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Magnus Rosèn

Massacro in una universita' in Virginia

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Studenti e professori barricati nelle stanze. L'aggiornamento delle notizie arriva loro via internet

La scorsa settimana l'università ha ricevuto minacce circa possibili bombe. Esclusa la pista del terrorismo

Virginia, strage nel campus: 32 morti

"Ha messo in fila tutti e ha sparato"

Il cecchino, un ventenne asiatico, si è ucciso. Aveva due armi corte da guerra. Ci sono anche venti feriti

Nell'agosto 2006 nella stessa università si era nascosto un evaso

 

VIRGINIA (Stati Uniti) - Peggio della strage della Columbine High School, l'America è di nuovo sotto shock. Un uomo spara in due fasi, prima ammazza una persona: poi cambia aula, fa almeno sette minuti a piedi senza essere intercettato dalla polizia, entra in una classe -forse quella della ex fidanzata - e fa fuoco all'impazzata. Il bilancio, dopo ore di allarme e di panico - l'università è tuttora isolata ed è impossibile per chiunque lasciare o anche solo muoversi all'interno dello stabile - è di almeno 32 morti e ventuno feriti.

 

Il killer si è sicuramente ucciso, era un ventenne di origine asiatica. Era armato con due armi corte calibro 9, probabilmente da guerra. Il movente pare sia passionale: cercava la fidanzata. La Virginia Tech, situata in un'area agricola della Virginia, ha oltre 26 mila studenti ed è rinomata per i suoi corsi scientifici.

 

Le sparatorie - La dinamica dei fatti è ancora molto confusa. La prima sparatoria è avvenuta intorno alle sette e trenta. L'uomo ha cominciato a sparare in uno dei dormitori e poi nelle classi del glorioso e famoso complesso della Viriginia tech university occupato da circa novecento studenti e tutti del primo anno. I primi testimoni parlano di "un uomo armato in modo pesante che ha cominciato a sparare mentre attraversava la Norris Hall", uno dei complessi dell'università.

 

Allarme via web - Alle sette e mezzo il campus è già in piena attività. Gli studenti stanno per raggiungere le classi e sono in giro per il complesso. Fondamentale è stato, in quel momento, raggiungere il numero più alto di studenti e raccomandare di non lasciare nè le stanze nè le classi. L'università ha così deciso di dare l'allarme via web facendo lampeggiare l'allerta sui numerosi video sparsi nel campus. Tutte le lezioni sono state cancellate e agli studenti è stato chiesto di restare chiusi nei loro edifici e comunque lontani dalle finestre. Questa prima sparatoria, in base alle prime testimonianze, sarebbe avvenuta nella West Ambler Johnston Hall, un dormitorio per circa novecento studenti che è stato subito circondato dalle auto della polizia e da uomini dei reparti speciali dell'Fbi. Le operazioni però sono state ostacolate dal cattivo tempo, vento e neve.

 

La seconda sparatoria - E' quella con il bilancio più pesante. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo armato - non è chiaro ancora se aveva un complice - ha raggiunto dopo circa tre ore e nonostante il campus fosse blindato il Dipartimento di ingegneria, la Norris hall, distante almeno sette minuti a piedi dalla West Ambler. Qui, dicono fonti della Fox, è entrato nelle classi, cercando la fidanzata. In una classe avrebbe messo in fila gli studenti e avrebbe fatto fuoco. Una sorta di esecuzione.

 

Le altre stragi - Nell'agosto 2006 la Virginia tech era stata al centro di una caccia all'uomo perché un detenuto evaso da un vicino penitenziario si era rifugiato nel campus dopo aver ucciso due poliziotti. Negli States non è stata mai dimenticata la strage del Columbine, a Denver. E solo qualche mese fa, nel settembre 2006, un sequestratore uccise una ragazza in un liceo, sempre in Colorado.

