LoSballoContinua

Alle volte fare tre gol al derby porta male. Noi vincemmo a casa loro in rimonta 3-2, poi abbiamo smesso di giocare e siamo retrocessi a piombo quell'anno.

Ok, non conosco la dinamica che c'è dietro il programma. Pensavo che raccogliessero loro le varie candidature dei ristoranti sparsi in tutta Italia selezionandoli e poi combinandoli per zona, organizzando la sfida.

Masterchef però è un programma diverso dove la competizione avviene in studio e la finalità è quella di promuovere gente normale che aspira a diventare chef (spesso nemmeno, è gente normale che ha la passione della cucina e si mette in sfida)- Al di là dell'esterna alla Cascata. 4 ristoranti invece si gira proprio nei ristoranti del luogo, sono loro in competizione (e se le danno anche di santa ragione in quanto a critiche).

Penso che l'input però debba anche venire ai ristoratori che abbiano interesse a partecipare.

Io non penso che nonno tornerebbe a mischiarsi in questa gabbia di matti, dopo averla sperimentata.

Porcamadoro! Daje mo!

Si è fatta la simulazione del prototipo di una società ambiziosa (quale a parole ha voluto decantare il ns. presidente) che vuole dotarsi di un nuovo stadio, un centro sportivo, con l'obiettivo di salire in A per poi restarci stabilmente. Quindi un salto di mentalità a tutti i livelli. Tutto è fattibile purché fatto a modo. Esistono anche strade più popolari, come il modello Crotone, città che è la metà di Terni e dal tessuto economico e sociale assai più depresso del nostro. Crotone ormai da un ventennio è stabilmente in serie B a parte un paio di scivolate in C da cui è sempre risalita l'anno seguente. Eppure questa società, che non ha fatto nuovi stadi, centri sportivi, tanto meno sbandierato proclami, nell'ultimi decennio ha fatto tre campionati di serie A. Come ha fatto? Gestione sicuramente oculata (nella slide presentata su On Tv era l'unica società dalla gestione commerciale sana, dove i costi erano coperti da ricavi senza ricorrere a plusvalenze o altre componenti straordinarie). Si può fare, ovunque, investendo calcisticamente bene, con la consapevolezza ovviamente che come sali puoi l'anno dopo riscendere, se non strutturi la società in un certo modo. Io mi accontenterei di riuscirci, senza la pretesa che la Ternana diventi la nuova Atalanta. Il ns, Patron si è presentato in modo ridondante promettendo la luna ... stadio nuovo di zecca, centro sportivo, serie A ecc ecc ecc ... si è spiegato come dovrebbe agire una società che vorrebbe fare simili investimenti cercando di renderli produttivi e stabili nel tempo. E' stato lui a presentarsi da imprenditore parlando di impresa, gli si è spiegato come fare impresa con il calcio acerti livelli.

Il tuo ragionamento (peraltro supportato da dati degni di un autentico business plan di quella che dovrebbe essere l'impresa Ternana Calcio nel suo complesso anche extra calcistico) non fa una grinza. Bisogna considerare peraltro che giocare in serie A , oltre allo zoccolo duro dei tifosi che la seguirebbero in tutto l'arco del campionato, ti porta tanti spettatori occasionali nelle partite di cartello con squadre che hanno tifosi sparsi in tutta Italia, che due delle principali squadre di serie A stanno a Roma a 100 km e non puoi lasciargli 1.000 posti come avviene ora. 18.000 spettatori ha fatto storcere il naso anche a me, spendere decine di milioni per un impianto che avrebbe la capienza del vecchio liberati sistemando tutti i settori (tralasciando le pecche funzionali dell'attuale stadio non più idoneo ad una moderna concezione del calcio) mi pare un'occasione persa, al di là della bontà o meno del progetto nuovo stadio proposto dallo staff di Bandecchi, tanto più che restare sotto i 20 mila ti precluderebbe una serie di competizioni che potrebbero approdare a Terni.

