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BuFERA

una moda?

Messaggi raccomandati

riporto qui l'articolo perché anche se l'argomento è politico pare effettivamente sconfinare nel campo della "moda"

 

da unita.it

 

I neofascisti ora vanno di moda. Slogan razzisti e svastiche sul mensile per teenager

di Paola Zanca

 

«La nostalgia del Duce esiste, ha il volto di ragazzi normali e parla di valori tradizionali: Dio, Patria e famiglia». Sono alcune delle parole con cui inizia un lungo articolo che il mensile TopGirl ha dedicato alla nuova moda degli adolescenti: il neofascismo. La rivista, edita da Gruner+Jahr/Mondadori, è una delle più lette tra le teenager italiane. E ha pensato bene di dedicare sei paginate a quella che loro descrivono come una moda, una nostalgia tornata in voga.

 

Per farlo, quelli di TopGirl hanno usato le voci di tre ragazzi. È così che il leader dei giovani milanesi di Forza Nuova finalmente ha la sua ribalta per sfogarsi: «Immagina che il giorno prima dell'esame di maturità la Digos si presenti a casa tua con un mandato di perquisizione e l'accusa di aver picchiato una persona. No, questa non è una vita tranquilla». Angelo racconta di aver imboccato la strada del neofascismo per «distaccarmi dal materialismo dilagante, cercavo qualcosa che si alzasse al di sopra della mediocrità».

 

Basta scorrere qualche riga per capire che cosa intende Angelo quando parla di «alzarsi dalla mediocrità». Parlando dei fatti di piazza Navona, quando ci furono duri scontri in occasione delle manifestazioni studentesche, spiega che avrebbe voluto essere «al fianco dei camerati attaccati ingiustamente... ho avuto invidia per quelle immagini: invidia dello scontro. Sia chiaro però: non giustifico la violenza a scopo offensivo, ma solo difensivo».

 

Angelo, però, non ce la fa a tranquillizzarci. Né ci lasciano indifferenti le parole di Claudia, 16 anni, che si è avvicinata a Forza Nuova «l'anno scorso, perché nella zona dove abito si è riversata una vera e propria ondata di zingari». I rom «sono riusciti a mandarli via» e lei ha trovato la sua casa: «Mi sento diversa dalla maggior parte dei miei coetanei: non mi interessa andare a ballare e detesto qualsiasi tipo di droga». Preferisce cacciare gli zingari.

 

Anche Federico si rende conto che «i ragazzi sono più attirati dai centri sociali che non dalla nostra attività: noi promettiamo disciplina, lavoro e poi, forse, divertimento. Il nostro è un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbedisce a un capo».

 

Intorno, un corollario di immagini, fotografie di vite devote al neo fascismo. I concerti degli Hobbit e delle Morrighan, cinture con la croce celtica, tatuaggi che raffigurano Mussolini, il fascio littorio, la svastica. Insomma, apologia del fascismo, come ben hanno evidenziato le persone che hanno apposto delle “pecette” gialle sulle pagine incriminate (GUARDA LE IMMAGINI), per ricordare che difendere il Ventennio e i suoi ideali, nel nostro Paese, è ancora reato.

 

Per fortuna, il caso non è passato inosservato. A indignarsi sono state proprio alcune delle lettrici di TopGirl: «Ciao a tutti e a tutte – dice RagazzaAntifascista – scrivo su questo forum per protestare sonoramente contro l'articolo comparso su Topgirl dedicato ai "giovani neofascisti". Trovo che trattare l'argomento del nuovo fascismo che avanza come una cosa "in" (al pari dei pantaloncini alla moda, degli occhiali grossi eccetera) sia stata una scelta sbagliata, fuorviante, che non approfondisce i legami dei movimenti di estrema destra con la nostra storia (sempre meno conosciuta, ahimè), che incita al razzismo e spinge verso un "essere alternativi" che altro non è che mettere a proprio agio coloro che, per esempio, nelle stazioni danno fuoco ad altre persone, giustificandosi con un "mi annoiavo" davvero poco credibile. Ricordo alla redazione di Topgirl che l'apologia di fascismo è reato. E che le riflessioni sulla famiglia, sulla religione, sull'immigrazione e sulla cultura, se non si ha idea di come affrontarle, forse è meglio non farlo. Mi auguro che la redazione di Topgirl vorrà pubblicare un editoriale in cui si scusa con tutta l'Italia, per aver quasi sputato sulla sua Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza».

