Vai al contenuto

passaparola

Members
  • Numero contenuti

    29390
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    51

Messaggi pubblicati da passaparola


  1. Nel merito del manifesto invece non mi sembra che ci sia nulla di rassicurante rispetto al principio del pluralismo politico, della libertà di pensiero e di organizzazione etc.

    Lo stesso, evidentemente, sarebbe per me altrettanto valido per qualunque formazione o movimento politico che si proponesse finalità eversive e totalitarie...

    La democrazia - rieto il paradosso - non sempre è democratica.....

    Converrai che tra il manifesto del partito comunista di Marx-Engels del 1848 e lo statuto del PCI di Enrico Berlinguer del 1976  qualche differenza sostanziale c'è....o nemmeno questo?

    Anche perché 50 anni di storia patria repubblicana ci hanno insegnato che la democrazia parlamentare in Italia a un certo punto stava stretta a parecchi....e mi pare più all'estrema destra che alla (poco) estrema sinistra....

    Ma questa è una mia modesta opinione....

    Primo da cosa evinci il rischio di assenza di pluralismo politico...............

    Secondo Allora vuoi dire che rinneghi anche il Manifesto Marxista inneggiante ALLA RIVOLUZIONE

    Terzo............Dal Manifesto di MAx a quello di Berlinguer sono passati 135 ANNI, ma fino al 1953 in Italia il modello PROPOSTO QUELLO ERA, da un Certo Palmiro Togliatti che nel 48 Dopo L?estromissione dal Governo per Elezioni PERSE nel tentativo ultimo di realizzare il suo proggetto di affiliazione con L' URSS portò la Democrazia Italiana appena ricostituita ad un passo dal tracollo minacciando una guerra civile................

     

    Quindi...............la storia, raccontiamola Tutta, i manifesti Leggiamoli e commentialoli tutti, che i divieti valgano per tutti, che la DEMOCRAZIA sia di tutti...............

    1) Non solo in nessuna parte si afferma il principio del pluralismo politico, ma si dice adirittura che le prerogative del parlemento vanno limitate alla sfera dell'individuo e comunque sotto il principio più alto della Nazione.

    Si lascia intendere (come in effetti era stato nel ventennio) che in nome di un pretesi ma non citati "valori nazionali" superiori il parlamento può essere messo in mora. Chi debba decretare qual'è l'interesse nazionale non è chiaro, ma dal contesto si direbbe che è lo stesso Partito Nazionale Fascista. Se è così, perché non dirlo apertamente e nascondersi invece dietro l'ambiguità? Non mi sembra un atteggiamento molto virile.... Sbaglio?

    2)Non puoi sapere cosa rinnego o non rinnego. Che ne sai cosa ne penso io del manifesto di Marx Engels? Ne abbiamo mai discusso? Ho espresso qualche opinione su questo? Mi mandi l'Ovra a casa a spiarmi....?

    3) Nel 1948 Togliatti, che per moltissime altre cose non gode affatto delle mie simpatie, evitò il rischio della guerra civile ordinando la calma a quei comunisti che avevano già rispolverato i fucili. Non era stupido...sapeva che il mondo era già stato diviso in due, che avevamo gli Usa in casa e che Stalin non avrebbe mosso un dito in suo soccorso. Inoltre a Salerno aveva già accettato seppure ancora ambiguamente la via parlamentare, anche se all'interno del PCi e a Mosca molto lo accusavano di tradimento e la base ex partigiana mugugnava... (la resistenza tradita...).

    Del resto nel '48 in Italia le sinistre non avrebbero comunque potuto vincere, anche se avessero prevalso nelle elezioni...ma questo lo si è saputo molto più tardi (Gladio).

    4) Mi fa piacere che tu ti appelli alla DEMOCRAZIA....ma ho l'impressione che sia una parola che ti piace molto poco...Sbaglio? Oppure ti piace solo quando pensi che dovrebbe calare le braghe e rinunciare a difendersi di fronte a chi vorrebbe calpestarla?


  2. Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

    A parte il fatto che non mi sembra di aver insultato nessuno....ma se è così ti prego di segnalarmi quando e dove....

    Sono d'accordo sul fatto che il colonialismo è figlio di un'epoca e non certo una prerogativa del fascismo. Non a caso Churchill fino al '38 era un ammiratore di Mussolini, che non dispiaceva affatto alle potenze "occidentali", tranne quando intaccava qualche interesse di bottega.

    Non sono d'accordo se si vuol dire che il colonialismo italiano fu all'acqua di rose o una barzelletta, o che non fu importante all'interno della politica del regime. Ti consiglio di leggere, se ti va, qualche pagina del libro di Angelo del Boca , che è il più importante storico italiano del colonialismo "Gli italiani in africa orientale".

    Sui comunisti tedeschi mi piacerbbe approfondire, ma ora ho poco tempo....


  3. Passaparò te sì avventurato in una discussione forse troppo complessa per essere liquidata così!

    Quel manifesto, dal quale io sono più lontano di te, e posso dimostrartelo è un pensiero che come tale secondo me andrebbe rispettato. Chi si limita ad enunciare intendimenti politici non può essere perseguito. Il fatto che tale documento sia sfociato in un bagno di sangue è certamente un fatto incontrovertibile ma così facendo (cioè legando a doppio filo idee e azione)  forse non ti rendi conto che allo stesso modo andrebbero cancellati tanti ideali, primo fra tutti quello comunista che tanti scempi ha fatto nel mondo. Anche qui su questo forum, ho sentito dire che ad essere sbagliato non è l'ideale comunista ma la traduzione in fatti concreti che di questa idea l'uomo ha fatto nel mondo, volendo accettare tale assunto e di fatto in Italia lo si accetta, se è vero come è vero che ci sono ancora partiti comunisti italiani, è anche giusto che Depeche si ponga il problema di capire il perchè (perchè i fascisti si e i comunisti no?), non credi? Solo un esempio: in Germania ad essere fuorilegge sono sia i partiti nazional-socialisti che quelli comunisti (e questo nella Germania occid. sin da prima della caduta del muro).

    Scusa se mi permetto, ma sei sicuro di avere letto quello che ho scritto a proposito del manifesto fascista?

    Se (ri)leggi attentamente non puoi non vedere che distinguo assolutamente tra il diritto a professare un'idea, un pensiero, una professione di fede politica o di qualunque tipo e l'organizzazione di un movimento politico - di qualsiasi natura - che si ponesse l'obiettivo di instaurare un regime totalitario, "a prescindere dal colore maglietta che indossano i suoi adepti" (autocitazione).

    Ho detto che secondo me chiunque deve avere il diritto di professarsi fascista o nazista o pentecostale che sia.

    Nel merito del manifesto invece non mi sembra che ci sia nulla di rassicurante rispetto al principio del pluralismo politico, della libertà di pensiero e di organizzazione etc.

    Lo stesso, evidentemente, sarebbe per me altrettanto valido per qualunque formazione o movimento politico che si proponesse finalità eversive e totalitarie...

    La democrazia - rieto il paradosso - non sempre è democratica.....

    Converrai che tra il manifesto del partito comunista di Marx-Engels del 1848 e lo statuto del PCI di Enrico Berlinguer del 1976 qualche differenza sostanziale c'è....o nemmeno questo?

    Anche perché 50 anni di storia patria repubblicana ci hanno insegnato che la democrazia parlamentare in Italia a un certo punto stava stretta a parecchi....e mi pare più all'estrema destra che alla (poco) estrema sinistra....

    Ma questa è una mia modesta opinione....


  4. E' veramente Ridicolo e questo dimostra la tua malafede, che tra tanti elementi che potevi utilizzare ......DALLA VISIONE DELLO STATO ALLA POLITICA SOCIALE ALLA POLITICA INTERNA hai preso in considerazione un aspetto, il colonialismo, FENOMENO SOCIO POLITICO DI QUEGLI ANNI..............

     

    Peccato che tu non abbia preso in considerazione lapolitica sociale dalla quale Sono scaturiti quegli istituti conme l' INPS E L?INAIL che  hanno dato assistenza e pensione agli itaiani fino ad oggi e a difesa della quale tra pochi giorni I COMUNISTI (paradossale no????) sciopereranno..................

    ma certo, come no.... ma sicuro....sì sì...il colonialismo? una bazzecola, una sciocchezzuola all'interno del ventennio fascista... l'impero AOI? un particolare del tutto secondario....ma certo....figurati se ha contato qualcosa nella costruzione del consenso attorno al regime....maddai....erano le masse operaie che sostenevano il regime che finalmente aveva dato loro le corporazioni, abolito le libertà sindacali e istituito l'INPS...le 8 ore quelle no, che c'entra,....quelle il Fu le ha tirate fuori a Salò per riscaldare il cuore dei Bombacci e Pavolini vari....hai proprio ragione guarda....ho sbagliato....il cuore dell'elevato messaggio fascista è tutto in questa ansia di giustizia e di fratellanza umana e spirituale....quasi elegante direi eterea...mentre quei loschi e bruti antifascisti schiacciano i valori dell'individuo e propugnano l'odio, l'invidia e la violenza.....sono i PERDENTI, no? veramente non ho parole.....la profondità del tuo pensiero mi incenerisce....e l'eroismo del maresciallo Graziani e di Badoglio di fronte alle orde degli abissini incivili ululanti che si gettavano maleducatamente contro i nostri lanciafiamme e aspiravano incautamente la nostra iprite, che non ne avevamo nemmeno tanta e l'abbiamo finita subito....oppure ce l'ha fregata Saddam? boh?