Ottimo post. Diciamo che .. il fattore tempo e il fattore testa non sembrano remare in quella direzione che potremmo definire "strutturale". Resterebbe il piano B ... di realizzare con estrema capacità, competenza e serietà (se gli obiettivi sono quelli e si perseguono con coerenza) di provare a realizzare in un tempo più ridotto una squadra vincente a costi contenuti in un certo lasso di tempo (visto che i risultati sportivi cmq hanno sempre il loro grado di aleatorietà sebbene, nella maggior parte dei casi, non possano prescindere dal buon investimento e dalla serietà). Sebbene poi, questo, nella maggior parte dei casi, in assenza di programmazione, struttura e capacità economico - finanziaria di poter mantenere una progettualità a certi livelli, rischia di trasformarsi in un passaggio temporaneo con ritorno all'indietro (mi riferisco al mantenimento della massima serie). Domando (sul punto stadio), nella consapevolezza che un ridimensionamento dei dati comporta una minor copertura di budget: a quanto si potrebbe scendere sulla capacità dello stadio? Sicuramente andare oltre i 18.000 del progetto Bandecchi arrivando almeno a 20.000 e qualcosa oltre (che da quanto ho capito consente l'omologazione ad una serie di competizioni che altrimenti sarebbero precluse). 28.000, per quelli che sono i tempi e la realtà ternana odierna, mi sembrano generosi.

Anche prendere i cagliaritani a polpi in faccia pur di portare a casa il risultato non è male

Ovvio. In tal caso, anche Lucarelli sarebbe cmq a rischio riconferma. Certo il mese prossimo sarà importante, sia per il risultato sportivo (manteniamo la categoria o meno) sia per le elezioni che vedono coinvolto il presidente.

Una volta su Fb su una delle tante pagine che promuovono le bellezze territoriali ho avuto una discussione con una che, avendo inserito una foto di Cesi, scrisse ... Provincia di Terni. Al cui risposi ... non è provincia di Terni, è Terni. E lei rispose ... è comunque nella provincia di Terni. E io ... certo, essendo Cesi frazione del comune capoluogo provinciale, ricade nel territorio provinciale. Resta il fatto che Cesi è Terni.

Io me so sempre trovato bene, e non perché sta nel ternano

Al di là del marketing territoriale su cui possiamo discutere, trovo molto più suggestivo e potente Cascate delle Marmore che non Cascate di Terni. Quello che invece non approvo che spesso, quando si parla delle Cascate, o del Lago di Piediluco, si scriva e si dica spesso che stanno vicino Terni, ad alcuni km da Terni, in provincia di Terni. Stessa cosa per Piediluco. No, stanno a Terni, è Comune di Terni.

Dopo l'ultima settimana credo anche io. Tra i sassolini che si è tolto dalla scarpa il mister dopo Venezia e la risposta del presidente in settimana, penso che la frattura sia certificata e ormai insanabile.

Hai anche studiato a Siena a SEB (e poi anche diventato prof. li in discipline aziendali?)

Ma pressione di cosa. Ormai tutti passeggiano a Terni. Sono lontani anni luce i tempi delle pressioni. Scendessero in qualche piazza del sud a sentire la pressione.

A me queste cose mi mandano in bestia. il calcio era lo sport più semplice del mondo, sembra che i problemi stanno tutti a Terni. A me sembrano solo maestri a rendere difficili anche le cose facili. Va bene i problemi societari, va bene tutto, ci sono squadre anche in questa serie b che stanno peggio di noi e non fanno tutte queste solfe. Devono correre dietro un cazzo pallone e sbatterlo dentro, a costo di mordere i polpacci agli avversari. Ci stanno certe squadre di scarpari in questa serie che pure fanno partite dignitose. Noi facciamo certe debacle che nemmeno alle partite di scapoli contro ammogliati. Anche Lucarelli ha rotto i coglioni.

Ennesima figura di merda. Io ho le madonne contro tutti. Squadra. Società. Anche Lucarelli. E che cazzo.

Non hanno giocato mai a calcio con la tigna con cui giocavamo noi da piccoli

Ragazzi avete lanciato il link?

Si, che pozzafabau

Al di là della gestione tecnica, quello che lascia basito in quel lasso di tempo è stata la totale assenza della conduzione societaria che pure in passato aveva provato a farsi sentire. Tre anni fa quando stavamo in ballo col ripescaggio, al di là dell'esito, erano sempre sul pezzo. Quest'anno sono stati sempre latenti. E se Bandecchi aveva i suoi cazzi tra Unicusano e Gdf... in un periodo in cui eravamo costantemente ladrati dal VAR non ho sentito la società proferire parola, anche quando è stato pubblicamente dichiarato che in un'occasione siamo anche stati vittima di un errore. E per fortuna che abbiamo un ex arbitro, che ha arbitrato anche ad un certo livello, nella compagine societaria.

Vediamo di non toppare noi

Terni ... città all'avanguardia nella viabilità negli anni settanta, quante occasioni mancate,