 

Sono in molte anche a dire «io ho girato pagina», altre ancora a sostenere che «l'intento non era quello di elogiare il fascismo, ma solo di raccontare una realtà che esiste e che si sta diffondendo nel nostro paese». La discussione arriva pure su Facebook dove interviene anche la direttrice del mensile, Annalisa Monfreda. Risponde a un professore indignato e gli spiega: «Si tratta di un reportage sui movimenti neofascisti. Siamo andati a vedere cosa fanno, cosa pensano, cosa indossano quelli che si sono resi colpevoli degli attacchi di piazza Navona. Secondo le buone regole del giornalismo non abbiamo "giudicato", abbiamo lasciato che i pensieri espressi dai ragazzi si facessero giudicare da soli. Quanto alle immagini dei tatuaggi, nell'articolo c'è scritto che contravvengono alla legge Scelba (c'è scritto anche che i neofascisti vorrebbero abrogarla, ndr). Possiamo discutere sul fatto che i ragazzi abbiano o meno strumenti di discernimento, ma di certo l'intento del reportage non era apologetico (e se compra il numero successivo, oggi in edicola, oltre alla mia risposta alle lettere in merito all'articolo, troverà un pezzo sui ragazzi dell'Onda)».

 

Poi, una conclusione illuminante: a chi l'avverte che dopo questo passo falso potrebbero crollare le vendite del suo giornale, la Monfreda risponde: «Si ricordi che questo e' il paese di Povia e Berlusconi. Uno ha quasi vinto Sanremo e l'altro... Inutile che glielo dica. Ovviamente non era mio obiettivo quando ho commissionato quel reportage, ma cosi è se vi pare». Parlando di neofascisti, nel paese di Povia e Berlusconi, le vendite possono solo aumentare.

10 marzo 2009

 

a giudicare dall'articolo e dalle foto non mi pare indifferente il desiderio di emulazione che si suscita negli adolescenti, nell'età in cui per natura è piú forte l'allontanamento dalla famiglia e quindi il bisogno di culminare le lacune di una personalità non ancora modellata con un esempio "attraente e forte" come l'idealismo fascista. interessante tuttavia è la base politica che inculca questo esempio:

 

"un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbesisce a un capo"

 

"la donna è moglie e madre prima di tutto"

 

non c'è male come manipolizzazione... poi magari a chi si incazza viene ricordato che in italia c'è ancora la libertà di stampa. intanto però in tutta libertà di stampa viene normalizzato lo stato di sudditanza, già dall'infanzia.

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"un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbesisce a un capo"

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niente se so' sbagliati con Forza Italia? :lol:

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riporto qui l'articolo perché anche se l'argomento è politico pare effettivamente sconfinare nel campo della "moda"

 

da unita.it

 

I neofascisti ora vanno di moda. Slogan razzisti e svastiche sul mensile per teenager

di Paola Zanca

 

«La nostalgia del Duce esiste, ha il volto di ragazzi normali e parla di valori tradizionali: Dio, Patria e famiglia». Sono alcune delle parole con cui inizia un lungo articolo che il mensile TopGirl ha dedicato alla nuova moda degli adolescenti: il neofascismo. La rivista, edita da Gruner+Jahr/Mondadori, è una delle più lette tra le teenager italiane. E ha pensato bene di dedicare sei paginate a quella che loro descrivono come una moda, una nostalgia tornata in voga.

