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Morton

I gobbi vincono di rigore

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E' della Juve il primo trofeo della stagione: i bianconeri hanno battuto per 6-4 il Milan dopo i calci di rigore nella gara che ha assegnato la Supercoppa. Stesso epilogo, dunque, della finale europea di Manchester, anche se stavolta i 120' si sono conclusi con il punteggio di 1-1. Il Milan era passato in vantaggio al 105' con un rigore di Pirlo, ma il "silver goal" è stato evitato dal pareggio di Trezeguet 2' dopo. Rigore decisivo di Ferrara.

 

La tattica

Il primo big-match dell'annata 2003/2004 inizia con un paio di sorprese. Dal tunnel degli spogliatoi sbucano Abbiati e Miccoli, mentre prendono la via della panchina Dida e Davids, indiziato di una "fuga" dal ritiro bianconero e forse escluso da Lippi per punizione. Il tecnico viareggino, con l'inserimento dell'ex perugino, opta per lo schema-Real: Trezeguet agisce da unica punta, alle sue spalle, da destra a sinistra, evoluiscono Miccoli, Nedved e Del Piero. Appiah e Tacchinardi fungono da frangiflutti davanti alla difesa. Ancelotti opta per un più classico 4-4-2 con Rui Costa decentrato a destra e Seedorf che dal settore di sinistra si sposta più frequentemente nella posizione di suggeritore dietro Inzaghi e Shevchenko.

 

LA PARTITA

Primo tempo Con due settimane di preparazione nelle gambe e nel clima "a microonde" del Giants Stadium non è nè giusto, nè razionale attendersi un match giocato con il piede sull'acceleratore. Ritmo dunque piuttosto blando e sul lento, almeno nella prima fase della gara, i piedi buoni del Milan sembrano avere il sopravvento. Il centrocampo rossonero riesce a tagliare i viveri alle tre mezzepunte bianconere e crea una serie di buone combinazioni, non concretizzate nel primo quarto d'ora da Inzaghi, Rui Costa e Shevchenko. La prima nota juventina sul taccuino al quarto d'ora, con una punizione di Miccoli fuori di poco. Un minuto dopo, però, una doppia amnesia di Kaladze sulla fascia e Nesta al centro consente a Birindelli di cercare e trovare la testa di Trezeguet: Abbiati è bravissimo a deviare in angolo con un gran riflesso. Un'azione fotocopia (Birindelli centra, Trezeguet colpisce) si registra al 31'. Durante e dopo i due tentativi offensivi della Signora, ben poco: un paio di buone combinazioni milaniste, una punizione di Pirlo deviata in angolo da Buffon e, soprattutto, un infortunio muscolare che capita proprio all'indistruttibile Gattuso, rilevato da Ambrosini nel finale di tempo. Tempo che si chiude con un'ammonizione, discutibile, recapitata da Collina a capitan Maldini.

 

Secondo tempo Dopo l'intervallo, nessuna variazione. E come nel primo tempo, è il Milan a offire le cose migliori in avvio di frazione. Inzaghi e Shevchenko, alla faccia delle polemiche, si cercano e creano grossi problemi a Legrottaglie e Iuliano. Al 2', l'ucraino finta il tiro e dà l'assist al compagno, il cui destro, forte e centrale, viene deviato in angolo da Buffon. Combinazione che si ripete al 5' e al 6' con forti batticuore dalle parti della porta bianconera. E' palese che qualcosa non gira nella manovra offensiva juventina. Miccoli, a destra, non è a suo agio. Lippi potrebbe provare a invertirlo di posizione con Nedved: il tecnico, invece, preferisce toglierlo e schierare Camoranesi. Il centrocampo juventino, ora, si dispone con Appiah a sinistra e il ceco più libero di muoversi su tutto il fronte d'attacco, ma Abbiati fa veramente da spettatore. E' invece il Milan, tra il 15' e il 25', a imporre il suo gioco e ad avvicinarsi al vantaggio: al 20', grande parata di Buffon su un tiro "sporco" di Rui Costa, sull'angolo seguente il tap-in volante di Inzaghi incoccia nella traversa. Al 25', fuori l'evanescente Del Piero per Di Vaio. L'ex parmense ha una gran voglia di farsi vedere e vivacizza, da solo, l'attacco della Signora: tra il 28' e il 32', le sue incursioni agitano finalmente Maldini e soci. Il Milan sembra pagare lo sforzo di inizio ripresa e rischia di cadere: al 34', Abbiati devia con le unghie un sinistro scoccato da Nedved dopo un'azione delle sue. Il finale dei regolamentari, comunque, è ancora milanista: il neo-entrato Brocchi impegna ancora Buffon e proprio al 44', l'appannato Superpippo Inzaghi, sciupa un intelligente assist di Pirlo. E così, dopo soli due mesi, è già tempo di remake: 0-0, si va ai supplementari.

