nessun incidente e commozione

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Nessun incidente, tanta commozione

MILANO - Per una sera ha vinto il calcio giocato. Dopo i gravi incidenti di sabato sera ad Avellino, sui campi dove si sono giocati i recuperi della prima giornata del campionato cadetto non si sono registrati episodi di violenza. Qualche momento di tensione si è verificato a Verona, dove era in programma la partita con il Napoli. Una sessantina di tifosi partenopei, giunti in città senza biglietto, è rimasta fuori dallo stadio. I sostenitori partenopei erano arrivati autonomamente in vari gruppi a bordo delle proprie vetture e speravano di poter acquistare il biglietto in serata. Quando però si sono messi in fila davanti al botteghino, che è rimasto chiuso, le forze dell'ordine hanno condotto i tifosi napoletani, provenienti in particolare da città del Nord, all'interno di un recinto non lontano dalla curva nord. Nonostante le loro educate proteste, i simpatizzanti partenopei si sono però visti vietare l'ingresso allo stadio anche dopo l'inizio della partita. Le forze dell'ordine sono state irremovibili: "Chi è senza biglietto non entra", ha ribadito un funzionario di polizia.

 

"Non ci hanno fatto nulla - ha riferito uno dei giovani tifosi napoletani, Gaetano Forlano, di Mantova - ma sono troppo agitati e il rischio è che con questa tensione alla prima scintilla scoppia l'incidente. Noi comunque - ha proseguito - pensavamo di poter acquistare il biglietto a Verona perché nelle nostre città, parlo di Mantova, Bologna, Brescia, Bergamo, non era possibile farlo". Lo stadio è stato presidiato da oltre 200 uomini delle forze.

Iniziative in memoria di Sergio Ercolano, il tifoso del Napoli morto dopo gli scontri di Avellino, sono state attuate un po' su tutti i campi. Al Partenio, prima della gara tra gli irpini e il Torino, sono stati deposti due fasci di fiori nel punto in cui il ventenne tifoso napoletano era precipitato sabato sera dagli spalti del settore riservato ai tifosi del Napoli. Nell'anello inferiore della curva Sud che ospita i tifosi avellinesi sono stati esposti alcuni striscioni sui quali è stato scritto "Immenso dolore per Sergio" e, sull'anello superiore, un altro striscione con la scritta "Sergio uno di noi". Prima del calcio di inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento.

Gli ultras del Venezia hanno ricordato il ragazzo con cinque minuti di silenzio ad inizio gara e hanno esposto uno striscione con la scritta "5 minuti di silenzio in memoria di Sergio". I i tifosi del Catania hanno invece esposto la scritta "La vita su tutto. Sergio vive". I tifosi di Bari e Ternana hanno accolto l'ingresso delle proprie squadre in campo al San Nicola di Bari con un polemico silenzio di alcuni minuti. "Oltre le rivalità, in silenzio per la mentalità": questa la scritta sullo striscione che hanno esposto lungo la curva nord i tifosi del Bari, che hanno anche subito dopo chiesto in coro "libertà per gli ultras". I tifosi umbri hanno esposto nel loro settore un cartello con la scritta "Resistenza ultras".

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Anche la tifoseria salernitana ha voluto ricordare lo sfortunato tifoso del Napoli Sergio Ercolano. "Di fronte alla morte non c'e' rivalità". "Rivali ma solidali, ciao Sergio". Questi gli striscioni esposti nella curva sud dell'Arechi. Il giovane tifoso napoletano, deceduto durante gli scontri al Partenio è stato ricordato anche nei Distinti dove campeggia da qualche settimana un nutrito gruppo di supporters granata che prima risiedeva in Curva Sud. Si tratta degli ex Gsf e dei componenti dei gruppo che costituivano lo zoccolo duro della Granata South Force. Il pubblico dell’Arechi è stato “encomiabile” come ha sottolineato lo stesso Aliberti al termine della gara in sala stampa.