo è un articolo di politica, e non di sport, neanche latamente inteso. Chiatti però è abile ad incanalare la sua invettiva politica in un solco già creato da altri, che lui si trova lì bello è pronto, questo gli va riconosciuto. E stavolta ha un altro merito, e anche questo gli va sicuramente riconosciuto, che è la chiarezza (poi, come detto, il contenuto si può condividere o meno). Quello che colpisce è piuttosto che questa modalità di impostare la questione sia avallata direttamente della Ternana Calcio (visto che detto articolo appare sulla rivista ufficiale, più di così…. ): se questo è il nuovo stile, è chiaro che siamo ormai lontani dai toni comunicativi ampollosi e soavemente dorotei di certe precedenti gestioni societarie. Ben venga. Però, chiarezza per chiarezza, non basta dire “perché prima a loro si, ed a noi adesso no ?” che mi pare il fine ultimo dell’articolo. Se è vero che una società che ha ripianato i bilanci e permesso l’iscrizione della Ternana in serie B (senza problemi né patemi, va ricordato) va certamente ringraziata allora, chiarezza per chiarezza, che vengano finalmente evidenziati programmi societari, assetti proprietari, strategie di mercato, necessità di cessioni eccellenti. Mi pare il minimo, soprattutto nell’ottica di chi pensa (come lo penso io) che una squadra di calcio sia l’espressione di una comunità, e non solo di cordate finanziarie transnazionali il cui unico interesse siano conti e plusvalenze. Infine due questioni. Mi viene in primo luogo da chiedere, a me stesso e a tutti coloro che avranno la pazienza di leggere questo intervento: ma qual’è il valore (ed il limite) della politica in rapporto al fenomeno calcio? Questa non è ovviamente una domanda limitata alla presenza ed all’azione dell’attuale gestione della Ternana Calcio né alla situazione di Terni, sia chiaro: questo problema, se c’é ora e già c’era prima, non si può escludere che ci sarà poi a Terni ma anche da altre parti. E badate, questa non è neanche una domanda retorica o oziosa, ma preoccupata, perché io ho tanto l’impressione che da qui se ne esca con grande fatica, in particolare per quanto riguarda noi ternani. La seconda è: ma con quale faccia ci si permette di inveire contro le curve e le tifoserie politicizzate, facendo delle estenuanti ramanzine tutte impostate su “i valori dello sport” o “fuori la politica dallo sport”, se poi da molte altre “categorie” di soggetti in qualche modo interessate e coinvolte, lo sport, e il calcio in particolare, viene usato né più né meno che come un grimaldello ? Perché questi ultimi sono in qualche modo più dignitosi o "autorevoli" degli altri? Ma per favore...
  6. massive attack

    Lu mantova

    Un paio di settimane fa ho visto su SI Bologna-Mantova, e il Mantova m'è sembrata una squadra abbastanza equlibrata e ordinata, ma non irresistibile come farebbe pensare l'impressionante numero di punti fino a qui fatti. Anzi, a dirla tutta, se c'era una squadra che meritava la vittoria era proprio il Bologna. Fatti i debiti scongiuri e tenuto conto che ogni partita c'ha storia a sé (in particolare quelle nostre in casa), me piace pensà che je potemo fa male. Sempre forza fere.
  7. massive attack

    NOTTE GOL IERI SERA

    Trasmissione fantastica. Comolimenti a Ivano. Oltre alle parole di Zeli e alle immagini del Liberati stracolmo, la cosa che m'ha colpito di più è stata la qualità delle azioni della Ternana. Certo, sarà pure stato un'altro calcio, però.... Inoltre voglio aggiungere una piccola notazione personale. Quella partita col Milan l'ho vista dai distinti A, e m'ha fatto un certo effetto rivedere un'azione che malgrado fossi molto piccolo allora m'è rimasta impressa e non ho mai del tutto dimenticato. E' l'ultima azione della Ternana, in cui c'è un giocatore che si smarca sul vertice sinistro dell'area di rigore del Milan e invece di servire un compagno completamente solo in area (mi pare fosse Marinai) tira sul primo palo, facendosi parare la palla. Ricordo che nello stadio ci fu un boato di disapprovazione e quello che io credo fosse Marinai si iniziò a disperare al centro dell'area. Scusate la digressione, ma per me è stato abbastanza commovente rivedere quelle immagini. Invece chiedo lumi sulle immagini della partita che hanno fatto vedere subito dopo quelle di Ternana-Milan. Palenga in studio diceva che forse si trattava di Ternana-Cagliari, ma a me è invece parso che fosse Ternana-Bologna. Qualcuno può confermare ?
  8. massive attack

