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mafalda

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Messaggi pubblicati da mafalda


  1. Gent.Socio

     

    comunichiamo che nel pomeriggio di oggi il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha firmato il provvedimento di sospensione dell’ordinanza che limita la circolazione dei veicoli più inquinanti il lunedì e il martedì di ogni settimana. La sospensione è limitata alle giornate del 22 e del 23 dicembre.

    L’ordinanza rientrerà in funzione il 29 e 30 dicembre.

     

    Confcommercio Prov.Terni

    Via G.di Vitalone 20

    05100 Terni-TR

    Tel 0744/275467 Fax0744/273427 terni@confcommercio.it


  2. UFFICIO STAMPA

    CONFCOMMERCIO

    PROVINCIA DI TERNI

     

    Comunicato n 28 – 15 dicembre 2014

    Confcommercio chiede al Sindaco la revoca dell'ordinanza di blocco del traffico

     

    Confcommercio della Provincia di Terni esprime disappunto per l’ordinanza di blocco della circolazione emanata in coincidenza delle festività natalizie nel comune di Terni e richiede al Sindaco Di Girolamo, ricorrendone i presupposti di legge, di revocarla quanto prima.

     

    Confcommercio richiede inoltre che l’amministrazione Comunale informi le imprese e i cittadini di quali interventi di lungo periodo si stanno facendo o si intendono fare, proprio per affrontare concretamente il problema dell’inquinamento dell’aria ed evitare il moltiplicarsi per il futuro delle ordinanze di blocco del traffico.

     

    Il disappunto è doppio perché questo intervento coincide anche con il rifiuto dell’Amministrazione Comunale di Terni alla nostra proposta di anticipare a queste festività natalizie una mini-sperimentazione di rimodulazione della ZTL che consentisse una parziale riapertura della stessa al fine di creare e sostenere nella popolazione abitudini di promozione dello shopping nella fascia serale dalle 16.00 alle 21.00.

     

    Il fatto che le ordinanze di blocco del traffico siano atti dovuti al verificarsi del superamento dei limiti di legge della presenza delle polveri nell’aria, non può essere usato come deresponsabilizzazione e nemmeno può tacitare la legittima preoccupazione delle imprese.

     

    Il problema dell'inquinamento dell'aria delle aree urbane non è di facile soluzione. Occorrono investimenti e un approccio concreto e sistemico per ottenere risultati. E’ proprio per questo che affrontare un tema così complesso con le sole ordinanze di blocco del traffico non è una risposta accettabile.

     

    I necessari interventi di lungo periodo presuppongono investimenti dedicati e interventi mirati al “cambio di passo” nello sviluppo delle auto elettriche e del teleriscaldamento, oltre a soddisfacenti controlli sull’inquinamento di origine industriale. Non possiamo non rilevare che esistono città come Pechino, Los Angeles e Praga dove in questo momento sono in funzione impianti di abbattimento delle polveri atmosferiche, così come esistono altre città molto più vicine a noi, come Roma, Milano e L’Aquila che li stanno sperimentando. E a Terni? Quanto viene fatto in questa direzione, poco o tanto che sia, non è evidentemente sufficiente, perché le ordinanze di blocco del traffico si moltiplicano invece di diventare sempre meno frequenti.

     

    Le ordinanze restrittive sono risposte di emergenza, di facile applicazione, che possono essere utili per difendere una immagine “ambientale” di una amministrazione, ma dovrebbero essere rimedi estremi, perché la loro efficacia non appare particolarmente elevata mentre molto alti sono i disagi per i cittadini e le imprese.

     

    I commercianti respirano la stessa aria degli altri e non sono insensibili alle ragioni ambientali, ma non ci stanno a essere la categoria ultima che paga con una ulteriore difficoltà a fare impresa un problema che è generale e che andrebbe affrontato in altro modo. Quando poi le ordinanze di blocco del traffico, come quella attuale, coincidono con il periodo natalizio e con una crisi senza precedenti, l'insoddisfazione e la rabbia prendono il sopravvento. A nessuno giova alimentare "guerre tra poveri" ma non può sfuggire che l’accettazione dei gravosi disagi e delle diseconomie che le ordinanze determinano dipende dal livello di condivisione di un serio programma di interventi sistemici di lungo periodo e dal livello di fiducia sulla capacità e la determinazione delle amministrazioni di portarlo a successo.

