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Campionato NBA 2006-2007

Messaggi raccomandati

NBA 14a Giornata 14 NOVEMBRE

 

Atlanta Hawks - Milwaukee Bucks 101–103

 

Miami Heat - Denver Nuggets 105–112

 

New Jersey Nets - Charlotte Bobcats

 

Minnesota Timberwolves - Portland Trail Blazers 101–89

 

Houston Rockets - San Antonio Spurs 84–92

 

Dallas Mavericks - Chicago Bulls 111–99

 

Utah Jazz - L.A. Clippers 112–90

 

Golden State Warriors - Toronto Raptors 110–99

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Colpo Bobcats, crisi Pistons

Charlotte passa sul campo dei S. Antonio Spurs col rookie Adam Morrison, i Pistons, impoveriti dalla partenza di Ben Wallace, perdono con gli Hornets. Bene New York e Cleveland.

 

Cleveland-Portland 100-87

Gli incerottati Blazers non possono nulla contro la strapotenza di un LeBron James in grande forma. Il fenomeno dei Cavs fa quello che vuole in attacco ma non dimentica i propri compagni di squadra e li cerca con grande frequenza. Cleveland così conquista senza troppa fatica il suo quarto successo consecutivo.

Cleveland: James 32 (7/9, 3/6), Gooden 17. Rimbalzi: Marshall 8. Assist: James 7.

Portland: Randolph 26 (7/14, 0/1), Outlaw 16. Rimbalzi; Randolph 11. Assist: Rodriguez 8.

 

Orlando-Denver 108-99

Reduci da tre successi consecutivi i Nuggets giocano senza la giusta intensità e vengono superati dai Magic a Orlando. La squadra di casa deve ringraziare la produzione della propria panchina. Tra le riserve brillano Carlos Arroyo e Trevor Ariza mentre Keyon Dooling disputa la miglior prestazione della sua carriera e chiude con 25 punti in 24’.

Orlando: Dooling 25 (3/9, 5/5), Turkoglu 18, Hill 15. Rimbalzi: Howard 8. Assist: Arroyo 5.

Denver: Anthony 34 (9/18, 0/3), Smith 17. Rimbalzi: Camby 12. Assist: Miller 7.

 

Boston-Indiana 114-88

C’e’ anche Larry Bird ad assistere al match tra Celtics e Pacers. Non importa che adesso faccia, per ovvi motivi, il tifo per Indiana, il pubblico di Boston gli tributa una standing ovation da brividi. Ma Pierce e compagni non si fanno commuovere, giocano un secondo tempo praticamente perfetto (67 punti a referto nella ripresa) e conquistano il loro secondo successo di una stagione iniziata decisamente in sordina.

Boston: Pierce 32 (9/15, 2/4), Szczerbiak 20. Rimbalzi: Gomes 12. Assist: Rondo 7.

Indiana: Harrington 23 (7/16, 2/2), Daniels 15. Rimbalzi: O’Neal 12. Assist: O’Neal, Tinsley 4.

 

Detroit-NO/Oklahoma City 99-100

Senza Ben Wallace i Pistons non riescono più a intimidire gli avversari sotto canestro. Detroit così produce un’altra prestazione deludente e finisce per incassare una sconfitta casalinga contro i coraggiosi Hornets. Decide il match un libero del rookie Hilton Armstrong a tre secondi dalla sirena. Detroit: Billups 29 (8/12, 2/5), Hamilton 23, Prince 16. Rimbalzi: Prince 10. Assist: Billups 9.

NO/Oklahoma City: Paul 20 (7/13, 0/1), Armstrong 17. Rimbalzi: Armstrong 9. Assist: Paul 13.

 

New Jersey-Milwaukee 100-87

Senza l’infortunato Richard Jefferson e con un Vince Carter a mezzo servizio a causa dell’influenza, i Nets devono chiedere gli straordinari a Jason Kidd. Il playmaker risponde presente flirtando con l’ennesima tripla doppia e segnando 11 punti consecutivi durante il parziale di 21-3 nel primo quarto che permette alla squadra di casa di prendere subito il largo. New Jersey: Kidd 25 (6/9, 3/5), Krstic 22. Rimbalzi: Wright, Kidd 8. Assist: Kidd 11.

Milwaukee: Williams 26 (4/12, 3/7), Redd 25. Rimbalzi: Ilyasova, Skinner, Patterson 5. Assist: Bogut, Williams, Bell 4.

 

New York-Washington 102-82

Questi Knicks sono davvero imprevedibili. Contro il miglior attacco della Nba la difesa di New York, davvero poco affidabile in questo inizio di campionato, si esalta e gioca una partita da manuale. La squadra newyorchese, che mette in mostra un sorprendente Renaldo Balkman, riesce così a conquistare il suo primo successo della stagione al Madison Square Garden.

New York: Balkman 18 (5/8, 1/3), Richardson 17, Marbury 16. Rimbalzi: Lee 15. Assist: Crawford 6.

Washington: Arenas 22 (5/12, 0/7), Jamison 20, Butler 18. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: Arenas 5.

San Antonio-Charlotte 92-95 d.t.s.

Un serata no al tiro dalla lunga distanza (2/17) rovina il lavoro svolto al rimbalzo dagli Spurs (63-41 il totale dei rimbalzi a favore della squadra di casa). San Antonio forse prende sottogamba i Bobcats e il loro rookie delle meraviglie Adam Morrison (finalmente decisivo) e finisce con l’incassare una sorprendete sconfitta al supplementare.

San Antonio: Parker 25 (10/21, 1/1), Duncan 24, Finley 17. Rimbalzi: Duncan 13, Ginobili 12, Oberto 10. Assist: Ginobili 7.

Charlotte: Morrison 27 (10/20, 2/3), Okafor 19, Felton 17. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Knight 9.

 

Sacramento-Memphis 115-111

Ennesima sconfitta a Sacramento per i Grizzlies i quali non vincono all’Arco Arena dal lontano 19 aprile del 1998. I Kings corrono e sfiancano Memphis, regalando così al loro tecnico Eric Musselman un successo fortemente voluto contro il suo mentore Mike Fratello.

Sacramento: Bibby 32 (8/17, 3/5), Martin 24, Abdur-Rahim 21, Artest 19. Rimbalzi: Abdur-Rahim 13, Thomas 10. Assist: Bibby 10.

Memphis: Atkins 27 (9/9, 1/2), Stoudamire 19, Miller 17, Swift 15. Rimbalzi: Miller, Roberts 8. Assist: Lowry 8.

 

Seattle-Philadelphia 90-96

Allen Iverson gioca una discreta partita, Andre Iguodala e Samuel Dalembert firmano canestri decisivi nelle battute finali del match e i 76ers, pur senza fare cose straordinarie, riescono ad avere la meglio sui Sonics. Seattle: Lewis 25 (5/8, 2/8), Allen 22, Ridnour 20. Rimbalzi: Wilcox, Lewis 15. Assist: Ridnour 7.

Philadelphia: Iverson 28 (4/18, 2/4). Rimbalzi: Iguodala 8. Assist: Iguodala 9.

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Se Bargnani gioca poco è perchè si riempe di falli subito....probabilmente non è ancora pronto a livello difensivo.

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Houston soffre ma la spunta

I Rockets prima prendono il largo contro i Bulls, poi rischiano la beffa nel finale. Quarto successo consecutivo per Golden State, con Baron Davis che gioca una partita stellare

 

Houston-Chicago 101-100

Un film già visto per i Rockets, questa volta, per loro fortuna il finale e’ diverso. Proprio come nel match di martedì contro gli Spurs, Houston prende il largo nel terzo quarto (andando avanti di 21 punti), si inceppa nell’ultima frazione e rischia la beffa nel finale. San Antonio aveva trasformato un passivo di 19 lunghezze in una vittoria con un margine di otto punti, i Bulls, invece si devono accontentare di una sconfitta onorevole ma perlomeno mettono paura a Tracy McGrady e compagni. T-Mac gioca una buona gara, Yao Ming si fa sentire sotto canestro, nonostante l’ingombrate presenza nell’area dei Bulls di un certo Ben Wallace, e Houston dopo un buon primo tempo sembra in grado di chiudere i discorsi nel terzo quarto. Ma quando il match sembra segnato si sveglia Ben Gordon, reduce da un deludente inizio di stagione, firma 30 dei suoi 37 punti nelle ripresa e avvicina Chicago alla squadra di casa. Nelle battute finali però i liberi di Shane Battier, Rafer Alston e Luther Head permettono ai padroni di casa di evitare la beffa. “Non capisco come mai non riusciamo a chiudere partite come questa – commenta un Tracy McGrady non particolarmente di buon umore nonostante il successo – alle volte in attacco smettiamo di giocare con disciplina, dobbiamo cambiare registro”.

Houston: McGrady 21 (6/10, 2/7), Yao Ming 20, Alston 19. Rimbalzi: Yao Ming 12, McGrady 11. Assist: McGrady 7.

Chicago: Gordon 37 (10/17, 1/5), Deng 15. Rimbalzi: Hinrich 7. Assist: Hinrich 6.

 

Golden State-Sacramento 117-105

Quarto successo consecutivo per Golden State, una squadra che sembra davvero trasformata dalla cura “Don Nelson”. Baron Davis gioca una partita stellare, mette a referto qualcosa come 11 assist nel solo primo quarto (chiuderà la gara con 18, suo record personale) e suona la carica, i compagni, con in testa il francese Mickael Pietrus, lo seguono e i Warriors dominano i Kings tirando con un eccellente 57.7% dal campo. Il lettone Andris Biedrins dopo aver fatto soffrire Andrea Bargnani martedì, si ripete fornendo una prova di grande sostanza.

Golden State: Davis 36 (10/15, 2/5), Pietrus 26, Ellis 17, Richardson 16. Rimbalzi: Biedrins 16. Assist: Davis 18.

Sacramento: Martin 26 (6/14, ½), Artest 20. Rimbalzi: Artest 12. Assist: Bibby 7.

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Non mi piace assolutamente il regolamento dell'Nba...

 

Ma quante partite si giocano? Tutti i giorni! :D E sopratutto... come cazzo funzionano le classifiche? non vedoi punti ma percentuali... A ME MI SA DI PALLOSO L'NBA.. TROPPE PARTITE UNA DIETRO L'ALTRA E CLASSIFICHE CONFUSIONARIE... IO IMPAZZIREI A SEGUIRLA...