    MA CHI VI CREDETE DI ESSERE

    Con il termine "metacomunicazione" si intende ogni ‘comunicazione sulla comunicazione’. Ciò sta ad indicare quando un atto linguistico si riferisce al linguaggio o alla comunicazione, chiama in causa le condizioni della sua stessa esistenza e, dunque, si riferisce anche a sé stesso: è autoreferenziale. Ora, questo articoletto ("il gufo e la civetta") richiamato su Ternana news, ma anche altre pagine sulla suddetta rivista che anche a me ieri, tra una schedatura elettronica ed un'ispezione corporale, è stata data prima di entrare allo stadio, denotano sicuramente un'analisi approfondita e raffinata della situazione comunicativa intorno alla Ternana. Certo, è notevole che in una situazione come quella attuale della Ternana ci sia spazio per iniziative in tal senso. Quello che fa sicuramente meno piacere è l'immagine che si sottintende del ternano in genere e del tifoso ternano in particolare, valutati come superficiali, ingrati, appecoronati ed appecoronabili. A questo punto mi viene però anche da dire che oltre che di metacomunicazione la suddetta rivista ed i suoi referenti forse farebbero bene, ogni tanto, ad occuparsi di meta-calcio (inteso non come "comunicazione sul calcio", ma come l'attuale gioco della Ternana, che somiglia sempre più ad un via di mezzo tra calcio e rugby, con mischie e pallonate in avanti, forse alla ricerca della meta....) e di metà-mercato (inteso come il fatto che il mercato anche quest'anno è stato fatto solo a metà, e che metà della rosa attuale della Ternana è composta da gente non adatta a certi ruoli, struppia o scocciata).
  9. massive attack

    QUALE SCONFITTA BRUCIA DI PIU'?

    Per quanto mi riguarda, le peggiori sconfitte (partite delle fere escluse), quelle che ancora ogni tanto me se rinfacciano sono: Roma - Liverpool, 3-5 ai rigori, finale 1984 Cd.C. (vista pure dal vivo, quindi doppio rosicamento....) Italia - Francia 1-2, Finale campionati europei 2000
  10. massive attack

    AL MIO SEGNALE SCATENATE L'INFERNO

    "Il maratoneta". Sicuramente D. Hoffmann la vittima, il carnefice se non sbaglio L.Olivier.
  11. massive attack

    IL MISTERO DEGLI ORGANI SCOMPARSI

    Praticamente una via di mezzo tra "Alien - la clonazione" e "I ragazzi venuti dal Brasile".... Visti i risultati prodotti dall'originale, non so quale destino augurare ai cloni....
  12. massive attack

    NON FREGA PIU' UN CAZZO A NESSUNO

    Saluto tutti e li ringrazio per le parole di apprezzamento. Aggiungo solo che a questo punto la partita col Torino diventa una tappa purtroppo importante. Dico purtroppo perché noi siamo attualmente abbastanza disastrati sotto vari profili, mentre il Toro (fatto in quattro e quattr’otto, ma fatto bene...) va piuttosto forte, più il blasone, il bacino d’utenza, ecc. ecc....... ecco, non era proprio l’avversario ideale da affrontare ora. Auspico solo che sia per noi la partita della rinascita, ci spero proprio e mi appello a qualunque fattore, che sia l’orgoglio, la legge dei grandi numeri o qualche improbabile congiunzione astrale poco importa. Ci spero anche perché ho ancora davanti agli occhi e soprattutto sullo stomaco quella partita del 2001, che credo non dimenticherò mai.... e mi piacerebbe tanto fare al Torino un paio di pallini e rimandarli a casa.... magari anche rubacchiando un po’.
  13. massive attack

