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lupoeta

COME CONTROLLARE LA RETE GLOBALE

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è nato ACTA, un bell'accordo che in sostanza dovrebbe ridefinire le regole per la protezione dei contenuti intellettuali e della contraffazione in rete.... ma siamo sicuri servirà solo a questo?

 

intanto l'Italia sarà vincolata a quest pseudo trattato senza neppure che un solo parlamentare lo abbia letto, senza che il parlamento abbia detto al sua...

 

siamo già schiavi

 

estratto articolo:

Acta: un fatto legislativo, non commerciale. Negli Usa non è considerato un trattato. Se lo fosse, dovrebbe passare per un voto al Senato, ma l'amministrazione Obama lo ha dichiarato un "accordo esecutivo" che lo renderebbe vincolante solo in accordo alla Convenzione di Vienna sulla Legge dei Trattati del 1969 che non è stata ratificata dagli Stati Uniti. La manovra americana è perfettamente coerente con gli scopi dell'amministrazione Obama di mantenere un'asimmetria vantaggiosa per gli interessi dell'industria della "proprietà intellettuale" di casa propria: esportare un tipo di enforcement concernente la "proprietà intellettuale" verso paesi terzi, senza essere vincolati da quell'enforcement, per permettere alle industrie americane di conquistare un vantaggio competitivo rispetto alle industrie straniere.

ACTA lederà le libertà dei cittadini italiani e il commercio nazionale molto più di qualsiasi ordinario accordo commerciale.

 

L'Italia sarà legalmente vincolata a questo accordo, ma il Parlamento italiano non è mai stato informato nel merito dei contenuti né ha potuto analizzare l'impatto che questo accordo avrà sul nostro sistema legale anche se la tanto discussa delibera AGCOM ne recepisce quasi interamente le ragioni (Vedi Repubblica del 5 maggio 10).

ACTA è solo in apparenza un accordo commerciale: in realtà esso è di natura legislativa. Perciò è Inaccettabile che i parlamentari italiani siano stati esclusi dal processo, mentre 42 dirigenti delle industrie con interessi correlati a brevetti e copyright hanno potuto accedere ai documenti e concorrere alla loro formulazione, mentre si richieda di accettare come fatto compiuto i risultati di un lavoro svolto in segreto.

Non è ammissibile che a decidere del futuro della libertà e ad interferire con le leggi di uno Stato sovrano siano pochi funzionari e rappresentanti di corporation.

 

link http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/0...obale-29074961/

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Copyright No al trattato anticontraffazione Acta

 

affossato dal parlamento europeo

 

L'accordo Acta, che è stato negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del sud e Svizzera, era stato concepito per rafforzare l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. L'hanno bocciato maggioranza 478 deputati, 39 a favore e 165 si sono astenuti (ap)

 

   ROMA - Il parlamento europeo ha definitivamente respinto il trattato di anticontraffazione Acta, impedendo che questo accordo internazionale controverso, che secondo i detrattori minaccia le libertà individuali e in particolare quelle degli utenti di internet, venga ratificato dall'Unione europea. E' stata la prima volta che il parlamento ha esercitato le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali: 478 deputati hanno votato contro Acta, 39 a favore e 165 si sono astenuti.

 

 

Sono molto felice che il parlamento abbia deciso di seguire la mia raccomandazione di respingere Acta", ha affermato il relatore David Martin (gruppo S&D) dopo il voto. Tuttavia, ha aggiunto il relatore, l'Ue deve trovare vie alternative per proteggere la proprietà intellettuale. "Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale ", ha aggiunto.

 

Durante la discussione su Acta, il parlamento è stato oggetto di una pressione diretta e senza precedenti da parte di migliaia di cittadini europei che hanno chiesto la bocciatura le testo, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici. Il parlamento ha anche ricevuto una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto

il mondo che chiedeva la stessa cosa.

 

L'accordo Acta, che è stato negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del sud e Svizzera, è stato concepito per rafforzare l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Il voto di mercoledì significa che né l'Ue né i suoi Stati membri potranno far parte dell'accordo. (04 luglio 2012

 

conferma che l'Europa (quella sociale, dei popoli e dei parlamenti, non quella dei tecnocrati e degli strozzini della finanza) può essere un grande spazio di civiltà, se la politica vera torna a prendere il sopravvento

Modificato da passaparola

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Copyright No al trattato anticontraffazione Acta

 

affossato dal parlamento europeo

 

L'accordo Acta, che è stato negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del sud e Svizzera, era stato concepito per rafforzare l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. L'hanno bocciato maggioranza 478 deputati, 39 a favore e 165 si sono astenuti (ap)

 

   ROMA - Il parlamento europeo ha definitivamente respinto il trattato di anticontraffazione Acta, impedendo che questo accordo internazionale controverso, che secondo i detrattori minaccia le libertà individuali e in particolare quelle degli utenti di internet, venga ratificato dall'Unione europea. E' stata la prima volta che il parlamento ha esercitato le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali: 478 deputati hanno votato contro Acta, 39 a favore e 165 si sono astenuti.

 

 

Sono molto felice che il parlamento abbia deciso di seguire la mia raccomandazione di respingere Acta", ha affermato il relatore David Martin (gruppo S&D) dopo il voto. Tuttavia, ha aggiunto il relatore, l'Ue deve trovare vie alternative per proteggere la proprietà intellettuale. "Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale ", ha aggiunto.

 

Durante la discussione su Acta, il parlamento è stato oggetto di una pressione diretta e senza precedenti da parte di migliaia di cittadini europei che hanno chiesto la bocciatura le testo, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici. Il parlamento ha anche ricevuto una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto

il mondo che chiedeva la stessa cosa.

 

L'accordo Acta, che è stato negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del sud e Svizzera, è stato concepito per rafforzare l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Il voto di mercoledì significa che né l'Ue né i suoi Stati membri potranno far parte dell'accordo. (04 luglio 2012

 

conferma che l'Europa (quella sociale, dei popoli e dei parlamenti, non quella dei tecnocrati e degli strozzini della finanza) può essere un grande spazio di civiltà, se la politica vera torna a prendere il sopravvento

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:blink:

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la necessità di regolamentare la proprietà intellettuale su internet c'è ed è uno dei dilemmi giuridici dei nostri tempi

 

si tratta di coniugare i giusti diritti di autori, programmatori, inventori , e aziende con le libertà espressive individuali

 

è chiaro che occorre un vaglio politico altrimenti è solo un "Cicero pro domo sua" dei tecnocrati"

 

quindi sono d'accordo a bocciarlo così com'è ma la regolamentazione ci vuole

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ce devo pure pagà l'AIDSL pe esse controllato?

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col concetto che va per la maggiore nel mondo di oggi quello che scrivi ha una sua logica: si paga cara una marca per ostentarla e farle pubblicità; si sostiene con le tasse e si va a votare gente che anziché governare spadroneggia; si chiede libertà con le privatizzazioni, e proprio quelle sono le sbarre delle gabbie che ci vengono costruite attorno. è il masochismo che manda avanti il mondo ;)

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