 

Per farlo, quelli di TopGirl hanno usato le voci di tre ragazzi. È così che il leader dei giovani milanesi di Forza Nuova finalmente ha la sua ribalta per sfogarsi: «Immagina che il giorno prima dell'esame di maturità la Digos si presenti a casa tua con un mandato di perquisizione e l'accusa di aver picchiato una persona. No, questa non è una vita tranquilla». Angelo racconta di aver imboccato la strada del neofascismo per «distaccarmi dal materialismo dilagante, cercavo qualcosa che si alzasse al di sopra della mediocrità».

 

Basta scorrere qualche riga per capire che cosa intende Angelo quando parla di «alzarsi dalla mediocrità». Parlando dei fatti di piazza Navona, quando ci furono duri scontri in occasione delle manifestazioni studentesche, spiega che avrebbe voluto essere «al fianco dei camerati attaccati ingiustamente... ho avuto invidia per quelle immagini: invidia dello scontro. Sia chiaro però: non giustifico la violenza a scopo offensivo, ma solo difensivo».

 

Angelo, però, non ce la fa a tranquillizzarci. Né ci lasciano indifferenti le parole di Claudia, 16 anni, che si è avvicinata a Forza Nuova «l'anno scorso, perché nella zona dove abito si è riversata una vera e propria ondata di zingari». I rom «sono riusciti a mandarli via» e lei ha trovato la sua casa: «Mi sento diversa dalla maggior parte dei miei coetanei: non mi interessa andare a ballare e detesto qualsiasi tipo di droga». Preferisce cacciare gli zingari.

 

Anche Federico si rende conto che «i ragazzi sono più attirati dai centri sociali che non dalla nostra attività: noi promettiamo disciplina, lavoro e poi, forse, divertimento. Il nostro è un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbedisce a un capo».

 

Intorno, un corollario di immagini, fotografie di vite devote al neo fascismo. I concerti degli Hobbit e delle Morrighan, cinture con la croce celtica, tatuaggi che raffigurano Mussolini, il fascio littorio, la svastica. Insomma, apologia del fascismo, come ben hanno evidenziato le persone che hanno apposto delle “pecette” gialle sulle pagine incriminate (GUARDA LE IMMAGINI), per ricordare che difendere il Ventennio e i suoi ideali, nel nostro Paese, è ancora reato.

 

Per fortuna, il caso non è passato inosservato. A indignarsi sono state proprio alcune delle lettrici di TopGirl: «Ciao a tutti e a tutte – dice RagazzaAntifascista – scrivo su questo forum per protestare sonoramente contro l'articolo comparso su Topgirl dedicato ai "giovani neofascisti". Trovo che trattare l'argomento del nuovo fascismo che avanza come una cosa "in" (al pari dei pantaloncini alla moda, degli occhiali grossi eccetera) sia stata una scelta sbagliata, fuorviante, che non approfondisce i legami dei movimenti di estrema destra con la nostra storia (sempre meno conosciuta, ahimè), che incita al razzismo e spinge verso un "essere alternativi" che altro non è che mettere a proprio agio coloro che, per esempio, nelle stazioni danno fuoco ad altre persone, giustificandosi con un "mi annoiavo" davvero poco credibile. Ricordo alla redazione di Topgirl che l'apologia di fascismo è reato. E che le riflessioni sulla famiglia, sulla religione, sull'immigrazione e sulla cultura, se non si ha idea di come affrontarle, forse è meglio non farlo. Mi auguro che la redazione di Topgirl vorrà pubblicare un editoriale in cui si scusa con tutta l'Italia, per aver quasi sputato sulla sua Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza».