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Ma quante partite si giocano? Tutti i giorni! :D E sopratutto... come cazzo funzionano le classifiche? non vedoi punti ma percentuali...  A ME MI SA DI PALLOSO L'NBA.. TROPPE PARTITE UNA DIETRO L'ALTRA E CLASSIFICHE CONFUSIONARIE...  IO IMPAZZIREI A SEGUIRLA...

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la classifica è semplicissima è fatta di vittorie e sconfitte e da queste ne esce una classifica ,a fine campionato tutte le squadre hanno giocato 82 partite.....nn è difficile su!!

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la classifica è semplicissima è fatta di vittorie e sconfitte e da queste ne esce una classifica ,a fine campionato tutte le squadre hanno giocato 82 partite.....nn è difficile su!!

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NN TI SEMBRANO ASSAI? :D

Modificato da Cryo

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Ma quante partite si giocano? Tutti i giorni! :D E sopratutto... come cazzo funzionano le classifiche? non vedoi punti ma percentuali...  A ME MI SA DI PALLOSO L'NBA.. TROPPE PARTITE UNA DIETRO L'ALTRA E CLASSIFICHE CONFUSIONARIE...  IO IMPAZZIREI A SEGUIRLA...

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la classifica è semplicissima è fatta di vittorie e sconfitte e da queste ne esce una classifica ,a fine campionato tutte le squadre hanno giocato 82 partite.....nn è difficile su!!

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NN TI SEMBRANO ASSAI? :D

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sicuramente sono molto,però a differenza della serie a ,le squadre sono molte di piu,cmq è nella storia della nba fare tutte queste partite perchè prima di tutto è un business,infatti il vero basket nba è quello dei play off!!!

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Ma quante partite si giocano? Tutti i giorni! :D E sopratutto... come cazzo funzionano le classifiche? non vedoi punti ma percentuali...  A ME MI SA DI PALLOSO L'NBA.. TROPPE PARTITE UNA DIETRO L'ALTRA E CLASSIFICHE CONFUSIONARIE...  IO IMPAZZIREI A SEGUIRLA...

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la classifica è semplice:

 

dividi il numero di vittorie x il numero di gare giocate e hai la paecentuale con la quale si stilano le classifiche ;)

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Miami, è crisi profonda

I campioni in carica prima perdono Shaquille O'Neal per 4/6 settimane, poi vengono travolti in casa da New York. Cleveland vola, Phoenix supera Philadelphia e continua a migliorare

Indiana-New Jersey 91-100

I Nets prima riescono a caricare di falli Jermaine O’Neal, il quale deve accontentarsi di un minutaggio limitato nel primo tempo, poi si affidano alla coppia Jason Kidd-Vince Carter e sbancano Indianapolis. New Jersey, che riceve 30’ di grande sostanza da parte dell’ex Benetton Bostjan Nachbar, così non paga dazio all’assenza per infortunio di Richard Jefferson.

Indiana: Harrington 18 (5/9, 2/4), O’Neal 17, Tinsley 16. Rimbalzi: Foster 11. Assist: Tinsley 6.

New Jersey: Carter 28 (8/18, 2/4), Krstic 18, Kidd 17. Rimbalzi: Kidd 9. Assist: Kidd 6.

Boston-Portland 118-90

Per la seconda gara consecutiva i Celtics cambiano marcia dopo l’intervallo e disputano una ripresa da applausi. Boston mette a referto 68 punti nel secondo tempo (contro i 47 di Portland) ed evita sofferenze nel finale grazie alla produzione della panchina.

Boston: Pierce 29 (6/13, 4/6), Szczerbiak 19, West 17, Telfair 15. Rimbalzi: Pierce, Powe, West 6. Assist: Telfair 7.

Portland: Randolph 23 (6/13, 0/1). Rimbalzi: Randolph 12. Assist: Jack 8.

Cleveland-Minnesota 92-76

Quinto successo consecutivo per Cleveland, la squadra leader nella Eastern Conference. Il peggior Kevin Garnett della stagione non riesce a suonare la carica, così i Timberwolves reggono solamente per un tempo poi LeBron James nella ripresa cambia marcia e fa calare il sipario sul match.

Cleveland: James 37 (10/19, 2/5). Rimbalzi: Gooden, James 9. Assist: James 6.

Minnesota: Garnett 14 (5/17). Rimbalzi: Garnett 11, Smith 10. Assist: James 6.

 

Miami-New York 76-100

I campioni in carica non stanno attraversando davvero un bel momento. Prima del match Miami scopre che l’infortuno capitato a Shaq e’ più serio del previsto. O’Neal, infatti, dovrà subire un intervento chirurgico al ginocchio sinistro e rimarrà fuori dalle quattro alle sei settimane. Senza Shaq gli Heat giocano una partita davvero disastrosa contro i Knicks, subiscono un parziale di 34-14 nel terzo quarto e finiscono con l’incassare una sconfitta imbarazzante.

Miami: Wade 20 (8/16, 0/2). Rimbalzi: Haslem 8. Assist: Wade 6.

New York: Crawford 19 (5/8, 3/5). Rimbalzi: Richardson 11. Assist: Richardson 6.

 

Detroit-Washington 100-91

Anche i Wizards provano a fare male ai Pistons con un quintetto basso ma questa volta Detroit non va in confusione. Ci pensano Rasheed Wallace e Tayshaun Prince a rendere poco efficace la tattica di Washington producendo con continuità nella zona pitturata.

Detroit: Hamilton 27 (11/27), Wallace, Prince 20. Rimbalzi: Wallace 10. Asssit: Billups 10.

Washington: Butler 24 (8/12, 1/3), Arenas 20, Daniels 15. Rimbalzi: Jamison 8. Assist: Arenas 5.

 

San Antonio-Chicago 100-83

Il Texas non porta fortuna ai Bulls, che - dopo aver perso sia a Houston che a Dallas - escono sconfitti anche da San Antonio. Sesta vittoria nelle ultime sette gare per i padroni di casa che tirano con il 51% dal campo e mettono a referto ben 30 assist.

San Antonio: Duncan 21 (10/15). Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Udrih 9.

Chicago: Gordon 21 (5/12, 3/4). Rimbalzi: Wallace 10. Assist: Hinrich 6.

 

Memphis-Dallas 103-115 :)B-)

Dallas cancella il disastroso inizio di campionato (0-4) conquistando contro i Grizzlies il suo quarto successo consecutivo. Dirk Nowitzki gioca malissimo nei primo tre quarti (3/13 dal campo) poi si esalta nell’ultima frazione segnando 14 dei suoi 26 punti e guidando i Mavericks al successo.

Memphis: Warrick 26 (10/16), Swift 21, Miller 16. Rimbalzi: Warrick 8. Assist: Atkins, Stoudamire 5.

Dallas: Nowitzki 26 (5/12, 2/6), Dampier 22, Stackhouse 19, Terry 15. Rimbalzi: Dampier 15, Nowitzki 10. Assist: Harris 7.

 

Phoenix-Philadelphia 106-94

Il peggio sembra essere passato per i Suns. Pur privi dell’infortunato Steve Nash (out per un problema alla schiena) gli uomini di Mike D’Antoni disputano una performance di tutto rispetto, difendono con grande intensità e in attacco danno spettacolo grazie all’ottima vena di Leandro Barbosa e di un Amare Stoudemire in crescita.

Phoenix: Barbosa 26 (7/11, 3/4), Stoudemire 23, Banks 17, Bell 15. Rimbalzi: Stoudemire, Barbosa 10. Asssit: Diaw 6.

Philadelphia: Iverson 23 (8/17, 0/5), Green 20. Rimbalzi: Dalembert, Webber 7. Assist: Iverson 8.

Seattle-Utah 109-118

I Jazz continuano a sorprendere. L’assenza dell’infortunato Andrei Kirilenko non pesa ai Jazz che conquistano il loro ottavo successo della stagione. A fare la differenza ci pensa il playmaker Deron Williams firmando 23 dei suoi 27 punti nella ripresa. Brilla anche Matt Harpring.

Seattle: Allen 32 (8/11, 1/6), Lewis 24, Ridnour 15. Rimbalzi: Wilcox 11. Assist: Ridnour 7.

Utah: Williams 27 (7/13, 2/3), Harpring 21, Okur 15. Rimbalzi: Boozer 13, Okur 11. Assist: Williams 8.

 

Los Angeles Lakers-Toronto Raptors 107-100

Sul campo dei Lakers Toronto incassa l'ennesima sconfitta esterna e anche il romano stenta, frenato dai falli. La stella di Los Angeles decide il match (31 punti 11 rimbalzi).

Lakers: Bryant 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist.

Toronto: Bosh 20 p. e 10 r., Peterson 20 p., Ford 13 p. e 6 a., Jones 12 p., Garbajosa 10 p. e 8 r., Calderon 10 p. e 3 a., Nesterovic 9 p. (4/5)

Le cifre di Andrea Bargnani: 2 punti (0/3 al tiro, 2/4 tiri liberi), 1 persa e 5 falli in 6 minuti :(

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Utah non finisce di stupire

I Jazz, sotto di 16 nell'ultimo quarto contro Phoenix, acciuffano il supplementare e poi vincono. Cleveland cade a Washington (strepitoso Arenas), Miami torna al successo.

 

Atlanta-Miami 88-93 d.t.s.

Reduce da tre sconfitte consecutive, Miami riesce a tornare al successo battendo al supplementare gli Hawks. I campioni in carica fanno parecchia fatica in attacco ma portano a casa il successo grazie alla produzione del solito Dwyane Wade e al canestro decisivo firmato da Jason Williams a 1’31’’ dalla fine dell’overtime.

Atlanta: Johnson 22 (7/15, 1/6), Smith 16. Rimbalzi: Smith 13, Pachulia 11. Assist: Lue 5.

Miami: Wade 37 (10/23, 1/2), Haslem 21. Rimbalzi: Haslem 17, Wright 10. Assist: Wade 9.

 

Orlando-Charlotte 97-83

Affascinante sfida tra le due prime scelte del draft del 2004, Dwight Howard ed Emeka Okafor. Alla fine a sorridere e’ il fenomeno di Orlando che gioca una partita spaziale e guida i suoi Magic al successo.

