Premier League - Muamba è salvo grazie a Mourinho
gio, 22 mar 10:02:00 2012
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Fu lo Special One a chiedere un'ambulanza per i giocatori in ogni stadio e un'equipe medica per ogni partita: prima del tremendo impatto tra Petr Cech e Steven Hunt nessuno ne aveva sentito il bisogno
Detta così sembra una gran sparata e basta. In realtà è tutto vero. Man mano che i giorni passano, si scoprono sempre retroscena nuovi sulla commovente vicenda di Fabrice Muamba, il giocatore del Bolton che sabato è stato sul punto di morire durante la sfida di White Hart Lane contro il Tottenham.
Un arresto cardiaco che lo ha fatto crollare a terra nel terrore generale, ma soprattutto una miracolosa guarigione che, a quasi una settimana da quel pomeriggio terribile, ci regala notizie splendide e piene di conforto. Tra tanti retroscena, però, uno non può essere trascurato.
Sull'assistenza medica per i giocatori della Premier League si è già espresso Roberto Mancini nei giorni scorsi, dicendo che i calciatori che militano in quel campionato hanno assolutamente bisogno di controlli più frequenti, lasciando intendere che all'estero la situazione sia profondamente diversa.
Altrettanto, però, era stato fatto da José Mourinho. Che nell'autunno del 2006 pretese l'implementazione dei sistemi di soccorso all'interno dello stadio. Lo Special One era rimasto scottato dalla vicenda di Petr Cech, il portiere del Chelsea che rischiò la vita dopo l'impatto con Steven Hunt del Reading.
Il numero uno ceco si salvò miracolosamente, ma in quel momento fu svelata in modo inequivocabile la scarsa efficacia dei soccorsi a bordocampo. Mourinho lo fece presente in tutte le sedi possibile, sino ad ottenere la presenza di un'ambulanza ad uso esclusivo dei calciatori e un'equipe medica per ogni partita di Premier League.
Una decisione provvidenziale, grazie alla quale Muamba può dire di essere ancora vivo e noi possiamo raccontare il lieto fine di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tutto il mondo del calcio.