    Sei surreale.....grazie di esistere!


  5. La Nazione non è la semplice somma degli individui viventi nè lo strumento dei partiti per loro fini, ma un organismo comprendente la serie indefinita delle generazioni di cui i singoli sono elementi transeunti; è la sintesi suprema di tutti i valori materiali e immateriali della stirpe.

    Lo Stato è l'incarnazione giuridica della Nazione. Gli Istituti politici sono forme efficaci in quanto i valori nazionali vi trovino espressione e tutela.

    I valori autonomi dell'individuo e quelli comuni a più individui espressi in persone collettive organizzate (famiglie, comuni, corporazioni, ecc.), vanno promossi, sviluppati e difesi, sempre nell'ambito della Nazione a cui sono subordinati.

    Il Partito Nazionale Fascista afferma che nell'attuale momento storico la forma di organizzazione sociale dominante nel mondo è la Società Nazionale e che la legge essenziale della vita nel mondo non è la unificazione delle varie Società in una sola immensa Società: "l'Umanità", come crede la dottrina internazionalistica, ma la feconda e, augurabile, pacifica concorrenza tra le varie Società Nazionali.

     

    LO STATO

     

    Lo Stato va ridotto alle sue funzioni essenziali di ordine politico e giuridico.

    Lo Stato deve investire di capacità e di responsabilità le Associazioni conferendo anche alle corporazioni professionali ed economiche diritto di elettorato al corpo dei Consigli Tecnici Nazionali.

    Per conseguenza debbono essere limitati i poteri e le funzioni attualmente attribuiti al Parlamento. Di competenza del Parlamento i problemi che riguardano l'individuo come cittadino dello Stato e lo Stato come organo di realizzazione e di tutela dei supremi interessi nazionali; di competenza dei Consigli Tecnici Nazionali i problemi che si riferiscono alle varie forme di attività degli individui nella loro qualità di produttori.

    Lo Stato è sovrano: e tale sovranità non può nè deve essere intaccata o sminuita dalla Chiesa alla quale si deve garantire la più ampia libertà dell'esercizio del suo ministero spirituale.

    Il Partito Nazionale Fascista subordina il proprio atteggiamento, di fronte alle forme delle singole Istituzioni politiche, agl'interessi morali e materiali della Nazione intesa nella sua realtà e nel suo divenire storico.

     

    LE CORPORAZIONI

     

    Il Fascismo non può contestare il fatto storico dello sviluppo delle corporazioni, ma vuol coordinare tale sviluppo ai fini nazionali. Le corporazioni vanno promosse secondo due obiettivi fondamentali: e cioè come espressione della solidarietà nazionale e come mezzo di sviluppo della produzione.

    Le corporazioni non debbono tendere ad annegare l'individuo nella collettività livellando arbitrariamente le capacità e le forze dei singoli, ma anzi a valorizzarle ed a svilupparle.

    Il Partito Nazionale Fascista si propone di agitare i seguenti postulati a favore delle classi lavoratrici ed impiegatizie:

    ** La promulgazione di una legge dello Stato che sancisca per tutti i salariati la giornata (legale) media di otto ore, colle eventuali deroghe consigliate dalle necessità agricole o industriali.

    ** Una legislazione sociale aggiornata alle necessità odierne, specie per ciò che riguarda gli infortuni, l'invalidità e la vecchiaia, sia agricoli che industriali o im-piegatizi, sempre che non inceppi la produzione.

    ** Una rappresentanza dei lavoratori nel funzionamento di ogni industria, limitatamente per ciò che riguarda il personale.

    ** L'affidamento ad organizzazioni operaie, che siano moralmente degne e tecnicamente preparate, della gestione di industrie o di servizi pubblici.

    ** La diffusione della piccola proprietà in quelle zone e per quelle coltivazioni che produttivamente lo consentono.

     

    CAPISALDI DI POLITICA INTERNA

     

    Il Partito Nazionale Fascista intende elevare a piena dignità i costumi politici così che la morale pubblica e quella privata cessino di trovarsi in antitesi nella vita della Nazione. Esso aspira all'onore supremo del Governo del Paese; a restaurare il concetto etico che i governi debbono amministrare la cosa pubblica non già nell'interesse dei partiti e delle clientele ma nel supremo interesse della Nazione.

    Va restaurato il prestigio dello Stato Nazionale e cioè dello Stato che non assistita indifferente allo scatenarsi ed al prepotere delle forze che attentino o comunque minaccino di indebolimento materialmente e spiritualmente la compagine, ma sia geloso custode e difensore e propagatore della tradizione nazionale, del sentimento nazionale, della volontà nazionale.

    La libertà del cittadino trova un duplice limite: nella libertà delle altre persone giuridiche e nel diritto sovrano della nazione a vivere e svilupparsi.

    Lo Stato deve favorire lo sviluppo della Nazione, non monopolizzando, ma promuovendo ogni opera intesa al progresso etico, intellettuale, religioso, artistico, giuridico, sociale, economico, fisiologico della collettività nazionale.

     

    CAPISALDI DI POLITICA ESTERA

     

    L'Italia riaffermi il diritto alla sua completa unità storica e geografica, anche là dove non è ancora raggiunta, adempia la sua funzione di baluardo della civiltà latina sul Mediterraneo; affermi sui popoli di nazionalità diversa annessi all'Italia saldo e stabile l'impero dei la sua legge; dia valida tutela agli italiani all'estero cui deve aver conferito diritto di rappresentanza politica.

    Il Fascismo non crede alla vitalità e ai principi che ispirano la così detta Società delle Nazioni in quanto che non tutte le nazioni vi sono rappresentate e quelle che lo sono non vi si trovano su di un piede di eguaglianza.

    Il Fascismo non crede alla vitalità e alla efficienza, delle internazionali rosse, bianche o di altro colore, perché si tratta di costruzioni artificiali e formalistiche le quali raccolgono piccole minoranze di individui più o meno convinti in confronto delle vaste masse delle popolazioni che vivendo, progredendo o regredendo, finiscono per determinare quegli spostamenti di interessi davanti ai quali tutte le costruzioni internazionalistiche sono destinate a cadere, come la recente esperienza storica documenta.

    L'espansione commerciale e l'influenza politica dei trattati internazionali devono tendere a una maggiore diffusione della italianità nel mondo. I trattati internazionali vanno riveduti e modificati in quelle parti che si sono palesate inapplicabili e quindi regolati secondo le esigenze della economia nazionale e mondiale.

    Lo Stato deve valorizzare le colonie italiane nel mediterraneo e d'oltre oceano con istruzioni speciali, culturali, e rapide comunicazioni.

    Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole a una politica di amichevoli rapporti con tutti i popoli dell'oriente vicino e lontano.

    La difesa e lo sviluppo dell'Italia all'estero vanno affidate a un Esercito ed una Marina adeguati alle necessità della sua politica e all'efficienza delle altre nazioni, e ad organi diplomatici compresi della loro funzione e forniti di cultura, di animo e di mezzi, sì da esprimere nel simbolo e nella sostanza la grandezza d'Italia di fronte al mondo.

     

    CAPISALDI DI POLITICA SOCIALE

     

    Lo Stato riconosce la funzione sociale della proprietà privata, la quale è, insieme, un diritto ed un dovere. Essa è la forma di amministrazione che la Società ha storicamente delegato agli individui per l'incremento del patrimonio stesso. Il Partito Nazionale Fascista di fronte ai progetti socialisti di ricostruzione a base di economia pregiudizialmente collettivistica, si pone sul terreno della realtà storica nazionale che non consente un tipo unico di economia agricola o industriale che si dichiara favorevole a quelle forme che garantiscano il massimo di produzione ed il massimo di Benessere.

    Il Partito Nazionale Fascista, propugna un regime che spronando le iniziative e le energie individuali (le quali formano il fattore più possente ed operoso della produzione economica) favorisca l'accrescimento della ricchezza nazionale con rinuncia assoluta a tutto il farraginoso, costoso ed antieconomico macchinario delle statizzazioni, socializzazioni, municipalizzazioni ecc. Il Partito Nazionale Fascista appoggerà quindi ogni iniziativa che tenderà ad un miglioramento dell'assetto produttivo, avente lo scopo di eliminare ogni forma di parassitismo individuale o di categoria.