Orlando: Howard 24 (7/12), Hill 15. Rimbalzi: Howard 21. Assist: Nelson 4.Charlotte: Okafor 26 ce. I Knicks difendono senza la minima aggressività contro Boston e si fanno sorprendere. New York, sotto di 20 punti nel terzo quarto, riesce a tornare in partita ma i canestri di Telfair e Paul Pierce nel finale condannano la truppa di coach Thomas.

New York: Crawford 37 (6/14, 4/9), Robinson 19, Francis 18. Rimbalzi: Richardson, Lee 8. Assist: Marbury 8.

Boston: Pierce 39 (9/16, 1/7), Gomes 22, Szczerbiak 20, Telfair 19. Rimbalzi: Gomes 14. Assist: Pierce, Telfair 4.

 

Minnesota-NO/Oklahoma City 96-99

I Timberwolves non sono fortunati e incassano contro gli Hornets la loro sesta sconfitta nelle ultime sette gare. Minnesota non gioca male ma deve arrendersi alla prodezza di Peja Stojakovic il quale decide la gara realizzando proprio allo scadere la tripla che regala il successo alla squadra ospite.

Minnesota: Garnett 22 (9/21, 0/2), Hudson 20. Rimbalzi: Garnett 17, Smith 10. Assist: Foye 6.

NO/Oklahoma City: Paul 35 (11/17, 1/1), Stojakovic 20. Rimbalzi: Simmons 9. Assist: Paul 6.

 

Dallas-Memphis 89-84 :)B-)

Quinto successo consecutivo per i Mavericks che però non brillano contro i Grizzlies. Dallas concede troppi turnover, ben 21, ma trova le triple di un ottimo Jason Terry e la produzione del solito Dirk Nowitzki. Buona la prova del rookie di Memphis Rudy Gay.

Dallas: Nowitzki 24 (7/13, 0/2), Terry 19. Rimbalzi: Nowitzki 13. Assist: Johnson 9.

Memphis: Gay 23 (8/14, 1/1), Atkins 17. Rimbalzi: Gay 7. Assist: Lowry, Miller 4.

Milwaukee-Indiana 100-102

Senza Al Harrington, out a causa di un problema alla schiena, Indiana va sotto di 15 punti all’intervallo ma nella ripresa, trascinata da Jermaine O’Neal, torna a difendere come ai bei tempi, riprende in mano le redini del match e riesce a sconfiggere Milwaukee.

Milwaukee: Redd 21 (5/11, 1/3), Williams 19. Rimbalzi: Bogut 12. Assist: Williams 11.

Indiana: O’Neal 20 (8/17), Jackson 17, Tinsley 15. Rimbalzi: O’Neal 12. Assist: Tinsley 7.

 

Utah-Phoenix 120-117 d.t.s.

I Suns devono riflettere su un’altra incredibile sconfitta. Phoenix, priva dell’infortunato Steve Nash, gioca una grande pallacanestro per buona parte della gara, va avanti anche di 16 punti nell’ultimo quarto ma poi subisce la rimonta dei Jazz. Utah trova il supplementare in maniera rocambolesca quando, con i Jazz sotto di tre punti, a 13’’ dalla sirena Mehmet Okur tenta una conclusione dalla lunga distanza che fallisce. Gli arbitri però vedono un fallo di Barbosa e il turco realizza i tre liberi. Nell’overtime i padroni di casa dominano e conquistano così il loro nono successo della stagione.

Utah: Williams 25 (10/19, 1/4), Boozer 22, Okur, Millsap 18. Rimbalzi: Boozer 16, Millsap 10. Assist: Williams 14.

Phoenix: Marion 35 (9/16, 2/5), Bell 20, Stoudemire 19, Barbosa 15. Rimbalzi: Stoudemire 12, Thomas 11. Assist: Barbosa 11.

Golden State-Seattle 107-95

Sesto successo casalingo consecutivo per i sorprendenti Warriors che hanno la meglio sui Sonics. Seattle non riesce a limitare uno straordinario Monta Ellis il quale disputa la sua migliore prestazione nella Nba. Agli ospiti non bastano i 34 punti di Ray Allen.

Golden State: Ellis 31 (10/15, 1/4), Pietrus 19, Richardson 18. Rimbalzi: Biedrins 13, Pietrus 12. Assist: Ellis, Dunleavy 7.

Seattle: Allen 34 (7/12, 4/9), Lewis 17. Rimbalzi: Allen 11. Assist: Watson 7.

 

Los Angeles Clippers-Philadelphia 103-97 d.t.s.

I Clippers non pagano dazio al loro disastroso inizio di gara. La squadra di Los Angeles subisce nei primi minuti un parziale di 25-9 poi si risveglia e, affidandosi a Elton Brand, riesce a tornare in partita e ad arrivare al supplementare, mettendo poi ko Iverson e compagni nell’overtime.

Los Angeles Clippers: Brand 33 (11/19), Maggette 21. Rimbalzi: Brand 12. Assist: Cassell 9.

Philadelphia: Iverson 29 (11/27, 1/4). Rimbalzi: Henderson 9. Assist: Iverson 9.

Denver-Toronto 117-109

I Raptors concedono troppo in difesa a Denver e incassano la quinta sconfitta consecutiva. Il romano, che il tecnico Mitchell vede solo come rincalzo di Bosh, sta in campo solo cinque minuti.Il giocatore romano entra in campo a 2’11’’ dalla fine del primo quarto al posto, tanto per cambiare, di Chris Bosh, trova un canestro dal perimetro, commette un fallo un fallo evitabile, fallisce una tripla e torna in panchina a 8’45’’ dall’intervallo. La partita di Bargnani finisce qui: cinque minuti sul parquet con due punti a referto (1/1 da due e 0/1 da tre) un rimbalzo e un fallo a carico. Statistiche non proprio da prima scelta assoluta ma in questo momento Sam Mitchell non sembra avere grande fiducia nell’azzurro che il tecnico dei Raptors vede semplicemente come cambio per Bosh.

Denver: Anthony 34 (7/14, ¾), Smith 16. Rimbalzi: Evans 12, Smith 10. Assist: Anthony, Miller 6. Toronto: Bosh 31 (11/22), Ford 26, Garbajosa 17. Rimbalzi: Garbajosa 10. Assist: Ford 18.

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Non mi piace assolutamente il regolamento dell'Nba...

 

Ma quante partite si giocano? Tutti i giorni! :D E sopratutto... come cazzo funzionano le classifiche? non vedoi punti ma percentuali...  A ME MI SA DI PALLOSO L'NBA.. TROPPE PARTITE UNA DIETRO L'ALTRA E CLASSIFICHE CONFUSIONARIE...  IO IMPAZZIREI A SEGUIRLA...

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la classifica è semplicissima è fatta di vittorie e sconfitte e da queste ne esce una classifica ,a fine campionato tutte le squadre hanno giocato 82 partite.....nn è difficile su!!

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NN TI SEMBRANO ASSAI? :D

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Li però non hanno le coppe, quindi alla fine il numero di partite in un anno può essere accettabile

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Su sportitalia stanno facendo in questo momento in chiaro Lakers-Bulls.....allora non bisogna per forza farsi rapinare da sky.....

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"Diamo tempo a Bargnani"

 

E' questo il messaggio che il general manager di Toronto, Maurizio Gherardini, dà a chi si mostra scettico sulle qualità di Andrea Bargnani.

 

 

Non decolla Andrea Bargnani. L"astro nascente del basket italiano sta avendo più difficoltà del previsto nella scuola della pallacanestro che è l"NBA americana. Maurizio Gherardini, lo scorso anno a Treviso e da quest"anno a Toronto dove ricopre il ruolo di general manager dei Raptors, prova a spiegarci i motivi del difficile ambientamento del suo pupillo.

 

"Andrea è un cestita dall'innato talento e dal grande potenziale ma non dobbiamo dimenticare che è pur sempre un ragazzo di 20 anni e che, come tale, ha tutto il diritto di crescere con calma" - afferma Gherardini.

 

"A mio avviso - prosegue il direttore generale di Toronto - Bargnani paga l'opaco avvio di stagione dei Raptors che, con un 2 su 7 da inizio anno, sono ultimi in classifica in compagnia di Charlotte".

 

La soluzione, per Gherardini, esiste e non è nemmeno così lontana dall'essere percorsa. "Il gruppo è nuovo, giovane. Tanti i giocatori che sono arrivati in estate insieme ad Andrea e, continuando a lavorare con impegno e costanza, la nostra qualità non può che venire fuori".

 

La chiusura è un bilancio della sua personalissima esperienza statunitense: "E' una cosa nuova e assolutamente da provare. La vita e, soprattutto la pallacanestro, hanno ritmi completamente diversi dai nostri. Spero di crescere professionalmente e di far crescere in maniera del tutto proporzionale anche le qualità di Bargnani (al momento l'ex Treviso viaggia sui 9' di media a partita, n.d.r.)".

 

Per far questo però è necessario che i Raptors vincano. Magari già dalla prossima partita che vedrà impegnati Bosh e compagni nel difficile match contro Utah.

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19/11:

I Lakers schiantano Chicago

Nonostante un opaco Bryant, Los Angeles piega 82-71 i Bulls, al quarto k.o. di fila. Tra gli ospiti bene solo Nocioni. Tim Duncan trascina San Antonio al successo a Sacramento

 

Los Angeles Lakers-Chicago 82-72

Dove sono finiti gli spumeggianti Bulls capaci di dare spettacolo a Miami nella gara d’esordio della stagione 2006-07? Chicago anche allo Staples Center fa troppa fatica a trovare il canestro e una discreta difesa non basta a produrre vittorie. Contro un opaco Kobe Bryant i Bulls incassano così la loro quarta sconfitta consecutiva. La squadra di Los Angeles anche senza il miglior Kobe riesce ad avere la meglio grazie alla buona vena di Lamar Odom e alla produzione sotto canestro di un Andrew Bynum sempre più positivo. I Bulls riescono a mettere insieme un solo canestro dal campo nei primi 8’03’’ dell’ultimo quarto, subiscono a metà della frazione un parziale di 12-1 e gettano la spugna. A Los Angeles l’ultimo ad arrendersi è l’argentino ex Tau Andres Nocioni che disputa la sua miglior prestazione in carriera nella Nba. "Andres si è caricato la squadra sulle spalle – commenta il tecnico dei Bulls Scott Skiles – peccato che nessuno abbia saputo dargli un mano in attacco". Sei punti e tre rimbalzi in 24’, invece, per l’ex biellese Thabo Sefolosha.

