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paolo65

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  1. Da Cittadella a 39 (che non vince dalla partita prima di noi), escluse le ultime due, sono tutte invischiate. Incredibile la reggiana con quel somaro di Nesta ormai può essere considerata fuori, così come il Pisa che però ha anche un discreto organico.


  2. Oggi dovremmo giocare con il piglio di chi non ha nulla da perdere. Con leggerezza e sana incoscienza giovanile. È molto più sotto pressione la Samp con una tifoseria che riempirà lo stadio e pretende un unico risultato. Noi lo sappiamo bene, visto che quasi ogni volta che è accaduto dalla nostra parte, abbiamo perso.


  3. Forse è meglio scriverlo qui ..

     

    La promozione del Cesena, oltre al prossimo centenario, costituisce ulteriore elemento per dare il sangue sul campo visto che stadio e trasferta sono quelli tra i più amati per il popolo rossoverde e vorremmo fare questa bellissima trasferta. Forza ragazzi


  4. La promozione del Cesena, oltre al prossimo centenario, costituisce ulteriore elemento per dare il sangue sul campo visto che stadio e trasferta sono quelli tra i più amati per il popolo rossoverde e vorremmo fare questa bellissima trasferta. Forza ragazzi.

    • Voto Positivo 1

  5. 2 minuti fa, longarinivattene! ha scritto:

    Che bucchino comunque ‘sta discussione! 
    Tanto non si farà un cazzo, come al solito in questa città. 
    Sprecate tempo 

    Io sono da sempre per il progetto Rieti. Loro vengono a gioca' nel palazzetto nostro a pallacanestro e noi annamo a gioca' a pallone li. Potenziano la freccia del gran sasso e co la strada nova stai su in 20 minuti. Famo una deroga con la lega per gioca sempre minimo alle 15.00


  6. 3 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    Sbagli. Il SSR non deve assegnare i posti convenzionati in base alle richieste ma in base alle esigenze della popolazione. Informati. 

    nn sbaglio. A Terni  c'era una clinica con posti convenzionati che ha chiuso qualche anno fa e nn perché gli hanno tolto i posti, semplicemente perché non ha più rinnovato la richiesta.


  7. 1 ora fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    Ribadisco: ci sono politici ternani in malafede che guadagnano dal tenere Terni ai margini perchè così acquisiscono punti all'interno del loro partito (non lo dico per sentito dire ma per esperienza personale). Lo stesso partito che tuona adesso contro gli 80 posti convenzionati concessi a Terni perchè distruggerebbero l'intero SSN (!!!!!), ma sono gli stessi che quando i posti venivano dati a Perugia non hanno fatto un fiato.

    Se non è malafede questa allora la malafede non esiste.

    Poi ci sono i cittadini comuni, probabilmente molti in buona fede, (ad essere sinceri ce ne sono molti altri di quella stessa area politica che sono intellettualmente onesti e infatti se ne ciecano di sostenere tesi così palesemente bislacche), che per seguire i loro politici di riferimento ripetono le stesse cose e penso che ci credano pure.

    Purtroppo funziona così.

    Lo scrivo per l'ultima volta. I posti accreditati a Terni in passato ci sono stati quando sono stati richiesti. Poi la clinica ha chiuso e nessuno si è più fatto avanti per accreditare qualcosa. Come si fa in questo caso a dire Perugia brutta e cattiva, se nessuno ha mai chiesto alcunché? Gli unici in malafede sono i "preditori" ternani, a mio avviso, visto che le RSA, al contrario, sbocciano come i fiori a primavera.

    • Grazie 1
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  8. 27 minuti fa, ride bene ha scritto:

    Roba da pazzi...col sedere sul cemento.Questo il livello di confort del palaterni che oltre a non avere un'insegna identitaria a caratterizzarlo, ora apprendo anche senza i più miseri seggiolini.

    Siamo tornati a quando toccava portasse il cuscinetto rossoverde al liberati.

    La mancanza di spazio per il loro posizionamento non è una giustificazione significa che le gradinate sono scomode e praticamente ci si ritrova, come qualcuno aveva già detto, i piedi degli altri a punzonare da dietro. Fantastico.

     

     

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    Qualcuno me criticava per la mia ostilità verso i progettisti (nonché direttori lavori). So gli stessi dello Stadio, ricordo.

    • Haha 1

  9. 16 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    O forse non essendo dei tecnici magari, a volte, si fraintende. Aggiungiamoci che Bandecchi non capisce un cazzo di quello che gli spiegano i tecnici e il casino è completo.

