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luyorghe

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Messaggi pubblicati da luyorghe


  1. Corriamo il rischio allora! Tu credi veramente che alle curve sta bene così? Forse adesso perché non se sò resi conto de quello che ce stanno pe fa.

    Al tifoso medio sta bene così? E sti cazzi.

    Devo corre il rischio de passà pe pagliaccio perché amo la squadra della mia città? Come tutti voi che il calcio è il gioco più bello che c è?

    E sti cazzi.

    Pe li sbarbazzoni vabbè, pò capità ma chi se ne importa.

    Proviamo a fare qualcosa, questo è, non rimaniamo immobili, chi, e siamo tanti a soffrire per quello a cui stiamo assistendo, raduniamoci e pacificamente ma con tanto casino annamo a dije che non ce devono prende per culo!


  2. Famolo subito ragazzi. Stabiliamo un giorno, che ci siano anche i "dirigenti", ma famolo prima che sia troppo tardi.

    Andiamo tutti sotto la curva, l ufficio, la sede che neanche sò più do cazzo sta, ma andiamo.

    In mille, duemila, diecimila, striscioni, tamburi, funogeni.

    Andiamogli a dire a questi soggetti che la Ternana merita rispetto, dimostriamogli che i ternani meritano rispetto.

    Proviamoci cazzo, famo qualcosa, non rimaniamo inpassibili di fronte ad uno scempio del genere.

    Almeno provamoce


  3. Ragazzi, per me questo è da rinchiudere in manicomio .si vede da come parla che di calcio non capisce un cazzo , ma d'altronde fino a ieri dove era , anconetani , rozzi ,mi mancate il calcio e finito . Questo arriva e spara dichiarazioni da circo , ma cosa ha detto di pochesci poi mamma mia , ma sa che allenatori si sono seduti su questa panchina . Abbiamo dimenticato già tutto solo perché ci dice vi porto in a . Prima di essere allenatore devi essere un uomo con atteggiamenti normali ed educativi , vedi del Neri , tesser , Breda ,beretta,clagluna ,lo stesso gautieri ,non uno che a fondi fa quelcirco che ho visto nei video si alza va via durante la conferenza . Del Neri abita a 15 km da casa mia ci ho parlato spesso di calcio con lui ,la gavetta non è vincere la seconda ,prima categoria , o leccelenza come dice bandecchi ma vincere per anni la lega pro come questi citati poc'anzi , pochesci si trova in b senza un emerito cazzo con un contratto di 5 anni .siamo veramente impazziti .io la vedo così potete pure insultarmi non ce problema .

    👏👏👏👏👏

  4.  

    Onestamente ho molti dubbi sulla conclusione positiva della trattativa.

    Avrei fatto di tutto per togliermi dalle grinfie dei longarini ed avrei accettato obtorto collo anche lo schifo del nome "affiancato" purchè sostenuto da un progetto imprenditoriale serio e finalmente vicino alla città ed ai tifosi.

     

    Purtroppo continuo a vedere il vecchio circo con, se possibile, ancora più pressappochismo di prima.

    La vicende del nome-sponsor vietato della lega e l'impossibilità di tenere due squadre tra i professionisti scoperte solo a contratto redatto sono inequivocabili segni di un dilettantismo manageriale al limite del ridicolo.

    Sul trasferimento dello staff tecnico del Fondi direttamente in B ci sarebbe invece da piangere.

     

    Ma il rischio più grande rimane la totale perdita di identità.

    Condivido l'interpretazione di chi dice che unicusano non si accontenterà di legare il nome/sponsor alla squadra, ma cercherà in tutti i modi di fagocitarlo (toccà vedè se ci riesce eh..) Nel tempo cercherà di farla diventare la squadra dell'università unicusano con sede a terni. Ed anche se fosse solo un tentativo, non lo meritiamo.

     

    Continuo a pensare che dopo 14 anni di merda nera meritiamo di meglio; LA NORMALITA'.