    Il Partito Nazionale Fascista agirà:

    * perché siano disciplinati le incomposte lotte degli interessi di categorie e di classi e quindi riconoscimento giuridico con conseguenti responsabilità delle organizzazioni operaie e patronali.

    * Perché sia sancito e fatto osservare, sempre e comunque, il divieto di sciopero nei servizi pubblici con contemporanea istituzione di tribunali abituali composti di una rappresentanza della categoria operaia o impiegatizia e di una rappresentanza del pubblico che paga.

     

    LA GIUSTIZIA

     

    Vanno intensamente promossi i mezzi preventivi e terapeutici della delinquenza (riformatori, scuole per i traviati, manicomi criminali). La pena, mezzo di difesa della Società lesa nel diritto, deve adempiere normalmente la funzione intimidatrice ed emendatrice: i sistemi penitenziari vanno in considerazione della seconda funzione igienicamente migliorati e socialmente perfezionati (sviluppo del lavoro carcerario).

    Vanno abolite le magistrature speciali. Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole alla revisione del codice penale militare. La procedura deve essere spedita.

     

    LA DIFESA NAZIONALE

     

    Ogni cittadino ha l'obbligo del servizio militare.

    L'Esercito si deve avviare verso la forma della Nazione Armata in cui ogni forza individuale, collettiva, economica, industriale e agricola sia compiutamente inquadrata al fine supremo della difesa degli interessi nazionali.

    All'uopo il Partito Nazionale Fascista propugna l'immediato ordinamento di un esercito che in formazione completa e perfetta, da una parte, sorvegli e vigili le conquistate frontiere, e dall'altra, tenga preparati in Paese, addestrati ed inquadrati, gli spiriti, gli uomini ed i mezzi che la Nazione sa esprimere nelle sue infinite risorse nell'ora del pericolo e della gloria.

    Agli stessi fini l'Esercito, in concorso con la scuola e con le organizzazioni sportive, deve dare fin dai primi anni, al corpo ed allo spirito del cittadino, l'attitudine per l'educazione al combattimento ed al sacrificio per la Patria.

    ( BENITO MUSSOLINI)

    Sinceramente: più che deleterio o pericoloso, uno che oggi dovesse credere veramente a tutte quelle amenità sulle colonie dell'impero e sul baluardo della civiltà latina nel Mediterraneo mi sembrerebbe patetico o mentalmente disturbato.

    Comunque, sarebbero problemi suoi....

    Siccome sono convinto che il pensiero deve essere sempre libero, che dirgli?

    Facciamo conto che si possa chiamare pensiero e diamogli pure questa dignità. Che se la tenga....

    Purchè....

    Purché non pretenda di voler organizzare, sulla base di quel "pensiero", un movimento politico eversivo e antidemocratico che, con la violenza, voglia imporre alla totalità la propria "verità".

    Contro questo mi batterei in ogni modo, di qualunque colore fossero le magliette che indossano i suoi adepti...

    Il patetico manifesto, tentativo tragico (per i tanti giovani che vi hanno creduto e che hanno ucciso e si sono fatti uccidere in suo nome) di riabilitare in extremis in chiave nazionalpopolare un regime finanziato dagli agrari e dalla grande industria, arrivato al potere grazie all'appoggio dei Savoia e dei capi dell'esercito, sterminatore degli abissini gassati da Graziani, assassino, carceriere e e torturatore degli oppositori politici, liquidatore del diritto di sciopero e di riunione, conferma comunque la natura totalitaria e antidemocratica del PNF.

    Si può essere d'acordo du nulla, su poco o su tanto, ma una cosa è certa: se quel programma politico dovesse veramente prendere corpo di nuovo (ma non ci sperate, non ci sperate proprio, siete ancora una volta marionette nelle mani del potere, oggi non fate al caso...quante Tv avete? e quanti consumi controllate?) questo bellissimo forum diventerebbe un bel monologo o al massimo un duetto o terzetto di simpatici mattacchioni in orbace e fez che si danno ragione l'un l'altro. Che allegria!

    Depeche, pensa che vita entusiasmante, tutto il tempo lì a inviare post a te stesso....!!! Allora sì che saresti un uomo in pace e sereno.....

    Con sincero compatimento umano e totale avversione politica.


  6. Accetto volentieri l'invito....

     

    1)Occupazione, flessibilità...

    Premesso che da quello che ho capito le nostre seprienze lavorative sono state in qualche modo simili e per quanto mi riguarda con la precarietà ho dovuto combattere a lungo senza mai fare la vittima ma cercando di dare il massimo di me stesso...(però ne ho ho visti anche parecchi non farcela e qualcuno anche finire molto male...e non erano né più stupidi né più sfaticati di me, te lo assicuro...).

    Penso che l'unico modo per creare occupazione vera (cioè che dia reddito dignitoso e una quantità minima di diritti, per quanto flessibile, altrimenti parliamo di altro...) sia oggi quella di immettere nel processo produtivo dosi sempre più massicce di innovazione tecnologica e di prodotti, abbinandola con un intervento pubblico che corregga e sostenga quei settori e quelle aziende che inevtabilmente andranno ciclicamente "fuori mercato" e con un forte incentivo a una "economia sociale" che può creare nuovi spazi in settori nuovi come la cura alle persone, la tutela dell'ambiente, la valorizzazione dei beni artistici etc..

    Questo significa necessariamente che qualcuno dovrà farsi carico del costo di tutto ciò.

    E' una scelta squisitamente politica.

    Tassare di un modesto 01-0,2% le transazioni finanziarie speculative su scala europea (oggi con l'euro si può fare anche tecnicamente) è una delle misure che permetterebbero di avere un "fondo" da destinare alle aziende che investon in innovazione e al sostegno dell'economia sociale di mercato.

    Restituire l'assistenza (pensioni di invalidità, etc) a carico della fiscalità generale anziché, come avviene oggi, a carico dell'INPS significherebbe recuperare oltre 40.000 miliardi di vecchie lire l'anno (più del doppio, se non sbaglio, della manovra finanziaria attuale).

    Introdurre leggi che anziché premiare e stimolare l'evasione fiscale e contributiva la colpiscano duramente farebbe recuperare risorse ingenti, non dico i 200.000 miliardi (sempre di vecchie lire, scusa ma ancora certe cifre non le ho convertite...) ma certo un gettito importante.

    Sono ricette vecchie? Forse sì, ma ti sembra che siano state applicate seriamente da qualcuno, finora?

    Dico di più: se è giusto che lo stato intervenga a sanare situazioni drammatiche (vedi vicenda Fiat-Termini Imerese) perché una quota delli profitti relizzati dalle aziende e dei settori che hanno i maggiori incrementi produttivi non può essere "trattenuta" dallo stato e riversata in una "Cassa si solidarietà" finalizzata a favorire i giovani che vogliono avviae nuove attività? Se si socializzano le perdite perché non si possono, almeno in minima parte, socialazzare anche i profitti?

    Certo, ci vuole una classe politica credibile, onesta e affidabile per fare questo...sennò altro che tangentopoli....

    Oggi (vedi Tremonti-bis) restano solo le briciole e c'è la guerra nord-sud e città contro città per accaparrarsi quel poco che si riesce a spremere.

    Ecotassa.

    Tassa sui grandi patrimoni.

    Ripristino dell'imposta di successione per le eredità al di sopra del miliardo (secondo un principio dell'economia liberale, non certo comunista...lì la proprità privata proprio non era prevista, almeno sulla carta...) e tassazione fortemente progressiva sulle grandi rendite finanziarie speculative (quante migliaia di miliardi sono ancora depositati nei paradisi fiscali di tutto il mondo? 800 miliardi di euro, diceva sempre tremonti due anni fa..., ne sono rientrati si e no una sessantina...).

    Non è per spirito polemico, ma sinceramente credo che l'azienda, qualsiasi azienda, piccola , media o grande, lasciata a se stessa nella giungla del mercato mondiale, cerchi di realizzare il massimo profitto tagliando laddove le è più facile farlo.

    In mancanza di altro, sui salari, gli stipendi, i diritti sociali. Forse lo farei anch'io, se mai avessi un'impresa.

    E' per questo che serve ancora l'intervento pubblico, e servono politiche europee.

    Altrimenti le aziende, per reggere la concorenza con la Cina o la Corea, taglieranno sui salari o aumentranno gli orari o ridurranno le garanzie per chi lavora, e licenzieranno finché potranno farlo.

    Più avranno mano libera e più lo faranno, non per malvagità ma per la loro natura.