    Io provo a rispiegare però mi sta venendo il dubbio che se uno ha un giudizio precostituito è difficile da scardinare. Si va avanti per schieramenti politici. Io sono un tecnico, se la volete buttare sul piano politico ditemelo subito che smetto di parlarne e Vi lascio alle vostre certezze politiche. Non frequento più la sezione politica proprio per questo, non è che mi rimetto a parlare di politica qui.

     

    "Finalmente si può utilizzare una quota di accreditamento pubblico" è perfetto, non avrei potuto dirlo meglio. Fino al 31-12-2022 il progetto non era approvabile dalla conferenza dei servizi regionale perchè l'intervento prevedeva un accreditamento che non gli poteva essere dato, visto che il SSN prevedeva posti letto convenzionati solo per Perugia (come se Terni non fosse in Umbria). 
    Alla domanda rivolta proprio da Anniballi sul perchè il SSN non avesse previsto posti convenzionati per Terni, in conferenza di servizi non ci fu risposta. E' a verbale. Il giorno dopo iniziò la dissenteria per i tecnici regionali che si erano cacciati in un vicolo cieco. Presi dall'obiettivo finale che era quello di bocciare ogni velleità ternana non si sono resi conto che la fossa l'avevano scavata loro con le proprie mani. Alla conferenza del garden questa cosa è stata spiegata benissimo. Dopo pochi giorni (3-4 una settimana forse?) la Tesei se ne uscì con un comunicato in cui diceva che il vulnus a danno della provincia ternana sarebbe stato colmato entro il 31-12-2022. E così fu. Se l'anno 2022 si fosse chiuso senza questo provvedimento riparatorio sarebbe stati guai grossi.

    Ora il progetto è direttamente passato al Comune perchè il parere della conferenza dei servizi regionale, rimosso l'impedimento di "non poter utilizzare una quota di accreditamento pubblico" è da considerarsi automaticamente positivo.

    Quindi l'affermazione di Anniballi è tecnicamente ineccepibile.

    Siccome l'italiano non è un'opinione dire che "Finalmente si può utilizzare una quota di accreditamento pubblico" non significa che è già fatto ma che ora si può utilizzare e che è stato rimosso il motivo che aveva fatto dare parere negativo alla conferenza dei servizi perugina.

    Lo possono utilizzare anche altri, ammesso che arrivino prima della Ternana nell'iter progettuale che nel caso dello stadio-clinica ormai è ad uno stadio avanzatissimo e può per giunta contare sullo status di progetto di interesse pubblico. Le chance per un altro progetto di battere questo della Ternana sono prossime allo zero.
    Ripeto: il problema non è il progetto che ora è vincente su tutti, il problema è sempre Bandecchi.

    Non c'è nessun aspetto politico per quanto riguarda i miei dubbi, te lo assicuro. La frase nel contesto in cui la dice per me ha il significato di certezza di averli già disponibili (la famosa bancabilita'). E a parte l'assicurazione che ci sia spazio per i seggiolini nelle tribune (cosa obbligatoria per la B e la A), io sarò felicissimo visto che allo stadio ci vado ogni volta che la Ternana ci gioca. 

    Per la clinica, l'ospedale e la sanità pubblica il discorso è molto più complesso.


  10. 4 ore fa, ruber-viridis draco ha scritto:

    Scusami, quale sarebbe la nebulosa incomprensione? Sono 250 anni che Anniballi spiega lo stesso concetto in tutte le salse. E' qui dentro che si continua a dire che il progetto era sbagliato (tutti ingegneri) perchè dava per scontata una convenzione che può essere raggiunta solo dopo accreditamento che a sua volta si ha dopo la costruzione.

    Il concetto era ben presente ai promotori sin dall'inizio, mai letto nella relazione allegata al progetto che si chiedesse la convenzione prima ancora di costruire.

    A mia precisa domanda alla presentazione al Garden Anniballi rispose in modo chiaro e inequivocabile.

    Ma tanto certe recchie capiscono solo quello che vogliono capire, come la leggenda che i posti della clinica li hanno presi dagli ospedali di Narni e Amelia.

     

    Perugiamerda s'è pappata altri 42 posti dall'Umbria del Sud ma quello va bene e nessuno dice niente. 

    Detto questo, io sono ancora scettico sulla realizzazione dello stadio, solo perchè di mezzo c'è Bandecchi e il suo modo prevaricatore di affrontare le cose.