 

Bush: "Orrore e massacro" - "La nostra università è stata colpita da una tragedia di monumentali proporzioni - ha detto il presidente della Virginia Tech, Charles Steger - La nostra università è sotto shock per questo orrore". Il presidente degli Stati Uniti George W.Bush si è detto assalito dall' "orrore" per la strage di studenti. La portavoce della Casa Bianca Dana Perino ha precisato che "resta intatto il diritto al porto d'armi ma tutte le leggi in materia devono essere rispettate".

 

La scorsa settimana l'università aveva ricevuto minacce circa possibili esplosioni. L'Fbi ha escluso comunque la pista del terrorismo.

 

(16 aprile 2007)

 

(repubblica.it)

 

 

continuassero a da il porto d'armi a cani e porci...

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come mai secondo voi queste stragi di pazzia avvengono quasi esclusivamente negli usa?Secondo me non è per semplici discorsi di porto d'armi...

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Ah Magnus certo che metti un'allegria..... :lol:  :lol:  :lol:

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in effetti apre topic molto rasserenanti,da qualche giorno...cosine molto light,per leggere due cazzate in allegria... aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh!!!!

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La cosa più assurda è che questo è entrato in un edificio dell'università ha ammazzato una persona, è arrivata l'FBI e ha circondato tutto; DOPO 3 ore che aveva ammazzato la prima persona è andato in un altro edificio, passando non si sa dove, e ha ammazzato altre 30 persone!

E ancora ci stupiamo se 2 aerei di linea si so schiantati sulle torri gemelle! Questi so coglioni cronici!

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come mai secondo voi queste stragi di pazzia avvengono quasi esclusivamente negli usa?Secondo me non è per semplici discorsi di porto d'armi...

1071829[/snapback]

 

Esatto... Bowling for Columbine è molto istruttivo su ciò ;)

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La cosa più assurda è che questo è entrato in un edificio dell'università ha ammazzato una persona, è arrivata l'FBI e ha circondato tutto; DOPO 3 ore che aveva ammazzato la prima persona è andato in un altro edificio, passando non si sa dove, e ha ammazzato altre 30 persone!

E ancora ci stupiamo se 2 aerei di linea si so schiantati sulle torri gemelle! Questi so coglioni cronici!

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Quoto e aspetto di essere insultato :lol:

 

Tra le altre cose vorrei sapere quante persone sono state uccise o ferite dalla polizia contro il pazzo, per cercare di fermarlo.

Di solito in questo tipo di azioni, una percentuale non trascurabile di persone vengono colpite involontariamente dalle forze dell'ordine.

Cmq la cosa quantomeno strana è che se ci pensate, in tutte queste famose stragi scolastiche in america, gli assassini finiscono sempre per suicidarsi.

Le cose sono 2:

O non è vero che si suicidano, ma vengono abbattutti e dichiarano alla stampa il suicidio per scelte di immagine, oppure so veramente poco furbi i poliziotti, perchè non riescono mai a fermarli in tempo, ma si fermano da soli a strage compiuta.

:ph34r::ph34r:

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come mai secondo voi queste stragi di pazzia avvengono quasi esclusivamente negli usa?Secondo me non è per semplici discorsi di porto d'armi...

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Esatto... Bowling for Columbine è molto istruttivo su ciò ;)

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Be', diciamo che Bowling a Columbine sceglie un approccio articolato e punta molto sull'importanza delle variabili sociali e culturali nel tentativo di dare una spiegazione a certi fenomeni, piuttosto che attribuire la responsabilità pura e semplice alla facile disponibilità di armi.

Ma si potrebbe anche provare a rigirare la questione: in un contesto in cui tendono a ripetersi con frequenza certe situazioni, è bene sicuramente agire sulle cause sociali, psicologiche o psichiatriche di certi comportamenti, ma sicuramente sarebbe molto utile (e forse più rapido) anche cercare di limitare la facilità irrisoria con cui ci si può comperare un vero e proprio arsenale.

E' vero che qualunque fulminato che si sveglia una bella mattina con idee bellicose può comunque in un modo o nell'altro, se lo vuole, procurarsi delle armi. Però rendere questa cosa leggermente più difficile magari aiuta.

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come mai secondo voi queste stragi di pazzia avvengono quasi esclusivamente negli usa?Secondo me non è per semplici discorsi di porto d'armi...