    Perché dovrei produrre 1000 pagando 20 dipendenti secondo contratti e diritti, quando potrei farlo facendone lavorare 15 un po' di più, pagandoli un po' meno e tenendoli sotto la minaccia costante del licenziamento? Se nessuna legge me lo impedisce, perché non dovrei farlo? Perché dovrei rischiare di spendere in nuovi macchinari, nuove tecnologie, strategie di miglioramento della qualità dei miei prodotti? Chi me lo fa fare?

    Caro Park....secondo me tu ha una visione troppo ottimistica dell'economia.

    I cicli di recessione e di sviluppo ci sono sempre stati, nel corso della storia dell'economia. Il problema è che lasciato a se stesso il mercato riduce occupazione e diritti quando c'è recessione e limita al minimo indispensabile l'occupazione quando c'è riprsa. Questo non l'ha detto Marx o tantomeno Stalin, lo avevano capito keynes e Roosvelt in America negli anni '30, che non erano né comunisti né nemici del mercato.

    Oggi, poi, lo sviluppo di per sé non porta necessariamente un aumento dell'occupazione, lo sappiamo da tempo.

    Serve uno sviluppo di qualità e accompagnato da politiche pubbliche.

    E' una rincorsa continua.

    Non conosco tutte le proposte del centrosinistra o Ulivo che dir si voglia in campo economico. Mi interessa relativamente poco.

    Ho visto quello che hanno fatto in cinque anni di governo, e non molto mi è piaciuto. Molte promesse non sono state mantenute anche allora, come oggi.

    So già che qualcuno dirà che le mie rapide proposte e idee (ci sarebbe molto da aggiungere, ma per oggi ho già abusato fin troppo dello spazio) sono le vecchie ricette stataliste di una sinistra che sa solo mettere le tasse.

    Naturalmente non è così, ma se usciamo, come giustamente tu invocavi, dal gioco del rimpallo a destra e a sinistra, forse oggi se ne può discutere più tranqullamente, senza etichette di infamia per nessuno.

    Faccio presente che persino Bush negli Usa da tempo ha impostato una politica economica di sovvenzioni pubbliche, e prima di lui Jospin in Francia ha fatto una legge stupenda (che oggi stanno smantellando) per il sostegno all'occupazione.

    Rifare le rete ferriviaria italiana (non le mega-linee che fanno lavorare tre o quattrro grandi consorzi per 5 o 10 anni e servono a far spostare i managers, ma la rete vera, quella sulla quale viaggiano le persone "normali"): questa per esempio (altro che stretto di Messina) sarebbe una grandiosa opea pubblica che crerebbe incentivo allo sviluppo, oupazione e più efficienza di tutto il sistema.

    Costruire una vera rete idrica in Sicilia e nel sud, dove manca l'acqua sei mesi all'anno e quella che c'è la gesticono mafia e camorra.

    Queste e altre simili (l'elenco è lungo...) secondo me sono le "piccole grandi opere" che sarebbe ora di cominciare a fare.

    Da solo non basta a creare ripresa e occupazione sufficiente? va bene, però si può cominciare da lì, volendo.

    E accanto a questo, ripeto, incentivi a chi investe nell'innovazione, nell'ambiente, nel risanamento del territorio, nel turismo di qualità, nello fonti enegetiche rinnovabili.

    Anche perché oltre che a farli lavorare, qusti nostri figli, dovremo pensare anche a farli continuare a respirare e vivere almeno dignitosamente.

    O vogliamo fare dell'Italia tutto un grande nord-est con le tasche piene di soldi e il vuoto umano, morale, culturale, esistenziale, la bruttezza e lo squallore elevato a regola?

    Mi permetto solo di polemizzare sull'articolo 18: mi sembra che l'abolizione (sia pure parziale e sperimntale, si diceva...) non c'entri molto con il problema dell'occupazione.

    Si sa che lì si parla solo di giusta causa e non di altro.

    Un imprenditore che vuole ridimensinare per ragioni produttive la propria azienda ha gli strumenti , anche nelle piccole imprese, per farlo: si chiama mobilità, piani di ristrtuttrazione con annessi "esuberi", cassa integrazione etc....

    L'articolo 18 credo sia stato applicato si è no un migliaio di volte.

    Guarda che in quanto a flessibilità non credo che esista ormai in Europa un'economia più ricca di strumenti della nostra. Ma non mi sembra che produca tutta questa massa di posti di lavoro in più (tranne il lavoro in affitto o in condominio o a chiamata, il vecchio caporalato finalmente legalizzato).

    Ma non volevo polemizzare quanto esporre idee dverse e chiaramente alternative, mi sembra.

    Sulle pesnioni rmando a una prossima puntata...

    • Voto Negativo 1

  7. Il tuo ragionamento non fa una grinza. Io pero' ritengo che l'Italia sia stata "ufficiosamente " governata da tutti negli ultimi 20 anni, in nome di quel codice cencelli che tanto bene governava pure le tre reti rai... che te devo di'???

    Non mi è chiaro perché parli di "ultimi 20 anni".... Mi sembra di ricordare che, negli anni'80 in Italia c'era un certo asse chiamato CAF (Craxi-Andreotti-Forlani) che di consociativo non mi pare avesse molto....fino al 1992 governi Dc-PSI, poi un paio d'anni di Ciampi e Amato sostenuti da tutti meno MSI e Lega, quindi Berlusconi 1° nel '94...ricordo male?

    Puoi chiarirmi la tua datazione?

    Sulla spartizione della rai sono d'accordo con te, però...solo che allora non c'era ancora Mediaset....e la Dc col 40% si teneva la corazzta RAi1 che faceva il 60% di ascolti, il PSI con l'11% aveva rai due con il 35% di audience e il PCI col 33% rai3 col 3% di ascolti...come manuale cencelli era un po' balordo.... :-)


  8. Dimenticavo:

    come giudichi l'introduzione delle materie Informatica e lingua inglese già dalle elementari??

     

    Non contribuiscono forse ad una migliore e più al passo con i tempi formazione degli individui allargando quindi le loro possibilità nel futuro???

    Scusa, volevo precisare meglio: i miei dubbi forti sull'inglese e l'informatica si riferiscono alle scuole dell'obbligo e alla scuola elementare in particolare. E' chiaro che negl studi superiori la formazione generale deve progressivamente lasciare spazio alla formazione settoriale e in prospettiva professionale.... ma almeno fino ai 10-11 anni penso che il discorso vada impostato diversamente.

    Certo, un conto è fare dell'inglese e dell'infom,atica il perno dell'insegmaneto nella scuola dell'obbligo (sarei proprio contrario), un conto (come, ripeto, già in parte avviene) aggiungere qualche elemento in più di conoscenze utili per il futuro.

    Fermo restando, ripto, che la funzione fondamentale della scuola dell'obbligo, secondo me, deve continuare ad essere (anzi dovrebbe essere molto di più di quanto non lo sia oggi) quella della formazione e non dell'accumulo di nozioni e informazioni.

    Grazie per la pazienza.


  9. Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

     

     

    Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

    Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

    Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

    Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

    Non credi?

    Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

    Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

    Che discorso anni '60! Senza offesa eh!

    Nessuna offesa, figuriamoci....! Gli anni '60 sono stati nobilissimi anche se tumultuosi....E poi a ognuno i suoi decenni ( o ventenni.... ;) ...).Senza rancore...


  10. Vado per ordine:

    1) al contrario, mi era sembrato di essere chiaro (ho parlto del pacchetto treu che ha introdotto il lavoro interinale e il part-time) nel dire che le politiche della "flessibilità" sono state inaugurate dal centro-sinistra (non dalle sinistre, così come oggi governa il centro-destra, non le destre), che è stato subalterno culturalmente prima ancora che politicamente alle logiche del primato assoluto dell'impresa. I co.co.co, sono precedenti e risalgono ai governi Ciampi-Amato (1) 1992-1993.

    Comunque un errore precedente non ne giustifica uno maggiore successivo.

    2) il governo Berlusconi, rispetto al centrosinistra, ha spinto molto avanti questo processo di "maggiore flessibilità - minori diritti". Dificile negarlo, anzi viene rivendicato a merito (legge "Biagi").

    3)Non sono d'accordo sul fatto che la stabilità del posto di lavoro debba essere legata alla professionalità "alta". I bisogni di un giovane di poter progettare un proprio futuro sono gli stessi sia che vada a fare il manovale sia che sia un creativo o un informatico....

    Il vero problema secondo me è che mentre il creativo la precarietà non la soffre come una limitazione perché sa che il mercato comunque lo richiederà, il giovane manovale sì, e molto....Detto questo, ci sono sempre più giovani creativi e informatici che sono predestinati alla precarietà sottopagata....

    Esagerando un po' si potrebbe dire che nella precarizzazione generale, si salva solo chi ha le spalle coperte dalla famiglia o chi è un piccolo genio (nemmeno il classico posto pubblico o l'impiego in banca è più del tutto al riparo....giusto o sbagliato che uno lo giudichi è così).

