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passaparola

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Messaggi pubblicati da passaparola


  1. No, relazioni dirette non ci sono tra ambiti socio-politici e sportivi. Ma, se da un lato a livello sportivo, sotto tutti gli aspetti, credo si possa dire che la C ci sta larga, dall'altro questo ha sicuramente una qualche relazione con l'aspetto socio-economico. Non certo una relazione proporzionale e diretta, ma credo che spesso (non sempre) lo sport esprime queste relazioni. Soprattutto il calcio.

    Altrimenti non si potrebbe dire che la Germania - ad esempio - ci stia surclassando nel calcio ANCHE (non solo, ma anche si) per via di una migliore organizzazione e pianificazione economica, sociale, politica etc.

    È' un dato di fatto, come un dato di fatto è' che l'Italia non partecipera' ai prossimi mondiali perche' non ha saputo adattarsi ad un mondo prima di tutto sportivo, ma anche economico, sociale e politico più' competitivo e perche' il suo calcio (come la sua societa') e' marcio di affarismo, corruzione, clientelismo etc.

    E se competi nello sport alla fine, il dato sportivo viene fuori, anche perche' spesso esso stesso è' il risultato di tutte le altre componenti messe insieme, a certi livelli.

    Così a Terni grazie soprattutto ad Unicusano, espressione perfetta di quanto dico perché' nella sua gestione non c'è' alcuna logica sportiva ma solo quanto di cui sopra. Quanto dico lo dico perché ad Unicusano, prima e assoluta responsabile di questa stagione che, fin dal principio, era chiaro finisse in una debacle, non si è' opposto nessuno, o almeno nessuno ha cercato di "regolare" la loro gestione (giornalismo, politica, tifosi etc.) e loro ci sono anche perche' nulla, ma proprio nulla, dalle altre componenti è' stato fatto. E non è' un caso.

    Quanto accaduto negli ultimi anni e poi soprattutto da agosto, è' stato talmente assurdo che almeno uno scatto di orgoglio, dignita' ci doveva essere da parte di tutti, un voler alzare la testa di fronte agli scempi compiuti con insolenza, inettitudine e rozzezza. E qui, mi dispiace, ha colpa anche il tifo organizzato, incapace di coagulare intorno a se' la città' e di interpretare quanto sta accadendo in questi anni. La Ternana, in questo caso, mi dispiace, non siamo stati noi. Non siamo stati noi la Ternana quando c'era chi diceva "ma che ci vuoi fare, se no la B come facciamo a farla" o #ifrocidipochesci i "fraterni abbracci" o persino chi si prendeva il merito di aver fatto arrivare a Terni questi cialtroni. Ma li leggete i post sui forum di Facebook? Li scrivono ternani PD

    O chi se la pigliava coi calciatori invece che con i reali esecutori di questa giusta retrocessione.

    Per carità', a Modena o Vicenza come in altre realta' la situazione è' sotto gli occhi di tutti, ma è' la situazione dell'Italia del 2018....di un paese da rifondare totalmente e dunque anche a livello sportivo. Guarda caso, e non solo nel calcio.

    Poi, per carita', nonostante tutto, nello sport (a differenza che negli altri ambiti citati), si può' comunque far bene, come accaduto a Crotone o Benevento. Ma li si è' preso atto della realtà' con concretezza e realismo, e si è' fatto un progetto sportivo vero e proprio, nonostante tutto. Lo sport in positivo puo' essere slegato da tutto il resto, per il motivo che ho detto, ma molto più' spesso in negativo è' espressione anche delle altre componenti.

    A Terni credo di poter dire che lo e' sicuramente, altrimenti non avremmo Unicusano. Questo dico.

    Poi, sulla tua postilla passaparo' a proposito del periodo gemellare sono d'accordissimo, non si devono creare alibi a questi cialtroni.

    Però se c'è una relazione anche non diretta (e personalmente credo che ci sia, anche se in senso diverso dal tuo) tra calcio e società/economia/politica, allora deve valere sia quando le cose vanno male che quando vanno bene.