    Longarini si è stufato e vuole cederci, siamo arrivati alla fine di un incubo, non cominciamone un altro


  5. A me sembra invece che il pensiero ultimo di semprerossoverde sia che anche in questa occasione, l ennesima, pur trattandosi di cose ben più "futili" di altre ma importantissima per tutta la nostra comunità, ci stiamo "accapronando" al "padrone" di turno, fottendocene di ideali che ci hanno sempre contraddistinto ma che ormai, sembra, non ci appartengono più. E lo scoramento è tanto.


  6. E no, proprio no. Ho pensato parecchio se rispondere a questa tesi (tua e di altri) che rischia di finire come la sega infinita tutti allo stadio / zero presenze con Longarini. Però è troppo importante il concetto per lasciarlo cadere e relegarlo a mera diatriba da bar dello sport. In realtà dietro a questa diversità di opinione c'è molto di più di una fede calcistica. L'accettazione supina del cambio di nome della squadra di calcio (se non del simbolo e dei colori) in cambio di chissà quale beneficio futuro è lo specchio di questa città. Supina, senza orgoglio e senza ambizione, ma soprattutto miope, senza una idea di futuro, concentrata sul piccolo orticello di casa e sul brevissimo termine, tipo "io speriamo che me la cavo".

    Tralasciando i sentimenti e le questioni affettive, una proprietà che acquista un club di calcio condizionando l'operazione al cambiamento del nome dello stesso club non può che tradire una visione miope del business. Infatti unicusano per cosa acquista la ternana? Per valorizzare il brand ternana? NO. Per valorizzare il brand unicusano, a cui non basta la sponsorizzazione, ma deve essere ben visibile anche ogni volta che leggi la classifica sul giornale. Di che investimento stiamo parlando? Si, dirai tu, legando il brand principale alla ternana questa deve ottenere risultati sennò anche il brand principale viene svalutato. L'unicusano che retrocede (non la Ternana)! Vero, ma il discorso è sempre lo stesso. La ternana diventa un mero veicolo, un brand secondario, un mezzo di valorizzazione come gli altri del marchio unicusano. Quindi solo una visione miope può rallegrarsi di avere un investitore che ti dice chiaro a me della ternana in quanto tale non frega un cazzo, finchè sarà funzionale a unicusano ok, quando il mio brand sarà più valorizzato da un altro accostamento vaffanculo a tutti. Come peraltro succederà al Unicusano Fondi.

    Ecco, questo è il ragionamento logico, di business. Poi c'è il cuore, la passione, quella cosa che rende il prodotto calcio diverso dalla maggioranza degli altri prodotti commerciali. Io tifo la squadra della mia città, mi identifico in una appartenenza, in una comunità che ha gli stessi valori, un comune modo di pensare, la stessa grezzaggine se vuoi. La squadra aziendale di unicusano s.p.a. non potrà mai essere la mia squadra. Meglio sparire? La domanda è sbagliata per me, con unicusano la ternana è già sparita. Vedremo un ologramma, magari (speriamo) con le stesse maglie di sempre, magari pure vincente chissà. Ma è come guardare una partita alla playstation. Non è più la mia squadra.

    Non voglio farla più lunga, però sentirmi dire che merito la merda perché ritengo questo "progetto" di corto respiro da un punto di vista imprenditoriale e snaturante da un punto di vista affettivo proprio non lo digerisco. Piuttosto vedere la mia città, la comunità a cui appartengo, sempre prona di fronte a qualche caramella che piove da Perugia, oppure da Longarini, oppure da qualche quaquaraquà di turno, incapace di avere una propria dignità e una capacità di reazione sufficienti ad evitare lo scempio dei tre inceneritori, delle maglie biancorosse, delle aiuole trasformate in foreste, delle falde inquinate, degli sfondi di pc con le curve avversarie, ecco questo mi disturba. Capisco che affianco temi seri a questioni meno serie, però quello che siamo oggi si rispecchia in tutto. E lo scippo della ASL è meno lontano di quel che si pensi dallo striscione grazie presidente. Così come le morti di cancro per i veleni degli inceneritori e dell'acciaieria sono l'altra faccia della unicusano ternana. Il denominatore comune di tutto ciò è una comunità perdente, nell'economia, nella cultura così come nello sport. Una comunità, a cui per la prima volta nella mia vita, sento di non appartenere più.

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