    3) sul MIT a genova e il richiam dei cervelli non ho nulla da obiettare...biosgnerà vedere se funziona....mi sembra però che come al solito si mettono avanti i grandi progetti e gli annunci roboanti (stile Ponte sullo stretto e diga di Venezia) anziché fare le cose semplici e ordinarie che del resto in europa e nord america hanno fatto da tempo.....Per esempio non tagliando i fondi per la ricerca e non togliendo l'autonomia gestinale alle università...

    4) Sull'inglese e l'informatica fin dalle elementari (ma in molte scuole da tempo sono entrati in via sperimntale già da anni) ho invece dei seri dubbi: a parte questo dominio anglofilo che da vecchio umanista e amante della lingua italiana non mi piace molto, certamente la confidenza con le tecniche dell'informatica , l'alfabetizzazione informatica è imporantissima per i cittadini di domani.

    Non vorrei però che venisse snaturata la funzione fondamentale dell'istruzione di base pubblica, che secondo me deve restare quella della formazione e non dell'informazione.

    Preferirei avere più quattordicenni o meglio sedicenni che escono dallla scuola dell'obbligo sapendo leggere criticamente un testo, che sappiano amare la cultura anziché esserne respinti, che sappiano aprirsi mentalmente all'esterno, piuttosto che tanti piccoli maghetti del computer e dell'inglese commerciale e da internet.

    (Che naturalmente non sapranno quasi nulla della civltà, della cultura, dell'arte, della letteratura anglofona, ma sapranno benissimo cos'è un weblog o un CPU...)

    Temo che dietro a questa enfasi sull'inglese e intenet ci sia ancora una volta una cultura che pretende di trasferire nella società (e nella scuola, che dovrebbe essere il luogo formativo per eccellenza di spirito liberi e critici) l'ideologia dell'impresa in maneira totalizzante.

    Per dirla con una battuta, la scuola non può essere trattata come se fosse una fliale della Standa... :-)

    5)Hai ragione quando dici che i problemi che stanno a monte dei condoni fiscali o del condono edilizio vengono da lontano.

    Ma, e qui sono volutamente polemico, mi sembra che chi governa oggi si vuole porre come erede proprio di quel mondo (e di quelle culture politiche) che hanno creato e forgiato i comportamenti diffusi che ci riguardano più o meno tutti.

    Ricordo rispettosamente che fino a 7 anni fa , dal 1946 in poi, in Italia hanno governato praticamente solo (sia pure in alcuni momenti una situazione spesso degenarata di consaciativismo) quei partiti (DC e PSI, più i minori di centro) ai quali si richiamano l'attuale Presidente del Consiglio e buona parte dei suoi alleati ( e suppongo anche molti degli attuali elettori di centrodestra....).

    O sbaglio?


  11. Scusat, ma perché nessuno dice la cosa più semplice ed elementare? E cioè che la vera differenza tra fascismo e comunismo, in ITALIA, non è stata né ideologica né di altro tipo, ma solo politica: i comunisti ITALIANI (assieme ai socialisti, che pure fino al 56 erano con Stalin) si sono messi dalla parte della democrazia e del sistema parlamentare: hanno contribuito a liberare l'Italia e a costruire un sistema che con tutti i suoi difetti ha permesso all'Italia di sollevarsi dopo il disastro del fascismo e della sua guerra, anche se certo almeno fino a Berlinguer al loro interno c'erano molte ambiguità e legami ancora forti con la "madre patria sovietica" e doppiezze.

    Dall'altra parte c'era la prova provata (vent'anni di regime e la sua fine con le conseguenze disastrose per il popolo italiano) che il fascismo ITALIANO non acettava le regole della democrazia e del pluralismo politico.

    Per quanto mi riguarda comunque sono libertario e penso che vada garantita anche la libertà a chi ritiene di doversi dichiarare fascista di poterlo fare alla luce del sole.

    Purché non si organizzi politicamente per distruggere la libertà di tutti gli altri di potersi dichiarare democristiani, socialisti, radicali, leghisti, forzitalioti, comunisti, repubblicani, nazionalleati, menefreghisti o quello che ognuno vuole.

    E' qui la piccola differenza....

    Poi, se vogliamo menare il can per l'aia possiamo fare finta che si tratti di massimi sistemi, o di conta dei morti, oppure fare le vittime della democrazia intollerante.

    La verità secondo me sta nel paradosso che la democrazia non può essere democratica con chi - nella vita pubblica - si propone di abbatterla e di instaurare un regime.

    Se il famoso manifesto fascista di cui qualcuno parlava prevede l'accettazione delle regole democratiche, del pluralismo delle opinioni, dei partiti, della libertà di organizzazione per tutti nel rispetto delle regole comuni, allora sono d'accordo che possa essere tranquillamente reso pubblico e fatto oggetto di confronto poltico...

    Ma è così? Attendo risposte...

    • Voto Negativo 1

  12. Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

     

     

    Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

    Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

    Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

    Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

    Non credi?

    Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

    Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

    Come inquadri in questa ottica le leggi a favore dell'emersione del lavoro nero????

    Osservazione intelligente....

    Dal mio punto di vista anche i provvedimenti del governo Berlusconi sull'emersione non si discostano dall'impostazione di fondo: massimi vantaggi (molti più di quanti ne aveva offerti il centrosinistra, che infatti aveva ottenuto risultati scarsi su questo fronte) per quegli imprenditori che accettano di portare alla luce il sommerso e regolarizzare le loro posizioni.

    Non c'è dubbio che questo (che era uno dei cavalli di battaglia della Confindustria) ha permesso di migliorare anche le condizioni e i diritti di molti lavoratori prima "in nero", ma va anche detto che la moltiplicazione degli istituti di "flessibilità" (inaugurati da Treu all'epoca dell'Ulivo) non ne ha tolti che una minima parte dalla condizione di precarietà "stabile" che sempre più si configura come la condizione tipica dei giovani che entrano nel mercato del lavoro, a meno che siano superspecializzati e in settori ad alto contenuto di innovazione e di conoscenza.

    Da un punto di vista della "filosofia" dell'intervento, l'emersione è pienamente coerente con la logica dei condoni e dei concordati fiscali, della depenalizzazione del falso in bilancio, del condono edilizio etc.

    Una filosofia che si fonda sullo sgravio all'impresa, e in particolare all'impresa "furba", quella che punta soprattutto sulla riduzione dei diritti del lavoro per mantenere la competitività, anziché all'impresa virtuosa che investe in innovazione, in formazione e in ricerca

    Dal mio punto di vista ciò che è più preoccupante è che la strada è stata spianata, culturalmente e politicamente, dalla subalternità del centrosinistra a questa logica.

    In questo mi sento più vicino alla sinistra laburista inglese o ai socialisti francesi e ai socialdemocratici tedeschi piuttosto che a D'Alema, Rutelli e Blair.


  13.  

    1) depenalizzzare il falso il bilancio anche per le grandi aziende

    2) rendere difficile il lavoro di indagine dei magistrati italiani sui "paradisi fiscali", cioè sui conti bancari fittizi aperti in alcuni paesi esteri da persone che si ritiene possano aver truffato etc,  con una legge che di fatto blocca le rogatore internazionali

    3) approvare una legge che permette ai grandi evasori fiscali di far rientrare i capitali esportati ilegalmente all'estero senza andare sotto processo ma cavandosela con una modesta penale del 2,5% + sconti vari

    4) aiutare gli imputati che non vogliono farsi processare a farla franca chiedendo il trasferimento dei processi all'infinito con il meccanismo di ricusazione dei giudici previsto dalla legge Cirami

    5) abolire le tasse sulle eredità e sulla successione anche per i patrimoni superiori ai 300 milioni di vecchie lire (quelli inferiori erano già esenti)

    6) approvare una legge che impedisce di mettere sotto processo per qualsiasi reato (non quelli di opinione, che sono già tutelati dalla legge) le 5 maggiori cariche dello Stato tra le quali, putacaso, è compresa accidentalmente anhe quella di Presidente del Consiglio (e, sempre putacaso, l'attuale presidente del Consiglio ha qualche pendenza in corso...ma queste sono insinuazioni di quegli sporchi comunisti che non riescono ad amarlo...)