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Esatto... Bowling for Columbine è molto istruttivo su ciò ;)

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È istruttivo anche il fatto che ai tempi incolparono marilyn manson e la sua musica per il gesto dei due ragazzi a columbine...carino come Bush, anche in questa occasione, abbia subito precisato come il diritto di possedere armi sia da difendere. Considerando quanto la lobby delle armi, identificabile con la national rifle association, sia potente negli stati uniti, questo non sorprende.

Se è vero che ci sono banche che ti regalano armi per l'apertura di un conto, mi rendo conto come il controllo a monte su chi possiede armi da fuoco sia molto superficiale.

Ma non credo altresì che si possa ricondurre tutto solamente alla facilità di reperimento del “ferro”…è proprio questa mentalità di giustizia fai da te che c’è in quel paese che mi spaventa.

Mi ricordo a Beverly Hills i cartelli affissi a ogni albero che “informavano” i maleintenzionati del fatto che i vicini di casa avrebbero potuto sparare in caso avessero visto un tentativo di intrusione…bah…

Modificato da MeNeCaLo

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come mai secondo voi queste stragi di pazzia avvengono quasi esclusivamente negli usa?Secondo me non è per semplici discorsi di porto d'armi...

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Esatto... Bowling for Columbine è molto istruttivo su ciò ;)

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Be', diciamo che Bowling a Columbine sceglie un approccio articolato e punta molto sull'importanza delle variabili sociali e culturali nel tentativo di dare una spiegazione a certi fenomeni, piuttosto che attribuire la responsabilità pura e semplice alla facile disponibilità di armi.

Ma si potrebbe anche provare a rigirare la questione: in un contesto in cui tendono a ripetersi con frequenza certe situazioni, è bene sicuramente agire sulle cause sociali, psicologiche o psichiatriche di certi comportamenti, ma sicuramente sarebbe molto utile (e forse più rapido) anche cercare di limitare la facilità irrisoria con cui ci si può comperare un vero e proprio arsenale.

E' vero che qualunque fulminato che si sveglia una bella mattina con idee bellicose può comunque in un modo o nell'altro, se lo vuole, procurarsi delle armi. Però rendere questa cosa leggermente più difficile magari aiuta.

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Non dico che Bowling for Columbine sia esaustivo anzi lascia aperte varie interpretazioni. In ogni caso provare a limitare la circolazione di armi negli usa è praticamente impossibile: anni fa sono stati adottati alcuni provvedimenti all'acqua di rose (limitazioni nel numero dei colpi per caricatore ecc.) totalmente inutili ma che sono gli unici possibili data l'enorme quantità di armi già in circolazione che alimenterebbe il mercato nero per decenni nel caso di proibizioni più dure.

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Il problema non è solo il facile reperimento dell'arma (di per sè really easy), ma il cervello di chi la usa: gli americani hanno seri problemi di testa, anche il più normale sarebbe da considerare folle (specialmente se ha votato Bush).

In ogni caso, la densità di popolazione è diversa e quindi diversa è l'incidenza dei pazzi furiosi sulla totalità degli abitanti; và con se che è maggiore la frequenza dei fatti di sangue di qualsiasi genere...

Però, certo, è dal far west che c'hanno 'sta mania di andare a sparare in ogni dove: nei dormitori, nei corridoi, nelle aule, negli spogliatoi, nelle chiese, dovunque....

e a chiunque, poi! Sembrano i cacciatori della domenica: dovunque vedono qualcosa che se move, loro sparano a raffica!

Ma, caspita, se io cerco qualcuno per farlo fuori, vado, lo cerco, lo trovo, faccio quello che devo (se mi viene bene) e (sempre se mi viene bene) me ne vado. Punto.

Se non trovo chi cerco, giro sui tacchi e torno a casa mia a tirarmi le seghe mentali che mi pare fino al prossimo scapocciamento, o in alternativa cerco altrove, non è che attacco a sparare a casaccio e dò cojo, cojo!

Invece questi c'hanno 'sto vizio da sempre. Bah....

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