 

Sono in molte anche a dire «io ho girato pagina», altre ancora a sostenere che «l'intento non era quello di elogiare il fascismo, ma solo di raccontare una realtà che esiste e che si sta diffondendo nel nostro paese». La discussione arriva pure su Facebook dove interviene anche la direttrice del mensile, Annalisa Monfreda. Risponde a un professore indignato e gli spiega: «Si tratta di un reportage sui movimenti neofascisti. Siamo andati a vedere cosa fanno, cosa pensano, cosa indossano quelli che si sono resi colpevoli degli attacchi di piazza Navona. Secondo le buone regole del giornalismo non abbiamo "giudicato", abbiamo lasciato che i pensieri espressi dai ragazzi si facessero giudicare da soli. Quanto alle immagini dei tatuaggi, nell'articolo c'è scritto che contravvengono alla legge Scelba (c'è scritto anche che i neofascisti vorrebbero abrogarla, ndr). Possiamo discutere sul fatto che i ragazzi abbiano o meno strumenti di discernimento, ma di certo l'intento del reportage non era apologetico (e se compra il numero successivo, oggi in edicola, oltre alla mia risposta alle lettere in merito all'articolo, troverà un pezzo sui ragazzi dell'Onda)».

 

Poi, una conclusione illuminante: a chi l'avverte che dopo questo passo falso potrebbero crollare le vendite del suo giornale, la Monfreda risponde: «Si ricordi che questo e' il paese di Povia e Berlusconi. Uno ha quasi vinto Sanremo e l'altro... Inutile che glielo dica. Ovviamente non era mio obiettivo quando ho commissionato quel reportage, ma cosi è se vi pare». Parlando di neofascisti, nel paese di Povia e Berlusconi, le vendite possono solo aumentare.

10 marzo 2009

 

a giudicare dall'articolo e dalle foto non mi pare indifferente il desiderio di emulazione che si suscita negli adolescenti, nell'età in cui per natura è piú forte l'allontanamento dalla famiglia e quindi il bisogno di culminare le lacune di una personalità non ancora modellata con un esempio "attraente e forte" come l'idealismo fascista. interessante tuttavia è la base politica che inculca questo esempio:

 

"un movimento fortemente gerarchizzato, non esiste iniziativa personale e si obbesisce a un capo"

 

"la donna è moglie e madre prima di tutto"

 

non c'è male come manipolizzazione... poi magari a chi si incazza viene ricordato che in italia c'è ancora la libertà di stampa. intanto però in tutta libertà di stampa viene normalizzato lo stato di sudditanza, già dall'infanzia.

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;)

tu "mecce" chiami e io "ticci" rispondo

E' normale che i giovani, resi deboli e spersonalizzati da un mondo che non se li fila, vadano a ricorrere all'ultimo tipo di disciplina conosciuto. E' una legge di natura, come quella del branco: da solo non sei nessuno, nel branco (pur continuando a non essere nessuno) ti senti un dio.

Avete fatto caso all'età media della gente che va picchiando gli stranieri e gli omosessuali per strada? Nella maggior parte dei casi sono branchi di minorenni.

Con tutto quel che segue ;)

In tutto questo, però, mi vengono delle domande:

di chi sono le azioni del gruppo Mondadori?

di chi è voce ed organo l'Unità?

Me puzza come il tg di rete4 ieri sera: Fede in collegamento telefonico con Capezzone, il quale ridicolizzava Franceschini.

Il guaio è che ancora parliamo di "libertà di stampa" in un paese dove l'informazione è strumentalizzata e dove la lotta fasci/compagni è usata da ognuna delle opposte fazioni di governo per i propri comodi. Di tutto questo, che dura ormai da 40 anni, io mi sarei un pò stufata .....

:)

 

PS

Moda una cippa :P

 

PPS

Ma a te come te vengono 'ste idee alle 3.40 de notte????????

:D :D

Modificato da alternativa

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Invece secondo me diventeranno sempre di più, non è solo una moda...

Tutto è dovuto ai brutti tempi che corrono...

Molte cose sanno aimè di deja vu.