    7) far finta di non essere in guerra contro l'Irak a fianco di Bush e Blair ("siamo una nazione non belligerante") per non andare contro la stragrande maggioranza perlomeno perplessa degli italiani, compresi  molti suoi elettori, salvo poi appoggiare in ogni modo quell'operazione rivelatasi alla fine un inganno (oltre che una tragedia per scopi esclusivamente di potere e di petrolio) in ogni sede, rivendicando uno strapuntino al tavolo dei (presunti) vincitori

    8) regalare 90 milioni di euro, cioè 1800 (milleeottocento) miliardi di lire alle scuole "non statali", cioè private, mentre la scuola pubblica continua ad andare sempre più allo sfascio

    9) Far approvare una legge sulla comunicazione che legalizza il monopolio di un'azienda privata (putacaso di proprietà dell'attuale Presidente del Consiglio) nel sistema televisivo , e soffoca ogni possibilità di avere altre voci nella tv e di far sopravvivere quel che resta del  pluralismo nella stampa (infischiandosene del messaggio di saggezza e di equilibrio rivolto  alle Camere dal Presidente della Repubblica)

    10) finanziare i buchi di bilancio attraverso condoni, piccoli, grandi, tombali, (vedi la Finanziaria di questi giorni) concordatari etc. purché il contribuente continui a spremere le proprie tasche, mentre la riduzione delle tasse tanto annunciata non si sa più nemeno che fine ha fatto...

    11)continuare a regalare soldi alle compagnie di assicurazione (putacaso una delle più importanti è di proprietà dell'attuale Presidente del Consiglio) con provvediementi che penalizzano gli utenti nonostante le sentenze contrarie alle companie dell'autorità garante per la libera concorrenza (per non parlare delle associazioni dei consumatori e degli automobilisti in particolare)

    13) cercare di mettere qualche toppa con sorrisi, battute esilaranti e pacche sulle spalle(oltre a qualche offesuccia alla storia patria) alle liti continue che da qualche mese (da quando più o meno tutti i suoi alleati hanno capito che - sistemati i primi 9 punti di questa lista - il resto per Lui erano questioncelle secondarie e quindi rischiavano di andare a fondo tutti insieme al padrone del vapore) vedono azzannarsi ferocemente, a colpi di insulti pesantissimi e di dispetti reciproci, di volta in volta ciascuno dei partiti della sua maggioranza

     

    Risposte possibili:

     

    a) Romano Prodi

    b)Prodi Romano

    c) quel comunistaccio di Prodi

    d) Bokassa

    e)non vi azzardate nemmeno a pensare di poter pronunciare quel nome, il Suo nome...eh! Siete i soliti stalinisti antidemocratici, andatevene a vivere a Cuba o in Siberia se tutto ciò non vi piace! chi ve l'ha fatto fare di nascere in Italia, eh? troppo comodo, cribbio...

    1) Misura geniale che consente di recuperare molto sommerso.........

     

    2)Grandissima KAZZATA in quanto quello che tu dici non è altro che UNA APPLICAZIONE Di un art (non ricordo il numero) del CPP non osservato e già in vigore da qualche decennio..............ma tu essendo komunista non ragioni con la tua testa ma segui la massa (de kazzate) che quei quattro falliti re taccontano

     

    3) Intanto in ITALIA son rientrati Dalla Svizzera ed altri "paradisi" fiscali" diversi ma diversi milioni di euro...io ero rimasto a 60..ma poi so che c'è stato un incremento......

     

    4)PRIMO : La ricusazione è un procedimento che nel codice di procedura penale esiste da quando è stato scritto..........la legge cirami è un integrazione Garantista : L'ignoranza è la più brutta cosa!

     

    5)GRANDISSIMA KAZZATA PROPAGANDISTICA che non ha mai convinto nessuno e che portano avanti solo quei poveri FALLITI di Fassino E Rutelli nel DISPERATO tentativo di recuperare qualche voto ma se annate avanti così ve resta più poco da vive.......(ai tempi giusti anzichè a rubar i soldi agli italiani, stavano a spaccar le pietre da qualche parte : MOlto più utili!)

     

    6)Altra GRANDISSIMA KAZZATA PROPAGANDISTICA patetica direi, visto che è questo ubn sistema che abbiamo adottato sull 'esempio della Francia e dell 'UE........non si capisce perchè èerciò i parlamentari di sinistra di questo paese non abbiano fatto una battaglia in tal senso anche nel parlamento europeo : RIDICOLI!!!! ( NOn so se il caso EUROSTAT che ha coinvolto Prodi ed alcuni mebri del consiglio D'Europa ti dice qualcosa)

     

    7) Di fatto L' Italia a messo a disposizione Basi miltari e basta............appoggiando un operazione che oggi l'Onu rivendica la Francia reclama la Germania pretende di partecipare..............Un po' meno demagogia per piacere....

     

    8) La ragione se la vedi con intelligenza è quella di allegerire la scuola pubblica perchè si fa sempre più fatica a sostenerla e per allargare l'occupazione scolastica che nella scuola pubblica è satura................MA che kazzo te lo dico a fa ..tanto tu cammini bendato e segui le istruzioni!

     

    a tutti quelli che s' Inkazzano perchè gli si dice COMUNISTI o che ci fanno ironia, vorrei far notare che in Italia Ci sono ( io me ne vergogno ma purtroppo è così) DUE PARTITI COMUNISTI : iL PDRCI e RC.............. (Siamo L'unico paese occidentale) che hanno una percentuale che si aggira intorno al 7 , 8 % che non è molto meno del 16% dei DS quindi.........LI COMUNISTI IN ITALIA CE STANNO ECCOME (altrimenti non srebbe giustificato lo sventolio di bandiere rosse con falce e martello) e quindi non è NE OFFENSIVO NE SCORRETTO DIRLO dato che si dice semplicemente LA VERITA'!!!!

     

    PS

     

    Agli altri punti non ho risposto perchè ho preferito stendere un velo pietoso dato che si trattava di espressioni FIGLIE DELLA BILE sconnesse e senza fondamento...........fra tre anni ne ripalrliamo....tranquilli su!!!!

    Ehi, ma qui la bile la stai tirando fuori solo tu! Il mio era un modesto sondaggino ironico sul tipo di quell fatto (in senso opposto) da altri amici del forum "berlusconiani".

    O il diritto alla satira e al sarcasmo appartiene solo alla destra?

    Anziché rispondere offendendo avresti fatto meglio ad andare a leggere o rileggere qualcosa, così avresti potuto dare risposte corrette anziché imprecisioni butytate spesso a casaccio.

    Ma il tuo paraocchi non è casuale: da alcune delle tue risposte si capisce evidentemente che siamo proprio agli antipodi, ma non per ideologia o per scelte politiche: siamo opposti per collocazione nel mondo.

    Tu stai dalla parte dei ricchi, dei furbi e dei vincenti.

    Io, pur senza essere comunista, oppure se ti fa piacere pensarlo chiamami pure come ti pare, sto dall'altra parte.

    In mezzo c'è un mare di gente che ragiona, discute, cerca di capire.

    Tu evidentemente hai già capito da tempo, con il fiuto istintivo del vincente, da che parte stare.

    Non mi sento di biasimarti.

    Difendi il tuo.

     

    P.S.: a scanso di equivoci e per gli altri forumisti: non sto dicendo che chi è di destra è ricco, furbo e vincente e chi è di sinistra è povero, ingenuo e sfigato.....So benissimo che non è così e chi ha letto qualche altro mio post spero mi ricnoosca almeno un tentativo di dialogo e di ascolto delle ragioni altrui, se non di

    obiettività.

    Sto solo rispondendo nel merito a delle argomentazioni al limite dell'insulto, oltre che inconsistenti e a volte chiaramente false, cercando di capire la ragione "materiale" di tanto livore e tanta bile per un intervento "satorico" come era il mio.

    • Voto Negativo 1

  14. Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

     

     

    Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

    Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

    Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

    Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

    Non credi?

    Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

    Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)


  15. Alleanza Nazionale era per il si a suo tempo, però lasciò liberi i propri elettori di votare come meglio credevano (a differenza de li comunisti, come al solito). La stragrande maggioranza votò per il no. Quindi non diciamo le cazzate grazie!!!!  ;)

    Perché, "li comunisti" a votare per il sì al referendum sul nucleare ce li portavano con la pistola puntata sulla nuca? scusa, ma in che Paese vivi? ti rendi conto che stai offendendo milioni di persone che - in buona fede come sicuramente sei anche tu - avevano un'idea diversa dalla tua (e anche dalla mia, se è per questo) ma che comunque erano capaci di ragionare con la propria testa né più né meno degli altri?

    O pensi che per essere liberi di scegliere per chi e cosa votare (a maggior ragione in un referendum) basta non essere "comunisti" (che poi, suppongo siano più o meno quasi tutti quelli che non la pensano come te o che non amano né il fascismo, nè i suoi eredi e discendenti più o meno pentiti, né gli attuali alleati dei suoi eredi...(a parte Bossi, che fa storia a sé :huh:) Ma questa - lo ammetto - forse è solo una mia supposizione...)