    Guida mi pare un fuscello sbattuto dal vento e temo che in tutta questa storia finisca per essere la parte debole rischiando di essere stritolato. Se entrambe le parti avranno il giusto tornaconto lo stadio si farà, se come temo uno ci guadagnerà e l'altro no, la vedo scura.

     

    Penso anche che Perugia non si sia data per vinta, qualcosa proveranno ancora a fare per scongiurare il pericolo che Terni alzi la cresta. Pensare che si siano arresi è troppo ottimistico.

     

    Certo che se si dovesse fare lo stadio sarebbe un salto epocale per Terni. Una vittoria  a dispetto di Perugia che (questo non va dimenticato) ha tentato in tutti i modi di bloccare tutto e ha ceduto solo perchè i solerti dirigenti della Regione con la Tesei in testa rischiavano di giocarsi il culo, sotto l'attacco degli avvocati (ricordo a tutti la corsa a concedere i posti letto convenzionati a Terni entro il 31 dicembre per non incorrere in richieste di danni e azioni di altro tipo).

    Sarebbe un durissimo colpo anche per i fegati dei tanti ascari ternani che con Perugia c'hanno ancora da spizzicà politicamente e attaccano a testa bassa la clinica ma non hanno fiatato quando le cliniche venivano convenzionate a Perugia. Buffoni. Buffoni e traditori.

     

    Non succederà, ma se succede.......  🍾🍾🍾🍾 
    :flag:

    "Finalmente può utilizzare una quota di accreditamento pubblico". Queste sono parole dell'intervistato Anniballi. Se l'italiano non è un opinione, da per già fatto il processo quindi, di fatto, se la costruisci prima o dopo l'accreditamento, è indifferente dandolo per scontato. Ripeto lo dice lui non io. A questo punto o si è espresso male o ditemi voi, che capite meglio di uno scienziato come me, da dove arriva questa certezza che è alla base di tutta l'operazione. Una norma nazionale, regionale, un accordo informale davanti a du tagliatelle al tartufo tra la Tesei ed emissari bandecchiani?...insomma Anniballi spiegasse meglio quello che ha detto in grassetto, senza che ce spiega che prima la clinica bisogna costruirla e loro lo hanno sempre detto. Anche qui potremmo facilmente smentirlo perché all'inizio Bandecchi questo nn lo diceva proprio e qui dentro se ne dibatteva molto per l'assurdità dell'ipotesi di pretendere l'accreditamento prima di tirare su un muro. Non è che siamo tutti boccaloni, si discute con preventiva diffidenza, perché di sparate ce ne sono state molte.


  11. 8 minuti fa, Pleonastico ha scritto:

    Confermo, per aumentare la capienza se so dimenticati di lasciare lo spazio necessario, lo dico anche per esperienza personale visto che quando mi sono seduto non sapevo do mette i piedi se non sulle spalle di quello sotto....e non so alto 2 mt..

    E tu a questi faresti progetta' e realizza' lo stadio?


  12. Stavo leggendo le presenze allo stadio della B.

    Siamo piuttosto modesti (per non dire peggio). Ci sono tante squadre di città più piccole e con stadi ugualmente vetusti che ce magnano sulla capoccia .

    Non vorrei che lo stadio nuovo sia per molti la motivazione fondante per portare gente alle partite, quando i problemi sono altri

     


  13. 2 ore fa, Birrocchiu ha scritto:


     

    Il passaggio costruzione clinica - accreditamento è sempre avvolto in una nebulosa incomprensione. Dice in sostanza che nessuno può garantire i posti convenzionati prima della costruzione, ma semmai dopo. Ma non spiega come ci sarebbe questa garanzia stando alle norme regionali sul tema. Dove si trovi cioè una norma che dia il diritto di questi posti a chi costruisce anche lo stadio, rispetto a qualsiasi altro potenziale investitore nella sanità che volesse fare analoga richiesta. In questi termini di incertezza, quale banca rischierebbe di prestare i soldi? Magari ci sono passaggi che mi sfuggono, visto che mi pongo semplici domande da comune cittadino e non ho avuto modo di approfondire alcunché.


  14. 1 ora fa, dragonball ha scritto:

    Ma io dico tutte queste seghe mentali,che poi alla fine hanno un comune denominatore quale la politica (la mentalita' che se un imprenditore fa qualcosa di utile ma è di una diversa parrocchia ), a nord di terni come mai non se le sono fatte?

