paolo65

Tutto questo avendo bruciato circa 60 mil di Euro. Non è un risultato da poco.

Onestamente non conosco il motivo della sua riservatezza. Posso solo ricordare che già un paio di anni fa, quando la sua presenza in tribuna a Terni era piuttosto frequente, provai a far combinare l'incontro con un amico giornalista per una breve intervista che lui garbatamente rifiutò, facendo capire che non amava la visibilità. Come detto da qualcuno non mi sembra che circolino sul web molte notizie sul suo conto e questo malgrado ricopra molti ruoli apicali nelle varie attività della famiglia e abbia rapporti personali di primo livello nel mondo del calcio. Forse è semplicemente schivo per carattere.

Se conosco un po' la psicologia umana, la faccia "birba" del nuovo presidente alle interviste, mi fa pensare che molte scelte siano già state compiute o perlomeno in fase molto avanzata.

Non ho letto tutti i post, ma la frase riportata in virgolettato sul DS da TerniON «Cozzella ha ancora un anno di contratto, vedremo se i nostri e i suoi programmi collimano, poi decideremo. I contratti si rispettano», mi sembra che tutto voglia dire, tranne che sarà riconfermato. Se a questo si aggiungono le considerazioni sul settore giovanile che deve ritornare ad investire sul territorio e invece concentrato dal Cozzy sulla regione Campania, mi sembra che tanto sereno l'amato DS non possa stare.

Qual'e' la novità? Ogni sessione di calciomercato e' irrintracciabile. Forse lavora con i pizzini.

Giocatore da Pitti Uomo. Non lo rimpiangerò comunque neanche se vincesse il pallore d'oro. Adesso attendo con ansia l'addio di Vitale.

Cazzo, sor Edoardo ha dato la delega ad un figlio. Incredibile dopo l'era del figlio di mio padre.

Cozzella se sta a guarda' intorno. Stavolta però per altri motivi.

Un milione per tutto il resto, mi sembra davvero poco. Mi sembra che a stipendio oltre la prima squadra ci siano quasi 15 persone, oltre a vari collaboratori. Solo questo con stipendi minimi costa 6/700.000 Euro. Se aggiungiamo trasferte con vitti e alloggi in molti casi di tutte le squadre e il soggiorno dei giovani della prima squadra, molti dei quali stranieri, i costi diretti e indiretti delle partite in casa (solo di steward mi pare di ricordare che si viaggia sopra i 10.000 Euro a partita), credo che il costo vada almeno raddoppiato. Anche il Carpi ad esempio aveva un costo prima squadra di 3 milioni. In generale credo che almeno 5 milioni per un progetto base siano necessari.

Comincia a bruciatte la terra sotto i piedi Cozzè? E certo che annavate d'accordo, mo mesà che è finito lu giochetto

Ma i terreni sono proprieta' della ternanacalcio spa o di altra società riconducibile a Longarini? Perche' c'è una discreta differenza.

Comunque ve posso dì un aneddoto su Masticone che un po' lo riabilita? In questo caso trattasi di notizia certa. Alla chiusura del nefasto campionato con Signori Ds e le spese folli tra le quali l'obeso Riganò ingaggiato per 6 mesi alla modica cifra di 300.000 Euro nette, Longarini che aveva speso un botto per salvasse a malapena s'era rotto i coglioni e non voleva iscrive la Ternana al campionato successivo. Pare che l'intervento del Masticons lo fece ritornare sui suoi passi convincendolo a partecipare al campionato.

http://www.gruppoespresso.it/uploads/tx_cir/Lista_CDA_SIA.pdf se avete voglia di scorrere c'è il suo curriculum completo. Dice tra l'altro di aver seguito la negoziazione nella vendita di diverse società calcistiche di serie A.

Mogol che dice?

Un benvenuto al neo Presidente Masoni, Masoni, fuori dai cojoni!!!

