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Jagger-Richards

da goal.com

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Analizziamo la corsa per la permanenza in cadetteria.

 

Questa stagione cadetta risulta essere avvincente oltre che imprevedibe; la classifica infatti si trova ad essere divisa in soli due reparti, senza che si possa definire un purgartorio di metà classifica: o paradiso o inferno, dunque.

Alla vigilia della trentasettesima giornata, a fare da spartiacque sono Triestina e Bari, che con 46 punti gongolano nel limbo che delimita le due zone calde (per diversi motivi ovviamente); questa particolare discrasia risulta ancor più evidente se si considera che sopra la testa dei galletti e dei giuliani, con 4 punti in più, fa capolino il Bologna, che mai come di questi tempi ha oniriche visoni di serie A.

 

Bari (46 pt.): tirando le somme, i galletti sono coloro che si addentrano nel groviglio di fine campionato con maggiore serenità; dopo le ultime giornate nelle quali hanno raccimolato un importante bottino, si possono preparare serenamente allo sprint finale.

 

Triestina (46 pt.): stesso discorso vale per gli alabardati, i quali però dovranno fare i conti con un calendario meno magnanimo; infatti si apprestano ad accogliere clienti che non possono realmente farsi scappare nulla (costo i play-off). Comunque salvo imprevedibili colpi di scena anche per loro la salvezza è ad un passo (in barba a Tonellotto).

 

Pescara (45 pt.): il discorso si fa più acceso parlando della squadra abruzzese, che con 45 punti è letterarmente in caduta libera, e reduce dall’ennesima sconfitta casalinga, si ritrova in una situazione davvero inimmaginabile a fine girone di andata. L’undici di Sarri è psicologicamente a terra e sembra non voler approfittare dell’ ancora dignitosa posizione in classifica, continuando a collezionare sconfitte; a questo va aggiunta un’ agenda molto impegnativa che lo vedrà in gara nelle prossime giornate con le squadre in corsa per la A. Forse non tutto il male viene per nuocere, infatti alla luce del fatto che gli abruzzesi non sembrano voler uscire dalla crisi è una fortuna che non abbiano scontri diretti (escluso quello col Bari).

 

Verona (43 pt.): il Verona dopo un campionato altalenante, dovuto probabilmente alla scelta di puntare molto sui giovani, si riscopre a dover fare i conti con la significativa sconfitta interna col Vicenza. La squadra di Ficcadenti, lasciatasi sfuggire la possibilità di ipotecare la salvezza e gongolare assieme a Bari e Triestina, non ha tempo per rifiatare, ma è tenuta immediatamente a ripartire in quarta alla ricerca di acque meno burrascose. I veneti dovranno rimboccarsi le maniche e dimenticare in fretta lo sfortunato derby, poiché il calendario risulta molto spinoso.

 

Rimini (41 pt.): chi invece sembra avere ritrovato un po’ dello smalto perduto nel corso del girone di ritorno è il Rimini che, reduce da due brillanti pareggi con le prime della classe (paradossalmente più utili a quest’ultime che non ai romagnoli), è pur sempre costretto a confrontarsi con una posizione borderline in classifica . Anche con i rivieraschi l’agenda risulta piuttosto crudele, ma considerando che la truppa di Acori si è sempre rivelata maggiormente disinvolta con le big, rimane un punto interrogativo se si tratti di una sventura o meno.

 

Vicenza (40 pt.): chi detiene il proprio destino nelle mani è sicuramente il Vicenza, il quale dovrà far fronte a cinque scontri decisivi; se quello visto a Verona non è stato “il rimbalzo del gatto morto” (richiamandosi alla mascotte biancorossa), ma il risveglio dal lungo letargo invernale, la squadra di Camolese avrà modo di dimostrarlo riscattandosi del “peccato originale”.

 

Albinoleffe, Avellino e Ternana (36 pt le prime due, 35 pt gli umbri): le tre compagini continuano a passarsi la patata bollente e verosimilmente, considerando le ultime prestazioni e gli umori casalighi, a spuntarla saranno i lombardi, i quali cominciano finalmente a raccogliere i frutti dell’impegno che hanno seminato durante tutto il campionato. Nessuna delle tre vuole comunque smettere di lottare, e anche in questo caso saranno gli scontri diretti a designare l’esito, che rimane comunque molto incerto.

