Vai al contenuto

EfFERAto

Members
  • Numero contenuti

    13606
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    19

Messaggi pubblicati da EfFERAto


  1. Mio padre mi portò per la prima volta allo stadio nel secondo anno di serie A nel 74/75. Purtroppo non ricordo granché in quanto avevo solo tre anni, ma ricordo benissimo i miei pianti isterici quando cinque anni dopo retrocedemmo in C perdendo l' ultima partita a Brescia. La partita con il Gubbio mi fa tornare in mente la mia adolescenza dove sempre con mio padre oltre a tutte le partite al Liberati assistemmo ad una cocente delusione a Chieti ( Cinciripini ), alla vittoria di Celano ed al trionfo di Cesena. Mio padre mi ha lasciato nel 93 ma grazie alla nostra Ternana ho avuto la possibilità di condividere con lui momenti indimenticabili che rimarranno sempre nel mio cuore. Gioie, delusioni, abbracci ed esultanze con le nostre fere. Sogno che con mio figlio di due anni possa provare le stesse emozioni avute tanti anni fa con papà. Non saremo il Barcellona, ma senza la Ternana la mia vita non sarebbe stata la stessa. Ti amo Ternana.

    • Voto Positivo 2

  2. Ma infatti è quello il punto.

    Diciamo che c'è stato un terremoto quest'estate ( dopo quello dell'estare precedente Conte-->Allegri) e si deve stabilizzare tutto l'ambiente.

    Forse questa era la partita giusta per dare il colpo da elettroshok.

    Vediamo con Genoa (fuori) e Frosinone(casa) se si risale anche in campionato.

    Fra l'altro dopo c'è il Napoli (fuori ) e il Siviglia (casa).

    Insomma un Settembre bello impegnativo.

    Spero che tu abbia ragione. Forse l'impegno di ieri potrebbe essere lo spartiacque della stagione. L'idea è che fino ad oggi, i nuovi arrivati non abbiano ancora capito cosa significhi giocare nella Juve e nel campionato italiano. A parte la partita con la Roma in cui hanno influito anche le scelte di Allegri ( centrocampo improponibile), contro l'Udinese ed il Chievo ( avversarie più deboli ) la squadra non ha dato l'idea di affrontare le partite con la necessaria determinazione e cattiveria agonistica. Ieri con un avversario tosto, anche se il gioco è risultato per lunghi tratti latitante, ho rivisto l'agonismo e concentrazione degli scorsi anni. In Italia l'equilibrio è sempre stato massimo e tutte le squadre devono essere affrontate con il medesimo impegno specialmente se ti chiami Juve. Se i senatori ed il tecnico ( punto più sulla vecchia guardia ) riusciranno in fretta a far capire questo ai nuovi, forse avremo qualche altra soddisfazione.

  3. non sarà la soluzione di tutti i problemi ma un posto da titolare a Cuadrado glielo deve trovare. Come è andato Alex Sandro?

    Per me è stato uno dei migliori. Il secondo tempo è calato. Ha grande facilità di corsa e crossa bene, peccato che Morata ieri sembrava catatonico.

  4. La partita è stata indecente. Fare processi alla terza giornata forse non è giusto. Certo al momento oltre che in campo mi sembra che ci sia una gran confusione sia nella società con un mercato approssimativo che nell'allenatore che in tre partite ha sempre rivoluzionato la squadra. Il grande centrocampo dello scorso anno è solo un ricordo. La situazione infortuni è avvilente. Un' altra cosa che non capisco è il motivo per cui sono andati in ritiro per ultimi con una squadra praticamente rifondata. Impressioni di settembre.


  5. M'ha.. Io so dell'opnione che non tocca inventasse un cazzo..

    Probabilmente fara bene che c'ha corsa.. Ma l'unico esterno di ruolo non ho capito perche gli deve cambia ruolo.

     

    Li gia c'hai:

    Sturaro

    Pereyra

    Pogba

    Asamoah

    Khedira

     

    Mancassero

    Allegri è il tecnico per cui probabilmente avrà ragione, ma a mio avviso le caratteristiche dei giocatori sono completamente diverse. Vidal è uno forte nei contrasti, un interditore che rincorre l'avversario fino alla morte e sa far male anche in zona gol mentre Cuadrato è la classica ala che quando è in forma salta l'uomo e ti crea superiorità numerica. In un 4-3-1-2 far giocare il colombiano è una forzatura.