    NON FREGA PIU' UN CAZZO A NESSUNO

    La verità è che quest’anno di B, già iniziato così male di suo, va inserito a pieno titolo in un ciclo di otto consecutivi campionati di serie B che mi pare abbiano avuto come unico effetto quello di sderenare tifosi, sportivi e simpatizzanti vari delle fere, cosa mai avvenuta nei campionati di C1 e C2 più recenti. Basta fare una breve quanto arcinota sintesi: allenatori a grappoli, promozioni mancate per arbitraggi scandalosi (il primo anno con la Bionda: Ternana-Torino e Ternana-Piacenza), poi retrocessioni e ripescaggi, e promozioni mancate non si sa perché (il primo anno di Beretta), e promozioni mancate si sa bene perché (il secondo anno di Beretta), e il presidente sagace che finalmente imbrocca il piano triennale giusto ma incenerisce per sbaglio i propri liquidi mentre tentava de incenerì tutti i (rifiuti) solidi del mondo, per essere sostituto in corsa da un norcino camuffato da finanziere d’assalto a sua volta sostituito da chi ben sappiamo che però non si sa quale finalità abbia..... operazioni simpatia a parte.... be’, penso che tutto ciò avrebbe fatto stramazzà anche Terminator... Il bello è che nonostante questo scenario tragicomico, con la gente che (più che comprensibilmente) ogni tanto non je la fa più, sbotta e pensa tutto il peggio su dirigenza (furba o impreparata?), allenatori (psicolabili o costretti a lavorare in modo assurdo?) e giocatori (solo cappellari o anche mercenari?), nonostante una certa stanchezza frammista ad un vago senso di giramento di coglioni che ogni tanto affiora nei più, nonostante tutto, l’attaccamento per questa squadra secondo me non viene mai meno; anzi, penso che basterebbe solo qualche timido segnale di svolta o di ripresa (non solo tecnica, ma anche gestionale e societaria) per riportare la passione in alto. A meno che anche l’attuazione di questo programma minimale non sia un chiedere troppo....
  14. massive attack

    Questo è il calcio di Carraro

    In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, il presidente della Figc, Franco Carraro, ha annunciato che dalla prossima stagione verrà adottato un nuovo sistema per i ripescaggi. Che non saranno più automatici ma privilegeranno i club con bacino d'utenza e storia calcistica maggiori. ''Abolirli del tutto è eccessivo - ha detto Carraro - perchè avere i campionati con squadre dispari è una jattura. L'obiettivo è di renderli discrezionali e non automatici''. (N.A) (15/09/2005) (Spr) A quanto pare Carraro ha già in mente la prossima serie A..... Le società facenti capo a realtà medio-piccole, magari finanziariamente virtuose, se possono tranquillamente mette i conti e la gestione corretta dove meglio credono...
  15. massive attack

    Omaggio a Ciccotelli....

    In questa squadra, che non era niente male, se non sbaglio c'erano anche Aristei, che era un centrocampista di buona qualità, e soprattutto Bruno Zanolla, forse il centravanti delle fere più noto dell'epoca. Comunque Pagliari pure non era male. Io ricordo un Ternana-Palermo 2-1, giocata (mi pare) l'ultimo dell'anno, con gol di Chimenti per il Palermo all'inizio del secondo tempo sotto la est (che si portò la palla avanti col suo famoso giochino di tacco, quelli del periodo se lo ricorderanno), e doppietta di Pagliari, di cui il secondo gol al 90°. Sileno Passalacqua invece era spettacolare. Sulla fascia ne faceva ammattire parecchi di difensori. E cazzo se è vero che buttammo via la serie A nelle ultime giornate....
  16. massive attack

    E' SERIE C1 PER IL GENOA!!!!

    Preziosi s'è appena dimesso. Per preparare meglio la sua prossima strategia processuale.... o forse per troppa ansia ? Genova, 11:59 CALCIO, GENOA: PREZIOSI SI E' DIMESSO Il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha presentato questa mattina le sue dimissioni. Ne dà comunicazione una nota della società rossoblu. (N.A) (27/07/2005)
  17. massive attack

    TUTTE BOCCIATE DAL CONI!!!