 

Cremonese e Catanzaro (28 pt.): flebili invece le speranze per Cremonese e Catanzaro ormai risucchiate in un vorticoso buco nero; le due cenerentole del campionato si riscoprono così a centellinare gli spiccioli di un magro bottino. La matematica non le condanna ancora e i giallorossi ribadiscono sul campo che per loro la salvezza è una meta ancora agognata; l’agenda per i lombardi risulta essere leggermente meno in salita che non quella dei calabresi: i grigiorossi infatti sono chiamati a due appuntamenti che potrebbero rimescolare le carte in tavola con Vicenza e Ternana. I compagni di banco al contrario si preparano ad un calendario tutto in salita con sei partite su sei contro le prime della classe.

 

Se lo scorso campionato la soglia salvezza si attestò a 51 punti, a ragion veduta quest’anno ne basteranno verosimilmente almeno un paio in meno; dunque il portiere barese Gillet, voglioso di festeggiare la permanenza in B con una sigaretta liberatoria, potrà godere dei piaceri del tabacco prima del previsto.

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Analizziamo la corsa per la permanenza in cadetteria.

 

Questa stagione cadetta risulta essere avvincente oltre che imprevedibe; la classifica infatti si trova ad essere divisa in soli due reparti, senza che si possa definire un purgartorio di metà classifica: o paradiso o inferno, dunque.

Alla vigilia della trentasettesima giornata, a fare da spartiacque sono Triestina e Bari, che con 46 punti gongolano nel limbo che delimita le due zone calde (per diversi motivi ovviamente); questa particolare discrasia risulta ancor più evidente se si considera che sopra la testa dei galletti e dei giuliani, con 4 punti in più, fa capolino il Bologna, che mai come di questi tempi ha oniriche visoni di serie A.

 

Bari (46 pt.): tirando le somme, i galletti sono coloro che si addentrano nel groviglio di fine campionato con maggiore serenità; dopo le ultime giornate nelle quali hanno raccimolato un importante bottino, si possono preparare serenamente allo sprint finale.

 

Triestina (46 pt.): stesso discorso vale per gli alabardati, i quali però dovranno fare i conti con un calendario meno magnanimo; infatti si apprestano ad accogliere clienti che non possono realmente farsi scappare nulla (costo i play-off). Comunque salvo imprevedibili colpi di scena anche per loro la salvezza è ad un passo (in barba a Tonellotto).

 

Pescara (45 pt.): il discorso si fa più acceso parlando della squadra abruzzese, che con 45 punti è letterarmente in caduta libera, e reduce dall’ennesima sconfitta casalinga, si ritrova in una situazione davvero inimmaginabile a fine girone di andata. L’undici di Sarri è psicologicamente a terra e sembra non voler approfittare dell’ ancora dignitosa posizione in classifica, continuando a collezionare sconfitte; a questo va aggiunta un’ agenda molto impegnativa che lo vedrà in gara nelle prossime giornate con le squadre in corsa per la A. Forse non tutto il male viene per nuocere, infatti alla luce del fatto che gli abruzzesi non sembrano voler uscire dalla crisi è una fortuna che non abbiano scontri diretti (escluso quello col Bari).

 

Verona (43 pt.): il Verona dopo un campionato altalenante, dovuto probabilmente alla scelta di puntare molto sui giovani, si riscopre a dover fare i conti con la significativa sconfitta interna col Vicenza. La squadra di Ficcadenti, lasciatasi sfuggire la possibilità di ipotecare la salvezza e gongolare assieme a Bari e Triestina, non ha tempo per rifiatare, ma è tenuta immediatamente a ripartire in quarta alla ricerca di acque meno burrascose. I veneti dovranno rimboccarsi le maniche e dimenticare in fretta lo sfortunato derby, poiché il calendario risulta molto spinoso.

 

Rimini (41 pt.): chi invece sembra avere ritrovato un po’ dello smalto perduto nel corso del girone di ritorno è il Rimini che, reduce da due brillanti pareggi con le prime della classe (paradossalmente più utili a quest’ultime che non ai romagnoli), è pur sempre costretto a confrontarsi con una posizione borderline in classifica . Anche con i rivieraschi l’agenda risulta piuttosto crudele, ma considerando che la truppa di Acori si è sempre rivelata maggiormente disinvolta con le big, rimane un punto interrogativo se si tratti di una sventura o meno.