    Ci sono 5 cliniche contro le 0 di terni,come fanno a convivere ?

    Via non fate quelli dell'orticello che per anno hanno governato per fa li cazzi loro,stadio clinica e centro sportivo sono tutte cise che faranno crescere la citta' e portreranno servizi e lavoro 

    Ma poi anche questa storia che l'imprenditore fa li cazzi sua cosa vuole dire?

    Mi frega una sega se su arricchisce,l'importante è che fa qualcosa per la citta' e i cittadini,che poi è ovvio che gli imprenditori fanno questo per guadagnarci,mettete su voi un azienda pe diventa' poveri,sarebbe un innovazione a livello mondiale 

    Forse non lo sai, ma a Terni c'era una clinica convenzionata fino a qualche anno fa ....ha chiuso. Mentre prosperano le RSA, poco impegno (cambia' qualche pannolone), tanto guadagno. Interroghiamoci anche sulla qualità degli investitori locali

    • Grazie 1

  15. 22 minuti fa, Semprerossoverde ha scritto:

    Forse siamo andati fuori tema, provo a chiarire meglio il mio pensiero riguardo al progetto stadio-clinica.

    Bandecchi, a suo tempo, ha certamente fatto un capolavoro: è riuscito a portare una parte significativa dei cittadini ternani a supportare i suoi (legittimi) interessi economici personali facendo leva sul campanilismo e il senso di appartenenza.

    La clinica non è altro che una azienda privata. E' positivo o no che si faccia per la collettività? Certo che si, come ogni nuova azienda che apre sul territorio porta valore e ricchezza. Cambierà la qualità dell'offerta sanitaria locale? Questo non lo sappiamo. Perchè è chiaro che il numero di posti letto non è un indice di qualità. L'ospedale pubblico di Terni è (nel silenzio generale) da anni depauperato di risorse economiche e soprattutto professionali. Senza contare i vali livelli di servizio, come ad esempio quello legati ai trapianti, che a Terni sono preclusi. Quindi, per capire l'impatto della clinica, bisognerebbe conoscerne alcuni dettagli: quali specialità avrà? Avrà un DEA (di primo o secondo livello)? Sarà un IRCCS? Farà esami di laboratorio in regime di convenzione? Sarà sede di corsi universitari? Quali professionisti ci lavoreranno? Sarà un centro di eccellenza in almeno una specialità? Sarà inserito nel circuito nazionale dei trapianti? Avrà una stroke unit? Avrà posti di day hospital e sub acuti (riabilitazione)? Nessuna di queste domande mi risulta sia mai stata fatta a Bandecchi dai nostri giornalisti, tutti presi a verificare le procedure amministrative, a tifare pro o contro ed a valutare l'apporto dell'azienda alla costruzione dello stadio.

    Per non parlare dell'aspetto economico della cosa, con decine di domande, dalla governance alla struttura finanziaria, che si sarebbero potute fare e si è invece accuratamente evitato.

    E il punto è questo: stiamo, anche con passione, confrontandoci sul nulla cosmico. Neppure la planimetria della clinica s'è vista.

    E la stessa cosa con lo stadio. Le 4 (di numero) tavole tirate fuori dagli scatoloni da Tagliavento e Co. a suo tempo, ci dicono praticamente zero di quello che dovrebbe essere l'investimento di pubblico interesse per Terni. Oltre alla solita distesa di catrame che circonda l'impianto (marchio di fabbrica dello studio di progettazione), non sappiamo nulla di attività commerciali interne allo stadio, di posti premium, hospitality, strutture per attività extra sportive infrasettimanali etc. Per non parlare, anche in questo caso di struttura finanziaria, governance ecc. Eppure in 2 anni, nel mio piccolo, di domande ne ho suggerite molte a chi avesse avuto voglia di farle, magari anche in consiglio comunale, oltre che sui mezzi di informazione. Oltre al vergognoso atteggiamento della passata amministrazione rispetto al progetto, non mi risulta che nessuno all'opposizione abbia sollevato qualcuna delle questioni di cui, al contrario, abbiamo dibattuto in questo forum.

    Ora, se possibile, con la vendita della Ternana e la cessione del terreno a Ternana Woman, di domande ce ne sarebbero anche molte più di prima, ma, invece di approfondire e migliorare, spuntano progetti improbabili al ribasso, che umiliano Terni, la sua storia e il suo futuro.