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;)

tu "mecce" chiami e io "ticci" rispondo

E' normale che i giovani, resi deboli e spersonalizzati da un mondo che non se li fila, vadano a ricorrere all'ultimo tipo di disciplina conosciuto. E' una legge di natura, come quella del branco: da solo non sei nessuno, nel branco (pur continuando a non essere nessuno) ti senti un dio.

Avete fatto caso all'età media della gente che va picchiando gli stranieri e gli omosessuali per strada? Nella maggior parte dei casi sono branchi di minorenni.

Con tutto quel che segue ;)

In tutto questo, però, mi vengono delle domande:

di chi sono le azioni del gruppo Mondadori?

di chi è voce ed organo l'Unità?

Me puzza come il tg di rete4 ieri sera: Fede in collegamento telefonico con Capezzone, il quale ridicolizzava Franceschini.

Il guaio è che ancora parliamo di "libertà di stampa" in un  paese dove l'informazione è strumentalizzata e dove la lotta fasci/compagni è usata da ognuna delle opposte fazioni di governo per i propri comodi. Di tutto questo, che dura ormai da 40 anni, io mi sarei un pò stufata .....

:)

 

PS

Moda una cippa :P

 

PPS

Ma a te come te vengono 'ste idee alle 3.40 de notte????????

:D :D

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esatto. altro che moda, l'impostazione mentale all'obbedienza, al rispetto degli ordini, all'idealizzazione del "capo" e delle idee guida intanto viene predisposta, e ciò non avviene solo con gli adolescenti. anche noi adulti non è che siamo tanto immuni alla fascinazione di certe "mode".

 

c'è libertà perché si è liberi di scegliere fra le alternative in offerta, perché magari "se voglio posso comprarmi tutto".

 

 

 

pps: non je l'ho fatta a caccià via l'ospiti... ancora cinque minuti e me se pigliavano casa per usucapione :lol:

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non è però solo una questione di parti politiche. non è che la pseudo sinistra faccia proprio a meno di certe manipolazioni.

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Bufè non scherziamo... mentre da una parte si fa MEA CULPA sull'aver ignorao le FOIBE, dall'altra si equiparano I repubblichini di Salò ai partigiani e ad Almirante addirittura gli si intitolano delle Vie.

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E' curioso che mentre nel popolo del centro-sinistra c'è una grande ansia di togliersi i pesanti fardelli ideologici del passato , nel popolo del centro-destra si rispolverano sempre più spesso e volentieri slogan e pratiche reazionarie e discriminatorie anni 20-30.....

 

sarà il caso di ritrovare un sano e determinato antifascismo oppure facciamo passare tutto come "segno dei tempi"?

Modificato da Me pizzica me mozzica

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Bufè non scherziamo... mentre da una parte si fa MEA CULPA sull'aver ignorao le FOIBE, dall'altra si equiparano I repubblichini di Salò ai partigiani e ad Almirante addirittura gli si intitolano delle Vie.

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:lol::lol::lol:

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E' curioso che mentre nel popolo del centro-sinistra c'è una grande ansia di togliersi i pesanti fardelli ideologici del passato , nel popolo del centro-destra si rispolverano sempre più spesso e volentieri slogan e pratiche reazionarie e discriminatorie anni 20-30.....

 

sarà il caso di ritrovare un sano e determinato antifascismo oppure facciamo passare tutto come "segno dei tempi"?

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è stata proprio la sinistra che ha fatto tutto: ha scritto la storia del dopoguerra, l'ha imposta in tutti i libri, ci ha ripensato, fa mea culpa e adesso subisce la rivolta di coloro cui è stata messa la mano sulla testa e spinta dentro l'acqua, umiliando anche gli ideali (per quanto stupidi)...

 

tutto voi avete fatto...

Modificato da otap

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E' curioso che mentre nel popolo del centro-sinistra c'è una grande ansia di togliersi i pesanti fardelli ideologici del passato , nel popolo del centro-destra si rispolverano sempre più spesso e volentieri slogan e pratiche reazionarie e discriminatorie anni 20-30.....