 

Vicenza (40 pt.): chi detiene il proprio destino nelle mani è sicuramente il Vicenza, il quale dovrà far fronte a cinque scontri decisivi; se quello visto a Verona non è stato “il rimbalzo del gatto morto” (richiamandosi alla mascotte biancorossa), ma il risveglio dal lungo letargo invernale, la squadra di Camolese avrà modo di dimostrarlo riscattandosi del “peccato originale”.

 

Albinoleffe, Avellino e Ternana (36 pt le prime due, 35 pt gli umbri): le tre compagini continuano a passarsi la patata bollente e verosimilmente, considerando le ultime prestazioni e gli umori casalighi, a spuntarla saranno i lombardi, i quali cominciano finalmente a raccogliere i frutti dell’impegno che hanno seminato durante tutto il campionato. Nessuna delle tre vuole comunque smettere di lottare, e anche in questo caso saranno gli scontri diretti a designare l’esito, che rimane comunque molto incerto.

 

Cremonese e Catanzaro (28 pt.): flebili invece le speranze per Cremonese e Catanzaro ormai risucchiate in un vorticoso buco nero; le due cenerentole del campionato si riscoprono così a centellinare gli spiccioli di un magro bottino. La matematica non le condanna ancora e i giallorossi ribadiscono sul campo che per loro la salvezza è una meta ancora agognata; l’agenda per i lombardi risulta essere leggermente meno in salita che non quella dei calabresi: i grigiorossi infatti sono chiamati a due appuntamenti che potrebbero rimescolare le carte in tavola con Vicenza e Ternana. I compagni di banco al contrario si preparano ad un calendario tutto in salita con sei partite su sei contro le prime della classe.

 

Se lo scorso campionato la soglia salvezza si attestò a 51 punti, a ragion veduta quest’anno ne basteranno verosimilmente almeno un paio in meno; dunque il portiere barese Gillet, voglioso di festeggiare la permanenza in B con una sigaretta liberatoria, potrà godere dei piaceri del tabacco prima del previsto.

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....MA VAFFANCULO VA......(NON A TE, OVVIAMENTE!!!!!)

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

813439[/snapback]

 

 

proprio cucì..anche perchè una squadra che ha fatto 14 punti lu girone de ritorno in teoria do cazzo va??? pè tetti....noi invece ce dovemo sperà cmq, la situazione è delicata soprattutto perchè il calendario non ci favorisce..ma qui se deve capì una cosa, non tocca più guardà in faccia niciuno se ce volessimo sarvà

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

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sicuramente...ma esse obbiettivo e imparziale fortunatamente non è mia prerogativa!!! :D

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

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si, ma siccome io non riesco a pensare mai a queste cose a mente fredda......capisci da solo che leggere determinate cose me fà stranì, e non poco!!!!!

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

813439[/snapback]

no perchè sulla carta hanno organico e pubblico nettamente inferiore alle altre

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Questa stagione cadetta risulta essere avvincente oltre che imprevedibe; la classifica infatti si trova ad essere divisa in soli due reparti, senza che si possa definire un purgartorio di metà classifica: o paradiso o inferno, dunque.

Alla vigilia della trentasettesima giornata, a fare da spartiacque sono Triestina e Bari, che con 46 punti gongolano nel limbo che delimita le due zone calde (per diversi motivi ovviamente); questa particolare discrasia risulta ancor più evidente se si considera che sopra la testa dei galletti e dei giuliani, con 4 punti in più, fa capolino il Bologna, che mai come di questi tempi ha oniriche visoni di serie A.

 

Bari (46 pt.): tirando le somme, i galletti sono coloro che si addentrano nel groviglio di fine campionato con maggiore serenità; dopo le ultime giornate nelle quali hanno raccimolato un importante bottino, si possono preparare serenamente allo sprint finale.

 

Triestina (46 pt.): stesso discorso vale per gli alabardati, i quali però dovranno fare i conti con un calendario meno magnanimo; infatti si apprestano ad accogliere clienti che non possono realmente farsi scappare nulla (costo i play-off). Comunque salvo imprevedibili colpi di scena anche per loro la salvezza è ad un passo (in barba a Tonellotto).