     

    Altrimenti è difficile sfuggire all’impressione che le ordinanze di blocco siano più funzionali a giustificare di fronte all’opinione pubblica l'insufficienza complessiva degli interventi, piuttosto che a intervenire concretamente. Sarebbe logico invece aspettarsi che il protrarsi pluriennale di questa situazione, avesse ormai sviluppato negli uffici preposti anche quella competenza e abilità tali da prevenire le situazioni di rischio inquinamento nel periodo natalizio, proprio per evitare di trovarsi nella necessità di emanare ordinanze restrittive.

     

     

    UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO E DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI TERNI

    VIA GIANDIMARTALO DI VITALONE 20 – 05100 TERNI

    TEL. 0744/275467 075– FAX. 0744/273427 –

    Sito internet E-MAIL: redazione@confcommercioterni.

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  3.  

    quoto

    al palaevangelisti mai più da quasi 20 anni a sta parte

    meglio il palalottomatica

    L'acustica del palalottomatica fa cagarissimo, al secondo anello se stai a sentì i Prodigy magari te pare de sentì Gigi D'Alessio.

    Detto ciò io me chiedo: ma perchè una racchia che fa canzoni veramente sciocche come Lady Gaga c'ha tutta sta fama planetaria? Io proprio non me lo spiego


  4. C'è poco da capire, è che leggendo vari commenti vedo che c'è ancora il mito del cartellino da timbrà, della domenica che se deve fa festa, che i datori di lavoro sono schiavisti, tutto qua.

    Lavoro da quando avevo 21 anni sempre in realtà familiari dove il lavoro te lo porti anche a durmì e te ce svegli la mattina, il mio titolare è stato mio zio che era più nazifascista di chiunque, non me so fatta mai più di un paio di settimane di ferie l'anno.

    Ora lavoro con mio marito, ce famo un culo come un canestro per riuscire ad andare avanti senza contare sabato, domenica, feste e compagnia cantando quindi me rode un po' quando sento/leggo che ci si lamenta perchè tocca lavorare la domenica.


  5. gli unici che ci rimettono e di brutto sono quelli dell'indotto: la Coop, come il Conad d'altronde, ha i suoi fornitori fissi, e non c'è modo di entrare. Posti persi.

    La mia azienda personalmente forse ci guadagnerà invece, visto che Superconti ci aveva snobbato alla grande e invece Coop ci ha reso partner attivi nel lavoro di fornitura di prodotti!

    Molto spesso nulla è come sembra


  6. Ti faccio una lista di lavori essenziali che stanno aperti la domenica mattina:

     

    Autogrill

    Vivai

    Bar

    Concessionarie

     

     

    Allora famme capi perchè invece i parrucchieri il lunedi devono sta chiusi? che motivo cè sta?

     

    Io credo che ogni attività debba avere la liberta di scegliersi il proprio modus operandi a livello di orari e giorni di lavoro.

    Famola finità co sta cosa che i lavoratori sono sfruttati, lo sfruttamento del lavoro è altro e nasce in ben altre situazioni.

    Un superconti che ti assume e ti fa lavorare la domenica non è un attività che ti sfrutta, è un'attività che ha deciso di investire cosi il suo lavoro, ti paga per le ore che fai e ti da uno stipendio, un luogo di lavoro sicuro, le giuste tutele. Non facciamo di tutta l'erba un fascio. Poi se vogliamo dire che la famiglia Conti organizza nottate di sodomia per i proprio dipendenti allora possiamo pure dire che loro sono da incarcerare ma non facciamo di un semplice elemento una traccia generalizzata per tutta la realtà lavorativa cittadina italiana e mondiale.

     

    Qui tutti imprenditori buoni, assumereste al doppio dello stipendio che assumono gli altri, saresti meno intransigenti di altri, offrireste orari di lavoro comodi per i vostri dipendenti.

    Sarei estremamente curioso di vedere quanto mettete da parte a fine mese con la vostra attività.

     

    Scusate ma questo non è il mondo del lavoro. E l'imprenditore non è uno schiavista. La visione mi pare ormai un pò troppo antiquata e di parte.

    D'accordissimo su tutto


  7. Non mi pare che questa operazione sia un altro pezzo di Terni che se ne va; la famiglia Conti camperà bene per 3 generazioni (visto che vende non per fallimento imminente ma a quanto pare per beghe familiari), la coop Centroitalia è comunque una realtà locale e, per ciò che mi riguarda, finalmente i negozi di superconti saranno più puliti e con prodotti di qualità meno scadente di quello che vedo adesso negli scaffali.

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