Los Angeles Lakers: Odom 23 (8/14, 0/3), Bryant 18. Rimbalzi: Bynum 13, Odom 10. Assist: Walton, Bryant, Odom 4.

Chicago: Nocioni 30 (5/13, 6/9). Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Hinrich 5.

 

Sacramento-San Antonio 99-108

In trasferta in questa stagione gli Spurs sono imbattibili. La squadra texana si affida a un grande Tim Duncan e conquista il suo quinto successo (su cinque gare) lontano da San Antonio. Sacramento tiene il passo degli Spurs solamente nel primo tempo, poi va nel pallone nel terzo quarto e San Antonio scappa via. Sotto canestro domina Duncan e si fa rispettare anche Fabricio Oberto, mentre a produrre dal perimetro ci pensano Manu Ginobili e Tony Parker.

Sacramento: Artest 22 (8/16, 1/4), Martin 20, Abdur-Rahim, Bibby 16. Rimbalzi: Abdur-Rahim 12. Assist: Bibby 4.

San Antonio: Duncan 35 (13/17), Parker 17, Ginobili 16. Rimbalzi: Duncan 14. Assist: Barry, Parker 4

 

21/11

Nash, la medicina di Phoenix

Con una tripla del canadese a 4" dalla fine i Suns, ancora convalescenti, battono Golden State fuori casa. Houston passa a New York, bene San Antonio e Dallas

 

Charlotte-Dallas 85-93 :)B-)

I Mavericks sono usciti dal tunnel. Dopo il disastroso inizio di stagione (0-4 il record) Dallas conquista a Charlotte la sua sesta vittoria consecutiva. Un successo ancora più importante perché arriva al termine di una performance non particolarmente brillante. Nowitzki e compagni, infatti, tirano con un deludente 39% dal campo e falliscono ben 13 liberi ma mettono il risultato in naftalina con un parziale di 7-0 nelle battute finali del match.

Charlotte: Okafor 22 (8/14), Wallace 21. Rimbalzi: Okafor 13. Assist: Knight, Wallace 5.

Dallas: Nowitzki 24 (7/13, 0/1), Harris 17, Terry, Stackhouse 15. Rimbalzi: Dampier 15, Nowitzki 14. Assist: Harris 6.

 

New York-Houston 90-97

Ancora una volta Yao Ming domina Eddy Curry (otto punti con 2/10 dal campo) e i Rockets hanno la meglio sui Knicks. Il cinese fa la differenza e quando rallenta Yao Ming accelera Tracy McGrady. Il fenomeno dei Rockets firma sei punti durante il parziale di 10-1 nell’ultimo quarto che mette ko la squadra newyorchese.

New York: Crawford 25 (7/14, 1/7), Frye 22, Lee 15. Rimbalzi: Lee 12. Assist: Robinson 4.

Houston: Yao Ming 26 (6/14), McGrady 24, Alston 17. Rimbalzi: Yao Ming 9. Assist: McGrady 5.

 

Memphis-Orlando 95-86

Straordinario quarto periodo per i Grizzlies che, con un parziale di 21-2, cancellano il passivo di sette punti e dopo sette sconfitte consecutive tornano a sorridere battendo i Magic. Grande prova di Hakim Warrick il quale firma 15 dei suoi 26 punti nell’ultimo quarto.

Memphis: Warrick 26 (11/19), Lowry 16. Rimbalzi: Warrick 10. Assist: Lowry 6.

Orlando: Howard 24 (9/12), Hill 16. Rimbalzi: Howard 23. Assist: Hill 7.

 

Portland-San Antonio 98-107

Ennesimo successo in trasferta per gli Spurs che soffrono ma alla fine riescono ad avere la meglio sui coraggiosi Blazers. Portland va avanti anche di 10 punti nel secondo tempo ma non riesce a limitare Manu Ginobili e Tim Duncan e subisce così la rimonta di San Antonio.

Portland: Randolph 23 (10/17), Dixon 17. Rimbalzi: Randolph 8. Assist: Udoka, Jack 5.

San Antonio: Duncan, Ginobili 25. Rimbalzi: Duncan 6. Assist: Duncan 5.

 

Seattle-New Jersey 99-87

I Nets rovinano con un brutto secondo tempo un inizio di gara decisamente incoraggiante. La squadra del New Jersey subisce nell’ultimo quarto un parziale di 20-8 e alza bandiera bianca. Vince Carter firma 27 punti ma commette otto costosissimi turnover mentre la coppia Ray Allen-Rashard Lewis trova continuità nella ripresa.

Seattle: Allen 29 (7/10, 4/11), Lewis 20. Rimbalzi: Allen 9. Assist: Ridnour, Allen 5.

New Jersey: Carter 27 (8/18, 1/4), Krstic 16. Rimbalzi: Wright 11. Assist: Kidd 8.

 

Golden State-Phoenix 110-113

Partita vibrante e divertente tra due squadre che amano correre e non disdegnano la giocata spettacolare. I Suns, ancora convalescenti, sembrano sulla via della guarigione. Phoenix questa volta fa quanto basta per portare a casa il successo ma ha bisogno di una tripla del suo leader, Steve Nash, a quattro secondi dalla sirena per centrare la vittoria. Straordinaria la prova del 21enne di Golden State, Monta Ellis.

Golden State: Ellis 31 (12/23, 1/3), Pietrus 24, Dunleavy 16. Rimbalzi: Biedrins 15. Assist: Ellis 7.

Phoenix: Bell 22 (3/6, 5/11), Barbosa 21, Nash 19, Marion 18, Stoudemire 16. Rimbalzi: Marion 11. Assist: Nash 15.

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Bargnani cresce, Toronto meno

I Raptors in trasferta perdono con Utah (101-96), ma per tre quarti di gara giocano bene. Andrea mette insieme 27' e produce 15 punti, 2 stoppate e 3 rimbalzi

 

NEW YORK, 21 novembre 2006 - I Raptors a Salt Lake City contro la squadra più calda della Nba giocano una buonissima pallacanestro per tre quarti di match, poi diventano prevedibili in attacco, subiscono il ritorno dei padroni di casa e sono costretti a incassare una sconfitta (101-96 il punteggio) che lascia l’amaro in bocca.

Toronto, nonostante non abbia mai vinto in trasferta in questo campionato, parte senza nessun timore reverenziale e mette in difficoltà i Jazz. Bosh e TJ Ford trovano alcune buone soluzioni offensive, dall’altra parte però Carlos Boozer sembra in serata di grazia. Arriva prima del previsto il momento di Andrea Bargnani. L’azzurro, infatti, entra a 5’39’’ dalla fine del primo quarto. Questa volta il giocatore romano non sostituisce Chris Bosh, ma Jorge Garbajosa. La coppia Bargnani-Bosh, quella che dovrebbe fare le fortune future dei Raptors, dura però poco più di un minuto, visto che Sam Mitchell richiama il leader di Toronto in panchina a 4’13’’ dalla fine del quarto.

Andrea mostra subito di essere in vena, in difesa non si fa intimidire e in attacco trova un bel canestro dall’angolo. Un fallo evitabilissimo prima della fine del quarto poi un errore al tiro dal perimetro non condizionano l’ex Benetton che si rifà stoppando alla grande una conclusione di Deron Williams e convertendo due liberi, conquistati grazie a un ottimo rimbalzo in attacco. Bargnani poi prima di tornare in panchina (sostituito da Bosh a 8’22’’ dall’intervallo) firma un canestro di pregevole fattura mandando al bar con una bella finta Carlos Boozer per poi trovare la retina dal perimetro. Anche Mitchell prende nota della produzione del cestista azzurro e lo rimanda sul parquet prima della fine del tempo, a 5’48’’ dal riposo, al posto di Morris Peterson.

Un altro bel rimbalzo offensivo riporta in lunetta Bargnani (ancora 2/2 per il romano) che un minuto più tardi piazza una stoppata da veterano in faccia a Mehmet Okur. Il turco prova a prendersi la rivincita ma l’ex Benetton nasconde bene il pallone e torna in lunetta, realizzando altri due liberi. Toronto, intanto, nonostante un ottimo Carlos Boozer, torna davanti ai Jazz e chiude il primo tempo sul +2 (54-52). Per Andrea Bargnani, che fallisce una tripla prima del riposo, una prima frazione decisamente positiva: 15’ sul parquet con 10 punti a referto (2/3 da due, 0/1 da tre e 6/6 dalla lunetta), due rimbalzi, entrambi in attacco, due stoppate, un recupero e due falli.

La ripresa non potrebbe iniziare meglio per i Raptors che sfruttano il passaggio a vuoto in attacco dei Jazz e piazzano un parziale di 16-2 portandosi a +16. I canestri di Boozer e l’atletismo di un sorprendente Paul Millsap però riavvicinano la squadra di casa. Andrea Bargnani torna sul parquet a 5’20’’ dalla fine del terzo quarto e prima ferma fallosamente Millsap sotto canestro, poi fallisce una conclusione dalla media distanza. Ma prima della fine del quarto trova un bel canestro con un eccellente movimento da sotto. I Jazz tornano in scia grazie al canestro dalla lunga distanza di Derek Fisher all’inizio dell’ultimo quarto ma Bargnani li allontana con una tripla; 16’’ più tardi però il giocatore romano manda in lunetta Okur che con due liberi riporta i padroni di casa a -4.

Utah cambia marcia e riprende in mano le redini del match con un parziale di 17-6. La gara della prima scelta assoluta allo scorso draft si chiude a 5’15’’ dalla sirena. Utah una volta avanti difende il vantaggio ma Toronto non si arrende, torna nelle battute finali a -3 e negli ultimi secondi fallisce con Garbajosa, TJ Ford e Fred Jones la tripla che avrebbe trascinato la gara al supplementare. Utah così porta a casa il successo e si gode il miglior inizio di campionato nella storia della franchigia. Andrea Bargnani, invece, può consolarsi con una buona prova, sicuramente la migliore della sua breve carriera Nba: 27’ con 15 punti (3/5 da due, 1/2 da tre e 6/6 dalla lunetta), tre rimbalzi, due stoppate, un recupero e quattro falli.

