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Carlito

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Messaggi pubblicati da Carlito


  1. Hai capito.... :D

     

    Anche io canto... canticchio in qualche locale ogni tanto. Non lo definisco neppure un vero e proprio hobby, e non penso di essere chissà quanto brava, ma diciamo che è più uno sfizio che mi tolgo, perchè mi piace farlo, e in più ce guadagno qualcosa. Come genere preferisco il pop, e cantare in inglese, più che in italiano. Ma solitamente canto quello che mi piace e mi riesce bene.

     

    Quindi canti in pubblico?

     

    Per anni il pubblico sono state le mura domestiche, ultimamente mi sono messo in testa di provare a vedere se si riesce a fare anche altro, ho un gruppo con cui provo in prospettiva di serate live, ancora stiamo arricchendo il repertorio ma se ci esce qualche serata non ci tiriamo indietro ;)


  2. Ah, ne ho pochi! Quelli più duraturi e costanti sicuramente sono il canto e il tennis; in ambito musicale pure la chitarra elettrica, anche se in modo incostante, poi il trading con l'analisi tecnica (Cacafocu capirà :D), giochi da tavolo, enigmistica, lettura, in futuro chissà quali altri.


  3. Ve dico solo che 3 giorni fa ho perso una scommessa con l'utente magnus rosen perchè ero convinto che era già schiattato. Gli ho pure dovuto pagà un aperitivo.

     

    Ti sei confuso perchè nei primi anni '90 (1993?) uscì la notizia della sua morte durante un allenamento in palestra. A quei tempi le notizie, specie quelle da oltreoceano, non erano così facilmente verificabili e per giorni anche io rimasi in lutto; mi ricordo ancora la gioia quando lo vidi riapparire in carne ed ossa durante un incontro in cui c'era Kevin The Undertaker, dalla cui bara Warrior fece un'uscita ad effetto che mandò tutti in visibilio.....i miti dell'adolescenza di noi trentacinquenni.... :rolleyes:


  4. If you want to turn left, make sure you are in the left lane. If you want to turn right, use the right lane. If you want to go straight, you may use either the left or right lane.

     

    Perfetto, questo è quello che logica e codice canadese vogliono che sia, mi chiedo se si riescano a trovare tre proposizioni altrettanto chiare anche nel codice stradale italiano, perchè da quello che sento c'è una confusione enorme, tanto che anche io ho modificato le mie convinzioni iniziali (che erano quelle che ho riportato dal tuo link) sulla scia dei tanti input contrari.


  5. sono foto prese dal manuale canadese se tu guardi la terza foto prima di immetterti nella rotonda ci sono dei segnali a terra e i classici sui pali, spesso trovi anche i nomi delle vie o indicazioni su come prendere la rotonda...yrunyset.jpg

    Perchè i canadesi so' gente seria, e infatti la segnaletica orizzontale dice che dalla corsia esterna puoi andare dritto o a destra, mai a sinistra, mentre invece da noi pare che se stai su quella esterna puoi uscire dove vuoi, oltre ad avere la precedenza (giusto) rispetto a chi dalla corsia interna volesse, ad esempio, andare dritto.

     

    Sono sicuro che alla rotonda dell'obelisco, ad esempio, la segnaletica orizzontale indicava nel modo sopra esposto (dico indicava perchè non ricordo se ci sono ancora, se le hanno cancellate o se sono state cancellate dal tempo), quello che mi chiedo è se questo (esterna ---> solo destra e dritto; interna ---> solo dritto e a sinistra) è un principio valido per tutte le rotatorie o se vale solo in caso di segnaletica che lo specifichi.