    Vorrei pacatamente contestare la prima parte del tuo intervento; quando dici che i comunisti votavano pensando con la propria testa. Ora spero che a sinistra ciò avvenga. anzi ne sono certo, così come sono certo che allora non avvenisse altrettanto. Il discorso è semplicissimo e in parte ammesso anche da te: il popolo di sinistra votò al 99% contro il nucleare, cioè per il SI, ora vuoi farmi credere che per uno strano caso del destino circa 12.000.000 di persone (macellai, operai, salumieri,fruttivendoli,impiegati,professionisti), dei quali al massimo il 2% sapeva cosa è un atomo (figuriamoci un nucleo), hanno avuto tutte la stessa opinione in merito ad un argomento tecnico che dovrebbe essere invece trasversale?Cioè tutti a sinistra la pensavano allo stesso modo sul nucleare ragionando con la propria testa invece di ubbidire alle indicazioni del partito-mamma (e anche papà,nonno,nonna,amante e chi più ne ha più ne metta)? E dai!!!!

    Se invece volevi dire che in quell'80 per cento circa che votarono allora contro il nucleare c'era sicuramente qualche elettore comunista che votò sì solo perché l'aveva detto il partito, così come qualche democristiano, qualche socialista, qualche liberale (che votò no), su questo sono d'accordo con te, anche se non è possibile quantificarli.

    In quel caso gli elettori missini non seguirono l'indicazione del loro partito semplicemente perché non c'era. Altre volte però, spero che tu possa ammetterlo, (sul divorzio nel '74, per esempio) è possibile che qualche elettore del MSI abbia votato seguendo l'indicazione del proprio partito anziché un proprio ragionamento autonomo e proprie conoscenze specifiche. Chi può dirlo e chi può negarlo? Non per questo mi sento autrizzato a pensare che gli elettori del MSI fossero pecoroni privi di capacità intellettive pronti a seguire ciecamente le direttive del capo o del partito. Non l'ho mai pensato e non lo penso oggi.

    Del resto, non dovrebbe sessere proprio un principio garantista della destra liberale quello della presunzione di innocenza fintanto che non viene provata la colpa? :)

    Siamo d'accordo su questo?


  16. Per Ruber: scusa dimenticavo: in realtà il voto contro il nucleare dell'87 veniva sull'onda emotiva del dopo-chernobyl..Non so se tu hai l'età per poter ricordare quei momenti ma allora le parole pultonio, cesio e stronzio erano entrate nel vocabolario quotidiano di ogni massaia e (a maggior ragione) di ogni fruttivendolo, di destra, di centro o di sinistra che fosse, così come la discussione che ne seguì coinvolse milioni di persone che non sapevano né avebbero mai saputo come è fatto un atomo, ma che si ponevano il problema se si sarebbero beccati un cancro oppure no, se queste centrali erano abbastanza sicure oppure no, se se ne poteva fare a mano oppure no....un po' come in questi gorni parliamo di megawatt in ogni bar e pizzeria, e di gestori della rete, di importanzioni dalla Francia e di elettrodotti etc, ma moltiplicalo almeno per tre (e mi tengo stretto).

    Del resto non credo che oggi sia necessario sapere come funziona l'elettromagnetismo o un trasformatore per cercare di formarsi un'opinione sui blacck out, perché avvengono e cosa fare in futuro...non credi?

    A prescindere dall'opinione politica che si ha....


  17. Rispondo volentieri: scusa, ma il dato del 99% del "popolo d sinistra" che votò contro il nucleare dove l'hai preso? A me non risulta che queste fossero gli orientamenti allora, anzi ricordo che a sinistra c'era una certa parte di scontento per quel voto, che veniva considerato un andare al rimorchio degli ambientalisti (che, allora, nella sinistra italiana non godevano buonissima fama, né sui contenuti né sulla loro collocazione politica ancora non così definita come oggi).

    Empiricamente posso dirti che conosco personalmente diversi eletori di sinistra che hanno votato No al referendum sul nucleare dell'87, e che continuano ad avere le tesse opinioni di allora.

    Questi argomenti mi sembrano veramente offensivi per l'intelligenza delle persone.

    E' chiaro fin dal referendum repubblica/monarchia del '46 che le indicazioni dei partiti (di TUTTI i partiti) non funzionano granché quando non è in gioco l'appartenenza politica o l'ideologia. Questo vale sia per quelli "vinti dalla sinistra " (che in verità non mi pare ne abbia mai promossi molti, casomai si è opposta o è andata a ruota, spesso non molto convinta ,vedi scala mobile dell'85), sia per quelli radicali (la maggioranza) sia per quelli "di destra" (divorzio, aborto).

    Una precisazione a Borgobelloooo: nel referendum dell'87 l'allora MSI di Almirante si pronunciò per la "libertà di voto" per il semplice motivo che il partito era spaccato in due. Basta rileggere tutte le cronache e le dichiarazioni dell'epoca. Del resto lo stesso stratagemma è stato usato di volta in volta da tutti i partiti quando non avevano al loro interno una posizione nettamente prevalente su un certo argomento oggetto di referendum o quando comunqe, per ragioni di "opportunità politica" (per esemio non voler scontentare nessuna delle diverse parti in causa) hanno ritenuto di non dover prendere posizione per il sì o per il no.

    Era una scelta legittima, ci mancherebbe...ma spacciarla per una scelta "di libertà" mi sembra sinceramente una furbizia poco furba, talmente è smascherata....


  18. Propongo anch'io un indovinello scherzoso ma non troppo...

    Indovinare chi ha impiegato i suoi primi 2 anni e mezzo di presidenza del Consiglio (metà del suo mandato elettorale...) a realizzare i seguenti urgentissimi provvedimenti reclamati a gran voce dai pensionati, impiegati, artigiani, giovani, casalinghe e disoccupati, ponendo spesso il voto di fiducia a garanzia dell'obbedienza assoluta da parte della "sua" (larga) maggioranza parlamentare:

     

    1) depenalizzzare il falso il bilancio anche per le grandi aziende

    2) rendere difficile il lavoro di indagine dei magistrati italiani sui "paradisi fiscali", cioè sui conti bancari fittizi aperti in alcuni paesi esteri da persone che si ritiene possano aver truffato etc, con una legge che di fatto blocca le rogatore internazionali

    3) approvare una legge che permette ai grandi evasori fiscali di far rientrare i capitali esportati ilegalmente all'estero senza andare sotto processo ma cavandosela con una modesta penale del 2,5% + sconti vari

    4) aiutare gli imputati che non vogliono farsi processare a farla franca chiedendo il trasferimento dei processi all'infinito con il meccanismo di ricusazione dei giudici previsto dalla legge Cirami

    5) abolire le tasse sulle eredità e sulla successione anche per i patrimoni superiori ai 300 milioni di vecchie lire (quelli inferiori erano già esenti)

    6) approvare una legge che impedisce di mettere sotto processo per qualsiasi reato (non quelli di opinione, che sono già tutelati dalla legge) le 5 maggiori cariche dello Stato tra le quali, putacaso, è compresa accidentalmente anhe quella di Presidente del Consiglio (e, sempre putacaso, l'attuale presidente del Consiglio ha qualche pendenza in corso...ma queste sono insinuazioni di quegli sporchi comunisti che non riescono ad amarlo...)

    7) far finta di non essere in guerra contro l'Irak a fianco di Bush e Blair ("siamo una nazione non belligerante") per non andare contro la stragrande maggioranza perlomeno perplessa degli italiani, compresi molti suoi elettori, salvo poi appoggiare in ogni modo quell'operazione rivelatasi alla fine un inganno (oltre che una tragedia per scopi esclusivamente di potere e di petrolio) in ogni sede, rivendicando uno strapuntino al tavolo dei (presunti) vincitori

    8) regalare 90 milioni di euro, cioè 1800 (milleeottocento) miliardi di lire alle scuole "non statali", cioè private, mentre la scuola pubblica continua ad andare sempre più allo sfascio

    9) Far approvare una legge sulla comunicazione che legalizza il monopolio di un'azienda privata (putacaso di proprietà dell'attuale Presidente del Consiglio) nel sistema televisivo , e soffoca ogni possibilità di avere altre voci nella tv e di far sopravvivere quel che resta del pluralismo nella stampa (infischiandosene del messaggio di saggezza e di equilibrio rivolto alle Camere dal Presidente della Repubblica)

    10) finanziare i buchi di bilancio attraverso condoni, piccoli, grandi, tombali, (vedi la Finanziaria di questi giorni) concordatari etc. purché il contribuente continui a spremere le proprie tasche, mentre la riduzione delle tasse tanto annunciata non si sa più nemeno che fine ha fatto...

