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SEX TOYS?

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Da una indagine sul corriere della sera di oggi....C'è da preoccuparsi? :unsure:

 

 

Indagine dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata

 

I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica»

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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Indagine dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata

 

I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

1486252[/snapback]

 

No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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Indagine dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata

 

I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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Eccalalà!!

Beccata con il LEI-LUI a pile al cadmio con circuito al latte!!! :lol::lol::lol:;)

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I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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Eccalalà!!

Beccata con il LEI-LUI a pile al cadmio con circuito al latte!!! :lol::lol::lol:;)

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:P

te piacerebbe!!!

:lol::lol::lol:

;)

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...me spiegate questa che è???LA SEDIA DE LU CARZOLARO??? :lol:  :lol:  :lol:  :lol:CLICCA

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:lol::lol::lol:

sicuramente ti fa parlare lingue straniere, e il filmato lo prova, ascoltate attentamente!!!!!!!

:lol::lol::lol:

Modificato da alternativa

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MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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:clap::clap::clap:

 

 

Quest'estate sono stato alle Canarie e li vendono vibratoti e giochini vari nei negozi di souvenir.....

 

Se pensate che sia sbagliato è tutta colpa del vaticano.....

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I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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:clap::clap::clap:

 

 

Quest'estate sono stato alle Canarie e li vendono vibratori e giochini vari nei negozi di souvenir.....

 

Se pensate che sia sbagliato è tutta colpa del vaticano.....

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MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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:clap::clap::clap:

 

 

Quest'estate sono stato alle Canarie e li vendono vibratoti e giochini vari nei negozi di souvenir.....

 

Se pensate che sia sbagliato è tutta colpa del vaticano.....

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volevo appunto rispondere ad alternativa consigliandole di rivolgersi a lu papa!!!

 

quilli preti de merda ce mantengono indietro de 50 anni minimo!!! :angry::angry::angry:

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siamo un po' ottusi sotto questo punto di vista....

a Parigi, ai magazzini la fayette, c'è un box all'interno del reparto intimo donna dove vendono giochini di vario genere.....

Non che la cosa debba essere per forza del tutto normale, sia chiaro, ma credo che alla fine non ci sia niente di strano se una donna utilizzi questo genere di cose o una coppia ne faccia uso per sperimentare nuovi giochi all'interno dei loro rapporti...

Del resto... se una donna utilizza un vibratore, è una maiala, se noi maschi c'ammazzamo de pippe, è tutto normale.... me pare quasi impossibile !

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MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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:clap::clap::clap:

 

 

Quest'estate sono stato alle Canarie e li vendono vibratoti e giochini vari nei negozi di souvenir.....

 

Se pensate che sia sbagliato è tutta colpa del vaticano.....

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volevo appunto rispondere ad alternativa consigliandole di rivolgersi a lu papa!!!

 

quilli preti de merda ce mantengono indietro de 50 anni minimo!!! :angry::angry::angry:

1486366[/snapback]

 

:P

Riccio io lo so da lunga pezza, ma evidentemente la figura retorica da me espressa non era sufficentemente chiara......

:lol::lol::lol:

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Indagine dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata

 

I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

 

MILANO - Il 20% delle donne milanesi ha sperimentato, almeno una volta, i «sex toys», i giocattoli erotici finora relegati nelle bacheche dei negozi «a luci rosse». E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione. E' il risultato di un'indagine condotta dall'Aispa (Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata) nel capoluogo lombardo; la ricerca, condotta su 200 cittadine milanesi attraverso un questionario anonimo, sarà presentata venerdì all'ospedale San Carlo di Milano durante il convegno Aispa «L'intimità ritrovata: le cure del sesso tra psiche e soma». Secondo l'indagine, l'esperienza dei «sex toys» è condivisa quasi sempre con il partner, che li propone per primo in almeno il 60% dei casi. Il 70% delle intervistate si dichiara soddisfatta.

«VALENZA TERAPEUTICA» - «È un dato su cui riflettere, per le potenzialità che questi oggetti offrono una volta affrancati dall'alone di perversione che ancora li avvolge», commenta Roberto Bernorio, ginecologo e psicoterapeuta ideatore dell'inchiesta. Secondo l'esperto, i sex toys possono avere «una interessante valenza terapeutica, oltre che ricreativa e relazionale, perché danno corpo alle fantasie e possono migliorare il piacere individuale e di coppia». Negli Stati Uniti alcuni di questi giocattloli erotici sono addirittura riconosciuti come presidi medici dall'agenzia regolatoria Food and Drug Administration (Fda), mentre da noi c'è ancora una certa resistenza: «forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop - commenta Bernorio - ma la richiesta aumenta».

02 ottobre 2008

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No, non credo. Piuttosto c'è da preoccuparsi del perchè quì vengono definiti oggetti di peccato e perversione, mentre all'estero sono visti in modo del tutto normale.

;)

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:clap::clap::clap:

 

 

Quest'estate sono stato alle Canarie e li vendono vibratoti e giochini vari nei negozi di souvenir.....

 

Se pensate che sia sbagliato è tutta colpa del vaticano.....

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volevo appunto rispondere ad alternativa consigliandole di rivolgersi a lu papa!!!

 

quilli preti de merda ce mantengono indietro de 50 anni minimo!!! :angry::angry::angry:

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:P

Riccio io lo so da lunga pezza, ma evidentemente la figura retorica da me espressa non era sufficentemente chiara......

:lol::lol::lol:

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eheh immaginavo che lo sapevi!!

è che ogni volta che ho occasione di insultare li preti non riesco a trattenermi!!! :lol: :lol:

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Attrattive turistiche e di intrattenimento

 

 

 

Da non perdere è di sicuro la Vaticano by night, con le sue centinaia di locali notturni, molti dotati anche di intrattenimenti erotici (strip-tease, lap-dance); non solo, molti non lo sanno ma il Mucca Assassina di Roma non è altro che una copia di uno dei principali locali della movida vaticana dedicata agli omosessuali. Interessante anche il quartiere a luci rosse, ricco di sexy shop; esiste anche un Super sexy shop dove si può trovare tutto a prezzi stracciati.

Sempre per chi vuole incontri piccanti, segnaliamo la via dedicata alle prostitute, un viale molto lungo dove poter fare conoscenze "interessanti" e passare una serata all'insegna della trasgressione. Al modico prezzo di 95 € (che verranno versati direttamente nel tesoro personale del cardinal Ruini) si potranno avere un paio di orette di gioia e svago.

Ma ora parliamo delle attrattive per i puritani: il Vaticano sotto questo aspetto offre poco, ma è notevole la Cappella del paese, nota come "San Pietro", non molto grande, ma comunque da visitare. La cappella è una cappella di inizio novecento, ricostruita dopo la seconda guerra mondiale; la leggenda narra che sia stata costruita sopra un antico cimitero voodoo, e che i corpi lì sepolti siano di esseri umani sacrificati a qualche divinita indiana.

Di grande attrattiva turistica sono le apparizioni a sorpresa del Papa per un numero da circo chiamato Angelus.

 

direttamente da: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Vatikan

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I «sex toys» piacciono a una milanese su due Sondaggio sui giocattoli erotici: il 50% delle intervistate li ha osservati o provati. L'esperto: «Interessante valenza terapeutica» 

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ho conosciuto una milanese...........................................e non ha avuto bisogno di nessun oggettino :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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