  6. a6ybena4.jpg6ete6age.jpgvajanaty.jpgy9u4a5aq.jpg8ahyquda.jpgadyza9u6.jpg

     

    In tutti questi esempi, chi percorre la corsia esterna esce alla prima o alla seconda uscita, lasciando sottintendere che per chi percorre tale corsia proseguire oltre i 180° o continuare a girare ad libitum come in un carosello del XIX secolo non sarebbe corretto. Questo era quello che pensavo anche io fino a un po' di tempo fa, quando mi feci convincere dalla tesi opposta, ovvero quella secondo la quale comunque chi sta sulla corsia esterna magna sulla capoccia a tutti, può uscire quando e dove più gli aggrada facendosi dare la precedenza anche da un ipotetico caravanserraglio papale e può pure issarsi sul sedile con la capoccia fuori dal tettuccio e pisciare attraverso il finestrino aperto sull'aiuola sita al centro della rotonda medesima cantando "I'm pissing in the rain/just pissing in the rain".

     

    Ma è possibile che non ci sia uno straccio di documento ufficiale che regoli 'sta questione?!? E' davvero Rambo (o Chuck Norris) l'unico ente istituzionale in grado di dirimere eventuali controversie?!? :bash:


  7. Mi dispiace, ma non condivido affatto. Non lo condivido in quanto sfociato in un triplice omicidio di 3 ragazzine innocenti.

    Se poi vogliamo giustificare questi fatti con il discorso della malattia, della depressione, che si faccia pure. Sarebbe stato molto meglio che la sua depressione fosse sfociata in un suicidio piuttosto che uccidere ferocemente le figlie che di colpe non ne avevano assolutamente.

    Vogliamo dire che il marito (ex) è stato un pezzo di merda? Diciamolo pure visto che ha accannato la moglie e 3 figlie, ma anche questo, per quanto abbietto che sia, non giustifica l'omicidio.

     

    Figurati se qualcuno potrebbe giustificare un omicidio del genere, io cercavo di ragionare su quello che c'è a monte, non su un'eventuale punizione. Certo che sarebbe stato meglio un suicidio piuttosto che un triplice omicidio, ma tu pensi che le azioni di una persona che arriva a compiere un gesto del genere possano essere valutate con gli stessi canoni che utilizzeremmo per una persona lucida? Questa donna era gravemente malata nella psiche, e senza dubbio la sua condizione di donna abbandonata dal marito e con tre figli a carico avrà pesato tantissimo sull'instaurarsi della malattia, quindi se arriviamo ad augurarci pene esemplari per questa donna dovremmo fare altrettanto, "per complicità", nei confronti del marito, non credi? Ripeto, le punizioni a fini di deterrente in questi casi hanno efficacia zero, non ci troviamo di fronte ad assassini lucidi, l'unica cosa che si può fare è prevenire; dopo, quando ormai la tragedia si è consumata, si può solo piangere sulle vittime innocenti di una persona malata che non ha trovato alcun sostegno.

    • Voto Positivo 1

  8. A questa immane stronza, io, taglierei braccia e gambe, poi la sottoporrei a torture giornaliere, ma stando bene attento a tenerla sempre in vita... Una vita lunga... Una vita di sofferenze... La morte la libererebbe e basta, io no, vorrei vederla soffrire le pene dell'inferno senza ritorno!

     

    Nessuna pietà per queste bestie...

     

    Vabbè, è facile di primo acchito lasciarsi andare a commenti così, però quello che davvero scatena ogni volta tragedie come questa viene sempre sottaciuto.

    Il comune denominatore di tutte queste agghiaccianti storie è sempre uno e si chiama Depressione, una malattia tanto diffusa quanto banalizzata, minimizzata o misconosciuta; io non so (perchè non ho volutamente approfondito la lettura della cronaca) se questa donna fosse in cura o meno da uno psichiatra (immagino di no), né se avesse vicino persone che avevano capito davvero il suo malessere (probabilmente, anche qui, no). Questa donna, la sua mente, diciamo pure la sua anima, è crollata sotto un peso insostenibile che l'ha spinta a desiderare la propria morte e quella delle persone a lei più care come unica soluzione a quella tortura che per lei era diventato vivere. E allora è inutile augurarsi per una persona così torture, ergastoli, ecc., perché sarebbe come infierire su un cadavere; piuttosto bisognerebbe pretendere più consapevolezza tra i medici tutti e anche tra la gente comune riguardo a una malattia che ha le sue cause e i suoi sintomi come tutte le altre e che se trattata in tempo può evitare di sfociare in tragedia; bisognerebbe insegnare a chi si trova vicino a queste persone il modo di comportarsi e come riconoscere, appunto, i primi segni di una patologia depressiva. Purtroppo invece c'è ancora tanta ignoranza in merito, ignoranza che cozza contro il fatto che nelle nostre società industrializzate e del "benessere" questo tipo di patologia è più che mai diffusa.