    Perché il punto è proprio questo: possibile che a Terni non si possa fare niente BENE? Chi critica viene fatto passare per disfattista, ostacolo al progresso cittadino. Nel mio caso le critiche sono finalizzate ad impedire che Terni subisca l'ennesimo sfregio che, quello si, limiterebbe le possibilità di sviluppo sia della Ternana che dell'amministrazione comunale per diversi lustri. Quindi, per me, non si tratta di NON fare, ma di non fare questa CAGATA e fare meglio e bene una volta per tutte, ponendo le basi per uno sviluppo vero sia economico che infrastrutturale della città.

    SI può fare meglio? Certo che si, basterebbe scrivere BENE l'atto fondamentale di tutta la vicenda: la convenzione. Con una convenzione scritta bene, che non si sostanzi in un travaso di risorse dal pubblico al privato a spese della collettività, sicuramente quel progetto non starebbe in piedi, ma andrebbe necessariamente migliorato o drasticamente ridimensionato. Perché è chiaro a priori che l'investimento non è sostenibile? Perché i soldi non si moltiplicano. Se hai due parti di investimento, uno in attivo e l'altro in perdita, con il primo che dovrebbe finanziare il secondo, le cose sono due:

    1) il primo genera extra profitti che vengono utilizzati per sostenere il secondo

    2) il primo genera profitti al di sotto della media perché una parte di questi è impiegata a sostenere il secondo

    Secondo voi sono sane queste alternative? Quale investitore metterebbe soldi nella clinica nel caso 2)? E chi pagherebbe gli extraprofitti nel caso 1)? E se, in qualche modo, una proprietà comune degli investimenti avrebbe potuto "compensare" questi squilibri con rivalutazioni di terreni o altre attività, la separazione dei soggetti rende ora tutto molto più complicato, ammesso che separazione ci sarà e che non si finisca con una società immobiliare a fare il tutto e la ternana e la clinica a pagare un affitto😉

    Quindi l'investimento stadio deve essere sostenibile di per se per avere un progetto equilibrato, il che significa necessariamente investire per coprire le perdite nei primi anni e puntare al salto di categoria per far esprimere all'impianto il massimo del potenziale. Questa società può farlo?

    Conclusione: visto che siamo di fronte ad una operazione potenzialmente disastrosa per la collettività, per le casse comunali e per la stessa Ternana Calcio, è nostro DOVERE vigilare. Prima di tutto eliminare l'OPACITA' che avvolge l'operazione. Dopo di che VALUTARE ATTENTAMENTE la convenzione che sarà alla base della concessione. In teoria ci dovrebbe essere per questo una opposizione in consiglio comunale, ma si tratta delle stesse persone che hanno fatto passare in fretta e furia l'interesse pubblico per questo progetto pur di lavarsene le mani. Per fortuna gli è servito a poco, però è chiaro che tocca a noi fare il lavoro. Anche senza il tesserino da pubblicista in tasca.

     

    Ovazione.

     


  16. Credo e spero che qui tutti stiano argomentando per quello che possa essere il migliore scenario per Terni e, mi permetto, in secondo luogo la Ternana, in modo disinteressato. Questo sulla base di chi sa niente, poco, qualcosa o ha una maggiore confidenza su questi temi. Non mi ricordo chi, ben informato, ha posto le sue preoccupazioni fin dall'inizio sulle sorti legate alla sanità pubblica ternana (che nn è solo ospedale, vorrei ricordare), con questo progetto stadio-clinica. E sembrava al dentro delle questioni, direi del mestiere.

    Da subito si è discusso civilmente qui dentro tra persone preoccupate e persone più rassegnate al fatto che la clinica nn sposterà nulla sulle sorti della sanità Ternana. 

    Intanto in Ospedale hanno da diversi mesi (diciamo post COVID) abbandonato interventi chirurgici programmati, assicurando solo quelli urgenti. Clinica o nn clinica, per la maggior parte delle patologie ci dobbiamo rivolgere altrove e anche a Perugia sono incazzati perché arriva troppa gente da Terni, il che è paradossale.

     


  17. 5 ore fa, Lu Generale ha scritto:

    Mi pare non fosse così: i posti accreditati (per bandux) sono 95, ricavati sottraendo 50 posti ad Amelia, 14 a Narni, circa 20 a Spoleto, i restanti grosso modo equamente divisi tra quello di Foligno e la clinica etrusca Villa Fiorita.  

    È esattamente così, il fatto che nn tocchino Terni, non significa fare i finti tonti, quando questo accade in un raggio di 10-15 km

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