Utah: Boozer 35 (14/16), Millsap 20, Okur 17. Rimbalzi: Okur 13. Assist: Williams 8.

Toronto: Bosh 17 (5/12, 0/2), Ford 16, Bargnani, Jones 15. Rimbalzi: Bosh 11. Assist: Ford 5.

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NBA Tonight: settima W consecutiva per Dallas, Miami affonda a New Orleans

 

Clippers battuti 105-101 grazie allo show di Bryant. Dallas, al settimo successo di fila, strapazza Washington. Vincono Detroit, Indiana e Cleveland.

 

Philadelphia 76ers 87-97 Detroit Pistons

Philadelphia dopo un inizio di stagione bruciante incamera un’altra sconfitta. Stavolta a spuntarla al Wachovia Centre sono i Pistons che, approfittando dell’assenza di Iverson tra i padroni di casa, portano a casa una vittoria condotta dal primo all’ultimo possesso. Detroit tira meglio dal campo (50% contro il 39 avversario) anche grazie al 9/13 di uno splendido Prince, autore di 25 punti totali. Doppia doppia per Rasheed Wallace, 21+11. Bene anche Hamilton (16 punti) e Billups, che ha chiuso la sua gara con 11 punti e altrettanti assist.

I 76ers, come detto privi di Iverson, trovano in Willie Green il miglior marcatore, 24 punti, e in Iguodala un discreto appoggio, 13 realizzazioni. Da segnalare i 15 rimbalzi di Dalembert e l’opaca prestazione di Korver che, partito come sempre dalla panchina, ha realizzato 13 punti, sbagliando però 11 delle 14 conclusioni tentate.

Philadelphia: Green 24 (8/17, 2/4). Rimbalzi: Dalembert 15. Assist: Iguodala 5.

Detroit: Prince 25 (7/11, 2/2), Wallace 21, Hamilton 16. Rimbalzi: Wallace 11. Assist: Billups 11.

 

Cleveland Cavaliers 97-94 Memphis Grizzlies

I Cavs siglano un’altra vittoria mettendo il risultato al sicuro sin dalle prime battute ma soffrendo poi nel finale. +12 e +18 i parziali rispettivamente del primo quarto e del primo tempo, Cleveland ha visto il proprio vantaggio ridursi fino ad una lunghezza a 7 secondi dal termine grazie a Miller (15 punti), ma poi i liberi di Marshall hanno messo al sicuro il risultato.

Cleveland non ha avuto un grande contributo da LeBron James, a cui Memphis non ha concesso tiri facili: 15 soli punti con 7/21 al tiro per il prescelto. Chi si carica la squadra sulle spalle è invece Gooden, autore di 22 punti (9/12 dal campo) e 15 rimbalzi, ben supportato da Damon Jones, 21 segnature partendo dalla panchina.

A Memphis non sono bastati i 6 uomini in doppia cifra (con Warrick a 9 punti). Segnaliamo i 17 punti di Atkins in soli 24 minuti d’impiego, e la serataccia di Rudy Gay, 0 punti a referto.

Cleveland: Gooden 22 (9/12), Jones 21, James 15. Rimbalzi: Gooden 15. Assist: James 9.

Memphis: Atkins 17 (4/6, 2/3). Rimbalzi: Miller, Swift 6. Assist: Miller 7.

Indiana Pacers 93-88 Milwaukee Bucks

Grazie ad uno splendido Jermaine O’Neal Indiana porta a casa lo scontro tra due delle franchigie più discontinue di questo inizio di stagione. Il ventottenne dei Pacers ha siglato 26 punti con 10/14 al tiro, oltre ad aver arpionato 13 rimbalzi.

Partita sempre in bilico fatta di parziali da una parte e dall’altra. Alla fine la spuntano i padroni di casa, che devono ringraziare anche i 18 rimbalzi di Al Harrington (nonostante 7 soli punti) e i 17 punti e 9 assist di Tinsley.

Milwaukee ottiene quasi la metà dei punti dal due Williams-Redd: 22 realizzazioni il primo, 21 il secondo. Per il resto la squadra sembra ancora alla ricerca di un terzo violino. Benino Bogut (14 punti), malissimo Ilyasova, partito in quintetto per siglare 3 soli punti con 1/8 dal campo. Da segnalare la doppia doppia di Gadzuric, 13+11 partendo dalla panchina.

Indiana: O’Neal 26 (10/14), Tinsley 17. Rimbalzi: Harrington 18, O’Neal 13. Assist: Tinsley 9.

Milwaukee: Williams 22 (5/9, 2/3), Redd 21. Rimbalzi: Gadzuric 11. Assist: Williams 9.

 

New Orleans Hornets 101-86 Miami Heat

Ad inizio stagione in molti avrebbero pensato ad un risultato inverso, invece tale verdetto sintetizza alla perfezione il momento di forma delle due squadre: Miami, ancora priva di Shaq ma col rientrante Jason Williams (13 punti partendo dal pino), continua a fare affidamento sul solo Wade. Anche stasera per il fenomeno da Marquette 29 punti, ben 26 in più del secondo miglior scorer, proprio Williams. Gli Heat si consolano con la doppia doppia del positivo Dorrel Wright, 10+12.

Tutt’altro clima invece in Louisiana, laddove Peja Stojakovic sembra aver preso definitivamente in mano le redini della squadra: con 23 punti e il 50% dal campo guida la lista dei sei uomini in doppia cifra per gli Hornets. Consueta doppia doppia per Paul, 11+10, 17 punti per Mason e 14 per Jackson. Segna poco, solo 7 punti stanotte, ma la presenza di Chandler in area è dominante: 18 rimbalzi catturati.

NO/Oklahoma City: Stojakovic 23 (3/6, 5/10), Mason 17. Rimbalzi: Chandler 18. Assist: Paul 10.

Miami: Wade 29 (8/13, 0/2). Rimbalzi: Mourning, Wright 12. Assist: Wade 6.

 

Dallas Mavericks 107-80 Washington Wizards :)B-)

Dopo un inizio di stagione a dir poco agghiacciante, i Mavs si riprendono competamente piazzando la settima vittoria consecutiva. Vittime di turno i malcapitati Wizards, reduci da un periodo non felicissimo e costretti dalla difesa dei padroni di casa a tirare con un misero 35%. Al termine della prima frazione gli ospiti vanno avanti di 9 lunghezze (30-21), ma una serie di parziali impressionanti a favore dei Mavs li porta a condurre anche di 31 punti. Il finale è scontato.

Sugli scudi uno straordinario Dirk Nowitzki, autore di 30 punti e 14 rimbalzi. :wub: Gli altri contornano degnamente lo score del proprio leader, come evidenziano i 18 punti a testa per Terry ed Harris, i 14 di Croshere alzandosi dal pino e i 13 ribalzi di Diop.

Ai Wizards non bastano i 29 punti del solito Arenas. Doppia doppia per Caron Butler, 12+11, 10 punti a testa per Stevenson e Daniels.

Dallas: Nowitzki 30 (9/15, 2/4), Terry, Harris 18. Rimbalzi: Nowitzki 14, Diop 13. Assist: Nowitzki, Stackhouse 5.

Washington: Arenas 29 (7/15, 2/10). Rimbalzi: Butler 11. Assist: Stevenson 3.

 

Denver Nuggets 113-109 Chicago Bulls

Denver ottiene un’importantissima vittoria ai danni dei Chicago Bulls, piuttosto bistrattati in quest’inizio di stagione nonostante un roster di primo livello. A sorpresa è J.R. Smith il miglior marcatore, nonché mattatore, dei padroni di casa: 36 punti con 13/24 dal campo e i canestri più importanti nei momenti decisivi della gara. Ottimo, come al solito, Carmelo Antonhy, autore di 29 punti. Doppia doppia d’ordinanza per Marcus Camby, 13 punti e 15 rimbalzi.

I Chicago mandano sei uomini in doppia cifra ma non è sufficiente: 28 punti di Hinrich, 22 di Deng, oltre alle doppie doppie di Nocioni (15+11) e Wallace (11+16). Dalla panchina Gordon piazza 19 punti nonostante un deficitario 4/14 al tiro.

 

Los Angeles Lakers 105-101 Los Angeles Clippers

Un Kobe Bryant stellare decide il sentitissimo (mai come quest’anno forse) derby losangelino. Il numero 24 del Lakers ha piazzato 40 punti, suo massimo stagionale.

Partita equilibrata, ma con i giallo-viola che hanno sempre dato l’impressione di avere qualcosa in più degli avversari. Importanti i 14 rimbalzi raccolti da Kwame Brown, oltre a 10 punti. Phil Jackson si ritrova dunque a poter gestire una coppia di centri molto giovane e molto interessante, nonostante stavolta Bynum non sia andato oltre i 6 punti.

Sull’altra sponda di Los Angeles non sono bastati i 20 punti a testa per Maggette e i 20 punti e 16 rimbalzi di un ritrovatissimo Elton Brand. Doppia doppia anche per Kaman (12+10).

I Clippers perdono nonostante una percentuale al tiro decisamente migliore (48 contro il 37% avversario). Soccombono per quanto riguarda i liberi tirati 46-21 per i Lakers, 18 dei quali presi dal solo Bryant.

Los Angeles Lakers: Bryant 40 (11/22, 1/1), Odom 18, Parker 15. Rimbalzi: Brown 14. Assist: Bryant 5.

Los Angeles Clippers: Brand, Maggette 20, Cassell 18. Rimbalzi: Brand 15, Kaman 10. Assist: Cassell, Mobley 5.

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grande kobe  :)

 

un fuoriclasse assoluto, chi si ricorda in quale squadre italiane giocò il padre?  <_<

969070[/snapback]

 

Reggio Emilia ?

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grande kobe  :)

 

un fuoriclasse assoluto, chi si ricorda in quale squadre italiane giocò il padre?  <_<

969070[/snapback]

pistoia rieti e reggio emilia mi pare di aver sentito :)

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Spurs spietati, Miami ancora k.o

Contro San Antonio (Duncan scatenato) gli Heat senza Shaq incassano la settima sconfitta stagionale. Ok Orlando. Un ottimo Yao Ming (25 punti) trascina Houston.

 

Orlando-Indiana 96-91

Dopo un buon primo tempo Indiana perde continuità in attacco, sporca le sue percentuali e non riesce a limitare Dwight Howard e Jameer Nelson. I Magic così riescono ad avere la meglio e a conquistare il loro ottavo successo della stagione.