 

Supplementari Giocare un'overtime al 3 agosto fa venire voglia di piangere a più di un protagonista. Ma in nome della Supercoppa e del business ad esso collegato, i rigori dopo il 90' sono solo un ricordo. Si ricomincia, dunque e la Juve ha modo di mordersi le mani fino ai polsi: al 5', Zambrotta colpisce la faccia interna della traversa con un bellissimo destro di controbalzo da fuori area. Il Milan sembra avere la peggio dal punto di vista fisico, ma riesce ancora a trovare le energie per impegnare ancora Buffon (prodigioso) con un colpo di testa di Serginho e, soprattutto, per procurarsi un rigore all'ultimo minuto. Fallo su Ambrosini in area, tira il gelido Pirlo, "cucchiaio" in faccia al portierone bianconero. E' finita? No, perchè a tempo scaduto, la Juventus trova con Trezeguet, rapido a ribattere in gol una grande respinta di Abbiati, la rete dell'incredibile pareggio. E al Milan possono solo rimpiangere l'abolizione del golden goal. Nel secondo tempo supplementare, si possono registrare solo solidarietà per i ventidue protagonisti che si muovono ormai boccheggiando per il campo e un gol giustamente annullato a Inzaghi. Chi ha tanto insistito, presentando la partita, nella rivincita di Manchester è accontentato: si va ai rigori. Dida è in panchina, il pur bravo Abbiati non è uno specialista e i bianconeri, stavolta, tirano con precisione e convinzione. Tra i milanisti tallisce il solo Brocchi (parata di Buffon, ovviamente), ma è abbastanza. Nonostante il caldo di New York, la vendetta rimane un piatto freddo: stavolta la Coppa la alza la Juventus.

La curiosità

Cornice inusuale per Juve-Milan anche dal punto di vista degli striscioni: al posto dei consueti club provenienti da città e paesi di tutta Italia, gli striscioni recitano nomi come Montreal, Ottawa, ovviamente New York. Il pallone all'italiana è già ampiamente globalizzato.

 

Il migliore

Buffon 8 Si oppone con la solita sicurezza alle conclusioni di Pirlo e, due volte, Rui Costa. E' straordinario su Inzaghi ad inizio ripresa, poi ancora su Brocchi e su Serginho. Infine, decide la Supercoppa con l'unica parata durante la "lotteria" dal dischetto.

 

Il peggiore

Del Piero 5 Una punizione sulla barriera e niente più. Anche in questa occasione non incide mai sotto porta. Entra Di Vaio e, occupando la stessa posizione, mette in difficoltà il Milan: una ulteriore sottolineatura di una giornata-no.

Il tabellino

JUVENTUS-MILAN

Juventus (4-2-3-1): Buffon 8 Birindelli 6,5 Legrottaglie 5,5 Iuliano 6 (107' Ferrara 7) Zambrotta 6,5 Appiah 6,5 Tacchinardi 5,5 Miccoli 5 (54' Camoranesi 6) Nedved 6,5 Del Piero 5 (69' Di Vaio 6,5) Trezeguet 6,5. All.: Lippi 6.

Milan (4-4-2): Abbiati 7 Cafu 6,5 Nesta 6,5 Maldini 6 Kaladze 5,5 Rui Costa 6,5 (81' Brocchi 6) Gattuso 6 (45' Ambrosini 6) Pirlo 6,5 Seedorf 6,5 (77' Serginho 5,5) Inzaghi 6,5 Shevchenko 6,5. All.: Ancelotti 6,5.

Ammoniti: Maldini, Zambrotta

 

Voto all'arbitro

Collina 6,5 Solita direzione impeccabile, anche se appare un po' troppo fiscale in occasione dell'ammonizione a Maldini. Giusto, ancorchè cinico visto il momento della partita, il rigore concesso al Milan.

 

Voto alle squadre

Juventus 6,5

Milan 6,5

 

Voto alla partita 7

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ALBO D'ORO SUPERCOPPA ITALIANA

 

1988 Milan 1989 Inter 1990 Napoli 1991 Sampdoria 1992 Milan 1993 Milan 1994 Milan 1995 Juventus 1996 Fiorentina 1997 Juventus 1998 Lazio 1999 Parma 2000 Lazio 2001 Roma 2002 Juventus 2003 Juventus

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