Vai al contenuto
Morton

Situazione sempre piu' incasinata in B

Messaggi raccomandati

Certo, la Serie B è cominciata, ma nel peggiore dei modi. Adriano Galliani dichiara: “Il campionato è assolutamente partito”, e nessuno avrebbe mai osato ipotizzare un tale incubo. Il presidente della Lega si era barricato per tutta la domenica in ufficio, nel tentativo di rinviare ancora una volta e in extremis la seconda (prima) giornata.

 

Voleva almeno dodici lettere (di 12 team) per la sospensione: ne sono giunte solo otto. In continuo e stretto contatto con i presidenti FIGC e CONI Franco Carraro e Gianni Petrucci, ha cercato di tamponare, chiarire, avvicinare posizioni dal dna – per definizione - inconfrontabile.

 

“Chi la spunterà?”, è la domanda che tutti gli sportivi (e non) hanno sulle labbra nello Stivale.

Certo, ora che i presidenti dissidenti si sono (giustamente, tardivamente o meno) in questo comprensibile ma insostenibile vicolo cieco, il rischio più che palese è che i tifosi si rivoltino loro contro, perché in fondo il calcio è fatto per essere giocato, non per litigare, sebbene in merito a decisioni scellerate, quanto – forse – inevitabili, una volta scoppiato il bubbone.

 

Il campionato “vero” falso che sia, si è intanto aperto con le due gare di Napoli (Como corsaro per 0-1) e di Catania (Cagliari in scioltezza per 0-3). Si sono dunque presentate solo otto squadre Cagliari, Catania, Como, Fiorentina, Genoa, Messina, Napoli e Salernitana).

 

Le 16 squadre che non sono scese in campo, infatti, avranno sicuramente lo 0-3 a tavolino ed un punto di penalizzazione in graduatoria. Ovvero: Albinoleffe, Ascoli, Atalanta, Avellino, Bari, Livorno, Messina, Palermo, Pescara, Ternana, Torino, Treviso, Triestina, Venezia, Verona e Vicenza. Per alcune di queste, la sconfitta è doppia, non essendosi presentate entrambe per disputare il match.

 

C’è di più: alla quarta rinuncia a scendere in campo, il regolamento parla chiaro. Esclusione per il club assente e retrocessione nel campionato inferiore.

 

Ma nella giornata di oggi si prospettano ulteriori novità. Il plotone dei presidenti ribelli si dovrebbero incontrare a Milano per stilare il nuovo programma di massima per la nuova serrata ad oltranza: dovrebbero e potrebbero emergere nuovi sviluppi e nuove proposte, da formularsi al presidente Galliani.

 

Mentre è fissata incontrovertibilmente per giovedì 11 settembre la terza giornata del torneo cadetto. Nelle ultime ore, pare che alcuni team, tra i quali Ascoli, Pescara, Ternana e Triestina, abbiano rilasciato dichiarazioni o semplicemente ventilato una loro disponibilità a scendere in campo, frantumando – di fatto – la granaticità e compattezza dei dissidenti. Il presidente del Piacenza Fabrizio Garilli è sul punto di lasciare. Il Cagliari potrebbe non giocare. Enrico Preziosi, presidente di Genoa e Como, fa sapere anche che rigiocherebbe volentieri la partita di Ascoli, rinunciando alla vittoria a tavolino.

 

Che si arrivi ad una sanatoria, facendo giocare nuovamente le gare non disputate, stabilendo un minimo di regolarità al torneo? Di fatto, questa eventualità non si è mai verificata in precedenza.

Ufficialmente, la nuova riunione di Lega è in programma a Milano, solo per lunedì 15 settembre, alle 11 in prima convocazione.

 

Il giorno successivo, il TAR del Lazio dovrebbe esaminare il riscorso presentato dalle società ribelli.

 

Troppo tardi per essere vero.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.