 

Pescara (45 pt.): il discorso si fa più acceso parlando della squadra abruzzese, che con 45 punti è letterarmente in caduta libera, e reduce dall’ennesima sconfitta casalinga, si ritrova in una situazione davvero inimmaginabile a fine girone di andata. L’undici di Sarri è psicologicamente a terra e sembra non voler approfittare dell’ ancora dignitosa posizione in classifica, continuando a collezionare sconfitte; a questo va aggiunta un’ agenda molto impegnativa che lo vedrà in gara nelle prossime giornate con le squadre in corsa per la A. Forse non tutto il male viene per nuocere, infatti alla luce del fatto che gli abruzzesi non sembrano voler uscire dalla crisi è una fortuna che non abbiano scontri diretti (escluso quello col Bari).

 

Verona (43 pt.): il Verona dopo un campionato altalenante, dovuto probabilmente alla scelta di puntare molto sui giovani, si riscopre a dover fare i conti con la significativa sconfitta interna col Vicenza. La squadra di Ficcadenti, lasciatasi sfuggire la possibilità di ipotecare la salvezza e gongolare assieme a Bari e Triestina, non ha tempo per rifiatare, ma è tenuta immediatamente a ripartire in quarta alla ricerca di acque meno burrascose. I veneti dovranno rimboccarsi le maniche e dimenticare in fretta lo sfortunato derby, poiché il calendario risulta molto spinoso.

 

Rimini (41 pt.): chi invece sembra avere ritrovato un po’ dello smalto perduto nel corso del girone di ritorno è il Rimini che, reduce da due brillanti pareggi con le prime della classe (paradossalmente più utili a quest’ultime che non ai romagnoli), è pur sempre costretto a confrontarsi con una posizione borderline in classifica . Anche con i rivieraschi l’agenda risulta piuttosto crudele, ma considerando che la truppa di Acori si è sempre rivelata maggiormente disinvolta con le big, rimane un punto interrogativo se si tratti di una sventura o meno.

 

Vicenza (40 pt.): chi detiene il proprio destino nelle mani è sicuramente il Vicenza, il quale dovrà far fronte a cinque scontri decisivi; se quello visto a Verona non è stato “il rimbalzo del gatto morto” (richiamandosi alla mascotte biancorossa), ma il risveglio dal lungo letargo invernale, la squadra di Camolese avrà modo di dimostrarlo riscattandosi del “peccato originale”.

 

Albinoleffe, Avellino e Ternana (36 pt le prime due, 35 pt gli umbri): le tre compagini continuano a passarsi la patata bollente e verosimilmente, considerando le ultime prestazioni e gli umori casalighi, a spuntarla saranno i lombardi, i quali cominciano finalmente a raccogliere i frutti dell’impegno che hanno seminato durante tutto il campionato. Nessuna delle tre vuole comunque smettere di lottare, e anche in questo caso saranno gli scontri diretti a designare l’esito, che rimane comunque molto incerto.

 

Cremonese e Catanzaro (28 pt.): flebili invece le speranze per Cremonese e Catanzaro ormai risucchiate in un vorticoso buco nero; le due cenerentole del campionato si riscoprono così a centellinare gli spiccioli di un magro bottino. La matematica non le condanna ancora e i giallorossi ribadiscono sul campo che per loro la salvezza è una meta ancora agognata; l’agenda per i lombardi risulta essere leggermente meno in salita che non quella dei calabresi: i grigiorossi infatti sono chiamati a due appuntamenti che potrebbero rimescolare le carte in tavola con Vicenza e Ternana. I compagni di banco al contrario si preparano ad un calendario tutto in salita con sei partite su sei contro le prime della classe.

 

Se lo scorso campionato la soglia salvezza si attestò a 51 punti, a ragion veduta quest’anno ne basteranno verosimilmente almeno un paio in meno; dunque il portiere barese Gillet, voglioso di festeggiare la permanenza in B con una sigaretta liberatoria, potrà godere dei piaceri del tabacco prima del previsto.

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Non so se lo fai apposta, ma ogni topic che apri è da incazzasse o da grattasse li coglioni.....

Non è per esse scortesi, eh!!!!

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No no non faccio apposta per nulla. Io faccio il tifo per voi e spero ardentemente che possiate rimanere in serie B !

 

parola d'onore.