 

sarà il caso di ritrovare un sano e determinato antifascismo oppure facciamo passare tutto come "segno dei tempi"?

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è stata proprio la sinistra che ha fatto tutto: ha scritto la storia del dopoguerra, l'ha imposta in tutti i libri, ci ha ripensato, fa mea culpa e adesso subisce la rivolta di coloro cui è stata messa la mano sulla testa e spinta dentro l'acqua, umiliando anche gli ideali (per quanto stupidi)...

 

tutto voi avete fatto...

1580052[/snapback]

per i primi venticinque anni del dopoguerra la storia l'ha scritta la democrazia cristiana, caro otap (soggetto politico che si tende a rimuovere, chissà perché)

 

sai che fino al centrosinistra (quello vero, di Fanfani :P ) per la scuola italiane il 25 aprile non esisteva?

 

dopo (diciamo dalla fine degli anni '60 in poi) c'è stato un pluralismo culturale e della memoria storica maggioritario e dominante (cattolico, liberale, socialista, comunista)

 

Da sinistra, è vero, molta retorica e pura difesa della Resistenza, Costituzione etc. e si è sbagliato anche nelle omissioni.

 

ma c'era anche pura offesa (e a suon di bombe, trame e morti ammazzati, non articoli di giornale)

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per chi c'ha la memoria corta e pensa che noi ternani semo tutti apposto,ve vojo ricordà che a Terni la moda del fascio-fighetto ce stava fine anni 80-inizio anni 90 se ve ricordate bene il muro della leo e del classico sembravano il mein kampf pieni de celtiche svastiche e slogan,per fortuna mò non ce sta più sta cosa.

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Bufè non scherziamo... mentre da una parte si fa MEA CULPA sull'aver ignorao le FOIBE, dall'altra si equiparano I repubblichini di Salò ai partigiani e ad Almirante addirittura gli si intitolano delle Vie.

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da una parte però a savona carlo ruggeri, per fare un esempio, intitola una piazza a fabrizio de andré:

 

L’amministrazione comunale ha scelto il cantautore ligure “perché rappresenta il massimo vertice delle due forme d’arte attraverso le quali la Liguria ha espresso la propria eccellenza nel secolo scorso: musica e poesia; la piazza è un luogo suggestivo del waterfront di una città nuova, con profonde radici nella storia, che si apre verso il Mediterraneo, cantato da De Andrè”.

 

che c'entrano la musica e la poesia di creuza de mä e del mediterraneo cantato da de andré con la modernissima piazza di torre orsero, simbolo di una liguria sempre piú inquinata e seppellita dal cemento, sinceramente non lo so (o forse si...).

 

 

 

 

E' curioso che mentre nel popolo del centro-sinistra c'è una grande ansia di togliersi i pesanti fardelli ideologici del passato , nel popolo del centro-destra si rispolverano sempre più spesso e volentieri slogan e pratiche reazionarie e discriminatorie anni 20-30.....

 

sarà il caso di ritrovare un sano e determinato antifascismo oppure facciamo passare tutto come "segno dei tempi"?

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è stata proprio la sinistra che ha fatto tutto: ha scritto la storia del dopoguerra, l'ha imposta in tutti i libri, ci ha ripensato, fa mea culpa e adesso subisce la rivolta di coloro cui è stata messa la mano sulla testa e spinta dentro l'acqua, umiliando anche gli ideali (per quanto stupidi)...

 

tutto voi avete fatto...

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otap e su... non ci restare male ma dell'utri l'ha mai creduto, nemmeno per un momento. gli ideali di disciplina, obbedienza, gerarchia, patria, ecc. sono uno specchietto per le allodole e fa sempre comodo tirarli fuori per dare quell'apparenza di perfezione, gettare fumo negli occhi alla gente e dare un tocco religioso alla politica.

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:lol::lol::lol:

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cazzo ridi :lol:

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