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i nuovi violenti da stadio

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I nuovi violenti da stadio

Rapporto della polizia: gli estremisti politicizzati si sono infiltrati nelle curve

 

Attenti, c'é un infiltrato in curva. "Frange ultras attestate su posizioni ideologiche più estreme, nelle cui fila risultano presenti anche militanti di movimenti politici di estrema sinistra e di estrema destra, hanno svolto attività di proselitismo politico all'interno delle curve...": questo è scritto in un rapporto riservato delle Direzione generale della polizia di prevenzione. "Analisi sul fenomeno della violenza negli stadi" (stagione 2002-2003): 38 pagine, più numerosi allegati, appena uscite, curate dall'ex Ucigos che, con la Squadra Tifoserie, si occupa del fenomeno. Un lavoro anche di intelligence da parte delle Digos, che dice: "Il rischio di infiltrazioni politiche all'interno delle curve rimane alto".

Questo già si sapeva, l'avevano evidenziato i servizi segreti e lo stesso ministro Pisanu. Ma ancora non era conosciuta la mappa esatta delle infiltrazioni politiche che ora si stanno estendendo a macchia d'olio. La svela adesso il rapporto: «Dalle analisi si é scoperto che su 128 squadre professionistiche (dalla serie A alla C-2), 27 tifoserie sono orientate verso posizioni politiche di destra, 15 di sinistra e 7 sono composte, anche se con percentuali differenti, da frange di diverso orientamento (Bologna, Brescia, Milan, Perugia, Lucchese, Crotone e Sora), mentre le restanti 79 sono apolitiche".

Secondo gli uomini di Carlo De Stefano e Stefano Berrettoni, capo e vice della polizia di prevenzione, "le tifoserie politicamenteaffini spesso sono tra loro gemellate e si scambiano, anche via internet, notizie circa eventuali iniziative da intraprendere...". Anche questo è un fatto nuovo, e pericoloso: lo sport, la rivalità, non c'entrano più nulla. Conta solo la fede politica. «Per quanto riguarda le tifoserie di estrema destra - si legge ancora nel rapporto - particolare cenno meritano quelle della Roma e della Lazio per il loro stretto legame con il movimento di estrema destra romano "Base Autonoma", i cui militanti compaiono anche tra le file dei gruppi ultras "Tradizione e Distinzione" della Roma ed Irriducibili o "Banda de Noatri" della Lazio». Secondo la Digos, in base anche alle intercettazioni telefoniche e ambientali, si è «riscontrata la tendenza a svolgere attività di proselitismo politico all'interno dello stadio, soprattutto da parte del gruppo "Tradizione e Distinzione" che ha diffuso all'interno della curva sud una "fanzina" intitolata "Black Shirt (camicia nera)...". Ma non solo a Roma, in base al rapporto, ci sono pericolose infiltrazioni e alleanze negli stadi. E' stata scoperta infatti un'alleanza fra "militanti di estrema destra e tifoserie dei Triveneto - in particolare del Verona, del Padova, dei Treviso, della Triestina e del Vicenza - e tra queste ultime e le frange ultras laziali".

Non è solo la destra a preoccupare il Viminale. "Sin dall'inizio del campionato si è registrato - è spiegato ancora nel rapporto - un incremento dei contatti tra le tifoserie orientate politicamente su posizioni di estrema sinistra". Gli obiettivi? Due: contrastare il fenomeno della cosiddetta "fascitizzazione" delle curve e contestare la normativa antiviolenza, che con la flagranza differita (entro le 36 ore) ha portato ad un notevole incremento degli arresti ma è contestata da ultras, di qualsiasi colore essi siano.

Un altro fatto nuovo di questa stagione è la ricerca dello scontro tra i tifosi e la polizia: in qualche caso si è trattato addirittura di agguati premeditati, mai successi in precedenza. E l'incremento dei feriti fra le forze dell'ordine (612, +77% rispetto alla stagione precedente) preoccupa sempre di più. La caccia al poliziotto impegna in uguale misura tifosi di sinistra e di destra. Sotto stretto controllo viene tenuto anche il Fronte di Resistenza Ultras (sinistra) che al momento può contare sulle tifoserie di Ternana, Ancona e Livorno. Il Fronte aveva partecipato anche al Social Forum di Firenze. In quell'occasione erano stati scanditi "slogan contro il governo e le forze dell'ordine".

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Fonte: Indymedia

Legami e contatti tra gruppi ultras e elementi del neofascismo romano ci sono sempre stati, sia nella curva nord laziale, storicamente di destra, che in quella romanista, piu' sinistreggiante e sostanzialmente apolitica. Dagli inizi degli anni 90 ad oggi la curva sud e' decisamente passata a destra. La maggior parte dei gruppi ultras e' culturalmente di destra o fascista. Pero' e' necessario fare dei distinguo.