 

ho messo questo post perche' pensavo fosse interessante, io non lo condivido e l'ho sempre detto che per me non venite retrocessi. Lo credo fermamente !

Modificato da Jagger-Richards

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Ohhhh ahahahah non so piu cosa dire !

 

ragazzi se siete scaramantici ditemi cosa volete io dica e lo dico ! :)

 

comunque forza Fere ! avete guadagnato un sostenitore con la vostra simpatia e cortesia !

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Ohhhh ahahahah non so piu cosa dire !

 

ragazzi se siete scaramantici ditemi cosa volete io dica e lo dico !  :)

 

comunque forza Fere ! avete guadagnato un sostenitore con la vostra simpatia e cortesia !

813489[/snapback]

Prova a non dì niente su questa sezione.....oh, è una prova!!!!

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Ho letto su pijaquistu.com che chi se fa li cazzi sua campa 101 anno;

non è per scortesia ........ma se la bora tirasse un pò più forte

ce leveremmo da licojoni.it

 

P.S. Finchè non arfanno la Romea continua a tifà pe la Crie..tina

perchè pe veni a Terni a vede le partite non te passa ......lè

 

SBOLOGNATE!!!

post-2620-1145376469_thumb.jpg

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Analizziamo la corsa per la permanenza in cadetteria.

...

Albinoleffe, Avellino e Ternana (36 pt le prime due, 35 pt gli umbri): le tre compagini continuano a passarsi la patata bollente e verosimilmente, considerando le ultime prestazioni e gli umori casalighi, a spuntarla saranno i lombardi, i quali cominciano finalmente a raccogliere i frutti dell’impegno che hanno seminato durante tutto il campionato. Nessuna delle tre vuole comunque smettere di lottare, e anche in questo caso saranno gli scontri diretti a designare l’esito, che rimane comunque molto incerto.

 

813418[/snapback]

Non so se lo fai apposta, ma ogni topic che apri è da incazzasse o da grattasse li coglioni.....

Non è per esse scortesi, eh!!!!

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LA SECONDA CHE HAI DETTO!!!

:sgrat::sgrat::sgrat::sgrat::sgrat:

A parte tutto, adesso non infieriamo sull'amico triestino.

Non mi pare che volesse prenderci in giro, ma solo intavolare un discorso pacato.

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secondo me state trattando l'amico triestino non come merita...siate piu buoni io non ci trovo niente di strano in questo topic e poi non vedo perchè tocca esse scaramantici come i napoletani(gente che personalmente non mi sta molto simpatica volendo generalizzare)

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

813439[/snapback]

no perchè sulla carta hanno organico e pubblico nettamente inferiore alle altre

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il pubblico conta ma fino ad un certo punto...

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se tu analizzassi le cose freddamente e dall'esterno voli vedè che la penseresti pari-pari?

813439[/snapback]

no perchè sulla carta hanno organico e pubblico nettamente inferiore alle altre

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il pubblico conta ma fino ad un certo punto...

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non te dico che c'hai torto ma un po' si e per me comunque anche l'organico dei seriani me pare inferiore a quello nostro e dell'avellino

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Chi ha detto la fregnaccia che l'u.c. AlbinoLeffe 1998 ha un organico NETTAMENTE inferiore ai rossoverdi e biancoverdi è meglio che si va a ristudiare un po' non solo le rose,ma anche il manuale del calcio.

C'è da stare molto attenti ai giocatori bergamaschi che non potranno certo contare su un grande pubblico e su nomi di grande richiamo,ma che comunque vantano giocatori validissimi per la categoria,esprimono un ottimo calcio dall'INIZIO DELL'ANNO e hanno anche un tecnico preparatissimo e bravo.

Gente come Regonesi non è in grandi squadre PER SUA SCELTA,anche se una grande occasione la meriterebbe tutta.

L'analisi di goal.com puo' sembrare brutale ma è reale...i ragazzi di Mondonico al momento sono i piu' indicati per salvarsi senza spareggio e non solo,se avessero raccolto prima i punti dovuti non sarebbero manco in questa posizione di classifica.

La salvezza va sudata ma non va preso sottogamba nessuno,occhio ;)

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Chi ha detto la fregnaccia che l'u.c. AlbinoLeffe 1998 ha un organico NETTAMENTE inferiore ai rossoverdi e biancoverdi è meglio che si va a ristudiare un po' non solo le rose,ma anche il manuale del calcio.