     

    Sennò facciamo come nel famoso aneddoto dell' avvocato, "qui abbiamo vinto, lì t'hanno fregato" :D

     

    Allargando l'orizzonte, la Spagna ha vinto tutto quando l'economia era a rotoli, la politica in crisi nera, la corruzione al massimo storico. L'Italia degli anni 80 non era meno in crisi e corrotta di oggia ha vinto i mondiali, i paesi più corrotti del mondo (Russia, Cina etc.) finanziano con proventi delle attività più losche i campionati più ricchi e spesso vincenti.

     

    E potrei continuare a lungo.

     

    Per me restiamo un territorio in profonda crisi, le cui classi dirigenti sono più incapaci che corrotte (non più della media nazionale), ma ciò non toglie che la Ternana possa finire nell' Eccellenza o ambire alla serie A indipendentemente da tutto ciò.

    • Voto Positivo 2

  2. Concordo sulla mancanza di relazione diretta tra crisi sociopolitica del territorio e crisi calcistica.

    Tuttavia va detto che da più di 20 anni non ci sono candidati locali a rilevare la società di calcio. Qualcosa vorrà pur dire.

    Questo è vero, ma quante sono le società di calcio di serie A e di serie B che hanno ancora una proprietà locale?

     

    Considera anche che a Terni il medio imprenditore che rischia qualche milione di euro per fare plusvalenze col calcio e/o per agevolare qualche progetto imprenditoriale "collaterale" mi sa che lo trovi col lanternino, qui da sempre siamo andati avanti con la grande impresa (nazionale o multinazionale, pubblica o privata) e il tempo del boom edilizio in cui qualche "palazzinaro" (con rispetto) appassionato di fere buttava un po' di soldi sulla Ternana è finito da almeno 40 anni, mentre nel frattempo la dimensione economica (e manageriale) del calcio - che piaccia o meno - è completamente cambiata.

     

    Certo, magari un gruppo di medio-piccoli operatori economici locali forse potrebbe anche avere i mezzi e la dimensione almeno per una dignitosa serie B, ma qui do ragione al 100% a chetestraceki sull'incapacità/non volontà di "fare squadra" in questa nostra città, nel calcio come altrove.


  3. Condivido in pieno la parte "sportiva" (se ancora di sport con certi figuri alla guida si possa parlare).

     

    Sulle analisi socio-politiche, alcune cose le condivido altre meno o per niente, ma in realtà - come sempre in queste situazioni - si può dire tutto e il contrario di tutto, rischiando sempre la strumentalizzazione di parte, in un senso o in quello opposto.

     

    Non penso cioè che la situazione socio-economica e politica di citta' come Crotone, Benevento, Frosinone etc. sia molto migliore della nostra, né che sia molto peggiore quella di Modena o Vicenza o Piacenza etc, così come non ho pensato nel 2011 che Terni era in ripresa perché la Ternana era tornata in serie B.

     

    Insomma ci andrei sempre piano a mischiare la politica e gli aspetti socio-economici con il calcio, per stilare classifiche di città e territori, promozioni e retrocessioni.

     

    Sarebbe fin troppo facile (e sbagliato) usare gli stessi criteri per ricordare che dell' arrivo degli unicazzari a Terni sono corsi a prendersi il merito (trasversalmente) alcuni dei principali sponsor del "rinnovamento" cittadino. ;)

     

     

    p.s.: sorvolo sul fatto che i primi a parlare, una decina di anni fa, di Terni come città e piazza il cui ambito di competenza è la serie C furono i gemelli diversi sul loro giornaletto dei gufi, e che cosi' si danno alibi e attenuanti ai vari circhi marchigiani ed eredi, perché so che questa non è assolutamente l'intenzione di chi ha aperto questo topic.

    • Voto Positivo 2

  4. Ragazzi, un consiglio: riserviamo le nostre residue energie polemiche contro i ciarlatani unicazzari che ci hanno regalato questa vergogna e a chi ce li ha portati.

     

    Sputtanamento a mille di Bandecchi e soci e della loro Universita' di serie Z, per favore: restituiamo loro almeno un po' del male che hanno fatto alla TERNANA!!!

     

    Magra soddisfazione ma almeno sappiano che prendere per il culo, usando il nostro nome e simboli per la loro miserrima ciarlataneria, non è stato gratis.

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