con tutto il rispetto per il mister...

[scarzo e nudo 14]

Ragazzi,

 

per vincere al gioco del pallone bisogna segnare e per segnare di solito ci vogliono gli attaccanti.

 

Se in casa, contro una formazione mediocre piena di assenze, ci presentiamo con:

3 trequartisti fuori ruolo;

1 seconda punta;

0 attaccanti;

 

segnare è molto difficile.

 

Se dei 3 trequartisti ne hai:

1 (nolè), che è presentabile in prima divisione (oggi % di palle perse del 90%) ma in serie b a certi livelli è evidente a tutti che non ci può stare (non ha il fisico, lo scatto, la potenza, la reattività, la cattiveria giuste);

1 (faletti), che ancora non parla italiano e alterna qualche giochetto riuscito cose a grossissime cappelle;

1 solamente (maiello), forte e di personalità;

 

allora le possibilità di segnare si riducono ulteriormente.

 

Se poi metti a centrocampo un giocatore (miglietta) che negli ultimi 3 mesi non ha mai giocato ed è uscito spremuto da una partita tirata 3 giorni fa, non ti stupire che questo non tocchi palla e si trascini stancamente per il campo (il gol, tra l'altro frutto di una deviazione, non cambia le cose).

 

Se poi hai in panchina un bestione di 20 anni e 2 metri di altezza che ti servirebbe come il pane per fare massa a centro area, spizzare palloni, prendere punizioni e attirare 2 giocatori su di lui e non lo fai giocare dall'inizio, ma lo metti a 25 minuti dalla fine significa che sei masochista.

 

Oppure pretendiamo di giochicchiare per 90 minuti con passaggi laterali sperando che Antinucci faccia tutte le volte il fenomeno caricandosi il peso di un attacco e 3 difensori per volta sulle spalle?

 

Quanti tiri nello specchio della porta abbiamo fatto, in una partita in cui siamo stati sotto per 3/4 del tempo?

2332153[/snapback]

La penso uguale uguale.

[Ma 'ndo vai ma 'ndo corri 109]

Per me la squadra nel primo tempo era messa bene. Sbagli tutti nelle sostituzioni. Risposi doveva uscire, era finito. Doveva probabilmente levare nole e mettere dentro avenatti. Completamente sbagliati i cambi

[Lu Trejo 757]

da meditare