    Viste le motivazioni della camera di conciliazione del Coni, me sa che possono sostenè tutte le tesi che vojono..... anche che è una squadra da coppa intercontinentale e che col lodo può tranquillamente ripartì dalla Champions league... Riporto in dettaglio da Kataweb/sport : PERUGIA: è la società la cui posizione appare più compromessa in quanto, come si legge nelle motivazioni, "non ha provveduto al pagamento dei debiti nei confronti di tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al comparto sportivo, presentando soltanto presunte liberatorie, comunque incomplete e tardive e con concessioni meramente dilatorie; non ha provveduto al pagamento dei debiti nei confronti della Figc, delle leghe e delle società affiliate; non ha provveduto al pagamento dei debiti nei confronti dell'erario, nè ha conseguito un accordo di rateizzazione o di transazione, nè ha provato la pendenza in sede giurisdizionale di una lite non temeraria ovvero strumentale avverso il debito, essendo i ricorsi invocati dall'istante rivolti unicamente a censurare il diniego di provvedimenti agevolativi; non ha provveduto al pagamento dei debiti previdenziali". (26 lug 2005)
  18. massive attack

    I NUOVI GIOCHI

    Ma anche i vecchi Giochi Preziosi non sono male, vedere per credere.... Non so, trovo in questo giochino un non so che di profetico.... Il_gioco_del_furto_condonato__.htm
  19. massive attack

    Il pallone che scoppia!

    L'aspetto più importante e più delicato, in prospettiva futura, mi pare proprio quello della divisione in due distinte Leghe. Nessuno, a livello di media, ne ha ancora parlato in modo approfondito, è già questo è un segno. Inoltre, non è ancora del tutto chiaro quali conseguenze concrete potrà portare. Il discorso del cambiamento delle regole della "mutualità" mi pare un pretesto costruito ad arte dai grandi club per poter finalmente fare 'sta cosa. Con la quale avranno, finalmente, compiutamente realizzato il famigerato "modello inglese". N.B.: proprio in riferimento all'Inghilterra, nell'agosto del 2004 nella "Deloitte Annual Review of Football Finance (August 2004) - Highlights" letteralmente si dice che "il dislivello tra la Premiership e la Division One è di nuovo aumentato nel 2002/03, con una media di introiti da parte dei club di Premiership sei volte superiore a quella di quelli di Division One" (non so se ho fatto cappelle di traduzione, quindi letteralmente riporto: "The gap between the Premiership and Division One grew again in 2002/03, with the average Premiership club having revenue almost six times greater than its Division One counterpart"). Anche se nel sondaggio ho votato B, con questa prospettiva futura anche in Italia, più che il pallone che scoppia penso che avremo due palloni diversi tra loro, quello ricco ed ipercommerciale dei club di "superlega" e quello di tutti gli altri, a partire dalla serie B.
  20. massive attack

    articolo interessante

    Ciao "quelli delle torri", e grazie per l'onore che mi hai tributato....spero che non se trasformi in una raffica de paraculate dopo che hai letto il libro . Comunque, anche se fosse, fa parte del gioco. A dire il vero, la mia ricerca non nasce da episodi recenti, ma addirittura da quello che successe nel dopo partita del derby di coppa dell'ottobre '99. Allora, da perfetto esterno qual'ero, rimasi molto sorpreso dalla grande distanza tra commenti mediatici e istituzionali circa quegli avvenimenti e i resoconti fatti invece da chi certi fatti li aveva vissuti (sarebbe meglio forse dire subiti). Ma da allora mi pare che l'andazzo non sia granché cambiato. Dico comunque a te, ed anche a molti altri di cui ho letto i commenti, che la mia ricerca non è e non può essere un libro di "passione" (anche perché sarebbe falsa, visto che non sono un ultras), ma è soprattutto un tentativo di capire. E anche di dire a chi sta fuori dell'ambiente ultras che molti giudizi sono in realtà pregiudizi, magari veicolati da tam tam mediatici non del tutto disinteressati.
  21. massive attack

    articolo interessante

    Ciao Kogo, penso che esista un bel po' di materiale sull'argomento... Purtroppo non ho letto "fanatics" e quindi non posso darti un'opinione. Però visto che me lo segnali come di sicuro interesse, cercherò di leggerlo quanto prima.
  22. massive attack