C'è da stare molto attenti ai giocatori bergamaschi che non potranno certo contare su un grande pubblico e su nomi di grande richiamo,ma che comunque vantano giocatori validissimi per la categoria,esprimono un ottimo calcio dall'INIZIO DELL'ANNO e hanno anche un tecnico preparatissimo e bravo.

Gente come Regonesi non è in grandi squadre PER SUA SCELTA,anche se una grande occasione la meriterebbe tutta.

L'analisi di goal.com puo' sembrare brutale ma è reale...i ragazzi di Mondonico al momento sono i piu' indicati per salvarsi senza spareggio e non solo,se avessero raccolto prima i punti dovuti non sarebbero manco in questa posizione di classifica.

La salvezza va sudata ma non va preso sottogamba nessuno,occhio ;)

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nulla da ridire su pierregiorgio regonesi scuola atalanta e grande castagna da fori area(mo non veni a di che i giocatori non li conosco) e su quel perugino de merda de testini che è veocissimo e ha ottima tecnica ma x il resto non me sembra de vedè granchè ;)

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Se la squadra lombarda avesse avuto un attaccante da 15 reti l'anno sarebbe stata altrove in classifica.

Il solo Bonazzi non basta e Testini è fumoso...pure Joelson si deve fare e Russo non è da B.I problemi sono tutti li perchè il centrocampo è solido e veloce sugli esterni e la difesa è buona per la categoria.

Giocatori giovani e che ci soffiano con un ottimo impianto di gioco tenuto dall'era Gustinetti,il Mondo ne ha solo affinato le qualità sul gioco difensivo e ha ridato morale agli avanti che con Esposito non vedevano la porta manco a pregà

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mo che sò li seriani? se magnano? :lol:

813705[/snapback]

...val seriana non c'avevo voja de scrive albinoleffe che me ce vole mezz'ora... :rolleyes:

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Se la squadra lombarda avesse avuto un attaccante da 15 reti l'anno sarebbe stata altrove in classifica.

Il solo Bonazzi non basta e Testini è fumoso...pure Joelson si deve fare e Russo non è da B.I problemi sono tutti li perchè il centrocampo è solido e veloce sugli esterni e la difesa è buona per la categoria.

Giocatori giovani e che ci soffiano con un ottimo impianto di gioco tenuto dall'era Gustinetti,il Mondo ne ha solo affinato le qualità sul gioco difensivo e ha ridato morale agli avanti che con Esposito non vedevano la porta manco a pregà

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bah...io me tengo stretto troise...una storia ce l'ha nonostante non sia vecchio e a me piace

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Analizzando il prossimo turno ritengo che con una vittoria la Ternana potrebbe rilanciarsi. Non credo infatti che l'Avellino riesca a far punti con l'Atalanta, ne' l'Albinoleffe con il Bari. Il Rimini con il Crotone ce l'ha parecchio dura e il derby Triestina - Vicenza e' aperto a qualsiasi risultato. Spero per voi che quest'ultimo si risolvaa favore della Triestina perche' cosi' anche la squadra veneta verrebbe risucchiata in una posizione di classifica meno sicura a 40 punti. La situazione non e' drammatica per i rossoverdi, certo non rosea ma per nulla drammatica. In sei partite ci sono a disposizione 18 punti e non credo che le altre avversarie saranno in grado di far molto piu' di voi. Quindi con un colpo di coda le fere potrebbero farcela.

 

Daje bardasci ! :)

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non te dico che c'hai torto ma un po' si e per me comunque anche l'organico dei seriani me pare inferiore a quello nostro e dell'avellino

813692[/snapback]

 

un pò si, un pò no... se il pubblico contava tanto quanto dici te, il livorno 98/99 doveva giocare in B. invece no, perchè nella finale play off a perugia hanno perso contro la cremonese seguita da 500 tifosi, mentre i livornesi erano 20.000, stessa cosa 18.000 cagliaritani al san paolo per lo spareggio salvezza contro il piacenza hanno visto la propria squadra subire 3 reti. i piacentini che erano si e no 800 hanno visto la propria squadra vincere. e potrei continuare. ma non lo farò. perchè non c'ho voglia. ma hai capito il senso. il pubblico conta ma fino ad un certo punto.

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