  6. Draxler: "Il no alla Juve? Non ero pronto per vivere in un altro Paese" Il talento del Wolfsburg: "Qui c'è meno pressione che allo Schalke. A Gelsenkirchen ora mi insultano, ma fa parte del gioco" Juventus, Wolfsburg, ancora Juventus e infine Wolfsburg. Chiusa una lunga, lunghissima, finestra di mercato Julian Draxler sta assaporando i primi giorni nel nuovo club come stesse in una favola, vivendola felice e contento. Intervistato dalla

    Bild, il giovane campione del mondo ha raccontato cosa lo ha spinto a lasciare lo Schalke dopo 14 anni e perché ha deciso di restare in Germania.

    INSERIMENTO — "Mi sto inserendo velocemente, sono contento – ha spiegato Julian –. Ora che tornano i nazionali conoscerò tutti. Voglio dimostrare che ho tanta voglia di far bene”. Benché sia appena arrivato, Draxler è già in grado di fare un paragone fra Wolfsburg e Gelsenkirchen: “Qui l'atmosfera è più tranquilla. Per ora ho firmato pochi autografi, la città non è molto grande. Sono convinto che a Wolfsburg si possa lavorare bene. Se la prestazione non è buona si viene sì criticati, ma i giudizi credo siano meno drastici sia in positivo che in negativo. C’è più serenità”. A Draxler sembra quasi di essersi trasferito su un altro pianeta: “Lo Schalke si ama proprio perché non c'è mai pace, ma a volte è difficile lavorare lì. Tifosi e giornalisti ci mettono anima e corpo. Appena si perde una partita si mette subito tutto in discussione: "È ancora giusto questo? E quello?". Vivevo tale situazione da quando avevo 17 anni, era stressante. Allo Schalke bisogna diventare adulti in fretta”.

    TRASFERIMENTO — Per un ragazzo semplice come lui, l’eco mediatica delle trattative in cui era coinvolto non poteva che scombussolarlo: “Io e la mia famiglia non eravamo abituati, per questo è stato difficile, c'era molta pressione”. I tifosi dello Schalke non hanno preso bene la sua decisione di partire, e Julian lo sa: “So che non sono contenti. Dal di fuori forse il mio trasferimento non è comprensibile. Lo Schalke è pur sempre un grande club in Germania. In molti pensavano che se fossi partito sarebbe stato per un top club estero…”. Lo sperava anche la Juventus, che lo ha trattato a lungo: “Ho deciso di non andare in un altro Paese perché non mi reputo pronto per un'avventura così, per questo passo”.

    MESSAGGIO — Prima di voltare pagina e concentrarsi definitivamente sul Wolfsburg Julian ha voluto chiarire una questione con i tifosi dello Schalke: “So che su internet ci sono molte offese nei miei confronti ma questo ormai fa parte del gioco. Quando ho firmato sapevo a cosa andavo incontro, se si è preparati, una situazione del genere è meno pesante”. Una cosa però Draxler non la può proprio accettare: il 28 agosto scorso, a poche ore dal suo trasferimento al Wolfsburg, lo Schalke, con Julian in campo, ha perso 3-0 proprio contro i lupi. Alcuni giornali tedeschi avevano raccontato che il giocatore, al termine della partita, sarebbe entrato nello spogliatoio con il sorriso sulle labbra e indossando già la maglia del Wolfsburg avrebbe chiesto ai compagni se gli donasse. Un episodio che Julian smentisce categoricamente: “Sono invenzioni. Abbiamo perso 3-0, non lo avrei mai fatto”. Ora però Draxler pensa solo al Wolfsburg: “Io e De Bruyne siamo giocatori diversi. Ha lasciato un buco andandosene, io posso coprirlo, ma con le mie caratteristiche”. Dimostrato ciò, Julian forse si sentirà finalmente pronto per affrontare anche un’avventura all’estero.

    

    

    

    

     per avere meno pressioni, poteva andare in un atollo della Micronesia.

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.