Orlando: Nelson 22 (6/10, 1/2), Howard 16. Rimbalzi: Howard 11, Battie 10. Assist: Nelson 5.

Indiana: O’Neal 23 (7/17), Jackson, Tinsley 19. Rimbalzi: O’Neal 11. Assist: Tinsley 7.

 

Charlotte-Boston 92-83

Adam Morrison dopo un inizio di stagione con poche luci e tante ombre mostra contro i Celtics tutto il suo potenziale. L’ex stella di Gonzaga fa la differenza tirando con buone percentuali dal perimetro e mettendo a referto 26 punti.

Charlotte: Morrison 26 (5/12, 3/5), Felton 16. Rimbalzi: Okafor 13. Assist: Felton 9.

Boston: Pierce 28 (6/14, 2/6). Rimbalzi: Pierce 14. Assist: Telfair 7.

 

Detroit-Atlanta 103-98

Anche senza gli infortunati Marvin Williams e Josh Childress gli Hawks riescono a dare fastidio ai Pistons ma alla fine devono alzare bandiera bianca. Detroit vince alla vecchia maniera, dominando sotto canestro (catturando ben 18 rimbalzi offensivi) e affidandosi alla leadership di Chauncey Billups.

Detroit: Billups 24 (4/9, 2/4), Prince, Hamilton 15. Rimbalzi: Wallace 13, Prince 11. Assist: Billups 10.

Atlanta: Johnson 25 (5/7, 3/6), Williams 20, Lue 16. Rimbalzi: Williams 13. Assist: Smith 5.

 

San Antonio-Miami 106-86

Continuano i problemi per Miami che fa brutta figura anche a San Antonio contro gli Spurs. Tim Duncan fa quello che vuole sotto canestro, Tony Parker e Manu Ginobili producono dal perimetro, gli Heat, invece, senza Shaq sono costretti a chiedere i miracoli d Dwyane Wade ma il fenomeno di Miami non può fare tutto da solo. I campioni in carica così incassano la loro settima sconfitta della stagione.

San Antonio: Duncan 19 (9/17), Ginobili, Parker 17, Barry 15. Rimbalzi: Barry, Duncan 6. Assist: Parker 4.

Miami: Wade 18 (7/16, 0/1), Barron 15. Rimbalzi: Haslem, Wright 7. Assist: Wade 6.

 

Milwaukee-Philadelphia 98-94

Senza Allen Iverson, Andre Iguodala prova a prendere per mano i 76ers trasformandosi in un piccolo "The Answer" ma nemmeno la sua tripla doppia basta a Philadelphia per avere ragione dei Bucks. Michael Redd, infatti, segna 11 dei suoi 32 punti nell’ultimo quarto e Milwaukee vince la sfida con il 76ers.

Milwaukee: Redd 32 (7/21, 2/5), Patterson 18. Rimbalzi: Bogut 9. Assist: Noel 7.

Philadelphia: Green 24 (6/18, 4/5), Korver 19, Iguodala 18. Rimbalzi: Randolph 16, Iguodala 11. Assist: Iguodala 10.

 

Minnesota-New York 107-89

"Abbiamo giocato malissimo sotto tutti i punti di vista". Basta il commento post partita di Isiah Thomas a riassumere la deludentissima prestazione dei Knicks. Minnesota per una volta non chiede l’impossibile a Kevin Garnett, tira con il 53% dal campo e mette cinque giocatori a referto in doppia cifra.

Minnesota: Davis 21 (7/11, 0/1), Garnett 19, Blount 17, James 16. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Davis 7.

New York: Francis, Crawford 19, Marbury 18. Rimbalzi: Curry 7. Assist: Richardson, Crawford, Marbury 3.

 

Houston-Washington 86-82

Non era certo Houston il luogo dove Washington poteva conquistare la sua prima vittoria in trasferta della stagione. Yao Ming gioca alla grande, dominando sotto canestro, i Rockets producono tre quarti di ottima pallacanestro poi rallentano nell’ultimo periodo ma riescono a tenere a distanza i Wizards.

Houston: Yao Ming 25 (9/16). Rimbalzi: Yao Ming 14, McGrady 12. Assist: McGrady 8.

Washington: Arenas 26 (4/19, 4/7). Rimbalzi: Butler 12. Assist: Arenas 7.

 

Phoenix-NO/Oklahoma City 92-83

Quarto successo nelle ultime cinque partite per i Suns, i quali sembrano aver imboccato la strada giusta dopo la disastrosa partenza di campionato. Phoenix per una volta vince grazie alla difesa, davvero solida soprattutto nel terzo quarto quando gli Hornets riescono a mettere a referto solamente 13 punti. Torna a giocare sui livelli dello scorso campionato il francese Boris Diaw, decisamente discontinuo in questo inizio di stagione.

Phoenix: Nash 24 (6/12, 2/5), Bell, Diaw 18, Marion 15. Rimbalzi: Thomas 10. Assist: Nash 7.

NO/Oklahoma City: Mason, Stojakovic 21, Paul 18. Rimbalzi: Chandler 16. Assist: Paul 4.

Portland-New Jersey 100-97

Un passivo di 14 punti non demoralizza i Blazers che tornano in partita nel secondo quarto e piazzano lo sprint negli ultimi tre minuti del match andando a conquistare il successo. New Jersey nonostante un ottimo 54% al tiro incassa la sua terza sconfitta consecutiva.

Portland: Randolph 25 (8/18, 0/1), Jack 17. Rimbalzi: Aldridge, Randolph 8. Assist: Rodriguez, Jack 5.

New Jersey: Carter 35 (13/16, 2/7), Krstic 18, Jefferson 16. Rimbalzi: Collins 8. Assist: Kidd 14.

 

Sacramento-Utah 101-110

Ancora una volta ai Jazz basta un eccellente quarto periodo per conquistare il successo. Contro Sacramento Utah sembra svogliata nel primo tempo e va sotto di 21 punti. Con l’andare dei minuti però Carlos Boozer e compagni ritrovano brillantezza in attacco. I Jazz decidono di cambiare marcia nell’ultimo quarto e piazzano il parziale di 39-17 che mette k.o. la squadra di casa.

Sacramento: Martin 24 (8/16, 1/1), Artest 19, Price 16. Rimbalzi: Martin, Abdur-Rahim 8. Assist: Thomas 5.

Utah: Boozer 32 (14/20), Williams 20, Harpring, Fisher 20. Rimbalzi: Boozer 13, Okur 10. Assist: Williams 13.

 

Los Angeles Clippers-Seattle 85-95

Un incontenibile Rashard Lewis trascina i Sonics al successo allo Staples Center contro i Clippers. La squadra di Los Angeles incassa così la sua prima sconfitta casalinga della stagione. Non delude nemmeno Ray Allen che firma 12 dei suoi 23 punti nell’ultimo quarto.

Los Angeles Clippers: Thomas 15 (3/5, 3/9). Rimbalzi: Brand 16, Kaman 14. Assist: Brand 6.

Seattle: Lewis 35 (11/14, 3/8), Allen 23. Rimbalzi: Collison, Lewis 13. Assist: Ridnour 9.

 

Golden State-Denver 112-115

Denver si affida a Carmelo Anthony e riesce a fare lo sgambetto ai Warriors. Golden State, sotto di tre punti negli ultimi 10’’ della gara, trova ben tre tiri dalla lunga distanza ma Mickael Pietrus, Monta Ellis e Mike Dunleavy non riescono a realizzare la tripla che avrebbe trascinato il match al supplementare.

Golden State: Richardson 24 (7/12, 3/7), Davis, Pietrus 21, Murphy 17. Rimbalzi: Biedrins, Richardson 8. Assist: Ellis 9.

Denver: Anthony 33 (12/17, 0/1), Miller 17. Rimbalzi: Camby 16, Evans 14. Assist: Miller 10.

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Bargnani ferma LeBron

Toronto torna alla vittoria dopo sei partite battendo Cleveland 95-87. L'italiano contribuisce con 8 punti e alcune buone giocate nel momento decisivo del match. Primi assist per il Mago.

 

TORONTO (Canada), 23 novembre 2006 - I Raptors interrompono una striscia perdente di sei partite con una meritata vittoria (95-87) contro Cleveland priva dell’infortunato Larry Hughes. Per Toronto assente invece Morris Peterson alle prese con una tendinite al gomito sinistro, che lo ha costretto a saltare una gara per la prima volta dopo averne disputate 371 consecutive (record tra i giocatori in attività).

I padroni di casa soprendono gli avversari con un ottimo avvio in attacco, in cui il pallone gira velocemente e i punti sono ben distribuiti, e si portano avanti di 14 lunghezze (18-6). Il primo cambio per Mitchell è Andrea Bargnani (entra con 4’53 da giocare al posto di Garbajosa), che con il primo fallo manda in lunetta LeBron James. Il Mago sbaglia il primo tiro in penetrazione, ma Chris Bosh è pronto a correggere a canestro. Toronto mantiene un buon vantaggio fino alla sirena (35–20).

All’inizio del secondo quarto un gioco da tre punti di Bargnani con rimbalzo offensivo, canestro e fallo di Ilgauskas dà il più 16 ai Raptors. La difesa di Cleveland non è infallibile e i Raptors hanno il merito di provare a bucarla con frequenti penetrazioni invece di affidarsi al tiro da tre che ancora non funziona. Arriva il secondo fallo (per lo meno dubbio, con il pubblico che fischia sonoramente dopo il replay) per Bargnani, ma Mitchell lo lascia in campo per un altro paio di minuti per poi rimettere in campo Bosh. Per gli amanti delle statistiche, prima di tornare in panchina, l’ex Benetton ottiene il primo assist della sua carriera Nba servendo Joey Graham che infila dalla media distanza.

Si svegliano i Cavs che piazzano un parziale di 13-2 e agganciano Toronto sul 47-47. Si va all’intervallo con 4 punti da recuperare per King James e compagni. Nel secondo tempo la partita diventa intensa e bella da vedere con James che sale in cattedra tra gli ospiti, ma Toronto non molla e si continua con grande equilibrio. A 6’06 dalla fine del terzo periodo torna in campo Bargnani e dopo il terzo fallo su contropiede di David Wensley arriva il suo momento: con 5 punti consecutivi riporta la sua squadra in vantaggio (70-68), prima con un canestro in uscita da un blocco e poi con una tripla centrale su grande assist di TJ Ford.