 

I famigerati "scontri di Brescia" del 1994 mettono in evidenza come in alcuni gruppi ultras esiste una componente neofascista politicizzata, che prendendo a pretesto l'incontro della Roma, compiono un vero e proprio raid nei confronti delle forze dell'ordine, grazie anche all'appoggio di ultras neofascisti di altre tifoserie di calcio. In quel periodo Opposta Fazione e Boys Roma sono i gruppi piu' politicizzati in curva sud. Alcuni esponenti di spicco dei Boys saranno candidati nelle liste del Movimento Sociale Italiano durante le elezioni amministrative a Roma, quelle del confronto Fini-Rutelli.

 

Dopo l'escalation dei primi anni 90 con scontri, aggressioni e violenze varie in citta', la situazione si normalizza fuori e dentro gli stadi. La cacciata del CUCS (Commando ultrà curva sud), nasce da una motivazione meno politica di quanto sembri e ben piu' affaristica sullo stile "Curva Nord Lazio". A differenza di questi ultimi nella curva romanista esistono molti gruppi e gruppetti fondamentalmente di destra ma diversi nella mentalita'ultras. Attualmente il gruppo piu' politicizzato e' Tradizione Distinzione Roma e non fanno nulla per nasconderlo.

 

Evidenti sono i legami con Base Autonoma, visto che spesso e volentieri e' possibile notare una bandiera tricolore con il simbolo di Base Autonoma che sventola sopra il loro striscione. Durante l'ultimo derby, il 27.10.02 hanno esposto uno striscione con la scritta "28.X.02 Marciare per non marcire", evidente riferimento al corteo che avrebbe tenuto Base Autonoma il giorno dopo a Roma.

 

In una intervista al gruppo dicono:

 

"Tengo a sottolineare il rapporto dei ragazzi di Tradizione Distinzione con il "Laboratorio di idee", un'associazione culturale impegnata nel sostegno di quanti vivono situazioni di difficoltà ed anche il fatto che molta parte dei soldi ricavati dalla vendita del materiale del gruppo sono utilizzati per sostenere alcuni amici attualmente detenuti".

 

Distribuiscono una fanzine dal nome "Blackshirt" (camicia nera) e conducono una trasmissione radio tutti i pomeriggi su radio Flashpiù dove tra discorsi razzisti e qualunquisti, con in sottofondo i gruppi nazi-rock, parlano anche di calcio.

Sempre nella stessa intervista sintetizzano così la scelta del loro nome:

 

"La parola Tradizione o gli uomini della tradizione li troviamo, infatti, soltanto nei rari, ma proprio per questo preziosi, testi destinati all'uomo della Milizia, un uomo di provata ed elevata spiritualità che se occorre si lancia al combattimento richiamato dalla fedeltà della propria natura e della propria immagine del mondo. Si veda Evola, Eliade o Spengler. La complessità delle tematiche così profonde non ci permette di andare oltre anche perché conosciamo i nostri limiti umani e riuscire a vivere come i maestri sopracitati non è per niente semplice. Tuttavia c'è chi, come noi, prova ad avvicinarsi. Da qui il significato Distinzione. Queste in sintesi le ragioni della nostra denominazione. Il nostro gruppo a differenza di altri ha scelto questo nome mai visto negli stadi italiani, proprio perché ci sentiamo rappresentanti di verità ancestrali, innate dentro di noi che poco hanno a che vedere con la moda di essere destra".

 

Il loro merchandising (venduto nel loro negozio, nel quariere Nomentano) presenta cappellini con il tricolore e il fascio littorio oppure i cappelli con lo stemma della divisione belga delle SS "Charlemagne". Sul loro sito dichiarano esplicitamente di essere di destra e di rifarsi alla cultura fascista. Vengono consigliati libri di Evola e di Freda. Provengono in grossa parte dalla zona di Piazza Bologna, luogo storico dei neofascisti romani. Da segnalare che durante la partita Roma-Brescia (gen03) era presente in curva un banchetto di raccolta firme pro-Priebke retto da esponenti del gruppo. Durante la trasmissione di giovedi 27.02.03 è intervenuto Giuliano Castellino che ha avuto mezz'ora per parlare della manifestazione che si sarebbe tenuta a Roma due giorni dopo. Tralatro alla mani ha aderito ufficialmente il gruppo. Oltretutto nelle ultime partite si è notato sopra il loro striscione, uno stendardo raffigurante il logo di Casa Montag. Amicizia confermata anche dai microfoni della radio.