Avvocato. Nato a Napoli nel 1964. Proveniente da Capitalia e associato dello Studio Legale Ripa di Meana, diviene Amministratore Delegato della S.S. Lazio, con Ugo Longo presidente, il 3 novembre 2003 in sostituzione del dimissionario Luca Baraldi. Vive un periodo di grande sofferenza economica della società romana conseguente al fallimento di Sergio Cragnotti. Sotto la sua amministrazione avvengono l'aumento del capitale di 120 milioni di euro, l'ipoteca di 181 milioni di euro imposta dal fisco sul comprensorio sportivo di Formello, la sospensione del titolo borsistico. Nel luglio 2004 conduce e conclude la trattativa per la cessione della società a Claudio Lotito e nel mese di agosto esce dalla Lazio. Che dire. E' comunque una persona che si è occupata amministrativamente parlando di calcio e di un traghettamento della Lazio verso una nuova proprietà. Le ipotesi sono tre: 1) carica temporanea in attesa di capire la fine di Zadotti; 2) carica che rappresenta un segnale di discontinuità voluto dalla proprietà (in questo caso ciao, ciao Cozzella); 3) Uomo funzionale per i suoi trascorsi a trattare il giocattolo per nuovi possibili acquirenti In ogni caso credo che il primo punto mi sembri il più improbabile e questo già mi basterebbe

http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.386777105.shtml

Ogni volta si pensa che "peggio de così non possono fa" e invece puntualmente riescono a stupirti, ovviamente in negativo. L'assoluta mancanza di rispetto per la tifoseria puntualmente confermata con il silenzio assordante di questi giorni, interrotto ogni tanto da rumori indecifrabili emessi da una Cozza. Un corpo alieno che si è' impossessato di una tifoseria e di una città e non sa neanche il perché, ma che ti tiene in ostaggio con assoluta noncuranza unita, a voler pensar male, alla voglia di farci tribolare il più possibile per puro disprezzo nei nostri confronti, lo stesso disprezzo che provo in continuazione per questi personaggenti che in qualsiasi posto del mondo dovrebbero andare a cena alla Caritas.

Istintivamente anche a me l'idea di queste squadre in A mi fa un po' cagare. Passi all'epoca il Chievo che faceva simpatia, una va bene, ma quando cominciano ad essere tre/quattro, la simpatia diventa fastidio. Però vi faccio una domanda: se a salire fosse stato un Avellino, un Pisa o un Ascoli, la cosa sarebbe stata così stonata? Certamente no, perché sono squadre che hanno una tradizione rafforzata da diversi campionati di A, squadre si di provincia, ma che hanno riscosso l'apprezzamemto generale per come sono riuscite a farsi valere in alcune annate anche nella massima serie. Tra l'altro questo ha coinciso con il periodo della nascita del tifo organizzato e dunque intorno a questi successi, e' nata anche una cultura cittadina da questo punto di vista. Però sono tutte cittadine più piccole di Carpi e Sassuolo, prima della serie A e della fama, vivacchiavano spesso nelle serie inferiori, insomma la fama e l'autorevolezza di squadre con un certo blasone, se le sono costruite con un po di anni. Alla fine credo che sarebbe anche giusto dare tempo a queste realtà per vedere se sono in grado, anche come contorno (seguito di tifosi, interesse della comunità, testate giornalistiche e televisive locali), di creare un movimento che si rispetti. Certamente il Chievo no c'è riuscito, ma è pur sempre un quartiere di Verona.

A legge sto articolo te rendi conto de che cazzo de gente ormai gira intorno al pallone. Se c'hai la fedina penale pulita, manco te ce fanno accosta'. A cominciare da Lotito che se fece un po' de galera ai sui esordi da imprenditore.

Grande Paole', questa è per pochi e come protrai intuire anagraficamente la cosa è stata per me compatibilissima.

Dalle parole de Cozzela desumo che dovemo esclude la Madonninna de Civitavecchia.

Me so visto tutte le partite del Pescara per questa promozione in a. Vorrei prima de mori' una squadra che gioca come la loro nei play off.

risalgono le quotazioni di Masticone