In seguito ci sono un paio di errori al tiro per Bargnani che comunque gioca a lungo nell’ultimo quarto al fianco di Chris Bosh. I due lunghi di Toronto ingaggiano una vera e propria battaglia fisica sotto i tabelloni contro la coppia Varejao-Ilgauskas e Andrea non si tira indietro. Al suo attivo anche una stoppata sul lituano e cinque rimbalzi. Mitchell, che ha lasciato fuori dalla rotazione dei lunghi Rasho Nesterovic, si riaffida a Garbajosa nel finale di partita quando sostituisce Bargnani a 3’28 dal fischio finale.

I Raptors riescono a spuntarla grazie al solito Chris Bosh, molto bravo ad alternare le soluzioni di tiro e ad attaccare il canestro, a un aggressivo Joey Graham, che ha approfittato nel migliore dei modi dell’assenza di Peterson, e soprattutto alla grande determinazione in difesa e a rimbalzo di tutta la squadra nell’ultimo quarto. Decisivo TJ Ford con due canestri di fila per il 93-85 a un minuto dal termine che dà il colpo di grazia a Cleveland.

Le cifre di Andrea Bargnani: 8 punti (2/6 da due, 1/2 da tre, 1/1 ai liberi) , 5 rimbalzi, 2 assist, 4 falli, 1 stoppata in 25 minuti.

TORONTO: Bosh 25 p. e 14 r., Graham 16, Jones 14.

CLEVELAND: James 30 p., 10 r. e 8 a., Ilgauskas 12, Jones 12.

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grande kobe  :)

 

un fuoriclasse assoluto, chi si ricorda in quale squadre italiane giocò il padre?   <_<

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pistoia rieti e reggio emilia mi pare di aver sentito :)

969440[/snapback]

 

bravo, di motociclismo non capisci una mazza ma di basket qualcosa sai :D

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Dallas detta legge a San Antonio :ola:

Trascinati da Nowitzki (14 punti nell'ultimo quarto), i Mavs vincono il derby texano e infilano l'ottava vittoria consecutiva. Utah batte anche Los Angeles. Crisi Miami, Iverson 46 punti.

 

NEW YORK, 25 novembre 2006 - Utah batte anche i Lakers, Dallas passa a San Antonio mentre Phoenix supera New Jersey.

Boston-New York 77-101

Finalmente anche l’incostante Eddy Curry si fa sentire sotto canestro. I Knicks, grazie al lavoro di Curry e David Lee nella zona pitturata dominano al rimbalzo (48-30 a favore della squadra newyorchese) e riescono a portare a casa un comodo successo.

Boston: Szczerbiak 16 (6/12, 0/4). Rimbalzi: Jefferson 8. Assist: Telfair, Pierce, Scalabrine 3.

New York: Francis 22 (2/6, ½), Curry 21, Richardson 17. Rimbalzi: Lee 13, Curry 10. Assist: Lee 8.

 

Miami-Orlando 104-107

Ennesima sconfitta casalinga per i campioni in carica, i quali a Miami possono vantare il deludente record di 2-5. Gli Heat ,senza l’infortunato Shaq si affidano a Dwyane Wade, ma nemmeno la generosissima prova del fenomeno di Miami basta alla squadra di Pat Riley per conquistare un successo nel derby della Florida con i Magic.

Miami: Wade 33 (9/19, 0/1), Haslem 19, Mourning 17, Kapono 15. Rimbalzi: Wright 13. Assist: Wade 15.

Orlando: Hill 24 (9/15), Howard 23. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Nelson 5.

Philadelphia-Chicago 123-108

Imbarazzante prova difensiva dei Bulls che concedono qualcosa come 123 punti ai 76ers. Alen Iverson torna, dopo due gare di assenza, e gioca una partita fenomenale. Assolutamente disastrosa, invece, la prova di Ben Wallace che, incredibilmente, chiude con 0 punti e 0 rimbalzi in 20’ di gioco.

Philadelphia: Iverson 46 (15/24, 0/6), Green 20, Iguodala 19. Rimbalzi: Iguodala 7. Assist: Iverson 10.

Chicago: Deng 28 (11/15), Nocioni 24, Gordon 22. Rimbalzi: Nocioni 10. Assist: Duhon, Hinrich 6.

 

NO/Oklahoma City-Minnesota 79-86

Una buona difesa regala ai Timberwolves il successo sugli Hornets a Oklahoma City. Minnesota concede solamente il 33.8% dal campo alla squadra di casa che viene tradita da un deludente Peja Stojakovic: 3/15 dal campo per otto punti.

NO/Oklahoma: Paul 18 (4/10, 0/1). Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Paul 7.

Minnesota: Davis 23 (9/14, 0/2), Garnett 18. Rimbalzi: Garnett 16, Smith 10. Assist: James 5.

Detroit-Charlotte 104-95

Quinto successo consecutivo per i Pistons che soffrono per i primi tre quarto contro i Bobcats poi li mettono ko con un solido ultimo periodo. L’ex bolognese Carlos Delfino fa la differenza dando il la al parziale di 8-0 dei padroni di casa all’inizio della quarta frazione. “Carlos sta trovando ritmo in attacco – commenta al termine il coach dei Pistons Flip Saunders - e i suoi compagni hanno fiducia in lui”.

Detroit: Hamilton 26 (9/20), Prince 21, Wallace 19. Rimbalzi: Wallace 9. Assist: Billups 10.

Charlotte: Okafor 23 (10/18), Carroll, Knight 16. Rimbalzi: Okafor 12. Assist: Knight 9.

 

Indiana-Cleveland 97-87

Un bruttissimo primo quarto, chiuso con solamente 12 punti a referto, non condanna i Pacers che sfruttano il passaggio a vuoto dell’attacco di Cleveland all’inizio della ripresa, i Cavs infatti riescono a fare peggio di Indiana segnando nove punti nel terzo periodo, e centrano un prezioso successo.

Indiana: O’Neal 29 (8/15), Tinsley 19, Jasikevicius 15. Rimbalzi: Harrington, Foster 8. Assist: Tinsley 6.

Cleveland: James 30 (4/12, 2/2), Gooden 17. Rimbalzi: Gooden 12, Ilgauskas 10. Assist: James 5.

 

San Antonio-Dallas 92-95 :)B-)

I Mavericks non hanno intenzione di fermarsi. Dopo il brutto inizio di stagione, Dallas ha cambiato registro. I Mavs, infatti, si tolgono la soddisfazione di battere gli Spurs a San Antonio, conquistando così il loro ottavo successo consecutivo. Dirk Nowitzki firma 14 dei suoi 31 punti nell’ultimo quarto.

San Antonio: Duncan 29 (10/16), Parker 16. Rimbalzi: Oberto 11. Assist: Duncan, Bowen 3.

Dallas: Nowitzki 31 (11/21, 1/2). Rimbalzi: Nowitzki 10. Assist: Terry 10.

Memphis-Washington 95-80

Lontano da Washington il micidiale attacco dei Wizards non riesce a esprimersi. I Wiz, infatti, segnano solamente 80 punti contro i rimaneggiati Grizzlies e incassano la loro settima sconfitta consecutiva in trasferta. Partita da dimenticare per Gilbert Arenas: 1/12 dal campo per soli tre punti in 32’ di gioco.

Memphis: Warrick 18 (5/8), Atkins 15. Rimbalzi: Swift 10. Assist: Atkins 5.

Washington: Butler 22 (8/19, 1/2). Rimbalzi: Butler 13, Thomas 11. Assist: Arenas, Butler 6.

Denver-Golden State 140-129

Partita d’altri tempi tra Nuggets e Warriors che giocano il basket degli anni settanta senza prestare troppa attenzione alla difesa. Alla fine vincono i padroni di casa che mettono sei giocatori a referto in doppia cifra. Gioca la partita della vita, invece, il 20enne lettone Andris Biedrins: 31 punti e 10 rimbalzi.

Denver: Smith 31 (8/10, 4/8), Anthony 30, Boykins 17. Rimbalzi: Camby 10. Assist: Boykins 10.

Golden State: Biedrins 31 (14/17), Barnes 21, Richardson 18. Rimbalzi: Biedrins 10. Assist: Ellis 7.

Utah-Los Angeles Lakers 114-108

Sotto di sette punti all’inizio dell’ultimo quarto, i Jazz cambiano marcia, francobollano Kobe Bryant (due soli punti per il fenomeno di LA nell’ultimo periodo) e piazzano la rimonta, portando così a otto la striscia di successi consecutivi. Utah ritrova anche Andrei Kirilenko, out per cinque gare a causa di una distorsione alla caviglia destra.

Utah: Boozer 31 (13/26), Okur 18, Williams 15. Rimbalzi: Boozer 16, Okur 12. Assist: Williams 10.

Los Angeles Lakers: Bryant 27 (7/12, 2/6), Odom 26, Brown 15. Rimbalzi: Odom 6. Assist: Parker 4.

 

Phoenix-New Jersey 99-93

I Suns giocano una pallacanestro eccellente per tre quarti di match, poi - una volta avanti di 22 punti - si rilassano nel quarto periodo permettendo così alle riserve di New Jersey, guidate da un Marcus Williams stellare, di mettere paura alla squadra di casa. Incoraggiante la prova di Amare Stoudemire: 25 punti, 10 rimbalzi e sette stoppate.

Phoenix: Nash 26 (7/9, 2/7), Stoudemire 25, Bell 18, Marion 16. Rimbalzi: Marion, Stoudemire 10. Assist: Nash 13.

New Jersey: Williams 27 (11/15, 0/2), Carter 23. Rimbalzi: Kidd 8. Assist: Kidd 5.

Seattle-Sacramento 100-109

Senza l’infortunato Ron Artest, out per un problema alla schiena, Sacramento chiede gli straordinari a Kevin Martin il quale risponde disputando la sua migliore prestazione nella Nba e trascinando i Kings al successo a Seattle.

Seattle: Lewis 26 (8/11, 3/7), Ridnour 20, Allen 18, Wilcox 15. Rimbalzi: Wilcox 13. Assist: Ridnour 8.

Sacramento: Martin 35 (8/12, 4/7), Bibby 19. Rimbalzi: Thomas 14. Assist: Bibby 6.