    articolo interessante

    Innanzitutto un saluto a tutti, visto che questo è il mio primo messaggio sul forum. Sono l'autore della pubblicazione su freak e working class, e vorrei fare alcune precisazioni. Per prima cosa voglio dire a "quelli delle torri" che non sono io il tizio che gli ha fatto alcune domande prima della partita con la Triestina di quest'anno, si confonde con altri. E per quanto riguarda le pressioni mediatiche..... mi viene da ridere. Penso proprio che non mi conosci. L'articolo, per forza di cose, cerca di fare una sintesi molto essenziale di alcuni aspetti del libro, ma non li prende certo in considerazione tutti. Se comunque vuoi sapere cosa ne penso dei problemi del calcio moderno, è presto detto. Il calcio moderno è solo un triste, noioso, scontato affare, ed il solo sentir parlare del tifoso come cliente o inseguire nel calcio quella che in gergo commerciale si chiama con orribile espressione "customer satisfaction" mi pare allucinante ed anche un po' vomitevole. Ma se tu avessi letto il libro, avresti notato che la mia teoria, da me ripetuta fino alla noia nel testo, è proprio che da quando la borghesia e le classi medio-alte in genere hanno capito che dietro il calcio (come sport, come fenomeno di massa, ecc.) c'era la "ciccia", hanno fatto a corse per accaparrarsene il controllo e gli introiti, non solo in termini economici ma anche politici . Tutto ciò inevitabilmente a scapito di quella che era ed è la cultura popolare da sempre presente negli spettatori del calcio. Che non è certamente solo violenza. Tanto che la cosa che a me sta francamente più sulle palle è l'attuale equiparazione gratuita ( spesso smentita anche dai fatti, per chi ci fa caso) tifoso proletario/sottoproletario=tifoso violento. E' su questa linea che vanno lette anche le recenti iniziative di "legge e ordine". E' su questa linea che va letta anche la rincorsa ossessiva e spesso insensata al modello inglese, che è frutto di una serie di cambiamenti non rapportabili alla realtà italiana, e che comunque: 1. non è affatto vero che abbia eliminato la violenza intorno al calcio, basta vedere con attenzione le statistiche ufficiali della polizia inglese (il numero di arresti rispetto a serie A e B italiana nei campionati 2002/03 e 2003/04, per le prime due categorie inglesi, cioè premier e first division, è di 10 a 1). E' vero che lì c'è maggior severità su certi comportamenti ritenuti comunque illeciti, ma ci sono comunque degli aumenti statistici anche su quelli definiti come disordini violenti. Quindi.... 2. per andare allo stadio ci vuole un mutuo. Guardare per credere le statistiche nell'allegato tratte da una vecchia newsletter FIGC del 2001. Per quanto riguarda il lavoro coi ragazzi della curva, io non l'ho certo fatto avendo la presunzione di essere tifoso né tanto meno ultras, quindi magari alcuni aspetti possono essermi sfuggiti o posso averli male interpretati. Però, al contrario di molte analisi spesso avventate e francamente ridicole che ho sentito (anche in convegni organizzati a Terni) e letto in questi anni, nella mia non penso di aver messo verità assolute. Ho cercato di intepretare alcune cose, tenendo anche conto dei lavori di altri ricercatori, sicuramente più bravi di me (uno su tutti: Roversi), e delle esperienze del progetto ultrà, che io ritengo essenziale. Circa il discorso simpatici/antipatici/stimati, quello riportato, che nel libro è spiegato con più completezza, è frutto delle opinioni dei ragazzi della curva da me intervistati. In alcuni casi alcuni di essi mi facevano notare che c'era un rispetto in "astratto" per gruppi nemici, rivali e odiati ma considerati comunque tosti. Nel 2000/01, quando ho fatto le interviste, qualcuno mi parlava in questi termini anche dei salernitani, ma anche dei livornesi, con cui prima del primo raduno antirazzista del luglio 2001 ci si era scornati spesso e volentieri, malgrado una storia ed una provenienza certo ben diversa da quella dei salernitani. Vi ringrazio dell'attenzione e saluto con affetto Vecchio. Anch'io mi ricordo, e ricordo pure che con 5000 in curva al curi per due anni di seguito non successe un cazzo né a Perugia, né a Terni né a Ponte S. Giovanni. Altri tempi. I_prezzi_dei_biglietti_negli_stadi_europei.htm
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