    • Voto Positivo 2
    • Voto Negativo 1

  9. Addio grandissimo Francesco, con te se ne va una delle voci più belle della nostra epoca.

     

    Le tue note continueranno a risuonare nel mondo anche ora che te ne sei andato, perchè la musica, quella che non ha età e che resiste al Tempo, quella che sa toccare delle corde altrimenti inaccessibili del nostro essere uomini, sopravvive nei cuori di tutti noi che continueremo a suonarla e a cantarla, ancora e ancora, facendoci ogni volta tremare dall'emozione.

     

    Ti immagino ora che sorridi, beato nella tua città sottile, fatta di sogni e nuvole, appesa in giù alle sue corde d'aria....grazie di tutto.


  10. la femminile non la ricordo però ricordo una versione successiva che potevi scegliere anche altre squadre e tutti i giocatori disegnati erano presi dalla nostra nazionale che vinceva tutto all'epoca (zorzi, lucchetta eccetera), qualunque nazionale tu prendevi:

     

    È vero, ho giocato maggiormente con questa versione "evoluta"; il funzionamento per sommi capi era più o meno lo stesso di quella vecchia, se non erro

  11. io alla royal ero un campioncino a sta roba qua. e anche io ritardavo de parecchio il ritorno a casa dall'orazio nucola pe fa un paio de partitelle.....

     

    Un altro figo tipo questo era Tumblepop, con gli omini con gli aspirapolvere, mi ci ero specializzato.

     

    Altre "rote" senz'altro Street Fighter I e II, poi mi piaceva quello del volley con la battuta a "foglia morta elettrificata" (chi ci ha giocato ha capito cosa intendo :D), il Wrestling nella versione in cui potevi scegliere tra Big Boss Man, Ultimate Warrior, Hulk Hogan, Mr. Perfect, ecc., Golden Axe, Bubble Bobble, senz'altro....quanti ce n'erano!

     

    Poi nessuno l'ha citati ma penso che tutti noi maschietti abbiamo almeno una volta giocato a quelli "zozzi", tipo quello che dovevi imprigionare dei prismi (?) costruendo rettangoli sull'area di gioco...la ricompensa era una modella ignuda e per lo più asiatica in topless, con tette solitamente al di sotto dei canoni occidentali :(


  12.  

    Magari la risposta alla domanda, nelle intenzioni retorica, è un bel si, ma l'importante è gettare il seme del sospetto, vero?

     

    In ogni caso, questa vicenda è servita da apripista ad una riflessione generale su buone intenzioni e cruda realtà, in un ambito come quello della ricerca scientifica finalizzata alla sopravvivenza umana che per funzionare necessità (ad oggi) di "sacrifici", letteralmente, di altri esseri viventi.

    Legittime tutte le posizioni culturali sull'argomento, per carità, ma chi ritiene che il progresso scientifico finalizzato al benessere (e quindi alla perpetuazione) della specie umana non valga la vita delle cavie animali sacrificate dovrebbe, per coerenza, o condurre uno stile di vita molto particolare, di cui comunque non vedo che rari esempi nel mondo che mi circonda, o esporre le sue rimostranze in maniera magari più sommessa, collaborativa e costruttiva, se non altro per rispetto nei confronti di quella scienza che ha permesso a tutti noi, critici compresi, di avere un orizzonte di vita che i nostri avi neanche si sognavano.

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