    11)continuare a regalare soldi alle compagnie di assicurazione (putacaso una delle più importanti è di proprietà dell'attuale Presidente del Consiglio) con provvediementi che penalizzano gli utenti nonostante le sentenze contrarie alle companie dell'autorità garante per la libera concorrenza (per non parlare delle associazioni dei consumatori e degli automobilisti in particolare)

    13) cercare di mettere qualche toppa con sorrisi, battute esilaranti e pacche sulle spalle(oltre a qualche offesuccia alla storia patria) alle liti continue che da qualche mese (da quando più o meno tutti i suoi alleati hanno capito che - sistemati i primi 9 punti di questa lista - il resto per Lui erano questioncelle secondarie e quindi rischiavano di andare a fondo tutti insieme al padrone del vapore) vedono azzannarsi ferocemente, a colpi di insulti pesantissimi e di dispetti reciproci, di volta in volta ciascuno dei partiti della sua maggioranza

     

    Risposte possibili:

     

    a) Romano Prodi

    b)Prodi Romano

    c) quel comunistaccio di Prodi

    d) Bokassa

    e)non vi azzardate nemmeno a pensare di poter pronunciare quel nome, il Suo nome...eh! Siete i soliti stalinisti antidemocratici, andatevene a vivere a Cuba o in Siberia se tutto ciò non vi piace! chi ve l'ha fatto fare di nascere in Italia, eh? troppo comodo, cribbio...


  19. Alleanza Nazionale era per il si a suo tempo, però lasciò liberi i propri elettori di votare come meglio credevano (a differenza de li comunisti, come al solito). La stragrande maggioranza votò per il no. Quindi non diciamo le cazzate grazie!!!!  ;)

    Perché, "li comunisti" a votare per il sì al referendum sul nucleare ce li portavano con la pistola puntata sulla nuca? scusa, ma in che Paese vivi? ti rendi conto che stai offendendo milioni di persone che - in buona fede come sicuramente sei anche tu - avevano un'idea diversa dalla tua (e anche dalla mia, se è per questo) ma che comunque erano capaci di ragionare con la propria testa né più né meno degli altri?

    O pensi che per essere liberi di scegliere per chi e cosa votare (a maggior ragione in un referendum) basta non essere "comunisti" (che poi, suppongo siano più o meno quasi tutti quelli che non la pensano come te o che non amano né il fascismo, nè i suoi eredi e discendenti più o meno pentiti, né gli attuali alleati dei suoi eredi...(a parte Bossi, che fa storia a sé :huh:) Ma questa - lo ammetto - forse è solo una mia supposizione...)


  20. Il bello è c'ho azzeccato anche nel dirti che questo

    il progetto per riqualificare il centro, compresi i lavori di Piazza dell'Orologio, corso Tacito, corso vecchio, via Garibaldi, via Roma, Piazza San Giovanni decollato, Piazza solferino,piazza europa e anche Piazza del Popolo (che a presto vedrà nuova luce) risalgono tutti all'operato svolto sotto il sindaco Ciaurro.

     

    non è proprio vero :lol:;)

    non sono d'accordo con alcune cose:

     

    Mi risulta che il parcheggio privato di piazza Tacito risale alla giunta Melasecche

     

    solo che la zona pedonale era già prevista da quel progetto e non è stata ampliata oggi da quel che ne so io.

     

    Piazza Tacito è brutta per 50 anni di urbanistica selvaggia (vedi BNL al posto del vecchio palazzo) e di motorizzazione selvaggia (vedi parcheggio su tutta la piazza)...

     

    la responsabilità non può essere altro che dataq a chi ha governato Terni fino agli anni '80 e '90 lo sappiamo benissimo di che partito siano.

     

    Mi risulta che in quattro anni sono iniziati o terminati nelle periferie e nei paesi interventi che negli utlimi 10-15 anni non si erano mai visti....qualcuno ne sa di più?

     

    questo pure mi sorprende e non di poco.

     

    piazza Europa, merito della Giunta Raffaelli Piazza del Popolo (con un progetto originale), quando ci sarà....

     

    Piazza Europo, quella con la fontana non è assolutamente merito di raffaelli.

    i progetti di piazza del Popolo invece ci sono da un bel pezzo, non da ieri.

    Dimenticavo, Aghy: su piazza Tacito mi dispiace ma credo che tu non abbia tutte le informazioni corrette: il progetto predisposto dalla Giunta di centodestra prevedeva di mantenere la rotatoria completa della fontana e non prevedeva elementi di arredo urbano...in pratica si trattava solo della realizzazione del parcheggio priato sotterranei e della nuova pavimentazione di parte della piazza. Volendo si può fare una verifica chiedendo gli atti in Comune che, fino a prova contraria, dovrebbero essere pubblici, oppure splulciare qualche vecchio giornale locale, ma ti assicuro che è come dico io...


  21. Il bello è c'ho azzeccato anche nel dirti che questo

    il progetto per riqualificare il centro, compresi i lavori di Piazza dell'Orologio, corso Tacito, corso vecchio, via Garibaldi, via Roma, Piazza San Giovanni decollato, Piazza solferino,piazza europa e anche Piazza del Popolo (che a presto vedrà nuova luce) risalgono tutti all'operato svolto sotto il sindaco Ciaurro.

     

    non è proprio vero :lol:;)

    non sono d'accordo con alcune cose:

     

    Mi risulta che il parcheggio privato di piazza Tacito risale alla giunta Melasecche

     

    solo che la zona pedonale era già prevista da quel progetto e non è stata ampliata oggi da quel che ne so io.

     

    Piazza Tacito è brutta per 50 anni di urbanistica selvaggia (vedi BNL al posto del vecchio palazzo) e di motorizzazione selvaggia (vedi parcheggio su tutta la piazza)...

     

    la responsabilità non può essere altro che dataq a chi ha governato Terni fino agli anni '80 e '90 lo sappiamo benissimo di che partito siano.

     

    Mi risulta che in quattro anni sono iniziati o terminati nelle periferie e nei paesi interventi che negli utlimi 10-15 anni non si erano mai visti....qualcuno ne sa di più?

     

    questo pure mi sorprende e non di poco.

     

    piazza Europa, merito della Giunta Raffaelli Piazza del Popolo (con un progetto originale), quando ci sarà....

     

    Piazza Europo, quella con la fontana non è assolutamente merito di raffaelli.

    i progetti di piazza del Popolo invece ci sono da un bel pezzo, non da ieri.

    Mi sembrava di esser stato il più possibile obiettivo e puntuale, salvo smentite perché non ho assolutamente la pretesa di avere tutte le informazioni giuste, ci mancherebbe....sennò la prossima volta ce vado io a fa' lu sindacu... :lol:

    In ogni caso ho riconosciuto alla Giunta Ciaurro-Melasecche (ok, ma 'ndo vai, però ammetterai che se si parla di lavori pubblici Melasecche è stato assessore per 6 anni dal 93 al 99, oltre che vice-sindaco e per un paio d'anni pure assessore al bilancio ahinoi, insomma il suo potere negli ultimi anni era enorme e la buonanima del Professore, che invece ho rispettato e rispetto moltissimo, ha avuto parecchie "noie" per questo motivo...o ricordo male?), dicevo che ho riconoiuto alle giunte di centrodestra alcuni meriti. Cito a memoria:parcheggio rinascita, progetti per i parcheggi sotterranei di San Giovanni, Piazza dell'Orologio,. Piazza Tacito etc., pavimentazione di corso Tacito, in parte realizzati poi dalla giunta attuale, piazza Europa (ereditato come progetto dalle giunte di sinistra ma meritoriamente realizzato dalla Giunta Ciaurro-Melasecche).

    Fare migliore, più bella e più vivibile la nostra città, non può essere preprogativa né della destra né della sinistra, secondo me.

    Però se si fanno i bilanci delle cose fatte e di quelle mancate o da fare, bisogna usare sempre lo stesso metro di giudizio, credo....

    Sulla bruttezza di piazza Tacito sono d'accordo con chi la imputava alle scelte delle amministrazioni di sinistra dal dopo guerra in poi...solo che non mi risulta che quelle scelte fossero contrastate dal'opposizione di allora, perché la cultura generale (non solo della nostra città) era tutta basata sulla quantità e non sulla qualità e sul boom dell'automobile e relativi modelli di comportamento e di assetto delle città.

    Ricordo ad esempio che all'inizio degli anni '70 ancora Corso Tacito era percorso dalle automobili, mentre altre città avevano già le isole pedonali molto avanzate.....

    Comunque noto che qualcuno critica la giunta Raffaelli perché fa poche opere pubbliche, mentre altri dicono che ne fa troppe.... :):)

    A me sembrano ancora poche, anche - obiettivamente - mi sembrano molte di più di quelle realizzate in 6 anni dalle amministrazioni precedenti...ma il giudizio è ovviamente libero...

    Ultim'ora per Rosso e Verde ed altri: sul corriere dellUmbria ho letto pochi giorni fa che la piazzetta davanti a palazzo Spada sarà intitolata al grande architetto Mario Ridolfi.

    Per Minestra: grazie, altrettanto...

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.