 

Negli ASR ULTRAS, invece, nonostante la presenza di alcuni forzanovisti e fascisti vari, si ha ancora la sensazione che siano piu' concentrati alla cultura ultras in senso stretto che non a fare politica. Detto questo il gruppo e' composto essenzialmente da giovani di destra.

 

Altri gruppi che gravitano intorno all'area neofascista sono gli Ultras Roma Primavalle e gli Asr Clan che durante la loro trasmissione radiofonica (sempre su radio Flashpiù) nei giorni precedenti al corteo di Base Autonoma hanno dato spazio ad un loro esponente per parlare del corteo del 28.X.02.

 

Discorso a parte per Boys e Ultras Romani. Storicamente e culturalmente di destra, i gruppi utilizzano una iconografia decisamente di destra probabilmente piu' perche' sono "marchi" facilmente vendibili che per la loro progettualita' politica. Detto questo manifestano la loro cultura fascista in maniera evidente. I Boys hanno una bandiera con l'ascia bipenne, simbolo già appartenuto ad Ordine Nuovo. E' il gruppo ultras più vecchio della curva sud e da sempre politicamente di destra. Per Ultras Romani il discorso è simile. Nati da una costola dei Boys, provengono dal litorale laziale (Ostia e zone limitrofe). Gruppo essenzialmente giovane, si è distinto ultimamente per aver difeso gli ultras laziali dopo l'aggressione dell'Ostiense e per i numerosi striscioni contro la repressione poliziesca, i giornalisti e le tifoserie di sinistra.

 

Un discorso a parte merita il Gruppo Monte Verde che pur essendo formato da poche persone e' decisamente schierato a destra. Nella partita Roma-Chievo hanno esposto uno striscione con la scritta: "Totti: tu no, noi si", in aperta polemica con il giocatore che ha prestato il volto allo spot antirazzista promosso dal Comune di Roma. La Curva Nord della Lazio è egemonizzata da almeno 15 anni dagli Irriducibili.

Gruppo Ultras "moderno".

Una catena di negozi e una linea di merchandising, Original Fans, una trasmissione radio molto seguita, La Voce della Nord. Gli Irriducibili nonostante siano attigui ai gruppi della destra radicale romana, formano loro stessi un gruppo ultras politicizzato. Infatti nella curva nord hanno trovato spazio, con bandiere e striscioni, un po' tutte le formazioni della destra radicale e questo non sarebbe stato possibile senza il loro assenso. Eppure non tirano le fila a nessuna formazione. Sono loro stessi gruppo, fascisteggiante, razzista, antisemita, omofobico ma anche attento al sociale, comunitarista e ribelle. Basti pensare agli striscioni contro la repressione, la polizia, per alcuni amici ultras morti per rapina, ai carcerati e per finire allo striscione sulla morte di Carlo Giuliani, che recitava "ideali diversi, onore a Carlo Giuliani". E comunque torneremo a parlare di loro in maniera più approfondita prossimamente...

 

Su Viking e Cml non abbiamo informazioni pur essendo gruppi ultras storici ma marginali e comunque storicamente della destra radicale.

 

La Banda Noantri invece è il gruppo emergente in curva nord. Composto prevalentemente da giovani, nascono dalla scissione della componente più radicale degli Irriducibili. Probabilmente stufi delle gestione affaristica dei "fratelli maggiori", rappresentano l'ala dura della tifoseria laziale. Il loro legame con Base Autonoma è evidente, alcuni del gruppo ne fanno parte e all'interno della curva fanno girare volantini a firma Base Autonoma. La città è tappezzata di scritte del loro gruppo sistematicamente firmate con celtiche o svastiche. Spesso e volentieri ci sono scritte di Base Autonoma e Banda Noantri tratteggiate con la stessa mano a pochi metri di distanza. E' ormai certo che presto assisteremo al passaggio di consegna della Curva Nord dagli Irriducibili, ormai diventati imprenditori del tifo ultras, alla Banda Noantri, più freschi e più giovan

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vorrei precisare una cosa... io ascolto sempre RadioFlash+ quando sto per strada e la trasmissione di Tradizione e Distinzione è stata momentaneamente sostituita da un altra. Il ragazzo di Tradizione e distinzione mi pare che ora parli a volte nella trasmissione che va dalle 15 alle 16 (la trasmissione di Tra.eDis. andava in onda dalle 16 alle 18), e cmq come sottofondo c'erano canzoni di cantanti emergenti di destra ma non inneggiavano a nulla di razzista, la trasmissione si incentrava sul tifo e su alcuni punti di vista politici di destra ma non hanno mai inneggiato al razzismo vero e proprio, a parte qualche uscita su Platinette... quindi scrivessero cose giuste!

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