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Golden State suona i Jazz

Guidati da un sorprendente Matt Barnes, i Warriors chiudono a otto la striscia di vittorie consecutive di Utah. Dallas senza problemi contro gli Hornets, Chicago passa a New York

 

NEW YORK, 26 novembre 2006 - Golden State fa lo sgambetto a Utah, Dallas batte senza problemi gli Hornets mentre Chicago supera i Knicks al Madison Square Garden.

New York-Chicago 95-106

Reduci da sei sconfitte consecutive i Bulls tornano a sorridere stendendo i Knicks. Chicago chiude la pratica giocando un primo tempo praticamente perfetto e concedendo ai padroni di casa solamente 34 punti prima dell’intervallo. Stecca ancora Stephon Marbury (nessun punto in 19’ di gioco), sonoramente fischiato dai tifosi del Madison Square Garden.

New York: Crawford 26 (8/14, 1/4), Curry 20, Francis 15. Rimbalzi: Balkman 13, Lee 12. Assist: Crawford, Marbury 4.

Chicago: Deng 24 (11/21), Hinrich 21, Nocioni 19, Allen 15. Rimbalzi: Deng 9. Assist: Hinrich 8.

Washington-Detroit 111-115

I Pistons dimostrano di poter vincere anche una partita ad alto punteggio, evidenziando grande qualità in attacco contro i discontinui Wizards. Detroit mette cinque giocatori a referto in doppia cifra e infligge a Washington la sua quarta sconfitta consecutiva.

Washington: Arenas 28 (5/11, 4/9), Butler 25, Jamison 22, Stevenson 15. Rimbalzi: Jamison, Butler 8. Assist: Arenas 10.

Detroit: Billups 29 (1/2, 3/5), Prince 21, Hamilton 18. Rimbalzi: Hamilton 6. Assist: Billups 7.

 

Charlotte-Miami 93-102

La squadra che a sorpresa possiede (almeno da un punto di vista puramente statistico) il peggior attacco della Nba gioca finalmente una buona gara, chiude il match contro i Bobcats tirando con il 55% dal campo e mette in mostra un Dwyane Wade stellare.

Charlotte: Morrison 27 (7/16, 2/4). Rimbalzi: Wallace, Okafor 11. Assist: Knight 8.

Miami: Wade 35 (10/14), Mourning, Walker 16. Rimbalzi: Wright 14. Assist: Wade 12.

 

Orlando-Atlanta 98-79

Nessun problema per i Magic che confermano di attraversare un ottimo momento dominando dal primo all’ultimo minuto gli Atlanta Hawks. Fondamentale la produzione della panchina di Orlando che mette a referto ben 49 punti.

Orlando: Arroyo 15 (3/9, 1/2). Rimbalzi: Howard 11. Assist: Turkoglu 5.

Atlanta: Williams, Johnson 16. Rimbalzi: Pachulia 11. Assist: Lue 3.

 

Minnesota-Los Angeles Clippers 104-96

I Timberwolves raddrizzano una partita che sembrava compromessa grazie a un parziale di 21-6 a metà del quarto periodo. Solida la prova di Kevin Garnett ma a fare la differenza ci pensa il rookie Randy Foye il quale firma 14 dei suoi 15 punti nell’ultimo quarto.

Minnesota: Garnett 25 (9/13), Foye 15. Rimbalzi: Garnett 10. Assist: Davis 7.

Los Angeles Clippers: Cassell 31 (13/21, 1/3), Brand 21, Maggette 18. Rimbalzi: Brand 10. Assist: Cassell 8.

 

Dallas-NO/Oklahoma City 85-73 :)B-)

Nona vittoria consecutiva per i caldissimi Mavericks che hanno la meglio sugli Hornets. Gli ospiti, costretti rinunciare agli infortunati Peja Stojakovic e David West, escono subito dal match andando sotto dopo pochi minuti di gioco 21-3. Brilla ancora una volta Dirk Nowitzki.

Dallas: Nowitzki 28 (9/12, 1/1), Howard 15. Rimbalzi: Nowitzki, Diop 9. Assist: Terry 6.

NO/Oklahoma City: Pargo 19 (5/10, 2/5). Rimbalzi: Chandler, Mason, Armstrong 8. Assist: Paul 4.

 

Houston-Memphis 85-76

Anche contro i Grizzlies Tracy McGrady con grande umiltà si mette al servizio di un incontenibile Yao Ming e i Rockets portano a casa un comodo successo. Continuano, invece, i problemi per Memphis, ancora a secco di vittorie in trasferta (0-7) in questo campionato.

Houston: Yao Ming 28 (11/16), McGrady 19. Rimbalzi: Hayes, Yao Ming 8. Assist: McGrady 13.

Memphis: Warrick 12 (5/9). Rimbalzi: Gay 8. Assist: Atkins 6.

 

Milwaukee-Boston 98-111

I Bucks giocano un buon primo tempo, vanno al riposo avanti di 14 punti ma calano vistosamente nella ripresa. Boston torna in partita grazie alle giocate di un ottimo Paul Pierce e piazza lo scatto vincente a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto.

Milwaukee: Redd 24 (7/13, 1/3), Bogut 18, Patterson 15. Rimbalzi: Bogut 8. Assist: Williams 5.

Boston: Pierce 36 (6/10, 4/6), Szczerbiak 21, Gomes 15. Rimbalzi: Perkins, Gomes 8. Assist: Telfair 8.

 

Sacramento-Portland 105-85

Con un grandissimo primo tempo i Kings mettono al sicuro il risultato contro i Blazers. Sacramento, guidata da un eccellente Kevin Martin, nella prima frazione tira con uno straordinario 68% dal campo.

Sacramento: Martin 27 (4/7, 4/6), Bibby 20. Rimbalzi; Thomas 9. Assist: Salmons 5.

Portland: Randolph 24 (10/16). Rimbalzi: Randolph 8. Assist: Jack 4.

Golden State-Utah 91-78

Dopo otto vittorie consecutive arriva una sconfitta per i Jazz. Utah gioca decisamente male, concede ben 23 turnover e tira con un deludente 32.5% dal campo. Il quintetto titolare produce troppo poco (solamente 30 dei 78 punti arrivano dai titolari) mentre Golden State si gode la grande prestazione di un sorprendente Matt Barnes.

Golden State: Barnes 24 (7/10, 3/4), Ellis 21, Murphy 15. Rimbalzi: Biedrins 17, Muprhy 12. Assist: Ellis, Richardson 6.

Utah: Harpring 15 (6/13, 0/2). Rimbalzi: Boozer 10. Assist: Williams 8.

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NBA: Bargnani ne mette 9 ma a Toronto non basta

Sab 25 Nov, 9:25 AM

 

Finisce con il 9° ko la 12.a gara stagionale dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Contro Per l’italiano 9 punti. Contro gli Atlanta Hawks, in trasferta, il primo e il terzo tempo condannano i canadesi, che hanno avuto in TJ Ford il proprio miglior marcatore con 25 punti, davanti a Garbajosa con 15 e alla coppia Bosh-Jones con 11. Sotto le plancie spicca Garbajosa (12 rimbalzi). Dall’altra parte Joe Johnson ne mette 27 e Zaza Pachulia (18).

 

Per Bargnani 3/11 dal campo (1/3 dalla grande distanza), 2/2 ai liberi, 4 rimbalzi (di cui 3 in attacco) e una palla recuperata. Il tutto in 25 minuti. A livello di punteggio si tratta della seconda miglior prestazione dell’azzurro.

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I Warriors fermano San Antonio

Primo k.o. esterno della stagione per gli Spurs. Iverson ne fa 45 ma non basta contro Miami, Orlando batte Utah nella sfida tra rivelazioni, Dallas piega Minnesota.

Miami-Philadelphia 103-91

I campioni in carica le provano tutte ma non riescono a limitare Allen Iverson. “The Answer” segna 45 punti ma i compagni non riescono a dargli una mano così Miami, guidata da un Dwyane Wade sempre più decisivo, tira un sospiro di sollievo e porta a casa la vittoria.

Miami: Wade 33 (10/17, 0/1), Haslem 18. Rimbalzi: Haslem 10. Assist: Wade 13.

Philadelphia: Iverson 45 (10/34, 0/3), Iguodala 15. Rimbalzi: Iguodala 9. Assist: Iverson 4.

 

Dallas-Minnesota 93-87 :)B-)

Dallas gioca tre quarti di grande pallacanestro poi si rilassa e rischia di rovinare tutto. I Mavericks arrivano al +15 a 7’48’’ dalla fine ma quando Minnesota va a zona i padroni di casa non riescono più a trovare il canestro. Gi ospiti tornano così in partita piazzando un parziale di 12-0. I canestri di Josh Howard e di Erick Dampier però rimettono le cose a posto e regalano a Dallas la sua 10° vittoria consecutiva.

Dallas: Nowitzki, Howard 15. Rimbalzi: Dampier 11. Assist: Harris 4.

Minnesota: Garnett 19 (7/18), Blount 18, Foye 17. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Hassell, Garnett 3.

 

Utah-Orlando 75-88

La sfida tra le due squadre leader delle rispettive conference viene vinta dai sorprendenti Magic. Orlando mostra grande maturità, domina sotto canestro e porta a casa il successo grazie a un parziale di 11-2 all’inizio dell’ultimo quarto. Ottima la prova di Dwight Howard.

Utah: Boozer 21 (10/22). Rimbalzi: Boozer, Okur 9. Assist: Williams 6.

Orlando: Howard 21 (4/11), Hill 16, Nelson 15. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Nelson 3.

 

Golden State-San Antonio 111-102

Senza l’infortunato Manu Ginobili, out a causa di un problema alla schiena, San Antonio si fa sorprendere dai Warriors. Gli Spurs incassano così la loro prima sconfitta esterna della stagione dopo sette vittorie consecutive lontano da San Antonio. I padroni di casa scappano via a metà dell’ultimo quarto piazzando un parziale di 12-0.

Golden State: Richardson 26 (7/12, 4/8), Dunleavy 20, Ellis 19, Biedrins 18. Rimbalzi: Biedrins 15. Assist: Barnes 6.

San Antonio: Parker 28 (11/23), Duncan 22, Finley 18. Rimbalzi: Duncan 16. Assist: Parker 7.

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